PTOF - Piano triennale dell’Offerta Formativa A. S. 2016/2019
approvato il 14/01/16 – 20/12/17
Indirizzo: Viale Amedeo D’Aosta, 52 - Palermo
Telefono: 091 6214041 Fax: 091 6215933
Peo: pamm01500l@istruzione.it
Pec: pamm01500l@pec.istruzione.it Codice meccanografico:
PAMM01500L
Codice iPA: istsc_pamm01500l Codice fiscale: 80020300820
Introduzione del Dirigente
Il presente Piano triennale dell'offerta formativa, relativo alla Scuola Secondaria di Primo grado “Raimondo Franchetti” di Palermo, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo. A seguito della delibera, assunta al Collegio dei Docenti nella seduta del 11.01.2016, il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 14.01.2016.
Il Piano triennale nella sua complessa ed articolata elaborazione, secondo quanto recita la normativa di riferimento, è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'istituzione scolastica; in quanto tale esso riflette le esigenze del contesto culturale sociale ed economico della realtà locale in cui la scuola opera ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa.
Introduzione del Dirigente
In relazione a ciò questo Piano prende le mosse sia dalla profonda conoscenza che la Scuola ha del contesto sociale, economico e culturale in cui opera – il quartiere Romagnolo Settecannoli – sia dalla esperienza professionale, maturata nel corso degli anni, che ha fatto dell'Istituto una realtà formativa riconosciuta ed apprezzata dall'utenza e dai diversi interlocutori del territorio; tale patrimonio di conoscenze e di esperienza insieme alle sfide che la rivoluzione digitale e il processo di globalizzazione pongono alla scuola del nostro tempo sono il sostrato che anima l'individuazione della prospettiva triennale verso cui si proietta la scuola: una prospettiva che ha nella formazione culturale e sociale delle giovani generazioni, la propria ragion d'essere.
In vista di essa il Piano individua obiettivi formativi a partire dai bisogni, progetta percorsi di insegnamento ed apprendimento a misura delle diverse esigenze, predispone esperienze formative che garantiscano l'inclusione delle diversità e valorizzino le eccellenze, che alimentino il raccordo con la realtà locale, ma al tempo stesso aprano i giovani alla dimensione internazionale, impegna risorse umane e materiali, compie scelte organizzative e gestionali; in tali termini esso è il documento che costituisce e definisce l'identità della nostra scuola ed al tempo stesso è assunzione di impegno e strumento di interlocuzione con quanti si rapportano con la scuola: famiglie, territorio, amministrazione scolastica.
PTOF
PDM
PNSD
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
PROGETTI FRANCHETTI
VISION E MISSION
CURRICOLO
HOME
Piano per l’educazione alla sostenibilità
Decreti Legge 60/62/66
Legge 107/2015
Riferimenti legislativi
Goals Agenda 2030
http://www.asvis.it/home/46-82/goals-e-targets-obiettivi-e-traguardi-per-i-prossimi-15-anni#
Il 28 luglio 2017 è stato presentato al Miur il Piano per l'Educazione alla Sostenibilità, elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030”. Venti azioni, tra cui: progetti di efficientamento energetico, formazione docenti, borse di mobilità internazionale e borse di dottorato.
Il gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030” è stato costituito a maggio del 2017 ed è composto da esperti e vertici del Ministero. L’obiettivo è quello di trasformare il sistema di istruzione e formazione in agente di cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile, facendo in modo che in ognuno degli ambiti di intervento le politiche del MIUR siano coerenti con i 17 obiettivi dell’agenda 2030, il documento siglato dalle Nazioni Unite. A questo scopo è stato elaborato il Piano per l’Educazione alla sostenibilità in 20 azioni, raggruppate i quattro macroaree: struttura ed edilizia; didattica e formazione dei docenti; università e ricerca; informazione e comunicazione.
Per maggiori informazioni, cliccare sul link seguente:
Decreti legge
Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60
Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e del sostegno della creatività.
Per maggiori informazioni, cliccare sull’immagine della gazzetta ufficiale:
Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62
Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato. Per maggiori informazioni, cliccare sull’immagine della gazzetta ufficiale:
Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell’inclusione Scolastica degli studenti con disabilità.
Per maggiori informazioni, cliccare sull’immagine della gazzetta ufficiale:
Piano di miglioramento
Esito degli studenti Descrizione delle priorità
Descrizione dei traguardi
Motivazione delle priorità Risultati scolastici:
Nell'anno 2014-15 la percentuale dei non ammessi( scrutinati 4%e non1%) è stata pari al 5%
%alunni promossicon debito formativopari 31%
%alunni promossicon voto tra 6 e 7 pari 62%
%alunni promossicon voto tra 8 e 10 pari 38%
la percentuale della distribuzione dei voti agli esami è in linea con quella nazionale
Aumentare la percentuale degli ammessi alla classe successiva con meno debiti
avvicinandola alla media regionale e nazionale
Entro l’a.s. 2017-2018, gli ammessi alla 1-2-3 classe
dovranno arrivare almeno al 71%
%alunni promossicon debito formativopari25%
%alunni promossicon voto tra 6 e 7 pari 60%
%alunni promossicon voto tra 8 e 10 pari 40%
La percentuale dei non ammessi è costituita da alunni che sono particolarmente demotivati perché spesso non sono
supportati dalle famiglie e/o hanno lacune pregresse che non riescono a colmare, pur essendo state attivate strategie di
recupero delle discipline. Questo è un punto debole perché la scuola, pur avendo effettuato interventi per l’inclusione degli alunni particolarmente svantaggiati, nell’ambito di un progetto di massima, non ha realizzato un efficace coordinamento delle azioni individuali.
Ambiente di apprendimento:
La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo.
rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di
competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo più approfondito. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo più coerenti con il progetto formativo di scuola.
La definizione degli obiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere deve essere migliorata. Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personale interno e' coinvolto in misura limitata. La progettazione didattica
periodica viene condivisa da un numero limitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione. La
progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti non viene effettuata in maniera sistematica.
