50
(111 )
FILLIA
ENRICO PRAMPOLINI '
DA
12 UN NUMERO CENT.
TEL. 51927 - 46561 - TORINO
L.
REDAZIO NE DI PAR IGI
ABBON.
E M A N UELE 8
D I R E T TO
CON LA POSTA CORSO V ITTORIO
ITETT U R A
CON TO CORRENTE
" LA C' TTA' NUOVA"
A R
REDAZI O N E DI ROMA: VITTOR IO O RA Z I
DI
F . T. MARINETTI BENEDETTA MANLl O COSTA fORTUNATO DEPERO NI C O LA Y DIULG HEROFF GERARDO DOTTORI GUIDO FIO RI ' 1 - ANGIOLO MA ZZO NI - MINOROSSO - ENRICO PRAMPO LIN I - A LBERTO SAR TORIS TATO
5 GENNAIO 1934 - XII AMMINISTRA ZIONE:
N . 1
REDAZION E ANNO III
I
DIREZIONE
REDA TTO RE CAPO: PIPPO O RI A N I CONSIGLIO. ARTISTICO
Q U I N D I C I NA L E
ANTONIO SANT 'ELIA 1914
- 41
l 9 3 4 XII balconi , otte n u ta
F. T. MARINETTI
La CI T TA ' D O A diretta da Fill ìa si p r o/pon e di esa ltare la vi t- toria d ell 'architet tu ra futuri sta so r ta con va r ietà d 'ingegni origina- lissimi nella luce del genio di An to n io Sant 'Elia rinnovatore dell 'aro ch i te ttu r a mon diale , co n u no sp le n d o re geometrico pratico-lirico {lei nuovi m ate ri al i, da co str uzio n i . la mu ova v ar ch it ettura ha già av u to in Italia (dopo i lib r i e le teorie di Virgil io Marchi , E nrico Pram- p olini e Alberto Sa r to r is) realizzazioni sor p re n d en ti .
Dop o il Lingotto -F ia t, ch e è sta ta la prima « trov a ta» cost r u ttiva futurista, Fort u n a to Dep ero h a crea to a Monza n el 192 4 il Padi- glione Pubblicitario : p er una Casa Edi trice originalmente ispira tu dai caratteri tipografi ci. Nel 1928 Enr ico Prampolini r ealizzò i l gr a n d e Padiglione Futurist a a ll 'espo siz io ne nazionale d elle ar ti d e- cor a tive con l 'inv enzi one li r ica di u n cilindro e di una gra n de sca la a sca t ol on i . ella stessa esposiz io ne Al ber to Sa r to r is cos tr u ì la se de dell 'artigianato che fu la prima c os tr u zi on e nettamente funzionale.
La prima Mostra di arch itettu r a mod erna fu allora organizzata d a Fillìa , so tt o l ' Alt o P a tron a to di S. E. Mussolini .
Tri onfò n el 1931 a Parigi il Padiglione co lo n iale d ell 'architetto Gu ido F io rin i (precisato all 'interno co n pla stiche murali di Enrico Prampolini) che inventò n el 1932 la T ensistruuura , prima ar chi - tettura assolutam ente m eccanica , che raggiunge il sogn o di Sa n t' E li a ( r i p r es o da Le Corbusier n el 1919) d ella
«cas a futuri st a sim ile ad una macchina gi gantes ca » .
L 'architetto futuri sta A ngio lo Mazzoni h a
r .I:'~.. in Italia i primi urandi edifici pubblici n et ". • l isti « Palazzo d elle ' P oste e
~tazione d i L itt or ia » ; « G> onia di Ca lam b r one » , ecc. e cc.) do ve il razionali,smo è su p e r at/ d a una ge n i ali tà di form e nuove in siem e . utili e b e ll e. .
Gli au tor i dei primi d ue vol u mi italiani su ll 'architettu ra n u ov a son o i futuristi Fillia e Alber to Sar tor is . Si pubblicano in lalia due ibel.
li ssimi ziornal i d i archit ettura Iuturi sta : « La Città u o va »
e-~
« Sa n t' E lia » .
Alla Triem al e di Mila n o il trionfo dei futuri sti fu indi cuti b j Ale ggiava su tutta la Mostra il genio immorta ~ li Sa n t' E li a e d o - minava
S.ltu tti i Padiglioni l' .r ea to {la El '.
p. ..
~a pezia e a Lerici sun o in ese cu zi one i proget ti tiplca meu tc
Hl-turisti d ell' a rchitetto Manlio Co sta . A T or in o e ad \Ibi sola le iL le futur iste dell' archite tto Di ulgheroff e gli ambienti di . . Diulgh eroff , Pippo Oriani e Mi~Jrosso rivelano ge n ial ità e praticità.
S'i n n a lza ora l 'architettura tipicam ente futuri sta d ella N uova
la-zione di Firenze dovuta al « gr u p p o to scano », premiata e imposta da me e dai mi ei ami ci Piacen ti n i e Romanelli.
In que st e opere divers issi~ne e tutte marcate d'italian\t it
SIdà vita a questi 'p r in ci p i di An toni o Sa n t' E li a:
l ) una di struzione d el decorativism o di stile sovr a p,p osti .
2) u na ri pondenza perfetta tra es te r n o e in tel'ln u , scop o c forn~~ ,
comodità igienica e forma , I p a esa ggio · c1im a e form a-p r oIPorzi on i-: . --~I:;..-~
3) un' assimmetria equilibrata da un 'arm onia di I p ia n te e cii ma sse.
4) un ' u til izzazio ne completa n ei nuovi m a te r ia li costruttivi e rel a- tive nuov e p ossibilità .
II co n ce tt o razi onal isl.a non impnglOna p erì) Sa n t ' E li a e an C\ora m eno gli architetti futuristi. d 'oggi. L 'uomo u scendo d'alla propria casa r a zio n a lm en te costru it a, non deve trovare n ella ci ttà (su a se co n d a ca sa ll,na simmetrica m on otonia in bian co- n ero fun ere a e d eprim e nte.
Occorre p e r ciò all 'architettura, oltre i val o r i prec ede nti , anche : l ) una si n tesi d inamica di forma .
2). un dinam i sm o del colo re conside r a to n on come eleme n to d e co- r ati vo m a come forza architettonica .
3) un 'auda cia eccen trica di tettoi e, ballatoi , f asci d ' a scen sori ester n i , t errazze , torri , m ediant e i n uovi ma te r ia li d a cos t ruzio ne .
4) u na sorl p r esa di trovate e problemi te cnici risolti con l' origi! nalità d el non mai v isto che p r im l.l concerta, po i sicu r am en t e piace.
5) u n l irism u asc ensionale , aerolplanico, espal~sivo, ralle gr ante , eccit a n te, o ttim is ta , che è indiSipensab ile in tutte l e nuov e costruzioni dell 'uom o, in armonia con le , p last ich e mur al i di P r a m p ol ini , D ep ero , Fillìa, D ottori , B e n c<l etta , Tato ,
O r iani ,
Millo~osso ,Po zzo , ecc. ecc .
L'ARCHITETTURA FUTURISTA
,
TRUTTIVO
IC osì come sono oggi Littoria Pon- ti nia e Sabaudia (di quest'ultima i p rogetti s'informano ad una moder- n ità veram ente completa) saranno
cfmani le ve cc h ie città, che rico-
sl ruendo~ in ello stile definitiv o del- lo nostra epoc a formeranno un or- g:nn ism o completo funzionante per- ]:dtam ente come tutti gli organi di
il la
m acchina complessa. Macchi-
nO
che \/J er il suo fu n zion am ento ri , h ied e l' ab ban ono defin itivo di
tI',t"
I cenei superflui, costituiti d ille reminescenze e dagli ibridi- s
l/j'delle "vecchie architetture per
"r iD are a egli elementi essenziali e solo la' nuoVa architettura , pe r .". rito dei suoi realizzaiori, ha se -
tAoalu e e sfruttare, dando /i-
lt e alla civiltà del nostro se- fisionomia stilistica necessu e
1#."
le grorid i epoche che se -
.- .'. . -,.J.;_~N:• _~1
e civiltà .
