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b la distanza reciproca massima ` e 2 d nessuna delle precedenti

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Academic year: 2021

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(1)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 12 giugno 2019

(1) Delle soluzioni dell’equazione z

4

− i = 0 nel piano complesso a una cade sull’asse reale

c nessuna cade nel primo quadrante

b la distanza reciproca massima ` e 2 d nessuna delle precedenti

(2) La serie

+∞

X

n=0

(2n)!

2

n

(n!)

α

` e convergente a per ogni α < 2

c se e solo se α > 3

b per nessun α ∈ R

d nessuna delle precedenti (3) La funzione g

α

(x) = cosh(x

α

) − √

1 + sin x per x → 0

+

ha ordine di infinitesimo a 1 per ogni α > 0

c 2 per qualche α > 2

b minore di 1 per qualche α < 1 d nessuna delle precedenti (4) La funzione f (x) = 2

x

− 2x

a ammette un unico zero in (−∞, 1) c non ammette asintoti

b ammette un unico punto di flesso d nessuna delle precedenti

(5) L’integrale

Z

32π 0

x

2

| sin x| dx a 3π

2

+ 2π

c 2π

2

+ 3π − 4

b 3π − 6

d nessuna delle precedenti (6) L’integrale improprio

Z

+∞

0

e

x

− 1

x

α

(cosh x − 1) converge a per qualche α > 3

c per ogni α < 1

b per nessun α ∈ R

d nessuna delle precedenti

(2)

Soluzione

(1) La risposta corretta ` e b . Infatti, le soluzioni dell’equazione z

4

− i = 0 corrispondono alle radici quarte di w = i = cos

π2

+ i sin

π2

e sono date da

z

k

= cos

π 2+2kπ

4

+ i sin

π 2+2kπ

4

= cos

π+4kπ8

+ i sin

π+4kπ8

, k = 0; 1; 2; 3.

Abbiamo pertanto

z

0

= cos

π8

+ i sin

π8

, z

1

= cos

8

+ i sin

8

z

2

= cos

8

+ i sin

8

, z

3

= cos

13π8

+ i sin

13π8

Poich´ e tali radici, nel piano complesso, si dispongono sui vertici di una quadrato inscritto nella cir- conferenza di centro l’origine e raggio 1 (|z

k

| = 1 per ogni k), la distanza reciproca massima `e pari alla lunghezza della diagonale del quadrato, ovvero del diametro della circonferenza, e dunque vale 2.

(2) La risposta corretta ` e d . Applichiamo il criterio del rapporto, quindi posto a

n

=

2n(2n)!(n!)α

, calcoliamo il limite di

an+1a

n

per n → +∞. Abbiamo a

n+1

a

n

= (2n + 2)!

2

n+1

((n + 1)!)

α

· 2

n

(n!)

α

(2n)! = (2n + 2)(2n + 1)(2n)!

2 2

n

(n + 1)

α

(n!)

α

· 2

n

(n!)

α

(2n)!

= (2n + 2)(2n + 1) 2(n + 1)

α

∼ 2

n

α−2

 

 

0 se α > 2 2 se α = 2 +∞ se α < 2

Dato che 2 > 1, dal criterio del rapporto possiamo conlcudere che la serie converge se e solo se α > 2.

(3) La risposta corretta ` e b . Dagli sviluppo notevoli per x → 0

+

, per ogni α > 0 abbiamo g

α

(x) = cosh(x

α

) − √

1 + sin x = 1 +

x2

+

x4!

+ o(x

) − (1 +

12

sin x −

18

sin

2

x + o(sin

2

x))

=

x2

+

x24

+ o(x

) −

12

(x + o(x

2

)) −

18

(x + o(x

2

))

2

+ o((x + o(x

2

))

2

)

=

x2

+

x24

+ o(x

) −

x2

+

x82

+ o(x

2

) =

 

 

x2

+ o(x) se 2α > 1

x2

6

+ o(x

2

) se 2α = 1

x

2

+ o(x

) se 2α < 1 Ne segue che per x → 0

+

ord g

α

(x) =

 

 

1 se α >

12

2 se α =

12

2α se α <

12

in particolare, per ogni α <

12

abbiamo che ord g

α

(x) = 2α < 1, e quindi che l’ordine di infinitesimo ` e minore di 1 per qualche α < 1.

