Sommario
Questa `e una raccolta di esercizi indirizzati al corso di Fisica Generale II, elettromagnetismo, corso di laurea in Fisica. Si tratta di esercizi che propongo e svolgo a lezione durante il corso alla facolt`a di Fisica dell’Universit`a di Padova. Vuole essere di aiuto agli studenti che desiderano provare a fare gli esercizi per conto loro, ma non sostituisce la lezione in aula.
In particolare, le soluzioni, che si trovano alla fine dei capitoli, sono il pi` u delle volte solo accennate o `e messo solo il risultato numerico. Questo sia per non andare in competizione con il corso stesso, sia per la noia mortale che `e scrivere una soluzione completa di un esercizio per quanto semplice.
Gli esercizi stessi vengono da una variet`a di fonti, principalmente vecchi compiti sia proposti da me sia tramandati, come “memoria del dipartimento”, dagli esercitatori del passato, spesso con modifiche e aggiornamenti.
L’ordine degli esercizi segue pi` u o meno lo svolgimento del corso, e richiede, ovviamente, lo studio della teoria, che qui non viene minimamente trattata.
Le formule utilizzate per gli esercizi svolti in modo completo sono considerate
“date”, e non vengono dimostrate o giustificate, a meno che si tratti di casi particolari non coperti da un normale libro di testo.
La correzione delle bozze `e, o meglio dovrebbe essere, una parte importante della stesura di questi esercizi: per quanto abbia fatto attenzione, errori e imprecisioni sono sempre possibili, e anzi vi sar`o grato se vorrete segnalarmele.
Ultima nota riguardo alla licenza: questo scritto `e rilasciato con la licenza Creative Commons
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CC1se lo fate, vi voglio venire a vedere! O forse no . . .
1 Elettrostatica 1
1.1 Legge di Coulomb . . . . 1
1.2 Moto di cariche in campo elettrico . . . . 7
1.3 Carica immagine . . . . 9
1.4 Dipoli . . . 11
1.5 Condensatori . . . 13
1.6 Circuiti resistivi . . . 20
2 Magnetostatica 25 2.1 Campo magnetico . . . 25
2.2 Induzione elettromagnetica . . . 30
2.3 Circuiti RL . . . 33
2.4 Campi magnetici nella materia . . . 35
3 Onde e oscillazioni 37 3.1 Equazioni di Maxwell . . . 37
3.2 Onde E.M. . . 40
3.3 Circuiti RLC . . . 42
3.4 Sistemi a infiniti gradi di libert`a . . . 47
4 Ottica 50 4.1 Rifrazione . . . 50
4.2 Interferenza . . . 54
4.3 Diffrazione . . . 62
4.4 Reticoli . . . 65
4.5 Polarizzazione . . . 70
4.6 Lenti . . . 76
Capitolo 1
Elettrostatica
1.1 Legge di Coulomb
Esercizio 1
Quattro cariche puntiformi uguali, q = 1.0 µC, sono poste ai vertici di un quadrato di lato l = 0.1 m.
Determinare:
a. la forza ~ F su ogni carica;
b. l’energia elettrostatica U
totdel sistema;
c. il potenziale V
0al centro del quadrato;
d. quale carica Q
0si deve mettere al centro del quadrato per avere equilibrio;
e. se tale equilibrio `e stabile o meno.
Esercizio 2
y
x P
Si ha una distribuzione di carica uniforme su una sfera di raggio R = 1 m, la densit`a di carica per unit`a di volume `e pari a ρ = 1.9 ·10
−7C/m
3. Vi `e all’interno della sfera una cavit`a anch’essa sferica, di raggio R
′= R/2 e con centro sull’asse ˆ x ad una distanza pari a R/2 dal centro della sfera.
a. Calcolare il campo elettrico ~ E
b. e il potenziale V nel punto di P coordinate
(R, R, 0) (vedi figura)
Esercizio 3
Un filo di lunghezza 2l `e uniformemente carico con densit`a lineare di carica λ.
a. Calcolare il campo elettrico sull’asse del filo;
b. e il potenziale. Estendere al caso di lunghezza indefinita.
Esercizio 4
Calcolare il campo elettrico e il potenziale dovuto ad una sfera di raggio R uniformemente carica con densit`a di carica ρ.
a. Lo stesso se la carica `e solo sulla superficie.
b. Oppure se `e distribuita su un guscio sferico con raggio interno r.
Esercizio 5
Una piccola sfera con massa m = 11.2 mg `e carica con q = 0.76 nC. Essa `e appesa ad un filo lungo l = 5 cm e forma un angolo θ = 9.2 · 10
−2rad con la verticale, e si trova di fronte ad un foglio isolante e carico uniformemente con densit`a superficiale di carica σ.
a. Determinare σ.
b. Che angolo forma il filo se il foglio e’ un conduttore scarico?
Esercizio 6
Due fili indefiniti, paralleli, carichi uniformemente con densit`a di carica λ = 10
−8C/m, con segno opposto, distano d = 5 cm tra loro.
Calcolare:
a. il campo elettrico ~ E in un punto che dista 3 cm e 4 cm dal filo positivo e negativo, rispettivamente;
b. la forza per unit`a di lunghezza di attrazione tra i fili.
Esercizio 7
Un piano uniformemente carico con densit`a superficiale di carica pari a σ = 1.0 · 10
−6C/m
2ha un foro circolare di raggio R = 10 cm. Sull’asse del foro, ad una distanza d = R si trova una carica puntiforme q = 2 · 10
−7C.