;;.'0
campo
unmirabile esempio
I
ealizzaio e due in corso di reali z- :_.lz ion e . Parlo dei centri rura li di
l
'tt oria, d i Pon tin ia e di Sabaudia .
l
ueste città rurali, nate in una ier-
l'!
con quistata alle ac que dalla bo- n ifica voluta, organizzata e condot:
t" a termine dal Regim e Fascista , u no gli esempi , un ici nel mondo,
ci quanto l'ltali a possa fare nel c tmpo del rin n ovam ento archiiei-
l
m ico . Queste città sono nate oggi
,~sono, stilisticamente e fun z ional- merde , l'espressione d 'una moder- nità integrale. Gli abitatori d i que- ste città , lavoratori della terra, go-
I
iono di tutti i benefici portati' dalla />iù completa organizzazione.
co
Fisicamente l'uomo migliora la S:la vita diminuen d o la n ec ess ità d 'im- piego di energia material e per
unimpiego maggiore delle sue capaci.
tà intellettive . Spiritualmente ha au m entato le sue possibilità
erno-tIVe coll ' arricchimen to d i elementi sempre p iù vari e con l'aumentata intensità di vita .
L 'uomo, crea n d o la macchina per soddisfa re le sue necessità maggiori con m inimo sf orzo , ha moltiplica- to le su e poss ib ilità fisiche e sp iri- tuali.
. 0 R D I N E
In questo ordine moderno ed in questa organizzazion e vengono co- struite le città di nuoVa crea - zione. In Italia abb iamo in que-
NUOVA
C SE D'ABITAZIONE: 'palazzi case private . ville . gia rd iri , EDIUZIA H RAL E : costru zioni agricole e rurali _ centrali del latte , EDILIZIA SP ORTIVA : accademi e eli educazion e fisica . stadi - cam pi polisportiui _ piscine _ aerodromi ippodromi. - autod romi.
LA NUOVA ARCHITETT RA NE L Ma DO: id eologia
erealizzazio ni de l rinnovame nto edi le ali' estero.
EDIFIC I P UBBLIC I: costruzioni civ ili e mèlitari - idroscali. aeropor- ti _ archit e t tu ra m onum entale ,
CUSTR ZIONI I T DUST RIALI :
!"hbrich e - officin e.
AllCHIT ETT URA ITALIANA:
PII-lIorama de lle realizzazi oni e de i pro- blemi de l/a lIuo va archite tt ura i n Italia.
URBANISMO : p iani regolatori -
ci t tàdell'epoca fascista . case po po- lari _ citt à giw'dino . giardini pub - bl ici .
da inquadrare tntto qu an to intere s- s a la nuova architettura sia este rna che interna. Ecco l'elenco dei p rin- cip ali ar gomenti che for meranno l'ossa tur a rcdazion ale della
IlCitt à Nuova
Jl:Ne l prossimo numero illustr eremo
iproblemi delia nuova "r chitettllret a Torino e a Livorno.
LA STRADA: au tostracle - str" d"
provinciali e com unali . pon ti e via- dott i . strad p. cittadine _ arte cl eli a strada.
ARCH IT ETT R A P BB LICITA- HlA: fiere industriali e com mercia- li _ padigli on i . chiòschi pubblici- ta ri .
AR T E AP PLICATA: tessu ti _ tap- p eti - cera m
iclte vetri e meta Il
id 'art e - ecc.
LA CIT TA' N OVA sar à così una oq;anica ra ssegna dclla vit.a ar chitet - toni ca italiana ed este ra, se nza pe·
;mntezze e senza p edanteri e , forza viva e polemic.a di arti sti coscienti del loro tellliPo e della
10 1'0attività.
FILLIA
Qu este rlifferen ti rubri ch e sara nno :d lOl'uate in ogni n umero . Soltanto le pagine 8u1l .. l( citt à { leIl'Ita lia Fa -
~f~istaJl
(poich è vogliamo esam ina re iI p ro blema d ella nUOVa ar chitettu · l'a nell c vari e citt à) e que lle sui (( si-
stem~
cost rutt ivi c materiali edi li ») sara nno ma ntenule I pel'iorlie.a ment e.
. L 'affermazione della macchina , o meglio l' avvento della civiltà mec- canica, non poteva che generare in tutte le arti un nuovo stile : l'archi- tettura in particolare, pe rchè più aderente alla vita e perchè essen- zialm e nie funzionale , doveva esse- re tra le altre arti la più vicina alla macchina (San t'Elia , 1914 : « La casa fu tu rista sarà una macchina gigantesca
H. -Le Corbusier 1919 :
« La casa deve essere una macchi- na per abitare H ). Ed ecco nascere l'architettura del cemento e del ferro, dei nuovi materiali, l'archi- tettura
nonpiù intesa
comesoorap- posizione decorativa a schemi con- venzionali, l'architettura che parte dall' interno - pianta - p er
Cl' '-gersi verso l'esterno - fa cciata . - E più ancora che per la ccsn in ARCHIT ETTURA DELL 'I "l'EH- particolare la nuoVa archiieituea NO : ambi~ntazion e ._ artigtu
uU onasce per le città : le grandi solu. ;(}..
mode rno _ em mo bili um em o _ deco- ni urb anistiche ono ne€ €s 't
u , '; '" IO_:...
~n~m-!; /i!il~ii·iiìi-';'_lII.Ì!cÌllr e ìi a ìi t iìl('l!Id iiir a· im:.-.. ·.l!!. .{:r ine
n l::: ioll(' _ ,,-rrecia llll'nt o _ II cces.'
I-"Ntraffico sir aie, ordin e nel traffico pedonale , ordi ne ne lla disposizio ne razionale degli edifici pubblici ,
r-dine dal punto di vista aereo
e~!1..
1::~=--:movimento
dell' uom ~d'oggi . E' in- fatti coll'inizio della possibilità di una vita aerea che le città si preoc- cup an o d'avere una loro estetica anche se viste dall' alto , adottando per le case le coperture piane prati- cabili e sistemate a giardini , dove prima
nonesistevano che tetti, ca- mini e ridicole' so v rastTlltiure . T ECNI CA E MATERIALI DA CO-
STRUZI O E : m at eriali - siste m i "
strutture della costrueion n m oderna.
A[{TE
~IECCAlICA E ESTET ICA DELLA MACCH I A: sti le mecca- nico - arredamento d elle navi . del.
h, cwto m obi./i e d egli af'ro plani . ac- cl 'ssori .
NUOVA ESTETICA DEL P AESAG.
GIO ITALI \ O: bon ifich e. pr o- b!emi fo restrai . archi te tt ura turi - stica .
L' EL ET TIUCJTA ': ele tt rificazi01If' dell' in d ustri a e d ella casa moder - n a - "rchitettl/ . -a ch,Ila lu ce.
C I T T'A'
•
1ttf.U?>~rif'i·,- • s-
plag}, limitazion i or di stili tic i : < oh anto
;!.Ji,",' si accordano tra di loro eterna un
srrol'criofltl LA OITTA'
1UOVA inte nde ora rea lizza re un programma di lavoro molto più vasto, in armonia con le infinite forz e moderne che si sta nno afferm ando in Italia. Dopo molte indecision i, lentezze e pau re del NUOVO, si comp ren de finalm ent e la necessit à di un'arte che a ia la espressione dell'epoca m eccanica.
Ogn i giorno nascono ar ch itetture cd
ambie nt i liberi dall a soggezi one li i stili antichi , belli di un a loro real- Là c di un loro ritmo, dire tta mente legati alla vita . Lo
SCOIP Odel no stro l-(iorna le è quello (li illustrare e di -, fend ere qu este o pe re eontr o gli ul-
'mi residui (Ii un a mentalità ch e , ome d i una fa lsa in ter pretazio- ne
d~I passatO , vorreb be arginare il trionfo d l'arte moderna. P er ar- . ehit ett ura italiana e cont inuità con . b tradizion c di Roma , noi int endia- mo : bi souno di un'arte ugualment e e
I"U:aIme nte universale , u-
LA
LA CITTA ' UOVA h a da to
111II l' rcciso
oontrjhuto teorico, p ratico
cpolemico alla battaglia per il rinno.
vamento dcl f' urc h
ìtet tura ita lia na.