COSTRUZIONE DI UN CURRICOLO RELATIVO ALLE CLASSI I , II,III CENTRATO SULLE SEGUENTI STRATEGIE:
- assetti di lavoro di classe di tipo cooperativo
- attività di tutoring
- strategie di apprendimento fra pari
- strategie di didattica laboratoriale
UNA PROGETTAZIONE DIDATTICA PIÙ CONDIVISA ATTRAVERSO :
Percorsi didattici comuni per tutte le discipline, prevedendo dei compiti comuni nei diversi momenti del percorso scolastico, allo scopo di verificare la padronanza raggiunta dai discenti, in rapporto ai traguardi indicati dalle Indicazioni Nazionali e il grado di autonomia raggiunto nello svolgere con, o senza aiuti, le prove stesse.
- Prove comuni per discipline - UDA Trasversale di cittadinanza
Costruire un ambiente di apprendimento favorevole all’interazione comunicativa, allo sviluppo delle
competenze disciplinari e di cittadinanza e alla motivazione contribuisce all’aumento del tasso di successo degli studenti .
INCREMENTARE IL MONTE ORE DEDICATO AL RECUPERO DEGLI
Concentrare le risorse a
disposizione della scuola FRANCHETTI |CURRICOLO | PROGETTI | HOME
Inclusione e Differenziazione:
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono sufficienti. La qualità degli interventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusione è in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gli obiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definiti e il loro
raggiungimento non viene monitorato.
La scuola dedica un'attenzione appena sufficiente ai temi
interculturali. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è sufficientemente strutturata a livello di scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sono poco specifici e non sono presenti forme di
monitoraggio e valutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello di
Crescita del benessere socio- relazionale in classe.
Riduzione delle difficoltà d’apprendimento e dei problemi comportamentali individuali.
Utilizzo delle metodologie inclusive Utilizzo di procedure condivise Diffusione di interventi finalizzati al recupero e al potenziamento
Organizzare attività di laboratorio per favorire gli stimoli adeguati agli alunni in difficoltà, in modo che acquisiscono nuove abilità e conoscenze in un contesto di apprendimento di gruppo.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
COSTRUZIONE DI UN PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE
L’aggiornamento della didattica e dei criteri di valutazione contribuisce all’aumento del tasso di successo degli studenti
Linea strategica del PDM Relazione con i traguardi a lungo termine
Il Piano persegue:
a. Aggiornamento del curricolo
b. Coordinamento delle azioni individuali finalizzato allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza centrata su compiti di realtà
Questi percorsi concorrono entrambi al miglioramento della formazione globale degli allievi in termini di autonomia e responsabilità
a.1 Un curricolo più efficace, con attenzione alla
definizione delle competenze e alla loro valutazione, in funzione delle Indicazioni Nazionali.
a.2 La formazione degli insegnanti mira a lavorare sui punti di forza degli allievi e alla introduzione della didattica laboratoriale
b .1 L’omogeneità di valutazione delle competenze chiave di Cittadinanza consente il superamento della frammentazione delle azioni individuali ed è finalizzato al coordinamento degli interventi per lo sviluppo di competenze trasversali di cittadinanza.
Piano nazionale della scuola digitale
Come previsto dalla legge 107/2015 di riforma del sistema dell’istruzione all’art .1 comma 56,il MIUR, con D.M. n.851 del 27/10/2015 ha adottato il Piano Nazionale Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge.
Si tratta di un’opportunità di innovazione per gli insegnanti, per l’organizzazione e, soprattutto, per le metodologie didattiche e strategiche da usare con gli alunni in classe.
La nostra scuola ha realizzato:
1. PIANO BANDA ULTRA LARGA: dal 2015, la “Franchetti” è coperta dalla connessione a banda larga e wi-fi in tutto l’istituto ( resta scoperta la
succursale in viale dei Picciotti)
2. REGISTRO ELETTRONICO: dall’anno scolastico 2014\2015 è stato introdotto in tutti i corsi
3. LIM E CLASSE 2.0: Quasi tutte le classi sono corredate di LIM e postazione
PC; una classe è stata corredata da LIM, postazione PC e TABLET per gli
alunni.
Cosa ci proponiamo di fare nel triennio?
1. FORMARE DOCENTI PER INNOVAZIONE DIDATTICA E SVILUPPO CULTURA DIGITALE
1. SVILUPPARE COMPETENZE DIGITALI DEGLI ALUNNI
1. DEFINIRE UNA MATRICE COMUNE DI COMPETENZE DIGITALI CHE OGNI STUDENTE DEVE SVILUPPARE
1. SOSTENERE I DOCENTI NEL RUOLO DI FACILITATORI DI PERCORSI DIDATTICI INNOVATIVI, DEFINENDO CON LORO STRATEGIE DIDATTICHE PER
POTENZIARE LE COMPETENZE CHIAVE
1. COINVOLGERE GLI STUDENTI ATTRAVERSO FORMAT DIDATTICI INNOVATIVI
2. INNOVARE I CURRICOLI SCOLASTICI
3. MONITORARE, A LIVELLO QUANTITATIVO E QUALITATIVO, L’INTERO PIANO E LA SUA ATTUAZIONE
4. DEFINIRE COMPITI DELL’ANIMATORE DIGITALE
Interventi:
1. Creazione di gruppo di lavoro. Ripartizione dei compiti.
2. Partecipazione a bandi nazionali ed europei
3. Elaborazione di un questionario atto a rilevare i livelli di competenze digitali 4. Creazione sportello di assistenza alla prima alfabetizzazione digitale
Che altro?
ETTI |CURRICOLO | PROGETTI | HOME Piano di lavoro
Animatore digitale
LA NOSTRA VISION LA NOSTRA MISSION
La vision è ciò che vuole raggiungere la nostra organizzazione scolastica.
Ha gli scopi di:
- chiarire la direzione verso cui deve muovere il cambiamento dell’istituto;
- Dare alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta, anche se i percorsi possono essere complessi e difficili;
- Contribuire a coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone
L’istituto sarà un luogo di innovazione, inclusione, formazione culturale e relazionale per le famiglie ed i giovani del territorio, attraverso il potenziamento delle competenze
La mission è il mezzo con cui l’istituto vuole raggiungere la vision.
Ha gli scopi di:
- Accogliere, formare ed orientare le giovani generazioni tra
esperienza e innovazione.
