Capitolo III
S TUDIO DI F ATTIBILITÀ
Come già anticipato nei capitoli precedenti, il processo edilizio prevede una prima fase di programmazione, nella quali vengono esplicitati i bisogni e una seconda fase in cui i bisogni e le esigenze si tramutano in requisiti e quindi in scelte progettuali.
In questo capitolo vengono illustrate le fasi di programmazione dell’intervento che nel caso di studio riguarda l’individuazione della soluzione ottimale per la trasformazione e la riqualificazione dell’area dove attualmente ha sede l’aeroporto del Cinquale.
Lo studio di fattibilità non riguarda solo aspetti di tipo finanziario,
ma si considerano anche tutti quelli che concorrono ad inquadrare
l’intervento sul territorio. La valutazione comparativa di tutti questi aspetti
non è di facile attuazione, per cui il ricorso all’Analisi del Valore permette
di affrontare in modo adeguato il problema.
A NALISI F UNZIONALE
Attraverso lo studio delle esigenze si possono delineare le soluzioni valide che rispondono ai bisogni espressi, per arrivare ad un oggetto che in ogni sua parte risponda in maniera efficiente ed efficace a precise funzioni. Giova ricordare che in questa fase il punto di partenza è il quadro conoscitivo che si è delineato attraverso la fase informativa, avendo in essa descritto il contesto in cui si opera. Attraverso l’approfondita conoscenza del problema è possibile proporre soluzioni attinenti e mirate.
L’analisi funzionale (AF) consente di individuare e classificare le funzioni che una qualsiasi entità (progetto, prodotto o servizio) deve fornire in rapporto ai bisogni e alle esigenze del committente/ utilizzatore/
utente. Ad essa si può ricorrere anche con l’obiettivo di rimuovere i costi non necessari, relativi a funzioni secondarie, benché oggi gli studi siano principalmente orientati a migliorare le prestazioni offerte da un prodotto o da un servizio in rapporto al costo globale. Gli elementi fondamentali per procedere in una corretta analisi funzionale sono:
• possedere un quadro completo degli obiettivi e le esigenze espresse ed implicite del committente/utilizzatore/utente;
• operare mediante un gruppo di lavoro coordinato (gAV) che
comprenda persone con tutte le competenze implicate nel
processo;
• ricorrere a idonei strumenti per indagare ed analizzare le funzioni (metodi specifici, liste di controllo, schede, software, ecc.).
Una volta determinate le esigenze da soddisfare in base ai problemi evidenziati si passa ad identificare le funzioni associate a ciascuna esigenza individuata. Un sistema per classificare le funzioni così dedotte è attraverso la costruzione del modello FAST
1, costituito da un grafico a tre colonne: si inizia con il tracciare due linee verticali all’estrema destra e all’estrema sinistra del diagramma. Tali linee verticali delimitano il campo di studio. Il diagramma FAST ha un “percorso critico delle funzioni“ che va da sinistra a destra tra le due linee verticali tratteggiate che delimitano il campo di osservazione. Su tale percorso critico trovano posto le funzioni di ordine più elevato: quelle primarie indispensabile e quelle complementari.
Le funzioni sottintese vengono posizionate alla destra della linea
verticale di destra. Al di sotto del percorso critico vengono posizionate le
funzioni che “ hanno luogo contemporaneamente ” e/o quelle che “sono
causate da” funzioni facenti parte del percorso critico. Le funzioni che si
attuano “per tutto il tempo” che il sistema è in funzione vengono
posizionate al di sopra del percorso critico, all’estrema destra del
programma. Al di sopra della funzione di base e cioè nell’angolo superiore
sinistro del diagramma vengono indicati eventuali particolari “obiettivi
progettuali” da tenere presenti durante la costruzione del programma.
indicate funzioni svolte “una sola volta”. Tutte le funzioni posizionate sul percorso critico debbono essere svolte affinché sia assicurato lo svolgimento di una funzione primaria. Tutte le altre funzioni indicate nel diagramma FAST sono subordinate a quelle poste sul percorso critico e devono considerarsi facoltative ai fini dello svolgimento della funzione primaria.
OBIETTIVO DA
RAGGIUNGERE Come?
Quando?
Perchè?
Funzioni che accadono una
volta sola
Funzioni che accadono per tutto il tempo
Classi di
esigenze Funzione primaria principale
Funzione primaria complementare
Funzione primaria
complementare Funzioni da valutare Funzione
primaria principale
Funzione primaria complementare Funzione
secondaria da eliminare
Diagramma FAST
Questa prima fase dell’Analisi del Valore è finalizzata all’individuazione della proposta di intervento nell’area oggetto di studio.
L’obiettivo è quindi la riqualificazione dell’area ovvero la scelta della
destinazione d’uso – che potrà risultare diversa o invariata rispetto a quella attuale.