P e ri od ico irleu to da a rti sti, che fu- rono tr a i primi a credere e a lot - tare p er un 'a rt e de l nostro tempo , ha avut o subito un successo e un a diffus ione che defini rono l'impor.
tanza dell'i niziativa. Ancora oggi, a -':'ista nza di oltre un anno, articoli e studi tecnici 'pubblicat i dall a ({ Cito
lùNuova
»sono int egralmente l'i.
p ro dotti da alt r i giornali di a r clr i -
l
ett lira a dimos traz ione della seriet à
.edcll ' intu izione dei valori che ca- rat t eriazuno
iI con tenuto del nost ro giorna le.
Abb iamo id eato , per svolgere con assoluta ch iarezza il I pr ogr am ma del gior nale, una su ddivisione di argo - menti ili pagin e spec iali , in modo LA CITTA' OVA ha un Cons i·
g lio Arti sti co di arc hitetti e di ar ti - sti novator i: a significare la volontù di essere di un'integrale e intransi.
gente mo de rnità. Vinta la ! pr ima
battagli~1
.polemica sn lla n ecessità d i una nUOva arc hi tettura, è in diSipen-
"abile vincere la secon da battaglia, lluella più ardlla e più profoiHla : la ilistinzion e cioè tI'a h cllo c bru tt o,
1m
crea tori since r i e opportunist i, Ira op er e or gmlieh e e opere senza equi li br io e senza sensibilità artisti -
(~a;
Se l'Italia cleve avere , eome ogni persona in lellige n te e in b uo.
Ila fede sostie ne , IIn' ar chi tett ur, a che rapp resenti la fisio nomi.a costrutt iva
" el Fascismo , la selezione ha un a importanza ·enor me, p er evitare nordich e monotonie, fr eddezze in j'olltras to con il liostro sp irit o e .cOli la
1I0 ~traesiste nza .
La
mro vaurch
itetru ru,che dà al
-, mondo un , ..lrr o o r rl ine este tico, è nat a in
Ilali~i.Si st emi costru tt ivi e mat eri uIi edili comun i in ogni Stil- lo, non i m pediscono originali r ea- lizzazion i l'an sate da ra gion i di cli o ma, di ua tlll'a, di razza . d i org aniz- zazione. Bisogna int endere quest o i mmp. nso ge
1lP.1'11le
l'inn ovam ento co·
me il segno di IIna civilt à dllratunl di cui l'It ali a deve ave re il primato.
Siamo perciò f !ecisamc nle contra ri a chi parla di nn 'arte del novecent o.
in contrap posto a qnella dell' ott o- cento. Sono talment e modificati i costu mi, le leggi dell 'esi, genz a e del- ia sensibilità chc, per essere esatt i, hi sogna parlare di
Ilprimo secolo
" cll'Cipoca meccani ea
)l.SOMMARIO A R C H ITE TTURA D E L L A
ARTICOLI DI F. T. M A RI NETTI VITIORIO ORAZI PIPPO
1 0 p A G N E
LA' N UO VA ARCHITETTURA IN ITALI A E ALL'ESTERO - CITTÀ DELL'ITALIA F A SCISTA COSTRUZIONI TU- RISTIC HE AMBIENT AZIONE PLASTICA MURALE ARCH. A. SARTORIS - ARCH. LEVI-MONTALCINI . FILLIA ORIANI - ITALO LORIO R . A. RIGHETTI - A. BURDIN 3 6 I L L U S T R A Z I O N I
/
,.
\,
N U o v A T A L A
r
.. 2 Il u o • c Il I ' . u . ·A Il • .. • o • D o
e ·
ed i le O g g i dif- este tica
Proge"o di vi lla
e rc h i-
,
' all ' ev en- du ratu ra
N ' U M E R O:
PensiOne Nord-Sud · Corsica
e
na z ione. .
v alori n aturali
euro pei .
mo derne
L.
c, N on bisogna però conioruler e la nuo- va
«bellez za » che nas ce dall'a;:chi- C O sa che domina , che predomina, che s' im pone
l)./ /~
lettura m ode rna , con la
l(bellezza
w /tradiz ion ale. E' la b ellezza d i,
uno .Jrinnovata se nsi b il ità , di IlIla di versa ( armon ia » e di una vita sen za para.
gon i col passato.
M ' 0
ri n'nova m en l' o
1/
L'arch itetto Le Corbu si e r "
l oro chi ara le
Stati con
tr a
de lla
. "
qre un a
P R OSS'
giung ere una , cere tteris tice
esiste [e r e nz a In armo nia .
uman i
tetture deg li qu e r -die de l
A L
Alberto Sartoris
ACRH. JEAN BOSSU • PARIGI ARCH. MALLET·STEVENS • PARIGI
r
l
..
'~' . .) . :n e . u
dell' di .
materiali .
uso nuovt non irn p
disce agli architetti c reato r i d i . rag-
ARC H . ANDRE' LURCAT • PARIGI
Ed oggi quasi tutti
Imi gli ori ar chi-
tet
ti europei so n o convin ti con L e Corbussier che
«la parola architet -
turaha in
sèqualcosa di più
magico ch«il
rttzio nal e (' il funzional e , qual- inerti, diet ro un progrununo pi ù
o11/('110
utilitario che voi sor p assate, a-
'vete stab ilito d ei rapporti che mi
lumno co m mosso , qu esta è architet- tura ».
o
s M
R
-1' ~" t" '-'4 ._"_1IIIII~W."'_1Ip!l'e-
l'a
ata n ti arch i te tti ch e
'~- .<,;,;;;';';';...--"ritevoli di atten z ion e p er il loro la - l'oro. Fa pa ura perc hè si dà al/a P":
r
ol a
Illirismo
» 1111significato di stramberia, di deco rativo; di sovrap·
.io sto, Bisogn a irw ece in te ndere
Illi- ris mo » nel suo significati> au te n t ico , cioè : armonia superiore , individ ua - lità e senso poetico p lastico . S enz a lir ism o non uscire m o mai dall'ar chi- te ttura « raz ion ale
»che è essen zia le per la civil t à di uggi , che è lir ica nel suo in si eme , che è co nclusiva nel ti- picizzare le possib.lit à costruttive,
IIll1
che lui hl sua bellezza n el/il tota-
lità delle r eal izz azion i. M(m ca
un-cora, nel gruppo deg li ed i fici, qu el- l'edificio che su p eri ne t ta m en t e ogni altro .
Iln trunsi gen za di purezza cos t ru tt iva , prec.sione ; m eccani cit
à ; SO/IOforz e e valori esse n ziali, p er
1111blUJ/I archi.
tetto moderno ,
l1Wnon esclud on o gli slanci, le audacie e le cr eazioni. Qu e- st a
variet à èsentita in modo parti-o colare dagli. italiani e dai frances i, in- ' tl'ressa ti nello stesso tempo alla prn- ticit à
eal/a bellez za d ell'orcliitettu- ra, Infatt i è st ato Le Corbusi er ch e in un recen te Con gr esso interna zi o- nale di arC/;it euura , ha
so.~t en u to,polemiz zeul(lo con Gropius il biso . gn o dilirismo .E gl i era coe ren te con
iprin cipi che sem pr e ave ni d ifeso , CJuan do scriveva:
«quasi tutti ;' , p e- riod i dell'archit ettu ra son o sta t i le- gati a delle ricer ch e cos tru tti ve. Si
(!
.spesso con cl us o: l'archit ettura
(~c'ostr uz ion e . P,U ) dnrsi che l o sforzo forn ito dagl i arch itetti sia sta to in-
l'CIl ICI
lato principalmen te su i proble -
/Ili cos t ru tt i vi, /Ila qu est a
/1(1/1è
IIIlC1ragio n e per con fo ndere . E ' cer to cl/(, l'archi tetto, de ve posseder e la sua co- struzione al meno. bene come :1 p en - sa/ore possiecle la sua gram m at ica.
