KUHN: PARADIGMI E RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE prof. Andrea Bongiovanni
− Paradigma scientifico = modello di scienza, “costellazione di credenze”, che domina una data epoca : insieme di ipotesi, soluzioni teoriche e pratiche di indagine (metodi), es.: concezione geocentrica aristotelico-tolemaica.
− Finché si accetta un paradigma: “scienza normale”, di sviluppo della teoria a partire dai suoi presupposti : soluzione di “rompicapo” (puzzles), ossia fenomeni non ancora spiegati, restando all'interno dello stesso quadro concettuale. Es.
rompicapo teoria tolemaica: moto retrogrado dei pianeti → soluzione:
introduzione degli epicicli = soluzione “ad hoc”, che corregge e adatta il quadro concettuale di base senza modificarlo sostanzialmente (immagine).
− A un certo punto, con l'accumularsi dei rompicapi, cioè dei fenomeni non spiegati dalla teoria, questi vengono riconosciuti come “anomalie”, cioè come
“controfatti” che confutano la teoria, per cui si passa ad un nuovo paradigma, cioè ad un nuovo modello teorico.
− In realtà, secondo Kuhn, un controfatto è riconosciuto come anomalia solo se esiste già un paradigma alternativo → vs. Popper: non è il controfatto (la
“confutazione”) a determinare il cambio di paradigma, semmai è il nuovo paradigma che induce a riconoscere il controfatto come tale. E il cambio di paradigma (e il conseguente abbandono delle ipotesi ad hoc) è determinato
principalmente da fattori extrascientifici: sociali, religiosi, metafisici, estetici (una teoria “più elegante”), amche psicologici, che causano la RIVOLUZIONE
SCIENTIFICA, cioè l'adozione di un nuovo paradigma e l'inizio di un nuovo periodo di scienza normale (il periodo di mezzo è definito “scienza
straordinaria”).
Logica della scienza (epistemologia, metodologia) → sociologia o psicologia della scienza.
− Paradigmi mondi diversi → per Aristotele pendolo = corpo in caduta vincolata; per Newton massa = grandezza costante, ecc. cambiando il significato dei termini cambia la visione del mondo = cambia la stessa percezione
→ non esiste percezione neutra, e quindi salta l'idea dell'esperienza come banco di prova : es. anatra-coniglio: ogni visione è già interpretazione, dettata da un paradigma [→ aspettative : es. suocera e nuora: “guardate questa persona anziana” si vedrà un'anziana].
− Se i paradigmi (teorie) sono incommensurabili, non confrontabili (in quanto si riferiscono a “mondi” diversi), allora come posso affermare che una teoria è
“migliore” di un'altra? in crisi l'idea stessa di progresso scientifico → teorie scientifiche ≈ opere d'arte (Feyerabend, Scienza come arte) [meglio Leopardi o Montale? → influenza del secondo Wittgenstein: teorie come “giochi linguistici”].
− Planck: un nuovo paradigma si afferma quando muore la vecchia generazione di scienziati.