© by Paolo Farinon - Università degli Studi di Verona - Dipartimento di Economia Aziendale Scheda 1
esercizio (n)
Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
1/1 31/12
nel mese di febbraio (n+1) arriva la bolletta dei consumi energetici relativi al mesi di dicembre/gennaio per complessivi € 500 (€ 250 per mese)
1/12 31/1
al 31/12 il costo relativo al mese di dicembre non è ancora stato rilevato: è necessario, pertanto, effettuare una «INTEGRAZIONE» di costo
Costi per servizi
(energia elettrica) Rateo passivo
250 250
……..
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esercizio (n)
Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
1/1 31/12
in data 15/ gennaio (n+1) perviene la fattura dell’impresa di pulizia per l’importo di € 3.500 + IVA, relativa al servizio prestato nel mese di dicembre (n)
1/12 15/1
al 31/12 il servizio è già stato erogato, anche se la fattura perviene solamente nel successivo mese di gennaio (n+1): è necessario, pertanto, effettuare una «INTEGRAZIONE» di costo
Costi per servizi
(spese di pulizia) Fatture da ricevere
3.500 3.500
……..
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data ricevimento della fattura periodo di fruizione
del servizio
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esercizio (n)
Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
1/1 31/12
l’1/12 è stato pagato il canone trimestrale di locazione di € 300 relativamente al periodo 1/12/(n) – 28/2/(n+1)
1/12 28/2
l’1/12 /(n) è stato rilevato il costo relativo a tutto il trimestre, mentre la quota di «competenza»
è solo quella relativa al mese di dicembre: è necessario, pertanto, effettuare una
«RETTIFICA» di costo per l’importo relativo ai mesi di gennaio/febbraio (n+1)
Costo per canoni di
locazione Risconti attivi
200 200
300
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esercizio (n)
La rilevazione delle «giacenze di magazzino»
11/1 31/12/(n)
in data 28/12 sono state acquistate merci per € 500 che, alla fine del periodo, sono ancora giacenti in magazzino
28/12
momento di rilevazione dell’acquisto delle
merci
momento di effettiva vendita
delle merci
esercizio (n + 1)
31/12/(n+1)
Rilevazione delle «giacenze di magazzino»
Il rispetto del principio di «competenza economica», che sancisce, tra l’altro, la «correlazione»
tra ricavi e costi, impone di trasferire il costo sostenuto nell’esercizio (n) all’esercizio (n+1)
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La rilevazione delle «giacenze di magazzino»
2a livello economico, la
«RETTIFICA» indiretta di un costo sostenuto
nel periodo
a livello patrimoniale, un «ELEMENTO ATTIVO» del patrimonio
aziendale Le «giacenze di magazzino» costituiscono, pertanto:
Rimanenze finali di
magazzino Merci in giacenza
xxxx xxxx
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La rilevazione delle «quote di ammortamento»
1esercizio (n) esercizio (n+1)
esercizio (n+2)
esercizio (n+3)
esercizio (n+4)
Nel corso dell’esercizio (n) è stata acquistata un’attrezzatura per € 1.200, la cui durata utile è prevista in 6 anni
esercizio (n+5) acquisto
utilizzo utilizzo utilizzo utilizzo utilizzo utilizzo
In riferimento a ciascun esercizio nel quale viene utilizzata l’attrezzatura, è necessario determinare la quota del costo da attribuire per «competenza»
=
QUOTA DI AMMORTAMENTO
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La rilevazione delle «quote di ammortamento»
2Quota di ammortamento attrezzature
Fondo ammortamento attrezzature
xxxx xxxx
Attrezzature
1.200
valore originario del fattore pluriennale, rilevato al momento
dell’acquisto
Alla fine di ciascun periodo di vita utile:
esprime la quota di costo attribuita a ciascun periodo
esprime la sommatoria delle quote di ammortamento determinate alla
fine di ciascun periodo
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La rilevazione delle «quote di ammortamento»
3IPOTESI : utilizzo dell’attrezzatura costante nel corso della vita utile
= QUOTE DI AMMORTAMENTO COSTANTI
Attrezzature
Quota di ammortamento attrezzature 1.200
200 Esercizio (n)
rilevazione effettuata durante il periodo, al momento di acquisto dell’attrezzatura
Fondo di ammortamento attrezzature
200
rilevazione effettuata in sede di assestamento, per contabilizzare la quota del
costo dell’attrezzatura da imputare «per competenza» al periodo (€ 200)
Situazione al 31/12/(n) Costo storico
attrezzatura + 1.200
Fondo
ammortamento - 200
Valore residuo da
ammortizzare 1.000
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La rilevazione delle «quote di ammortamento»
4Quota di ammortamento attrezzature
200 Esercizio (n+1)
Fondo di ammortamento attrezzature
200
Situazione al 31/12/(n+1) Costo storico
attrezzatura + 1.200
Fondo
ammortamento - 400
Valore residuo da
ammortizzare 800
200
Quota di ammortamento attrezzature 200
Esercizio (n+2)
Fondo di ammortamento attrezzature
200
Situazione al 31/12/(n+2)
Costo storico
attrezzatura + 1.200
Fondo
ammortamento - 600
Valore residuo da
ammortizzare 600
400
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……….