E ln costruzi01W esse nd o lilla sci enza più d ifficile e c om p lessa della gra m - ma ti ca , gli sforzi d ell'architetto ri- l1HUlgOlio lu ngamente legati: essi pe- rò non d e vono immobilizzarsi
))0E lo stesso L e Cor busier scri ve ancora r he
«architettu ra è quando v i si tr o - va emozione p oetica . L 'architettura
(~ 111/(/
cosa plastica. Con dei /II at erial i La lnutuglia teor ica su l/ a n ecessità di una nuova ar ch it('1tura
,sipu ò consi- d erare v itt oriosa . Tutta la ' giov(//l(>
gen erazi01w artistica e la
maggi o-run za d egli ar chitetti co nside ra no indispensabile
lUIrinrunm
niento
co -st ru ttivo, volu t o
dall' im pi(~gudei m oderni materiali
f!.dalle m odifi·
cat e cond iz ion i della n ostra vita Ma bisogna [ndiuidua re
ifalsi te n - tati vi di modernità , i brutti adatta- m enti degli antichi sist emi su appa- r enti audaci e formali. Edu care cioè il gu sto del nostro tempo in projon- dità .
E RAZIONAL I SM O
L
E ' i ntere s san te so prut.ut
to , distingue- re gli ed i fici in cui si è tenuto cont o con prec.sione e intelligenza dell e leggi costruttive dell'epoca, ma è
an-che utile l'edere gli sforzi di perje- zionam en t o ch e i più geniali archi- te tti s'i mpo/lgo noo
Possia m o sos ten er e ch e moltiss.m e cas e (e in m od o particolare quelle di Cropius , Va n Der R oh e , Rading , M ay ecc. in Germania . Le Cor busi er, Lur çat, Mallet St euens, Btulooici , ecco in Fra ncia) rimurran no es te tico- mente d urature p ercli è
11611innulza- te con ele m en t i pro vv isori
edi mod a
/lUI
ris pond en t i a defini tivi concetti di struttura. Ma sia mo sicuri di poter ummirure iII un pross. mo do m an i b'lIe realt à arc h itetton ic he ben p iù car atterist ich e - , Queste non Ii m ite ran -
IlO
l'importanza delle costruzioni prece d enti, m a si disti n gueranno per ori ginalità
eper Iirismo .
.' RIGHET T
R.
GERMANIA IN
I tedeschi hanno però fatto gra nd ; cose. L'architettura del ferr o, de l cemento e d el vetro ha m iglia ia di costruzioni a Berlino, Fra nco forte . Stocc ar d a ed in tutta la G ermania . Ma i 'te deschi n on si son o fermati a costruire modername n te le vill e e i palazzi, gli ed ific i 'p u b b lic i e gli stabilimenti. La n uo va a rc h ite tt u ra si è imposta anche come .a rc h itett ll_
ra rel igi osa.
denza di vol ge rsi sem p re al più nuovo, al più semp lice. al più pra- tico , crea l'ambiente necessario al - l'a fferm azione .
Il proble ma della nuo va arch ite ttu- ra è stato a ffron ta to dai tedeschi co n la decisione estrema, la volontà a ssoluta , la precisione inderogabi- le che tipic izzano q uella popola- z io ne .
V a lu ta ta n e l' importanza, sono partiti di carriera senza tentenna- menti e senza s oste . La Germania è il paese c he c on ta il maggior nu- mero di co struzioni moderne. Inte- re vie, interi quartieri, addirittura in te re città sono state realizzate ra- zionalmente. Nell' architettura te- desca s i riscontra un maggior sen- so costruttivo' ed una superiore per- fezione tecnica , che p erò . nei
COIl-fr onti con l'architettura latina, ha un senso di pesantezza e quasi di mon oto n ia , superando la necessità funzionalistica ogni es ige nza di li · nsmo.
E FRANCIA
C hiese perfettame n te ra ziona li so·
no state in n a lzate a Berli no , a j:l Amburgo , a D usse ldor f e ih molte aìtre
C.l a~ f'ronao e r m an:c he, m a a nche s vizzere da pa~te degli ~f-
. G E R M A N I A chitetti H ol zm ist er , Herke m me j-, Bartin g , Berlage, Webe l-' .
L'achitet tura tedesca prese n ta u L'a rc hi te tt ur a m od e rn a ha tro va to co m p les s o di a rti sti che hanno d l' ambiente adatto ad un imrnedia- mostrata una prop ria o rigi n a lit ' . to sviluppo nei paesi nordi ci e Walte r Gropius, Mies von principalmente in Ge rmania , per- he, Marcel Breuer, possono
Ii i' a.JcoJatril~e di quei ' . . '- T'itff" ~
. ' ." '':>0'" ,, ,..tpo
l,a po remrs
alrm un cra re germanici.
per innato an tisentimentalismo ad ogni vincolo.
~i',ra d izio ne , la ten- Oggi all' importanza dell' architet-
tura nuova non è possibile sfug- gire, perchè troppo grandi irnrne -
t:rr. .
id e n t i son o i risulta ti che se n e ' engo n tI - - o -
prnh eam' e e d esteticar.ente .
n umerosrssrrm.
tante per ori ginal it à il progetto della
« c ittà vertic ale
»st udiata per il piano regolatore di P a r igi .
Nel 1926 è stata realizzata a Pa - rrgi dall 'arch. Mallet St evens la prima via interamente ·m ode rn a con un risultato pratico ed estetico della massima im porta n za per l' e - quilibrio , l'eleganza , lo s plendore o ttenuto.
Conquiste, queste, che non riman- gon o esclusivamente patrimon io del popolo francese, m a nella lotta mondiale per il rinnovamento del- l'architettura, costituiscono vittorie per tutti coloro che apportano un co ntributo di idee e di fede . E le città oggi hanne bisogno di essere spiritualizzate ' e liricizzate d 'una spiri tualità e di un Ìirisrno che si a es pressione sincera della origin a lissima vita m e ccanica che ha ge ne rato l' im m ensa e stetica della macchina.
E ' gran d iss im o lo sviluppo preso dalla nu ova architettura in tutta la Francia, dove vill e , palazzi, ed ifici pubblici, cinema, teatri, autorimes- se, stabilimenti sono stati costruiti
c A
NELL'ARCHITETTURA
A N
STIL E
Q -
R
Un altro grande ?'chitetto fran cese è Lurçat: di ,lu i sop ra tutto è impor- Così il piano regola lore d i A lge ri , c he fa di questa la città pi ù mo- : dema del 11.~'";'.rI() in rapporto a soluzioni urbanisti
-r arch "
o.Le Corbusier va considerato come il primo fautore del rinnovamento architettonico in F rancia, sia per la grande batta glia sostenuta, sia per le sue realizzaz ioni che sono fermamente espressioni nuove ed or iginali.
L'archit ettura franc ese è c a ratteriz- zata da una ricerca d i e leganza che n on è però un fal so prez iosis m o s tilistic o, rispon dend o a certe e si- ge nze psicologiche d ella popola- zi one .
C'
. vera m e n te importante il suo planu
.~ ....
d II
-;l;Earigi con il progetto e a « citta rauJUv . , ve l'estetica della n uova città in rapporto alla vita meccanica d'ag- . g i e d alle necessità che ne de ri- vano, è studiata con una efficacia e risolta con una genialità che non si può disconoscere .
HA ASSUNTO UNA SUA CARA T- TE RI ST IC A I N CONFONDIBILE TRA LE C OST RUZI ONI DI TU TTO IL MONDO
D I F I C I P U B B L I C I E C A S E D' A B I T A Z I O N E A RC H ITETTU-
RA TEDESCA ' LA NUOVA
Possiamo affermare c he ee la nu o- va architettura italiana, riuscirà a svilupparsi ,c om p le ta m e nte n el senso cui o ggi tende , non tarderà a superare quella francese perchè più profonda , più umana, più pre- cisa.
C h i negherebbe la ge n ia lit à d i Le C orb u sie r? Moltssime , e tutte ori- gin a li perchè esp rim o n o con forza la personalità dell' artista , sono le real izzazioni di questo architetto che è attualmente uno dei migliori.
Cominciò nel 1919 a [arsi luce per le sue idee novatrici espresse in una rivista d'avanguardia l'Es p rit Nouoeau, da lui stesso diretta .
