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(1)

Introduzione ai sistemi complessi

Daniele Boffi 8 novembre 2005

1 La successione di Fibonacci

Alcuni riferimenti in rete a partire dalla pagina:

http://www.mcs.surrey.ac.uk/Personal/R.Knott/Fibonacci/fib.html La successione `e definita come segue:

½ X

0

= X

1

= 1

X

n+1

= X

n

+ X

n−1

, n = 1, 2, . . . I primi termini sono

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, . . .

2 Il modello di Lotka-Volterra

In rete si trovano tanti riferimenti (basta effettuare la ricerca su google, per esem- pio). Noi abbiamo considerato il seguente modello, dove X

n

e Y

n

rappresentano la popolazione di prede e predatori, rispettivamente, dopo n iterazioni:

½ X

n+1

= X

n

+ a(8X

n

− 2X

n

Y

n

) Y

n+1

= Y

n

+ a(−5Y

n

+ 3X

n

Y

n

), dove a `e un parametro “piccolo” (1/100 nelle prove numeriche).

La figura 1 mostra alcune orbite stabili per la soluzione (compreso il punto fisso (x, y) = (5/3, 4)), mentre l’esempio paradossale delle conseguenze ina- spettate dopo l’intervento di diminuzione dei predatori sono illustrate nella figura 2.

3 Il modello logistico

Consideriamo ora il seguente modello a una sola specie, normalizzato in modo da restringere la dinamica tra i valori X

min

= 0 e X

max

= 1:

X

n+1

= ρX

n

(1 − X

n

),

(2)

0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Prede

Predatori

Iterazioni=2000

Figura 1: dinamica del modello predatore-preda

0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Prede

Predatori

Iterazioni=400

Figura 2: diminuzione dei predatori e effetti indesiderati

(3)

dove ρ `e una costante compresa tra 0 e 4. In rete si trovano molte informazioni su questo modello, si vedano per esempio i siti

http://www.math.okstate.edu/mathdept/dynamics/lecnotes/node1.html http://www.drchaos.net/drchaos/Book/node1.html

Si controlla facilmente che il sistema, per ρ > 1, possiede un punto fisso non banale (diverso cio`e dalla soluzione X = 0 che significa estinzione della specie) che `e dato dal valore X = (ρ − 1)/ρ. Le figure 3, 4 e 5 mostrano come tale punto stazionario sia stabile (cio`e `e associato a una configurazione che attrae la dinamica del sistema: anche partendo da condizioni inziali lontane, la specie si assesta sul valore stazionario) per valori di ρ inferiori a 3, ma si nota che al crescere di ρ tale stabilit`a tende a peggiorare. L’esempio successivo, riportato in figura 6, mostra come il punto fisso sia altamente instabile per valori di ρ vicini a 4. I semplici errori di arrotondamento effettuati dal calcolatore sono sufficienti a trasformare la dinamica da stazionaria a caotica.

Le successive figure 7 e 8 mostrano l’esempio di un punto stazionario che biforca verso un ciclo di periodo 2 e quello di un 2-ciclo che degenera verso un 4-ciclo.

Le ultime immagini, infine, mostrano il disegno dei punti stabili in funzione di ρ. L’immagine 9 `e stata ottenuta, per esempio, disegnando per ogni valore di ρ i punti {X

n

: n = 100, . . . , 200} con X

0

= 1/2. I vari ingrandimenti eviden- ziano alcuni punti di biforcazione, da cui si riesce a riconoscere l’ordinamento di Sarkovskii

2, 4, 8, . . . , 2

n

, . . .

. . . . . . . . .

. . . , 2

n

(2k − 1), . . . , 2

n

· 5, 2

n

· 3

. . . . . . . . .

. . . , 4(2k − 1), . . . , 4 · 5, 4 · 3 . . . , 2(2k − 1), . . . , 2 · 5, 2 · 3 . . . , 2k − 1, . . . , 11, 9, 7, 5, 3

Per avere informazioni in rete sull’argomento, si pu`o cercare su google la frase “period three implies chaos”. In particolare le pagine web dei due autori dell’articolo (pubblicato su Amer. Math. Monthly 82, 985 (1975)) sono http://www.glue.umd.edu/~yorke/

http://www.mth.msu.edu/~li/

(4)

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.6

Figura 3: ρ = 2.5

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.62963

Figura 4: ρ = 2.7

(5)

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.65517

Figura 5: ρ = 2.9

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.976

Figura 6: ρ = 3.95

(6)

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=200

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.45196

Figura 7: ρ = 3.4

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2

Iterazioni=100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

x=0.875

Figura 8: ρ = 3.5

(7)

Figura 9: Esempi di biforcazione

Figura 10: Esempi di biforcazione

(8)

Figura 11: Esempi di biforcazione

Figura 12: Esempi di biforcazione

(9)

Figura 13: Esempi di biforcazione

Figura 14: Esempi di biforcazione

(10)

Figura 15: Esempi di biforcazione

Figura 16: Esempi di biforcazione

(11)

Figura 17: Esempi di biforcazione

Figura 18: Esempi di biforcazione

(12)

Figura 19: Esempi di biforcazione

Figura 20: Esempi di biforcazione

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