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Le linee guida regionali, i fabbisogni del territorio e dei potenziali beneficiari

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Academic year: 2022

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Le linee guida regionali, i fabbisogni del territorio e dei potenziali beneficiari

Floriana Quaglia

Assistenza tecnica

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Gli obiettivi strategici della programmazione FSE 2021/27

Nel periodo 2021-2027 gli investimenti dell’UE saranno orientati a raggiungere 5 obiettivi principali:

un’Europa più intelligente,

mediante la promozione di una

trasformazione economica innovativa e

intelligente

un’Europa più verde, mediante la

transizione verso un'energia pulita, l’adattamento ai

cambiamenti climatici e la gestione dei rischi

un’Europa più connessa, attraverso il rafforzamento della

mobilità e della connettività regionale alle TIC

un’Europa più sociale, attraverso

l'attuazione del pilastro europeo

dei diritti sociali

un’Europa più vicina ai cittadini,

attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile

e integrato delle zone urbane, rurali

e costiere e delle iniziative locali.

5 OBIETTIVI STRATEGICI

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Gli obiettivi specifici e gli ambiti di riferimento della programmazione FSE 2021/27

Occupazione

Migliorare l’accesso all’occupazione

Servizi al lavoro

Parità di genere

Adattabilità

Istruzione e Formazione

Migliorare la qualità dei sistemi dell’istruzione e della formazione

Promuovere la parità di accesso all’istruzione e alla formazione Formazione permanente

Inclusione sociale

Inclusione attiva

Promuovere l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi e dei Rom

Migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità

Promuovere l’integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale, inclusi i bambini

Contrastare la deprivazione materiale UN’EUROPA PiÙ SOCIALE

OBIETTIVI SPECIFICI

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Vincoli

Vincoli di concentrazione tematica FSE

Giovani Neet almeno il 12,5%

delle risorse (Asse dedicato)

Inclusione sociale

almeno il 25%

delle risorse

Povertà Infantile almeno il 5%

delle risorse per riforme

strutturali nel caso i dati siano peggiori della media europea (Asse dedicato?)

Deprivazione materiale Almeno il 3%

delle risorse (Asse dedicato)

Innovazione e sperimentazio- ne sociale Almeno 1 asse

Raccomanda- zioni specifiche per Paese del Consiglio Europeo

Va ancora chiarito se queste concentrazioni finanziarie dovranno essere rispettate a livello di singoli programmi o se alcune di queste saranno almeno parzialmente garantite attraverso la programmazione di Programmi nazionali.

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Scelte programmatiche di base

Scelte

programmatiche di base

Garantire l’integrazione con le politiche FESR

Incrementare il valore aggiunto degli interventi FSE

Articolare la governance degli interventi coinvolgendo maggiormente i servizi al lavoro, i Comuni e gli ATS

Monitorare l’evoluzione del contesto per adeguare tempestivamente gli interventi nel caso sia necessario

Indirizzare l’utilizzo delle risorse FSE da parte degli ITI urbani e delle aree interne sulle linee di intervento che più si prestano ad essere attivate a livello locale

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Occupazione: criticità e ipotesi di intervento

CRITICITÀ

Disoccupazione

(53 mila + forza lavoro potenziale)

Differenze di genere

(15 pp di differenza nei tassi di occupazione e 13 nei tassi di attività. Difficoltà in ingresso e nel rientro al lavoro post maternità)

Sistema produttivo regionale

(-22 mila imprese e – 24 mila lavoratori tra il 2008 e il 2019. Decremento del PIL regionale del 7%)

IPOTESI DI INTERVENTO

• Politiche attive

• Politiche mirate per le pari opportunità (incrementare le competenze tecniche e i servizi di cura)

• Potenziare i Servizi al lavoro, modificare la governance ed estendere la profilazione

• Formazione continua per le imprese più piccole e le imprese sub-fornitrici. Potenziare le filiere,

l’innovazione e all’invecchiamento attivo. Sostegno ai processi di riorganizzazione in atto e alla

differenziazione produttiva. Aree di crisi e sisma

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CRITICITÀ

• Necessità di continuare ad investire su dispositivi di qualità in essere

• 33 mila ragazzi che non lavorano e non studiano (tasso Neet 15,9%)

• Quota di giovani che conseguono il diploma pari all’87,5%

• Costante incremento dell’indice di vecchiaia e contrazione del tasso di ricambio

generazionale

Istruzione e formazione: criticità e ipotesi di intervento

IPOTESI DI INTERVENTO

• Accreditamento, certificazione delle competenze, piattaforma elearning

• Contrastare la dispersione scolastica (anche con borse di studio);

• Intervenire sui fenomeni di disagio che possono provocare la povertà formativa;

• Favorire la formazione e l’istruzione degli adulti;

• Sostenere la crescita della quota di popolazione in possesso di un’educazione terziaria.

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CRITICITÀ

• 290 mila persone a rischio povertà o

esclusione sociale, cioè in situazione di grave deprivazione materiale o appartenenti a famiglie a intensità lavorativa molto bassa.

• Soggetti con forme di plurisvantaggio

• Presenza di situazioni locali di criticità con riferimento all’integrazione dei migranti

Inclusione sociale: criticità e ipotesi di intervento

IPOTESI DI INTERVENTO

• Favorire l’inclusione socio-lavorativa (TIS)

• Sostegno materiale alle famiglie più bisognose

(abbigliamento, materiale scolastico, bonus alloggio, ecc.)

• Costruire una governance degli interventi che consenta la collaborazione con i Comuni e con gli ATS

• Potenziare il ruolo e i servizi degli ATS

• Contrastare la povertà infantile

• Promuovere progetti locali a sostegno dell’integrazione dei migranti

• Interventi sul TS per costruire una rete di sostegno alla marginalità sociale

• Emergenza sanitaria? (sostegno temporaneo su autorizzazione della Commissione)

(10)

Grazie per

l’attenzione

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