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parte 2

L’Amministrazione comunale

rende conto

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Ambiente|ecologia Area

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1. AREA ECOLOGIA E AMBIENTE

1.1 STRUTTURA DELL’AREA

Rispetto al quadro complessivo delle politiche e azioni del Comune che ri- guardano l’ambiente, che implicano l’operato di vari Assessorati ed uffici, per il primo anno di rendicontazione si è scelto di avviare l’analisi solo dalle azioni realizzate dal Servizio Ecologia e Ambiente.

Per quanto riguarda il governo e le scelte politiche, esso dipende dall’As- sessorato alla Sostenibilità ambientale e sociale, mentre dal punto di vista operativo si inserisce nel Settore Gestione del territorio e precisamente nel- l’Area Lavori pubblici – Sostenibilità ambientale insieme agli uffici che si occupano di manutenzioni (immobili, impianti, verde pubblico, cimitero, strade) e di progettazione delle opere pubbliche1.

Nel 2007 il Servizio Ecologia ed Ambiente ha subito vari cambiamenti organizzativi:

• è stato disposto il suo accorpamento al Settore Lavori pubblici, con il conseguente cambio del Dirigente di riferimento;

• è stato nominato un nuovo Responsabile del Servizio, in quanto il precedente è rimasto presso il Settore di originaria appartenenza; al nuovo Responsabile sono rimasti in carico adempimenti relativi al precedente incarico e sono state attribuite competenze anche per al- cune attività connesse alle opere pubbliche (quali il progetto Bicistazione);

• è stata presa in carico, a tutti gli effetti, l’attività relativa alla Sostenibilità sociale, istituita nel- l’ambito del presente mandato elettorale.

Nel 2007 il Servizio si è avvalso di 4 dipendenti (3 a tempo pieno e 1 a tempo parziale), e precisamente

• un funzionario responsabile;

• due funzionari tecnici;

• un funzionario amministrativo.

Un’altra dipendente, preposta alla Segreteria, è stata trasferita ad altro uffi- cio.

Le risorse assegnate e utilizzate nel 2007 al Servizio Ecologia e Ambiente ammontano a € 3.328.000 di cui 154.000 per costo del personale e 3.174.000 per la gestione ordinaria delle attività di competenza del Servizio, che com- prende varie voci. Le più rilevanti, in relazione sia agli obiettivi strategici

sia all’entità dell’importo, sono: 1 La struttura

organizzativa

complessiva del Comune è illustrata nella parte 1ª, paragrafo 2.4.

SOSTENIBILITÀ

Sinonimo di sviluppo sostenibile, ovvero “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle gene- razioni future di soddisfare i propri”.

Implica che politiche, scelte ed azioni ricer- chino un equilibrio tra conseguenze econo- miche, sociali ed ambientali delle stesse.

La sostenibilità ha appunto una dimensione economica, sociale ed ambientale.

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Attività Costo Servizio raccolta trasporto e smaltimento rifiuti 2.894.288

Gestione piattaforme ecologiche 154.540

Interventi di tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, attivazione di Agenda 21,

contributi per interventi

di educazione ambientale 55.700

Analisi e monitoraggio della qualità delle componenti ambientali

e degli scarichi industriali 28.000 Acquisto materiale informativo

per la raccolta differenziata 10.335

Nel box sono elencate le competenze del Servizio.

1.2 PORTATORI D’INTERESSE E LORO COINVOLGIMENTO

Nel secondo punto della prima sezione sono stati mappati i portatori d’interesse del Comune di Tre- viglio. In buona parte i soggetti individuati sono (anche solo potenzialmente) portatori d’interesse del Servizio in quanto ambiente ed ecologia sono te- matiche che sono influenzate dalle scelte ed azioni di molti soggetti, dai cittadini agli attori economici, e che influenzano la qualità della vita di tutti. Inol- tre, le attività del Servizio Ecologia e Ambiente sono regolate e influenzata da altri soggetti pubblici quali l’ASL, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente, i Co- muni limitrofi, ecc.

A parte l’interesse generale ad un ambiente salubre, tra i principali portatori d’interesse dell’Assessorato alla Sostenibilità ambientale e sociale si possono in- dividuare:

associazioni ambientaliste e animaliste (Legambiente, Comitato per la Tutela dell’Am- biente, Amici del Roccolo, Cooperativa Amici degli Animali), che seguono con attenzione l’atti- vità del Comune, così come di altre istituzioni, for- mulando proposte e segnalando le criticità rilevate;

• associazioni dei commercianti (Botteghe del centro, ASCOM), che sono interessate dai provvedimenti per il contenimento del controllo dell’inquinamento atmosferico che si traducono in limitazioni del traf- fico veicolare, dai provvedimenti relativi all’organizzazione della rac- colta dei rifiuti, dalle limitazioni del rumore;

COMPETENZE

DEL SERVIZIO ECOLOGIA ED AMBIENTE

• Gestione delle bonifiche dei siti contami- nati;

• Regolamentazione e controllo del servi- zio di raccolta rifiuti urbani e assimilati e dello spazzamento stradale;

• Ordinanze in materia ambientale e di sa- lute pubblica;

• Espressione di pareri in merito alle auto- rizzazioni ambientali di competenza pro- vinciale o regionale;

• Promozione interventi di riqualificazione ambientale;

• Predisposizione ERIR (elaborato per ri- schi di incidente rilevante) e gestione in- formativa alla popolazione;

• Promozione interventi d’educazione am- bientale;

• Vigilanza e pareri sulle attività di cava;

• Gestione interventi contro la zanzara tigre;

• Predisposizione pareri, piani e autorizza- zioni relativi al rumore;

• Predisposizione pareri e autorizzazioni relativi alla telefonia mobile;

• Raccolta e divulgazione dati di monito- raggio sui pozzi potabili e sulla rete degli acquedotti comunali;

• Raccolta e divulgazione dati sull’inquina- mento atmosferico.

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• titolari delle attività produttive, con particolare riferimento a quelle soggette ad autorizzazione ambientale (di competenza regionale e pro- vinciale), in quanto il parere del Comune può influenzare il rilascio delle autorizzazioni e le relative prescrizioni, promovendo anche la realizzazione di adeguati controlli;

• i concessionari dell’utilizzo delle rogge comunali, in quanto soggette all’applicazione dello specifico regolamento comunale e ai controlli promossi dal Comune.