(4) La risposta corretta ` e d . La funzione f (x) = 2

x

− 2x `e definita e continua in R. Abbiamo

x→−∞

lim f (x) = +∞, dato che lim

x→−∞

2

x

= 0, e lim

x→+∞

f (x) = +∞, poich´ e dalla gerarchia degli infiniti

(3)

risulta lim

x→+∞

2

x

2x = +∞. La funzione non ammette pertanto asintoti verticali e orizzontali, abbiamo per` o

x→−∞

lim

f (x)

x

= lim

x→−∞

2x

x

− 2 = 2 e lim

x→−∞

f (x) + 2x = lim

x→−∞

2

x

= 0

e dunque che y = −2x ` e asintoto obliquo per x → −∞. Osserviamo che la funzione non ammette invece asintoto obliquo per x → +∞.

La funzione ` e inoltre derivabile in R con f

0

(x) = log 2 2

x

− 2 per ogni x ∈ R e risulta f

0

(x) > 0 se e solo se x > log

2

(

log 22

) = 1 − log

2

(log 2) = x

0

. Dal criterio di monotonia abbiamo allora che la funzione ` e strettamente crescente in (−∞, x

0

], strettamente decrescente in [x

0

, +∞) e che x

0

` e punto di minimo assoluto

1

. Osserviamo che x

0

= 1 − log

2

(log 2) > 1, in quanto log

2

log 2 < 0. Infatti, essendo 2 < e si ha log 2 < 1 e dunque log

2

(log 2) < 0.

Infine la funzione ` e derivabile due volte in R con f

00

(x) = log

2

2 2

x

> 0 per ogni x ∈ R. Dal criterio di convessit` a abbiamo quindi che f (x) ` e convessa in R.

Da quanto ottenuto possiamo concludere che

a ` e falsa, la funzione ` e positiva in (−∞, 1) dato che f (1) = 0 e che f (x) ` e strettamente decrescente in (−∞, 1);

b ` e falsa, la funzione ` e convessa in tutto R dunque non ammette punti di flesso;

c ` e falsa, la funzione ammette un asintoto obliquo per x → −∞.

(5) La risposta corretta ` e d . Per calcolare

Z

2

0

x

2

| sin x|, dx, osserviamo innanzitutto che dalla propriet` a di additivit` a dell’integrale si ha

Z

2

0

x

2

| sin x| dx =

Z

π 0

x

2

sin x dx −

Z

2

π

x

2

sin x dx

Per calcolare tali integrali, determiniamo una primitiva di x

2

sin x. Integrando per parti due volte otteniamo

Z

x

2

sin x, dx = −x

2

cos x +

Z

2x cos x dx = −x

2

cos x + 2x sin x −

Z

2 sin x dx

= x

2

cos x + 2x sin x + 2 cos x + c, c ∈ R quindi

Z

2

0

x

2

| sin x| dx =

Z

π 0

x

2

sin x dx −

Z

2

π

x

2

sin x dx

= î x

2

cos x + 2x sin x + 2 cos x ó

π

0

î x

2

cos x + 2x sin x + 2 cos x ó

2

π

= 2π

2

+ 3π − 6

(6) La risposta corretta ` e d . Per stabilire per quali valori di α ∈ R l’integrale R

0+∞ ex−1 xα(cosh x−1)

dx converge, osservato che la funzione integranda ` e continua in (0, +∞), dobbiamo stabilire per quali valori di α ∈ R risultano convergenti entrambi gli integrali

Z

1 0

e

x

− 1

x

α

(cosh x − 1) dx e

Z

+∞

1

e

x

− 1

x

α

(cosh x − 1) dx

1

Osservato che f (1) = 0, otteniamo che f (x

0

) < f (1) = 0. Dal teorema dei valori intermedi e dalla monotonia

stretta possiamo allora concludere che la funzione ammette due soli zeri, uno in (−∞, x

0

) e uno in (x

0

, +∞).

(4)

Riguardo al primo integrale, osserviamo che e

x

− 1

x

α

(cosh x − 1) ∼ x

x

α x22

= 2

x

α−1

, per x → 0

+

,

e ricordando che R

01x1p

dx converge se e solo se p < 1, dal criterio del confronto asintotico otteniamo che R

01 xα(cosh x−1)ex−1

dx converge se e solo se α − 1 < 1, ovvero α < 2.

Riguardo all’integrale R

1+∞xα(cosh x−1)ex−1

dx, osservato che cosh x =

ex+e2−x

e2x

per x → +∞, si ha e

x

− 1

x

α

(cosh x − 1) ∼ e

x

x

α e2x

= 2

x

α

, per x → +∞.

Dal criterio del confronto asintotico, ricordando che R

1+∞x1p

dx converge se e solo se p > 1, otteniamo che R

1+∞ xα(cosh x−1)ex−1

dx converge se e solo se α > 1.

Riunendo quanto trovato possiamo concludere che l’integrale dato converge se e solo se 1 < α < 2.

Riferimenti