F
L' ARCHITETTURA· IN
.. c I D I. ' I / I. r c I , 5
'.. ---
ET E R N A
Roma dell'Italia fascist a vuole un aspetto e un volto m odernissimo , che non abbia umilianti assomi- glianze col suo gloriosissimo pae- . sato (genia lmen te valorizzato - lo ripetiamo - , ma no n confuso col nu ovo suo aspet to), e che non pre- senti equivoche ide ntità con sc hemi estetici d' oltre confine .
All a bas e della nostra arte di iia- lici, di mediterranei per eccellenza st a la poes ia , oltre c he la prassi.
e del sottosuolo costituiscono ele - menti basilari ai quali - non che trascura rli - debbono ispirarsi' gli architetti della città nuova.
Sia mo dei generosi di cuore e di inte lle tto. Amia mo la luce -1 - non quella çhe filtra
é!- •'So e v trate di ~ una cli. aca . ma quella che giunge Jiretta a tonif icare il corpo ed a vi F icare il fiore .
VITTORIO ORAZI
Tutti quei progetti che in nome à i un razionalismo d'oltre confine.
malamente camuffato da razionali- smo nostrano (esiste per noi una ne- cessità razionalistica ,:l). tendono a violare questi elementi basilari sono quindi esiziali, in quanto deforma- no irrimediabilmente il carattere , più che l'aspetto di Roma , confe- rendole - sia nel « piano » che nella « architettura » - un rigore nordico che... nulla ha di italiano nè di romano.
Elementi psicologici. trascurabili solo per chi ha ristrettezza d i vedu- te. essenz iali p er coloro che sanno be ne che l' architettura, e qu ind i le citt à sono figlie dello spirito di una razz a, delle caratteriStiche etiche di un dato mom ento storico e non d i form ule dis tilla te da cervelli solita- ri - assorti a compulsare libri - , nè di comprom essi artistic i ove lo sforzo di creazione cede al co modo plagio.
Non si tratta di concepire una for- mula e di ap plicarla ; Roma richiede ben altro.
Il pu ro e nu d o e gelido ed egoistico utilitarismo nordico ci è estraneo.
Roma non vuole contaminazioni del Barocco (proprio qui dove il Ba- rOCCo autentico ha i suoi capolavo- ri?) e non vuole esperimenti « in corpore vili » di geli di astrattismi nordici.
Di ques ti elementi debbono tenere conto - sopratutto - coloro che, sulle direttive del Duce, si accingo- no a dare a Roma l'aspetto che è
.imposto dal nostro tempo .
-....d. In pllt - -'\;.o '1\.l~ lV__'"" ...l"I'.L_... """
al Fascismo - stia mo acquistando un senso della realtà che ci era qua -
si ignoto e che ci fa considerare
~...
~' la vita e le cose con una serietà ed una accorte zza non davve ro con- sueta in noi, in genere faciloni ed estemporanei .
C I T T A' LA
L'atto di nascita della nuova Ro- ma è da ricercarsi nel memorabile discorso pronunziato dal Uuce il
j
I dicembre IYl5, in Campidoglio, nell'insediare il Primo Governatore d~Ha CIttà, Filippo Cremonesi .
Dopo Roma cesarea e Roma papa- le, ecco Roma de U'Italia fascista.
In quel discorso, veramente di
«
stile romano », si ponevano lapi- dariamente i capisaldi del rinnova.
mento dell'Urbe e si ribadiva il concetto della duplice serie di pro- blemi che dovevano essere affron - ta ti e risolti per conseguire la mèta - i problemi deJJa necessità e della grandezza - ; si parlav a del gran- ae passato non meno che del pro- mettente avvenire.
- Q uest ' ultim o è il problema più dif- ficile, più complesso e sul qual~
l' attenzione del mondo - checche si creda - non è minore, in quan to proprio la sol uzione di que:t~ pro:
blema darà la prova tangibile di quello che è artisticamente l'Italia Iascista,
rvoma
non deve proporsi di assu- mere il volto di una metropoli d 'ol- tre confine. Oltre che un plagio de- gradante, sarebbe una defonnazio- ne del suo più intimo carattere. Fa- scino delle sue glorie passate - uniche al mondo - , caratteristiche na tu rali che poche città posseggo- no , particolari condizioni del suolo Non si tratta nè di un rinnovamento ed ilizio , nè di una semplice res ur- rezione, e va lorizzazione dei monu- menti del suo grandioso passato, ma di ben altro : ossia di adeguare la Città Eterna allo spirito dell'Italia rinnovata dal Fasc ism o, di farne effettivam ente la capitale morale della Nazi one. d i darle un volto che esprima in compendio il carattere essenziale, inconfondibile della at- tuale rinasc ita.
Il fenomeno di Roma che sta assu- mendo nella st oria il suo terzo volto attlrae giustamente l'a'ppassionata attenzione e l'interessa mento di tut- to il mondo.
Altro discorso fondamentale, in cui si confermano e si sviluppano - pur
Inmodo sintetico - I concetti che devono presiedere ail a rinascita delia nuova Roma, è quello pro- nunciato dal Capo del Governo nel marzo 1932, a proposito del p iano regoiatore di Roma, ove appare chiaro che la resurrezione delia glo- ria di Roma antica non deve andare a detrimento delia Roma a ttuale .
Lo spirito degli intendimenti e d~l
le difettive d ; Mussolini è proprio aui : da re all a Città un ' impronta
v IUt.:U , ll}I .llA:1, ~vu....v J.Cl..":1\0..1._.1.-- r
paia genialmente valorizzato 1'anti- co e - pur col massimo rispetto storico ed archeologico - avvicina- to e legato a noi , sì che il monu- mento, da cimelio muto, si trasfor- mi in opera . ' - , te ed abbia un fec ondo potere rivo ed evoca- tivo; e secondo la quale appaia ge- nialmente espresso il tempo nuovo . Il genio fatto d'in-
tuizioni che c a rat- terizza Mus so "ni, c o l suo im pe to net ta m e n te a n titradi- zio n a le e en rle u ì- tu ra le , tu rto inven - tiv o , di s s e p iù v ol- te agli artisti della Mo s tra dell a Rivo- I u z re ne Fa s cis ta :
« e s p e ci almente non fate nu lla c he r ico rdi il p a ssati- smo della p alan- d r ana d i Gio litti, nè 700 nè 9 00 ».
~iI
c o s tr ins e co sì alla legge formidabile del soggetto at- tuale v ivente in ar- te. E ,·quale sogget- to? L A RIVOLU- ZIONE FASCISTA.
Cioè li costrinse all e leggi stesse delle grandi insur- rezioni: ottimismo.
orgoglio creatore, sintesi semplifica- trice, dinamismo, policromia ag- gressiva.
F . T. MARINETTI Non può esistere grande arte senza soggetto e senza persona lità. Le pa- reti della Mostra della Rivoluzione sono meravigliose opere polimateri- che di oggi e d i domani e non ar- dite e felici inqua- drature archiviali .
L'alto c o nsi g lf.,r e d i e ste tica che e ra in q uel m o m ento Beni t Mu s so lin i e
_. ... v :I' :I__ ... .,...---
!.UZIONE esclude- vano ogni nos ta l- gia, ogni patina da Museo e ogn i sta- ticità. Avvenne così che molli a'r- tisti realizzarono delle pareti netta- mente moderne perchè futuriste, cioè prive di qual- siasi compromes- so tra lo splendo- re geometrico ar- chitettonico di metalli, luci eec., e un ritorno in co- lore grigio-terro- so - pessimista di rifacimenti di an - tichi affresch i glo- riosi.
\
m ent ale im p ortanza armon izza re il co lore del n uo vo e<l ifi1io dm q uello dei mon umenti circostanti .
L 'archite tto concorrente deve r icor da re , inn a n zi t u tto , che « conti - nuità cl elia tradizione di R om a ) non vuo I dire plagiare gli st~; delle anti che co struzioni, n on vuo I < 1ire archi e co lonne , 'n on vuoI dire li- mitare il Nuovo.
Roma deve ave re un 'arch it ettura nuova all'alt ezza delle sue gr and i cos t ru zio n i d el pa ssat o . N on si I p UÒ pensare al ce n tr o vivo ·d el :o St a to Fa scista sen za uno st ile che lo car atter izzi n ella stor ia d el mondo.