- Valorizzare le eccellenze,
garantire il successo formativo e
integrare le diversità.
LA NOSTRA VISION
Obiettivi primari
Scuola come polo di formazione e
innovazione
Avviare percorso formativo, innovativo, metodologico e
didattico
Partecipazione di tutto il personale
verso la stessa direzione scelta
nel PTOF
GLI SCOPI DELLA NOSTRA VISION
POTENZIAMENTO COMPETENZE LINGUISTICHE
CITTADINANZA ATTIVA
COSTRUZIONE DEL SENSO DI
LEGALITA’ INCLUSIONE COMPETENZE
MUSICALI, ARTISTICHE E
MOTORIE ETICA DELLA RESPONSABILITA’
POTENZIAMENTO COMPETENZE
LOGICO-
MATEMATICHE E SCIENTIFICHE
STRUMENTI PER AUTOFORMAZIONE
PERMANENTE
INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI
Accogliere, formare, orientare tra esperienza e innovazione
Attivare azioni per valorizzare le eccellenze e
supportare gli alunni in difficoltà di apprendimento,
limitando la dispersione scolastica e favorendo
l’integrazione
Predisporre\realizzare azioni che favoriscano la
continuità educativa e l’orientamento
Realizzare azioni per incentivare la ricerca-azione
di una didattica che migliori le proposte operative di
istituto
Creare spazi di formazione per studenti, genitori, educatori, personale della scuola per una educazione- formazione permanente
LA NOSTRA MISSION
LA NOSTRA STORIA
La scuola nasce nell’anno 1933, durante il regime fascista, come Regia Scuola Secondaria di Avviamento Professionale “Torrelunga”, ad indirizzo agrario. E’ ubicata in parte presso la scuola elementare “Torrelunga” e successivamente anche presso un locale di Corso dei Mille. Nell’anno scolastico 1936/37 la scuola si trasferisce in Via Messina Marine nell’edificio della “Vetriera” ed assume l’attuale denominazione “Raimondo Franchetti”.
La scelta del nome non è casuale ma si inquadra nel periodo storico che l’Italia del tempo vive, in linea con le attese del regime.
Dopo la parentesi bellica che ha danneggiato l’economia della borgata, nell’anno scolastico 1946/47 cominciano a funzionare le prime sezioni staccate e, in seguito alla riforma scolastica del 1962, la “Franchetti” si trasforma da Scuola di Avviamento in Scuola Media, con un aumento della popolazione scolastica e del numero delle succursali.
Nel 1972 la Scuola “Franchetti“ si trasferisce in un edificio scolastico di
recente costruzione in Passaggio dei Picciotti, dove rimane fino al 1975,
anno in cui viene ultimato il prefabbricato in Viale Amedeo d’Aosta. In questi
nuovi locali sposta la sua sede ed ivi la Scuola continua ad essere
Raimondo Franchetti nasce a Firenze il 31 Gennaio 1889 da un’antica famiglia di origini mantovane. Il carattere di Raimondo si rivela ben presto libero, indipendente ed amante della natura e dei romanzi di viaggi. Compie il suo primo viaggio a diciotto anni imbarcandosi per il Nord America, dove percorre in lungo e in largo le Montagne Rocciose. Torna in Italia per fare il servizio militare volontario, come soldato semplice di Cavalleria ed in seguito compie diversi viaggi in Oriente. Nel 1912 è per la prima volta in Sudan dove viene punto da un grosso scorpione e si cura da solo la ferita con un ferro rovente.
Fino al 1914 visita il Sudan risalendo fino al Nilo Superiore. Qui raccoglie i suoi più bei trofei di caccia, soprattutto leoni, bufali, ed elefanti.
Nel 1915 si arruola volontario e rimane al fronte durante tutta la guerra e, aiutato anche dalla conoscenza dei luoghi, compie ardite operazioni.
Nel 1921 è in Kenia dove incontra Amedeo duca d’Aosta che resterà sempre il suo migliore amico. Dall’Uganda attraversa l’Etiopia meridionale e raggiunge a piedi la Somalia. La quantità di informazioni scientifiche raccolte durante questo viaggio gli vale la nomina a Socio Onorario della Società Geografica Italiana e gli permette di inviare un lungo rapporto al Ministero delle Colonie.
Nel 1927 è ad Addis Abeba per un progetto di esplorazione e ricerche.
RAIMONDO FRANCHETTI
A fine spedizione ha messo insieme un’enorme massa di dati ed informazioni scientifiche e il 10 giugno Franchetti è ad Assab, e ritorna in in Italia. Qui, nel 1930, pubblica presso la Mondadori il suo libro “Nella Dancalia Etiopica”.
Trascorre gli anni seguenti nell’Africa Orientale, dove compie diverse missioni politiche e
commerciali. A causa delle grandi spese sostenute per le sue spedizioni, e per l’opera di penetrazione politica, il suo patrimonio, già ingente, subisce una grave crisi finanziaria.
Durante i suoi brevi periodi italiani ha
importanti rapporti con la classe politica del regime fascista, soprattutto con De Bono.
Propugna l’inquadramento di un gruppo di
giovani ( possibilmente ex-ufficiali dell’esercito )
da utilizzare in Africa Orientale per missioni
speciali, “pronti ad operare per uno scopo
altamente patriottico ed a sacrificare,
Queste iniziative gli procurano una certa ostilità da parte dell’apparato burocratico romano, soprattutto i Ministeri degli Esteri e delle Colonie, che si ritengono in diverse occasioni scavalcati. Ha invece un rapporto privilegiato con Mussolini, che vede in lui la realizzazione dell’ “Italiano nuovo”.
Non prenderà mai la tessera fascista. L’8 agosto del 1935 il suo aereo col quale ritorna in Africa Orientale, fa scalo per una notte al Cairo, allora colonia inglese, e la mattina seguente, subito dopo il decollo esplode in volo. La sua morte desta un’enorme impressione in Italia e nel mondo, ma rimane avvolta nel più assoluto mistero.
All’estero si parla e si scrive di lui come del
“Lawrence italiano”. Viene sepolto, secondo le sue
volontà, nel piccolo Cimitero cristiano di Assab in
Eritrea e in seguito trasferito a Massaua.
