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“Supporto all’operatività della riforma in materia di semplificazione” CUP J59J16000760006

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(1)

“Supporto all’operatività della riforma in materia di semplificazione”

CUP J59J16000760006

Macro-attività

Realizzazione

AZIONE DI SISTEMA -SPERIMENTAZIONE PROTOTIPALE,PROMOZIONE E MESSA IN RETE DI “CENTRI DI

COMPETENZA”,RETI TEMATICHE DI SEMPLIFICATORI

Centro di competenza per la semplificazione della Regione Calabria

Report - Ricognizione degli strumenti finanziari e di incentivazione a sostegno delle imprese nelle ZES della Calabria

settembre 2020

(2)

Indice

Premessa ... 3

1. Inquadramento territoriale, normativo e organizzativo ... 4

1.1 Identificazione ... 4

1.2 Aree ZES ... 4

1.2.1 Aeroporto di Lamezia Terme ... 5

1.2.2 Aeroporto di Crotone ... 6

1.2.3 Aeroporto di Reggio Calabria ... 7

1.2.4 Porto di Reggio Calabria ... 8

1.2.5 Porto di Gioia Tauro ... 10

1.2.6 Porto di Corigliano Calabro ... 11

1.2.7 Porto di Villa San Giovanni ... 12

1.2.8 Porto di Crotone ... 14

1.2.9 Porto di Vibo Valentia ... 15

1.2.10 Agglomerato industriale Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno ... 17

1.2.11 Agglomerato industriale Crotone ... 18

1.2.12 Agglomerato industriale di Porto Salvo - Vibo Valentia ... 19

1.2.13 Agglomerato industriale di Schiavonea - Corigliano-Rossano ... 20

1.2.14 Agglomerato industriale di Lamezia Terme ... 21

1.3 Governance ... 22

1.4 Benefici e servizi offerti ... 23

2. Strumenti specifici e generali ... 24

2.1 Strumenti di sostegno previsti dal Piano strategico e dalla Legge di Bilancio (2021)... 24

2.1.1 Credito di imposta (L. 208/2015) ... 24

2.1.2 Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018) ... 25

2.1.3 Legge 181/89 “Rilancio elle aree industriali” (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018) ... 26

2.1.4 Fondo Artigianato (D.G.R. 580/2017) ... 28

2.1.5 Legge n. 178/2020 (Legge Bilancio 2021), Art. 1, commi 173-176 ... 28

2.1.6 Principali pro e contro ... 29

2.2 Altri strumenti di incentivazione e finanziari ... 30

2.2.1 Fondo regionale di ingegneria finanziaria (FRIF) ... 30

2.2.2 Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) ... 31

2.2.3 Altri strumenti gestiti da Invitalia ... 31

2.2.4 Altri incentivi fiscali ... 32

2.2.5 Avvisi POR/PAC... 32

3. Stato di attuazione ... 33

4. Interventi attivabili nell’ambito della programmazione regionale ... 34

4.1 Interventi a sostegno delle imprese ...34

4.2 Interventi a sostegno delle aree di insediamento ZES ...36

Principali riferimenti ... 37

(3)

Premessa

Il presente report è finalizzato a fornire un quadro aggiornato sulle Zone Economiche Speciali (ZES) della regione Calabria, a partire dalla loro individuazione, attraverso il Piano di sviluppo strategico ZES, approvato Dgr. n. 100/2018, e istituzione, mediante il DPCM 21/05/2018, con particolare riferimento alle misure di sostegno previste o attivabili per favorire gli investimenti in tali aree.

Le Zone Economiche Speciali (ZES) rappresentano uno strumento di politica industriale diffuso a livello internazionale. Promosse inizialmente nell’ottica di sostenere il rilancio di specifiche aree in crisi, si sono via via affermate come modalità di intervento per promuovere nuovi investimenti imprenditoriali, consentendo alle strutture produttive di beneficiare di semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali e finanziarie.

In particolare, nelle ZES le imprese possono trovare un contesto localizzativo favorevole ai processi di sviluppo competitivo, caratterizzato da una riduzione degli oneri e dei tempi della burocrazia, dalla possibilità di accedere a infrastrutture e servizi (di trasporto, logistici, tecnologici, produttivi, ambientali, energetici, ecc.) funzionali all’operatività aziendale, dalla disponibilità di strumenti agevolativi fiscali e finanziari a sostegno degli investimenti produttivi e occupazionali. Le ZES, pertanto, nel breve periodo, possono favorire l’ampliamento e il potenziamento dei sistemi produttivi locali, attraverso il sostegno alla creazione di nuove imprese e al consolidamento di quelle esistenti; inoltre, nel medio termine, diventano decisive per innescare economie di rete e di integrazione, nonché circuiti e processi di accumulazione di capitali, know how tecnologico e competenze manageriali.

Il documento è strutturato in 4 sezioni. La prima presenta l’inquadramento delle aree ZES dal punto di vista territoriale, normativo e gestionale; contiene altresì delle schede sintetiche illustrative delle principali caratteristiche di ciascuna area ZES. La seconda riporta una rassegna dei principali strumenti specifici e generici di sostegno alle imprese che intendono insediarsi o localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES) della regione Calabria, riepilogandone i principali pro e contro e ipotizzando delle linee di intervento migliorative. La terza riporta lo stato di implementazione degli strumenti agevolativi, per i quali sono disponibili i dati di avanzamento. Infine, l’ultima sezione delinea ulteriori possibili interventi a sostegno degli insediamenti nelle ZES da attivare nell’ambito della Programmazione Unitaria Regionale.

(4)

1 Inquadramento territoriale, normativo e organizzativo 1.1 Identificazione

La ZES è definita dall’art. 4, comma 2, del Decreto Legge n. 91 del 2017 “zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un’area portuale con le caratteristiche stabilite dal Regolamento (UE) n. 1315 dell’11 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)”. Ai sensi dall’art. 4, comma 1, del predetto Decreto, la ZES è funzionale alla “creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese”.

Il Regolamento (UE) n. 1315 dell’11 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio prevede che la rete transeuropea dei trasporti si sviluppi, in maniera ottimale, attraverso una struttura a due livelli di rete: globale e centrale. Ogni infrastruttura di trasporto è definita in ordine alle componenti, requisiti e priorità di sviluppo. Sono, pertanto, identificati, rispettivamente, gli elementi, le caratteristiche ed i fattori di crescita della rete (ferroviaria, navigabile interna, stradale, marittima, aerea e multimodale).

