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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.43 (1916) n.2205, 6 agosto

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L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

km XLIII - Voi. XLYII Firenze-Roma, 6 agosto 1916 I E 2206

Anche nell'anno 1916 l'Economista uscirà con otto pagine in più. Avevamo progettato, per rispondere specialmente alle richieste degli abbonati esteri di portare a 12 l'aumento delle pagine, m a l'essere il Direttore del periodico mobilitato non ha consentito per ora di affrontare un maggior lavoro, cui occorre accudire con speciale diligenza. R i m a n d i a m o perciò a g u e r r a finita questo nuovo vantaggio che intendia-mo offrire ai nostri lettori.

Il prezzo di abbonamento è di !.. «o annue anticipate, per l'Italia e Colonie. Per l'Estero (unione postale) !.. ss. Per gli altri paesi si aggiungono le spese postali. Un fasci-colo separato !.. I.

PARTE ECONOMICA

S O M M A R I O : PARTE ECONOMICA.

Per il miglior rendimento delle ricchezze nazionali. L'alcooliemo in Italia.

Speee nazionali di luseo, G I U L I O C U R A T O . NOTE ECONOMICHE E FINANZI A III E.

Lo stato attuale dell'agricollura nella Svezia. EFFETTI ECONOMICI DELLA GUERRA.

Le condizioni del lavoro in Romania — Il commercio delle Antille olandesi nel 1915 — Importazione di mano d'opera por-toghese in Inghilterra.

FINANZE DI StATO.

Le finanze francesi durante la guerra - La circolazione fi-duciaria in Russia — Finanze grechir: le entrate destinate al debito greco — Il quinto prestito di guerra germanico — Il pro-blema della tassazione dei profitti agricoli di guerra — Le Casse di risparmio francesi.

F I N A N Z E C O M U N A L I . Mutui ai Comuni. IL PENSIERO DEH LI ALTRI.

Per aumentare il reddito della terra, S E B A S T I A N O L I S B O N E — La crisi economica della Germania, L I N O F E R R I A N I — Per l'inden-nizzo dei danni di guerra, L U C I A N O D E F E O — Più grano, B E R -N A R D O L O R E C C H I O — Per un migliore avvenire economico : l'orga-nizzazione,

LEGISLAZIONE IH GUERRA.

Decreto fissante le norme pel transito delle frontiere — I prezzi massimi per la requisizione dei grani — I prezzi massimi per la requisizione dei formaggi.

NOTIZIE - COMUNICATI - INFORMAZIONI.

La trazione elettrica e l'avvenire delle ferrovie — Prov-vedimenti per l'agricoltura nel Mezzogiorno — La situa-zione serica — Un comunicato del Ministero delle Finanze a pro-posito dell'esportazione delle frutta — Il raccolto del Pelopon-neso — La statistica degli stranieri in Francia — Il commercio degli Stati Uniti — L'industria del cotone ai Giappone — Il va-lore dei cotoni importati ed esportati nei 1916 — I proventi delle privative nell'esercizio 1915-916 — La ricchezza carbonifera della Russia — L'emigrazione transoceanica dalia Spagna —

Il censimento della popolazione nell'Argentina — L'importanza economica del Messico.

Situazione degli I s t i t u t i di Credito mobiliare, Situazione degli I s t i t u t i di emissione i t a l i a n i , Situazione degli I s t i t u t i Nazio-nali Esteri, Circolazione di Stato nel Regno Unito. Situazione del Tesoro italiano, Tasso dello sconto nfiìciale, Debito Pubblico italiano, Riscossioni doganal i, Riscossione dei t r i b u t i nell'eser-cizio 1914-15, Commercio coi principali Stati nel 1915. Espor-tazioni ed imporEspor-tazioni riunite, Importazione (per categorie e per mesi). Esportazione (per categorie e per mesi). Prodotti delle Ferrovie dello Stato, ({notazioni di valori di Stato

i t a l i a n i , Stanze di compensazione. Borsa di P a r i g i , Borsa di Londra, Tasso per i pagamenti dei dazi doganali, Prezzi del-l'argento.

Cambi in I t a l i a , Cambi all'Estero, Media u f f i c i a l e del cambi agli e f f e t t i d e l l ' a r t . 39 del Cod.comm., Corso medio dei cambi accertato in Roma, R i v i s t a dei cambi di Londra. Rivista del cambi di P a r i g i .

Indici economici italiani. Valori industriali. Credito dei principali Stati.

Numeri indici annuali di varie nazioni Pnbbllegzioni ricevute.

/ manoscritti, le pubblicazioni per recensioni, le comunicazioni di redazione devono esser dirette ali avo. M. ]. de Johannis, 56, Via Gregoriana, Roma.

Per il miglior rendimento

delle ricchezze nazionali

Insistiamo da t e m p o nel nostro periodico intor-no alla impellente necessità c h e l'agricoltura ita-liana sia p o r t a t a a quel più alto g r a d o di perfezio-ne c h e p e r m e t t a di t r a r r e dal suolo coltivabile il m a s s i m o di q u a n t o p u ò r e n d e r e , e v e d i a m o con c o m p i a c i m e n t o c h e già si m u o v e u n a c o r r e n t e di-retta ali attuazione di un così ovvio principio di b e n intesa e c o n o m i a nazionale.

A n c o r a d u b b i o s e sono le direttive, ancora in-certa l'azione dello Stato per favorire l'attuazione di un a m p i o e c o m p l e t o p r o g r a m m a agricolo, an-c o r a primordiale la f u n z i o n e del an-capitale e quin-di del crequin-dito verso l'agricoltura; m a pur tuttavia s'incomincia a m u o v e r e , sia nelle sue manifesta-zioni collettive, sia in alcune private la coscienza di un p a e s e c o m e il nostro, c h e n o n a v e n d o s u p e r -ficie e s u b e r a n t e p e r la sua p o p o l a z i o n e e risorse minerarie o simili, o m o n o p o l i di prodotti coi quali o p e r a r e scambi coll'estero, e quindi t a n t o d e v e -richiedere ali estero, d e v e s a p e r e a l m e n o sfruttare

L-iS U°c S m° a^ 'u^t'n l 0 s u o metro q u a d r a t o

sfrutta-bile. fino al m a s s i m o della sua produttività. Ma ad u n ' a l t r a ricchezza vogliamo oggi rivolgere il nostro pensiero, ricchezza ormai positivamente riconosciuta^ di c a p i t a l e i m p o r t a n z a , ricchezza la cui utilizzazione è s t r e t t a m e n t e legata al m i g l i o r a ' ' m e n t o dell'agricoltura, ricchezza c h e per prestar-si a d u n o s f r u t t a m e n t o di c a r a t t e r e industriale, con relativa maggiore facilità p u ò attirare il capitale che le occorre ; vogliamo dire d e l l ' a c q u a .

Già l'amministrazione statale h a con recenti Provvedimenti d a t o impulso alla f o r m a z i o n e dei bacini m o n t a n i e dei laghi artificiali, c r e a n d o u n a sana c o r r e n t e nel p a e s e intesa ad esercitare indu-strie idroelettriche, ma ancor lenta e limitata ci s e m b r a la visione c o m p l e t a dei benefici che si pos-s o n o conpos-seguire o v e p e n e t r a pos-s pos-s e nel p a e pos-s e la pos-sicura convinzione che la utilizzazione delle a c q u e p u ò p r o d u r r e benefici enormi.

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all'ès t e r o ; civilizzazione delle z o n e all'èservite dalla e n e r -gia elettrica (luce) e facilizzazione alla c r e a z i o n e di i n d u s t r i e p e r e f f e t t o dello a c c r e s c e r s i di disponibili-tà di e n e r g i a e l e t t r i c a (forza); a p p l i c a z i o n i di q u e s t a sia d i r e t t a m e n t e a d a l c u n e c u l t u r e agricole (sono in c o r s o i m p o r t a n t i e s p e r i m e n t i al riguardo), sia i n d u s t r i a l m e n t e p e r m a g g i o r c o p i a di t r a s p o r t i "(elettrificazione di linee, c r e a z i o n e di n u o v i p e r c o r -si, a p p l i c a z i o n e di questi s p e c i a l m e n t e ai t r a s p o r t i agricoli); navigabilità di corsi d ' a c q u a e d elimina-z i o n e di d a n n i d e r i v a n t i dal loro c o r s o i r r e g o l a r e , e c c . ec'c. F^otremmo a l u n g o c o n t i n u a r e a p a r t i c o l a r e g g i a -re i b e n e f i c i , del r e s t o e v i d e n t i , a chi s o l o vi p o n g a m e n t e , c h e p o t r e b b e r o d e r i v a r e d a l l ' a t t u a z i o n e di u n v a s t o p r o g r a m m a di utilizzazione a n c h e di q u e -sta r i c c h e z z a n a z i o n a l e : l ' a c q u a . C e r t o il c a p i t a l e o c c o r r e c h e a b b o n d a n t e si di-riga a d i n v e s t i m e n t i di tal g e n e r e ; è s t a t a anzi di r e c e n t e l a n c i a t a n e l l a p r e g e v o l e rivista « L a N u o -v a A n t o l o g i a », la p r o p o s t a p e r la c r e a z i o n e di u n o s p e c i a l e Istituto di c r e d i t o p e r l'utilizzazione d e l l e e n e r g i e i d r o - e l e t t r i c h e . M o l t o di b u o n o c o n t i e n e lo s t u d i o c o m p i u t o sul p r o b l e m a , m a ci p e r m e t t i a -m o di d i s s e n t i r e sulla o p p o r t u n i t à della p r o p o s t a . N o n v e d i a m o la o c c o r r e n z a di u n o s p e c i a l e istitu-to di c r e d i t o p e r la i n d u s t r i a di cui s t i a m o discor-r e n d o . L a o p p o discor-r t u n i t à di u n o s t u d i o s p e c i a l e si m a n i f e s t a , a n o s t r o c r e d e r e , là d o v e la f o r m a d e l c r e d i t o è d i v e r s a d a q u e l l a c h e v i e n e q u o t i d i a n a m e n t e p r a t i c a t a d a l l e B a n c h e : e c c o p e r c i ò la c o n -v e n i e n z a di u n Istituto di c r e d i t o f o n d i a r i o , di Ban-c h e di Ban-c r e d i t o a g r i Ban-c o l o o Ban-c o o p e r a t i v o . M a nel nostro c a s o , l ' o p e r a z i o n e di c r e d i t o s a r e b b e i d e n -tica a q u e l l a c h e v i e n e c o m p i u t a p e r t u t t e le sva-r i a t e s p e c i e di i n d u s t sva-r i e , p e sva-r le quali a b b i a m o già istituti b a n c a r i c h e f u n z i o n a n o s o d d i s f a c e n t e m e n -te. Essi s a p r a n n o , o v e o c c o r r e , a m p l i a r e i loro sforzi in m o d o d a far f r o n t e alle n u o v e e s i g e n z e , t a l c h é ci s f u g g e c o m p l e t a m e n t e la s p i n t a a consi-d e r a r e la c r e a z i o n e consi-di u n istituto s p e c i a l e . R i t o r n e r e m o s u l l ' a r g o m e n t o n u o v a m e n t e , nella s p e r a n z a c h e p e r i o d i c i amici i n t e n s i f i c h i n o la p r ò p a g a n d a v e r s o la migliore utilizzazione d e l l e n o -stre r i c c h e z z e n a t u r a l i .