La rilevazione delle «quote di ammortamento»
5Quota di ammortamento attrezzature
200 Esercizio (n+5)
Fondo di ammortamento attrezzature
200
Situazione al 31/12/(n+5) Costo storico
attrezzatura + 1.200
Fondo
ammortamento - 1.200
Valore residuo da
ammortizzare 0
1.000
qualora l’attrezzatura continui ad essere utilizzata anche successivamente al termine del periodo di ammortamento considerato, la stessa non concorrerà più alla determinazione del reddito dei periodi successivi;
qualora l’attrezzatura venga ceduta (o dismessa), emerge un componente positivo o negativo di reddito determinato confrontando il prezzo di realizzo con il valore residuo da ammortizzare al momento della cessione:
prezzo di realizzo > valore residuo da ammortizzare = plusvalenza prezzo di realizzo < valore residuo da ammortizzare = minusvalenza
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Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
al 31 dicembre (n) si stimano i seguenti rischi:
per perdite presunte su crediti € 1.500
per cause legali in corso € 3.000
Accantonamenti per rischi su crediti
Fondo svalutazione crediti
1.500 1.500
esprimono rischi di costi (o «perdite») che si verificheranno in futuro, ma che si riferiscono ad operazioni in corso di svolgimento al termine del periodo (n)
Accantonamenti per cause in corso
Fondo rischi per cause in corso
3.000 3.000
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Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
In data 20 gennaio …. perviene la fattura del Dott. ….. (docente a contratto) relativa a lezioni tenute nel precedente mese di dicembre, il cui importo ammonta ad € 800, oltre ad IVA e contributi del 4% alla cassa di previdenza professionale
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31/12
Costi per contratti di insegnamento a Fatture da ricevere 1.006,72 1.006,72
Per integrazione costo
In data 28 dicembre sono stati pagati i premi assicurativi contro il rischio di
………….. relativi al prossimo periodo per € 6.500
31/12
Crediti per costi anticipati a Costi assicurativi 6.500,00 6.500,00
Per rettifica costo
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Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
Al termine del periodo si rilevano rimanenze di materiale di consumo per € 3.300
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I salari e stipendi, gli oneri sociali ed il TFR ancora da liquidare al termine del periodo ammontano, rispettivamente, ad € 64.600, ad € 21.200 e ad € 30.800
31/12
Materiale di consumo c/rimanenze finali a Rimanenze finali materiale di consumo 3.300,00 3.300,00 Per valutazione rimanenze finali
31/12
Costi per salari e stipendi a Debiti vs. personale da liquidare 64.600,00 64.600,00 Per integrazione costo
31/12
Diversi a Debiti vs. Istituti previdenz. ed assist.