Con Dgr. n. 100/2018, la Regione Calabria ha approvato il Piano di sviluppo strategico, che tra le altre cose include (ai sensi dell’art. 6 del DPCM n.12/2018):

- la documentazione di identificazione delle aree interessate;

- l’elenco delle infrastrutture già esistenti;

- un’analisi dell’impatto sociale ed economico atteso dall’istituzione della ZES;

- una relazione illustrativa, corredata di dati, con le tipologie di attività che si intendono promuovere all’interno della ZES e le attività di specializzazione territoriali che si intendono rafforzare;

- l’individuazione delle semplificazioni amministrative che la Regione si impegna ad adottare per le iniziative imprenditoriali localizzate nella ZES;

- l’indicazione delle agevolazioni ed incentivazioni che possono essere concessi dalla Regione;

- le modalità con cui le strutture amministrative delle Regioni e degli enti locali interessati assicurano l’espletamento delle funzioni amministrative e di gestione degli interventi di competenza regionale previsti nella ZES;

- l’individuazione, per esigenza di sicurezza portuale e di navigazione, delle aree escluse.

L’identificazione delle aree facenti parte della ZES nella regione Calabria è stata effettuata considerando le delimitazioni delle aree dei porti e degli aeroporti appartenenti alla rete centrale e globale ed alla pianificazione nazionale strategica di settore e considerando le aree degli agglomerati industriali.

1.2 Aree ZES

Le aree ZES Calabria sono 14 e coprono una superficie complessiva di 1.839 ettari. Comprendono le aree ricadenti nei principali nodi di trasporto portuali (Reggio Calabria, Gioia Tauro, Corigliano Calabro, Villa San Giovanni, Crotone, Vibo Valentia), aeroportuali (Lamezia Terme, Crotone, Reggio Calabria), nonché le aree industriali contigue ai suddetti nodi (Gioia Tauro, Sen Ferdinando, Rosarno;

Crotone; Porto Salvo, Vibo Valentia; Schiavonea, Corigliano-Rossano; Lamezia Terme).

Di seguito il prospetto delle ZES Calabria e

brevi schede riepilogative per ciascuna area.

(5)

Tipologia Aree Estensione

(ha) Estensione (%) Aeroporto

1. Lamezia Terme 26 1,41

2. Crotone 22 1,20

3. Reggio Calabria 27 1,47

Porto

4. Reggio Calabria 10 0,54

5. Gioia Tauro 402 21,86

6. Corigliano Calabro 52 2,83

7. Villa San Giovanni 4 0,22

8. Crotone 26 1,41

9. Vibo Valentia 15 0,82

Aree retroportuali a carattere produttivo

10. Gioia Tauro, Sen Ferdinando, Rosarno 607 33,01

11. Crotone 380 20,66

12. Porto Salvo, Vibo Valentia 184 10,01

13. Schiavonea, Corigliano-Rossano 340 18,49

14. Lamezia Terme 351 19,09

Totale ettari 1.839 100,00

1.2.1 Aeroporto di Lamezia Terme

Denominazione Aeroporto di Lamezia Terme Tipologia ZES Aeroporto

Mappa

Comune Lamezia Terme (CZ) Ente Gestore S.A.CAL. SPA Riferimenti www.sacal.it Superficie (ha) 26

(6)

Denominazione Aeroporto di Lamezia Terme

Descrizione L’Aeroporto di Lamezia Terme è situato in località Santa Eufemia nel comune di Lamezia Terme (CZ) a circa 2 Km dallo svincolo di Lamezia dell’autostrada A3 (Salerno - Reggio Calabria), a circa 2 Km dalla stazione ferroviaria di Lamezia lungo la direttrice del Tirreno, ed a circa 80 Km dal porto container di Gioia Tauro.

L’aeroporto si sviluppa su un’area di circa 260 ettari ed è costituito da una pista di volo di circa 3000 m (di cui attualmente utilizzabili circa 2400 m), un piazzale di sosta aa/mm, bretelle di collegamento,

aerostazione passeggeri e merci, parcheggi ed infrastrutture minori di supporto alle attività aeroportuali.

In area limitrofa all’aeroporto è presente un insediamento militare, utilizzato dall’Aviazione Leggera dell’Esercito Italiano e collegato, attraverso una bretella, con le infrastrutture di volo dell’aeroporto.

Ad est dell’aerostazione passeggeri è presente un’area merci composta da piazzali lato aria e lato terra e da un fabbricato, i cui locali occupano una superficie lorda pari a circa 4.200 mq.

l’area merci è dotata di un piazzale coperto lato aria per la movimentazione delle merci e la sosta dei mezzi e di un piazzale lato città, di circa 3.700 mq, dedicato in parte alla sosta dei mezzi di carico e scarico ed in parte a parcheggio per autovetture di utenti e operatori aeroportuali.

L’area ZES dell’aeroporto è definita da verbale di delimitazione del Demanio Aeroportuale. Dalla definizione della ZES sono state escluse le infrastrutture di volo e gli Enti di Stato. Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 26 ha.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e stradali Infrastrutture approvvigionamento idrico

Infrastrutture di collegamento alla raccolta e depurazione reflui Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti

Infrastrutture di sicurezza e controllo (distinte dalle infrastrutture per il volo) Aree uso commerciale, servizi e ricettivi (INTERNE all’aerostazione) Aree uso logistica e movimentazione merci (AREA CARGO) Aree parcheggio e sosta mezzi

Strumento

Urbanistico vigente P.R.G. approvato con DPGR n° 201 del 31/03/1998 e successiva variante normativa approvata con DPGR n.

19329 del 29/11/2007

1.2.2 Aeroporto di Crotone

Denominazione Aeroporto di Crotone Tipologia ZES Aeroporto

Mappa

Comune Isola Capo Rizzuto, Crotone Ente Gestore S.A.CAL. SPA

(7)

Denominazione Aeroporto di Crotone Riferimenti www.sacal.it

Superficie (ha) 21,37

Descrizione L’aeroporto S. Anna di Crotone è situato sulla costa ionica calabrese nel comune di Isola Capo Rizzuto a circa 160 metri sul livello del mare. Ha una estensione complessiva di 184 ettari. Il terminal passeggeri ha una superficie su due piani, di 4000 mq circa ed è dotato al suo interno di uffici amministrativi, commerciali, operativi e di rappresentanza, di un bar/area ristoro con ampia vista sul parcheggio aeromobili, shopping center, postazioni per noleggio auto, ambulatorio medico e una sala conferenze. All’esterno dell’aereostazione si trovano le aree parcheggio, di sosta mezzi e altre strutture di servizio.

Il collegamento stradale principale è garantito dalla SS 106, mentre la stazione ferroviaria più vicina è quella di Crotone che dista dall’aeroporto circa 15 km.

L’area dell’aeroporto è definita da verbale di delimitazione del Demanio Aeroportuale. Dalla definizione della ZES sono state escluse le infrastrutture di volo e gli edifici degli Enti di Stato.

Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 22 ha Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e stradali Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra Infrastrutture energetiche (gas)

Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli doganali Aree soggette a vincoli demaniali Infrastrutture caratterizzanti Aree uso commerciale, servizi e ricettivi Aree uso industriale

Aree uso logistica e movimentazione merci Aree parcheggio e sosta mezzi

1.2.3 Aeroporto di Reggio Calabria

Denominazione Aeroporto di Reggio Calabria Tipologia ZES Aeroporto

Mappa

Comune Reggio Calabria

35

(8)

Denominazione Aeroporto di Reggio Calabria Ente Gestore S.A.CAL. SPA

Riferimenti www.sacal.it Superficie (ha) 27,03

Descrizione L’aeroporto di Reggio Calabria (Aeroporto dello Stretto) è situato lungo la costa che si affaccia sullo Stretto di Messina, nella zona sud della città reggina, in località Ravagnese e dista dal centro della città circa 4 chilometri. Il suo bacino potenziale di utenza è costituito dalle due città di Reggio Calabria e Messina e dai relativi territori provinciali, che ricoprono un’area con oltre 1,2 milioni di abitanti. Lo scalo aeroportuale si sviluppa su una superficie di circa 144 ha, ad una quota media di 29 m sul livello del mare, delimitata da un lato dall’abitato di Ravagnese e, dall’altro dalla linea ferroviaria Reggio Calabria - Melito di Porto Salvo ed il mare. Dal punto di vista infrastrutturale, esso presenta:

 nella zona air-side, due piste di volo e tre piazzali per lo stazionamento degli aeromobili di aviazione commerciale e generale;

 sul lato terra (land-side), un’aerostazione passeggeri e 3 aree di parcheggio per autovetture e mezzi pubblici.

L’aeroporto dello Stretto è raggiungibile sia da nord (area tirrenica) che da sud (area ionica). Lo scalo è collegato, via strada, mediante la tangenziale di raccordo tra l’autostrada A2 Salerno - Reggio Calabria e la S.S. 106 Ionica; il collegamento ferroviario è garantito attraverso la stazione Reggio Calabria Aeroporto della linea Reggio Calabria - Melito di Porto Salvo, grazie ad un servizio navetta esclusivo a richiesta, gratuito per i passeggeri che devono imbarcarsi. Inoltre, l’aeroporto è servito da diverse linee urbane dell’Azienda municipalizzata e da linee dedicate e dirette dal porto di Reggio Calabria via tangenziale, in concomitanza dell’arrivo di aliscafi e navi dalla Sicilia, per garantire il trasferimento dell’utenza messinese.

L’area dell’aeroporto è definita da verbale di delimitazione del Demanio Aeroportuale. Dalla definizione della ZES sono state escluse le infrastrutture di volo e gli Enti di Stato.

Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 27 ha.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e stradali Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra Infrastrutture energetiche (gas)

Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli doganali Aree soggette a vincoli demaniali Infrastrutture caratterizzanti Aree uso commerciale, servizi e ricettivi Aree uso industriale

Aree uso logistica e movimentazione merci Aree parcheggio e sosta mezzi

1.2.4 Porto di Reggio Calabria

Denominazione Porto di Reggio Calabria Tipologia ZES Porto

(9)

Denominazione Porto di Reggio Calabria Mappa

Comune Reggio Calabria

Ente Gestore Direzione Marittima di Reggio Calabria

Riferimenti https://www.guardiacostiera.gov.it/organizzazione/Pages/direzione-marittima-di-reggio-calabria.aspx Superficie (ha) 9,68

Descrizione Il porto di Reggio Calabria è incluso nella rete globale (TEN-T Comprehensive). Presenta uno specchio acqueo di 236.000 m2, con fondali variabili fra 4 e 13 m e banchine operative per complessivi 1.848 m, retrostanti alle quali si sviluppano 75.400 m2di piazzali.

Costituisce, insieme a quello di Villa San Giovanni, un importante nodo marittimo per i collegamenti con la Sicilia, garantendo servizi di linea con Messina e le isole Eolie.

Lungo la direttrice Reggio Calabria - Messina il traffico passeggeri è svolto essenzialmente da mezzi veloci, mentre il trasporto di veicoli gommati commerciali è garantito da traghetti di società private. I collegamenti con le isole Eolie, destinati al solo traffico passeggeri, sono svolti mediante linee private di aliscafi.

Il porto di Reggio Calabria ha anche funzione diportistica; nell’area portuale è infatti presente una darsena turistica riservata al diporto, con 50 posti barca.

Riguardo al traffico merci, il porto è stato, nel passato, funzionalmente collegato a numerosi porti del Mediterraneo quali, in particolare, Casablanca (Marocco), Marsiglia (Francia), Izmir, Sousse, Unye, Antalya, Iskederun, Ertegli, Nemrut (Turchia), Ceuta (Spagna), Patrasso (Grecia), Zaporozhya (Ucraina), Valletta (Malta).

L’area portuale è dotata di collegamenti diretti con la rete stradale ed autostradale (svincolo diretto con l’A2).

Ai fini della ZES è stata considerata l’area compresa tra la darsena da diporto ed il varco sud, in prossimità di via Florio, lungo la banchina di Levante; l’area del retroporto a ridosso del molo di Ponente e l’area del piazzale in prossimità della rampa autostradale.

Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 10 ha.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture e aree per banchine

Aree per Piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.) Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture energetiche (elettricità) Varchi di accesso

(10)

1.2.5 Porto di Gioia Tauro

Denominazione Porto di Gioia Tauro Tipologia ZES Porto

Mappa

Comune Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando Ente Gestore AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO

Riferimenti http://www.portodigioiatauro.it/autorita-portuale/

Superficie (ha) 402

Descrizione Gioia Tauro è il più grande terminal per il transhipment presente in Italia e uno dei più importanti hub del traffico container nel bacino del Mediterraneo.

Affacciato sul Basso Tirreno, è in posizione baricentrica rispetto ai corridoi delle rotte intercontinentali che solcano il bacino del Mediterraneo, nonché in posizione mediana lungo la direttrice Suez - Gibilterra.

L’infrastruttura portuale, classificata categoria II - classe I di rilevanza internazionale, è dotata d’infrastrutture e mezzi che consentono di accogliere le navi transoceaniche in transito nel Mediterraneo e in grado di movimentare qualsiasi categoria merceologica.

La circoscrizione portuale ricade nei comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Il porto presenta una configurazione a canale. Ha una superficie complessiva di 620 ettari di cui 440 destinati al terminal e 180 allo specchio acqueo. L’imboccatura, situata a sud, ha un’apertura di 300 metri sul livello medio mare. Il bacino di evoluzione è circolare, di diametro pari a 750 metri.

La quota dei fondali varia fra meno 14,5 e meno 18 metri. Nell’estremità nord è ricavato un ulteriore bacino di evoluzione di 450 metri di diametro. La larghezza del canale è pari a 250 metri sul livello medio mare.