„ - «

L'alcoolismo in Italia

L'alcooMsmo i t a l i a n o differisce d a quello di t u t t i gli altri paesi, n o n solo, m a pochi si s o n o resi esatto conto d e l l a si t u arnione di c a s a n o s t r a nei r i g u a r d i di questo imiportantiissiimo p r o b l e m a .

L'on. L e o n a r d o Bianchi, nel n u m e r o dèi 1° corr. della « Nuova Antologia » e s a m i n a con m o l t a sere-n i t à l a questiosere-ne s i a d a l p u sere-n t o di v i s t a ecosere-nomico che d a quello biologico; ed è utile riasstim-erne le linee principali.

Nel q u i n q u e n n i o 19091913 f u r o n o vinificati in I t a -lià 68.635.000 q u i n t a l i di u v a con u n p r o d o t t o m e d i o di oltre 46 milioni di ettolitri d i vino all'anno. Que-s t a c i f r a è i n f e r i o r e alla r e a l t à p e r c h è in quaQue-si t u t t i i C o m u n i dlel Mezzogiorno i piccoli e i g r a n d i p r o -p r i e t a r i nonché u n certo- n u m e r o di c o n t a d i n i - pos-seggono u n a piccola v i g n a p e r u s o della p r o p r i a fa-m i g l i a , per cui l'uva, e il v i n o ricavati d a questi vi-gneti n o n sono s e m p r e d e n u n z i a t i ; ad ogni m o d o moltiplicando i 46 milioni di ettolitri p e r il prezzo medio del q u i n q u e n n i o di I,. 33 l'ettolitro, si h a u n v a l o r e di 1 m i l i a r d o e 518 milioni, di cui la m a s s i -m a p a r t e si c o n s u -m a nel p a e s e , p e r c h è l a esporta-zione del vino i t a l i a n o n o n r a g g i u n g e i tre milioni di ettolitri. Q u e s t a semplice c o n s t a t a z i o n e deve d a r d a p e n s a r e a q u a l u n q u e sociologo ed- economista. Di f r o n t e a tale e n o r m e c o n s u m o di vino, p e r s i s t e il -bisogno di a c q u i s t a r e all'estero, p e r le esigenze p i ù f o n d a m e n t a l i dell'alimentazione, il g r a n o p e r oltre, trecento milioni -sino a 600 milioni, ed u n a ci-f r a a n c o r a cospicua p e r il g r a n o n e : d o n d e è eviden-te u n o squilibrio t r a l a p r o d u z i o n e agricola ed ì veri i m m e d i a t i b i s o g n i della nazione. Se il c o n s u m o

del vino si t r a d u c e s s e in u n effetto utile, s i c u r o e determinabili». per l a nutrizione del popolo, do-vrebbe essere in sostituzione del c o n s u m o del p a n e , e do-vrebbe perciò r a p p r e s e n t a r e u n c o m p e n s o alla defi-ciente -produzione del f r u m e n t o . Viceversa il vino 'non possiede che -un mediocre ed. anche discusso va-lore nutritivo.

Si ritiene g e n e r a l m e n t e che l'alcool eserciti u n a azione favorevole s u l l a forza m u s c o l a r e . Le ricerche di F r e y e quelle di Destrée h a n n o dimostrato- pre-cisamente- il contrario. L'ergo-grafo ed il

chilogram-metro h a n n o fornito la p r o v a che l'alcool spiega invece un'azione paralizzante. L ' a u m e n t o -della for-za -dura poco tempo, è rimpiazfor-zato, dopo 15 mi-nuti a mezz'ora d a d i m i n u z i o n e delle forze, che d u r a più a lungo. E' a n c h e f a l s a la credenza po-polare che l'alcool riscaldi. T a l e errore è dipeso d a l l a f a l s a i n t e r p r e t a z i o n e del -senso d i . c a l o r e allo stomaco, che sii diffonde al resto del corpo d o p o be-v u t o u n bicchierino di alcool. Il be-vero è che le pic-cole dosi d i alcool n o n modificano sensibilmente la t e m p e r a t u r a . Le dosi m e d i e — 36 a 80 g r a m m i '— a n c h e q u a n d o non provochino ebbrézza, a b b a s s a n o l a t e m p e r a t u r a di pochi decimi; m e n t r e le dosi forti, tossiche, a b b a s s a n o l a t e m p e r a t u r a di qualche gTado e p e r molte ore.

L'azione che l'alcool, e s e r c i t a sulle funzioni psichi-che è t u t t ' a l t r o psichi-che- favorevole. Le esperienze tol-gono valore all'antico pregiudizio che T'aloool rin-vigorisca e r i s c h i a r i l'intelligenza.

Ricerche psicologi-che d a gabinetto a v r e b b e r o di-m o s t r a t o c h i a r a di-m e n t e che a n c h e dosi non di-molto alte di alcool, p i ù che u n ' a z i o n e eccitante -sulle- funzioni psichiche, spieghino u n ' a z i o n e p a r a l i z z a n t e . Già è g r a n tempo che il Ridge eira riuscito con piccole dosi di alcool a f o r n i r e la p r o v a d è l i a diminuzi-p-ne del potere visivo, ciò che Richardison e Crothers c o n f e r m a r o n o per il p o t e r e uditivo. Simili ricerche riprese dia K r a e p e l i n e da Munsteirberg, -diedero .per risultato la d i m i n u z i o n e del potere percettivo, m a più s p e c i a l m e n t e di quello del discernimento.

F u c o n s t a t a t o altresì che le dosi crescenti d'i al-cool fino a s e s s a n t a g r a m m i d i m i n u i s c o n o progress sivamente la c a p a c i t à di addizionare, di i m p a r a r e a m e m o r i a e di associare, m a l g r a d o gli individui s u i quali si s p e r i m e n t a v a avessero la sensazione di u n a m a g g i o r e facilità di i m p a r a r e e di comprendere.. Lo Smith r i f e r ì che u s a n d o m o d e r a t a -mente dell'alcool si p r o n u n z i a n o , p e r g r a d i col tem-po, segni m e n t a l i di a v v e l e n a m e n t o cronico, ed il lavoro m e n t a l e d i m i n u i s c e , m a a u m e n t a l e n t a m e n -te con l a i n t e r r u z i o n e dell'usò del liquore e t o r n a a d i m i n u i r e colla s o m m i n i s t r a z i o n e di Mosi di qua-r a n t a o o t t a n t a g qua-r a m m i di liquoqua-re al g i o qua-r n o allun-g a t o in a c q u a .

Da noi si beve molto più vino di quello c h e può essere r e g o l a r m e n t e ossidato, e p e r conseguenza con d a n n o sicuro alla s a l u t e d e r i v a n t e d a l l a l e n t a intossicazione. Si credè essere u n a q u a n t i t à regola-re il c o n s u m o -di u n a bottiglia d i vino a c i a s c u n o dei due p a s t i , poiché tale q u a n t i t à n o n produce-, nella m a g g i o r p a r t e dei casi, sintomi di ebbrezza (effetto dell'abitudine). Ora. d u e bottiglie c o n t e n g o n o in me-dia u-n l i t r o e mezzo a d u e litri di vino, l a -cui al-coolicità, calcolata a d u n m i n i m o di 12 g r a d i , si t r a d u c e nella q u a n t i t à g i o r n a l i e r a media di 150 a 220 g r a m m i di alcool, s e n z a p a r l a r e degli eccessi festivi. T a l e q u a n t i t à d i alcool, .specialmente per gente eh© n o n l a v o r a , è c e r t a m e n t e tossica; essa, secondo i r i s u l t a t i -dlelle più. rigorose ricerche, non può essere t u t t a ossidata, e n o n è quindi alimento, m a circola nel s a n g u e s p i e g a n d o un'azione n o n be-nefica s u i c e n t r i n e r v o s i e sull'economia dell'orga-nismo.

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L'ECONOMISTA 747

soggetti che p r e s e n t a n o p i ù forti c a r a t t e r i degene-rativi p r o v e n g o n o dalie Provincie più vinicole e do-ve più spensierato è il «ulto al prodotto diella vite. Ora, se si c o n s i d e r a che la n o s t r a borghesia l a v o r a a n c o r a poco rispetto a quello che dovrebbe e po-trebbe, è lecito -domandarci se, in m a n c a n z a delle forme acute di ne-urppsicosi alcooliche, quali si os-s e r v a n o molto -di frequente in a l t r i paeos-si, noi n o n avessimo subito la lenta intossicazio-ne alcooiica e n o n dovessimo,' almeno in parte, al vino generosa-mente bevuto oltre m i s u r a il concorso alla genesi della epilessia, della delinquenza, dell'idiotismo, dell'artritiismo, della polisarcia, della indolenza, -della indifferenza, d e l l a - m i n o r e disposizione a no-bili impulsi, d e l l a g r a n d e eccitano-bilità del popolo, e più a n c o r a -della s u a irascibilitàN e della eccessi va impulsività, sia pure, come è t a l o r a , g e n e r o s a , m a d i e in ogni caso è in ragione i n v e r s a della volontà o s t i n a t a e della p e r s e v e r a n t e p r e p a r a z i o n e a conse-g u i r e conse-gli intenti p i ù utili alla p r o p r i a esistenza con mezzi e m e t o d i p i ù idonei.

