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2. Calcolare la probabilit` a che la coda alla cassa 2 si esaurisca prima di quella alla cassa 1. Quanto vale nel caso in cui N i = 9 per i ∈ {1, . . . 4}?

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(1)

Elementi di Probabilit` a e Statistica - 052AA - A.A. 2014-2015

Seconda prova di verifica intermedia - 28 maggio 2015

Problema 1. Alberto si riduce sempre a fare la spesa verso l’orario di chiusura del supermercato locale, e siccome non ` e l’unico a fare cos`ı, trova spesso lunghe code alle casse. Questa volta ha fatto davvero tardi ed ` e l’ultimo dei clienti ad inserirsi in coda (nessun altro pu` o entrare al supermercato). Inoltre, egli nota che, per i ∈ {1, . . . 4}, la cassa i ` e aperta e ci sono in coda N i ≥ 1, persone. Alberto, che si sta appassionando allo studio della probabilt` a, suppone che i tempi di attesa relativi alle diverse casse siano indipendenti e ritiene che la coda i-esima impieghi per esaurirsi un tempo con legge esponenziale di parametro ν i := 1/N i .

1. Esibire uno spazio di probabilit` a che rappresenti la situazione descritta. Qual’` e il valore atteso del tempo che Alberto dovrebbe passare in coda alla cassa 1?

2. Calcolare la probabilit` a che la coda alla cassa 2 si esaurisca prima di quella alla cassa 1. Quanto vale nel caso in cui N i = 9 per i ∈ {1, . . . 4}?

3. Supponendo che Alberto scelga di mettersi in coda alla cassa 1, qual’` e la probabilit` a che almeno una tra le code alle altre casse si esaurisca prima che arrivi il turno di Alberto? Quanto vale tale probabilit` a nel caso in cui N i = 9 per i ∈ {1, . . . 4}?

Soluzione 1. 1. La situazione descritta si formalizza ragionando ad esempio su uno spazio di probabilit` a (Ω, A, P) su cui siano definite variabili aleatorie reali T i , in- dipendenti e di legge Exp(ν i ), per i ∈ {1, . . . , 4}. Si pu` o mostrare che un tale spazio esiste ponendo ad esempio Ω = R 4 e P avente densit` a (rispetto alla misura di Lebesgue)

f (x 1 , . . . x 4 ) =

4

Y

i=1

ν i e −ν

i

x

i

I [0,∞) (x i ).

Il valore atteso ` e E [T 1 ] = R ∞

0 x 1 ν 1 e −ν

1

x

1

dx 1 = N 1 .

2. Per calcolare la probabilit` a richiesta, studiamo prima il caso generale di due espo- nenziali indipendenti (S, T ) con rispettivi parametri λ e ν . Per il teorema di Fubini:

P(S ≤ T ) = Z

I {0≤s≤t} λνe −λs λe −νt dsdt

= Z ∞

0

λe −λs Z ∞

s

νe −νt dtds

= Z ∞

0

λe −λs P(s ≤ T )ds

= Z ∞

0

λe −(λ+ν)s ds

= λ

λ + ν ,

da cui la probabilit` a richiesta, specializzando S = T 2 , T = T 1 ` e ν ν

2

1

2

, e quindi 1/2

nel caso in cui ν 1 = ν 2 .

(2)

3. La probabilt` a richiesta ` e P (min {T 2 , T 3 , T 4 } ≤ T 1 ). Per calcolarla, osserviamo intan- to che S := min {T 2 , T 3 , T 4 } `e indipendente da T 1 e ha legge anch’essa esponenziale, ad esempio notando che vale

P(min {T 2 , T 3 , T 4 } ≥ s) =

4

Y

i=2

P(T i ≥ s) = e −s P

4i=2

ν

i

, per ogni s ∈ [0, ∞)

e per unicit` a della funzione di ripartizione, deduciamo che la legge ` e esponenziale di parametro P 4

i=2 ν i . Per il calcolo generale fatto sopra, ponendo λ = P 4 i=2 ν i e λ + ν = P 4

i=1 ν i , otteniamo

P(min {T 2 , T 3 , T 4 } ≤ T 1 ) = P 4

i=2 ν i P 4

i=1 ν i .

Nel caso in cui gli N i siano tutti uguali (in particolare se N i = 9), otteniamo che la probabilit` a vale 3/4.