Anche gli spazi operativi sono di assoluta rilevanza: dispone di 5130 metri di banchine di cui 3395 ricavate lungo il lato di levante, 815 lungo il lato nord e 920 metri a ponente per unità RoRo. I piazzali portuali hanno una superficie complessiva di circa 1 milione e 800 mila metri quadri. A sud è ubicata una darsena destinata all’ormeggio delle imbarcazioni adibite ai servizi portuali e ad attività di pesca e diporto, dotata di banchine della lunghezza di 243 metri.

In porto è attivo un terminal contenitori, in concessione alla Med Center Container Terminal, che dispone di piazzali per lo stoccaggio e la movimentazione dei container pari a 1 milione e 500 mila metri quadrati, e un terminal destinato al trasbordo auto, lungo il lato nord del canale che si estende per circa 280 metri quadri.

L’area ZES del porto di Gioia Tauro è costituita dalle “aree demaniali marittime, dalle opere portuali e dagli antistanti spazi acquei compresi nel tratto di costa che va dall’inizio del lungomare del comune di San Ferdinando, in coincidenza con il punto in cui arriva sulla costa l’esistente recinzione portuale, alla radice del molo frangiflutti sud del porto” (DM 4 agosto 1998). Sono esclusi gli specchi acquei. Il totale dell’area inclusa nella perimetrazione ZES corrisponde a circa 402 ha.

28

(11)

Denominazione Porto di Gioia Tauro Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture e aree per Banchine: per merci/containers, per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni/Gru

Aree x Piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.) Infrastrutture di depurazione reflui

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

Infrastrutture di monitoraggio ambientale

1.2.6 Porto di Corigliano Calabro

Denominazione Porto di Corigliano Calabro Tipologia ZES Porto

Mappa

Comune Corigliano Calabro - Rossano

33

(12)

Denominazione Porto di Corigliano Calabro

Ente Gestore AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO

Riferimenti http://www.portodigioiatauro.it/autorita-portuale/

Superficie (ha) 52

Descrizione L’infrastruttura portuale inclusiva dello specchio acqueo, si estende su una superficie complessiva di circa 1.300.000 metri quadrati e si articola in un bacino di evoluzione, 7 banchine e 2 darsene disposte in parallelo secondo la linea di costa. La notevole ampiezza dell’avamporto assicura rifugio, in caso di maltempo, e consente un atterraggio rapido e diretto.

Tutte le banchine sono alte circa 3 metri sul livello del mare, tranne la banchina 5 (nei primi 100 metri misurati dalla radice), la 6 e la 7 che sono alte circa 1 metro e mezzo sul livello del mare. La superficie dei piazzali operativi è di 160.000 metri quadrati, retrostanti la banchina 1 (banchina est); 76.000 metri quadrati racchiusi tra le banchine 3, 4 e 5; 55.000 metri quadrati retrostanti la banchina 2, il piazzale racchiuso tra le banchine 3, 4 e 5 e la banchina n. 6 e delimitati lato sud dalla recinzione portuale; 10.000 metri quadrati retrostanti la banchina 7 (banchina ovest).

L’area del porto è definita dalle “aree demaniali marittime e dalle opere portuali comprese entro i limiti individuati a nord dalla foce del torrente Malfrancato ed a sud dalla foce del torrente Missionante” (DM 29 dicembre 2006).

AI fini della definizione della ZES sono esclusi gli specchi acquei.

Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa ha 52.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture e aree per Banchine: per merci/containers, per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni/Gru

Aree x Piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.) Infrastrutture di depurazione reflui

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

Infrastrutture di monitoraggio ambientale

1.2.7 Porto di Villa San Giovanni

Denominazione Porto di Villa San Giovanni Tipologia ZES Porto

(13)

Denominazione Porto di Villa San Giovanni Mappa

Comune Villa San Giovanni (RG)

Ente Gestore AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO Referente/i Dott. Pasquale Faraone

Riferimenti http://www.portodigioiatauro.it/autorita-portuale/

Superficie (ha) 3,65

Descrizione Il porto di Villa San Giovanni (di categoria II, classe II) rappresenta il principale nodo di collegamento marittimo tra la Calabria e la Sicilia, consentendo l’attracco delle navi traghetto operative nello Stretto di Messina per il trasporto di persone, veicoli gommati (commerciali e non) e convogli ferroviari. Presenta una imboccatura con ampiezza di 230 m, successivo bacino di evoluzione con diametro pari a 40 m, specchio acqueo di 67.000 m2, con fondali variabili fra 5 e 10 m e banchine operative per complessivi 1.228 m.

La struttura portuale è strettamente connessa a quella ferroviaria, così che dalle invasature si può accedere direttamente alla stazione dei treni.

Il servizio di traghettamento è svolto da una divisione di navigazione della società R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) e da una società privata.

La prima utilizza 4 invasature; 3 di queste, dotate di binari per l’imbarco dei convogli ferroviari (passeggeri o merci), sono riservate all’attracco dei traghetti monodirezionali, adibiti al trasporto dei veicoli ferroviari e delle autovetture; l’altra invasatura è attrezzata per l’imbarco/sbarco di veicoli gommati pesanti su traghetti bidirezionali.

L’area ZES del porto è costituita dalle “aree demaniali marittime, le banchine, le altre opere portuali e gli antistanti specchi acquei compresi tra la foce del torrente Solaro a sud e l’esistente molo di protezione degli approdi del costruendo porticciolo turistico che resta escluso dalla circoscrizione territoriale come ampliata a nord” (DM 6 agosto 2013). Ai fini della definizione della ZES sono esclusi gli specchi acquei. Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 4 ha.

30

(14)

Denominazione Porto di Villa San Giovanni Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture di depurazione reflui

Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra Infrastrutture energetiche (gas)

Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture e aree per Banchine: per merci/containers, per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni/Gru

Aree per Piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.) Infrastrutture di monitoraggio ambientale

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

Aree x Piazzali per lo stoccaggio (automezzi, treni, ecc.)

Aree terminal ferroviari: Terminal ferroviario area merci; Terminal ferroviario area vagoni Aste ferroviarie:

- aste ferroviarie area Terminal merci

- aste ferroviarie area Terminal mezzi ferroviari - raccordi ferroviari

Area ferroviaria passeggeri e mezzi Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker

1.2.8 Porto di Crotone

Denominazione Porto di Crotone Tipologia ZES Porto

Mappa

31

(15)

Denominazione Porto di Crotone

Comune Crotone

Ente Gestore AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO

Riferimenti http://www.portodigioiatauro.it/autorita-portuale/

Superficie (ha) 26

Descrizione Il Porto dispone di uno specchio d’acqua di circa 1.105.300 m2, perimetrato da 1.900 m di banchine operative, con fondali variabili fra 8 e 10 m, retrostanti alle quali sono disponibili circa 50.000 m2 di piazzali. Presenta un’imboccatura (200 m) ben protetta da tutti i venti ed è adibito a traffici commerciali ed industriali. Sono assicurati i servizi portuali di pilotaggio, rimorchio ed ormeggio; è presente un cantiere navale per unità da diporto. Al largo sono collocate piattaforme per la produzione di idrocarburi, connesse tra loro ed alla costa da condotte sottomarine. I traffici che interessano il porto sono dovuti per il 35% a navigazione internazionale e per il 65% a navigazione di cabotaggio. Tipologicamente, la merce movimentata è costituita per l’87% da rinfuse, per l’11% da componentistica varia e per il 2% da merci pericolose.