Il coinvolgimento dei portatori d’interesse è ritenuto dall’Amministrazione un principio di estrema importanza, che deve guidare tutte le principali scelte ed azioni. Poiché il coinvolgimento presuppone un’adeguata infor- mazione, l’Assessorato ha disposto innanzitutto la pubblicazione sul sito web del Comune di tutti i dati ambientali, del capitolato che regola i rap- porti con la ditta incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti e dello spaz- zamento stradale, del rapporto sull’esito dei controlli effettuati dall’ARPA.

Le forme di consultazione dei cittadini hanno ri- guardato:

• la modifica delle norme per la limitazione del traffico nel centro storico e l’introduzione delle domeniche ecologiche, che hanno visto l’orga- nizzazione di tavoli di confronto con i commer- cianti;

• la conferma della raccolta serale dei rifiuti nel centro storico, preceduta da un sondaggio tele- fonico fra i residenti.

Tra gli organismi promossi dall’Amministrazione per favorire il confronto sulle scelte e sulle azioni da intraprendere, due riguardano l’Assessorato alla Sostenibilità ambientale e sociale:

• la Consulta per l’ambiente;

• la Consulta per la pace e la solidarietà.

Entrambe sono state istituite nell’autunno del 2006, con funzioni consultive e propositive prevedendo la possibilità di parteciparvi liberamente, senza dover appartenere a forze politiche o associative.

La Consulta per l’ambiente ha lo scopo di organizzare la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative in materia ambientale, favorire lo scam- bio d’informazioni riguardanti questi temi, fornire valutazioni e pareri d’in- dirizzo politico e non tecnico e formulare proposte in materia da sottoporre all’Amministrazione comunale.

La Consulta per l’Ambiente è stata periodicamente aggiornata in merito ai procedimenti in corso relativi alle attività produttive, alle bonifiche, al- l’approvazione del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, ecc., raccogliendo osservazioni e proposte, in gran parte recepite negli atti di competenza comunale. Nel 2007 si è riunita 6 volte, con una media di circa

consulta per

l’ambiente

del Comune

di Treviglio

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2 Il documento può essere scaricato dal sito del Co- mune: www.comune.tre- viglio.bg.it

7–8 partecipanti per incontro. In due occasioni hanno partecipato, su ri- chiesta del Presidente della Consulta, anche esperti esterni.

La Consulta per la pace e la solidarietà programma l’attività relativa ai temi della solidarietà e della cooperazione internazionale, interloquendo diret- tamente con i diversi riferimenti istituzionali e non. Partecipano alla Con- sulta gli esponenti di diverse associazioni locali impegnate sui temi dell’intercultura (Diversa…mente, CTM Altromercato, Associazione Sene- galesi Bergamaschi, Centro delle Culture, ecc.). Nel 2007 la Consulta si è riunita circa una volta al mese, con una media di 7–8 partecipanti per in- contro. Oltre alle riunioni, si sono svolti incontri tenuti direttamente dagli esponenti della Consulta con i rappresentanti dei diversi enti per l’orga- nizzazione delle attività (ONU dei Popoli, spettacoli per studenti, conven- zione con ITAS, ecc. — Si veda quanto illustrato nel paragrafo successivo).

Entrambe le consulte si sono rivelate preziose, poiché nella Consulta per l’ambiente è emersa la presenza di tecnici competenti che hanno fornito pareri e suggerimenti, mentre nella Consulta per la pace e la solidarietà la pluriennale partecipazione di componenti delle organizzazioni del privato sociale ha facilitato le relazioni con i gruppi presenti sul territorio e con le scuole, sviluppando iniziative che, con le sole risorse degli uffici, non sa- rebbe stato possibile realizzare.

1.3 OBIETTIVI STRATEGICI ED AZIONI REALIZZATE

Gli obiettivi strategici e le azioni realizzate s’inseriscono nel quadro più ampio delle finalità enunciate nel programma di mandato dell’Ammini- strazione2“Treviglio 2011”. Il programma di mandato parte dal presuppo- sto che la sostenibilità non è solo quella legata all’utilizzo delle risorse naturali ma anche quella sociale, connessa alla conservazione e migliora- mento delle risorse sociali, poiché entrambe sono essenziali per una mi- glior qualità della vita delle persone. Il programma di mandato ha individuato quali finalità strategiche:

• il recupero di socialità degli spazi pubblici;

• la riqualificazione del contesto urbano;

• la gestione dello sviluppo secondo criteri che ne assicurino la sosteni- bilità nel tempo;

• la valorizzazione dei caratteri storici e di pregio ambientale del territo- rio.

Per perseguire tali finalità e in coerenza con il programma di mandato, nel 2007 l’Assessorato alla sostenibilità ambientale e sociale si è impegnato nella realizzazione dei seguenti obiettivi strategici:

• potenziamento delle attività di monitoraggio ambientale

• adeguamento del Piano di zonizzazione acustica

• azioni per la riduzione dei rifiuti e la promozione della raccolta diffe-

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renziata e del riciclo

• realizzazione dei parchi agricoli e del Parco Locale d’Interesse Sovrac- comunale

• miglioramento della qualità della risorsa idrica fornita dall’acquedotto

• riduzione dell’inquinamento atmosferico

• promozione di interventi di educazione ambientale nelle scuole e di informazione ai cittadini per promuovere stili di vita sostenibili

• adozione di un piano di Agenda 21 locale e realizzazione del Rapporto sullo stato dell’ambiente

• Treviglio, città della solidarietà.

Di seguito si dà conto dello stato di realizzazione dei 9 obiettivi strategici.

Ad ogni obiettivo è dedicato un paragrafo, che si apre spiegando le moti- vazioni per il perseguimento e segue con la descrizione delle azioni realiz- zate. L’eventuale scostamento da quanto programmato è riportato e spiegato a chiusura del paragrafo. Completano la descrizione

box con approfondimenti e spiegazioni dei concetti utilizzati e tabelle con altri dati e informazioni.

L’Assessorato ha consapevolezza che gli aspetti eco- nomici, sociali e ambientali connessi al concetto di sostenibilità implicano la necessità di sviluppare anche progetti nuovi, caratterizzati da una trasver- salità che a fatica si concilia con l’organizzazione del Comune e che va mediata con la necessità di non trascurare gli adempimenti quotidiani, fatti di risposte ai cittadini, di istruttorie per procedimenti autorizzativi e di rapporti con gli enti. In questa di- rezione di trasversalità si colloca l’obiettivo “Trevi- glio, città delle solidarietà”.