Calcolare:
a. la forza ~ F sulla carica;
b. il lavoro W per portare la carica q al centro del foro;
c. studiare la discontinuit`a del campo elettrico attraverso il foro,
1.1 Legge di Coulomb Capitolo 1 Elettrostatica
Esercizio 8
Tre cariche puntiformi q
1= 8q, q
2= 2q e q
3= q con q = 1 · 10
−12C sono vincolate ad una circonferenza di raggio R = 9 cm e inizialmente si trovano ai vertici di un triangolo equilatero.
Determinare:
a. l’energia potenziale di q
2; b. la forza agente su q
2.
Successivamente q
3viene spostata all’estremit`a del diametro che parte da q
1, mentre q
2viene lasciata libera di muoversi lungo la circonferenza.
Calcolare:
c. la posizione di equilibrio di q
2;
d. l’energia elettrostatica del sistema all’equilibrio;
Esercizio 9
Da un anello sottile di materiale isolante, di raggio R = 10 cm, uniformemente carico con densit`a lineare λ = 1 · 10
−8C/m, viene rimossa una piccola sezione di lunghezza d = 1 cm.
Calcolare:
a. il campo elettrico su un punto generico dell’asse dell’anello;
b. la forza esercitata su carica q = 1 · 10
−5C che si trova al centro dell’anello;
c. il lavoro necessario per portare la carica q all’infinito.
Esercizio 10
Un cilindro metallico di raggio R = 10 cm e altezza h, isolato e neutro, ruota attorno al suo asse con velocit`a angolare ω = 3 · 10
3rad/s. Gli elettroni di conduzione sono liberi di muoversi solo radialmente e quindi sono trascinati nel moto di rotazione del cilindro,
Calcolare:
a. il campo elettrico dentro il cilindro;
b. la differenza di potenziale tra l’asse e la superficie esterna;
c. la densit`a di carica sulla superficie e nel volume.
Soluzione esercizio 1
a. La forza totale sulla carica in basso a destra, rispetto ad un sistema cartesiano (x, y) `e:
F ~
tot=
4πǫ10
q2 l2
1 +
2√12(ˆ x − ˆy) F
tot= 1.72 N b. U
tot=
12Σ
i6=jU
ij=
4πǫ10ql24 +
√22= 0.48 J
c. V
0= Σi = 1
4V
i0=
4πǫ10
√8 2
q
l
= 0.509 M V d. Q
0= −
q2√
2 +
12= −0.957 µC e. Equilibrio instabile.
Soluzione esercizio 2
a. Uso il principio di sovrapposizione e riduco il problema ad una sfera uniformemente carica R, +ρ e una R/2, −ρ. Visto che il punto P si trova fuori dalle sfere, per il teorema di Gauss e la simmetria delle sfere, il campo e il potenziale sono equivalenti al sistema con tutte le cariche concentrate al centro delle rispettive sfere.
E ~
tot= (2200ˆ x + 1890ˆ y) V /m b. V
tot= 4264 V .
Soluzione esercizio 3
a. ~ E =
2πǫλ0sin ¯rθr Dove ¯ ˆ θ `e l’angolo sotto cui viene visto il mezzo filo.
E = ~
2πǫλ0
1
r
ˆ r nel caso di filo indefinito.
b. V (r) =
4πǫλ0
ln
l+√l2+r2−l+√ l2+r2
Nel caso indefinito (l → ∞) V (r) non `e definito. Invece la differenza di potenziale `e ben definita:
∆V (r
1, r
2) =
2πǫλ0ln
rr21Soluzione esercizio 5
a. Equilibrio delle forze: σ = 2.36 · 10
−7C/m
2b. Uso tecnica della carica immagine: il foglio conduttore `e equivalente ad una carica uguale e opposta a q posta simmetricamente rispetto al piano stesso. Ancora dall’equilibrio delle forze; θ = 0.17 rad
Soluzione esercizio 6
a. E
x= 7.20 · 10
3V /v E
y= 2.1 · 10
3V /m
b. F/l = 3.6 · 10
−5N/m
1.1 Legge di Coulomb Capitolo 1 Elettrostatica
Soluzione esercizio 7
a. Uso principio di sovrapposizione e considero un piano indefinito e un disco carico −σ. F = 8 · 10
−3N .
b. L = −∆U =
σQR2ǫ0√
2 − 1
= 9.4 · 10
−4J
c. Non c’`e discontinuit`a a meno che il raggio del foro non tenda a zero, nel qual caso ∆E
⊥=
ǫσ0
Soluzione esercizio 8 a. U
2= Q
2V
2= 2q
4πǫ10
8q l
+
4πǫ10
q l
= 1 · 10
−12J b.
F
2x= 3.7 · 10
−12N F
2y= −5.1 · 10
−12N
c. Studio il potenziale e cerco un minimo.
V
2=
4πǫ10
8q
2R cos θ
+
4πǫ10
q 2R sin θ
Minimo per
∂V∂θ2= 0 cio`e θ = 26.5
◦. d. U
tot= 1.5 · 10
−12J.
Soluzione esercizio 9
a. Considero il principio di sovrapposizione tra anello completo e carica
−dλ sul buco.