I popoli del Nord sono p r e o c c u p a t i per l'alta proporzione delle intossicazioni acute; m a essi go-dono di -una situazione p r i v i l e g i a t a per il fatto che h a n n o cominciato a d a b u s a r e di b e v a n d e alcooli-che molto p i ù t a r d i che gli italiani del vino. Essi, è vero, non possono -disporre che diei loro alcools -metilici' più pericolosi, e che dovettero sostituire con i p u r i vini, assai m e n o tossici, delle- nostre vigne; m a noi s i a m o intossicati dia secoli, ed è assai più agevole d i s a b i t u a r e i popoli del Nord d a l l ' u s o r e l a t i v a m e n t e •recente dell'alcool i n d u s t r i a l e , com'è a v v e n u t o in S c a n d i n a v i a , ed in p a r t e a n c h e nel Belgio, ed ora nella Russia, n e l l ' I n g h i l t e r r a e nella G e r m a n i a , che il nostro popolo d a l l ' a n t i c h i s s i m a a b i t u d i n e d'elle generose libazioni d i vino. Se i d a n n i -da noi appaio-no meappaio-no g r a v i gli è che gli i t a l i a n i soappaio-no -da millen-ni a b i t u a t i al vino, e lo s o p p o r t a n o meglio, e per-chè l'alcool etjlico è meno velenoso degli alcool di-stillati, che dia tempo r e l a t i v a m e n t e recente u s a n o 1 popoli die! Nord.

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Non è dell'uso molto m o d e r a t o dei vini d a pasto che noi ci dobbiamo p r e o c c u p a r e , m a è dell'abuso del vino, .certamente diannoso, c a u s a efficiente e di-r e t t a di n u m e di-r o s e m a l a t t i e e di c a di-r a t t e di-r i fiacchi Sotto questo r i g u a r d o n e s s u n o oggi c o n t r a s t a più 1 influenza che l'abuso -dell'alcool spiega come dege-n e r a dege-n t e dell'idege-ndividuo, della f a m i g l i a e diella razza. Morel aveva d i m o s t r a t o l'azione d i s a s t r o s a drila ub-briachezza, come c a u s a della degenerazlon » della l a m i g h a . Tale azione malefica è d i m o s t r a t a altresì •dai n u m e r o s i p a r t i p r e m a t u r i , dai f r e q u e n t i aborti, d a l l a g r a n d e m o r t a l i t à t r a i figli degli alcoolisti, b a u a l t a p e r c e n t u a l e dei d e g e n e r a t i , dei fiacchi degli imbecilli, dedegli epilettici, dei c r i m i n a l i d e i ' s u i -cidi, il -c.ua a u m e n t o molti osservatori mettono in conto dell'abuso dell'alcool in tutti i .paesi

Cominciamo dal -suicidio. — Si può convenire sul-I a s s u n t a molteplicità delle c a u s e degli a t t e g g i a m e n t i sociali, e sulla complicazione dei r a p p o r t i d'ei feno-meni sociali che segnino progresso o r e g r e s s o di u n popolo; si può convenire che il suicidio nella m a g g i o r p a r t e dtei casi non d i p e n d e d i r e t t a m e n t e aall al'coohsmo, n e m m e n o in quella proporzione di casi m cui l'abuso dell'alcool a p p a r i s c e come c a u s a p r e d o m i n a n t e , m a n o n p o s s i a m o escludere che l'al-coohsnio, oltre all'avere in c o m u n e col suicidio pa-recchie altre, cause, concorra con i fattori sociali ed e r e d i t a r i al progressivo a u m e n t o della percen-tuale dei suicidi. Basterebbe a c o n f e r m a r e questo concetto il fatto, p e r s o n a l m e n t e osservato dall'A che oltre la m e t à degli u o m i n i m a t u r i o pre-senili alletti d a m e l a n c o n i a , e r a n o stati nella giovinezza e sino a pochi a n n i innanzi, generosi -bevitori di vino. Ora, siccome è la m e l a n c o n i a , sia p u r e sotto la f o r m a più b e n i g n a di n e v r a s t e n i a m a l i n c o n i c a o di necrosi di angoscia, quella t r a le psicosi -che p o r t a il più g r o s s o fardello di suicida, è evidente quale e q u a n t a sia la r e s p o n s a b i l i t à dell'alcool qua-le c a u s a di suicidi.

L'alcool non è e s t r a n e o a l l a genesi della delin-quenza, è anzi il generoso amico della c r i m i n a l i t à , il criminale d o m a n d a spesso all'alcool di f a r ta-cere la p a u r a o il rimorso, di s g o m b r a r g l i le diffi-coltà di -cui la critica s e r e n a gli i n t r a l c i a la via.

nella esecuzione del suo p i a n o -criminoso. T u t t e le statistiche t r a d u c o n o in c i f r a la p a r t e g r a n d i s s i m a che p r e n d e l'alcool nel r i t a r d a r e la m a r c i a della ci-viltà. Da quella del B a e r del 41.5 % a quella del Claude- del 4 5 % ; d a quella del Feketin che 'fa a-scender-e a 50 % la proporzione -dei crimini da attri-buirsi all'alcool, a quella di Wieselgreen deJ 71.20 p e r cento p e r gli u o m i n i e d e l l ' l l % p e r de donne, d-a quella del Dullh-off del 31 % a quella r u s s a di Krol e -di Grligorieff che sono rispettivamente del 42.6 % e del 47 %, la c i f r a codia quale l'alcool con-tribuisce al rigoglio diella d e l i n q u e n z a è. enorme. Da u n a statistica g i u d i z i a r i a inglese si a p p r e n d e che s o p r a 738.061 r e a t i di t u t t e le forme, 189.746 e r a n o dovuti a l l a ubbria-chezizia. La statistica italia-n a italia-noitalia-n si occupa delle cause della c r i m i italia-n a l i t à ; però n.on .può f a r e eccezione alla uni-versalità dtei popoli civili, nei quali le delinquenza deve all'alcool ùn>a fo-rte coopcrazione alla s u a fioritura. Se non possia-mo desumere dalle cifre degli u b b r i a c h i t r a d o t t i i n n a n z i ai t r i b u n a l i l'influenza p e r n i c i o s a c h e l'a-buso -del vino esercita sulla v i t a -della nazione, pos-s i a m o però a f f e r m a r e che l a emotività, la irapos-scibi- irascibi-lità, la i m p u l s i v i t à , il dispetto che muove all'ag-gressione, il sospetto che- procede truce sino- alla ge-losia uxoricida, sono molto frequenti negli alcoo-listi e nei figli degli alcooalcoo-listi.

L'influenza dell'intossicazione alcooiica sulla prole è sotto ogni r a p p o r t o d a n n o s a . L'alcoolisuio si trasmette come t e n d e n z a a bere, e. g e n e r a , d ' a l t r a p a r te, l'idiotismo, l'imbecillità" l'epilessia e la c r i m i n a -lità nella prole, Secondo una, statistica del Clarc, calcolando- t u t t i i c r i m i n a l i e i criminali epilettici insieme con t u t t e le altre- v a r i e t à della degenera-zione, e c o m p r e n d e n d o v i i casi alquanto- dubbi, si a r r i v a alla e n o r m e proporzione dell'85 per cento delle più g r a v i v a r i e t à della degenerazione u m a n a , r e g a -l a t a a-l-la società da genitori bevoni. Di 2554 idioti, imbecilli, epilettici e isterici e s a m i n a t i da Bourn-e-ville il 41.1 p e r cento o f f r i v a n o dati sicuri di eredità alcooiica.

E' certo ctie l'alcool indebolisce il potere evolutivo del nascituro, s o p r a t u t t o degli o r g a n i per il cui svi-luppo- si richiede la m a s s i m a vigoria biologica; il cervello- e del cervello più a n c o r a l'emisfero anterio-re. L'imbecillità, l'idiotismo s o n o l'effetto di a r r e s t o di sviluppo c e r e b r a l e ; a l c u n e agenesie-, la morte, prer coca dì a l c u n i sistemi di fasci nel midollo spinale, come si osserva nella t a b e e r e d i t a r i a , sono f r e q u e n -temente cagionate, dall'alcoolismo di uno dei geni-tori. A quella guisa che l'alcool indebolisce t u t t i i poteri biologici dell'intossicato, indebolisce il potere evolutivo e la resistenza biologica nella prole. Il po-tere evolutivo -del cervello, a condizioni uguali, nel-la. stessa r a z z a e in razze diverse, è più f o r t e dove non la t u r b i a l c u n a intossicazione che spieghi la sua azione i n t r o d u c e n d o elementi estranei c h e alte-rimi il chimismo delle cellule e ne deviino in con-seguenza la orientazione biologica. L a e n o r m e mor-talità dei b a m b i n i degli alcoolisti s t a a d i m o s t r a r e l ' i n a d a t t a b i l i t à a l l ' a m b i e n t e fisico; la enorme pro-porzione di cattivi soggetti, di epilettici, di idioti, di stupidi, di nevrastenici, di fiacchi, q u a l i si n o t a n o nelle famiglie dei bevoni d e n o t a n o l ' i n a d a t t a b i l i t à di questi esseri all'ambiente sociale, che- è il triste retaggio dell'alcoolismo dei genitori. E' significante u n a piccola statistica: d a 120 d o n n e dedite all'eb-brezza alcooiica n a c q u e r o 600 b a m b i n i di cui sola-m e n t e 265 vissero oltre l ' i n f a n z i a (44.2 %) sola-m e n t r e 335 (55.8 %) m o r i r o n o sotto i due armi o n a c q u e r o morti. La p r o p o r z i o n e della m o r t a l i t à nella figlio-lanza di famiglie sobrie e di quelle- alcooliste, secon-do Sullivan, è r i s u l t a t a del 55.2 % nelle famiglie al-cooliqte, del 23.9 % nelle f a m i g l i e sobrie. *

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u n ' a l t i s s i m a c i f r a di vittime f a t t e dall'adoni nel pe-riodo di tempo p r e s o in esame.

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Il nostro sistema di c u l t u r a della terrò non ri-s p o n d e n é ai fini .alimentari, né ai fini economici, nè alle esigenze intellettuali e m o r a l i del paese. Non ai fini • a l i m e n t a r i p e r c h è b i s o g n a v i o l e n t a r e i re-sponsi delle ricerche scientifiche p e r a m m e t t e r e che il vino, come si beve in Italia., riesca u n r i s p a r m i a -tore dell'azoto. Non .ai fini economici p e r c h è la pro-duzione del vino t r a d o t t a in d e n a r o r a p p r e s e n t a uri e n o r m e yalore il q u a l e , non r i s p o n d e n d o a r e a l i bi-sogni o r g a n i c i del popolo, dev'essere considerato come u n a spesa di lusso mojio1 d a n n o s a all'economia della nazione. Se l ' I t a l i a riuscisse a collocare l a r g a -m e n t e i sui vini all'estero, sarebbero giustificate l'alta p r o d u z i o n e del v i n o e la, estesa c u l t u r a della vite; m a se le vie di sbocco ci rimarranno chiuse e il vino prodotto in I t a l i a è e s a r à b e v u t o t u t t o o qua-si d a l l a g e n t e n o s t r a , l a qua-situazione m u t a . M e n t r e l'I-t a l i a c o n s u m a p e r u n m i l i a r d o e 2 a 400 milioni al-l'anno, in media, p e r vino, il cui v a l o r e n u t r i t i v o è m o l t o discutibile, e il cui p o t e r e tossico è molto più scientificamente1 assodato, essa è debitrice all'estero per l'alimento più essenziale: il pane.