L’accesso terrestre al porto avviene sia dalla S.S. 106 Ionica, sia dalla S.S. 107 Silana-Crotonese. Il porto è poco distante dalla linea ferroviaria ionica (circa 1 km dalla stazione di Crotone). Al suo interno sono disponibili i servizi di pilotaggio, ormeggio, rimorchio e bunkeraggio.

L’area del porto è definita dalle “aree demaniali marittime e dalle opere portuali comprese entro i limiti individuati a nord dalla foce del fiume Esaro e a sud dal molo Sanità incluso” (DM 29 dicembre 2006).

Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa 26 ha.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture e aree per Banchine: per merci/containers, per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni/Gru

Aree/Piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.) Infrastrutture di depurazione reflui

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

1.2.9 Porto di Vibo Valentia

Denominazione Porto di Vibo Valentia Tipologia ZES Porto

(16)

Denominazione Porto di Vibo Valentia Mappa

Comune Vibo Valentia

Ente Gestore Capitaneria di Porto di Vibo Valentia

Riferimenti https://www.guardiacostiera.gov.it/vibo-valentia/area-portuale Superficie (ha) 15

Descrizione Il porto di Vibo Valentia è un porto di categoria II, classe II. È caratterizzato da una doppia funzione:

commerciale e turistica. Esso è interessato da discreti flussi commerciali strettamente connessi alle attività produttive ed agli insediamenti industriali presenti sul territorio della provincia vibonese. Il traffico commerciale in arrivo è costituito principalmente da carburanti e gas destinati ai depositi costieri ed agli stabilimenti presenti nella zona di Vibo Marina, mentre il traffico in partenza è rappresentato essenzialmente da prodotti industriali provenienti dalla limitrofa area industriale (ad esempio dallo stabilimento del Nuovo Pignone).

Oltre alle attività commerciali, all’interno del porto esiste un rilevante movimento di imbarcazioni da diporto che usufruiscono dei servizi essenziali, quali accoglienza e rifornimento di carburante. Tale movimento, nel periodo estivo, raggiunge elevati livelli di presenze e rappresenta un aspetto rilevante per il settore turistico provinciale. Durante il periodo estivo, il porto è interessato da rilevanti flussi passeggeri diretti e provenienti dalle Isole Eolie.

Al porto, si accede attraverso una imboccatura larga circa 370 m, cui segue un bacino di evoluzione con diametro pari a 400 m con fondali variabili da 12 a13 m. Sono disponibili banchine per complessivi 1.645 m (con fondali compresi fra 4 e 9 m), frontistanti piazzali per circa 49.000 m2.

All’interno del porto sono disponibili i servizi di pilotaggio, ormeggio, rimorchio e bunkeraggio. Sono inoltre presenti presidi della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco.

L’area del porto è definita da verbale di delimitazione del Demanio Marittimo. Comprende le aree delimitate, ad ovest, dal fosso Schipani e a est dalla banchina Fiume. Il totale delle aree incluse nella perimetrazione dell’area ZES corrisponde a circa ha 15.

32

(17)

Denominazione Porto di Vibo Valentia Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture di depurazione reflui

Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra Infrastrutture energetiche (gas)

Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture e aree per Banchine: per merci/containers, per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni/Gru

Aree per piazzali per lo stoccaggio (containers, merci, rinfuse, ecc.)

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

Infrastrutture e aree per Banchine: per traffico commerciale e passeggeri, per darsena e servizi, pontoni.

Aree terminal ferroviari:

Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale Varchi di accesso

Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker

1.2.10 Agglomerato industriale Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno

Denominazione Agglomerato industriali Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno

Tipologia ZES Aree retroportuali a carattere produttivo Mappa

Comune Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno

Ente Gestore CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive Riferimenti http://www.corap.it/index.php

37

(18)

Denominazione Agglomerato industriali Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno Superficie (ha) 607

Descrizione La ZES di Gioia Tauro si colloca a ridosso del Porto ed è costituita da aree ricadenti negli agglomerati industriali gestiti dal CORAP. La perimetrazione della ZES copre circa 607 ettari e comprende tre porzioni di territorio ricadenti all’interno dei comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando. La prima è costituita da una fascia litoranea della larghezza di circa 1.500 metri, posta alle spalle del Porto, ricadente nel territorio dei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando; la seconda è una fascia di entroterra con debole pendenza verso l’interno a partire da una terrazza naturale che sovrasta di 25 - 30 metri la parte più bassa antistante, situata nel territorio dei comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando; la terza è localizzata nel territorio del comune di Rosarno.

Nell’area ZES risultano insediate 35 aziende, la metà delle imprese complessivamente censite dal CORAP, nell’intero agglomerato industriale. Le aziende afferiscono prevalentemente ai settori del manifatturiero (industria alimentari e delle bevande, metalmeccanico, fabbricazione di prodotti in plastica), trasporti e logistica, commercio all’ingrosso e al dettaglio fornitura di energia elettrica e trattamento/recupero dei rifiuti, servizi finanziari e immobiliari.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Varchi di accesso

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Infrastrutture caratterizzanti

Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture di monitoraggio ambientale Infrastrutture di sicurezza e controllo

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

1.2.11 Agglomerato industriale Crotone

Denominazione Agglomerato industriale Crotone Tipologia ZES Aree retroportuali a carattere produttivo Mappa

38

(19)

Denominazione Agglomerato industriale Crotone

Comune Crotone

Ente Gestore CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive Riferimenti http://www.corap.it/index.php

Superficie (ha) 380

Descrizione L’area ZES, ricompresa nell’agglomerato industriale di Crotone, è situata a nord della città di Crotone e del suo Porto. È formata da due aree distinte separate dal torrente Passovecchio che si estendono

complessivamente per circa 380 ha.

L’area, sulla base dei dati CORAP, vede la localizzazione di oltre 100 aziende, circa i due quinti di quelle globalmente insediare nell’agglomerato. I comparti produttivi maggiormente rappresentati sono quelli del manifatturiero (metalmeccanico, agroindustria, elettronica), del commercio all’ingrosso e al dettaglio e dei servizi alle persone.