Tenendo quindi presente che nel caso in questione l’oggetto dell’analisi è l’intervento in se, sono state individuate le funzioni dell’intervento in base a sei classi di esigenze:
Sicurezza
insieme delle condizioni relative all'incolumità degli utenti, nonché alla difesa e alla prevenzione dei danni dipendenti da fattori accidentali nell'uso del servizio
Benessere insieme delle condizioni relative a stati dell'ambiente adeguati alla salute e allo svolgimento delle attività da parte dell'utenza Accessibilità
e friubilità insieme delle condizioni relative all'attitudine all'uso del servizio
Aspetto insieme delle condizioni relative alla fruizione percettiva dei componenti che esplicano il servizio
Gestione insieme delle condizioni relative all'economia ed efficienza del servizio
Integrabilità insieme delle condizioni relative all'attitudine dei componenti che esplicano il servizio a connettersi funzionalmente tra loro
Salvaguardia ambiente
insieme delle condizioni relative all'attitudine dei componenti che esplicano il servizio al mantenimento o al miglioramento del sistema ambientale
Classi di esigenze
che esprimono sinteticamente le funzioni idonee a soddisfare i bisogni. La necessità di esprimere le funzioni in maniera sintetica obbliga alla concisione e favorisce l’immediata comprensione del concetto di funzione a cui ci si riferisce.
Esigenze Funzioni
A1 evitare incidenti
A2 aumentare la sicurezza A Sicurezza
A3 evitare affollamento B1 evitare disagi
B2 garantire riqualificazione B3 permettere percezione mare B4 evitare polveri
B Benessere
B5 garantire benessere acustico C1 gestire i flussi di traffico
C Accessibilità
fruibilità C2 favorire un turismo di qualità D1 garantire percezione estetica
D Aspetto
D2 favorire il recupero dell'area E1 rendere efficace il servizio
E Gestione
E2 garantire ulteriori servizi pubblici F1 garantire futuri sviluppi
F Integrabilità
F2 garantire flessibilità funzionale G1 ridurre l'impatto ambientale G2 garantire l'inserimento urbanistico G Salvaguardia
ambientale
G3 garantire l'inserimento ambientale
Ad ognuno dei binomi funzionali si assegna un peso in base al quale vengono valutate le soluzioni di intervento di riqualificazione. Attraverso una scala di valutazione si stabilisce il criterio di importanza per il confronto a coppie delle classi di esigenza.
Punteggio
5 Parametro i molto più importante del parametro j 4 Parametro i più importante del parametro j
3 Parametro i ugualmente importante del parametro j 2 Parametro i meno importante del parametro j
1 Parametro i molto meno importante del parametro j
I punteggi vengono attribuiti alle coppie di parametri che di volta in
volta si confrontano; si genera quindi una matrice simmetrica con
diagonale principale costituita da valori nulli. Ad ogni classe di esigenza
viene attribuito un peso minimo del 5%. Si ottiene così il coefficiente di
peso per ciascuna classe di esigenza che verrà utilizzato per l’analisi delle
proposte d’intervento.
Sicur Beness Fruib Aspetto Gest Integr Salvag Puntegg peso minimo
%
peso definit
Sicur 3 4 5 2 5 3 22 5 16,44
Beness 3 4 5 2 5 2 21 5 15,92
Fruib 2 1 4 1 4 2 14 5 12,28
Aspetto 1 1 2 1 3 1 9 5 9,68
Gest 4 4 5 5 5 3 26 5 18,52
Integr 1 1 2 3 1 1 9 5 9,68
Salvag 3 4 4 5 3 5 24 5 17,48
125 100
Avendo considerato i pesi percentuali da assegnare a ciascuna classe di esigenza
2, si calcolano ora i pesi relativi ad ogni funzione, prima come percentuale sul peso della classe relativa e in seguito come percentuale sul totale delle funzioni.
2
I valori ottenuti sono stati approssimati al fine di facilitare i calcoli successivi.
Esigenze Peso Funzioni Peso Peso definitivo A1 evitare incidenti 40 6,8 A2 aumentare la sicurezza 33 5,61 A Sicurezza 17
A3 evitare affollamento 27 4,59 B1 evitare disagi 15 2,4 B2 garantire riqualificazione 30 4,8 B3 permettere percezione mare 15 2,4 B4 evitare polveri 10 1,6 B Benessere 16
B5 garantire benessere acustico 30 4,8 C1 gestire i flussi di traffico 50 6 C Accessibilità
fruibilità 12 C2 favorire un turismo di qualità 50 6 D1 garantire percezione estetica 40 3,2
D Aspetto 8
D2 favorire il recupero dell'area 60 4,8 E1 rendere efficace il servizio 70 14 E Gestione 20
E2 garantire ulteriori servizi
pubblici 30 6
F1 garantire futuri sviluppi 30 2,4 F Integrabilità 8
F2 garantire flessibilità
funzionale 70 5,6
G1 ridurre l'impatto ambientale 50 9,5 G2 garantire l'inserimento
urbanistico 25 4,75
G Salvaguardia ambientale 19
G3 garantire l'inserimento
ambientale 25 4,75
100 100
F ASE CREATIVA
Come si è già accennato in precedenza, l’assunto fondamentale dell’AV è che ad una stessa funzione possano corrispondere più modalità di realizzazione. Avendo identificato le funzioni primarie che l’intervento deve attendere si possono formulare alcune ipotesi progettuali.
