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Avvelenamenti da pesticidi anticolinesterasici

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Academic year: 2022

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Avvelenamenti da pesticidi anticolinesterasici

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Organofosforici: esteri organici degli acidi fosforico, fosfonico, ecc.

Carbammati: sono esteri fosforici dell’acido carbamico (analoghi della fisostigmina)

Nel 1850 è stato sintetizzato il primo organofosforico:

TETRAETILPIROFOSFATO (TEPP)

Sono stati utilizzati come gas nervini nella prima e seconda guerra mondiale

Pesticidi Anticolinesterasici

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PRODOTTO

COMMERCIALE (principio attivo)

• CALYPSO (Thiacloprid - 40,4%)

• RELDAN (Chlorpyrifos methyl - 22,1%)

• SMART EW (Malathion)

• Tetrafos, Fosferno, Carposan (Parathion)

• DDVP (Diclorvos)

• Dursban, Empire, Eradex, Lorsban, Loxiran, Stipend (Clorpyrifos)

• Rogor (Dimetoato)

• Neguvon (Triclorfon)

• Asuntol (Cumafos) Antielmintici x suini, equini, cani e gatti Spray, shampoo collari etc.

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Pesticidi Anticolinesterasici

Sono composti liposolubili:

Gli organofosforici vengono degradati rapidamente nell’ambiente.

La maggiorparte di questi composti subisce una completa degradazione in circa 2-4 settimane (clorfenvinfos, diclorfention ed il forate sono degradate in 6 mesi)

I carbammati risultano meno stabili degli organofosforici

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Pesticidi Anticolinesterasici

FONTI

Foraggi contaminati in campo per trattamenti diretti o indiretti Foraggi contaminati durante la conservazione

Contaminazione dell’acqua o dei recipienti Disinfestazione dei locali

Trattamenti antiparassitari sistemici o topici degli animali Origine dolosa con esche

(8)

Tossicocinetica

Assorbimento

Distribuzione

Metabolizzazione

Escrezione

Gastroenterica Cutanea

Respiratoria

Maggiore affinità per i tessuti adiposi Rapida metabolizzazione a livello epatico Attivazione per alcuni OP

Rene

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Pesticidi Anticolinesterasici

Principali reazioni metaboliche

Desolforazione ossidativa (attivazione con O2) – organofosforici

Idrolisi

Ariltransferasi

Fenomeni di resistenza in seguito a:

Induzione enzimatica Aumento delle esterasi

Adattamento dei recettori colinergici a quote maggiori di ACh

(10)

Tolleranza agli inibitori dell’AChE:

down-regulation recettoriale

Soggetti esposti ripetutamente a dosi subletali di inibitori dell’AChE sviluppano tolleranza a successive

somministrazioni.

(11)

Sinapsi mediate dall’acetilcolina e fibre

colinergiche che rilasciano acetilcolina

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SINTESI E RILASCIO

DELL’ACETILCOLINA

(13)

SITI D’AZIONE DEI FARMACI ATTIVI

SULLE SINAPSI COLINERGICHE

(14)

Distribuzione e funzione delle

colinoesterasi

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(17)
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Pesticidi Anticolinesterasici

(20)

Pesticidi Anticolinesterasici

(21)

Fattori che condizionano la tossicità

Fattori intrinseci o legati all’ambiente Fattori chimico-fisici:

Luce

Umidità

pH ambiente

pH soluzioni

Preparati tecnici

Temperatura

Adiuvanti tecnologici

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Pesticidi Anticolinesterasici

Fattori che condizionano la tossicità

Fattori estrinseci

• Specie i bovini sono più sensibili degli ovini

• Età i giovani meno sensibili al parathion

• Sesso le femmine più sensibili al parathion

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Pesticidi Anticolinesterasici

Sinergismo

Fenomeni di sinergismo con: Organoclorurati

Miorilassanti

Farmaci parasimpaticomimetici Inibizione secondaria dell’ACh Induttori enzimatici

Fenomeni di antagonismo con: Induttori enzimatici

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Composto Specie DL50 os mg/kg

