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Calcolare: N 1 = |b − c| e N 2 = a modulo 2.

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

prima prova parziale Geometria 2 parte B - 4 maggio 2020 Riportare i seguenti dati sui fogli protocollo con lo svolgimento:

Cognome, Nome, Matricola:

Siano a, b, c le ultime tre cifre del proprio numero di matricola (c ultima).

Calcolare: N 1 = |b − c| e N 2 = a modulo 2.

Testo del compito:

Esercizio 1. Si consideri la superficie ottenuta ruotando il profilo numero N 1 : (0) z = e x , (1) z = log x, (2) z = sin x, (3) z = sinh x, (4) z = cosh x, (5) x = e z , (6) x = log z, (7) x = sin z, (8) x = sinh z, (9) x = cosh z, nel piano x, z attorno all’asse delle z.

(a) Scrivere una parametrizzazione σ e una equazione cartesiana per la superficie.

(b) Determinare le matrici di prima e seconda forma fondamentale di σ.

(c) Determinare la matrice dell’applicazione di Weingarten, e la curvatura K di σ, che tipi di punti vi sono su σ?

(d) Determinare le linee asintotiche di σ, le linee di curvatura su σ, e le curve su σ che formano angolo costante con le linee di curvatura.

(e) Determinare le equazioni differenziali delle linee geodetiche di σ; ridurre il sistema ad una equazione differenziale ordinaria del prim’ordine.

Esercizio 2. Sia γ una curva biregolare unitaria in R 3 contenuta in un cilindro retto a base circolare (asse del cilindro ortogonale al piano della base) C.

(a) Mostrare che esistono un punto P ed un vettore v tali che la curva definita da δ :=

(γ − P ) × v ` e contenuta in una circonferenza. ` E vero il viceversa, cio` e che una curva γ con questa propriet` a ` e contenuta in un cilindro?

(b) Supponiamo ora di scegliere un riferimento euclideo in modo che il cilindro abbia come asse quello delle z; mostrare che γ ammette una parametrizzazione del tipo γ(s) =

 R cos θ(s)

R sin θ(s) z(s)



e trovare condizioni (relazioni tra θ(s) e z(s)) affinch´ e γ(s) sia unitaria. In particolare esprimere z 0 , z 00 , z 000 in termini di θ e sue derivate.

(c) Sia α(s) l’angolo formato da γ 0 (s) con l’asse del cilindro C. Esprimere θ 0 , θ 00 , θ 000 e z 0 , z 00 , z 000 in termini di α (e sue derivate).

si affronti il punto corrispondente al proprio numero N 2 , ed eventualmente l’altro in se- guito:

(0) Determinare il riferimento di Fr´ enet di γ. Esprimere curvatura e torsione di γ in funzione di α. Come si possono caratterizzare le curve cilindriche con questi dati?

(1) Determinare il riferimento di Darboux di γ come curva sul cilindro C. Esprimere

curvature geodetica e normale, e torsione geodetica in funzione di α. Come si possono

caratterizzare le curve cilindriche con questi dati?

(2)

Risultati dell’esercizio teorico:

(a) La curva γ ` e contenuta in un cilindro di asse P + hvi se e solo se d(γ, P + hvi) ` e costante,

cio` e sse k(γ − P ) × vk ` e costante,

quindi sse la curva δ := (γ − P ) × v ha distanza costante dall’origine (cio` e ` e contenuta in una sfera),

e si vede subito anche che δ ` e una curva piana perch´ e δ 0 = γ 0 × v, δ 00 = γ 00 × v, δ 000 = γ 000 × v (tutti ortogonali a v fisso).

(b) Il cilindro retto di asse z e raggio R ha parametrizzazione σ(z, θ) =

 R cos θ

R sin θ z

 , e quindi una curva che stia su di esso ha la descrizione richiesta.

Derivando si ha γ 0 =

 −Rθ

0

sin θ Rθ

0

cos θ

z

0



, da cui kγ 0 k 2 = R 2 θ 02 + z 02 e quindi la curva ` e unitaria sse R 2 θ 02 + z 02 = 1.

Da questa relazione abbiamo z 02 = 1 − R 2 θ 02 , e derivando z 0 z 00 = −R 2 θ 0 θ 00 ,

e derivando ancora z 002 + z 0 z 000 = −R 2002 + θ 0 θ 000 ).

Quindi possiamo ricavare z 0 = ± √

1 − R 2 θ 02 , poi z 00 = −R 2 θ 0 θ 00 /z 0 ,

e z 000 = −(R 2002 + θ 0 θ 000 ) + z 002 )/z 0 = −R 2002 + θ 0 θ 000 z 02 )/z 03 .