1.3.1 Potenziamento delle attività di monitoraggio ambientale

Uno degli aspetti più critici per la tutela dell’ambiente è il controllo del ter- ritorio volto ad individuare irregolarità, violazioni della normativa, situa- zioni a rischio…

Gli enti preposti — Provincia, Agenzia regionale per la protezione ambien- tale (ARPA), ASL — hanno una dotazione organica generalmente inferiore alle necessità, costituita spesso da personale a tempo determinato, assor- bito da numerosi adempimenti amministrativi. Pertanto, i controlli sul ter- ritorio sono circoscritti soprattutto ad impianti industriali di grandi dimensioni o ad attività per le quali è in corso un determinato iter istrutto- rio.

Per rimediare e assicurare controlli più diffusi e frequenti, e per conoscere meglio l’evoluzione di alcuni indicatori di qualità ambientale, si è ritenuto

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necessario stipulare una convenzione con l’ARPA, le cui valutazioni ed ana- lisi hanno un valore giuridico indiscusso, con una spesa per il Comune di

€ 28.000. Essa prevede i seguenti controlli periodici e a campione:

• acque di scarico,

• emissioni in atmosfera,

• rumore,

• gas di scarico delle auto,

• terreni.

A causa degli adempimenti procedurali dell’Agenzia, connessi alla stipula della convenzione, i controlli pattuiti sono iniziati solo in autunno, con- sentendo di realizzare nel 2007:

• circa 30 campionamenti sulle acque di scarico delle ditte Farchemia, ECB, Eurogravure, ICIB – Industrie Chimiche Ing. Bonelli, FIV Edoardo Bianchi, Esseri, Airoldi Luigi e Mauri Emilio;

• un campionamento sulle emissioni in atmosfera di Farchemia;

• due campagne di rilevamento sulla qualità dell’area mediante campio- natori passivi dislocati sui pali dell’illuminazione pubblica per, rispet- tivamente, 21 e 23 giorni.

I controlli sulle aziende hanno evidenziato concentrazioni conformi alle ri- spettive autorizzazioni mentre i risultati delle campagne di rilevamento della qualità dell’aria hanno evidenziato la presenza, seppure in minima quantità, di solventi3utilizzati per il lavaggio a secco dei tessuti e come componenti di vernici. Le sostanze inquinanti più diffuse sono risultate quelle derivanti dalle emissioni degli autoveicoli, a conferma del forte con- tributo dato dal traffico all’inquinamento dell’aria dei nostri centri urbani (anche se dallo studio effettuato nel periodo di misurazione e per i para- metri individuati, si è riscontrato il rispetto dei limiti medi di concentra- zione).

Le restanti attività sono state realizzate nel 2008, subito seguite da quelle concordate per il nuovo anno.

Le altre azioni in materia di monitoraggio ambientale hanno riguardato:

• il rinnovo della convenzione con l’Istituto Tecnico Industriale Statale (ITIS);

• il miglioramento delle prescrizioni per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA);

• la predisposizione dell’Elaborato Rischi Incidenti Rilevanti;

• l’avanzamento delle bonifiche delle aree Farchemia ed ex Baslini;

• l’istituzione del Servizio delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV);

• gli interventi contro l’infestazione da zanzara tigre.

1. La convenzione con l’ITIS di Treviglio, che ha per oggetto il monitorag- gio dell’inquinamento atmosferico da PM10 e PM 2,54, è stata rinnovata die- tro un contributo di € 10.000, sia per disporre di un’ulteriore serie di analisi sia per favorire il mantenimento delle attività di sperimentazione e ricerca

3 Tetracloroetilene e etila- cetato.

4 Le sigle indicano mate- riale sospeso nell’aria in forma di particelle di piccole o piccolissime di- mensioni. Sono definite anche come “partico- lato” o “polveri sottili”…

Gli elementi che concor- rono alla loro forma- zione comprendono fattori sia naturali sia at- tività o azioni umane, con diversa pericolosità secondo i casi. Fra le polveri sottili prodotte da azioni umane sono inclusi gli inquinanti at- mosferici, quali: emis- sioni della combustione di mezzi di trasporto, emissioni del riscalda- mento domestico, emis- sioni di lavorazioni meccaniche, dei cemen- tifici, dei cantieri, lavora- zioni agricole,

inceneritori e centrali elettriche, fumo di ta- bacco. A secondo delle dimensioni e del mate- riale, possono avere ef- fetti negativi sulla salute umana.

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dell’Istituto.

2. Le prescrizioni per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) regionale alle aziende ICIB, SAME, Farchemia, ECB, Flydeco, Mauri, Eu- rogravure, Valtulini sono state migliorate, hanno in- tegrato infatti i pareri e le richieste del Comune, finalizzate a scongiurare gli effetti più molesti (come gli odori) e ad avere un maggior monitoraggio sulle emissioni.

3. È stato predisposto l’Elaborato Rischi Incidenti Rilevanti (a cura dell’ingegner Berti), ora in attesa di parere da parte della Direzione regionale dei Vi- gili del Fuoco, e il manuale per l’informativa alla popolazione, che sarà pubblicato non appena defi- nita la planimetria dei posti di blocco, da concor- dare con tutte le forze dell’ordine e la Prefettura.

4. Per quanto riguarda l’avanzamento delle bonifi- che delle aree Farchemia ed ex Baslini, è stata atti- vata una consulenza specialistica, affidando l’incarico prima al dott. Gritti, già incaricato dal Co- mune nel 1997 e nel 1999, poi, a seguito di suo im- pedimento, al dott. Angeloni, individuato dall’Ufficio fra una terna di professionisti interpel- lati, per un costo complessivo di € 7.000. È stato quindi possibile avviare la caratterizzazione del- l’area a sud della Baslini e controllare puntualmente l’avanzamento dei lavori. Va precisato che mentre l’approvazione dei lavori di bonifica dell’area ex Ba- slini è di competenza comunale, quella dei lavori relativi alla bonifica della Farchemia è di compe- tenza regionale, poiché interessa un territorio com- prendente diversi Comuni.

