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ELETTROMAGNETISMO. Un campo magnetico con le sue linee di forza, può essere generato anche per via elettrica.

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Academic year: 2022

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(1)

ELETTROMAGNETISMO

Un campo magnetico con le sue linee di forza, può essere generato anche per via elettrica.

M

(2)

ELETTROMAGNETISMO

Un circuito elettromagnetico è un insieme opportunamente coordinato di materiali, avente lo scopo di stabilire un

determinato andamento (o percorso) del flusso magnetico indotto Φ generato da una adeguata

f.m.m. (forza magneto motrice)

(3)

ELETTROMAGNETISMO

Quando una corrente elettrica I percorre un conduttore, crea nello spazio circostante un campo magnetico con linee di forza circolari e concentriche al conduttore.

M

(4)

La direzione delle linee di forza dipende dalla direzione della corrente e può essere determinata per la regola della mano destra.

(5)

ELETTROMAGNETISMO

Regola del cavatappi (o di Maxwell):

le linee di forza hanno un verso corrispondente alla rotazione di un cavatappi che avanza nella direzione della corrente.

M

(6)

Maggiore è la corrente che attraversa il conduttore,

più forte è il campo magnetico.

(7)

Spira

In una spira nella parte interna le linee di forza hanno verso concorde.

In modo tale che il campo entra da una parte della spira ed esce dall’altra come un magnete

M

(8)

Solenoide

Un solenoide è composto da più spire una accanto all’altra, se percorse dalla stessa corrente nello stesso senso vedremo che nelle spire si

manifestano le polarità N-S e come se fossero tanti magnetini.

(9)

Solenoide

Il risultato finale che nel solenoide si forma un unico magnete con le polarità N e S

M

La principale caratteristica è che le sue polarità sono dettate dal verso della corrente.

(10)

Solenoide = elettromagnete

Se all’interno del solenoide di pone un nucleo di ferro, esso si magnetizza con le polarità corrispondenti a quelle del solenoide

Si ottiene un magnete temporaneo molto intenso che viene chiamato elettromagnete

(11)

Grandezze del campo magnetico

La causa del fenomeno magnetico è data dalla forza magnetica o intensità del campo magnetico (simbolo H) che provoca una modifica

delle caratteristiche dello spazio circostante.

(12)

La forza magnetica

Il solenoide percorso da corrente produce un campo magnetico

H = NI

Asp/cm

(13)

La forza magnetica

In un conduttore rettilineo (le linee di forza hanno verso circolare) è dettata dal rapporto della corrente che percorre il conduttore e la distanza dal conduttore

M

(14)

L’induzione magnetica (B)

La densità del flusso magnetico è definita come il flusso magnetico che passa normalmente per unità di area

(15)

L’induzione magnetica (B)

M

B= Φ/S (Wb/m²)

(16)

Il flusso Ф

Φ=B·S (Wb)

(17)

Tensione magnetica o Forza magnetomotrice

(f.m.m.)

(18)

La permeabilità magnetica è il coefficiente di proporzionalità che dipende dalla natura del materiale entro la quale si sviluppa il campo

magnetico.

Permeabilità Magnetica

μ (henry/metro)

(19)

La permeabilità magnetica assoluta

μ = B/H

(henry/metro)

è una grandezza fisica che esprime l'attitudine del materiale a magnetizzarsi in presenza di un campo magnetico.

M

(20)

La permeabilità magnetica relativa μr

si definisce permeabilità magnetica relativa, e viene indicato con μr, il rapporto tra la permeabilità assoluta di un mezzo e la permeabilità

magnetica μ0 del vuoto: μr = μ/μ0.

(21)

Autoinduzione

La variazione della corrente in un circuito elettrico genera una forza elettromotrice indotta nel circuito stesso.

Questo fenomeno, che si chiama autoinduzione

(22)

Bobina

All'interno della bobina percorsa da corrente si crea un campo magnetico B uniforme.

(23)

Bobina

Una singola bobina, però, può fungere sia da circuito

induttore che da circuito indotto

(24)

Mutua induzione

Due conduttori si dicono magneticamente accoppiati quando il flusso prodotto dalla corrente che percorre uno dei due conduttori si

concatena, almeno in parte, con l’altro conduttore.

(25)

Mutua induzione

M

Il conduttore che produce il flusso si chiama; primario o

induttore, l’altro secondario o indotto, al variare l’intensità di corrente nel primario nel secondario varia il flusso concatenato

(ΦC

2

) ed in esso si produce una f.e.m. che prende il nome di

f.e.m. di mutua induzione ed è espressa con la relazione:

(26)

Mutua induzione

Il conduttore che produce il flusso si chiama; primario o

induttore, l’altro secondario o indotto, al variare l’intensità di corrente nel primario nel secondario varia il flusso concatenato

(ΦC

2

) ed in esso si produce una f.e.m. che prende il nome di f.e.m. di mutua induzione ed è espressa con la relazione:

e

2M =

∆Ф

c2

t

(27)

Mutua induzione

M

al fine di poter esprimere il valore della f.e.m. di mutua induzione in funzione della variazione di corrente introduciamo il coefficiente di

mutua induzione o mutua riluttanza, lo si indica con il simbolo M;

M

=

N

2 x

∆Ф

c2

t

(28)

Processo di isteresi magnetica

Il ciclo di isteresi magnetica

descrive bene le proprietà delle sostanze ferromagnetiche

(29)

Processo di isteresi magnetica

Il ciclo di isteresi magnetica si rilevano dall’andamento delle curve che mettono in relazione la forza magnetizzante H e la densità del flusso B

(30)

Processo di isteresi magnetica

Alimentando un solenoide avvolto su un cilindro ferromagnetico, e variando la resistenza noteremo che nel l’andamento del tratto OP non è proprio una retta.

Al punto P (valore di saturazione) il grafico tende ad assumere un valore costante (tutti i momenti magnetici all’interno del materiale sono orientati)

o

P

(31)

Processo di isteresi magnetica

Il Valore di densità magnetica massima Bm al punto P di saturazione sarà

o

P r

Bm

M

(32)

Processo di isteresi magnetica (materiali ferromagnetici)

Br = Induzione residua Hc = Forza coercitiva.

(33)

Processo di isteresi magnetica (materiali ferromagnetici)

• L’area ricavato dal ciclo d’isterisi corrisponde all’energia persa sotto forma di calore.

• Infatti, sottoponendo un materiale

ferromagnetico a una f.m.m. variabile, vedremo che il materiale si riscalderà.

• Per limitare le perdite per isteresi occorre

utilizzare materiali ferromagnetici con un area del ciclo più piccola possibile.

M

(34)

Solenoide = Induttanza

(35)

Induttanza

Un bipolo caratterizzato dal parametro chiamato induttanza viene denominato induttore.

Un tipico induttore è una bobina elettrica di N spire avvolte su un nucleo.

A fronte di una corrente I nasce un campo magnetico le cui linee di forza si concatenano con le spire della bobina

Si definisce l’induttanza come :

M

(36)

Induttanza

l’induttanza è il flusso che si concatena col circuito quando

questo è percorso dall'unità di corrente

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