Problema 2. Siano X e Y due variabili aleatorie indipendenti, X avente legge N (m, σ 2 ) (m ∈ R, σ 2 > 0) e Y a valori in {−1, 1} e poniamo p = P (Y = 1) ∈ [0, 1]. Definiamo la variabile aleatoria U := XY .

1. Esprimere, in funzione dei parametri m, σ 2 e p, media e varianza di U . 2. Per quali valori di m, σ 2 e p le variabili U ed X hanno la stessa legge?

3. Per quali valori di m, σ 2 e p le variabili aleatorie U ed X sono incorrelate? (Facol- tativo) per quali valori U ed X sono indipendenti?

Soluzione 2. 1. In questo esercizio, usiamo diverse volte il Teorema 4.3.7 delle di- spense: se F , G, sono v.a. reali indipendenti con F , G con momento primo, allora F G ` e ha momento primo e vale E [F G] = E [F ] E [G]. Siccome X `e gaussiana e Y

` e limitata, le condizioni di integrabilit` a saranno sempre soddisfatte. Calcoliamo la media

E [U ] = E [XY ] = E [X] E [Y ] = m(p − (1 − p)) = m(2p − 1) e il momento secondo:

E U 2  = E X 2 Y 2  = E X 2 

E Y 2  = E (X − m + m) 2  = σ 2 + m 2 . La varianza si pu` o ottenere per differenza:

V ar(U ) = E U 2  − (E [U]) 2 = σ 2 + m 2 − m 2 (2p − 1) 2 = σ 2 + 4p(1 − p)m 2 . 2. Notiamo che, se X ed U hanno la stessa legge, necessariamente devono avere stessa

media e stessa varianza, per cui dal primo punto deduciamo le condizioni necessarie m(2p − 1) = m, σ 2 + 4p(1 − p)m 2 = σ 2

e quindi m = 0 oppure p = 1. Il caso p = 1 implica Y = 1 e quindi ` e anche

sufficiente. Anche la condizione m = 0 ` e sufficiente, e segue dal fatto che possiamo

(3)

scrivere

E [ϕ(XY )] = E ϕ(X)I {Y =1} + ϕ(−X)I {Y =−1}



= E [ϕ(X)] E I {Y =1}  + E [ϕ(−X)] E I {Y =−1} 

= E [ϕ(X)] p + E [ϕ(−X)] (1 − p)

= E [ϕ(X)] p + E [ϕ(X)] (1 − p)

= E [ϕ(X)]

dove abbiamo usato che la legge di −X coincide con quella di X (sono entrambe N (0, σ 2 )).

3. Le variabili X ed U sono scorrelate se e solo se p = 1/2: infatti calcoliamo E [U X] = E X 2 Y  = E X 2 

E [Y ] , E [U ] E [X] = E [X] 2 E [Y ] , quindi

Cov(U, X) = E X 2 

E [Y ] − E [X] 2 E [Y ] = E X 2  − E [X] 2 

E [Y ] = σ 2 (2p − 1).

Invece, le variabili X ed U non sono mai indipendenti; se lo fossero, anche |X|

sarebbe indipendente da |U | = |XY | = |X|, ma allora |X| dovrebbe essere degenere, ad esempio dovrebbe valere P (|X| ≤ t) = P (|X| ≤ t) 2 ∈ {0, 1} per ogni t ∈ R il che ` e assurdo (X ha legge normale).

Problema 3. Un’agenzia di controllo dei trasporti ferroviari monitora regolarmente il numero di persone sul Pisa-Firenze delle 7:39 relativamente ai giorni feriali. Da numerose misurazioni passate si sa che il numero medio di presenze ` e 184,5 ed il numero di posti a sedere sembra sufficiente, di solito.

Di recente per` o le lamentele per il treno troppo pieno sono aumentate e quindi l’agenzia effettua 15 misurazioni, ottenendo certi valori x 1 , . . . , x 15 aventi x = 15 1 P 15

i=1 x i = 199,4, s =

q 1 14

P 15

i=1 (x i − x) 2 = 14,8. Nel seguito la v.a. N = “numero di passeggeri” verr` a descritta da una gaussiana, anche se a stretto rigore ` e una v.a. discreta e non negativa.

