Capitolo 2 Obiettivi
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Capitolo 2
Obiettivi
Nel corso degli anni, numerosi studi hanno tentato di valutare le correlazioni tra i sintomi della DLB e le caratteristiche neuropatologiche (Kalaitzakis et al, 2009; Klucken et al, 2006; Jellinger 2003; Harding et al, 2001; Gomez-Tortosa et al, 2000; Gomez-Isla et al, 1999) o con i risultati delle indagini di imaging strutturale e funzionale (Gomperts et al, 2012; Shimada et al, 2009; Brooks et al, 2009; Edison et al, 2008; Gomperts et al, 2008; McKeith et al, 2007), così come la risposta dei sintomi motori alla levodopa (Lucetti et al, 2010;
Goldman et al, 2008; Molloy et al, 2005; Bonelli et al, 2004) o la risposta dei deficit cognitivi agli inibitori dell’aceticolinaesterasi (Wild et al, 2003; McKeith et al, 2000) o alla memantina (O’Brien et al, 2011; Emre et al, 2010; Aarsland et al, 2009).
Pochi studi e condotti su piccole coorti di pazienti hanno, invece, indagato sistematicamente le relazioni esistenti tra i sintomi e il decorso clinico della malattia durante un follow up a lungo termine.
Più precisamente, la prevalenza dei sintomi neuropsichiatrici è stata studiata in una coorte di 57 e in una di 92 pazienti, rispettivamente da BJoerke- Bertheussen e coll. (2012) e Borroni e coll. (2007), mentre i sintomi presenti
all’esordio sono stati analizzai da Farina e coll. (2009) in 102 pazienti affetti da DLB.
Burn e coll. (2006) hanno correlato i segni motori al deficit cognitivo in
uno studio di follow-up di due anni e, recentemente, Cagnin e coll. (2012) hanno
esaminato le caratteristiche cliniche e neuropsicologiche associate alle
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