E
x= 1
4πǫ
0λx
(x
2+ R
2)
3/2(2πR − d) E
y= 0
E
z= 1
4πǫ
0dRλ (x
2+ R
2)
3/2b. ~ F (~0) =
4πǫ10
λqd
R2
z = 9 · 10 ˆ
−4z N ˆ
c. L
ext= −
4πǫ10qλ(2πR−d)R= −5.6 · 10
−3J
Soluzione esercizio 10
a. All’equilibrio gli elettroni di conduzione risentono di una forza centrifuga dovuta ad un campo elettrico che si crea per l’accumulo di cariche sulla superficie esterna del cilindro. E(r) =
mωe2r.
b. Integrando il campo elettrico, ottengo la differenza di potenziale.
c. Usando Gauss su un cilindro coassiale di raggio r < R.
2πlE(r) = 1/ǫ
0Z r
0
ρr2πrldr
Da cui risulta che ρ(r) =
2mωe 2= 9.06 · 10
−16C costante.
Dato che la carica iniziale del cilindro era nulla, la densit`a di carica superficiale si ottiene
σ = Q
supS
sup= −Q
intS
sup= −2m/eǫ
0ω
2πR
2l
2πRl = −0.45 · 10
−16C/m
21.2 Moto di cariche in campo elettrico Capitolo 1 Elettrostatica
1.2 Moto di cariche in campo elettrico
Esercizio 11
Una carica puntiforme q = −2.0·10
−7C, massa m = 2·10
−6kg, viene attratta da una carica Q = 10
−4C distribuita uniformemente entro una sfera di raggio R = 1 m e massa molto grande. Quando la particella si trova a d = 2 m dal centro della sfera, viaggia ad una velocit`a pari a a v
0= 264.5 m/s verso il centro della sfera.
Calcolare:
a. la velocit`a v
1quando la particella incontra la superficie della sfera;
b. la velocit`a v
2quando si trova al centro della sfera;
c. la distanza massima raggiunta dalla particella.
Esercizio 12
Una elettrone (e, m
e) con velocit`a v
0= 6.6 ·10
6m/s attraversa uno spazio di lunghezza l = 2 cm, dove si trova un campo elettrico uniforme E = 1250 V /m perpendicolare a v
0.
a. Calcolare la deflessione dell’elettrone ad una distanza L = 15 cm dopo la regione con campo elettrico.
b. Supponendo che l’elettrone sia accelerato, partendo da fermo, calcolare la d.d.p. V
anecessaria.
c. Calcolare il lavoro L fatto dal campo deflettente.
Esercizio 13
Un corpo puntiforme con carica q, massa m, inizialmente fermo si trova all’interno di una sfera di raggio R uniformemente carica con densit`a ρ, ad una distanza r < R. Descrivere il moto.
Esercizio 14
Un sistema `e formato da un anello sottile, di raggio R = 0.2 cm e un filo indefinito entrambi carichi con densit`a di carica uniforme. La densit`a lineare di carica del filo `e pari a λ
f ilo= 10 · 10
−6C/m, quella dell’anello `e λ
anello. L’anello giace su un piano parallelo al filo, e la distanza del suo centro dal filo `e d = 45 cm. Si osserva che il campo elettrico nel punto P equidistante dal filo e dall’anello `e nullo.
a. Calcolare il valore di λ
anello;
Un protone si trova ad una distanza L = 2.0 m dal centro dell’anello, sul suo asse e dalla parte opposta rispetto al filo, con una velocit`a v
0diretta verso l’anello.
Determinare:
b. v
0affinch`e il protone si fermi al centro dell’anello;
c. la forza che subisce il protone quando si trova al centro dell’anello.
Soluzione esercizio 11
a. Uso conservazione dell’energia:
12mv
02+ U (d
0) =
12mv
21+ U (R) . . . v
1= 400 m/s
b. Attenzione: ho gi`a scelto il riferimento del potenziale U (R = ∞) = 0, devo calcolare U (0). Conosco il campo elettrico (usando th. Gauss), lo integro e ottengo la differenza di potenziale del centro della sfera rispetto alla superficie.
V (0) =
32V (R) . . . v
2= 500 m/s
c. Alla distanza massima, l’energia cinetica `e nulla. R
max= 9 m Soluzione esercizio 12
a. Il moto `e uniforme lungo x e accelerato lungo y dentro il condensatore.
Deflessione ∆ = 1.61 cm.
b. V
a=
mv2q20= 124 V .
c. Il lavoro non `e nullo perch´e il moto non `e perpendicolare alla forza elettrica, solo all’ingresso del condensatore. Si pu`o calcolare integrando la forza o calcolando la differenza di energia potenziale.
L =
q2mv2E2l220
= 2 · 10
−19J = 1.25 eV
1.3 Carica immagine Capitolo 1 Elettrostatica
1.3 Carica immagine
Esercizio 15
Una sfera conduttrice di raggio R = 80 cm `e mantenuta a potenziale zero.
Ad una distanza pari a d = 1 m dal centro viene posta una carica puntiforme q = 3 · 10
−10C.
Calcolare:
a. la forza cui `e soggetta la carica;
b. la densit`a della carica indotta sulla sfera.
c. Si ripeta l’esercizio nel caso in cui la sfera sia inizialmente scarica e isolata.
d. Oppure isolata e inizialmente carica con q
′= 6 · 10
−10C.
Esercizio 16
Ad un filo indefinito verticale con densit`a lineare di carica λ = 1.3·10
−6C/m
`e appesa, tramite un filo di lunghezza l = 20 cm, inestensibile, privo di massa e dielettrico, una carica puntiforme Q2 · 10
−11C, di massa m = 11.2 mg.
a. Calcolare la posizione di equilibrio della carica;
b. si tratta di equilibrio stabile o instabile?