« Il co ncorren te ha pie na lib ertà nei riguardi d el sistem a cos t{ uttivo
,
e dei materiali di cos tr uzione m a nella scelt a di qu esti e sowat utto
/.
'n ell a concezione archite ttonica dovrà t en er e present e, l'ath ssim o ;;i- gnifica to del tema d a svilup p a re e del valo re d ell' am hien tei ll cui il
•..r:-.
n uovo edificio sor gerà . Ne i r iguard i dell ' am bi ente assnnerà
fon~a-L 'architett lua di R om a , com e non p uò ripetere le form e uni cament e u tilitarie dell' edilizia moderna , non p uò im itare ripetere o sel::'l.ir~ le fo rme < Iella su a tradizione . Lo sti le più i n armonia con l a tradizi on e di Roma sa rà quell o I p iù puro, più intransigente e più esp ressivo del - l' ~p oca meccanica. Solta n to degli st ili puri si ac co r dano tra di l or o.
VuoI dire invece: Creazione - Primato mon d iale - superiorità arti- stica e costruttiva.
Trionfano oggi sis te mi , tecniche e materiali < Ii uso universale, i n ti- mamente lega ti alle realtà meccanich e: bisogna adottare questi mezzi per r ealizzare un 'opera ch e sia la più grande , la più audace, la più mod erna, e la più lirica delle architettur-e . Un ' op er a che esprima
l 'universalità di Roma e il coraggio novatore della razza. Un 'o- pera che interpreti la bellezza deUa n u ova civiltà e la potenza del Regim e fas cis ta .
Il concorso per il nuovo ed ificio fa sci sta di Via dell ' I mpero illl ipegna perciò gli artisti italian i i n u n a gara che va oltre la semplice bellezza este tica e costrutt iva : sa r à un ed ificio che ri vel erà il grado di po- ten za cre ativa e di profondità sp ir it u a le del l Ttaliano moderno.
Il bando del concorso è mo lto chiaro :
La conc ezione archit ettonica sarà tale da corrisponfÙ>r p a
. --
, e (Ula pot en z« un presse dut. r ascisn . l ' -n o na m e nt o
- ,. Il.
rtr
.na zionnle nella con ti nu ità della tradizione di Roma.
Il grande edi ficio dovrà essere d egn o di tr amandar e ai l :;;;;:'
COlicaratt ere du rat uro e u n iversale , l'~poca m ussol inian a ». . ~
MOS . TRA
I TA LI A N \ 'A DI
"
PLASTICA MURALE
La I(Olttà Nuovali or g an iz za per il 193' e ind i sc u t ibil e il rapporto fra l'esterno sere un I(dup licatoIl di altre gra ndi Mc- ma le pittur e murali erano in maggio- ne comprenda il ser vi z i o negativo ap- l'a ltezz a della modern a sensibilità tta
una gr a n de Mostra di plast ica murale
e .
l'in t er n o di un'architettura, Perciò stre di ar c hi t ett u r a, Il problema della ran za contrastanti con lo spirito, lo portato al rinnova m en t o arenttettontce Iiana: sensibllltà che la Mo st r a dell a da tener si a Tor i no , Daremo in seg u i to plasti c i di costruzioni , mobili, movtmen- plastica murale è per noi importante, st ile e le ragion i d'essere della nuova ital iano, Rivoluzione FaSCista ha defin iti v amen t e il I( regolamentoli della manifestazione, li e sviluppo di pareti, oggetti orna- urgente e indispensabile all'affermaz:o- architettura: erano pitture murali alli- sanzionato,l'elenco dei Prem i , i nomi dei compo-
---...
nentì la Giuria per la sce l t a delle opere,
mentali, stoffe, materiali nuovi con- correranno a dare l'atmosfera necessa-
ne di una autentica architettura italiana.
Purtroppo i recenti esempi della Trien-
ncate oome nell e sa le di un Museo, strt- denti con la modern ità costruttiva della
La Mostra di PLASTICA MURALE, che
la IlCitt à Nuovali organizza , im p o r r à L'atmosfera degli ambienti , in questi ria per comprendere le plastiche murali naie e di altre Mostre minori , furono Triennal e, disorgan iche come fu n zi one . l'ob b ligo del sotggetto e nessuna opera Edifici e in queste case, non può ave re Questa Mostra non sarà una fredda e- rea Iìzza te. più confusionari che utili dal lato est e- Grave cotpa or g a n i zza t i va. sia coma pot r à esse r e ' concepita indipendente- nulla di freddo e di incerto: dév e esser e
spestzton e di bozzetti e di pitture deco- tìco. Rimase salvo il principio di scel t a d'artist i che come distribuzion e men t e dal rapporto
oon
l'architettura, calda, intensa, virile, ottimista, inar-
rative, ma una creazione di ambienti Questa Mostra avrà una sua mcenton- aver voluto difendere jl contributo clei lavori: ci auguriamo che il res p o n- I nuovi Edifici Pubblici e le case priva- monia oioè oon le forze giovan i del dimostrativi, dove dcvra risultare netto dibile caratteristica e non intenderà es- dei pittori al rinnovamento della casa, cabìte di questa pessima organizzazio- te hanno oggi la possibilità di esser e al- Faso ismo,
,
R A
LA SP EZIA pittore. FlIIla
u
T T
sono due forze be n distinte ma che dev o n o essere usate come elerrie n ti cos t ru ttivi per la perfetta realizzazione di un ambiente.
prlLLIA
Possiam o sostene reco n crgJg/io.che l'aero-
·p itt u ra rappresenta il principio della nuova storia dell' arie e che all'infuori di essa nv n è più possibil e creare delle·vpe re impor- tanti.
ucsl è {isEolo. con date ine uivocn bili
, ". ... 'l'C"'l ' " _ ~T r '
si i doc e m e n ti precisi perc h è "8 i vi
cora qu a lc he individuo, p'ii.JHj~#JI.II'!!.!I'o"'."-.
in molaiede, che aC9_ usa i futuristi italiani di imitazic,ne esl~..,tbasando il suo giudizi o
(
su bp ere di au}"" ri strani e ri direttam ent e in- fluenzati dji7uturism o .
Que st a difesa della pittura murale si deve perc iò in te n dere pe r que gli ed ifici dov e la funzione dell' abitabilità non è tutto. E si deve sempre inte nd e re, non co me sov rap- pesta all'arch ite ttu ra , ma usata in senso
~/costruttivo » a comple ta men to del luo- go . Il razion a iisrno-è un punto di passag g io e il suo svilu p p o non pu ò essere in alc u n ritorno o in alc un -t rinuncia , ma nell a for- mazione di un gust o o di un'estet ic a dove hanno la possibilità di collaborare tu tte le arti purchè assolu tame n te in armonia con la nostr a epoca.
L'aer op ittura non vuo I ioltan to dire sen- saz ioni fisiche e prosp ettive dall' alto. VuoI dire esp ressio n e di una spiritualità origina le, vllol dire altri mis teri che allargano lase n- sib ilità umana. Ecco
p~rchè '
soste ngo checon l'aeropittura si inizia la nuC'Oa storia .dell' arte..Si chiude cioè il periodo paga no- naturalisiico per en t rare in un grande perio- do di nuoVa arie religiosa, che non è più quella de i biza ntin i o dei gotici ma è quella degli uomini all'epeca della Macchina. quando ne ssuno al mon do pensava di rin - nouere il «sogge tto" in arte, è sorto con- tem poranea mente al cubismo j:ancese che allo raera un sem plice moviment odi rea z io - ne all'impres ;ionismo, senza ideo logia.