Da o r a in poi -f- conclude l'A. — n o n si p o t r à più i n c o r a g g i a r e a l c u n o a d estendere la c u l t u r a della vite, t a n t o meno a sostituire con nuovi vitigni tutti i c a m p i filosserati; si d o v r à invece i n c o r a g g i a r e in tutti i m o d i la c u l t u r a del g r a n o , il cui prezzo or-m a i è più r i or-m u n e r a t i v o di quel che fosse in p a s s a t o ; si d o v r à p r o m u o v e r e la f o r m a z i o n e di tipi regionali "di vini poco alcoolici e obbligare lo spaccio in botti-glie.

S a r à poi necessario agevolare nei nuovi t r a t t a t i di commercio- la esportazione dei vini p u r i d a p a s t o nei paesi s t r a n i e r i o.ve o r a si v a n n o convincendo che il loro alcool è u n sicuro, veleno delle rispettive po-polazioni, (Russia, I n g h i l t e r r a , Americhe): s a r à ne-cessario p r e m i a r e la p r o d u z i o n e dell'uva d a tavola, l a cui esportazione r a g g i u n g e o r a a p p e n a 500.000 quintali; m e n t r e le uve del Reno, della Svizzera f r a n -cese ed a n c h e di m o l t e regioni della F r a n c i a sono molto m e n o dolci e m e n o gradevoli delle uve italia-ne: lo Stato n o n d o v r à speculare sulla p r o d u z i o n e degli alcool distillati, il cui u s o si va estendendo s v e n t u r a t a m e n t e a n c h e nel n o s t r o paese; b i s o g n e r à in fin dei conti i n c o r a g g i a r e in t u t t i i modi la indu-strializzazione. della t e r r a avvilita ed oppressa dai si-stemi fiscali i q u a l i f u r o n o e sono p i ù solleciti del b i l a n c i o dello Stato c h e di quelli della popolazione. Un p a e s e che è obbligato a r i c o r r e r e all'estero p e r il p a n e , p e r la c a r n e , p e r i cuoi, p e r la l a n a e per a l t r e cose, p u r c o n s e r v a n d o il s u o c a r a t t e r e essen-zialmente agricolo, e, ostacolato nello s c a m b i o del suo più a b b o n d a n t e p r o d o t t o agricolo è obbligato a con-s u m a r e il con-s u o vino., il quale n o n h a u n g r a n d e r e a l e valore p e r la vita e il benessere non è e n o n p u ò es-sere u n paese prospero.

C a t e g . I I . — Oggetti di abbigliamento: Gioielli d'oro e a r g e n t o Oro . . . Argento-Oreficeria A r g e n t e r i a Avorio M a d r e p e r l a T a r t a r u g a P i e t r e preziose . . . .

Spese nazionali di lusso

L a g u e r r a i m p o n e sacrifici a tutti, m a è doveroso riconoscere che a l c u n i di essi sono così poco d a n n o -si, che vien f a t t o di p e n s a r e come n o n si sia, a n c h e prima, di essa, c o n s i d e r a t a la necessità di f a r l i nel-l'interesse f a m i l i a r e n o n m e n o che nazionale. I n tale c a t e g o r i a e n t r a n o c e r t a m e n t e quelli imposti dal de-creto che vieta l ' i m p o r t a z i o n e di a l c u n e merci ài lus-so o i n g o m b r a n t i . Questi sacrifici, calcolati secondo i! d a t i del 1913, che p u ò c o n s i d e r a r s i come, l'ultimo a n n o n o r m a l e , d a n n o le seguenti cifre, che gioverà classificare secondo i bisogni c h e concorrono a sod-disfare. Eccole espresse in milioni:

Categ. I. — Bevande e dolci:

Acquo m i n e r a l i 1.4 Vini s p u m a n t i . 2.6 Cognac ed altri spiriti . . . 0.8

B e v a n d e . . . 4.8 Confetti , 2.1 Biscotti . 0.2 D a t t e r i . 1.8 Totale . 8.9 Oggetti preziosi G u a n t i di pelle. . . Lavori da pellicciaio Pizzi e tulli . . . . Ventagli Cappelli d a d o n n a . F i o r i finti . . . . P i u m e d a o r n a m e n t o P r o f u m e r i e . . . . S a p o n i p r o f u m a t i . T o t a l e . . C a t e g . I I I . — Oggetti di ammobigliamento Mobili . T a p p e t i Cornici C a r t e d a p a r a t i . . . . Terrecotte Maioliche . . . T e r r a g l i e P o r c e l l a n e Specchi e vetri . . . . Bottiglie S u g h e r o P i e t r e d a costruzioni, ecc. 22.3 3.3 0.8 0.8 8.5 0.5 3.6 0.6 40.2 80.6 0.3 1.6 4.3 1.2 0.7 0.9 5.7 2.5 0.8 3.6" (1) 7.7 . 3.1 0.1 0.6 0.9 0 . 2 1.4 4.8 14.0 1.0 0.5 11.5 45.8 Totale . •

C a t e g . IV. — Oggetti varii:

T a b a c c h i l a v o r a t i 0.9 Cartoline i l l u s t r a t e 1.2 Litografie 2.1 F i o r i f r e s c h i 0.5 S t r u m e n t i m u s i c a l i 4.7 Balocchi 2.4 Automobili 12.9 Acidi g r a s s i 0.3 T o t a l e 25.0 B e v a n d e e dolci 8.9 Abbigliamento 98.6 A m m o b i g l i a m e n t o • 45.8 Oggetti v a r i 25.0 Totale 178.3

Sono d u n q u e q u a s i duecento milioni di lire a n n u e spesi in oggetti della cui necessità è ben lecito du-b i t a r e dopo aver letto il loro elenco. Tale s o m m a (180 milioni su 3660) r a p p r e s e n t a il 5 per cento di t u t t e le n o s t r e i m p o r t a z i o n i ed il divieto di loro en-t r a en-t a p u ò a v e r e n o n en-t r a s c u r a b i l e effeen-ten-to nel r e g o l a r e i n o s t r i r a p p o r t i economici i n t e r n a z i o n a l i . Nè d'al-t r o n d e d'al-t a l e somma, i m p o r d'al-t a u n g r a n d e sacrificio ai c o n s u m a t o r i , n è p e r q u a l i t à degli oggetti yietati nè p e r v a l o r e complessivo loro di f r o n t e al r e d d i t o n a -zionale: sono q u a s i 150 milioni di sole spese per lo a b b i g l i a m e n t o ed a m m o b i g l i a m e n t o e q u a s i 10 per... gola e, m e n t r e i n o s t r i f r a t e l l i offrono la giovine: loro v i t a sulle Alpi, b e n p o s s i a m o noi abolire tali spese, c o n c o r r e n d o così a l l ' a s p r a i m m a n c a b i l e vittoria.

G I U L I O CURATO.

(1) I l d e c r e t o c o m p r e n d e i n o l t r e le gioiellerie false, che n e l l a s t a t i s t i c a del 1914 sono r i p o r t a t e p e l 1913 i n s i e m e con m e r c e r i e v a r i e p e r 37.2 m i l i o n i . Senza t e m a di e s a g e r a r e p u ò d u n q u e d i r s i c h e q u e s t a c a t e g o r i a s u p e r a i cento m i l i o n i d i l i r e .

P e r abbonamenti, richiesta di fascicoli ed

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6 agosto 19)6 - N. 2205 L'ECONOMISTA 749

NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE

Lo stato attuale dell'agricoltura nella Svezia

F i n d a l l ' a n t i c h i t à l a Svezia è e t a t a u n p a e s e so-p r a t u t t o agricolo. A n c o r a mezzo secolo f,a l'agricol-t u r a e r a q u a s i la sola i n d u s l'agricol-t r i a p r a l'agricol-t i c a l'agricol-t a v i e l a produzione b a s t a v a ai bisogni d e l l a popolazione; m a in seguito la s u a i m p o r t a n z a è a n d a t a c o s t a n t e m e n -te diminuendo. Il n u m e r o delle p e r s o n e che vivo-no d i r e t t a m e n t e d e l l ' a g r i c o l t u r a n o n h a seguito nè l ' a u m e n t o di popolazione, n è quello dell'estensione d'ella superfìcie coltivata. Nel 1870 l a popolazione agricola corrispondeva, secondo calcoli p r e l i m i n a -ri, al 71,9% della popolazione totale con 1,176 indivi-vidui p e r 1000 ha. di t e r r a coltivata; nel 1910 i nu-meri corrispondenti e r a n o 48,2%e 730 persone. Tut-tavia Ano al 1890 l a .popolazione a g r i c o l a h a pres e n t a t o u n a u m e n t o nel n u m e r o aprespresoluto, m a a p a r -tire d a quell'anno essa subì u n a d i m i n u z i o n e d a 2.915.000 a 2.663.000 ànime. C o n t e m p o r a n e a m e n t e la produzione a g r a r i a d i v e n t a v a s e m p r e p i ù insuffi-ciente p e r il consumo- interno. D u r a n t e il periodo 1871-1880 il valore dell'esportazione di p r o d o t t i a-g r a r i equivaleva, in m e d i a ed all'ilici rea, a quello delle importazioni ( i m p o r t a z i o n i : 52.932.000 corone; esportazioni: 55.497.000 corone) (1); m a nel 1901-1910 il valore medio d e l l ' i m p o r t a z i ó n e e r a q u a s i il doppio di quella dell'esportazione (110.409.000 c o n t r o 55 mi-lioni 474.000 corone) e da a l l o r a in poi sino al 1914 la differenza f r a i d-ue valor-i è s e m p r e più a u m e n t a t a .

T u t t a v i a questi f a t t i n o n r a p p r e s e n t a n o nè u n ri-s t a g n o ari-sri-so-luto-, n è u n r e g r e ri-s ri-s o dell'agricoltura, poiché l a p r o d u z i o n e a g r a r i a è a u m e n t a t a i n pro-porzione . m a g g i o r e d i quella della popolazione, cioè d u r a n t e u n secolo essa h a q u a d r u p l i c a t o , m e n t r e la popolazione è d i v e n t a t a 2,5 volte m a g g i o r e . Il v a lore medio dei raccolti del p a e s e h a q u a s i radidopia to dal 1880 ad oggi ed è a u m e n t a t o del 50% d o p o il 1900. M a il c o n s u m o p e r capo h a subito u n a u m e n t o a n c o r a più forte, p a s s a n d o in u n secolo d a 234 a 450 kg. di cereali e d a 88 a 181 kg. d i cereali paniii-gabili (segala e f r u m e n t o ) p e r p e r s o n a .