Soluzione esercizio 15
a. Uso carica immagine: carica q
i= −
Rdq a distanza x
i=
Rd2dal centro della sfera. F = 0.5 · 10
−9N .
b. So che sulla superficie E = σ/ǫ
0, quindi devo calcolare il campo E sulla superficie (so gi`a che avr`a solo componente radiale). Parto dal potenziale e poi
E
r= − ∂V (r = R)
∂r = 1
4πǫ
0q R
R
2− d
2(d
2+ R
2− 2Rd cos θ)
3/2ˆ r σ = ǫ
0E.
c. Stessa situazione di prima, ma sulla superficie della sfera il potenziale
`e costante ma V (R) 6= 0. Metto una seconda carica immagine Q
0al
centro della sfera. Dato che la sfera `e globalmente carica, Q
0= −q
i.
F = −0.435 · 10
−8N
d. Metto una ulteriore carica immagine Q = q
′al centro della sfera e mi riconduco al caso precedente. F = −2.73 · 10
−9N .
Soluzione esercizio 16
a. L’equilibrio si ottiene quando tan θ =
2πǫ0l sin θmgλQ, nell’ipotesi di angoli piccoli, si ottiene θ
2=
2πǫλQ0lmg, quindi θ = .146 rad
b.
1.4 Dipoli Capitolo 1 Elettrostatica
1.4 Dipoli
Esercizio 17
Un dipolo elettrico di momento p = 2 ·10
−11Cm viene posto ad una distanza d = 0.5 m da un filo molto lungo, uniformemente carico con densit`a lineare di carica λ = 10
−8C/m.
Il dipolo `e posto sul piano del filo, perpendicolare ad esso e orientato verso l’esterno.
Calcolare:
a. il lavoro necessario per trasportare il dipolo ad una distanza d/2 dal filo, mantenendo costante il suo allineamento. E’ fatto dal campo o contro il campo?
b. il lavoro necessario per ruotare di 30
◦il dipolo;
c. il momento torcente del dipolo prima e dopo la rotazione.
Esercizio 18
Tre dipoli elettrici identici, di momento ~p, |~p| = 1·10
−30Cm vengono portati dall’infinito nei punti P
1,2,3, di coordinate, rispettivamente: P
1(0, 0, 0), P
2(0, −a, 0) e P
3(0, +a, 0) con a = 1 · 10
−10m, e con il momento di dipolo orientato come l’asse z.
Calcolare:
a. il lavoro compiuto dalle forze del campo durante il processo;
b. il campo elettrico ~ E nei punti dell’asse z;
c. la componente lungo z della forza cui `e soggetto il dipolo nel punto P
1.
Esercizio 19
Un quadrupolo elettrico `e costituito da quattro cariche identiche q, due positive e due negative, poste sui vertici di un quadrato di lato 2a, con cariche dello stesso segno poste sulle diagonali.
a. Calcolare il campo elettrico in un punto su uno degli assi del quadrato ad una distanza molto grande rispetto ad a.
Soluzione esercizio 17
a. La forza che subisce il dipolo `e F = ~
p
x ∂∂x
+ p
y ∂∂y
+ p
z ∂∂z
E ~
Per la simmetria del problema, la forza ´e radiale: F
x= p
dEf ilodx(x)W =
Rdd/2p
dEf ilodx(x)dx =
Rdd/2pdE
f ilo=
2πǫpλ2
= 7.2 · 10
−9J b. W = U
i(1 − cos θ) =
πǫ−pλ0d(1 − cos θ) = −1.9 · 10
−9J
c. M = pE sin θ = 7 · 10
−9N m Soluzione esercizio 18 a.
U
ij= −~p
i· ~ E
ij= −pE
z,ij= + 1 4πǫ
0p
21 d
3ij!
L = −∆U = −U
tot= p
24πǫ
01 a
2+ 1
a
3+ 1 (2a)
3!
= −1.9 · 10
−20J b. E
ztot=
4πǫp0
2
r3
−
(a4z2+r2−2a2)5/22
c. F
z= −
∂U∂z= −
∂z∂−~p · ~ E
=
∂z∂pE
z= p
∂z∂E
zF
z(z = 0) = 0
Soluzione esercizio 19
a. Si pu`o considerare il sistema come due dipoli identici, con momento di dipolo p = 2qa, orientati in direzioni opposte. Il campo risultante
`e la somma dei due campi dei dipoli.
E
z(R) =
4πǫ10 h(R−a)2qa 3−
(R+a)2qa 3i
= . . . =
4πǫqa20R141.5 Condensatori Capitolo 1 Elettrostatica
1.5 Condensatori
Esercizio 20
Quattro gocce d’acqua, uguali e sferiche, sono portate ad uno stesso potenziale V
A= 100 V e poi isolate. Successivamente coalescono a formare una unica goccia.
a. Quale `e il potenziale della goccia?
b. Quale `e il rapporto tra l’energia elettrostatica finale e iniziale?
Esercizio 21
Due sferette metalliche uguali, S
1e S
2, inizialmente lontane tra loro, con raggio R
1,2= 2 cm e massa m
1,2= 5 g, inizialmente scariche, vengono collegate con fili conduttori ad una terza sfera metallica S
0, R = 0.5 m, lontana da entrambe, che `e carica con Q
0. Successivamente i fili vengono staccati e le sferette vengono sospese ad un unico punto tramite due fili isolanti lunghi l = 25 cm e si osserva che restano in equilibrio ad un angolo di θ = 30
◦con la verticale.
