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PROBLEMI I primi tre problemi sono tratti dal libro P. Fleury, J.P. Mathieu,

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Academic year: 2021

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(1)

PROBLEMI

I primi tre problemi sono tratti dal libro P. Fleury, J.P. Mathieu, Esercizi di Fisica, Zanichelli (Bologna, 1970) che contiene i testi e le relative soluzioni, indicati dal loro numero e pagina del libro. La teoria corrispondente si trova spiegata in una collana di libri di testo degli stessi autori e con lo stesso editore.

PROBLEMA 1

Si fa descrivere a 1 kg di aria, a θ

1

= 20

C e alla pressione p

1

= 9.81 kg/cm

2

il ciclo seguente:

a) compressione adiabatica fino alla pressione p

2

= 196.2 kg/cm

2

;

b) riscaldamento a pressione costante, durante il quale gli vengono fornite reversibilmente Q = 200 kcal;

c) espansione adiabatica fino al volume iniziale v

1

;

d) raffreddamento a volume costante fino alla pressione p

1

.

Calcolare il rendimento η e il lavoro W fornito per ciclo. Calcolare la vari- azione di entropia ∆S nelle diverse trasformazioni. Il calore specifico dell’aria a pressione costante vale c

p

= 0.25 kcal/kg·grado; c

p

/c

v

= 1.4.

Calore, Termodinamica, Stati della Materia Capitolo 22, problema 22c, pag.96. Soluzione a pag.126. Applicazione delle leggi base della ter- modinamica alle quattro trasformazioni che costituiscono il ciclo di Joule troncato.

PROBLEMA 2

Un fascio di raggi luminosi paralleli cade su un sistema ottico formato da due prismi identici che sono opposti per i loro spigoli e da una lente sottile convergente di centro ottico O.

La luce arriva normalmente sui due prismi e, dopo rifrazione in questi

prismi, attraversa la lente, il cui asse principale Ox ` e parallelo ai raggi in-

iziali incidenti (vedi figura). Si chiede di calcolare la distanza dei due punti

luminosi che si osservano nel piano focale della lente quando la luce incidente

(2)

O x

Figure 1: Figura relativa al problema 2

`

e monocromatica. Angolo al vertice dei prismi φ = 15

; indice del vetro dei prismi n = 3/2; distanza focale della lente f = 10 cm.

Immagini ottiche Capitolo 8, problema 8a, pag.181. Soluzione a pag.

219. Legge di Snell e considerazioni standard di ottica geometrica.

PROBLEMA 3

Un filo metallico ABCD ` e ripiegato secondo tre lati di un rettangolo (AB = CD = a = 10 cm; BC = b = 20 cm). La sua densit` a lineare ` e λ = 1 g/cm.

Questo filo ` e mobile attorno all’orizzontale AD ed ` e percorso nel senso ABCD da una corrente i = 5 A. Nella regione in cui si trova il filo si crea un campo di induzione uniforme verticale dal basso verso l’alto B=10

−3

T.

Determinare la posizione di equilibrio del filo (indicare il valore e il verso della deviazione). Elettrostatica, Correnti continue, Magnetismo Capi-

B C

A D

i

Figure 2: Figura relativa al problema 3

tolo 12, problema 12b, pag. 271. Soluzione a pag.305. Legge dell’induzione

magnetica (v. magnetometro).

(3)

PROBLEMA 4

Una bolla di sapone, la cui tensione superficiale pari a 50 erg/cm

2

, si espande fino ad arrivare ad un raggio di 10 cm alla pressione atmosferica. Attraverso un filo conduttore si mette in contatto la bolla con un generatore di alta tensione fissato ad un potenziale di 30000 Volt. Di quanto varia il raggio della bolla ?

Soluzione Sia a il raggio iniziale della bolla, τ la tensione superficiale e P

0

la pressione atmosferica. Prima di elettrizzare la bolla, la pressione nel suo interno ` e

P = P

0

+ 4τ

a (1)

con 4τ /a la sovrappressione dovuta alla tensione superficiale.