Il regrasso r e l a t i v o accusato d'ai f a t t i suddetti di-pende s o p r a t t u t t o d a l r a p i d o sviluppo dell'industria, che hia a t t i r a t o u n a proporzione s e m p r e m a g g i o r e della popolazione r u r a l e , p r o v o c a n d o l'esodo dalle c a m p a g n e . Il valore dei prodotti i n d u s t r i a l i è au-m e n t a t o d a 1000 au-milioni d i corone n e l 1909 a 1772 milioni nel 1912, m e n t r e nello stesso -periodo il valo-re dei raccolti è a u m e n t a t o s o l t a n t o d a 600 a 900 mi-lioni di corone.

P e r -porre r i p a r o a questa situazione si è cercato, con v a r i mezzi di f a v o r i r e lo- sviluppo dell'agricol-t u r a . Uno di essi è sdell'agricol-tadell'agricol-to il r i o r d i n a m e n dell'agricol-t o dell'Ammi-n i s t r a z i o dell'Ammi-n e agraria. Nel 1882 l ' a m m i dell'Ammi-n i s t r a z i o dell'Ammi-n e dei boschi e d e m a n i dello Stato f u affidata a d u n a nuo-v a istituzione, l a Direzione del demanio e sette a n n i più t a r d i f u i s t i t u i t a la Direzione dell'Agricoltura per l ' a m m i n i s t r a z i o n e c e n t r a l e degli interessi a g r a -ri, c h e fino allora e r a n o s t a t i t r a t t a t i d a l Comitato esecutivo della R. A c c a d e m i a dì Agricoltura. Ne' 1900 le questioni c o n c e r n e n t i l ' a g r i c o l t u r a f u r o n o t r a s f e r i t e dal M i n i s t e r o dell'Interno al Ministero

di Agricoltura a l l o r a fondato. Dal 1889 in poi

l'Ac-c a d e m i a d i a g r i l'Ac-c o l t u r a , n e l l a s u a q u a l i t à d i .sol'Ac-cietà scientifica, h a l i m i t a t o la s u a attività allo studio dei quesiti .scentifici, ai q u a l i si connette la spe-rimentazione a g r a r i a .

Nelle provinole le Società di economia rurale ser-vono d a agente i n t e r m e d i o t r a il Governo e gli agri-coltori in t u t t e le disposizioni a f a v o r e dell'econo-m i a r u r a l e , al c u i p r o g r e s s o esse cooperano n e i loro distretti per mezzo d e l l ' i n s e g n a m e n t o , dell'esempio e della distribuzione di ricompense allo sviluppo d e l l ' a g r i c o l t u r a e delle i n d u s t r i e annesse-. I n o l t r e esse indicono concorsi, raccolgono i d a t i che servo-no d i base alla s t a t i s t i c a a g r a r i a , -ecc. Queste societ à dispongono di a m p i mezzi, c h e nel 1913 a m m o n societ a -vano a circa 4 m i l i o n i di c o r o n e ( r e n d i t e 400.000 — quote sociali 50.000 — sovvenzioni d a istituzioni pub-bliche 2.434.000 — allocazioni speciali 775.000 -corone).

L a crescente sollecitudine dei pubblici p o t e r i per lo sviluppo d e l l ' a g r i c o l t u r a a p p a r e a n c h e dal co

risi-t i ) U n a corona svedese = L. 1,39 a l l a p a r i .

derevole a u m e n t o , i n questi u l t i m i anni, delle spe-se sostenute a tal fine dallo Stato; m e n t r e nel 1901 esse salivano a 6,1 milioni di corone, ossia al 3,3% del bilancio totale dello Stato, nel 1915 r a g g i u n g e -v a n o 14,1 milioni di corone, cioè il 5,2% -del bilancio.

La ricchezza a g r a r i a è in a u m e n t o continuo,, m a più lento di quello della ricchezza totale della na-zione. Secondo l a valutazione ufficiale p e r l'impo-sta, nel 1900 e nel 1914 i v a l o r i dei beni immobi-li (in miimmobi-lioni di corone) e r a n o i s e g u e n t i :

1900 1914 Beni i m m o b i l i r u r a l i . . . 2355 = 5 2 % 3762 = 3 8 % A l t r i beni immobili. . . . 2147 = 4 8 % 6021 = 6 2 %

T o t a l i . . . 4502 = 100 9783 = 1 0 0 Un calcolo speciale f a t t o nel 1908 h a dat-o- -per la p r o p r i e t à - a g r a r i a immobiliare e mobiliare i valo-ri seguenti (in milioni di corone):

P r o p r i e t à f o n d i a r i a . . . 3679 = 2 6 , 6 % della riccli. naz. S c o r t e v i v e 660 = 4,8 » s> » Scorte m o r t e 322 = 2,4 » » » 4661 = 3 3 , 8 % della r i c c b . naz. E' inutile dire che in un paese ts.nto esteso ed ineguale quale è la Svezia il r a p p o r t o t r a i v a l o r i delle diverse categorie di p r o p r i e t à v à r i a molto. La-sciando d a p a r t e gli estremi, questi valori, nelle aziende n o r m a l i , possono essere stimati, p e r e t t a r o di t e r r a coltivata, nel modo seguente :

C a p i t a l e f o n d i a r i o d a 400 a 2.000 corone S c o r t e v i v e » 200 » 600 » Scorte m o r t e »• 100 » 500 » C a p i t a l e c i r c o l a n t e . . . . » 200 » 400 » T o t a l e . . . da 900 a 8.500 corone Credito agrario. — Le p r o p r i e t à f o n d i a r i e sono-

ge-n e r a l m e ge-n t e g r a v a t e d a u ge-n debito ipotecario coge-nsi- considerevole. P e r la totalità degli immobili esso a m m o n -t a v a nel 1912 al 15,7% del v a l o r e imponibile, m a in q u e s t a proporzione n o n si conosce l a -parte della p r o p r i e t à r u r a l e .

Il credito f o n d i a r i o a g r a r i o è a s s i c u r a t o d a 10

Associazioni ipotecarie regionali, o r d i n a t e sul

mo-dello delle « L a n d s c h a f t e n » g e r m a n i c h e . I p r e s t i t i sono a c c o r d a t i d a l l a Banca generale ipotecaria, di cui sono soci esclusivamente le associazioni sud-dette. Questa b a n c a f u n z i o n a sotto il controllo delie-Stato, che h a messo a s u a disposizione uin fondo di g a r a n z i a di 30 milioni di corone in titoli di r e n d i t a dello .Stato. I prestiti n o n a m m o r t a t i delle associa-zioni provinciali a m m o n t a v a n o n e l 1913 a 291 milioni di corone- ossia al 7,7% dei v a l o r e d-elle p r o p r i e t à ipotecate. I n queste società sono interessate soprat-tutto le p r o p r i e t à r e l a t i v a m e n t e g r a n d i ; ì piccoli p r o p r i e t a r i domandono- g e n e r a l m e n t e il credito ne-cessario alle b a n c h e ordinarie, alle casse pubbliche ed a i privati.

Il credito- di esercizio m o b i l i a r e è stato o r d i n a t o d a u n a legge del 1915, p e r mezzo delle Casse

agri-cole cooperative locali e delle Casse centrali, m a

nes-s u n a di quenes-ste ines-stituzioni h a a n c o r a c o m i n c i a t o a funzionare-,

Vassociazione e la cooperazione, che a t t u a l m e n t e

sono t a n t o i m p o r t a n t i p e r il p r o g r e s s o dell'agricol-t u r a nella m a g g i o r p a r dell'agricol-t e dei paesi, h a n n o comfnciato a d essere p r a t i c a t e nella Svezia s o l a m e n t e t a r di. T u t t a v i a in questi ultimi t e m p i esse h a n n o g u a -d a g n a t o m o l t o terreno, m e n t r e a n -d a v a -crescen-do l'interesse alla piccola a g r i c o l t u r a . T r a il 1860 ed il 1870 si videro le p r i m e latterie cooperative, che dopo c a m b i a m e n t i di o r d i n a m e n t o si moltiplicarono p e r r a g g i u n g e r e il numero- di c i r c a 600, cioè il 40% di tutte le latterie de-1 paes-e.

I n seguito, verso il 1885, gli agricoltori comincia-rono a f o r m a r e delle associazioni p e r l'acquisto in comune di concimi, di m a n g i m i c o n c e n t r a t i e di altre d e r r a t e d'i p r i m a necessità, e nel 1905 questo movimento .culminò colla fondazione dell'Unione

na-zionale delle società provinciali e dei sindacati lo-cali. Questi, il cui n u m e r o a t t u a l e s o r p a s s a il

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ordinazioni e concludono i contratti sia d i r e t t a m e n -te coi f a b b r i c a n t i e coi m e r c a n t i , sia nella m a g g i o r p a r t e dei casi, per il t r a m i t e dell'Unione nazionale, che nel 1915 h a c o n c l u s o degli a f f a r i p e r u n a som-m a di 24,5 som-milioni dà corone.

Il principio f o n d a m e n t a l e di q u e s t a coopcrazio-ne è la consegna delle merci al prezzo di vendita del g i o r n o e la r i p a r t i z i o n e dei g u a d a g n i f r a i soci in proporzione degli acquisti di ciascuno. I n segui-to si sono f o r m a t a delle associazioni o s i n d a c a t i per quasi, tutti i bisogni dell'agricoltura e le b r a n -che della loro attività. Queste associazioni h a n n o p e r m e s s o di m e t t e r e alla p o r t a t a di tutti gli agri-coltori e s o p r a t t u t t o dei piccoli coltivatori tutti i mezzi a u s i l i a r i d e l l ' a g r i c o l t u r a m o d e r n a , p u r e aiu-tandoli a s m e r c i a r e v a n t a g g i o s a m e n t e i loro prodot-ti ed i l l u m i n a n d o l i , coi consigli di p e r s o n e compe-tenti, su t u t t o q u a n t o concerne l ' a g r i c o l t u r a e l'al-levamento. Alla loro o p e r a e d u c a t i v a è d o v u t a l'im-p o r t a n z a d i queste associazioni, a l t r e t t a n t o che ai v a n t a g g i economici che esse a s s i c u r a n o d i r e t t a m e n t e ai soci.

Un p r i n c i p i o che s e m p r e più diventa d o m i n a n t e ; in queste associazioni è che. ogni m e m b r o d i s p o n g a soltanto di un, voto, m e n t r e la p a r t e c i p a z i o n e alle spese ed agli utili è in p r o p o r z i o n e delle quote so-ciali di ciascuno, o dell'estensione delle sue t e r r e coltivate, del n u m e r o delle sue vacche, o d e l l ' a m m o n t a -re delle sue compe-re o d'elle sue consegne.

