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Lecture2 – Deformazioni: microstruttura e difetti Deformazioni

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Academic year: 2021

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(1)

Deformazioni

Lecture 2 – Deformazioni: microstruttura e difetti

(2)

Introduzione

• In meccanica del continuo, le relazioni

costitutive (dette anche equazioni costitutive, leggi costitutive o legami costitutivi) sono

relazioni matematiche atte a caratterizzare il comportamento (macroscopico) dei materiali costituenti un corpo continuo.

• Esse completano, assieme alla descrizione

cinematica e alle equazioni di bilancio (le leggi fisiche), il quadro delle relazioni meccaniche di un modello di corpo.

• Più in generale, in fisica, le equazioni

costitutive sono relazioni tra quantità fisiche (spesso descritte da tensori) che sono

specifiche del materiale o sostanza e non

derivano da bilanci generali. La prima relazione costitutiva (Ut tensio, sic vis) fu scoperta da Hooke nel XVII secolo ed è nota come legge di Hooke

CDM - N.Bonora 2016

(3)

Introduzione

• Sullo stesso principio si procede per la

determinazione della risposta di un materiale alle sollecitazioni semplici:

• Trazione

• Compressione

• Taglio (semplice o deformazione piana isocora e puro)

(4)

Definizione di deformazione sforzo, e velocità di deformazione

Piccole deformazioni

CDM - N.Bonora 2016

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Definizione di deformazione sforzo, e velocità di deformazione

• Deformazione logaritmica:

• Sforzo ingegneristico:

• Sforzo vero:

𝑠 = 𝑃 𝐴

0

𝜎 = 𝑃

𝐴 = 𝑠 1 + 𝑒 𝜀 = 𝑑𝑙

𝑙 = 𝑙𝑛 𝑙

𝑙

0

= 𝑙𝑛 1 + 𝑒

(6)

Definizione di deformazione sforzo, e velocità di deformazione

• Simmetria ed additività

CDM - N.Bonora 2016

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Definizione di deformazione sforzo, e velocità di deformazione

• Simmetria ed additività

(8)

Definizione di deformazione sforzo, e velocità di deformazione

CDM - N.Bonora 2016

(9)

Risposta uniassiale

(10)

Risposta uniassiale

𝜀

𝑇

= 𝜀

𝑒

+ 𝜀

𝑝

= 𝜎

𝐸 + 𝜀

𝑝

𝜀

𝑝

≅ 2𝑙𝑛 𝐴

0

𝐴

𝑓

Bridgman

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(11)

Risposta uniassiale - parametri di influenza: temperatura

(12)

Risposta uniassiale - parametri di influenza: temperatura

• In generale, l’aumento della temperatura:

• Aumenta la duttilità e la tenacità

• Riduce lo snervamento

• Può attivare problemi di ossidazione e invecchiamento (infragilimento)

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Risposta uniassiale: velocità di deformazione

• In generale, l’aumento della velocità di deformazione:

• Innalza lo snervamento

• Può innalzare la pendenza della curva di flusso plastico (hardening)

• Ha un effetto sulla deformazione a rottura

N.B.: Un processo di deformazione veloce

non è un processo isotermo!

Titanio (fully anneled)

(14)

Risposta uniassiale: velocità di deformazione

• Tre regimi:

• Basse velocità di deformazione:

indipendenza dallo strain rate, debole dipendenza dalla temperatura

• Velocità intermedie: dipendenza lineare dal log della velocità di deformazione

• Altissime velocità: dipendenza lineare dalla velocità di deformazione

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Risposta uniassiale: microstruttura

(16)

Da chi dipende la capacità di un metallo di deformarsi?

• Scale dimensionali

Å mm mm cm m

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Da chi dipende la capacità di un metallo di deformarsi?

• Struttura atomica dei metalli

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Da chi dipende la capacità di un metallo di deformarsi?

• Per un cristallo perfetto lo sforzo di taglio necessario per far scivolare un piano

cristallino su un altro (deformazione) è dato da:

• Nella realtà, i valori osservati sono di diversi ordini di grandezza inferiori!

𝜏 = 𝐺 2𝜋

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Da chi dipende la capacità di un metallo di deformarsi?

• Nel 1934 Orowan, Polanyi e Taylor, quasi contemporaneamente, capirono che la deformazione plastica poteva essere

spiegata con la presenza di difetti di linea nel reticolo cristallino dette: dislocazioni

• La teoria delle dislocazioni fu proposta

per primo da Vito Volterra nel 1907,

anche se il termine «dislocazione» fu

introdotto da Taylor nel 1934.