(c) Possiamo supporre di essere in parametro d’arco (condizione vista prima), e allora cos α(s) = γ 0 (s) ·  0

0 1



= z 0 (s),

da cui z 0 = cos α, z 00 = −α 0 sin α, z 000 = −α 00 sin α − α 02 cos α , e Rθ 0 = sin α, Rθ 00 = α 0 cos α, Rθ 000 = α 00 cos α − α 02 sin α . (0) Abbiamo gi` a scritto γ 0 =

 −Rθ

0

sin θ Rθ

0

cos θ

z

0



, che supponiamo in lunghezza d’arco, troviamo γ 00 =

 −Rθ

00

sin θ−Rθ

0 2

cos θ Rθ

00

cos θ−Rθ

0 2

sin θ

z

00



, che ` e gi` a ortogonale a γ 0 , quindi possiamo calcolare t = γ 0 , n = γ 00 /kγ 00 k e

κ 2 = kγ 00 k 2 = R 2 θ 002 + R 2 θ 04 + z 002 =

 

 

R 2 θ 002 + θ 04 − R 2 θ 06 1 − R 2 θ 02 R 2 α 02 + sin 4 α

R 2

Per trovare il binormale usiamo b = γ 0 × γ 00 /kγ 0 × γ 00 k = γ 0 × γ 00 /kγ 00 k, mentre per calcolare la torsione serve γ 000 =

 −Rθ

000

sin θ−3Rθ

0

θ

00

cos θ+Rθ

0 3

sin θ Rθ

000

cos θ−3Rθ

0

θ

00

sin θ−Rθ

0 3

cos θ

z

000

 , e il determinante

| γ 0 γ 00 γ 000 | =

−Rθ

0

sin θ −Rθ

00

sin θ−Rθ

0 2

cos θ −Rθ

000

sin θ−3Rθ

0

θ

00

cos θ+Rθ

0 3

sin θ Rθ

0

cos θ Rθ

00

cos θ−Rθ

0 2

sin θ Rθ

000

cos θ−3Rθ

0

θ

00

sin θ−Rθ

0 3

cos θ

z

0

z

00

z

000

che si calcola con operazioni elementari, per esempio usando la prima riga per annullare il primo termine della seconda, e poi la seconda riga per semplificare la prima si arriva a:

R 2 θ 0

−θ 0 −θ 00 −θ 000 + θ 03

0 θ 0 −3θ 00

z 0 z 00 z 000

(3)

che si pu` o calcolare direttamente in termini di θ e derivate, tipo R 2 θ 02 θ 0 z 000 − 3θ 0 θ 000 z 00 + (3θ 002 − θ 0 θ 000 + θ 04 )z 0  =

= R 2 θ 0

z 03 −R 2 θ 02 θ 002 + R 2 θ 02 (3θ 002 − θ 0 θ 000 )z 02 + (3θ 002 − θ 0 θ 000 + θ 04 )z 04  , e sostituendo invece le espressioni trovare in α e derivate diventa:

sin α R

− sin α −α 0 cos α −α 00 cos α + α 02 sin α + sin 3 α/R 2

0 − sin α −3α 0 cos α

cos α −α 0 sin α −α 00 sin α − α 02 cos α

che infine d` a

− sin α R



α 00 sin α − 3α 02 cos α − sin 4 α cos α R 2

 . e permette di calcolare la torsione (dividendo per kγ 00 k 2 ):

τ = − R sin α R 2 α 02 + sin 4 α



α 00 sin α − 3α 02 cos α − sin 4 α cos α R 2

 .

Si pu` o concludere che una curva tale che esiste una funzione α in modo che curvatura e torsione abbiano le espressioni calcolate ` e necessariamente una curva cilindrica, nel senso che sta sulla superficie di un cilindro retto.

(1) Nel riferimento di Darboux il primo vettore ` e sempre v 1 = γ 0 =

 −Rθ

0

sin θ Rθ

0

cos θ

z

0



, che supponiamo in lunghezza d’arco,

mentre il terzo ` e il normale alla superficie che si scrive facilmente v 3 =

 cos θ

sin θ 0

 , quindi il secondo ` e v 2 = v 3 × v 1 =

 z

0

sin θ

−z

0

cos θ Rθ

0

 . Ora il sistema differenziale di Darboux ` e

( v 1 0 v 0 2 v 3 0 ) = ( v 1 v 2 v 3 )

0 −κ g −κ n

κ g 0 −τ g κ n τ g 0

e derivando v 3 (` e il pi` u semplice!) troviamo v 0 3 =

 −θ

0

sin θ θ

0

cos θ

0



= −κ n v 1 − τ g v 2

da cui segue che κ n = −Rθ 02 = − sin 2 α

R e τ g = z 0 θ 0 = sin α cos α e infine, derivando v 1 abbiamo v 1 0 = γ 00 = κ g v 2 + κ n v 3 R

da cui ricaviamo κ g = z 00

0 = − Rθ 00

z 0 = −α 0 .

Si pu` o concludere che una curva tale che esiste una funzione α in modo che curvature geodetica e normale e torsione geodetica abbiano le espressioni calcolate ` e necessari- amente una curva cilindrica.

Si pu` o anche osservare che vi sono alcune relazioni facili: κ 2 n + τ g 2 = −κ n /R e κ 0 n = 2κ g τ g , e che anche queste relazioni caratterizzano le curve cilindriche.

∗ Infine, una avvertenza: l’angolo α del problema non ` e l’angolo ϑ di deriva tra i riferi- menti di Fr´ enet e Darboux: quest’ultimo d` a il legame (ϑ 0 = τ g − τ ) tra τ e τ g , ed ` e l’angolo tra normale principale della curva e normale alla superficie: abbiamo i dati per calcolarne cos ϑ, e di conseguenza ϑ 0 = −(cos ϑ) 0 / sin ϑ = −(cos ϑ) 0 / √

1 − cos 2 ϑ.

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