Calcolare, trascurando gli effetti di induzione mutua:
a. le cariche q
1,2sulle sferette;
b. il potenziale della sfera S
0prima del contatto;
c. l’energia elettrostatica della sfera S
0prima del contatto;
Esercizio 22
V0
C2
C1
C
− +
B
3
A
Dato il circuito in figura, con C
1= 1 µF , C
2= 2 µF , C
3= 3 µF e V
0= 100 V , calcolare:
a. carica sulle armature;
b. energia elettrostatica totale del sistema;
c. cariche e energia elettrostatica totale del sistema se il punto B viene messo a terra;
d. cariche, energia elettrostatica e ∆V
ABse il punto A viene scollegato e poi B viene messo a terra.
Esercizio 23
Un condensatore `e formato da due armature semicircolari di raggio R =
50 cm, parallele, distanti d = 2 mm, incernierate al centro. Le armature
si sovrappongono per φ
0= 60
◦e sono collegare ad una fem V
0= 50 V . Successivamente il generatore viene staccato e le armature sono ruotate in modo da sovrapporle di φ
1= 120
◦.
Trascurando tutti gli effetti di bordo, calcolare:
a. la ddp tra le armature;
b. il lavoro delle forze esterne per fare la rotazione.
Successivamente il generatore viene collegato e lo spazio tra le armature viene riempito con un dielettrico con κ = 3.
c. Determinare il lavoro compiuto dal generatore durante l’inserimento del dielettrico.
Esercizio 24
V0 C2
C3 C1
C4
− +
Il sistema di condensatori in figura `e collegato ad una d.d.p. V
0= 15 V e i valori dei condensatori sono, rispettivamente: C
2= 10 pF , C
3= 4 pF , C
4= 2 pF . Ai capi di C
4si misura una d.d.p.
V
1= 10 V . Calcolare:
a. Valore di C
1;
b. energia elettrostatica totale del circuito.
Nel condensatore C
1si inserisce una lastra di dielettrico con costante dielettrica relative κ = 5. Determinare:
c. il lavoro svolto dal generatore.
Esercizio 25
Un sistema `e costituito da un condensatore con piastre quadrate, di lato l = 20 cm, distanti d = 1 mm, alimentato con una ddp = 10 kV . Una delle due piastre `e collegata ad una molla di costante elastica k = 5 · 10
4N/m, inizialmente a riposo. Il condensatore viene caricato dal generatore e successivamente isolato.
a. la posizione di equilibrio d
′; b. studiare il moto delle piastre;
c. l’elongazione massima della molla.
Esercizio 26
Un condensatore piano ha armature quadrate di lato l = 20 cm, e distanti
1.5 Condensatori Capitolo 1 Elettrostatica
h = 1 cm. Lo spazio tra le due armature viene inserita una lastra conduttrice di spessore d = 5 mm.
a. Calcolare la forza esercitata sulle piastre se il condensatore `e carico e isolato.
b. Lo stesso se `e il condensatore `e collegato ad un generatore con ddp costante.
Esercizio 27
Un condensatore piano con piastre di superficie Σ = 200 cm
2, e distanza h = 5 mm `e connesso ad generatore con ∆V = 500 V . Appoggiata all’armatura superiore si trova una lastra di dielettrico con la stessa superficie Σ e spessore d = 2 mm, costante dielettrica relativa κ = 2.
Nello spazio vuoto tra le armature c’`e un elettrone che viaggia orizzontalmente con v = 5 · 10
4m/s, parallelamente alle armature.
a. Calcolare il campo elettrico dentro il dielettrico.
b. la carica totale presente sulla superficie inferiore del dielettrico;
c. la forza sull’elettrone.
Esercizio 28
Un condensatore sferico ha raggio interno R
1, ad un potenziale V
1= 1·10
4V , e raggio esterno R
2= 1 m, collegato a terra. L’energia elettrostatica del generatore `e W
1= 5 · 10
−2J.
La sfera esterna, inizialmente a potenziale V = 0, viene portata al potenziale V
2= 3 · 10
4V rispetto alla terra, lasciando la sfera interna isolata.
L’intercapedine viene infine riempita, ad armature isolate, con un dielettrico liquido con costante dielettrica relativa κ = 2.
a. Calcolare R
1.
b. L’energia del campo elettrico interno ed esterno con l’armatura esterna a potenziale V
2.
c. Trovare l’energia elettrostatica del sistema con il dielettrico.
Esercizio 29
Un condensatore a facce piane e parallele, quadrate L = 5 cm, distanza h = 3 mm `e collegato ad una ddp ∆V = 1 kV . Una lastra di dielettrico, di spessore s = 1 mm, κ = 4, viene inserita tra le armature con velocit`a costante v. Calcolare:
a. v sapendo che nel circuito, durante l’inserimento, scorre una corrente
di I = 1 µA;
b. la forza esterna F
extcui la lastra `e sottoposta;
c. la densit`a di carica di polarizzazione sul dielettrico quando `e completamente inserito.
Esercizio 30
Un condensatore piano, con armature quadrate (Σ = 0.1 m
2, h = 1 cm) `e riempito con un dielettrico non omogeneo la cui costante dielettrica relativa κ varia in modo continuo da κ = 3 a κ = 5, passando dall’armatura positiva a quella negativa. E’ alimentato con una ddp ∆V = 1 kV .
Calcolare:
a. La capacit`a C del condensatore;
b. la densit`a di carica di polarizzazione sul dielettrico.
