I contratti collettivi di lavoro regolamentano le eventuali modalità di esecuzione delle prestazioni di lavoro straordinario; altrimenti occorre l’accordo fra datore e prestatore di lavoro, ma per un periodo inferiore alle 250
ore annuali
• I contratti collettivi possono stabilire durate minori, possono, inoltre, riferire l’orario normale alla durata media delle prestazioni in un periodo non superiore ad 1 anno
• I contratti collettivi stabiliscono la durata massima settimanale dell’orario di lavoro che non può superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, comprese le ore di
straordinario (art. 4) ORARIO DI LAVORO
D.Lgs. n. 66/2003 e s.m.i.
Art. 3 D.Lgs. n. 66/03
L’ORARIO NORMALE DI LAVORO E’ FISSATO IN 40 ORE SETTIMANALI
Art. 5 D.Lgs. n.
66/03 Lavoro straordinario
Salvo diversa disposizione dei CCNL il lavoro straordinario è ammesso:
• in casi di eccezionali esigenze tecnico-produttive,
• in casi di forza maggiore,
• per eventi particolari
ORARIO DI LAVORO
D.Lgs. n. 66/2003 e s.m.i.
Riposi Pause Ferie
• Il lavoratore ha diritto ad un riposo di 11 ore consecutive ogni 24 ore;
• In aggiunta, il lavoratore ha diritto ad un
periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, ogni 7 giorni;
• La durata e le modalità delle pause sono stabilite dai contratti collettivi;
• Fermo l’art. 2109 C.C. , il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a 4 settimane, tale periodo, salvo quanto previsto dai CCNL, va goduto per almeno 2 settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di
maturazione
È vietato adibire al lavoro, nel periodo fra le 24:00 e le 6.00,
le donne in gravidanza, dall’accertamento dello stato di gravidanza al compimento di 1 anno di età del bambino successivamente nato
• L’inidoneità del lavoratore al lavoro notturno è accertata ogni 2 anni a spese del datore di lavoro da parte dell’ASL o del medico competente;
• Se la ASL o il medico competente accertano l’inidoneità del lavoratore alla prestazione del lavoro notturno, quest’ultimo è assegnato al lavoro diurno, in
mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili ORARIO DI LAVORO
Lavoro notturno - Art. 11, D.Lgs. n. 66/2003
Idoneità
Divieti
Non sono obbligati a prestare lavoro notturno:
• La lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a 3 anni;
• Il genitore unico affidatario di un bambino di età inferiore a 11 anni;
• Chi ha a proprio carico un soggetto disabile
• È periodo notturno il periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo fra le 24:00 e le 5:00;
• È lavoratore notturno chi, durante il periodo notturno, svolge almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale
• L’orario dei lavori notturni non può superare le 8 ore in media nelle 24 ore.
• I contratti collettivi stabiliscono le maggiorazioni retributive (indennità) per i lavoratori notturni (art. 13, D.Lgs. n. 66/2003)
CCLN Sanità Privata Orario di lavoro
- art. 18 -
➢ La durata media dell’orario di lavoro non può superare le 48 ore per ogni periodo di sette giorni; la media sarà riferita ad un
periodo di dodici mesi sempre calcolato dalla data di sottoscrizione del ccnl.
Entro ventiquattro mesi dalla data di sottoscrizione, si effettuerà la verifica dell’applicazione con le OO.SS.
➢ Il lavoratore ha diritto ad undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore; diversa articolazione dovrà essere definita in sede di contrattazione aziendale
CCLN Sanità Privata Lavoro notturno
Art. 19
➢ Recepimento, in termini di tutela e di doveri del datore di lavoro, del Decreto Legislativo 66 del 2003
➢ Deroga alle disposizioni di cui agli artt. 12 (modalità e
organizzazione del lavoro notturno e obblighi di comunicazione) e 13 (durata del lavoro notturno) del D.L.vo 66/03 in sede di
contrattazione aziendale
DOMANDA –OFFERTA IN SANITA’
❖
risorse economiche sempre scarse
❖
offerta determina domanda cosa fare ?