CONTESTO
STUDIO DEL TERRITORIO IDENTITA’
CULTURALE DELLA SCUOLA
1. MAPPA STATISTICO-ECONOMICA 2. IDENTITA’ SOCIO-ECONOMICA
3. BENI E SERVIZI DEL TERRITORIO
1. POPOLAZIONE SCOLASTICA ( GRAFICI)
2. “FRANCHETTI”: IL NOSTRO ISTITUTO
3. CARTA DEI SERVIZI
Il PTOF è “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.
La riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione, legge 107 del 13 luglio 2015,
delinea una innovativa organizzazione scolastica
che ha come obiettivo la completa realizzazione
dell’autonomia e richiede alle scuole la
definizione dell’organico potenziato e la stesura
del Piano triennale dell’Offerta Formativa.
Il Piano triennale diventa il documento fondamentale costitutivo dell’identità progettuale delle Istituzioni scolastiche, coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studio e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.
Il nuovo Piano triennale dell’offerta formativa
deve essere predisposto entro il mese di
ottobre dell’anno scolastico precedente il
triennio di riferimento e può essere rivisto
annualmente sempre entro il mese di ottobre
(comma 12 della legge 107 del 13 luglio 2015) .
La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107 sarà integrata da iniziative di potenziamento e da attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi che dovranno essere individuati dalle istituzioni scolastiche.
Infine, il comma 17 della legge 107
dichiara: “le istituzioni scolastiche, anche
al fine di permettere una valutazione
comparativa da parte degli studenti e delle
famiglie, assicurano la piena trasparenza
e pubblicità dei piani triennali dell'offerta
formativa, che sono pubblicati nel Portale
unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi
pubblicate tempestivamente eventuali
revisioni del piano triennale”.
MAPPA STATISTICO-ECONOMICA DEL TERRITORIO
Il quartiere Romagnolo - Settecannoli in cui opera la scuola "R. Franchetti"
gravita nella Seconda circoscrizione che, collocata all’estremità sud-est del territorio comunale, si estende per 2139 ettari e comprende i quartieri di Brancaccio, Ciaculli, Settecannoli e parte di Oreto Stazione (Corso dei Mille/ S. Erasmo).
Nel 2001 – anno a cui risalgono gli ultimi dati censitari pubblicati dal Comune di Palermo ad oggi - la popolazione residente ammontava a 74450 mila unità, il 10,8% del totale del comune di Palermo.
La circoscrizione in cui gravita la scuola è quella con il minor numero di stranieri. Dall'indagine effettuata emerge che solo il 20% della popolazione campionata ha un'età compresa tra 0 - 14 anni, mentre l’11,5% ha più di 65 anni.
L’ampiezza media della famiglia è di 3,23 componenti, mentre è del 13,1%
l’incidenza delle famiglie con un solo componente e del 5,4% delle famiglie con 6 o più componenti. Rispetto al censimento del 1998 si nota un ulteriore decremento delle famiglie più numerose (sei o più componenti) dal 7,1% al 5,4%. La realtà lavorativa della Circoscrizione registra valori piuttosto critici.
Il 26,7% della popolazione attiva del campione risulta occupata a tempo pieno, mentre il 17,3% sono in cerca di occupazione.
La popolazione occupata è così distribuita per settori di attività economica :
• 3,9% in attività primarie (agricoltura e pesca);
• 21,1% in attività industriali;
• 37,5% in servizi vendibili
• 37,5% in servizi non vendibili, in prevalenza nella pubblica amministrazione.
Particolarmente interessante risulta la distribuzione della popolazione campionata in condizione professionale per titolo di studio e settore di attività.
Dall'indagine emerge che nel campo dell'agricoltura prevalgono le persone con la licenza elementare, mentre nell' industria e nei servizi vendibili sono impegnate maggiormente quelle persone fornite di licenza media inferiore; i titoli di studio superiori (diploma, laurea e specializzazione post- laurea) prevalgono nei servizi non vendibili.
Si rileva, comunque, nel quartiere una continua espansione e trasformazione sia nella composizione sociale, sia nell'attività economica che da agricola si è trasformata in terziaria; numerosi sono i piccoli commercianti, soprattutto nel settore alimentare.
Diffuso è anche il lavoro dipendente di tipo statale, regionale o il piccolo impiego. L'attività lavorativa si svolge, in linea di massima, fuori dal quartiere con il conseguente disagio della pendolarità.
L'economia della famiglia si basa quasi sempre su un’ unica fonte di reddito, quella maschile, perché le donne, tolta una piccola minoranza, sono prevalentemente casalinghe.
IDENTITA’ SOCIO-ECONOMICA
L'indagine sulle condizioni socio economiche delle famiglie della II Circoscrizione ha consentito di accertare una realtà segnata da alcune forti problematiche, prima fra tutte quella relativa alla mancanza di occupazione connessa alla diffusa pratica di lavoro irregolare e/o occasionale, in un quadro in cui, il livello dell'istruzione non supera, nel 34,1% dei casi, la licenza media inferiore.
Il livello non elevato dell'istruzione, il considerevole tasso di disoccupazione, specialmente fra i giovani, ed il lavoro precario diffuso, costituiscono, quindi, tre elementi che caratterizzano una parte della realtà locale. Si evidenzia infatti un certo malessere che sfocia talvolta in patologie sociali e in comportamenti ai limiti della legalità con atteggiamenti di prevaricazione, episodi di violenza e piccola criminalità. Spesso, al completamento degli studi, sembra anteporsi la necessità di trovare lavoro ed il lavoro dipendente è ancora considerato come un sicuro approdo di stabilità economica.
BENI E SERVIZI DEL TERRITORIO
Una crescente espansione edilizia, la presenza nel territorio di un presidio ospedaliero di alta specializzazione “Buccheri – La Ferla ”, la presenza di una struttura alberghiera di buon livello (Hotel San Paolo), alcune industrie alimentari ed artigianali di notevole importanza, sono presenze che hanno innescato un processo di rinnovamento e miglioramento all’ interno del territorio stimolando la crescita dei bisogni e rafforzando la consapevolezza che il loro soddisfacimento debba trovare soluzioni nell’ ambito del quartiere stesso.