5. L’idea dell’istituzione di un servizio di Guardie Ecologiche Volontarie nei Comuni della Bassa Ber- gamasca era stata elaborata insieme al coordinatore delle GEV al fine di circoscrivere meglio le aree da controllare e assicurare alle guardie procedimenti più snelli (in quanto l’ente di riferimento sarebbe diventato il Comune e non più la Provincia). Era ne- cessario quindi giungere all’approvazione di una convenzione tra i Comuni interessati ed acquisire il parere della Provincia. Nel corso dell’anno è stata

quindi predisposta la bozza di convenzione da proporre ai Comuni del ter- ritorio. La loro scarsa adesione — solo 4 sui 22 contattati — ha indotto però

ERIR

I criteri di base per l’ERIR sono fissati dal decreto che ha recepito in Italia la direttiva

“Seveso II”. L’obiettivo è prevenire inci- denti rilevanti connessi a determinate so- stanze pericolose o limitarne le

conseguenze per l’uomo e per l’ambiente, mantenendo opportune distanze di sicu- rezza tra gli stabilimenti e le aree vulnera- bili nel caso di insediamenti di stabilimenti nuovi o per i nuovi insediamenti o infra- strutture attorno agli stabilimenti esistenti.

Il decreto prevede l’introduzione di un ela- borato tecnico “Rischio di incidenti rile- vanti”, che individua e disciplina le aree da sottoporre a specifica regolamentazione e che deve diventare parte integrante del Piano regolatore comunale. Sono tenuti alla sua stesura tutti i Comuni il cui territorio possa essere interessato dagli effetti di eventi incidentali presso impianti a rischio di incidenti rilevanti.

IL SERVIZIO DELLE GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE

È stato istituito negli anni Ottanta dalla Re- gione Lombardia ed ha subito nel tempo al- cune modifiche. Attualmente è disciplinato dalla legge regionale n. 9 del 2005, modifi- cata dalla legge regionale n. 14 del 2008.

Per poter svolgere quest’attività che, in quanto volontaria, è totalmente gratuita, oc- corre possedere determinati requisiti e su- perare un corso di formazione, al termine del quale occorre chiedere al Prefetto la no- mina di guardia giurata. Il servizio delle Guardie ecologiche volontarie può essere at- tivato da:

• enti gestori dei parchi regionali o delle comunità montane, Comuni capoluogo;

• raggruppamenti di Comuni, preferibil- mente in aree omogenee;

• Province, per il restante territorio.

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il coordinatore a suggerire al Comune di Treviglio l’abbandono dell’inizia- tiva, in quanto l’ambito territoriale di intervento sarebbe diventato più li- mitato di quello in cui operano attualmente. La proposta sarà ripresa nell’ambito del PLIS (vedi paragrafo 2.3.4).

6. Infine, per quanto riguarda la presenza della zanzara tigre, a giugno l’ASL di Bergamo ha segnalato al Servizio Ecologia e Ambiente il ritrovamento di larve nei punti di campionamento collocati in città. Su indicazione della stessa ASL, il Servizio ha informato la popolazione sui comportamenti da adottare per ostacolare la diffusione della zanzara e avviato, con la colla- borazione della squadra operativa del Settore Lavori pubblici, la distribu- zione delle pastiglie larvicida da diffondere nei tombini e nelle caditoie comunali. La misura si è rivelata inizialmente efficace. Le analisi effettuate a fine settembre (in piazza Repubblica, via Veneto, via Cimabue, via Capi- tanio e Gerosa, via Libertà) hanno evidenziato però una ripresa del feno- meno, probabilmente dovuta alla maggior piovosità del mese (con il conseguente dilavamento del principio attivo utilizzato) e al ciclo di vita dell’insetto, che ha nel periodo fine agosto–metà settembre la sua maggior diffusione. Nel 2007 l’ASL non ha comunque ritenuto di consigliare disin- festazioni della zanzare adulta, intervento che ha suggerito invece nel 2008 dopo aver rilevato la ripresa del fenomeno.

1.3.2 Adeguamento del Piano di zonizzazione acustica

L’inquinamento da rumore è oggi uno dei problemi che condizionano in negativo la qualità della vita. La tutela del benessere pubblico dallo stress acustico urbano è garantita da una legge dello Stato che impone ai Comuni di suddividere il proprio territorio in zone “acustiche” diverse, a secondo della loro destinazione d’uso (residenziali, industriali, ecc.) stabilendo poi, per ciascuna zona, i limiti delle emissioni sonore tollerabili.

Lo strumento con cui viene attuata tale suddivisione del territorio è ap- punto il Piano di zonizzazione acustica: parte integrante della pianifica- zione territoriale dell’Amministrazione comunale, esso concorre a disciplinare lo sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale, con l’obiettivo di salvaguardare la salute dei cittadini mediante azioni ido- nee a riportare le condizioni di inquinamento acustico al di sotto dei limiti di norma.

Il Piano di zonizzazione acustica di Treviglio, deliberato negli anni passati, ma mai approvato in modo definitivo, necessitava di adeguamento per tener conto delle modifiche normative e delle trasformazioni avvenute in città.

È stato quindi incaricato della predisposizione del Piano di zonizzazione acustica il tecnico cui era affidata la redazione dell’Elaborato Rischi Inci- denti Rilevanti, per un corrispettivo complessivo di € 9.300: trattandosi di un importo contenuto, ci si è avvalsi della possibilità di affidamento diretto

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prevista dalla legge, ritenendo opportuno incaricare lo stesso profes- sionista che aveva elaborato il Piano di zonizzazione del 2002.

Il Piano è stato ultimato alla fine del 2007, ma la necessità di inte- grare alcune parti e di illustrare i suoi contenuti alle forze politiche e sociali ha suggerito di rinviare la sua adozione all’autunno 2008.