T
utti i va lo ri che caratterizzano oggiì'
arte mondiale furono scop erti dal [uturismo e, dopo le cla m o ros e espcsi zion i in 50_città europee, tutte le avanguardie assorbirono le idee, i principi plastici e le intuiz ion i .je~primi futuristi .
o p R
E
ARCH, O, ROSSI
Pa rt i oo l a r i dell a nuova sala del Municipio con pannelli del Il futurismo è sorto 24anni or sono per me-
rito di artisti italianic specialmen te di Ma- rinetti, Boc cioni , Sant'Elia. E' sorio come nece ssità di rag g iung ere un'arte della no- stra epo ca, in ogni campo , dalla po e s ia al- la pittura . alI'archi tettu ra eCC. E' sorto Noi possiamo dimostrare con serenità che • quadri futuristi, tutti, senza eccezione, no n sono og gi arie p~ra. come non esiste un;al-
tra arte decorativa. Il futu'.smo è dl!nque sorto com e interpre- taz irne della civiltà meccanica che fasciava
La
seconda accusa è: uil futurismo non si i!"mondo con nuoce le g g i e nuo vi cos!un u".è rin novatol>. Questa è l'accusa più stupida / Le ragi oni in fo rm ati ve dell'arie futu ristcJ su- e più ing enua. Chi continua a icolpire o a
j
birono naturalmente una continuae~oiu -
dip ingere il nudo , il paesaggio , la mela c zio n e, per nuevi apporti, nUOVe creazion i, la bottiglia che prima di lui hanno scolpito svilt.ppi dive rsi. Si è così ,rriva !i .,l!'aere- o dipinto con maggior inte nsità gli artist i pittura che rappresenta per i futuristi una vive n ti in un'epa ca più aderent e a que isog- reali zza zion e decisiva, una superiorità eno r- getii ,non trova rinnovamento nella pittura me su tutti gliavang~ardismi
del ' ;ondo .futu rista che in vent'an n i si è aff ermata in un inizio d'infini te rice rche. mille ricerche , in mille originalità, in mille
'risu ltati concreti . Con f rontate un quadrol di Boccioni e un quadro,ad eset1!pio;di Pram"
polinio di Dottori:.troverete tale evo luzione e tale'rin nol' am e n to che in
alt ~i
tempi a-vre b bero richiesto dei secoli. lo penso anzi ch e il rin n ov am en to fu quasi eccessivo, per-
chè ·m o ltis s im i nostri accusatori avrebbero·
bisogno di vedere un miliene·di quadri id e ntici, bisogno gimer~to dalla.loro natu- rale dif ficoltà di in t uiz io ne.
Due accus e si fanno oggi al Fulurismo: la prima è: «il futurismo è soltanto dec ora- tivo )1. Chi sosti en e ciò igno ra in mod» al- larm ant e che mai, nella storia dell'a rte. fu possibile l'esist enza di un'ar te deco ratiVa in contrasto con un'arie pura, mentre se l'arte futurista fosse soltanto dec emtiva e l'arte pura fosse quella im bev uta di tradizione , si dovrebbeammett ere la presenza di due gu- sti, di due sensibilità , di due mentalità ta/- mene contrastanti e different i da·essere im- poss ib ili nello stesso individuo.
A
-L'arte juturiata e invece J. ~,)rù.l l lJa, ornamentale ecc. seconde; l;-cap acità e le qualità dell'artis ta, secondo bisogni, lc ap- plicazioni e le ispira zion i.
te ri a li diversi (metalli, legni, vetri, conglo- merati). Affresco o mosaico, «s il e xo re» o cc.mposizione, inten d o per pittura murale la sintesi de i va lori spirit u ali ch e .il so lo movimento archite tt o ni c o de ll e masse e de- gli ogge tti no n può ra g g iu n ge r e.
6) nelle Fiere, nelle Esposiz ioni , ne ll e anti- camere e nelle sale del Consi glio di molt i E.nt i. i gra fic i delle stat ist iche, se fatti da ar tisti d' in ge gno , so no pitture murali tutt'al- tre che an n o ian ti: palpitano in ve ce di ap- passionante realtà nel ritmo della nuova vi- ta .na zio n ale. Nelle case .e negli ambienti pu b b lic i i «so g ge tti fascist i » hanno valore em oti vo sen za dubbio superiore a quelle procurato da un semp lic e arredamento. I
"q uad ri «a str att i" cio è non illustr ativ i e
non rettori ci, sono ricc h i di misteri e di pro fo n dità spirituali che ne ssun a par et e li- scia può avere. L'a rre da me nte e la pitt ura
E
A
L
MURALE R À
U ,R
u
T
PLASTIC A
M
T
5) non intendo per pitt ura (a soggette sacr o o politico , o esalt ant e la vita mecc a nica), ~a dipen d e n za a qualsia si tecnica. Pra mpo[,- ni e Baume is ter han n e· fatto sem p re della pittura murale in rili ev o. Si so n o usati pro- ced im en ti speciali facen do collaborare ma-
À
4) nello stesso mio ordin e d'idee sono gli archit etti più .n oti d'Europa : da Le Cor bu - .ie r che, se es cl u d e la pittura da un palaz- zo per uffici, accetta per le su e ville parigi- ne iquadri di Lege r - a MalletStevensche inqua dra in tutt e le sue costruzieni i basse- rilievi di Marte!. Pitture di Baume i..ter e di altri sono nelle migli or i case te d e sc h e, pub- blic h e e priva te. Alberto Sartoris, tra gli italiani, è stato il primo a riccn oseere .non so lo !'importa:lza ma !'influenza delle pit- tu re futuris te e cu b is te su lla nuc.va arc h ite t- tu ra: si leg ga il su o volum e «l'a rc hit ettura funzionale» ed ito da Hoepl i.
3) in molti edifi ci pubblici la pare te lisc:a e la luce diffusa sono in d ica t issim e. Sareb- be errato qualsiasi altro ornamento . Ma al- trf edifi ci pubblici o per diretta funzione ed u c a t iv a (scuole, case di Balm a) o pe r propaganda e rag ione spiri tuale (Palazzi del- leIP o s te, Stazien i, Federaz ioni , ecc .) richie- dono qualche cosa di più del semplice mo - bilee della sempl>ce vern:ce. E qui en t rain ca;"p o quanto sost ene v o prima: !'impor - tanza del soggetto. E quando que sto sogget- te es p r ime non dell e accademiche nostal g'e tra d iz io n a li, ma delle forze cariche di fut u -
ro, non ·verr à mai a noia. Ness un a ideal:tà
nella quale si crede e che ancora è da rea- li:.zzare può'diventare mono to n a . Scriv o ciò perchè molti credono che la pittura fin isca per sta n ca re, se m p re ug u a le sulla stessa pa- rete. E' que st ione di saperla dispor re: si gu a rd i in fa tti la Mostra della Rivolu z io ne Fasci9ta e si pens i cos a sareb be se tutti i document i in 'e s sa cont e n uti fos se ro allinea- ti come nelle ve t r ine.di un muse o: è inve- ce la colla borazio n e tra architettura e pittu:
ra che le dà que l calo re necessario a'cre a- re la gr an diosi tà, la dramma t icit à e l'eroisme che in essa si ammirano.
2) la maggioranza degli architetti nordici (ma non tutti e non sempre i migliori) eli- minano la pittura dalle loro case. Questo si comprende per la tradi:.zione e l'educazione
«protestante" di quei popoli. Ma in Italia.
in Francia e in molti altri Stati la situazione è ben diversa: sinc a quando vi sa ran n o dei cattolici, la pittura e la scultura saranno«in- dispensabili. perchè !'immagine fa parte intima del culto. E' un bisogno, non solo della religione, ma della razza stessa. Tut- ti scmb d'accordo per difendere il rin,nova- mento delle chiese, ;"a non potrà ma i esse- re costruita una chiesa moderna senza un'ar- te che re nda !'interno adatto al culto.La ste ssa cosa vale per le camere da letto nel- le abitazioni private di credenti cattolici, do- ve una'pittura sacra è assolutamente richie- sta. Mancherebbe allo sco,po, secendoil mio parere, un quadro di altra epoca, mentre un quadro sacro di artista novatne :.nt e r p re t a, co n forme in t e ll e g g ib ili allo stato d'animo attuale, le im m agin i della fede. La chie sa cattolica non ha mai fatto questioni di sti le.
E
Ritengo utile precjsare e illustrar e alcuni punti già indicati nelle note prec e d en ti: renza alla funzione dell'ambiente. Oppure , quando vi sono pittur e a sogg e tto, domina la più vecch ia e buffa retto ric a . Per la di- re t.a possibilità educativ a e per la più alta possib ili tà estetica, questi lecali dovrebbero es se re ali' avangu a rdia del rinnovato spirito politico e art is t ico.