Soluzione esercizio 20 a. V
A=
4πǫ10
Q
R
, Q
4= 4Q, il volume `e quattro volte quello della singola goccia, quindi il raggio `e R
4= R4
1/3. V
4= 4
2/3V = 252 V
b. R = 4
5/3= 10.1.
Soluzione esercizio 21 a. All’equilibrio tan θ =
FFep=
4πǫ10
q2
(2l sin θ)2mg
|q| = 0.44 · 10
−6C
b. Dopo il contatto, il potenziale delle sfere `e lo stesso: Q
′0=
RR0iq
i. Q
0= Q
′0+ 2q
i= 1 · 10
−6C. Il potenziale della sfera S
0all’inizio del processo V
0=
4πǫ10
Q0
R0
= 1.8 · 10
−6V c. U
0=
12Q
0V
0= 0.9 J.
Soluzione esercizio 22
a. C
3`e in serie con il parallelo di C
1e C
2.
Q
1= 0.5·10
−4C, Q
2= 1.0·10
−4C, Q
3= 1.5·10
−4C. U = 0.75·10
−2J b. Resta solo il parallelo di C
1e C
2alimentato da ∆V
Q
1= 1 · 10
−4C, Q
2= 2 · 10
−4, U = 1.5 · 10
−2J.
c. Parallelo di C
1e C
2con carica uguale a quella presente prima di scollegare il generatore. ∆V
AB=
CQ11+2+C2= 50 V .
Q
1= 0.5 · 10
−4C, Q
2= 1.0 · 10
−4C
1.5 Condensatori Capitolo 1 Elettrostatica
Soluzione esercizio 23
a. C
i=
ǫ0dS=
ǫd0πR
2 θi[rad]2π= 23 pF C
f= 2C
i.
Le armature sono isolate, quindi la carica `e costante. V
f=
CCif
V
0= 25 V
b. L
ext= +∆U =
12C
fV
f2−
12C
iV
i2= −1.44 · 10
−8J Rotazione `e spontanea.
c. L
gen= V
0∆Q = V
0(Q
′f− Q
f) = V
02C
f(κ − 1) = 2.3 · 10
−7J Soluzione esercizio 24
a. C
1= 2 pF ;
b. U
tot= 4.5 · 10
−10J;
c. L
gen= 1.4 · 10
−10J.
Soluzione esercizio 25
a. La forza elettrostatica `e costante F
es= Σ
2ǫσ20
=
l2ǫ02d∆2V= 17.7 N , la forza elastica F
el= −kx. Equilibrio quando kx = F
es: x
eq= 0.354 mm.
b. Il moto `e armonico, attorno alla posizione di equilibrio del punto precedente. x(t) = x
eq(1 − cos (ωt))
c. x
max= 2x
eq= .708 mm Soluzione esercizio 26
a. Mentre la lastra di conduttore viene inserito per una profondit`a x, considero il sistema come due condensatori in parallelo, uno con e uno senza lastra di conduttore. Quello con il conduttore `e equivalente a due condensatori in serie, con una distanza totale tra le lastre h − d.
La capacit`a equivalente del sistema risulta:
C
eq=
ǫh0l(x(α − 1) + l) dove α =
h−dhL’energia elettrostatica risulta U
es=
2Q2Ceq
Nel caso di carica costante, l’energia totale `e solo quella elettrostatica del condensatore, quindi la forza che subisce la lastra `e
F
x= −∂U
es∂x =
Q2ǫ2h0l α−1 (x(α−1)+l)2
.
La forza `e positiva, la lastra viene risucchiata.
Si pu`o anche calcolare il lavoro totale durante l’inserimento della lastra.
L = −
Q2hh1−
1i> 0
b. Con condensatore collegato, l’energia totale tiene conto anche del lavoro del generatore per mantenere la ddp costante, che risulta essere il doppio della corrispondente variazione di energia elettrostatica:
quindi risulta F
x= −∂U
es+gen∂x = +∂U
es∂x U
es=
ceq∆22V, da cui F
x=
∆22ǫV ǫ00l(α − 1) Sempre attrattiva, come prima.
Da notare che anche se la forza `e attrattiva in entrambi casi, le forze sono diverse (dipendente da x nel primo caso, costante nel nel secondo) e anche il lavoro totale risulta diverso.
Soluzione esercizio 27
a. ∆V = E
V(h − d) + E
Dd, e E
V= κE
D, quindi E
D=
κ(h−d)+d∆V= 6.25 · 10
5V /m; E
V= 1.25 · 10
5V /m.
Il campo nel condensatore completamente vuoto `e E = 1 · 10
5V /m.
b. Q
P= Σσ
P= Σǫ
0(κ − 1)E
D= 1.11 · 10
−11C
La carica sulle armature `e Q = C∆V = 2.53 · 10
−8C c. F
e= E
Ve
Soluzione esercizio 28
a. La capacit`a di un condensatore sferico `e C = 4πǫ
0 R1R2R2−R1
, essendo W
1=
12CV
12si ottiene R
1= 0.9 m.
b. Il sistema non `e pi` u un semplice condensatore, visto che non c’`e pi` u induzione totale tra le armature.
La carica sull’armatura interna `e Q
1= V
1∗ 4πǫ
0R
1= 1 · 10
−5C
Sull’armatura esterna, la carica `e invece Q
2= V
2∗ 4πǫ
0R
2= 3.33 · 10
−6C
Inoltre c’`e induzione totale tra l’armatura interna e quella esterna, quindi sulla superficie interna della armatura esterna, si trova una carica −Q
1. La carica totale che vedo dall’esterno `e quindi solo Q
2(schermo elettrostatico).