Nell’analisi approfondita dell’ambito di intervento è emerso che gli elementi fondamentali da cui si può partire per formulare delle ipotesi sono:
• mare
• turismo
• tradizioni culturali
• risorse agro – ambientali.
Dall’insieme di queste semplici suggestioni è stato possibile giungere alla formulazione delle seguenti soluzioni:
• Soluzione 1: parco di divertimento acquatico ad apertura stagionale;
• Soluzione 2: impianti sportivi per gare ippiche;
• Soluzione 3: centro per manifestazioni fieristiche e culturali.
A queste proposte viene affiancata quella del mantenimento
dell’aeroporto con riqualificazione dell’impianto esistente.
S OLUZIONE 1
Si prevede la realizzazione di un parco di divertimento acquatico ad apertura stagionale;
sono previste almeno due piscine con scivoli e giochi d'acqua; a servizio del parco dovranno essere realizzati spogliatoi, docce e toilette;
inoltre sono previsti punti di ristoro, come bar e ristorante, servizi di infermeria, bazar e uffici.
Sarà attrezzata una zona a verde per relax e
picnic.
S OLUZIONE 2
L'ippodromo è costituito da una o più
piste per la corsa e gli allenamenti; a fianco
della pista sono previste le tribune per gli
spettatori e punti di ristoro (bar, ristorante,
area verde). A servizio sono da realizzarsi box,
sellerie, magazzini, letamai e punti di
assistenza veterinaria.
S OLUZIONE 3
Il centro fieristico è una struttura
costituita da vari padiglioni per le esposizioni,
di altezza e dimensioni differenti per le
diverse esigenze; i padiglioni sono collegati
tra loro da gallerie. Sono previste anche
un'area congressi, con una o più sale da
conferenza, uffici e sale stampa. Per gli utenti
sono da realizzarsi servizi quali punti di
accoglienza, punti di ristoro, negozi.
S OLUZIONE 4
Mantenere la destinazione d'uso attuale significa potenziare l'aeroporto per permettere un traffico aereo di maggiore entità e qualità.
Progetto proposto dal Comitato LILQ Marina di Massa
Per la parte strutturale del progetto si considera la proposta di costruzione della pista e raccordi in asfalto, di un’ area attrezzata per la manutenzione dei velivoli e di una ampia zona di sosta a fronte di una nuova aerostazione. Per favorire nuovi flussi di traffico è necessario l’ammodernamento ed installazione dei servizi di base: TWR (Controllo traffico aereo tramite torre), Afis (Registrazione comunicazioni radio bordo terra bordo), antincendio, sicurezza movimentazione passeggeri e merci.
Il potenziamento dei servizi di protezione civile, soccorso aereo, 118, prevenzione incendi è attuabile attraverso la realizzazione di un impianto di illuminazione per l’operatività notturna degli elicotteri.
La crescita dell’attività aeroportuale sarà incrementata
ulteriormente grazie alle attività complementari:
• nel settore delle infrastrutture: la realizzazione di bar, ristorante, sala conferenze;
• nel settore del turismo: informazioni turistiche dirette, pacchetti aereo-hotel, aerotaxi, manifestazioni pubbliche;
• nel settore dell’industria: promozioni di partecipazione a fiere
e convegni, interventi mirati per la valorizzazione delle
risorse del territorio.
F ASE SELETTIVA
Nella fase selettiva dell’AV si procede al calcolo dell’Indice di Utilità I
u3e dell’Indice di Costo I
c4il cui rapporto fornisce l’Indice di Valore
5. In campo meccanico, dove negli USA intorno agli anni ‘50, sono nate le prime applicazioni AV, presa in esame una qualsiasi entità e sottoposta ad analisi funzionale, elencandone quindi le funzioni principali e principali complementari che essa è chiamata a esplicare, è nella maggior parte dei casi possibile attribuire ad ogni singolo elemento o componente dell’entità una sola funzione da svolgere. In dette applicazioni, risulta pertanto immediata la stima dell’Utilità, intesa come il prezzo che si è disposti a pagare per l’ottenimento della funzione stessa. Tale stima può tradursi in termini monetari, se si riesce a stabilire, ad esempio, il minimo prezzo di un prodotto esistente sul mercato che esplica tale funzione.
La complessità della valutazione di più aspetti in gioco, emerge chiaramente nelle applicazioni di AV nel settore delle costruzioni civili ed
3
Utilità derivante da una Funzione: vantaggio che si trae dall'esplicare la funzione considerata. Contributo che una funzione offre per il soddisfacimento di una esigenza che viene stimato da un gruppo AV come importo in moneta che si è disposti a corrispondere per avere la possibilità di esplicare la funzione presa in esame, nel luogo, nel momento e nelle circostanze e condizioni ambientali di riferimento.
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Costo globale: somma del costo di produzione, del costo di gestione nel ciclo di vita programmato o ipotizzato e del costo finale o del valore al termine del ciclo di vita programmato o ipotizzato, gli ultimi due attualizzati al momento dell’entrata in esercizio del prodotto considerato.
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