Il n u m e r o a t t u a l e delle associazioni a g r a r i e ri-sulta d a l l a tabella I, che espone la statistica delle differenti categorie dii Società' economiche che h a n n o interesse p e r l ' a g r i c o l t u r a svedese.

TABELLA I. — Associazioni eaonomivo-agrarie svedesi. S o c i e t à di c r e d i t o i p o t e c a r i o . . . . 10 Società d i a c q u i s t o : U n i o n i n a z i o n a l i 1 Società p r o v i n c i a l i 22 S i n d a c a t i locali . . • • 1.100 Società p e r la p r o d u z i o n e di t o r b a d a l e t t i e r a 30 S o c i e t à di a l l e v a m e n t o : Società p e r il m a n t e n i m e n t o d i s t a l l o n i 160 j ' » » » » » t o r i . 1.600 » » » » » v e r r i . 600 ! » di c o n t r o l l o (di v a c c h . , poro, eco.) 50 » di a v i c u l t u r a e circoli p e r l a v e n d i t a delle u o v a . x. L a t t e r i e c o o p e r a t i v e r 700 S o c i e t à p e r l ' e s p o r t a z i o n e d e l b u r r o . . 2 M a c e l l e r i e c o o p e r a t i v e Società p e r la v e n d i t a delle s e m e n t i » » » » degli o r t a g g i 4 » di f r u t t i o u l t o r i 420 » di pesea

•Mano d'opera — L a d i m i n u z i o n e r e l a t i v a della

popolazione a g r i c o l a è sensibile, n o n q u a n t o al n u m e r o degli i m p r e d i t o r i ( p r o p r i e t a r i e, contadini-proprietari), m a s o l t a n t o q u a n t o al n u m e r o degli operai. Ciò h a f o r z a t a m e n t e indotto ad u n a maggio-re e c o n o m i a nella m a n o d'opera, s e n z a t u t t a v i a armaggio-re- arre-care u n a reale difficoltà n e l l a requisizione degli ope-r a i n e c e s s a ope-r i p e ope-r i l a v o ope-r i agope-ricoli e p e ope-r la c u ope-r a del bestiame, t r a n n e 2 c a s i : 1) P e r le g r a n d i colture di b a r b e bietole d à z u c c h e r o nella p a r t e m e r i d i o n a l e del p a e s e è stato n e c e s s a r i o i n g a g g i a r e degli o p e r a i e m i g r a n t i , p r o v e n i e n t i s o p r a t t u t t o d a l l a Galizia e dalla P o l o n i a , in n u m e r o di 1000 e 1300 t r a u o m i n i e donne. 2) E' s e m p r e difficile t r o v a r e d e i g a r z o n i e delle serve di c a m p a g n a p e r a c c u d i r e al b e s t i a m e e p e r m u n g e r e le vacche. La p e n u r i a di m a n o d ' o p e r a h a a n c h e c a g i o n a t o u n considerevole a u m e n t o dei s a l a r i ; i n m e d i a essi h a n n o triplicato d a l 1870 a d oggi; i s a l a r i di u n Unno a m m o n t a n o p e r u n u o m o a 320 corone, p e r u n a don-n a a 180 corodon-ne; l a g i o r don-n a t a d'estate, s e don-n z a alimedon-n- alimen-ti nè alloggio, si p a g a per u n u o m o 2,5 c o r o n e e p e r u n a d o n n a 1,5 corone; il tutto in m e d i a p e r il p a e s e intero

Siccome i salari costituiscono in g e n e r a l e la più forte s p e s a dell'azienda agricola, il loro a u m e n t o , che è dii g r a n l u n g a s u p e r i o r e a quello del prezzo di v e n d i t a dei p r o d o t t i a g r a r i , h a f o r t e m e n t e

contri-buito a c o m p r o m e t t e r e la situazione economica dell'agricoltura.

Un t e m p o l a m a n o d ' o p e r a s a l a r i a t a consisteva p r i n c i p a l m e n t e di g a r z o n i e di serve di c a m p a g n a i n g a g g i a t i ad u n a n n o , ricompensati con u n certo salario, con vitto ed alloggio n e l l a casa dell'agri-coltore ed inoltre, nelle aziende u n po' p i ù g r a n d i u n a p a r t e considerevole dei l a v o r i e r a e s e g u i t a d a c o n t a d i n i soggetti a servitù (tributari) e. d a affit-t u a r i ai quali e r a n o concessi dei campiceli!, c o n affit-t r o un certo n u m e r o di g i o r n a t e di lavoro a l l a s e t t i m a n a e col diritto di f a r e a n c h e delle g i o r n a t e s a l a r i a t e ( « T o r p a r e » , « K ò t h n e r »). Questi sistemi h a n n o su-bito p r o f o n d i c a m b i a m e n t i . I g a r z o n i e le serve di c a m p a g n a sono in g e n e r a l e o p e r a i a l a c r i e forti, m a per evitare le noie di p r o v v e d e r loro il vitto e la difficoltà di s o r v e g l i a r e la loro m o r a l i t à , si è cerca-to di sostituirli con o p e r a i a m m o g l i a t i ( « S t a t a r e » ) r i c o m p e n s a t i col s a l a r i o e coll'aRoggio, m a che inve-ce di condividere la m e n s a del p a d r o n e riinve-cevono u n a certa q u a n t i t à delle d e r r a t e p i ù essenziali, per esempio: 12 q. di segale, 8 hi. di p a t a t e , d a 3 a 4 q. di f r u -m e n t o d a f o r a g g i o (per il porco) all'anno; 3 1. di latte intero ed a l t r e t t a n t o l a t t e s c r e m a t o al giorno; della legna da a r d e r e ; u n a p a r c e l l a di t e r r a da pian-t a r v i le p a pian-t pian-t a pian-t e .

Il c a n o n e dei contadini soggetti a servitù in f o r m a di g i o r n a t a di lavoro o di certi lavori d a compiere in g e n e r a l e è stato sostituito da m o l t o tempo coi pa-g a m e n t o di u n a q u o t a dii fitto in d e n a r o ; f r a i « Tor-p a r e » che o c c u Tor-p a n o le Tor-piccole aziende s u d d e t t e di-venta s e m p r e più g e n e r a l e la t e n d e n z a a liberarsi della q u o t a in g i o r n a t e di lavoro. Questa f o r m a d'in-g a d'in-g d'in-g i a m e n t o è u n a delle più favorevoli, t a n t o p e r i p r o p r i e t a r i che h a n n o degli o p e r a i al prezzo d'af-fìtto dei campioelli di poco valore che essi h a n n o ceduto, q u a n t o p e r i c o n d u t t o r i , che h a n n o u n a c a s a loro e la sussistenza a s s i c u r a t a dalla, certezza di tro-v a r e s e m p r e latro-voro sulla t e r r a principale.

Ma, m a l g r a d o questi v a n t a g g i reciproci, il n u m e -ro di questi c o n d u t t o r i è in c o n t i n u a diminuzione e la difficoltà di t r o v a r n e dei nuovi diventa s e m p r e maggiore. P e r c o n s e g u e n z a la m a n o d'opera agrico-la c o n t i n u a a d essere f o r n i t a dai g a r z o n i e dalle ser-ve di c a m p a g n a i n g a g g i a t i p e r u n a n n o o p e r u n semestre, m a , nelle g r a n d i p r o p r i e t à feudali, so-p r a t t u t t o dagli « S t a t a r e » o so-p e r a i a m m o g l i a t i c h e ri-cevono c o m p e n s i in d e n a r o ed i n n a t u r a , e le cui mogli debbono p a r t e c i p a r e , dietro u n compenso con-venuto, a l l a m u n g i t u r a delle vacche ed ai lavori di raccolta. T u t t a v i a si cerca in ogni caso di r i d u r r e p e r q u a n t o è possibile il n u m e r o degli operai fissi e di sostituirli con g i o r n a l i e r i o con

cottimisti.-(Continua).

E F F E T T I ECONOMICI D E L L A GUERRA

Le condizioni del lavoro in Romania. — T r a gli

ef-fetti p r i n c i p a l i p r o d o t t i dal confitto europeo negli Stati n e u t r i sono d a n o t a r s i la restrizione del credito sui m e r c a t i finanziari e la. m a n c a n z a di lavoro nelle industrie. Nè a questi d u e effetti h a potuto s o t t r a r s i la R o m a n i a . Le conseguenze f u r o n o , t u t t a v i a , in p a r t e a t t e n u a t e con o p p o r t u n e m i s u r e prese dal go-verno.

T r a coloro c h e ebbero più d a s o f f r i r e in seguito a l l a crisi p r o v o c a t a d a l l a g u e r r a , furono, gli a r t i -giani. I piccoli p a d r o n i (mastri d ' a r t e che lavorava-no per p r o p r i o conto, con capitali r i s t r e t t i e con im-p r e s e debolmente avviate) e la g r a n d e m a g g i o r a n z a degli operai già d a p r i m a l o t t a v a n o difficilmente con-t r o la c o n c o r r e n z a sleale degli e s con-t r a n e i al mescon-tiere e dei g r a n d i i m p r e n d i t o r i e solo con u n lavoro molto assiduo p o t e v a n o m a n t e n e r s i .

La g u e r r a h a contribuito a p e g g i o r a r e la situa-zione di q u e s t e classi di lavoratori, i negozianti non h a n n o più d a t o n e s s u n a m e r c e a credito, ed i piccoli lavori privati, c h e di consueto v e n i v a n o effettuati d a a r t i g i a n i , c e s s a r o n o q u a s i c o m p l e t a m e n t e . Il Go-v e r n o h a d o Go-v u t o q u i n d i p r e n d e r e a l c u n e m i s u r e per r i m e d i a r e a t a l e situazione.

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mi-6 agosto 19)mi-6 - N. 2205 L'ECONOMISTA 751

nisteriali, i lavori che p o t e v a n o esere eseguiti d a ar-tigiani, f u r o n o loro distribuiti in piccoli lotti.

U n ' a l t r a questione i m p o r t a n t e venne però allora all'ordine dei giorno; la m a n c a n z a di. credito. Le 50 b a n c h e p o p o l a r i di mestieri con u n capitale di circa-L. 1.300.000, e le società cooperative di r i p r o d u z i o n e n o n e r a n o in g r a d o di porre a disposizione degli ar-tigiani t u t t e le somme necessarie per l'acquisto del m a t e r i a l e e p e r il deposito delle cauzioni.