Il territorio che gravita intorno alla scuola è fornito di poche Attrezzature pubbliche, mancano zone verdi, cinema, centri sociali, centri sportivi facilmente fruibili. Negli ultimi anni, la creazione di un centro commerciale di vasto respiro (Forum) ha creato un polo di attrazione forte per gli adolescenti in cerca di un luogo di aggregazione sociale. Sono presenti, inoltre, diverse strutture sociali private sia per minori che per giovani;
queste sorgono il più delle volte grazie ai volontari della parrocchia o come cooperative
sociali che usufruiscono di finanziamenti comunali. Esse, però, non sempre sono conosciute, per cui l’utenza è limitata, e
Le strutture pubbliche di servizio, alcune collegate all’ azione educativa della scuola, sono:
- Servizi dell’ASL N°6: (Consultorio familiare, Medicina scolastica, Neuropsichiatria infantile, Centro igiene mentale, Unità multidisciplinare H, Sert )
- Osservatorio locale dispersione scolastica “ Messina Marine “ che ha sede presso la Scuola Secondaria di I grado “R. Franchetti”
- OPECER Romagnolo (servizio sociale professionale per minori ed anziani)
- Centro sociale Sperone, Palestra comunale Sperone (strutture difficilmente fruibili perché situate in una parte “difficile” di territorio e poco controllate da un servizio di vigilanza)
- Centro sociale San Ciro fornito di : auditorium, biblioteca e palestra ( legato alla Parrocchia) Le strutture private sono:
- Centro Sociale Padre Nostro - Ente di promozione sportiva ACSI
- Associazioni di volontariato onlus : ( Agesci, Filo di Arianna) - Polisportive ( S. Sergio, Master, Dancing School, Kalaja, Andriale, Circolo canottieri Trinacria)
- Cooperative Sociali ( Argonauti, Incontro, Arciragazzi, Vaso di Pandora, Immagini in aria, Punto esclamativo, Il Mondo di Francesca, Quelli della Rosa Gialla, Orchidea, L’Isola che non c’è).
POPOLAZIONE SCOLASTICA (2015\2016)
Ai genitori delle prime classi è stato somministrato un questionario per rilevare il contesto socio-
culturale di appartenenza. Gli esiti dell’indagine sono stati raccolti, tabulati e rappresentati mediante i grafici allegati.
Dall’analisi dei risultati si evince che il titolo di studio prevalente è la Licenza Media (49%), seguito dal Diploma di Scuola Superiore (39%). Anche nell’anno precedente la Licenza Media rappresentava il 49% mentre il diploma di scuola superiore era il 35%. Minimo risulta l’analfabetismo (1 %) contro lo 0,4% dell’anno scorso e lo 0% di due anni fa.
Dal confronto con i risultati del precedente anno scolastico, si nota che i genitori con la licenza elementare risultano aumentati dal 5,1 % all’ 8%
E’ cresciuta la percentuale dei genitori con titolo di studio medio basso: i genitori in possesso di sola licenza elementare o media più gli analfabeti rappresentano quest’anno il 58,% contro il 54% dell’anno precedente.
I genitori in possesso della laurea sono diminuiti dal 9%, al 6%. Pertanto i laureati e i diplomati
rappresentano ancora il 45%, ma con uno spostamento dei titoli di studio verso la fascia medio bassa.
L’attività lavorativa più rappresentata è “impiegato” per i padri passa dal 40% al 46%”; le madri
“casalinghe” passano dal 52% al 62%. Queste insieme alle disoccupate (13%) Determinano una prevalenza di famiglie mono reddito pari al 68% e solo il 32% di madri occupate.( Dato in calo rispetto all’anno precedente)
Le madri impiegate passano dal 25% al 24%.
La % dei padri “disoccupati” passa dal 18.% al 19%; mentre le madri “disoccupate” sono il 6% rispetto al 13% dell’ anno precedente.
POPOLAZIONE SCOLASTICA (2016\2017)
• Attualmente l'istituto è frequentato da 729 alunni. Quasi tutti provengono dalle scuole elementari del territorio limitrofo. In questo anno scolastico le richieste d’iscrizione sono state maggiori alle capacità ricettive della scuola stessa e, di conseguenza, una parte delle domande sono state inoltrate alle scuole vicine. La popolazione scolastica si presenta eterogenea per appartenenza sociale, economica e culturale, come risulta dalla documentazione acquisita. I dati di seguito elencati risultano da un’indagine effettuata, attraverso un questionario somministrato agli alunni delle classi prime nel corrente anno scolastico, relativo a titolo di studio ed occupazione dei genitori. Ai genitori delle prime classi è stato somministrato un questionario per rilevare il contesto socio-culturale di appartenenza. Gli esiti dell’indagine sono stati raccolti tabulati e rappresentati mediante i grafici allegati.
• Dall’analisi dei risultati si evince che il titolo di studio prevalente è la Licenza Media (53%), seguito dal Diploma di Scuola Superiore (32%). Nell’anno precedente la Licenza Media rappresentava il 49% mentre il diploma di scuola superiore era il 39%. Minimo risulta l’analfabetismo (0 %) contro l’1 % dell’anno scorso e lo 0,4% di due anni fa.
Dal confronto con i risultati del precedente anno scolastico, si nota che i genitori con la licenza elementare risultano diminuiti dal 8 % al 7%
• E’ cresciuta la percentuale dei genitori con titolo di studio medio basso: i genitori in possesso di sola licenza elementare o media più gli analfabeti rappresentano quest’anno il 60% contro il 58% dell’anno precedente e il 54 di due anni fa.
• I genitori in possesso della laurea sono passati dal 6%, al 9%. Pertanto i laureati e i diplomati rappresentano il 41% diminuiti rispetto all’anno precedente di 4 punti con uno spostamento dei titoli di studio verso la fascia medio bassa.
• L’attività lavorativa più rappresentata è “impiegato” per i padri passa dal 46% al 45%”; le madri “casalinghe”
passano dal 62%. al 54% Queste insieme alle disoccupate (13%) Determinano una prevalenza di famiglie mono reddito pari al 67% e solo il 33% di madri occupate.( Dato costante rispetto all’anno precedente 32%)
• Le madri impiegate passano dal 25% al 27%.