1. Si supponga inizialmente per semplicit` a che la deviazione standard di N sia nota, pari a 15. Scrivere una regione di rifiuto di livello 0,05 per un test per la media di N , relativamente all’ipotesi nulla m ≤ 184,5 (la risoluzione si considera completa solo se si parte dalla propriet` a del rapporto di verosimiglianza dimostrata a lezione - dandola per buona - senza l’uso di formulette finali prefatte) e vedere se il test rifiuta l’ipotesi.

2. Rimuoviamo l’ipotesi di conoscenza della deviazione standard. Scrivere una regione di rifiuto di livello 0,05 (pur senza svolgere le dimostrazioni, si rammenti perch´ e quella che si propone ` e una regione di rifiuto), sempre relativamente all’ipotesi nulla m ≤ 184,5 e vedere se il test rifiuta l’ipotesi.

3. Calcolare un intervallo in cui cade la soglia di accettazione del test del punto 2 e

fare l’esempio di due livelli che avrebbero dato esiti opposti.

(4)

4. Supponiamo, per svolgere un calcolo potenziale, che i parametri veri di N siano i valori 200 e 15. Il treno ha 220 posti. Con che probabilit` a c’` e almeno una persona senza posto a sedere?

Soluzione 3. 1. H 0 ) m ≤ m 0 := 184,5 (con gaussianit` a e σ 0 = 15 ipotizzate), H 1 ) m > m 0 . Sappiamo dalla teoria che il rapporto di verosimiglianza ` e crescente rispetto a X = N

1

+...+N n

n

, quindi (per il noto corollario del teorema di Neyman- Pearson) la regione ottimale di livello α = 0,05 ` e della forma X ≥ d con

P m

0

0

X ≥ d = 0,05 ovvero, essendo X ∼ N 

m 0 , σ 15

20



sotto l’ipotesi N ∼ N (m 0 , σ 2 0 ), deve valere

P



Z ≥ d − m 0 σ 0

√ 15



= 0,05

dove Z ∼ N (0, 1), quindi P



Z ≤ d−m σ

0

0

√ 15



= 0,95 ovvero d − m 0

σ 0

15 = q 0,95 , d = 184,5 + √

15 · 1,64 = 190,85.

La regione cercata ` e X ≥ 190,85 . Il test rifiuta l’ipotesi, essendo x = 199,4 >

190,85.

2. In questo caso la regione n

X−m

0

S

√ n ≥ λ o con

P m

0

 X − m 0 S

√ n ≥ λ



= 0,05

` e una regione di rifiuto di livello 0,05, in quanto per una verifica fatta a lezione vale P m 

X−m

0

S

√ n ≥ λ 

≤ P m

0



X−m

0

S

√ n ≥ λ 

se m ≤ m 0 . Vale P m

0



X−m

0

S

√ n ≤ λ 

= 0.95 quindi, essendo X−m S

0

n una T (14),

λ = t 14, 0,95 = 1,7613.

Per eseguire il test dobbiamo calcolare x−m s

0

n = 199,4−184,5 14,8

√ 15 = 3,8992, che supera 1,7613, ovvero cade nella regione di rifiuto, quindi si rifiuta l’ipotesi anche con questo test.

3. Basta calcolare

P m

0

 X − m 0 S

√ n ≥ 3,8992



= 1 − P m

0

 X − m 0 S

√ n ≤ 3,8992



= 1 − F T (14) (3,8992) che appartiene all’intervallo

1 − F T (14) (4,1403) , 1 − F T (14) (3,7874) = [1 − 0,9995, 1 − 0,999]

= [0,0005, 0,001] .

Col valore α = 0,001 avremmo avuto rifiuto (lo sappiamo gi` a per α = 0,05), mentre

col valore 0,0005 non potevamo rifiutare.

(5)

4. Con probabilit` a

P m=200,σ=15 (N ≥ 221) = P m=200,σ=15  N − 200

15 ≥ 221 − 200 15



= P (Z ≥ 1,4) dove Z ` e una N (0, 1), quindi

= 1 − Φ (1,4) ∼ 1 − 0,91924 = 0,08076.

Quasi una volta su dieci resta sicuramente qualcuno in piedi e considerando che

difficilmente le persone vanno a cercare tutti i posti liberi, ` e ragionevole che spesso

ci siano persone in piedi e quindi lamentele.

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