DELLA
R A G I O N E D' E S S E R E
c
T I
s T
À
c
p L
R
3) la nuova architettura vuole una pittura ch e·sia la sintesi della modernità: che con · tenga le forze e le bellezze di tutta l'orga- nizzazione civile. Una pittura che riveli alla nostra sensibilità le profendità e i misteri della nostra epoca, creando le im m a g ini pla- st ic h e del nostro tempo,
2) la nuova architettura non può accogliere dei quadri della cosidetta «arte pura", cioè lontana dalla vita intensa e appassielllante del presente, perchè inadatti a dare emo- zione e.gio ia agli uomini d'oggi.
4)la nuelva architettura vuole, in una paro-' la , il «Soggetto ». Tutta l'arte priva di sog- ge tt o direttamente is p ir a to alla realtà del- l'epoca, è inadatta alla casa moderna. Se un tempo il soggetto storico, la nostalgia del passato e il ricordo hanno potuto predurre delle opere d'arte, ciò era.dovuto alla uma- nità di allora che poteva anche illudersi di poter riv iverequei fatti ero ic i o sentimentali.
E' un pericolo grave, perchè in una casa la pitt ur a è la finestra aperta su i paesaggi dd- lo spirito. Un architetto intelligente che s'P- pia dare a un quadro o ad un affrescoun adattamento «costruttivo» (che si leghi c:!';>è all'ambiente e ne diventi. il centro ideùe) deve essere attento a non guastare la ~la opera con una pittura che richiederebbe ~i archi e le colonne.
Og gi sa re b b e un pazzo chi segnasse di po- ter ancora partecipare ad avvenimenti de lla sto r ia o della mitologia. La realtà ha supe · rata tutte queste fantas ie , ha aperto al no- str o sogno altri im m e nsi orizzonti. Ha fa tt o sposta re le.sguardo dell'uomo dall'ammira - zion e per il passa to ali'am mi ra z io n e per l'a v- ve n ire . Le unich e op e re di genere sto r ico so- no quelle vissute dalla nostra stessa gene- raZK/ne o da quella im med ia tamente prec e - dente , ma non rappr e s e nt ano fatti «d efi- nitiv i e conclusi )1 bens ì sla nci in avan ti, vitto ri e conse gu ite per preparare un pii!
gra n de doma n i. Sono opere sto riche cariche
di futuro. '
Ecco perchè !'insegn amento della «M os tra della Riv c1uzio n e Fascista " dovreb b e con- vinc ere tutt i gli arc h itetti mod ern i. Il sog- getto ha generato. una tale atmosfera· di drammaticità e uno stile novatore che la di- mostrazio ne no n ha bisognodi commenti .
migliori architetti hanno già indicati quelti pericoli di un'arte in contrasto cCn l'esteli-
,ca della casa. E' util" perciò precisare che:
I) la nuova a·rchitett~ra richiede una pittura che non sia unicamente ornamentale. cioè motivi di forma e di colore in armonia con l'amb:ente, perchè la nuova arcritettura ha i suoi valc~i ornamentali nei materiali stessi ch e la compongono, nello splendore geome- tri ce. delle sue linee.
Botteghe e alloggi bellis simi, raggiunti <D-
me ideazione e disposizione di mobili, :n ar m o ni a con le luci e een le tintegg ìatme, son o colpiti a morte nel loro equilibrio rrn- derno da pitture quasi sempre neoclassichi ,
Og,ni casa de ve avere la sua atm e sfe r a pro- dotta dall'intelligente collabàrazione con l'Mtista o dal giu sto adattame nto di pitt ure che in terp r e t ino i valori del nos~ro secolo . Specialmente gli «e d ifici pubblic: » le sed i di organizzazi o n i politiche o sin d a ca l i sono se n s ib ili a questa necessità.
Purtroppo, nella maggioranza dei cas' ,,,si en tra, ad esempio, in una Federazione indu · str ia le e si ha la sensazione di essere in un'1"- chi e s a o in un mUgeo: freddezza e indiff";
L'Ita li a ha già importanti realizzazioni di nueva architettura: nessuno può mettere in dubbio questo 'rinnovamento . Ma il tr icnio di un'edilizia moderna rip orta in prirroO piano un problema non in di ffe re nt e: que\!o de,lla pittura nella casa. Ed è un problerra urgente perehè vi sono nen pochi segni Italia della minima prepa'razion e in matera di molti architett i e decoratori.
A
E
A
A L L
S P E Z
F
L A
E. C A R 11 A S S I COI1UNICAZIONI TERRESTRI
NUOVO PALAZZO DELLE t10S AICO IN (ERAt1ICA NEL
POST E AlLA SP EZIA (t1ETRI6X5 ,60)
(t1ET RI 6 X5,6 0 ) POSTE ALLA SPEZIA NU OVO Pal AZZ O DELLE t10SAICO 1 14 CE RAI1ICA NEL
D EL LA S P E ZIA SALA DEl I1UNICIPIO
!CULTURA NELLA NUOVA E , P R A 11 P O L I N I COt1 UNléAZIOHI AE REE
I) affermando che nell'a rc hite tt u ra interna l'o rna m e n to è dato dai ma t e r ia li ste ssi , escl u d o ogni apporto freddo o ina d a tte.Così pure, dichiarandomi contro ogn i pittura
«pura », non mi s. può accusare di difen - dere qualche cosa di stat ic o. lo se-no il pri- mo ad ammett ere che un a qu a ntità di am- bienti privati e pubbl ici so n o beli. in sè
S. . . .. ...."~~si con lo sple n dore dell e loro pareti nu -
I ammette la rrvc Ìu z io rie decisiva dell a d ->• • t . l b·l· .
d' l . . ' . e e m rnovrmen o e con I 0TO ma I I m
e Iiz ra per l apporto der.nuovi mateiiali e t·1 L l ·t' d Il . . .
d . . . : me a o. a veOCI a e a nostra ìntuizione
el nuovi rnezzt tecrucì.. . . .E SI amm. te che. e la nostra mod'f'1rea a sensI I l a npu lanat 'b ' l' t " di questa necesaìtà crea oggr,come a~\"ennem le .mtiche fonti di ernczione : ho in altra tutte le altre epoche, un suo stile e-u;{., a sua . itt h I b Il dii'
b Il P , ' oc-asrone SCrI o c e a e ezza e ester-
e ezza. erche allora la pittura on do- di , . d Il
bb . no I una casa e meno Importante e a
vre e essere ccerente con questa l'Ìvoluzi~ b Il z d' t tt ittè h'
I . . . . .. . . e e la I u a una CI a, perc e que st a
ne? n tUtt.1 I.~e.rIodl ,P1U s~glllfcatJv, il rlP- è più direttamente a contatto con la nostra porte' tra ledificio e Iarte e stato chip e m l 't d St ì d ..
L' • h 11 b _I co pessa VIa mo er n a. iman o pereto
arcntetture got:c e O que e aroccr tt l' ff . h S ' E l·
va n o una loro scultura e una loro esa a a. ermaz.lone c e ant 18 aveva l'c.h pAid ..b6-. ~' 2m ette r esp resse hn dali anteguerra che la casa de- -~_-'-'----_ _-=-="""'_---f'!O,,:'''"~ J,'U.'.~h~'f2 \,,0 ...1~uaull !~}J1fl . ... non~tre~.!~ad un a m,.~ in ter n i «strid~'1.-
pIO al «quattrocento. menlr~88uno ' .are " rl-
bbe dìf d "arc hi . . t, co n qucs «, Cili.>.n a n t e se n s o meccarueo •.
re I en ere un arc nencra Ispirata a 1 I h' h d·ff t' l .
q u e ll a stessa epoca? J .Et ~ome ~ ~acc 10a . a li eren1...eggl d. stile, COSI Imterno di una casa puoave-
, . " . ....,....~re infinite soluzioni dipendenti 'da varie
L architettura e direttamente legata ali:n - necessità : la pittura è costruttivamente uni- dustria, ai prodotti, alla scienza, cioè alla / ta a molte di queste necessità
vita. Deve avere perciò il suo completamen- to «costruttive,".(la parola «decorazione>è oggi troppo compromessa e genera conju- sic n e] in una pittura e 'n una scultura ri- spon d e n t i alla ste s sa sensibilità.