Nell’ambito del metalmeccanico prevale la carpenteria metallica pesante, che si è sviluppata anche grazie alla lunga presenza a Crotone delle grandi industrie Pertusola e Montedison, operative sino alla fine degli anni ottanta, che hanno consentito la nascita di imprese locali subfornitrici di beni e servizi.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture stradali di collegamento alle reti stradali e ferroviarie Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture di scarico e depurazione reflui

Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra Infrastrutture energetiche (gas)

Infrastrutture energetiche (elettricità) Infrastrutture raccolta/smaltimento rifiuti Infrastrutture di sicurezza e controllo Varchi di accesso

Aree distinte per attività ammesse (industriali, commerciali, artigianali, cantieristica, logistiche, servizi, …) con indicazioni ed identificazione dei lotti

Aree soggette a vincoli (con distinzione dei vincoli) Aree soggette a vincoli doganali

Aree soggette a vincoli demaniali Depositi costieri

Depositi e impianti di carburante e bunker

1.2.12 Agglomerato industriale di Porto Salvo - Vibo Valentia

Denominazione Agglomerato industriale di Porto Salvo - Vibo Valentia Tipologia ZES Aree retroportuali a carattere produttivo

Mappa

(20)

Denominazione Agglomerato industriale di Porto Salvo - Vibo Valentia

Comune Vibo Valentia

Ente Gestore CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive Riferimenti http://www.corap.it/index.php

Superficie (ha) 184

Descrizione L’area dell’Agglomerato Industriale CORAP considerato ai fini della ZES è delimitato a nord, dalla ferroviaria Battipaglia - Reggio Calabria; a est, dal torrente Sant’Anna; a sud, dalla strada provinciale Pizzo - Tropea; a ovest, dalla strada per Trainiti. È ricompresa inoltre un’area satellite relativa al sito Italcementi. Le aree incluse nella perimetrazione ZES coprono circa 184 ha.

Secondo i dati CORAP, nel territorio sono localizzate 78 aziende appartenenti ai settori del manifatturiero, della logistica e dei trasporti, del commercio all’ingrosso e al dettaglio.

L’area presenta due piccole specializzazioni produttive, l’agroindustria, basata sulla lavorazione e trasformazione di prodotti ittici e agricoli locali, e la metalmeccanica. Quest’ultima è legata soprattutto alla localizzazione a Vibo Valentia del Nuovo Pignone che ha favorito negli anni la nascita e il consolidamento di imprese locali di subfornitura. Queste imprese hanno progressivamente ampliato le loro capacità produttive, diversificato la produzione e i committenti. La maggior parte di queste aziende è di piccole dimensioni, produce prodotti meccanici per il settore petrolchimico (condensatori, serbatoi metallici per combustibili, carpenteria per l’edilizia), per committenti per lo più esteri.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture caratterizzanti Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale

1.2.13 Agglomerato industriale di Schiavonea - Corigliano-Rossano

Denominazione Agglomerato industriale di Schiavonea - Corigliano-Rossano Tipologia ZES Aree retroportuali a carattere produttivo

Mappa

40

(21)

Denominazione Agglomerato industriale di Schiavonea - Corigliano-Rossano Comune Corigliano-Rossano

Ente Gestore CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive Riferimenti http://www.corap.it/index.php

Superficie (ha) 340

Descrizione L’Area ZES di Schiavone, nel Comune di Corigliano-Rossano, si estende per circa a circa 340 ha. È attraversata dalla strada statale 106, la principale arteria viaria di collegamento, e si colloca a ridosso del Porto. L’area ZES fa parte dell’agglomerato industriale di Schiavonea gestito dal CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive.

Nell’area ZES risultano insediate 75 aziende, poco più del 40% delle imprese complessivamente censite dal CORAP, pari a 177, nell’agglomerato di Schiavonea. Le aziende afferiscono prevalentemente ai settori del manifatturiero (agroindustria, metalmeccanico, fabbricazione di mobili, elettronica), trasporti e logistica, commercio all’ingrosso e al dettaglio e servizi. Nell’ambito del comparto agroindustriale si evidenzia la presenza di un nucleo di imprese dedite alla lavorazione dei prodotti ittici, che beneficiano della prossimità del porto, la principale infrastruttura di riferimento nell’ambito dell’alto ionio calabrese per il settore della pesca.

L’area ZES, inoltre, tenuto conto della vicinanza della piana di Sibari, una delle aree pianeggianti più estese e fertili della Calabria, che negli ultimi decenni ha conosciuto una significativa evoluzione degli assetti colturali ed organizzativi, caratterizzata soprattutto per la produzione di agrumi, rosacee e ortaggi, conta numerose aziende attive nella trasformazione di prodotti agricoli.

Diffusi sono nel territorio anche gli esercizi commerciali, le strutture ricettive e ristorative e i servizi alle persone, a sostegno della domanda dei residenti del comprensorio ma soprattutto dei turisti che nel periodo estivo popolano le aree costiere.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture caratterizzanti Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture di sicurezza e controllo Infrastrutture di monitoraggio ambientale

1.2.14 Agglomerato industriale di Lamezia Terme

Denominazione Agglomerato industriale di Lamezia Terme Tipologia ZES Aree retroaeroportuali a carattere produttivo Mappa

41

(22)

Denominazione Agglomerato industriale di Lamezia Terme

Comune Lamezia Terme

Ente Gestore CORAP - Consorzio regionale per le attività produttive Riferimenti http://www.corap.it/index.php

Superficie (ha) 340

Descrizione L’area ZES si estende per circa 351 ettari, ed è delimitata a nord dall’aeroporto internazionale Lamezia Terme, a ovest dalla linea d’acqua del mar tirreno, ad est dalla strada statale 18 e a sud dal fiume Amato. Nel perimetro ZES, in base ai dati CORAP, sono insediate 54 imprese, circa la metà di quelle localizzate nell’intero agglomerato industriale, operanti prevalentemente nei settori del manifatturiero (agroindustria, prodotti/impianti per l’edilizia, metalmeccanico, elettronica), dei trasporti e della logistica.

Nell’area si colloca la Fondazione Mediterranea Terina, nata nel 2007 dalla trasformazione del Centro Servizi Avanzati Ricerca, Formazione e Sviluppo Agroalimentare della Calabria S.p.A, con il compito di promuovere, sostenere e realizzare attività di ricerca industriale e sviluppo dell’innovazione, alta formazione e diffusione della cultura scientifica con particolare riferimento ai settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale ed ambientale.