Lo Stato dovette perciò i n t e r v e n i r e n u o v a m e n t e in f a v o r e degli a r t i g i a n i per mezzo della C a s s a Cen-t r a l e dei mesCen-tieri. EffeCen-tCen-ti di SCen-taCen-to relaCen-tivi ai fondi dell'assicurazione contro l'invalidità f u r o n o depo-sitati in pegno a l l a B a n c a Nazionale per l ' a p e r t u r a di u n conto- c o r r e n t e di L. 300.000; su q u e s t a s o m m a vennero accordati dei prestiti all'interesse del 6 per cento, m a soltanto alle b a n c h e p o p o l a r i ed alle coo-perative di mestieri, per l'acquisto di m a t e r i a l i e per il deposito di cauzioni.

In q u a n t o agli operai italiani residenti in Romania, la m a g g i o r p a r t e m u r a t o r i e f o r n a c i a i , m a l g r a -do- l a c r i s i attuale, h a n n o potuto trovare- occupazio-ne, specialmente in lavori edilizi.

Molti degli operai stessi, q u a s i tutii del F r i u l i , che erano a b i t u a t i a r i m p a t r i a r e ogni a n n o alla fine del-la stagione del del-lavoro, sono ora costretti di r e s t a r e in R o m a n i a disoccupati, t u t t e le vie di r i m p a t r i o es-sendo -attualmente chiuse, t r a n n e quella troppo di-spendiosa per la Russia, Norvegia, I n g h i l t e r r a e F r a n c i a .

La p o s t a r u m e n a n o n a c c e t t a n d o più spedizioni di d a n a r o p e r l'Italia, specialmente per la zona di guer-ra, molti dei nostri operai si sono rivolti a l l a R. Le-gazione in Bucarest p e r poter f a r p e r v e n i r e dei sus-sidi alle loro famiglie in Italia.

Nel periodo di tempo che v a d a l 20 .agosto 1915 al 16 g e n n a i o 1916 sono' s t a t e rimesse pel t r a m i t e del Commissariato dell'emigrazione alle f a m i g l i e r i m a -ste nel r e g n o Lst. 47.058,05 d a p a r t e di connazionali che si t r o v a n o in R o m a n i a .

Il commercio delle Antille olandesi nel 1915. —

Nonostante lo s t a t o di -guerra che s'è fatto- sentire notevolmente nella colonia di C u r a c a o e la m i s e r i a cine h a c o n t i n u a t o a r e g n a r e nelle isole di A r u b a e Bona-ire ri-el 1° semestre 1915 vi -sono s t a t i altri fattori che h a n n o m i g l i o r a t a la situazione nel se-dando -semestre.

Importazione e esportazione. _ L ' a m m o n t a r e

del-l'importazione è s t a t a nel 1915 d i fiorini 95.621 m-eno del 1914. Questa c i f r a è di u n a importanz-a conside-revole s-e si p r e n d e in considerazione ch-e nel 1915 vi è stato u n rialzo di prezzo in t u t t i gli -articoli im-portati e che a c a u s a della p e r d i t a dei raccolti è stato i m p o r t a t o p e r u n v-alore a p p r o s s i m a t i v o di fiorini 100.000 in f a r i n a di g r a n o , in m a i s e in fo-raggio. •

Il c o m m e r c i o d i esportazioni è stato notevole so-p r a t u t t o so-pe-r il fosfato di calce delle m i n i e r e di S. B a r b a r a , isola di Curaoao. Si è e s p o r t a t o per fiori-ni 168.000 in più del . 1914.

Zappetti di paglia. — Si è e s p o r t a t o p e r più di 500.000 fiorini nel 1915; r i s u l t a t o favorevole se si tien conto che- n o n vi è s t a t a esportazione per la F r a n c i a

e pe-r la G e r m a n i a e che per l ' I n g h i l t e r r a è s t a t a

molto l i m i t a t a .

Fosfato di calce. — Si è e s p o r t a t o p e r tonnellate

31.308 e p e r u n valore di fiorini 422.658.

Dividivi. - Il raccolto di divi-divi è s t a t o m i n o r e

che nel 1914, m a vi è stato c o m p r e s o nel prezzo più favorevole che nel 1914. S e m b r a c.h,e si cominci ad apprezzare in O l a n d a q u e s t a m a t e r i a p r i m a che ser-ve a l l a concia delle pelli. F i n o r a la m a g g i o r e espor-tazione si f a c e v a in G e r m a n i a .

Corteccia d'arancio. — Il prezzo è s t a t o

soddi-sfacente, m a il -prezzo molto basso.

Resina d'aloe. — L a produzione è s t a t a migliore

che nel 1914 e il prezzo favorevole.

Sale marino. — L'esportazione del sale è s t a t a

presso a £ o c o u g u a l e a quella del 1914. A B o n a i r e \ u prodotto è stato q u a s i i n t e r a m e n t e p e r d u t o a c a u s a delle forti pioggie nelle saline all'epoca dell'e-vaporazione.

Allevamento degli struzzi. — I p r o p r i e t a r i del p a r

-co p e r l'allevamento degli struzzi sono a s s a i

soddi-sfatti dei r i s u l t a t i ottenuti finora. Q u e s t a i m p r e s a d i v e r r à col tempo fonte di buoni g u a d a g n i .

Raffineria del petrolio. — Nel 1915 si è stabilita a

C u r a c a o l a Società « Bataafsc.he P e t r o l e u m M-a-at-s c h a p p y » la q u a l e h a acquiM-a-at-stato- u n a p r o p r i e t à al-l'interno della -baia di W i l l e m s t a d per l'installazione dei depositi e m a c c h i n e per la raffineria del petro-lio ch-e v e r r à qui -dalle m i n i e r e di M a r a c a i b o n (Ve-nezuela). Questa i n d u s t r i a a p p o r t e r à u n a g r a n d e attività in questo porto.

Navigazione. — H a n n o molto p r o g r e d i t o i lavori

per l"allargam-ento del po-rto e si s p e r a p o t r a n n o es-sere u l t i m a t i p e r il 1917.

Il traffico h a risentito note-volrnente -dello stato di g u e r r a . Ne-l 1915 sono e n t r a t i nel p o r t o 80 piroscafi in meno che nel 1914.

Importazione di mano d'opera portoghese In In-ghilterra. — La m a n c a n z a di m a n o d'opera in molti

r a m i dell'industria agricola o forestale h a indotto le a u t o r i t à inglesi, c h e in questo m o m e n t o necessi-t a n o di u n a e n o r m e q u a n necessi-t i necessi-t à di l e g n a r n e per le

trin-cee o per i b a r a c c a m e n t i a l fronte, -ad u n nuovo espe-rimento-; e cioè di f a r v e n i r e dal P o r t o g a l l o u n certo n u m e r o . d i boscaioli per valersi dell'opera loro e per g i u d i c a r e se l'importazione della m a n o d'opera deve essere i n c o r a g g i a t a .

Un p r i m o g r u p p o di portoghesi è stato inviato nel-la New Forest, dove si è messo i m m e d i a t a m e n t e al-l'opera con eccellenti risultati. I n poche s e t t i m a n e sedicimila a l b e r i sono stati a b b a t t u t i d a ventisei uo-m i n i e p r e p a r a t i nelle f o r uo-m e volute p e r l'invio in F r a n c i a . Altri cento boscaioli portoghesi sono stati a r r u o l a t i ed arriveranno in I n g h i l t e r r a il primo a -gosto.

Il salario p a g a t o a questi l a v o r a t o r i corrisponde a quello che si p a g a n o r m a l m e n t e a i boscaiuoli in-glesi, m a d a t a la f r u g a l i t à e la s c a r s i t à dei bisogni dei portoghesi, questi possono economizzare settima-n a p e r s e t t i m a settima-n a , s o m m e r e l a t i v a m e settima-n t e isettima-ngesettima-nti che c a m b i a t e in v a l u t a portoghese (dato il corso del cam-bio) consentono- ai l a v o r a t o r i di m e t t e r e insieme ra-p i d a m e n t e dei bei gruzzoli.

FINANZE DI STATO

Medie Spese mensili 5 mesi d e l 1914 . 7.221 1.444 1» t r i m e s t r e 1915 4.413 1.471 2» » » 4.413 1.471 » 1.874 4» - > » 6.525 2.175

» .

1916 . • 7.550 2 516 2« » - » 7.848 2.616

Le finanze francesi durante la guerra

L a relazione di Raoul Peret, r e l a t o r e g e n e r a l e del-la Commissione del bidel-lancio-, .intorno ai crediti do-m a n d a t i dal Governo per il terzo- t r i do-m e s t r e di questo anno-, contiene- delle i n f o r m a z i o n i i n t e r e s s a n t i s s i m e sullo stato- delle finanze- della R e p u b b l i c a , - l e q u a l i completano- quelle che già aveva f o r n i t e il m i n i s t r o Ribot.

Dal 1° -agosto- 1914 al 30 giugno- 1916 le spese della F r a n c i a sono s t a t e di 46 m i l i a r d i 782. Al 30 settem-bre- p r o s s i m o esse s a r a n n o di 55 m i l i a r d i e 473 mi-lioni, vale a d i r e c h e in d u e a n n i di g u e r r a la Re-p u b b l i c a h a sRe-peso u n a s o m m a eguale a quella d a -essa i m p i e g a t a p e r la p r e p a r a z i o n e g u e r r e s c a — t e r r a -e- p e r m a r e — dal 1872 al 1914. Questi 55 mi-l i a r d i -e 473 mimi-lioni si dividono così: 8898 mimi-lioni p e r i 5 ultimi mesi de-1 1914; 22.726 milioni per l'anno 1915; 23.849 milioni p e r i p r i m i 9 mesi del 1916.

S o p r a questi 55 m i l i a r d i e 473 milioni vi sono 44 m i l i a r d i e 69 milioni p e r le spese- s t r e t t a m e n t e mili-t a r i e 11 m i l i a r d i e 4Ò4 milioni p e r almili-tre spese amili-tmili-ti- atti-n e atti-n t i all'esercito.

La seguente distinta d à in milioni, per trimestre, e con le medie mensili, le spese m i l i t a r i f a t t e dal p r i n c i p i o della g u e r r a al 30 g i u g n o u. s.

(8)

Attualmente., esse r a g g i u n g o n o i 98 milioni circa e v a n n o ogni mese a u m e n t a n d o .