• La % dei padri “disoccupati” resta al 19%; mentre le madri “disoccupate” sono il 13% rispetto al 6% dell’ anno precedente.
POPOLAZIONE SCOLASTICA (2017\2018)
Attualmente l'istituto è frequentato da 663 alunni. Quasi tutti provengono dalle scuole elementari del territorio limitrofo. Dalla combinazione dei dati rilevati dai questionari somministrati alle classi prime, con quelli rilevati negli scorsi anni emerge quanto segue:
Il livello culturale delle famiglie é medio, con il 51% dei genitori in possesso di licenza media il 35% in possesso di diploma superiore e il 7% di laureati. Le madri hanno generalmente un titolo di studio di livello superiore rispetto ai padri la licenza media delle madri è il 49 % mentre per i padri è del 52%, il diploma superiore e la laurea raggiungono il 43% per le madri il 41% per i padri. Per quanto riguarda l’attività lavorativa si rileva che è scarsamente rappresentata è l’attività imprenditoriale (2%), l’artigianato, (2%) e il commercio (5%) e libera professione 5%. Prevale pertanto il lavoro dipendente rispetto a quello autonomo infatti solo il 14% sono lavoratori autonomi. Il lavoro dipendente riguarda prevalentemente il settore dei servizi, con il 33% di impiegati, l’ 8% di operai. La disoccupazione media è il 16%. La disoccupazione delle madri è del 10%, quella dei padri il 22%. Poiché il 58% delle madri che non si definisce disoccupata dichiara di essere casalinga si evince che il 68% delle famiglie è monoreddito. Anche la percentuale di famiglie senza reddito sicuro nel triennio resta invariata intorno all’8%.
Analisi totale del contesto, relativa al titolo
culturale e all’occupazione dei genitori degli alunni relativa all’anno scolastico 2015\2016
Dalla combinazione dei dati rilevati dai questionari somministrati alle classi prime, con quelli rilevati negli scorsi anni emerge quanto segue:
Il livello culturale delle famiglie è medio, con il 49% dei genitori in possesso di licenza media il 38% in possesso di diploma superiore e il 6% di laureati. Le madri hanno generalmente un titolo di studio di livello superiore rispetto ai padri la licenza media delle madri è il 45 % mentre per i padri è del 51%, il diploma superiore e la laurea raggiungono il 47% per le madri il 43% per i padri.
Scarsamente rappresentata è l’attività imprenditoriale ( 2%), l’artigianato (2%) e il commercio (3%) con la prevalenza del lavoro dipendente rispetto a quello autonomo. Il lavoro riguarda prevalentemente il settore dei servizi, con il 34% di impiegati, l’8% sono operai e il 10% sono lavoratori autonomi ( commercianti 3% imprenditori 2% artigiani2%) la disoccupazione media è il 15%. La disoccupazione delle madri è del 12%, quella dei padri il 18%. Poiché il 53% delle madri che non si definisce disoccupata dichiara di essere casalinga si evince che il 65% delle famiglie è monoreddito.
Analisi totale del contesto, relativa al titolo culturale e all’occupazione dei genitori degli alunni relativa
all’anno scolastico 2016\2017
Dalla combinazione dei dati rilevati dai questionari somministrati alle classi prime, con quelli rilevati negli scorsi anni emerge quanto segue:
Il livello culturale delle famiglie é medio, con il 50% dei genitori in possesso di licenza media il 36% in possesso di diploma superiore e il 7% di laureati. Le madri hanno generalmente un titolo di studio di livello superiore rispetto ai padri la licenza media delle madri è il 49 % mentre per i padri è del 51%, il diploma superiore e la laurea raggiungono il 44% per le madri il 42% per i padri. Per quanto riguarda l’attività lavorativa si rileva che è scarsamente rappresentata è l’attività imprenditoriale (2%), l’artigianato(2%) e il commercio (5%) con la prevalenza del lavoro dipendente rispetto a quello autonomo infatti solo il 9% sono lavoratori autonomi ( commercianti 5% imprenditori 2% artigiani 2%). Il lavoro dipendente riguarda prevalentemente il settore dei servizi, con il 35% di impiegati, l’8% di operai. La disoccupazione media è il 11%. La disoccupazione delle madri è del 15,5%, quella dei padri il 20%. Poiché il 53% delle madri che non si definisce disoccupata dichiara di essere casalinga si evince che il 64% delle famiglie è monoreddito. Anche la percentuale di famiglie senza reddito sicuro nel triennio resta invariata intorno all’8%.
Analisi totale del contesto, relativa al titolo culturale e all’occupazione dei genitori degli alunni relativa
all’anno scolastico 2017\2018
Ai genitori delle prime classi è stato somministrato un questionario per rilevare il contesto socio-culturale di appartenenza. Gli esiti dell’indagine sono stati raccolti tabulati e rappresentati mediante i grafici allegati.
Dall’analisi dei risultati si evince che il titolo di studio prevalente è la Licenza Media (53%), seguito dal Diploma di Scuola Superiore (34%). Anche nell’anno precedente la Licenza Media rappresentava il 53% mentre il diploma di scuola superiore era il 32%. Minimo risulta l’analfabetismo (0 %) come l’anno scorso Dal confronto con i risultati del precedente anno scolastico, si nota che i genitori con la licenza elementare risultano diminuiti dal 7 % al 6%
E’ diminuita la percentuale dei genitori con titolo di studio medio basso: i genitori in possesso di sola licenza elementare o media più gli analfabeti rappresentano quest’anno il 59% contro il 60% dell’anno precedente e il 58 di due anni fa .
I genitori in possesso della laurea sono passati dal 9%, al 7%. Pertanto i laureati e i diplomati restano il 41% con un mantenimento dei titoli di studio verso la fascia medio bassa.