da liquidare 52.000,00
Oneri sociali 21.200,00
TFR 30.800,00
Per integrazione costo
Esempi di operazioni rilevate alla fine del periodo
Il 1°dicembre è stato pagato il canone bimestrale d i locazione per € 500L a C o E P e d i l b ila n c io d ’e s e rc iz io d i A te n e o
Vengono stanziati ammortamenti su attrezzature informatiche per € 2.500 e su programmi software per € 600
31/12
Risconti attivi a Costi per affitti passivi 250,00 250,00
Per rettifica costo
31/12
Diversi a Diversi
Amm.to macch. elettr. d'ufficio 2.500,00
Amm.to programmi software 600,00
a Fondo amm.to macch. elettr. d'ufficio 2.500,00
a Fondo amm.to programmi software 600,00
Per imputazione quote di ammortamento
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Esempio di cessione di un fattore pluriennale
1Il 15/ luglio (n) si cede per € 200 + IVA un’attrezzatura, il cui costo di acquisto originario era di € 1.200, ammortizzata per l’80%
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Situazione al 15 luglio (n)
Attrezzature
1.200
Fondo di ammortamento attrezzature
960
Costo storico
attrezzatura + 1.200
Fondo
ammortamento - 960
Valore residuo da
ammortizzare 240
Rilevazione contabile al 15 luglio (n) 15/7
Crediti vs. clienti a Diversi 242,00
a Attrezzature 200,00
a IVA a debito 42,00
Per cessione attrezzatura
Esempio di cessione di un fattore pluriennale
2L a C o E P e d i l b ila n c io d ’e s e rc iz io d i A te n e o
In seguito alla cessione dell’attrezzatura, i conti di mastro assumono la seguente configurazione:
Attrezzature
1.200
Fondo di ammortamento attrezzature
960 200
A questo punto, tenendo presente che l’attrezzatura è fuoriuscita dal
«processo produttivo», è necessario:
azzerare il conto che accoglieva il «Fondo ammortamento», con contropartita il conto «Attrezzature»
…….
Fondo ammortam. attrezzature a Attrezzature 960,00 960,00
Per chiusura fondo ammortamento
960 960
=
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Esempio di cessione di un fattore pluriennale
3L a C o E P e d i l b ila n c io d ’e s e rc iz io d i A te n e o
A questo punto, tenendo presente che l’attrezzatura è fuoriuscita dal
«processo produttivo», è necessario:
rilevare il componente reddituale conseguente alla cessione
Valore residuo da
ammortizzare 240
Prezzo di cessione 200
Minusvalenza 40
Attrezzature
1.200 200
960
Minusvalenza
40
…..
Minusvalenza a Attrezzature 40,00 40,00
Per rilevazione minusvalenza da cessione attrezzature
40
=
1.
La determinazione del risultato economico e la chiusura generale dei conti
Una volta ultimate le rilevazioni di «assestamento», le ulteriori fasi da porre in essere sono …
la chiusura dei COSTI e dei RICAVI di COMPETENZA in un conto di epilogo, denominato, generalmente, «Conto Economico»
conti finanziari
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2. la determinazione del risultato economico del periodo, quale differenza tra i ricavi ed i costi di competenza
3. la chiusura – in un conto di epilogo, denominato, generalmente,
«Stato Patrimoniale» - di tutti i conti ancora aperti, ovvero:
conti economici (di natura pluriennale)
conti accesi alla fine del periodo per attribuire la competenza economica ai costi e ricavi (ratei, risconti, ecc.)
conti da «riaprire» al 1°gennaio del periodo succes sivo
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La forma (tradizionale) del «Conto Economico»
CONTO ECONOMICO dell’esercizio 20xx
COSTI RICAVI
Rimanenze iniziali
Costi per acquisto materie prime, merci, ecc.
Costi per servizi:
utenze
compensi a terzi
manutenzioni
pubblicità
…………
…………
Costi godimento beni di terzi (affitti e leasing) Costi del personale (salari, contributi, TFR) Quote di ammortamento
Accantonamenti per rischi Costi per oneri finanziari
Costi per imposte (sul reddito e diverse) Minusvalenze su fattori pluriennali TOTALE COSTI DI COMPETENZA Utile di esercizio
TOTALE A PAREGGIO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni:
proventi dalla didattica
proventi da ricerche
contributi
…………
…………
Ricavi per interessi attivi Plusvalenze su fattori pluriennali Rimanenze finali
TOTALE RICAVI DI COMPETENZA Perdita di esercizio
TOTALE A PAREGGIO
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La forma (tradizionale) dello «Stato Patrimoniale»
STATO PATRIMONIALE al 31.12.20xx
ATTIVITÀ PASSIVITÀ E NETTO
Cassa
Crediti vs. clienti Crediti vs. altri
Crediti verso Stato, MIUR, Regione, ecc.