1.3.3 Azioni per la riduzione dei rifiuti,

per la promozione della raccolta differenziata e del riciclo Una città definita “capitale della Bassa” dovrebbe ambire ad essere in una posizione di prim’ordine anche per quanto riguarda l’erogazione dei servizi. Tra questi è da includere il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, visto che la pulizia delle strade e degli spazi aperti costitui- sce uno dei principali biglietti da visita. Non solo: l’andamento della raccolta differenziata esprime il grado di consapevolezza dei pro- blemi dell’ambiente e, quindi, è indice del grado di sensibilità e di cultura della collettività. A quest’ultima considerazione occorre ag- giungere che il nuovo Codice dell’ambiente prevede percentuali mi- nime progressive di raccolta differenziata ancora più impegnative di quelle previste dal Decreto Ronchi. Pertanto, occorre intensificare l’attività svolta negli anni passati e cercare di superare la quota del 48% di raccolta differenziata raggiunta nel 2006. Gli interventi rea- lizzati nel 2007 hanno riguardato:

• l’adozione di un nuovo capitolato di gestione per il servizio di raccolta e di spazzamento stradale;

• la realizzazione di una nuova campagna informativa per la rac- colta dei rifiuti

• la fornitura di contenitori per la raccolta differenziata, da distri- buire ai cittadini, e dei cartelli stradali per disciplinare il divieto di sosta in corrispondenza dei turni di spazzamento stradale

• l’introduzione della raccolta differenziata presso i mercati comu- nali.

differenziabene

Città di Treviglio Assessorato alla Sostenibilità ambientale e sociale

differenziabene

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1. Il nuovo capitolato con la SABB, società partecipata5dal Comune di Tre- viglio, è entrato in vigore il 1° luglio 2007 e prevede turni di spazzamento più frequenti, la differenziazione fra orario invernale ed estivo (in modo da disturbare meno i cittadini) e una maggiore corresponsabilità della società nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di pulizia della città. Con il nuovo capitolato è stata introdotta la raccolta serale dei rifiuti nel centro storico, raccogliendo un consenso pressoché unanime da parte degli utenti.

Per facilitare la pulizia delle strade, è stata ampliata la zona con divieto di sosta nelle fasce orarie destinate a tale attività.

2. Per quanto riguarda le azioni per promuovere e facilitare la raccolta dif- ferenziata (si veda la tabella per il riepilogo dei materiali raccolti), è stata realizzata un’intensa attività di comunicazione — anche in lingue straniere

— sul sistema di differenziazione con opuscoli, cartoline che indicavano i turni di raccolta, avvisi specifici e sopralluoghi presso gli edifici dove ve- nivano rilevati comportamenti irregolari. L’attività di comunicazione ha comportato una spesa di € 5.040.

PROSPETTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

3. Sono stati inoltre distribuiti inoltre circa 2.000 contenitori, aggiungendo quelli per la carta, il vetro e l’organico, con una spesa di € 30.000. Questa attività proseguirà fino a completare la fornitura per tutte le utenze presenti sul territorio.

4. Come previsto, la differenziata è stata estesa ai 3 mercati comunali setti- manali e presso le bancarelle di piazza Garibaldi.

La predisposizione di una barra d’accesso alle piattaforme ecologiche6per limitare il servizio ai soli residenti è stata invece rinviata fino alla messa in funzione della telecamera, per evitare che aumenti ulteriormente il confe- rimento abusivo al di fuori dei cancelli.

Prodotto Smaltimento

Carta e cartone Raccolta a domicilio

Plastica Raccolta a domicilio

Rifiuto organico Raccolta a domicilio Vetro, lattine, scatolame Raccolta a domicilio Rifiuto secco Raccolta a domicilio Rifiuti domestici pericolosi Piattaforma ecologica Residui di giardinaggio Piattaforma ecologica Materiale inerte Piattaforma ecologica

Ingombranti Piattaforma ecologica/ritiro a domicilio Pile e farmaci Contenitori stradali

5 Le società partecipate dal Comune di Treviglio sono descritte nella parte 1ª, al paragrafo 3.2.

6 La piattaforma ecologica, o isola ecologica, è un sito nel quale possono essere conferiti i rifiuti solidi urbani e i rifiuti speciali (ad esempio batterie esauste, medicinali scaduti, vernici, elettrodomestici, ecc.) da parte dei cittadini e delle aziende autorizzate. Rappresenta un importante anello del ciclo dei rifiuti, che permette di alleggerire le discariche ed allo stesso tempo avviare a recupero molte tipologie di rifiuto.

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1.3.4 Realizzazione dei parchi agricoli

e del Parco Locale d’Interesse Sovraccomunale (PLIS)

Nel 2003 il Comune di Treviglio ha individuato il perimetro di due nuovi Parchi comunali, Roccolo e Castel Cerreto, adeguando la previsione del Piano regolatore. Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia, a sua volta, ha delineato delle aree di salvaguardia ambientale in prossimità dei due parchi. Ciò ha consentito al Comune, nel luglio 2006, di compren- dere tutte le aree in questione in un’unica grande area da annettere al Parco Locale di Interesse Sovraccomunale (PLIS) che alcuni Comuni limitrofi, su iniziativa del Comune di Fara Gera d’Adda, si apprestavano ad istituire. Te- nuto conto che la normativa regionale sui PLIS pre-

vede la possibilità di una gestione del territorio sovra–comunale, ma non implica il venir meno delle competenze e dell’autonomia d’ogni singolo Comune, si è ritenuto utile avviare nel 2007 la pro- gettazione e realizzazione di alcuni interventi, in at- tesa del riconoscimento provinciale del PLIS e della definizione della convenzione per la sua gestione con i Comuni partecipanti.

Per far questo ci si proponeva di tenere conto:

• delle proposte contenute nel progetto vincitore del concorso di idee indetto nel 2005 dalla pre- cedente Amministrazione;

• degli studi e delle proposte contenute nel lavoro svolto dalle scuole nell’ambito del progetto di educazione ambientale che aveva come riferi- mento il nascente PLIS.

La progettazione preliminare per la valorizzazione Parchi del Roccolo e di Castel Cerreto è stata quindi avviata affidando l’incarico allo stesso gruppo di professionisti (B. Oggionni, C. Bencetti, E. Anti- gnati, L. Leoni, I. Bussi) vincitore del concorso di idee citato, per un importo di € 7.089.000. La con- sapevolezza delle trasformazioni che subirà l’area

in prossimità del Parco del Roccolo, a causa delle nuove infrastrutture fer- roviarie e stradali, ha suggerito di concentrare l’attenzione su aree più a nord di Treviglio con i seguenti progetti:

• il rifacimento di un ponte di attraversamento della roggia Vignola,

• la realizzazione di una pista ciclabile a nord di Castel Cerreto,

• un’area ricreativa in zona Geromina.