Infrastrutture e

servizi Infrastrutture ordinarie

Infrastrutture stradali di collegamento alle reti autostradali e ferroviarie Infrastrutture ferroviarie interne

Infrastrutture stradali interne

Infrastrutture approvvigionamento idrico (acqua industriale) Infrastrutture telematiche/telefoniche/fibra

Infrastrutture energetiche (gas) Infrastrutture caratterizzanti Infrastrutture di depurazione reflui Infrastrutture di sicurezza e controllo 1.3 Governance

La governance delle ZES Calabria è costituita da:

- Commissario straordinario del Governo per la ZES Calabria (nominato ex art. 11 L. n. 400/1988);

- Comitato di indirizzo operativo e dotato di proprio Regolamento interno;

- Struttura di governance regionale (denominata nel PdS Struttura amministrativa regionale per la ZES) inserita nell’ambito del Dipartimento regionale di Programmazione Unitaria, mediante la creazione di uno specifico “Settore Coordinamento ZES” supportato da una struttura tecnica denominata “Ufficio ZES”.

Il Comitato d’indirizzo della ZES Calabria è composto:

- dal Commissario straordinario di governo, n.q. di Presidente;

- dal Presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria;

- da un rappresentante della Regione Calabria;

- da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri;

- da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il Commissario straordinario del Governo, «attuando gli indirizzi politici e strategici individuati dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, assicura il coordinamento e l’impulso, anche operativo, delle iniziative volte a garantire l’attrazione, l’insediamento e la piena operatività delle attività produttive nell’ambito della ZES Calabria, ferme restando le competenze delle amministrazioni centrali e territoriali coinvolte nell’implementazione del Piano di Sviluppo Strategico della ZES Calabria.

(23)

Il Comitato d’indirizzo della ZES Calabria, ai sensi dell’art. 4, c. 6 del DL n. 91/2017, è il “soggetto per l’amministrazione dell’area ZES” e si avvale del segretario generale dell’Autorità portuale per l’esercizio delle funzioni amministrative gestionali.

Il Comitato è chiamato a svolgere (tra le altre) le seguenti attività:

- le attività amministrative necessarie a garantire l’insediamento di nuove imprese e la piena operatività delle imprese nella ZES;

- le verifiche ulteriori, nel caso di istanze di cambio di destinazione urbanistica, delle aree private incluse nella ZES;

- le condizioni per l’accesso alle infrastrutture esistenti;

- la verifica, per ciascuna impresa, dell’avvio dell’attività imprenditoriale o degli investimenti di natura incrementale. Il Comitato verifica inoltre che l’Agenzia delle entrate ne ottenga le relative comunicazioni, ai fini dell’ammissione ai benefici fiscali previsti;

- la sottoscrizione di protocolli e convenzioni tra le amministrazioni locali e statali interessate, volti a disciplinare procedure semplificate e regimi procedimentali speciali;

- la verifica che le imprese insediate nella ZES rispettino le condizioni necessarie per poter accedere ai benefici previsti;

- il rispetto del Piano di sviluppo strategico;

- le iniziative necessarie per attrarre investitori nazionali ed internazionali nell’area ZES;

- l’espletamento delle procedure di autorizzazione per gli accordi o le convenzioni quadro che il segretario generale intende stipulare con le banche e gli intermediari finanziari;

- l’accesso da parte di terzi alle prestazioni di servizi delle imprese presenti nella ZES.

1.4 Benefici e servizi offerti

Ai sensi dell’Art. 5 del Decreto-Legge 20 giugno 2017, n. 91, le nuove imprese e quelle già esistenti, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale nella ZES, possono usufruire delle seguenti tipologie di agevolazioni:

1. procedure semplificate, individuate anche a mezzo di protocolli e convenzioni tra le amministrazioni locali e statali interessate, e regimi procedimentali speciali, recanti accelerazione dei termini procedimentali ed adempimenti semplificati rispetto a procedure e regimi previsti dalla normativa regolamentare ordinariamente applicabile;

2. accesso alle infrastrutture esistenti e previste nel Piano di sviluppo strategico della ZES di cui all’articolo 4, comma 5, alle condizioni definite dal soggetto per l’amministrazione;

3. un credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2020 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro.

Il riconoscimento delle agevolazioni (Credito di imposta) è subordinato al rispetto da parte delle imprese beneficiarie alle seguenti condizioni (art. 5 del D.L. n. 91/2017):

a) devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti;

b) non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

(24)

2. Strumenti specifici e generali

Le Zone economiche speciali sono aree in cui le imprese insediate possono beneficiare di agevolazioni e vantaggi fiscali a sostegno degli investimenti. In questa sezione vengono riportati gli strumenti mirati al sostegno delle iniziative produttive in aree ZES, individuati nell’ambito del Piano strategico ZES (Dgr. n 100/2018), con particolare riferimento a:

- Credito di imposta (L. 208/2015)

- Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018) - L. 181/89 (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018)

- Fondo Artigianato (D.G.R. 580/2017)

Inoltre, la legge n. 178/2020 (Legge Bilancio 2021), all’art. 1, commi 173-176, ha introdotto un’ulteriore agevolazione per le imprese che avviano nuove iniziative economiche nelle aree ZES, riguardanti la riduzione del 50% delle imposte sul reddito per le attività svolte nella ZES.

Infine, sono indicati gli strumenti che, sebbene non riferiti alle direttamente alle imprese insediate nelle ZES, possono contribuire allo sviluppo delle stesse.

2.1 Strumenti di sostegno previsti dal Piano strategico e dalla Legge di Bilancio 2021

2.1.1 Credito di imposta (L. 208/2015)

Credito di imposta (L. 208/2015) Finalità e

contenuti Il Credito di imposta è il principale strumento di intervento a sostegno delle imprese in area ZES. Il credito d’imposta è stato introdotto con la Legge di stabilità 2016, a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Con l’art. 5 del decreto legge n. 91 del 2017 è stato previsto che, in relazione agli investimenti effettuati nelle ZES, il Credito è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro.

La legge di bilancio per il 2020 (articolo 1, commi 218, 316 e 319, della legge n. 160 del 2019) ha disposto la proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2022 per il credito d’imposta investimenti nelle zone economiche speciali (ZES).

Il Credito è cumulabile con altri aiuti di Stato e con gli aiuti de minimis, nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea.

Beneficiari Possono beneficiare del Credito le imprese di piccole, medie e grandi dimensioni.

Requisiti di

ammissibilità L’agevolazione non si applica:

- ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo

- alle imprese in difficoltà.

- ai soggetti che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.

