Breve storia dell’inno di Mameli
L’inno nazionale italiano è stato scritto da Goffredo Mameli all’eta’ di 20 anni, due anni prima di morire (Genova 1827, Roma 1849). Mameli era un giovane patriota1, che fu capitano nell’esercito di Garibaldi. Morì in battaglia, ma in maniera assurda: fu ferito alla mano dalla baionetta di un compagno d’armi, la ferita si infetto’ e morì a soli 22 anni.
L’inno di Mameli in origine si chiamava Il canto degli italiani e fu messo in musica da Michele Novaro 2. Fu composto nel clima patriottico che sfociò poi nella guerra contro l’Austria. Successivamente fu Giuseppe Verdi3 a sceglierlo come inno a simboleggiare la patria.
L’inno di Mameli diventa inno nazionale nel 1946, dopo la proclamazione della Repubblica (ufficialmente solo con legge del 2005).
Testo inno nazionale
Fratelli d’Italia l’Italia s’e’ desta4 dell’elmo di Scipio5 s’e’ cinta la testa6 Dov’e’ la vittoria?
Le porga la chioma7 che schiava di Roma Iddio la creo’.
Stringiamoci a coorte8 siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo’
Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo’, si!
(FINO QUI)
Noi fummo da secoli calpestati, derisi
perche’ non siam popoli perche’ siam divisi
1 Chi ama il suo paese e è pronto a combattere per esso.
2 è stato un compositore (cioè una persona che crea o scrive musica) e patriota italiano.
3 Grande compositore italiano, famoso in tutto il mondo.
4 L’Italia si è svegliata.
5 Scipione l’Africano, il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (l'attuale Algeria) il cartaginese Annibale.
6 Lo ha messo in testa: vuol dire che l’Italia è pronta a combattere per la sua indipendenza.
7 La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma, alle schiave venivano tagliati i capelli, e così la Vittoria ("schiava") dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata.
8La coorte era un'unità militare dell'antico esercito romano.
Raccolgaci un’unica bandiera, una speme di fonderci insieme gia’ l’ora suono’.
Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo, si’!
Uniamoci, uniamoci l’unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore.
Giuriamo far libero il suolo natio:
uniti, per Dio chi vincer ci puo’?
Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo, si!
Dall’Alpe a Sicilia, dovunque e’ Legnano;
ogn’uomo di Ferruccio ha il core e la mano;
i bimbi d’Italia si chiaman Balilla il suon di ogni squilla i Vespri suono’.
Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo, si’!
Son giunchi che piegano le spade vendute
gia’ l’Aquila d’Austria le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia e il sangue Polacco beve’ col Cosacco ma il cor le brucio’.
Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamo’, si!