L’attività lavorativa più rappresentata per i padri è “impiegato” passa dal 43% al 33%”; le madri
“casalinghe” passano dal 62%. al 58% Queste insieme alle disoccupate (10%) Determinano una prevalenza di famiglie mono reddito pari al 68% e solo il 32% di madri occupate.( Dato costante rispetto all’anno precedente 33%)
Le madri impiegate passano dal 27%. Al 21%-
La % dei padri “disoccupati” dal 19% al 24%; mentre le madri “disoccupate” sono il 10%
Titolo di studio genitori S.S.I grado "R. Franchetti"
Licenza media 49%
Diploma superiore 38%
Licenza elementare 6%
Nessun titolo 1%
Laurea 6%
Titolo di studio padri
Licenza media
51%
Diploma superiore
36%
Laurea
7% Nessun titolo 0%
Licenza elementare
6%
Titolo di studio madri
Licenza media 45%
Licenza elementare
7%
Nessun titolo 1%
Laurea Diploma 6%
superiore 41%
Titolo di studio genitori triennio 2013\2016
Artigiano 3%
Disoccupato 18%
Imprenditore 3%
Commerciante 10%
Pensionato 1%
Professionista 6%
Operaio 14%
Impiegato 45%
Pensionate 0%
Disoccupate Operaie
2%
Impiegate
24% Commercianti 2%
Imprenditrici 1%
Professioniste 3%
Artigiane 1%
Casalinghe 55%
Occupazione dei genitori
della S.S.S. I grado "R.Franchetti nel triennio"
operai 8%
disoccupati 17%
casalinghe 30%
Imprenditori 2%
Pensionati 0%
Artigiani Commercianti 2%
7%
impiegati 29%
Professionisti 5%
Dati relativi al triennio 2013\2016
Titolo di studi genitori triennio 2014\2017
Nessun titolo
0%
Licenza elementare
6%
Licenza media
51%
Diploma superiore
34%
Laurea 8%
Titolo di studio padri
Nessun titolo 1%
Licenza elementare
7%
Licenza media 49%
Diploma superiore
38%
Laurea 6%
Titolo di studio madri
Disoccupato 20%
Operaio Impiegato 14%
44%
Professionista 7%
insegnante 0%
Commerciante 8%
Pensionato 0%
Imprenditore 3%
Artigiano 4%
occupazione padri
Casalinghe 56%
Disoccupate 11%
Operaie 1%
Impiegate 25%
Professioniste 3%
Insegnanti
0% Commercianti
2%
Pensionate 0%
Imprenditrici 1%
Artigiane 1%
occupazione madri
Casalinghe 56%
Disoccupate 11%
Operaie 1%
Impiegate 25%
Professioniste 3%
Insegnanti
0% Commercianti
2%
Pensionate 0%
Imprenditrici Artigiane 1%
1%
occupazione madri
Occupazione nel triennio 2014-17
Titolo di studi genitori triennio 2015\2018
nessun titolo 1%
licenza elementare
7%
licenza media 49%
diploma superiore
36%
laurea 7%
Titolo di studio madri triennio 2015-18
nessun titolo
0%
licenza element
are 7%
licenza media
52%
diploma superior
e 34%
laurea 7%
Titolo di studio padri triennio 15-18
casalinghe 29%
disoccupati 16%
operai 8%
impiegati 33%
Professionisti 5%
Insegnanti
0% Commercianti
5%
Pensionati 0%
Imprenditori 2%
Artigiani 2%
Occupazione genitori triennio 15-18
CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi costituisce il documento fondamentale, contrattuale fra la scuola e i suoi utenti. Documento a tutela del cittadino che ha la finalità di costituire trasparenza e responsabilizzazione della scuola nei confronti dei genitori, degli studenti e degli organismi esterni.
Funzionamento – gestione Criteri di scelta
La scuola si ispira a criteri di obiettività ed equità e garantisce l'uguaglianza, l'imparzialità e la trasparenza:
• nell' accettazione delle iscrizioni
• nella formazione delle classi
• nell' assegnazione alle classi degli alunni con disagio psico - fisico
• nell' assegnazione dei docenti alle classi
• nella formulazione dell'orario
Per garantire la sicurezza antincendio è stata istituita, come misura
compensativa, una sede distaccata per n.3 classi (un’intera sezione a rotazione
negli anni) presso i locali del Circolo didattico “N. Sauro” siti a Palermo in viale
dei Picciotti n.22 al primo piano.
Formazione classi
• La scuola si adopera per impedire che le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni socio - economiche possano essere considerati parametri di differenziazione nelle scelte didattiche e formative.
• Il progetto di formazione delle classi viene presentato alle famiglie degli alunni delle classi prime all'inizio dell'anno scolastico. Il progetto s’ ispira a criteri di equità e trasparenza, ed ha per obiettivo fondamentale la formazione di classi di pari livello, eterogenee al loro interno ed omogenee nel complesso della scuola.
• Ad ogni alunno viene attribuita una fascia di livello utilizzando gli strumenti concordati nell’ambito della continuità e si formano così fasce omogenee di alunni che presentano uguale preparazione didattica.
Ogni fascia dello stesso tipo viene ripartita proporzionalmente al numero di
alunni assegnato alla classe, in maniera tale che sia eterogenea nella
formazione culturale dei suoi discenti.
Vi sono alcuni casi particolari che vanno valutati a parte, prima di procedere all’ assegnazione nominale degli alunni alle classi e precisamente:
• Situazioni di incompatibilità tra discenti (alunni a rischio o con particolari situazioni di disagio) segnalate e motivate dai docenti anche della scuola elementare di provenienza.
• Alunni diversamente abili, assegnati alle classi mediante meccanismo di turnazione delle sezioni rispetto agli anni precedenti.
• Richieste di una determinata sezione da parte di genitori solo se hanno figli frequentanti la stessa, nell’anno scolastico in corso.
• Presenza, nella scheda della scuola elementare, del giudizio di valutazione relativo alla lingua richiesta.
• La commissione per la formazione delle classi verifica,durante
l’anno scolastico, l’attribuzione per fasce fatta all’inizio per
apportare eventuali modifiche per l’anno successivo.
Assegnazione dei docenti alle classi
I criteri adottati per l’ assegnazione dei docenti alle classi, tengono conto delle indicazioni di massima discusse in Collegio Docenti della contrattazione integrativa d’ Istituto , sono approvati dal Consiglio d’Istituto, e considerano parametri fondamentali di scelta:
• Metodologia di lavoro
• Competenze specifiche del docente
• Continuità didattica
• Clima relazionale – comunicativo, docenti-alunni e docenti- docenti per
una collaborazione serena e proficua tra i componenti dei Consigli di classe.