Rimanenze di magazzino:
Fattori pluriennali:
TOTALE ATTIVITÀ
Debiti vs. fornitori Debiti vs. personale Debiti vs. banche:
Debiti vs. Erario Debiti vs. Enti previdenziali Debiti vs. altri
TOTALE PASSIVITÀ Fondo di dotazione dell‘Ateneo
TOTALE A PAREGGIO
materie prime
prodotti in corso di lavorazione
prodotti finiti e merci
immateriali
materiali
finanziari («Partecipazioni»)
Crediti vs. banche (depositi bancari e c/c attivi)
Ratei e risconti attivi
Fondi rischi futuri Fondi ammortamento
poste «rettificative»
di valori dell’attivo
Patrimonio vincolato
Patrimonio non vincolato (comprensivo del risultato economico del periodo)
TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE A PAREGGIO
Ratei e risconti passivi
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Debiti verso Stato, MIUR, Regione, ecc.
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1.
La «riclassificazione»
dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico
gli schemi «tradizionali» di Stato Patrimoniale e di Conto Economico (ossia quelli a «sezioni divise e contrapposte») evidenziano dei «limiti informativi» nell’esposizione:
2. i valori contenuti negli schemi di bilancio vengono, pertanto, riclassificati, affinché:
lo Stato Patrimoniale esponga:
gli elementi attivi (al netto dei relativi fondi rettificativi) in base alla loro attitudine a ritornare in forma liquida;
gli elementi passivi in relazione allo loro differente scadenza;
il Conto Economico esponga il concorso delle diverse «aree»
aziendali (operativa o caratteristica, finanziaria, straordinaria) alla formazione del risultato economico
della composizione del patrimonio aziendale
del processo di formazione del risultato economico di esercizio
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La «riclassificazione» dello Stato Patrimoniale
(a sezioni divise, contrapposte o meno)
ATTIVITÀ Liquidità immediate Liquidità differite (crediti) Disponibilità (giacenze e ratei e risconti attivi)
ATTIVO CIRCOLANTE, ossia mezzi destinati a ritornare in forma liquida entro i 12 mesi
Immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie)
ATTIVO IMMOBILIZZATO, ossia investito in modo duraturo
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti
Passività consolidate
Patrimonio netto (o fondo di dotazione)
sono quelle destinate ad essere pagate entro 12 mesi
sono quelle destinate ad essere pagate oltre 12 mesi
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La «riclassificazione» del Conto Economico
(struttura scalare, con evidenza dei «risultati intermedi»)
+ Ricavi «operativi» correnti - Costi «operativi» correnti
deriva dalla contrapposizione di ricavi e costi afferenti la gestione
«TIPICA» o «CARATTERISTICA», ossia il suo core business
= Valore Aggiunto
+ / - Ricavi e costi di natura finanziaria - Costi del personale
= Margine operativo lordo - Ammortamenti e leasing
= Reddito operativo
+ / - Ricavi e costi di natura straordinaria
= Reddito ante imposte - Imposte
= Reddito netto
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Il bilancio d’esercizio d’Ateneo ed i principi contabili
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DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2012, n. 18 Art. 2Principi contabili e schemi di bilancio
Le università per la predisposizione dei documenti contabili di cui all'articolo 1, comma 2, si attengono ai principi contabili e agli schemi di bilancio stabiliti e aggiornati con decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), in conformità alle disposizioni
contenute nel decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, al fine del consolidamento e del monitoraggio dei conti delle amministrazioni
pubbliche
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Il bilancio d’esercizio d’Ateneo ed i principi contabili
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In attuazione di quanto previsto dall’art. 2 del D. Lgs. n. 18/2012 è stata predisposta una BOZZA (non ancora approvata) di decreto relativo ai…
«Principi contabili e schemi di bilancio
in contabilità economico-patrimoniale per le università»
Le disposizioni di maggiore rilevanza sono quelle contenute nei seguenti articoli:
Art. 2 Principi contabili e postulati di bilancio
Art. 3 Schemi di bilancio
Art. 4 Principi di valutazione delle poste
Art. 5 Criteri di predisposizione del primo Stato Patrimoniale