Il riconoscimento delle agevolazioni è soggetto al rispetto delle seguenti condizioni:

a) le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti;

b) le imprese beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

Interventi

ammissibili Interventi di realizzazione di nuovi stabilimenti o ammodernamento/ampliamento di stabilimenti esistenti Agevolazione Il credito di imposta a copertura delle spese ammesse è pari:

- al 45% per le Piccole imprese - al 35% per le Medie imprese - al 25% per le Grandi imprese

fino a un ammontare di 50 milioni per progetto Spese

ammissibili

Beni strumentali nuovi

(25)

Credito di imposta (L. 208/2015) Procedura di

selezione Procedura automatica a sportello

Termini Le domande devono essere presentate entro il 31/12/2022 Modalità di

presentazione della domanda

La domanda di accesso al Credito deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate in via telematica

Riferimenti https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/credito-di-imposta-per-gli- investimenti-nel-mezzogiorno/scheda-informativa-investimenti-mezzogiorno-2016

2.1.2 Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018)

Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018) Finalità e

contenuti I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di uno dei seguenti programmi di sviluppo:

a) programma di sviluppo industriale;

b) programma di sviluppo per la tutela ambientale;

c) programma di sviluppo di attività turistiche.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di sviluppo non deve essere inferiore a 20 milioni di euro (ovvero 7,5 qualora il programma riguardi attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli).

Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di concessione delle agevolazioni.

I programmi di investimento industriali finanziano interventi nel settore manifatturiero; in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento; in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione (call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.)

Beneficiari I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese in forma singola o associata. In caso di programmi di sviluppo realizzati da più imprese, il proponente ne assume la responsabilità verso l’Amministrazione ai fini della coerenza tecnica ed economica.

Requisiti di

ammissibilità Le imprese beneficiarie devono:

- essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese;

- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;

- trovarsi in regime di contabilità ordinaria;

- non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

- qualora siano stati destinatari di provvedimenti di revoca parziale o totale di agevolazioni concesse dal Ministero, abbiano provveduto alla restituzione di quanto dovuto;

- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER.

Dimensione minima degli investimenti

Programma complessivo: 20 M€

Programma impresa proponente: 10 M€

Programma altre imprese aderenti: 1,5 M€

Interventi

ammissibili Progetti di investimento produttivi - Nuova unità produttiva

- Ampliamento di unità produttiva esistente - Riconversione

- Ristrutturazione

- Acquisizione (solo in aree in crisi) Progetti di ricerca e sviluppo e innovazione

(26)

Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018) Spese

ammissibili Progetti di investimento produttivi a) Suolo aziendale e sue sistemazioni b) Opere murarie e assimilate c) Infrastrutture specifiche aziendali d) Macchinari, impianti e attrezzature

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate f) Spese per consulenze

Progetti di ricerca e sviluppo a) Personale

b) Strumenti e attrezzature c) Ricerca contrattuale d) Spese generali e) Materiali

Agevolazione - Contributo a fondo perduto in conto impianti - Contributo a fondo perduto alla spesa - Finanziamento agevolato

- Contributo in conto interessi Intensità di

aiuto Programmi industriali Piccole imprese: 45% ESL Medie imprese: 35% ESL Grandi imprese: 25% ESL

Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione

Dimensione impresa Ricerca industriale* Sviluppo Sperimentale* Innovazione*

Piccola 70% ESL 45% ESL 50% ESL

Media 60% ESL 35% ESL 50% ESL

Grande 50% ESL 25% ESL 15% ESL

*L’intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un’intensità massima dell’80 % dei costi ammissibili, se sono soddisfatte specifiche condizioni.

Procedura di

selezione Procedura negoziale. Sono previste procedure di Fast Track (che prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni): Accordo di Sviluppo e Accordo di Programma, procedure a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni e di significativo impatto sul sistema produttivo

Termini Fino all’esaurimento delle risorse Modalità di

presentazione della domanda

La domanda va presentata a Invitalia (www.invitalia.it), in qualità di soggetto gestore

Riferimenti https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/contratto-di-sviluppo

2.1.3 Legge 181/89 “Rilancio elle aree industriali” (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018)

Legge 181/89 “Rilancio elle aree industriali” (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018)

Finalità e

contenuti La legge 181/89 è l’incentivo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore.

Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e riqualificazione.

Gli incentivi sono regolamentati dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 agosto 2019 con le seguenti caratteristiche:

- l’importo minimo delle spese ammissibili è 1 milione di euro;

- tra i soggetti beneficiari anche le reti di impresa;

- procedure semplificate per investimenti di piccole imprese inferiori a 1,5 milioni di euro:

- flessibilità del mix di agevolazioni concedibili;

- aiuti alla formazione del personale;

- accordi di sviluppo per programmi di investimento strategici (fast track).

In Calabria la L. 181 si applica nelle aree di crisi industriale non complessa individuate sulla base del D.M.

Ministero Sviluppo Economico 4 agosto 2016, con DGR 423/2016.

I comuni ZES ammissibili alla L. 181 sono Gioia Tauro, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme.

(27)

Legge 181/89 “Rilancio elle aree industriali” (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018) Beneficiari Piccole, medie e grandi imprese costituite nella forma di società di capitali, comprese le società cooperative e le

società consortili Requisiti di

ammissibilità

a) essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;

b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;

c) non rientrare tra le società che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

d) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER;

e) non rientrare tra coloro che nei due anni precedenti abbiano chiuso la stessa o analoga attività nello spazio economico europeo o che abbiano concretamente in programma di cessare l’attività entro due anni dal completamento del programma di sviluppo proposto nella zona interessata.

Dimensione minima degli investimenti

1,5 M€

Interventi

ammissibili Investimenti produttivo diretti:

- alla realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento

- all’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente

- alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo

- alla realizzazione di nuove unità produttive o all’ampliamento di unità produttive esistenti

- all’acquisizione di attivi di uno stabilimento, ai sensi e nei limiti dell’art. 2, punto 49, del Regolamento 651/2014 (GBER)

Progetti per l’innovazione dell’organizzazione Progetti per la formazione del personale

Agevolazione Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con:

- contributo a fondo perduto in conto impianti - contributo a fondo perduto alla spesa - finanziamento agevolato

Spese

ammissibili Programmi di investimenti produttivi:

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni

b) Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali c) Macchinari, Impianti ed attrezzature varie

d) Programmi Informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa

e) Immobilizzazioni materiali

f) Beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa g) Consulenze (nei limiti dell’art. 18 - Regolamento di Esenzione 651/2014 - GBER)

Progetti per l’innovazione dell’organizzazione

a) personale dipendente impiegato nelle attività del progetto;

b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione;

c) ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti nonché servizi di consulenza;

d) spese generali derivanti direttamente dal progetto;

e) materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Progetti per la formazione del personale

a) spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;

b) spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e spese generali Procedura di

selezione Procedura automatica a sportello

Termini Per la Calabria, al momento non è possibile presentare domanda per esaurimento delle risorse Modalità di

presentazione della domanda

La domanda va presentata a Invitalia (www.invitalia.it), in qualità di soggetto gestore Riferimenti https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/rilancio-aree-industriali-l181-89

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