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Il laboratorio di Chimica Organica

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Il laboratorio di Chimica Organica

Concetti di base

 Composti inorganici

• struttura ionica

• elevata stabilità

• alta T fusione

• bassa volatilità

• elevata stabilità

del reticolo cristallino

1

• bassa volatilità

• solubilità in H2O

 Composti organici

• struttura covalente

• T fusione o ebollizione < 300 °C

• elevata volatilità

• solubilità in solventi organici apolari

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 Fasi successive per l’identificazione di un composto organico attraverso tecniche analitiche classiche e moderne

Estrazione Sintesi Identificazione

Caratterizzazione

Sostanze organiche Separazione Purificazione

Estrazione o sintesi

Un composto estratto da una fonte naturale o sintetizzato in laboratorio non è generalmente ottenuto in forma pura ma in miscela con altri componenti da cui dovrà essere separato

(3)

Separazione

Isolamento del composto di interesse dalla miscela mediante:

• distillazione

• estrazione con solventi

• tecniche cromatografiche

Purificazione

Purificazione definitiva del composto isolato mediante:

• distillazione

• cristallizzazione

• sublimazione

• tecniche cromatografiche

3

(4)

Caratterizzazione

Studio delle proprietà chimiche e fisiche del composto mediante:

• saggi chimici (riconoscimento dei gruppi funzionali)

• proprietà fisiche • punto di fusione (per i solidi)

• punto di ebollizione (per i liquidi)

• densità

• indice di rifrazione

Identificazione

Determinazione della struttura del composto mediante tecniche spettroscopiche:

• NMR

• IR

• MS

• UV-vis

Confronto dei dati raccolti con quelli esistenti in letteratura

(5)

Interazioni intermolecolari

1. forze di van der Waals

2. forze di attrazione elettrostatica dipolo-dipolo 3. legame idrogeno

Sono responsabili delle proprietà fisiche (punto di fusione, punto di ebollizione, solubilità)

1. forze di van der Waals

5

1. forze di van der Waals

• significative a distanze molto piccole (∝ r-6)

• dipendono dall’area di contatto

• tanto più forti quanto maggiore è l’area di contatto es.: Alcani (CnH2n+2)

- i punti di fusione e di ebollizione crescono all’aumentare della lunghezza della catena

- ogni CH2 aggiunto determina una aumento dell’area di contatto e quindi delle forze di attrazione

(6)
(7)

es. : Alcani ramificati

Rispetto agli isomeri a catena lineare (a parità di massa):

- minore superficie di contatto - struttura più compatta

- interazioni di van der Waals più deboli - punti di ebollizione inferiori

7

-Alcani ramificati ad elevata simmetria (es. 2,2-dimetilpropano) formano reticoli cristallini compatti

- i loro punti di fusione sono significativamente più elevati dei corrispondenti isomeri ramificati non simmetrici e degli isomeri a catena lineare

(8)
(9)

2. forze di attrazione elettrostatica dipolo-dipolo

 Momento di dipolo

• Dipende dalla differenza di elettronegatività tra gli atomi che costituiscono la molecola e dalla geometria molecolare

- Unità di misura : debye (D)

9

- Unità di misura : debye (D) 1 D = 3.336 x 10-30 C m

- Momento di dipolo di un elettrone e un protone (q = 1.60 x 10-19 C) separati da 1 Å (10-10 m)

µ = 1.60 x 10-29 C m 1 D = 4.80 D 3.336 x 10-30 C m

(10)
(11)

Solventi

- Mezzo in cui avvengono la maggior parte delle reazioni organiche

- utilizzati per estrarre sostanze organiche da miscele complesse e per purificare numerosi composti organici

11

 Costante dielettrica (εεεε)

• Misura l’effetto di una sostanza sulla trasmissione del campo elettrico

• poichè è il rapporto tra due forze, ε è adimensionale

(12)

• composti polari, con un elevata tendenza ad orientarsi in un campo elettrico, hanno elevate costanti dielettriche

• composti apolari, con un scarsa tendenza ad orientarsi in un campo elettrico, hanno costanti dielettriche molto basse

(13)

3. legame idrogeno

• Il legame covalente tra un atomo di idrogeno e un atomo elettronegativo come O o N è polarizzato con la densità di carica positiva che risiede sull’idrogeno

• l’estremità carica positivamente dei legami O−H e N −H può interagire con le coppie

13

• l’estremità carica positivamente dei legami O−H e N −H può interagire con le coppie elettroniche non condivise localizzate sugli atomi elettronegativi (O, N) per formare un legame idrogeno

(14)

donatori di legame idrogeno

accettori di legame idrogeno

(15)

• Composti in grado di donare o accettare legami idrogeno sono caratterizzati da punti di ebollizione e fusione più elevati rispetto a composti di peso molecolare simile ma che non possono dare questo tipo di interazioni

15

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