Relatore: dott. Gianluca Acquaviva
Obiettivi delle Organizzazioni
per dimostrare la propria capacità di fornire con regolarità un prodotto/servizio che soddisfi i requisiti del cliente e quelli cogenti applicabili
per accrescere la soddisfazione del cliente attraverso la tensione al miglioramento continuo
Tutti i requisiti di carattere generale sono previsti per essere applicabili a tutte le organizzazioni, indipendentemente da
tipo, dimensione e prodotto/servizio fornito.
UNI EN ISO 9001:2008 Il Livello Internazionale
C L I E N T
Sistema di Gestione per la Qualità Miglioramento Continuo
5 Responsabilità della Direzione
6 Gestione delle Risorse
8 Misurazioni, Analisi e Miglioramento
C L I E N Soddisfazione Il modello di riferimento
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Il modello di accreditamento stimola di metodi e strumenti che il mondo sanitario ha sviluppato nel tempo per il governo della pratica clinica:
- Evidence Based Medicine - Clinical Governance - Risk Management
Integrazione con i sistemi di governo in Sanità
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I principi ispiratori dei sistemi qualità costituiscono la chiave per capire quali
sono gli aspetti che valorizzano la gestione delle Organizzazioni.
Valorizzazione degli aspetti gestionali
Le organizzazioni dipendono dai loro clienti e dovrebbero pertanto capire le loro esigenze presenti e future, rispettare i requisiti del cliente e mirare a superare le
sue aspettative
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Valorizzazione del Valorizzazione del ruolo del paziente ruolo del paziente
Riforma del Sistema Sanitario Riforma del Sistema Sanitario
D.Lgs.
D.Lgs. 502/92, 502/92, D.Lgs.D.Lgs. 517/93, 517/93, D.Lgs.D.Lgs. 229/99229/99
“Il paziente si configura come produttore d’autonome rappresentazioni, aspettative, valutazioni del suo stato e della sua cura, capaci di condizionare gli esiti
stessi dell’azione terapeutica.”*
*Cinotti R., Capizzi S., Distante C.: “Percezione della qualità e risultato delle cure.” Collana Dossier n. 65, Regione Emilia-Romagna – ASR 2002
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NEW
“Nota Il monitoraggio della percezione del cliente può comprendere l’acquisizione di elementi in ingresso da fonti quali indagini sulla soddisfazione del cliente, dati del cliente sulla qualità del prodotto consegnato, sondaggi di opinione presso gli utenti, analisi delle perdite di mercato, espressioni di gradimento, richieste in corso di garanzia e rapporti dei venditori “
La soddisfazione del cliente può avvalersi di fonti e strumenti più vicini alla reale sensazione del mercato rispetto alle classiche indagini di customer.
La norma invita implicitamente l’organizzazione a valorizzare dati e informazioni spesso già disponibili, che possono apparire meno
“diretti”, ma risulteranno spesso altrettanto utili per fornire una misurazione della percezione del cliente sul fatto che le sue esigenze
siano state soddisfatte.
7 Realizzazione del Servizio
C L I E N T E Servizio C
L I E N T E
Determinazione dei requisiti relativi al prodotto (7.2.1)
Soddisfazione del Cliente (8.2.1)
rappresentano un insieme di attività/processi per l’attenzione focalizzata AL cliente
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Il cliente spesso non è in grado di definire le proprie esigenze in relazione ad un prodotto/servizio che può
non conoscere .
E’ pertanto responsabilità dell’organizzazione definire le caratteristiche influenti sull’ efficacia e l’ appropriatezza delle prestazioni offerte e sviluppare idonei sistemi di monitoraggio di tali
caratteristiche.
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Elemento distintivo che consente un aumento delle quote di mercato e quindi del reddito
Aumenta le fidelizzazzione
Prestigio generato dal passa parola positivo
Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza dell’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di porre
le loro capacità al servizio
dell’organizzazione.