Formulazione orario
L’orario è così articolato: le ore curricolari sono 30 settimanali in tutte le classi.
Le ore sono di 60 minuti, (inizio delle lezioni ore 8,00 - termine delle lezioni ore 14,00).
I laboratori, attuati tramite progetti specifici, si svolgono nelle ore pomeridiane L’orario settimanale delle lezioni si adegua a criteri di efficienza, efficacia dell'attività didattica, viene predisposto privilegiando le esigenze didattiche e rispettando i vincoli derivanti da un utilizzo funzionale dei laboratori. In particolare si cerca di rendere più proficuo l’insegnamento e l’apprendimento attraverso una distribuzione razionale delle discipline mediante un avvicendamento dei docenti nelle classi, evitando così di concentrare le ore di lezione di ciascun docente.
Ogni classe dispone di almeno due ore settimanali consecutive per le materie con esercitazioni scritte per consentire un adeguato svolgimento delle verifiche.
Nella collocazione delle ore di alcune discipline quali: educazione artistica, educazione musicale, educazione fisica, si fa in modo che le relative aule speciali e la palestra siano utilizzabili da tutti, secondo criteri razionali.
Compatibilmente con il rispetto delle esigenze didattiche sopra indicate, si cerca di soddisfare con criteri di equità le richieste avanzate dai docenti.
Ricevimento
• Il Dirigente scolastico, prof.ssa Grazia Pappalardo, riceve per appuntamento.
• La segreteria è aperta al pubblico nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 11,00. E’ possibile ritirare la modulistica in portineria e al primo piano, durante l’orario di ricevimento al pubblico presso la postazione di fronte gli uffici di segreteria.
• I genitori degli alunni possono incontrare mensilmente i singoli docenti durante l'ora di ricevimento nella prima settimana di ogni mese e/o durante gli incontri collegiali nei mesi di novembre, febbraio, marzo/aprile e giugno.
• Il calendario di ricevimento dei docenti viene comunicato all'inizio dell'anno con apposita circolare, consegnata personalmente a tutte le famiglie e affissa all'albo della scuola.
• La scuola, per garantire la circolazione delle informazioni e per illustrare le varie iniziative, invia comunicati periodici alle famiglie. Esse sono invitate a collaborare e vengono coinvolte in alcuni progetti educativi programmati collegialmente, per la realizzazione dei quali è fondamentale la loro partecipazione attiva.
Formazione
• La scuola, in collaborazione con istituzioni, enti culturali, associazioni, garantisce forme di aggiornamento e di formazione per tutto il personale in quanto l’aggiornamento professionale costituisce un elemento di qualità del servizio scolastico e fornisce ai docenti e al personale ATA.
• strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica.
• arricchimento professionale, in relazione alle modifiche previste dall’
ordinamento dell’autonomia;
• integrazione delle tecnologie nella didattica;
• promozione della cultura dell’innovazione.
• la scelta delle tematiche affrontate nei corsi di aggiornamento è guidata dalle esigenze formative espresse dal personale scolastico.
• le tematiche affrontate sono state delle più varie ed i corsi sono stati rivolti sia al personale docente che ai dirigenti scolastici, ai direttori dei servizi, alle FF.SS. ed agli assistenti amministrativi della nostra scuola ed alcuni anche a quelle in rete con la nostra.
• Infine, la scuola ha coinvolto le famiglie nel processo educativo dei loro figli,
con attività rivolte ai genitori che sono stati chiamati a partecipare a dei
progetti finalizzati a valorizzare il ruolo della famiglia e a prevenire la
dispersione scolastica.
“RAIMONDO FRANCHETTI”: IL NOSTRO ISTITUTO
Curricolo
Orario scolastico e di segreteria Spazi e
attrezzature Storia della scuola
Sportello Orientamento e
Valutazione istituto
Indirizzo musicale
Criteri Valutazione
alunni
Progetti
Nuove tecnologie
RAV
Contesto Risorse
professionali
Grafici prove iniziali e finali (italiano, matematica)
Griglia valutazione
alunni
Grafici iniziali Grafici iniziali Grafici iniziali
Classi prime Classi seconde Classi terze Italiano Italiano Italiano
Matematica Matematica Matematica
Grafici prove iniziali e finali (italiano e matematica) – a.s. 2016-2017
Grafici finali Grafici finali Grafici finali
Classi prime Classi seconde Classi terze Italiano Italiano Italiano
Matematica Matematica Matematica
Grafici prove iniziali e finali (italiano e matematica) a.s. 2017-2018
Grafici iniziali Grafici iniziali Grafici iniziali
Classi prime Classi seconde Classi terze Italiano Italiano Italiano
Matematica Matematica Matematica
Prove di ingresso di italiano – classi Prime– a.s. 2017-2018 Testo narrativo
Cliccare per conoscere
corrispondenza Indicatori (sigle-voci MT)
Prove di ingresso di italiano – classi Prime– a.s. 2017-2018 Testo informativo
Cliccare per conoscere
corrispondenza Indicatori (sigle-voci MT)
Corrispondenza sigle-voci MT
Prove di ingresso di italiano – classi Seconde – a.s. 2017-2018 Testo narrativo
Cliccare per conoscere
corrispondenza Indicatori (sigle-voci MT)
Prove di ingresso di italiano – classi Seconde – a.s. 2017-2018 Testo informativo
Cliccare per conoscere
corrispondenza Indicatori (sigle-voci MT)
Corrispondenza sigle-voci MT
Prove di ingresso di italiano – classi Terze– a.s. 2017-2018 Testo narrativo
ANCHETTI | CURRICOLO | PROGETTI | HOME
Prove di ingresso di italiano – classi Terze– a.s. 2017-2018 Testo informativo
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
1 A 1 B 1C 1D 1E 1F 1 G 1 H 1 I 1 L
Sistema di numerazione decimale.
Suff Non suff
0 2 4 6 8 10 12 14 16
1 A 1 B 1C 1D 1E 1F 1 G 1 H 1 I 1 L
Misure e Lunghezze
Prove di ingresso di matematica – classi Prime– a.s. 2017-2018