(20)

Le dislocazioni possono muoversi

• Dislocation glide

• Dislocation climb

• Twinning

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Le dislocazioni possono muoversi

• Dislocation glide

• Dislocation climb

• Twinning

(22)

Le dislocazioni possono muoversi

• Dislocation glide

• Dislocation climb

• Twinning: ciascun piano di scorrimento in un blocco si spostare ad una distanza diversa, causando la metà del reticolo cristallino di diventare un'immagine speculare dell’altra metà.

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(23)

Stato di sforzo indotto dalle dislocazioni

• La regione deformata dalla

dislocazione modifica la sua capacità di muoversi e di moltiplicarsi

• La maggior parte della energia interna di deformazione è associata alle

dislocazioni

(24)

Stato di sforzo indotto dalle dislocazioni

• Se hanno lo stesso segno e giacciono sullo stesso piano, cioè compressione e

trazione sul medesimo lato del piano – l’interazione dei campi di deformazione è repulsivo e tende ad allontanare le

dislocazioni

• Se il campo di deformazione in

compressione e tensile sono opposti sullo stesso piano (segno opposto) le

dislocazioni saranno attratte l’un l’altra e formeranno un piano completo

(annihilation)

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Moltiplicazione delle dislocazioni

• Una sorgente di Frank-Read è il meccanismo che spiega la generazione di dislocazioni multiple in piani di scorrimento (slip) del cristallo quando questo viene deformato.

• Per poter avvenire uno scorrimento in un cristallo deformato si devono generare delle dislocazioni. Questo implica che durante la deformazione, le dislocazioni sono

principalmente generate su quel piano di scorrimento

• L’incrudimento aumenta il numero di

dislocazioni secondo il meccanismo di Frank- Read.

• Un’elevate densità dislocazionale aumenta lo snervamento e provoca l’incrudimento del materiale

(26)

Le dislocazioni nella realtà

CDM - N.Bonora 2016

(27)

L’equazione di Orowan

• Dalla teoria e dalle evidenze sperimentali sappiamo che la densità dislocazionale è funzione dello sforzo ma anche dalla

deformazione plastica:

𝜀 = 𝜌𝑏𝑣

𝜌 = 𝛼 𝜎 𝑏

2

𝜌 = 𝜌

0

+ 𝐶𝜀

𝑝𝑛

(28)

L’equazione di Orowan

• Durante l’incrudimento, le dislocazioni continuano a muoversi. Questo provoca un «back stress» che riduce lo sforzo effettivo. Assumendo per semplicità un incrudimento lineare

• Sostituituendo nell’equazione di Orowan:

𝜎 = 𝜎

𝑎𝑝𝑝

− 𝜃𝜀 𝑣 = 𝐴 𝜎

𝜎

0

𝑚

𝑣 = 𝐴 𝜎

𝑎𝑝𝑝

− 𝜃𝜀 𝜎

0

𝑚

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L’equazione di Orowan

𝜀 = 𝜀

𝑒𝑙

+ 𝜀

𝑝

= 𝜎

𝐸 + 𝐴′ 𝜌

0

+ 𝐶𝜀

𝑝𝑛

𝜎

𝑎𝑝𝑝

− 𝜃𝜀 𝜎

0

𝑚

𝑏

𝜎

𝑎𝑝𝑝

= 𝜃𝜀 + 𝜎

0

𝜀

𝐴′ 𝜌

0

+ 𝐶𝜀

𝑝𝑛

𝑏

1/𝑚

Per il solo incrudimento:

Allo snervamento:

𝜎

𝑈𝑃𝑆

= 𝜎

0

𝜀

𝐴′ 𝜌

0

𝑏

1/𝑚

(30)

L’equazione di Orowan

CDM - N.Bonora 2016

(31)

Scorrimento su piani cristallini preferenziali

• La deformazione plastica per scorrimento avviene su piani cristallini preferenziali

• La numerosità dei piani è diversa per i diversi reticoli:

• FCC 12 piani di scorrimento indipendenti

• BCC 5 piani di scorrimento

indipendenti

(32)

Effetto della temperatura

• Alta temperatura facilita il climbing

• A bassa temperatura, la capacità di

scorrimento si riduce particolarmente nei BCC

CDM - N.Bonora 2016

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Conclusioni

• La capacità di un metallo di deformarsi va ricercata nella presenza di difetti

(dislocazioni)

• Il modo delle dislocazioni è alla base

dell’occorrenza di deformazioni plastiche

• Le dislocazioni si muovono anche sotto bassi sforzi (globalmente elastici) – Peierls stress

• Dalla legge di Orowan è possibile

prevedere la legge di flusso plastico e

l’effetto della velocità di deformazione

sullo snervamento.

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