DT os mg/kg Parathion Bovino 50

Suino 25

Ratto 3 Cane 3

Forate Bovino 1

Pecora 0,75

Ratto 1

Ronnel Bovino 125

Pecora 400

Ratto 906 Topo 2000 Aldicarb Ratto 0,6-1 Propoxur Ratto 100

Benomyl Ratto 9500

Tossicità dei pesticidi

anticolinesterasici

più comuni

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Effetti OP- carbammati

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Sintomatologia Acuta

Accumulo di ACh nei siti recettoriali

Effetti dopo ingestione entro 10 min e morte entro 30 Esposizione cutanea anche dopo 12-24h

Sindrome dei rubinetti aperti1. Muscarinici primi segni a comparire

• Scialorrea

• Lacrimazione

• Scolo nasale sieroso

• Miosi

• Sudorazione

• Aumento della peristalsi intestinale

• Vomito e Diarrea

Minzione involontaria

• Secrezione bronchiale

• Bradicardia

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Sintomatologia

Accumulo di ACh nei siti recettoriali Effetti

Sindrome dei rubinetti aperti2. Nicotinici (secondi

a comparire)

• Fascicolazioni

• Tremori muscolari

• Barcollamento

• Tachicardia

3. Centrali (ultimi a comparire)

• Irrequietezza

• Ixreattività

• Ansia

• Depressione dei centri respiratori e circolatori

• Convulsioni

MORTE PER INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

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Sintomatologia: neurotossicità ritardata

Se assunto in piccole dosi, nell’uomo ed in alcuni animali (pollo, gatto, vitello) determinano degenarazione retrograda dei nervi motori. La sintomatologia compare dopo 10-20 giorni.

NON E’ STATA OSSERVATA PER I CARBAMMATI

Inizia dalle porzioni distali dell’assone e progredisce fino ad interessare le zone spinocerebellari e vestibolospinali.

Patogenesi Non chiara.

Possibile legame a delle esterasi specifiche della mielina con modificazione del flusso intracellulare di enzimi e principi nutritivi alterazioni guaina mielinica

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Sintomatologia: neurotossicità ritardata

• X OP più lipofili, x assunzione piccole dosi ripetute,

nell’uomo(dimetoato) ed in alcuni animali (pollo, gatto e cane).

• Degenarazione retrograda dei nervi motori. La sintomatologia compare dopo 10-20 giorni.

• Down regulation? Vale solo x i recettori muscarinici.

• Sintomatologia legata alla stimolazione dei recettori nicotinici

• Patogenesi non ancora chiarita.

• Sintomatologia: vomito, diarrea, astenia, tremori mm, depressione e morte.

NON E’ STATA OSSERVATA PER I CARBAMMATI

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Diagnosi

Malattie infettive e parassitarie Altri avvelenamenti: Urea

Nitrati e nitriti Cianuri

Organoclorurati

Diagnosi tossicologica

• La valutazione dell’attività delle colinesterasi (<25%) non è probante.

Può diminuire anche in caso di anemia, malconservazione del sangue..

• La diagnosi di certezza mediante analisi chimico-tossicologiche

• Ricerca del principio attivo o dei suoi metaboliti nel sangue e

nell’urina (animale vivo), nel fegato, grasso e rene (animale morto)

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Terapia

Trattamento differenziato

Atropina solfato: 0,2-0,5 mg/Kg (antagonista) x OP e carbammati x bloccare sintomatologia neuromuscolare muscarinica

Ossime: Pralidossima

entro le 24h, non oltre e non dosi eccessive xchè inibizione AchE Piccoli animali 15-40 mg/Kg IV (lentamente)

Grandi animali: 25-50 mg/kg IV (lentamente)

Le ossime non vanno somministrate nell’avvelenamento da carbammati xchè l’affinità x l’AchE è minore

Trattamento sintomatico

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Terapia x sindrome di neurotossicità ritardata

• Manca la sintomatologia muscarinica: non usare atropina

• Anoressia e debolezza mm sono i problemi principali da risolvere

• Terapie di supporto come nutrizione parenterale, fluidoterapia, lavaggio della cute

• Animali gravi con valori di AchE<10% si può provare somministrazione di ossime, anche se in alcuni casi si sono dimostrate letali

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• Diagnosi differenziale tra OP e carbammati

• Impostazione della terapia con ossime

• Importante osservare la sintomatologia clinica prima di agire

Difficoltà maggiori????

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