Parallelamente, è stata elaborata, unitamente agli altri Comuni del PLIS, la convenzione che regola i loro rapporti confermando il ruolo di capofila al Comune di Fara d’Adda. Nel settembre 2007 la Provincia di Bergamo ha ri- conosciuto il Parco della Geradadda, assegnando un contributo di circa

I PARCHI LOCALI D’INTERESSE SOVRACCOMUNALE (PLIS)

Sono una delle forme di tutela del territorio previste dalla Regione Lombardia con la legge regionale n. 86 del 1983.

Diversamente da altri tipi di parchi (es., par- chi regionali, parchi naturali) i PLIS non sono istituiti e regolamentati dalla Regione ma dai Comuni, che individuano le aree del proprio territorio da assoggettare a partico- lare tutela e valorizzazione.

Per far sì che queste aree siano riconosciute come PLIS (con atto che compete alla Pro- vincia) è necessario che confinino tra loro, in modo da costituire un’area unica. La ge- stione è affidata ad un ente gestore o agli stessi Comuni, che assumono le diverse de- cisioni sulla base di quanto previsto in un’apposita convenzione. La scelta fra le due forme di gestione dipende in ogni caso dai Comuni, così come i finanziamenti da assegnare e le norme regolamentari da ap- plicare per tutelare il territorio.

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€ 30.000 per il completamento degli studi e della cartografia del territorio interessato.

1.3.5 Miglioramento della qualità della risorsa idrica fornita dall’acquedotto L’obiettivo per il 2007 consisteva nel monitorare le attività della COGEIDE, società partecipata7dal Comune che si occupa della fornitura d’acqua po- tabile, per assicurare la realizzazione del collegamento dell’acquedotto cit- tadino con l’acquedotto provinciale in località via Verazzano e la riduzione della vulnerabilità dei pozzi mediante il loro approfondimento, con sigil- latura dei punti che attingono dalla falda superiore, più esposta alla conta- minazione degli agenti inquinanti contenuti nel suolo e negli scarichi idrici.

Le azioni realizzate da COGEIDE sono state:

• l’attivazione del collegamento con l’acquedotto provinciale in via Ve- razzano;

• la predisposizione urgente, con ordinanza del Sindaco, del collega- mento del pozzo di via Calvenzano con l’acquedotto della zona cen- trale, in modo da poter garantire l’approvvigionamento di acqua potabile anche nel caso di contaminazione del pozzo a causa dell’area ex Baslini.

L’autorizzazione dei lavori di approfondimento dei pozzi esistenti, con si- gillatura dei punti di presa superiori, è stata assoggettata dalla Regione alla procedura di “grande derivazione idrica”, con richiesta di acquisire anche la Valutazione di Impatto Ambientale: ciò ha comportato la predisposizione di ulteriori studi ed adempimenti, il conseguente allungamento dei tempi e l’impossibilità di realizzare compiutamente l’obiettivo.

1.3.6 Riduzione dell’inquinamento atmosferico

Il problema dell’inquinamento dell’aria è un problema caratteristico delle società sviluppate ed in via d’industrializzazione ed è connesso all’utilizzo di combustibili di origine fossile — su cui si basano in modo preponde- rante trasporti, produzione di energia e riscaldamento, processi manifattu- rieri — e ai processi industriali. Come segnalato periodicamente dai media e dalle associazioni ambientaliste, il problema è di particolare rilevanza nella nostra regione.

Le azioni per il 2007 hanno riguardato:

• l’inserimento del Comune nell’area critica regionale per la qualità del- l’aria (A1, si veda il box a pagina 60);

• il rinnovamento del parco autoveicoli comunale, avvalendosi del con- tributo regionale;

• i controlli sui gas di scarico degli autoveicoli;

• l’avvio di un progetto di car sharing.

1. È stato innanzi tutto ottenuto l’inserimento di Treviglio nell’area critica regionale per la qualità dell’aria, cosiddetta A1.

7 Le società partecipate dal Comune di Treviglio sono descritte nella parte 1ª, al paragrafo 3.2.

(16)
(17)

2. Per quanto riguarda il rinnovamento degli autoveicoli comunali, sono state demolite 4 autovetture e 2 autocarri, 1 ulteriore autocarro è stato reso al concessionario. In sostituzione sono stati acqui- stati 5 autovetture e 2 autocarri a metano, con costi interamente coperti dal contributo regionale.

3. Nell’ambito della convenzione di cui si è detto al paragrafo 2.3.1, l’ARPA ha effettuato controlli sui gas di scarico di 40 autoveicoli, tutti dimostratisi a norma.

4. Non è stato possibile invece avviare il progetto Car sharing poiché l’autovettura ad esso destinata è stata data in comodato gratuito all’associazione

“Trasporto solidale”, che ne aveva manifestato la ne- cessità urgente per il trasporto dei malati.

1.3.7 Promozione di interventi di educazione am- bientale nelle scuole e di informazione ai cittadini per promuovere stili di vita sostenibili

Le azioni realizzate nel 2007 hanno riguardato:

• il rinnovo della convenzione con Labter;

• la partecipazione al bando “Verde pulito”;

• l’educazione ambientale nelle scuole.

1. Nel 2007 è stata rinnovata la convenzione con Labter, associazione di cui il Comune di Treviglio si avvale da diversi anni per le attività d’educazione ambientale, con un costo di circa € 7.500.

2. La partecipazione al bando della Provincia di Ber- gamo “Verde pulito”, che ha l’obiettivo di promuo- vere la pulizia e la riqualificazione delle aree verdi, anche mediante interventi di sensibilizzazione dei cittadini, ha permesso di finanziare quelle attività previste nella convenzione con Labter relative alla sensibilizzazione sull’importanza delle aree verdi.

3. Infine rappresentanti del Servizio Ecologia ed Ambiente hanno incontrato alcune classi delle scuole elementari e medie per approfondire alcune problematiche ambientali, in particolare quella della raccolta dei rifiuti.

CHE COSA È LA ZONA A1

8

La misura della qualità dell’aria è utile per garantire la tutela della salute della popola- zione e la protezione degli ecosistemi. La le- gislazione italiana, in conformità ad una direttiva europea, stabilisce che le Regioni sono l’autorità competente in questo campo e prevede la suddivisione del territorio in zone e agglomerati sui quali valutare il ri- spetto dei valori obiettivo (i valori da rag- giungere) e dei valori limite (ovvero quelli da non superare).