Il sistema `e quindi equivalente ad un condensatore sferico con raggio R
1e R
2e uno sferico con R
2e R = ∞. L’energia risulta quindi:
W
2int=
12 4πǫ0Q21/R2−1/R2
W
2est=
124πǫQ02R2c. Nel dielettrico E
′= E
int/κ, la densit`a di energia w
dielettricoE
=
12E ~
′D =
ǫ ǫ E2
1.5 Condensatori Capitolo 1 Elettrostatica
W
3int= W
2int/κ, W
3est= W
2estW
3= 7.5 · 10
−2J.
Soluzione esercizio 29
a. La capacit`a durante l’inserimento `e C(x) =
ǫ0L(L−x)h+
s(1−κ)+κhκǫ0Lxi =
dQdt= V
0C(t)dt
= V
0v
hs(1−κ)κǫ0κh
−
ǫ0hLiDa cui si ricava v = 20.3 m/s
b. F
x= +
dUdxES=
dxd 12C(x)V
02= 2.5 · 10
−5N Soluzione esercizio 30
a. κ(x) = 3 +
2xh1
C
=
R0h Σǫ0dxκ(x)=
2Σǫh0ln
53C = 0.35 nF
b. Q
armature= C∆V = 0.35 · 10
−6C.
Dentro il dielettrico ~ D `e costante, dato che dipende solo dalla carica libera D =
QΣa.
Il vettore polarizzazione P =
κ−1κD e dipende da x tramite κ.
La densit`a di carica di polarizzazione sulle superficii del dielettrico vale:
σ
p= ~ P ˆ n =
QΣκ(x)−1κ(x)σ
p(x = 0) = −
2Q3Σ= −2.3 · 10
−6C/m
2σ
p(x = h) = +
4Q5Σ= +2.8 · 10
−6C/m
2All’interno del dielettrico, la densit`a di carica `e:
ρ
p= −~ ∇ ~ P = − ∂P
x∂x = − Q Σ
2/h (3 + 2x/h)
2!
La carica totale che si trova dentro il dielettrico si ottiene integrando la densit`a nel volume. Q
VP= −
152Q.
Come prevedibile, la somma totale delle cariche nel dielettrico risulta
nulla Q
totP=
−
1215−
23+
45Q = 0
1.6 Circuiti resistivi
Esercizio 31
Il circuito in figura `e alimentato con una generatore reale, con fem V
0= 100 V e una resistenza interna R
i= 10 Ω. Le resistenze hanno valori: R
1= 1.0 kΩ, R
2= 1.5 kΩ, R
3= 2.0 kΩ.
R
R3 R R1
2
i
A
B
C +
−
Calcolare:
a. il potenziale (rispetto a terra) dei punti A, B, e C;
b. la tensione ai capi del generatore reale.
Esercizio 32
Le resistenze del circuito in figura hanno valori: R
1= 3 Ω, R
2= 20 Ω, R
3= 12 Ω, R
4= 6 Ω, R
5= 4 Ω, R
6= 5 Ω, e la ddp ai capi del circuito `e
∆V = 5.4 V
R1
R2
R R
R
R6 3
4
5
Calcolare:
a. il valore della resistenza vista ai capi del circuito;
b. la corrente su ciascuna resistenza;
c. la differenza di potenziale resistenza.
Esercizio 33
Un festone di lampadine per l’albero di Natale `e composto da 50 lampadine
1.6 Circuiti resistivi Capitolo 1 Elettrostatica
poste in serie. Una di queste si brucia, e viene esclusa dal festone, cortocircuitando i capi.
a. Collegando il festone allo stesso generatore, la luce prodotta aumenta o diminuisce?
Esercizio 34
Una linea elettrica trasporta una potenza pari a W
E= 45 M W ad una distanza di L = 25 km, con due cavi di alluminio (ρ
Al= 2.65 · 10
−8Ωm) con una sezione circolare di raggio R = 3 cm.
La potenza dissipata non deve superare complessivamente W
D= 35 kW . a. Quale `e la minima ∆V che deve essere prodotta dal generatore?
b. Quale `e la caduta di potenziale tra il generatore e il carico a valle?
c. Quale sarebbe la potenza che il generatore dovrebbe erogare data la
∆V del punto a. per avere il massimo trasferimento di potenza sul carico?
Esercizio 35
Si consideri il circuito in figura.
+
−
R
R
R R
R
R +
−
1 2
3 4
5
6
a. Calcolare la corrente su ogni resistenza.
Esercizio 36
Si consideri il circuito in figura.
+
−
+
−
+
−
+
− 3
3V
10
4
10
6
6 5
V Ω
Ω
Ω
Ω
V V 1Ω
a. Calcolare la corrente su ogni resistenza.
Esercizio 37
Gli elementi del circuito in figura sono i seguenti: R
1= R
2= 200 Ω, R
3= 300 Ω, C = 10µC, V = 100 V e l’interruttore T inizialmente aperto.
All’istante t = 0 l’interruttore T viene chiuso, e si attende che il circuito arrivi all’equilibrio.
+
−
C V
R
R
R1
3
2
T
Calcolare:
a. I
2su R
2per t < 0;
b. la carica Q presente sulla capacit`a a regime;
c. la corrente I
2in funzione del tempo;
d. la potenza P
2dissipata sulla resistenza R
2all’istante t = 4 ms.
