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scuola Le relazioni interorganichenella

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Academic year: 2022

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(1)

Le relazioni interorganiche nella scuola

Lo stato dell’arte e le prospettive di

riforma

(2)

L’influenza del disegno riformatore sulle relazioni tra gli organi della scuola

Il disegno di riforma della scuola nasce da

un (consapevole o inconsapevole) quadro

teorico di dipendenze e interdipendenze

funzionali tra gli organi

(3)

una premessa è d’obbligo…

Art. 4, u.c. «Le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o

indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro. A tali

amministrazioni è fatto divieto di istituire uffici di diretta collaborazione, posti alle dirette dipendenze dell'organo di vertice dell'ente»

L’assimilazione del modello organizzativo a questa ripartizione non può essere completa nella scuola per una serie di motivi:

la norma si ispira al modello funzionale degli organi di vertice:

organo politico individua e assegna obiettivi/risorse organo gestionale responsabile della gestione

nella scuola, questa dicotomia è mediata dai soggetti che erogano le risorse finanziarie e dalla posizione dirigenziale di II fascia

La ripartizione dei poteri nella scuola si «ispira» al d.lgs. 165/2001:

(4)

Il ddl La buona scuola declina solo alcuni rapporti interorganici

Nel ddl cambia in modo esplicito e netto il rapporto dirigente - docenti

Nonostante il ddl non affronti il nodo della riforma degli oo.cc.

emerge il nuovo ruolo del collegio dei docenti

Rapporto di subordinazione gerarchica alla quale viene assoggettata anche la libertà di scelta educativa

(5)

Lo spazio delle relazioni: alcune definizioni

Istituzione scolastica come amministrazione pubblica destinataria di tutte le norme regolative dell’azione

amministrativa

Dirigente scolastico come dirigente pubblico

destinatario delle norme regolative della funzione dirigenziale Direttore s.g.a. come funzionario pubblico

dell’organizzazione amministrativa cui è riconosciuto uno spazio di discrezionalità operativa

(6)

La struttura dell’ organizzazione

L’istituzione scolastica è una struttura a composizione mista

Struttura burocratica

Dirigente, direttore s.g.a., docenti, personale ATA

Struttura professionale

docenti

(7)

Dirigente scolastico

Consiglio Collegio

docenti

Direttore

s.g.a. Collaboratori

Aree Team disciplinari

Area delle relazioni equiordinate

Area delle relazioni gerarchiche

Gli equilibri decisionali

Docente

(8)

la gestione amministrativo contabile: chi decide e come

direttive Autonomia organizzativa

direttore s.g.a.

dirigente

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(9)

cosa si intende per direttiva?

la direttiva è un atto di indirizzo che il dirigente scolastico emana nei confronti del direttore s.g.a..

infatti l'art. 25, comma 5, del d.lgs. n. 165/2001 stabilisce che nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e

amministrative il dirigente "...è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'àmbito delle direttive di massima impartite e degli

obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale"

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(10)

le direttive “di massima” del dirigente

Sono atti:

discrezionali nell’estensione e nelle modalità esplicative

non invasivi della sfera di

competenza del direttore s.g.a.

negoziati con il direttore s.g.a.

necessari

perché…

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(11)

Il direttore s.g.a. non può disattendere le direttive dirigenziali

impossibilità a darne attuazione non siano ritenute illegittime

la non attuazione va necessariamente motivata

le direttive “di massima” del dirigente

… a meno che:

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(12)

il contenuto della direttiva deve essere costituito da obiettivi da raggiungere

non può entrare nelle competenze specifiche del destinatario – quindi, nella sua discrezionalità –

altrimenti assumerebbe la connotazione di un ordine il contenuto delle direttive “di massima” del dirigente

Quale il suo contenuto?

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(13)

la direttiva nasce sulla base di presupposti formali e organizzativi e, in particolare: la pianificazione

didattica (Pof), la programmazione gestionale (PA), la contrattazione di istituto

lo svolgimento delle operazioni non può essere

lineare e consequenziale: ciò richiede la capacità di gestire i tempi, le sequenze e gli aggiustamenti e integrazioni alle direttive

il contenuto delle direttive “di massima” del dirigente Quando va emanata?

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(14)

il dirigente deve valutare il risultato raggiunto dal direttore s.g.a. nell'esecuzione della direttiva

non può esercitare il potere di vigilanza durante l'esecuzione della direttiva, come avviene per la delega

il contenuto delle direttive “di massima” del dirigente Il dirigente deve vigilare sull’esecuzione della direttiva?

Il dirigente e il direttore s.g.a.

(15)

ciò crea una oggettiva difficoltà nel ricostruire il trasparente evolversi dei processi decisionali

la coesione gestionale tra dirigente e direttore può presupporre pieno accordo su modalità e termini del raggiungimento di

obiettivi, ma è opportuno formalizzarla per diversi motivi:

garantire una memoria storica del modello gestionale

garantire la trasparenza dell'azione amministrativa

consentire di imputare singole responsabilità in caso di contenzioso

il contenuto delle direttive “di massima” del dirigente

… e se manca la direttiva?

Il dirigente e il direttore s.g.a.

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