❖
Non amplificare la domanda di prestazioni
❖
Non sprecare risorse umane
❖
Identificare obiettivi prioritari di salute
❖
Programmare attività
SANITA’ ITALIANA
✓
Modifica bisogni sanitari
✓
Autonomia regionale
✓
Aziendalizzazione
✓
Privatizzazione del rapporto di lavoro
✓
Accreditamento delle strutture
✓
Rapporto ospedale -territorio
LIVELLI DECISIONALI POLITICHE SANITARIE
I LIVELLO: STATO – REGIONI
➢ PIANI SANITARI
➢ PROGRAMMA FORMAZIONE
➢ CONTRATTI DI LAVORO
II LIVELLO :AZIENDE SANITARIE
➢ ESPANSIONE/RICONVERSIONE ATTIVITA’ OSPEDALIERA?
➢ INCREMENTO ATTIVITA’ DI CURA TERRITORIALE?
➢ FLESSIBILITA’ /RIGIDITA’ NELLA DETERMINAZIONE SPESA PER IL PERSONALE?
LIVELLI DECISIONALI POLITICHE SANITARIE
III LIVELLO: DIREZIONE SANITARIA
➢ CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE AI SETTORI SANITARI
➢ MODIFICHE ORGANIZZATIVI PER SERVIZI GENERALI
➢ FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE IV LIVELLO : DIPARTIMENTI E UNITA’ OPERATIVE
➢ GESTIONE DELLE ATTIVITA’ SANITARIE
➢ GESTIONE DELLE RISORSE ASSEGNATE
➢ PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEGLI ORARI E/O TURNI DI SERVIZIO
GESTIONE DEL PERSONALE
DEFINIRE N. PERSONALE NECESSARIO
REPERIRE IL PERSONALE
ALLOCARE IL PERSONALE
NELLE DIVERSE UNITA’OPERATIVE
PROGETTARE E GESTIRE
I TURNI DI SERVIZIO
METODOLOGIA
DOMANDA OFFERTA
SCHEMA
DELLE PRESENZE TURNI
DI SERVIZIO
I. DOMANDA
OBIETTIVI
✓ analizzare la distribuzione temporale della domanda mediante appositi indicatori
✓ rapportare la domanda alla
programmazione dell'offerta di tempo
lavoro
PROGRAMMARE
I TURNI DI SERVIZIO?(1)
Perché?
✓
Domanda deve determinare offerta
✓
Aumentare l’efficienza
✓
Liberare risorse per l’efficacia A che livello decisionale?
✓
Al IV Livello
PROGRAMMARE
I TURNI DI SERVIZIO?(2)
Quali vantaggi?
✓ Sviluppa capacità programmatorie
✓ Aumenta il controllo di gestione Quali limiti superare?
✓ Assenza di metodo
✓ Scarsa flessibilità
✓ Non chiara definizione delle sedi decisionali
✓ Abitudini radicate
QUALE METODO ?
❑
Quantificare domanda
❑
Quantificare offerta
❑
Verificare compatibilità tra domanda e offerta
❑
Usare metodo razionale e matematico
PROGRAMMAZIONE
⚫
Significato di programmazione
⚫
Di breve periodo 1 anno
⚫
Di medio periodo 1 – 3 anni
⚫
Di lungo periodo > 3 anni
PROGRAMMAZIONE TURNI DI SERVIZIO
➔
BREVE : diseconomico
valutazione carichi di lavoro in tempo reale
flessibilità massima: giorno x giorno
➔
MEDIO: regolarità domanda regolarità offerta
➔
LUNGO: incertezza
tendenza della domanda e
dell’offerta scenari
CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA
⚫
Componente costante
⚫
Componente variabile ciclica
⚫
Componente erratica Perché ?
C. Costante presenze minime
C. Variabile ciclica presenze diversificate
C. Erratica eccezioni
attività reparto/servizio ad alta erraticità
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
tempo
livello attività
erraticità ciclica costante
ALTA ERRATICITA’
0 5 10 15 20 25 30 35 40
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
erraticità v. ciclica costante
attività reparto/servizio a bassa erraticità
BASSA ERRATICITA’
0 5 10 15 20 25 30 35
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
erraticità v. ciclica costante
attività reparto/servizio a erraticità quasi nulla
ERRATICITA’ QUASI NULLA
INDICATORI QUALITATIVI
La tipologia e qualità dell’offerta di prestazioni.
Quali? In che modo? In quanto tempo?
………
………
Va modificata?
……….
……….
INDICATORI QUALITATIVI
✓ METODO SVIZZERO
dipendenza utenti
✓ PRN 80
piani di assistenza
✓ DRG’s INFERMIERISTICI diagnosi infermieristiche
MASSIMA FLESSIBILITA’ OFFERTA
UTILIZZO IMMEDIATO O PREDITTIVO
INDICATORI
QUANTITATIVI (1)
✓ TEMPO ASSISTENZA X AGGREGAZIONI
REPARTI (standard?)