Esercizio 38
Gli elementi del circuito in figura sono i seguenti: C
1= 33 µF inizialmente carico con V
1= 100 V , C
2= 100 µF carico con V
2= 50 V . La resistenza vale R = 75 Ω All’istante t = 0 l’interruttore T viene chiuso.
T
C C
1 2
V=0
R
Calcolare:
a. La corrente I(t) sulla resistenza;
b. L’energia W dissipata sulla resistenza.
1.6 Circuiti resistivi Capitolo 1 Elettrostatica
Soluzione esercizio 31
a. V
A= 100 V , V
B= 77.6 V V
C= 44.3 V ; b. ∆V
gen= (100 − 0.22) V .
Soluzione esercizio 32 a. R
tot= 9 Ω;
b. i
1= 0.48 A, i
2= 0.12 A, i
3= 0.08 A, i
4= 0.16 A, i
5= 0.24 A, i
6= 0.6 A;
c. ∆V
1= 1.44 V , ∆V
2= 2.40 V , ∆V
3= 0.96 V , ∆V
4= 0.96 V ,
∆V
5= 0.96 V , ∆V
6= 3.00 V ; Soluzione esercizio 33
a. La luce emessa da una lampadina `e proporzionale alla potenza dissipata per effetto joule. Si pu`o quindi ragionare in termini di potenza dissipata da 50 o 49 lampadine. Occorre anche tenere conto della resistenza interna del generatore.
I = V
gen/R
i+ N · R con N = 50, 49 P
N=
(RN VgenR2i+N ·R)2
P
50> P
49se R <
√Ri50·49
Soluzione esercizio 34
a. La resistenza di ciascuno dei cavi `e R
F=
πRρL2= .235 Ω
La potenza dissipata sul carico `e W
E= ∆V i, dove ∆V `e la ddp ai capi del carico, per ipotesi, da verificare a posteriori, supponiamo che sia la stessa ddp ai capi del generatore. La potenza dissipata sui due fili `e 2R
Fi
2< W
D. Quindi: ∆V > 164.4 kV .
b. La corrente erogata nel generatore `e i = W
E/∆V = 273 A, quindi sui fili cadono complessivamente 128 V , trascurabili rispetto a ∆V c. Il massimo trasferimento si ottiene quando la potenza sul carico `e
massima, e questo avviene quando la resistenza di carico `e uguale alla
resistenza interna, nel nostro caso R = 2R
F. Con la ∆V del punto
a. la corrente dovrebbe essere i
′≈ 165 kA, e quindi il generatore
dovrebbe erogare W
gen= 25 GW , di cui met`a verrebbe dissipata sui
fili, e met`a sul carico. Per confronto, la potenza totale impiegata in Italia `e dell’ordine di 30 GW .
Soluzione esercizio 35
a. Nel verso indicato in figura su ogni resistenza: I
1= 2.15 A, I
2= 2.62 A, I
3= −0.38 A, I
4= 1.77 A, I
5= −0.85 A, I
6= 1.77 A.
Soluzione esercizio 36
a. Nel verso indicato in figura su ogni resistenza: I
10 Ω= −0.544 A, I
1 Ω= 0.474 A, I
4 Ω= 1.018 A, I
6 Ω= −0.105 A, I
3 Ω= 1.123 A.
Soluzione esercizio 37 a. i =
R V1+R2
= 0.25 A;
b. Q =
RCV R21+R2
= 5 · 10
−4C;
c. I
2(t) = 0.25 [A] ·
1 − 0.25e
−t [ms]4
d. P
2= R
2I
22(t = 4 ms) = 15.45 W Soluzione esercizio 38
a. i(t) =
RCQtotk
1 −
2CC1ke
t RCk
b. W
D= U
ini− U
f in=
C1V12+C2 2V22−
C1+C22V′2= 3.1 · 10
−2J, dove V
′=
C1CV1+C2V21+C2
= 62.4 V
Capitolo 2
Magnetostatica
2.1 Campo magnetico
Esercizio 39
Due fili rettilinei indefiniti, paralleli, distanti d = 1 m, sono percorsi in versi opposti da correnti i
1= 1 A e i
2= 2 A. Tra i due fili, e complanare ad essi, si trova una spira quadrata con lato a = 20 cm, con due lati paralleli ai fili e percorsa da corrente i
3.
Calcolare:
a. la forza tra i fili per unit`a di lunghezza;
b. la posizione di equilibrio della spira.
Esercizio 40
Una spira circolare di raggio R = 10 cm `e percorsa da una corrente I = 10 A.
Calcolare:
a. Campo magnetico ~ B sull’asse della spira;
b. ~ B al centro della spira;
c. La circuitazione di ~ B lungo l’asse della spira;
Esercizio 41
Un solenoide di lunghezza finita L e raggio R `e costituito da N avvolgimenti di un filo percorso da una corrente I.
Calcolare:
a. Campo magnetico ~ B sull’asse del solenoide;
b. Il rapporto tra il campo al centro e quello di un solenoide infinito;
c.
LRaffinch´e il campo al centro sia 1% inferiore di quello di un solenoide infinito;
d. Il rapporto tra il campo ai bordi del solenoide e quello al centro.
Esercizio 42 Bobine di Helmoltz
Due spire uguali, parallele, percorse nello stesso verso dalla stessa corrente I, di raggio a sono distanti 2b tra loro.
Calcolare:
a. Campo magnetico ~ B sull’asse del sistema;
b. la condizione per cui B(x) vicino al centro risulta indipendente da x fino alla 3
apotenza;
c. fino a quali valori di x, data la condizione di cui al punto precedente,
B(x)−B(0)
B(0)