Come a b b i a m o visito, le spese dei p r i m i nove mesi di q u e s t ' a n n o a m m o n t a n o a 23 m i l i a r d i e 849 milio-ni. Questa s o m m a s u p e r i o r e alla intera spesa per il 1915, corrisponde ad u n a m e d i a mensile di 2 miliar-di 650 milioni. Se questa m e d i a r e s t a presso a poco la stéssa per l'ultimo t r i m e s t r e di quest'anno, la spesa totale del 1916 s a r à s u p e r i o r e a 31 m i l i a r d i e 800 milioni. La F r a n c i a a v r à cosi speso 63 m i l i a r d i circa dal 1° agosto 1914 al 31 dicembre 1916.

Cifre enormi, cifre f a n t a s t i c h e alle quali la nostra m e n t e n o n era c e r t a m e n t e a b i t u a t a e che h a n n o su p e r a t o tutte le previsioni più pessimiste.

L'ultimo bilancio francese, stabilito p r i m a della g u e r r a , fissava le spese a n n u a l i in cifre tonde a 6 m i l i a r d i vale a d i r e 500 milioni per mese. Se la p a c e n o n fosse s t a t a t u r b a t a in q u e s t o periodo di tempo la F r a n c i a avrebbe speso solo 14 m i l i a r d i e mezzo invece di 63. La g u e r r a le costerà d u n q u e . a l l a fine di q u e s t ' a n n o 48 m i l i a r d i e mezzo circa in più,' sen-za c o n t a r e t u t t e le spese che n o n è a n c o r a possibile

stabilire a t t u a l m e n t e ed i d u e m i l i a r d i che la Re-pubblica h a p r e s t a t o agli alleati e dei quali o t t e r r à u l t e r i o r m e n t e il rimborso.

Ecco le e n t r a t e dettagliate, sia p e r imposte che per prestiti, colle q u a l i è stato possibile alia F r a n -cia di f r o n t e g g i a r e le spese r a g g i u n g e n t i col 1° mag-gio scorso i 38 m i l i a r d i 427 milioni.

milioni

E n t r a t e n o r m a l i del bilancio 6.045 R u o n i della Difesa n a z i o n a l e 10.020 Obbligazioni della Difesa nazionale . . . 766

Ruoni collocati in I n g h i l t e r r a e agli Stati

Uniti 1.079 P r e s t i t o 5 N u m e r a r i o 6.368 R u o n i convertiti 2.268 Obbligazioni id 3,328 P r e s t i t o agli S t a t i Uniti 1.243 Anticipo della R a n c a di F r a n c i a . . . . 7.300

Anticipo della R a n c a di Algeria 10 Secondo la legge 10 luglo 1915 lo Stato h a la

fa-coltà di f a r s i a n t i c i p a r e dalla R a n c a di F r a n c i a nove m i l i a r d i e, secondo la legge 30 n o v e m b r e 1915, p u ò o t t e n e r e dalla Ranca, di Algeria ur> anticipo di 200 milioni.

Il P é r e t v a l u t a in questo modo, le r i s o r s e del bi-lancio dal p r i m o m a g g i o al 30 settembre 1916:

milioni E n t r a t e n o r m a l i 1.607 R u o n i ed obbligazioni 3.500 Anticipo R a n c a di F r a n c i a 1.700 Anticipo R a n c a di Algeria 190 Maggóri e n t r a t e preventivate 150 Totale . . . L. 7.147 di cui, dunque, 1 m i l i a r d o e 750 milioni di imposte, 5 m i l i a r d i e 400 milioni di prestiti.

Il totale delle r e n d i t e f r a n c e s i , a l c u n i a n n i or so-no, era v a l u t a t o a circa 30 m i l i a r d i a n n u i . T a l u n e sorgenti di queste rendite essendosi disseccate at-t u a l m e n at-t e , come h a p o at-t u at-t o il Tesoro p r o c u r a r s i at-tuat-tat-ti i m i l i a r d i che h a speso in questi d u e à n n i ? Secondo il r e l a t o r e generale del bilancio la g u e r r a h a consu-m a t o u n a p a r t e del capitale n a z i o n a l e f r a n c e s e : be-stiame, d e r r a t e e m a t e r i e prime. T p a g a m e n t i effet-t u a effet-t i dallo Seffet-taeffet-to, in seguieffet-to a l l e comp'ere effeeffet-teffet-tuaeffet-te,

h a n n o t r a s f o r m a t o in c o n t a n t i u n a p a r t e di questo capitale. Sono s t a t e c r e a t e delle i n d u s t r i e di g u e r r a ed h a n n o prodotto dei benefici i m p o r t a n t i utilizzando a prezzi assai elevati il carbone, i metalli, i pro-dotti chimici. L'emissione di valori mobili e fore-stieri è s t a t a sospesa, e sono state ridotte le spese di ognii sorta.

L a circolazione fiduciaria in Russia. — La D u m a

d e l l ' I m p e r o h a votato u n a legge che autorizza la R a n c a di Stato, la cui r i s e r v a d ' o r o è a t t u a l m e n t e d'i 1,500 milioni di rubli, (il r u b l o a l l a p a r i vaie 2 f.r. 6666) a d emettere biglietti di b a n c a p e r u n a m m o n -t a r e di c i r c a 2 miliardi, a condizione c h e il -to-tale dei biglietti in circolazione n o n oltrepassi 8 m i l i a r d i e mezzo di rubli, e che nello spazio di u n a n n o dopo r a t i f i c a t o il t r a t t a t o d i pace, il m i n i s t r o delle

finan-ze presenti a l l a D u m a u n p r o g e t t o di legge che ri-stabilisca l a circolazione-oro nell'Impero.

L a questione dell'emissione è i n t i m a m e n t e legata a quella delle spese di g u e r r a .

• Il Ministro delle finanze le v a l u t a a:

1° 10,282 milioni di rubli d a l l ' a p e r t u r a delle osti-lità al 1° g e n n a i o 1916;

2° 10 m i l i a r d i di rubli, al m i n i m o , pel 1916. P e r f a r f r o n t e alle spese i m p e g n a t e sino al 1° gen-naio, si è ricorso :

a) a prestiti interni, che h a n prodotto : 7,568 mi-lioni di r u b l i :

b) a p r e s t i t i esteri, che h a n p r o d o t t o : 1,793 mi-lioni di r u b l i ;

c) a d i s p o n i b i l i t à del Tesoro di Stato pel saldo. I prestiti interni sono stati coperti d a l l a v e n d i t a di Ruoni d e l Tesoro (Rb. 850 milioni); d a q u a t t r o prestiti consolidati (Rb.2,737 milioni); dallo sconto dielle obbligazioni a breve s c a d e n z a (Rb.3,911 milio-ni); d'i cui u n a p a r t e s c o n t a t a a l l a R a n c a di Stato (Rb.3,232) e l ' a l t r a s c o n t a t a s u l m e r c a t o pubblico (Rb1. 749 milioni).

Inoltre sono stati emessi per 3,989 milioni di bi-glietti di b a n c a .

P e r f a r e f r o n t e alle spese d e l l ' a n n o 1916, il TesoA ro f a a s s e g n a m e n t o s u l l ' a m m o n t a r e probabile dei Ruoni del Tesoro a brev^e s c a d e n z a nel 1916 fino alla c o n c o r r e n z a di 3,140 milioni.

II Ministro h a proposto q u i n d i d ' a u m e n t a r e il d i r i t t o d'i emissione d e l l a R a n c a di R u s s i a di « quat-tro m i l i a r d i » d'i rubli : Le emissioni di biglietti fatte al d i s o p r a diei limiti t r a c c i a t i p r i m a della g u e r r a sa-rebbero g a r a n t i t e d a l l ' a m m o n t a r e delle obbligazio-ni del Tesoro scontate.

Le Commissioni d e l l a D u m a , del bilancio e delle finanze r i u n i t e si oppongono alla esecuzione d'i que-sto progetto.

Esse h a n r i c o r d a t o - c h e già, d u r a n t e la g u e r r a , per g a r a n t i r e l a circolazione fiduciaria r u s s a , l'In-g h i l t e r r a a v e v a a p e r t o al l'In-governo imperiale u n cre-dito' di 200 milioni di lire sterline, ciò che equivale all'accrescimento della facoltà d i emissione della R a n c a di Stato per u n a s o m m a d i 2 m i l i a r d i di ru-bli, senza a u m e n t o dello stock-oro previsto d a l l a legge.

L a D u m a vorrebbe s a n z i o n a r e q u e s t a combinazio-n e cocombinazio-n u combinazio-n a legge c h e a s e g combinazio-n e r e b b e i credisti la cui solidità è f u o r i discussione, e l'oro ohe si t r o v a v a all'estero, come c o p e r t u r a della circolazione.

Le d u e Commisioni r i u n i t e della D u m a h a n n o deci-so, p e r c o n s e g u e n z a , che la n u o v a , legge s u l diritto •dì emissione della R a n c a di R u s s i a dovrebbe assi-milare a l l a r i s e r v a d ' o r o n e c e s s a r i a :

a) l ' a m m o n t a r e dei crediti accordati dai governi esteri;

b) l'incasso in Russia da costituire per le nuove emissioni d i biglietti di b a n c a .

Questa s o m m a è v a l u t a t a d a l l e Commissioni a 2500 milioni di rubli.

Finanze greche: le entrate destinate al debito gre

co. — Le e n t r a t e del mese di m a g g i o a c c u s a n o u n a diminuzione di 65.126,00 d r a m m e , in c o n f r o n t o a quelle di m a g g i o 1915.

Le e n t r a t e dei c i n q u e p r i m i m e s i a c c u s a n o del p a r i u n a d i m i n u z i o n e di d r a m m e 963.544 a quelle dello stesso p e r i o d o nel 1915.

Il « Metochos » d'Atene a t t r i b u i s c e questa diminu-zione alla m o r a t o r i a ei dice che senza di essa le ri-scossioni nel 1916 a v r e b b e r o sensibilmente sorpas-stato quelle dei 1915. Il « b o l l o » , da sè solo h a reso 1 milione e mezzo di meno, m e n t r e l a m a g g i o r p a r t e dei capitoli d e s t i n a t i al debito — lo smeriglio di Naxos /(l il petrolio eccettuati — o a c c u s a n o u n a u -m e n t o o n o n subiscono che u n a insignificante di-mi- dimi-nuzione.

R e l a t i v a m e n t e al petrolio, i a rivista ateniese, so-p r a citata, so-p r e t e n d e che la d i m i n u z i o n e delle e n t r a t e n o n debba essere a t t r i b u i t a all'insufficienza del con-s u m o locale, m a a l l a l i m i t a t a i m p o r t a z i o n e dell'ar-ticolo, a c a g i o n e del c o n t r a b b a n d o con la R u l g a r i a , che era d a temersi.

Così il debole prodotto dello smeriglio di Naxos non è dovuto a d u n a s o s t a della d o m a n d a , m a alla scarsezza ed al rincaro' del t r a s p o r t o .

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