Dopo l’elettrizzazione la pressione diminuisce. Il lavoro di elettrizzazione L ` e dato da

L = 1

2 CV

2

= 2π

0

rV

2

(2)

e il lavoro infinitesimo compiuto per variare il raggio della bolla della quantit` a dr vale

dL = 2π

0

V

2

dr (3)

Questo lavoro deve essere uguale al lavoro meccanico svolto dalla pressione elettrostatica P

e

dL = P

e

4πr

2

dr (4)

da cui si ricava

P

e

= 

0

V

2

2r

2

(5)

Il raggio di equilibrio Rdella bolla dopo l’elettrizzazione si ottiene usando la legge di Boyle



P

0

+ 4τ a

 4 3 πa

3

=



P

0

+ 4τ

R + 

0

V

2

2R

2

 4

3 πR

3

(6)

da cui si ottiene la seguente equazione

P

0

R

3

− a

3

 + 4τ R

2

− a

2

 − 

0

V

2

2 R = 0 (7)

(4)

La condizione R > a comporta P

0

+ 4τ

R − 

0

V

2

2R

2

> P

0

− 

0

V

2

2R

2

> 

0

V

2

2a

2

(8)

La variazione ∆P della pressione interna non supera

∆P =



P

0

+ 4τ a





P

0

+ 4τ R



− 

0

V

2

2R

2



P

0

+ 4τ a





P

0

− 

0

V

2

2a

2



= 4τ

a + 

0

V

2

2a

2

(9)

Numericamente, ∆P = 2.4 N/m

2

.

La legge di Boyle asserisce che P a

3

= costante, per cui

∆P

P = 3 ∆a

a (10)

ovvero

∆a = ∆P

3P a ≈ 10

−5

a (11)

Posto R = a + ∆a, si pu` o scrivere

R

2

≈ a

2

+ 2a∆a; R

3

≈ a

3

+ 3a

2

∆a (12) da cui si ottiene

∆a = 

0

V

2

6P

0

a + 16τ − 

0

V

2

/a ≈ 1.3 · 10

−7

m (13)

PROBLEMA 5

Un pianeta orbita circolarmente attorno ad una stella. La stella subisce un’esplosione simmetrica rispetto al suo centro di massa e l’1% della sua massa viene immediatamente allontanato ben oltre lorbita del pianeta. Tro- vare l’eccentricit` a della nuova orbita del pianeta, supponendo che il pianeta non sia disturbato dall’esplosione.

Siano M la massa della stella prima dell’esplosione, M

0

quella dopo l’esplosione, m la massa del pianeta, R

0

il raggio orbitale prima dell’esplosione, R

1

quello dopo l’esplosione. Usiamo l’equazione Dall’equilibrio forza di gravit

= forza centripeta si ottiene

GM m

R

2

= mv

02

R

0

(14)

(5)

si ottiene la velocit del pianeta prima dell’esplosione v

0

v

02

= GM

R

0

(15)

e l’energia cinetica del pianeta prima dell’esplosione vale E

k

= GM m

2R

0

(16)

L’energia potenziale su R

0

dopo l’esplosione vale

− GM

0

m

R

0

(17)

Alla distanza pi` u lontana dalla stella dopo l’esplosione, la nuova velocit` a ` e data dalla conservazione del momento angolare

mv

0

R

0

= mV

1

R

1

(18)

da cui

v

1

= v

0

R

0

R

1

(19) L’energia cinetica del pianeta in R

1

vale

1

2 m  v

0

R

0

R

1



2

(20) che si pu` o anche scrivere come

GM m R

0

2R

21

(21)

e l’energia potenziale in R

1

vale

−G M

0

m

R

1

(22)

Eguagliando l’energia totale in R

0

a quella in R

1

si ottiene GM m

2R

0

− GM

0

m

R

0

= GM mR

0

2R

21

− GM

0

m

R

1

(23)

(6)

Posto µ = M

0

/M e ρ = R

1

/R

0

l’espressione precedente si semplifica in

1 − 2µ = ρ

−2

− 2µρ

−1

(24)

ovvero

(ρ − 1) [ρ (1 − 2µ) + 1] = 0 (25) Escludendo la radice ρ = 1, si ottiene

ρ = (2µ − 1)

−1

(26)

Definendo l’eccentricit` a e come

R

0

= α(1 − e); R

1

= α(1 + e) (27) dove α ` e il semiasse maggiore dell’ellissi, si ottiene

ρ = 1 + e

1 − e (28)

da cui

e = 1 − 2µ

µ (29)

Numericamente, µ = 0.99 ed e = 0.01.

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