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In un ambiente a elevata professionalità
come è quello sanitario, la capacità di coinvolgimento e valorizzazione delle persone permette di esprimere il potenziale dell’intera
organizzazione non riducendo il prodotto/servizio offerto ad una semplice
somma di contributi individuali
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Il valore aggiunto delle prestazioni è amplificato (tendenza all’eccellenza)
Sinergia nello svolgersi delle azioni (migliora l’efficienza)
Presa coscienza della propria (co) responsabilità
Partecipazione attiva al miglioramento
Un risultato desiderato si ottiene
con maggiore efficienza quando
le relative attività e risorse sono
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ISO 9000:2005 requisito 3.4.1. – definizione di processo :
“Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita”
Nota 1 - Gli elementi in entrata in un processo provengono generalmente dagli elementi in uscita da altri processi
Nota 2 - Processi di un’organizzazione sono di regola pianificati ed eseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere valore
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PROCESSO
Input Output
PRODOTTO (Procedura : “modo specificato
per svolgere una attività o un processo”)
EFFICACIA del processo: capacità di raggiungere i risultati
desiderati (Obiettivi ISO
9001:2000)
EFFICIENZA del processo: risultati ottenuti rispetto alle
risorse utilizzate (Obiettivi ISO
9004 :2000) ( Attrezzature, materiali,
componenti, energia, informazioni, risorse…)
INDICATORI
Chi, fa che cosa (standard), come (risorse)
Sistema di monitoraggio e misurazione (“prima, durante e dopo il processo”)
stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati in accordo con i requisiti del cliente e con le politiche dell’organizzazione
dare attuazione ai processi
monitorare e misurare i processi ed i prodotti a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi ai prodotti e riportarne i risultati adottare azioni per migliorare in modo continuo i processi
PLAN =
DO = Check =
ACT =
A tutti i processi può essere applicato il
“
Ciclo di Deming
”• Check
• Act
• Do
• Plan
P D
C A
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della comprensione dei requisiti e del relativo soddisfacimento
dell’esigenza di valutare i processi in termini di valore aggiunto
del conseguimento dei risultati in termini di prestazioni e di efficacia dei processi
del miglioramento continuo dei processi, sulla base di misurazioni oggettive
Tale approccio sottolinea l’importanza :
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RISCHIO RISCHIO ?? ??
Se applicato a posteriori su un prodotto/processo permette di evidenziarne punti critici e classificarli per priorità.
Tecnica sistematica per identificare e prevenire problemi sui prodotti/ processi
Joint Commission -Standard LD 5.2 Manuale per l’accreditamento 2001- strumento per la prevenzione dei rischi
ISO 9004:2000 – Linea guida per il miglioramento dei servizi
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Abbassare il rischio di difetti/errori
a seguito di attività mal eseguite o non eseguite
L’analisi prende in considerazione tutti i possibili errori di esecuzione e predispone contromisure per la riduzione o gestione degli stessi.
Il tutto orientato alla soddisfazione del cliente:
finale e intermedio
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Definizione del processo preso in esame
Descrizione del funzionamento corretto
Descrizione dei modi di errore/guasto Definizione del processo preso in esame
Descrizione del funzionamento corretto
Descrizione dei modi di errore/guasto
Costruire le tre scale di valutazione:
gravità, probabilità e rilevabilità Calcolare l’indice di priorità del rischio (IPR)
Ordinare per IPR decrescente Costruire le tre scale di valutazione:
gravità, probabilità e rilevabilità Calcolare l’indice di priorità del rischio (IPR)
Ordinare per IPR decrescente
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I tre elementi analizzati (modi di errore, effetti e cause) vengono ora presi in considerazione associandovi un giudizio di valore su criteri predefiniti, costruito su una scala che va da 1 a 10, che permetterà di calcolare un indice di priorità del rischio (IPR).
Vengono considerate:
• La
rilevabilità
dell’errore/guasto.• La
gravità
degli effetti dell’errore/guasto;• La
probabilità
che si verifichi la causa del modo di errore/guasto (e quindi del guasto);Relatore: dott. Gianluca Acquaviva
L’IPR si calcola come il prodotto dei tre parametri considerati.
Esso può assumere il valore massimo di 1.000 (10x10x10:
prodotto dei punteggi massimi delle scale) e il valore minimo di 1 (1x1x1: prodotto dei punteggi minimi delle scale).
I punteggi, presi singolarmente, hanno poco significato; il prodotto dei tre giudizi, invece, rappresenta con discreta approssimazione gli elementi più critici del processo.
IPR = Probabilità x Gravità x Rilevabilità IPR = Probabilità x Gravità x Rilevabilità
nell’industria automobilistica italiana si tiene che un valore >100 corrisponde a una valutazione di rischio medio (altissimo >200 - basso
<50)
Rilevabilità Probabilità Gravità IPR EA2 o Errata identificazione
paziente 3 7 10 210
I controlli permettono
di rilevare l'errore Può provocare o