La zonizzazione deve essere rivista almeno ogni 5 anni.

Nel 2007 la Regione Lombardia ha modifi- cato la precedente zonizzazione distin- guendo il territorio in:

• ZONA A: agglomerati urbani (A1) e zona urbanizzata (A2)

• ZONA B: zona di pianura

• ZONA C: area prealpina e appenninica (C1) e zona alpina (C2).

L’inserimento in zona A1 rappresenta un supporto a favore del miglioramento della qualità dell’aria per tre ragioni:

• i limiti alle emissioni in atmosfera che vengono prescritti alle attività produttive sono generalmente più restrittivi rispetto a quelli applicati in altre zone;

• il rilascio di autorizzazioni per la realiz- zazione o il potenziamento di nuove cen- trali termoelettriche ad uso commerciale è consentito solo se è prevista la ridu- zione, in eguale misura, di altre emis- sioni, anche mediante la distribuzione di calore tramite impianti di teleriscalda- mento;

• contributi regionali (vengono riservati agli enti e ai cittadini che risiedono in tale area per la sostituzione delle caldaie a gasolio, per l’acquisto di autovetture meno inquinanti, per la realizzazione di piste ciclabili, ecc.).

8 Fonte: Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Lombardia.

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1.3.8 Adozione di un piano di Agenda 21 locale

e realizzazione del preliminare Rapporto sullo stato dell’ambiente Agenda 21 ha come presupposto una conoscenza

dettagliata e organica dello stato dell’ambiente di un dato territorio, a partire dal quale si definiscono gli obiettivi, il Piano d’azione e di monitoraggio dei ri- sultati. Nel 2007 è stata quindi avviata la predispo- sizione di un Rapporto sullo stato dell’ambiente di Treviglio. Considerata la complessità del lavoro ne- cessario per redigerlo è stato previsto l’affidamento ad un esperto esterno. Si è predisposto quindi il di- sciplinare d’incarico ed è stato presentato il progetto alla Provincia di Bergamo per partecipare al bando d’incentivazione, ottenendo un finanziamento di

€ 21.000. L’incarico è stato conferito nel 2008 ad un gruppo di esperti, coordinati dal dott. Francesco Lussignoli, per un compenso di € 20.000 lordi. La scelta è avvenuta a seguito della valutazione delle 5 offerte pervenute.

Il rapporto, la cui consegna è prevista per l’inizio del 2009, sarà redatto secondo il modello elaborato dal- l’Agenzia Europea per l’Ambiente e analizzerà tutti gli aspetti dell’ambiente trevigliese.

1.3.9 Treviglio, città della solidarietà

Coerentemente con l’idea che la sostenibilità com- prende sia aspetti più strettamente ambientali sia aspetti sociali, l’Assessorato si è proposto di realiz- zare, raccogliendo e valorizzando le esperienze che si sono formate nel territorio, anche nel mondo del volontariato, percorsi di educazione alla pace e alla solidarietà, basati sulla conoscenza delle “ragioni degli altri”, sul riconoscimento di altre culture e sul- l’apprendimento di modalità nonviolente per gestire i conflitti. I percorsi del 2007 sono stati rivolti prin- cipalmente al mondo della scuola, ma con la pro- spettiva di traguardi più ampi, da modellare anche in base alle richieste della società civile.

Le azioni realizzate sono state:

• in collaborazione con la Consulta comunale per la pace e la solidarietà, sono stati organizzati in- contri nelle scuole e spettacoli educativi. Per

queste attività, il Comune si è avvalso di 2 associazioni:

– l’associazione Diversa…mente, per l’organizzazione della manifesta-

AGENDA 21

È un piano d’azione per lo sviluppo soste- nibile promosso dalle Nazioni Unite nel 1992. Esso presuppone che sia individuata una serie di azioni da intraprendere, a li- vello mondiale, nazionale e locale dalle or- ganizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni pubbliche in ogni area in cui la presenza umana ha impatti sull'ambiente.

La cifra 21 si riferisce al 21° secolo, in quanto la questione ambientale è ritenuta come prioritaria per il 21° secolo, giacché tante emergenze di carattere economico e sociale sono dovute a problemi ambientali (si pensi agli impatti del clima sulle colture agricole e sui movimenti migratori delle persone).

L’adozione dell’Agenda 21 presuppone il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i portatori di interesse (stakeholder) che operano su un determinato territorio, in modo da programmare azioni condivise e, pertanto, più facilmente perseguibili.

CAR SHARING

L’auto condivisa — o condivisione dell’au- tomobile — è un servizio che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheg- gio vicino al proprio domicilio, e pagando in ragione dell’utilizzo fatto. Esso è utiliz- zato all’interno di politiche di mobilità so- stenibile, per favorire il passaggio dal possesso del mezzo all’uso dello stesso (in altre parole all’accesso al servizio di mobi- lità), in modo da consentire di rinunciare all’automobile privata ma non alla flessibi- lità delle proprie esigenze di mobilità.

(19)

zione “ONU dei Popoli” e per l’organizzazione logistica degli spetta- coli “Zelig for Strangers”;

– l’associazione Just for Joy European Association, per la realizzazione di 2 spettacoli “Zelig for Strangers”, uno rivolto alle scuole superiori e uno rivolto al pubblico serale. Il tema affrontato riguardava il con- fronto tra le diverse culture nella vita quotidiana. Gli spettacoli, ad ingresso libero, hanno avuto complessivamente circa 5.000 parteci- panti;

• Sono state avviate le attività e i contatti per il gemellaggio con una cit- tadina senegalese, promovendo la collaborazione fra la Facoltà di Agra- ria dell’Università locale e l’Istituto tecnico agrario di Treviglio. Tali attività saranno sviluppate nel 2008 con l’obiettivo di organizzare scambi culturali fra gli studenti dei due istituti, proseguendo poi il confronto con altre realtà scolastiche, associative ed istituzionali.

INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE SU PACE E SOLIDARIETÀ

1.4 CRITICITÀ, POSITIVITÀ, IMPEGNI ED AZIONI PER IL FUTURO

Positività. Sul piano organizzativo, il Servizio Ecologia ed Ambiente, no- nostante i cambiamenti spiegati nel primo paragrafo, ha risposto in modo positivo alle nuove indicazioni, dimostrando disponibilità al cambiamento, spirito d’iniziativa ed interesse agli argomenti. Questo ha consentito di ot- tenere risultati anche al di fuori degli obiettivi inizialmente programmati.

Ne è esempio il nuovo regolamento per l’utilizzo delle rogge, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Tributi, che consente di disciplinare meglio gli scarichi nelle stesse, assoggettandoli a penali particolarmente onerose in caso di scarico difforme da quanto autorizzato.

Per quanto riguarda gli obiettivi illustrati, premesso che sono tutti connessi al programma elettorale, la loro formulazione si è confermata corretta in quanto:

• hanno consentito di adempiere a disposizioni di legge ancora inattuale, come nel caso dell’ERIR e del Piano di zonizzazione acustica;

• sono stati fissati traguardi ambiziosi ma anche concreti e raggiungibili, pertanto le attività non formalmente concluse nel 2007 sono state com- pletate nei mesi successivi;

• hanno permesso di cogliere le opportunità di finanziamento messe a disposizione dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo (come nel caso del contributo regionale per la sostituzione degli auto- veicoli comunali e del bando provinciale “Verde pulito”);

• i risultati sono stati propedeutici alla programmazione di nuovi inter- venti.

Associazione coinvolta Iniziative Contributo erogato

Diversa…mente 2 € 3.750,00

Just For Joy European Association 2 € 6.500,00

(20)

Particolarmente positiva la stipula della convenzione con l’ARPA, che si è rivelata uno strumento che ha consentito di aumentare la conoscenza del territorio, di intensificare il confronto con tecnici specializzati, di pro- grammare nuove attività per il 2008.

Le criticità incontrate nel perseguimento degli obiettivi posti per il 2007 fanno riferimento, sul piano generale, ai cambiamenti organizzativi che hanno interessato il Servizio. Lo spostamento del Servizio Ambiente dal Settore Edilizia–Urbanistica al Settore Lavori pubblici è stato più complesso del previsto in quanto è stato necessario inserirlo nel riassetto complessivo dell’ente, rispettando tutti gli adempimenti previsti dal contratto per il per- sonale degli enti locali. Ciò ha rallentato l’avvio delle nuove attività, per la necessità di affidarle direttamente al Dirigente e al Funzionario che sareb- bero subentrati. Inoltre, una volta completato il nuovo assetto organizza- tivo, il nuovo personale ha dovuto affrontare argomenti nuovi, rendendo necessario procedere per priorità. Per quanto ri-

guarda le risorse, l’effettivo andamento delle entrate ha condizionato la spendibilità delle risorse stan- ziate in uscita, rendendo non realizzabili alcuni im- pegni di spesa nell’esercizio 2007.

Per quanto riguarda le azioni specifiche:

• la distribuzione dei contenitori per la raccolta differenziata ha comportato un onere organizza- tivo maggiore del previsto, impegnando sia il personale tecnico che amministrativo;

• l’impostazione delle attività relativa al PLIS è proceduta lentamente, sia perché la Provincia ha subordinato il proprio riconoscimento a mo- difiche di perimetrazione del Comune di Trevi- glio, sia perché il processo decisionale,

coinvolgendo 7 Comuni, si è rivelato più lungo e difficoltoso del previsto.

Altra questione che ha richiesto un grosso impegno

dell’Assessorato e del Servizio, ma con risultati non soddisfacenti, è quella dell’adozione del nuovo Piano cave provinciale: le forti criticità eviden- ziate dal Comune di Treviglio e da altri Comuni in relazione al Piano non sono state sufficienti a costruire un’alleanza forte e continuativa fra tutti gli enti, capace di ridisegnare il quadro delle previsioni regionali in modo da non penalizzare la pianificazione territoriale dei Comuni.

Impegni e azioni per il futuro. Gli obiettivi che l’Assessorato alla Sosteni- bilità ambientale e sociali si è prefissato per il 2008 sono:

• il rinnovo della convenzione con l’ARPA per il monitoraggio delle di- verse componenti ambientali;

• l’approvazione, a seguito dell’attività svolta nel 2007, del Piano per l’emergenza dovuta a rischi di incidenti rilevanti, del relativo elaborato urbanistico per rischi e la realizzazione della campagna di informa- zione per la popolazione;

(21)

• l’approvazione del Piano di zonizzazione acustica, a seguito dell’atti- vità svolta nel 2007;

• lo sviluppo della collaborazione con scuole superiori e associazioni e la realizzazione degli interventi di riqualificazione ambientale concor- dati con l’Istituto Tecnico Agrario Statale;

• la prosecuzione della lotta alla zanzara tigre;

• l’approvazione del nuovo Regolamento per la raccolta dei rifiuti;

• l’avvio della gestione del PLIS della Geradadda;

• il censimento e la valutazione dello stato di conservazione dei manu- fatti di cemento–amianto presenti sul territorio, in attuazione del Piano regionale per l’amianto;

• l’avvio dell’elaborazione del Rapporto sullo stato dell’ambiente;

• l’avvio degli interventi per la valorizzazione dei Parchi comunali del Roccolo e del Cerreto;

• il miglioramento della gestione rifiuti;

• la realizzazione del gemellaggio con una citta- dina senegalese e di altre attività volte a migliorare la convivenza con i cittadini stranieri.

Essi costituiscono in gran parte la continuazione degli obiettivi 2007. Ciò è dovuto sia alla necessità di approvare formalmente i documenti elaborati (come nel caso dell’ERIR e del Piano di zonizza- zione acustica), sia all’impegno a dare continuità alle azioni già intraprese e ritenute positive (come nel caso della convenzione con l’ARPA, del PLIS, dei Parchi Roccolo e Cerreto, della collaborazione con le scuole superiori). In alcuni casi si tratta di obiettivi nuovi, ma che rappresentano la tappa di un percorso più ampio, come nel caso del Regola- mento per la raccolta dei rifiuti, che unitamente ad altri interventi avviati nel 2007, costituisce uno stru- mento importante per migliorare la gestione dei rifiuti cittadini, sia sotto l’aspetto ambientale (aumento della raccolta differenziata) sia sotto l’aspetto del decoro cittadino e della riduzione dei costi per lo smaltimento.

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