✓ NOMOGRAMMA DI BARBER (Tasso di
Utilizzo,Degenza Media, Iindice di T., Indice di
Rotazione)
✓ Non serve per la variabilità della
domanda dell’unità operativa
✓ Dati reperibili, segue la variabilità ciclica, è
complesso
INDICATORI
QUANTITATIVI (2)
⚫
PRESENZA MEDIA GIORNALIERA Perché?
⚫ Semplice
⚫ Reperibile
⚫ Riflette l’andamento variabilità ciclica
⚫ NO per allocazione del personale nelle unità operative (III LIVELLO DECISIONALE)
……in attesa di indicatori più efficaci………..
INDICATORI - TEMPO
ANNO
componente costante e variabilità ciclica nei mesi o periodi
……….
……….
SETTIMANA
componente costante, variabilità ciclica ed erraticità
……….
……….
GIORNO
piano di attività standard giornaliera, erraticità
……….
……….
INDICATORI - TEMPO
⚫ ANNO
Presenza pazienti nell’anno e nei mesi
componente costante e variabilità ciclica nei mesi o periodi
⚫ SETTIMANA
Presenza pazienti nella settimana e piano attività componente costante e variabilità ciclica
⚫ GIORNO
Piano di attività standard giornaliera
I. LA DOMANDA
SEQUENZA LOGICA
QUANTIFICARE DOMANDA E ATTIVITA’
Calcolo presenze presunte in ogni mese dell’ anno
Calcolo presenze presunte nei vari gg. della settimana
Analisi attivita’
nelle fasce orarie della giornata
Calcolo presenze presunte relative PERIODO A
Individuazione periodi omogenei
Peso % presenze diversi gg.
settimana Peso % presenze PERIODO A sul totale annuo
Calcolo presenze presunte relative PERIODO B
1.1.1.
1.1.5.
1.1.5.
1.1.3.
1.2.1.
1.1.6. 1.1.6.
1.3.1.
1.2.2.
1. LA DOMANDA.
FORMULE
⚫ VOLUME ATTIVITA’ RICHIESTA NEL PERIODO
somma dei volumi di attività nei singoli giorni del periodo
n. giorni del periodo considerato
⚫ VOLUME ATTIVITA’ MEDIA GIORNALIERA DEL MESE x
somma dei volumi di attività giornaliere del mese x
n. giorni mese x
FORMULE (1)
⚫ PRESENZA MEDIA GIORNALIERA DI PERIODO
somma delle presenze giornaliere nei singoli giorni del periodo
n. giorni del periodo considerato
⚫ PRESENZA MEDIA GIORNALIERA DEL MESE x
somma delle presenze giornaliere del mese x
n. giorni mese x
II. OFFERTA
OBIETTIVI
✓ Definire il numero di ore contrattuali annue che un lavoratore deve prestare
✓ Calcolare il tasso di assenza per un dato gruppo di operatori
✓ Prevedere l’ammontare complessivo di
ore lavoro che un’equipe sarà in grado di
garantire
II. L’OFFERTA
SEQUENZA LOGICA
QUANTIFICARE ORE LAVORO CONTRATTUALI ANNUE DI UN OPERATORE
Calcolo dell’orario su 6 o 7.12 ore/die
o ore/die P.T. Calcolo ore lavoro totali annue teoriche per lavoratore
Calcolo dell’orario accessorio
Calcolo totale ore annue previste per l’equipe
Monte ore invariato per presenza squadra sostituzione
Calcolo ore lavoro nette/anno previste per operatore Calcolo % assenza se sostituzione intra equipe
2.1.1.
2.1.
2.1.2.
2.3.
2.4.
2.2.2.
2. L’ OFFERTA
QUANTIFICARE ASSENZE NON PROGRAMMABILI
DEFINIRE ORE LAVORO NETTE PREVISTE
DEFINIRE MONTE ORE LAVORO EQUIPE
FERIE E FESTIVITA’
⚫ Diritto-dovere
⚫ Da usufruire nell’anno solare
⚫ Previste dai contratti nazionali del lavoro
⚫ N.32 (comprensivi dei 2 gg L. 23/12/77) ) + 4 ( L.
23/12/77) + 1 (S.Patrono) + 8(o 10; feste
infrasettimanali ) = 45 ( 47) se l’orario si articola su 6 gg settimanali
⚫ N.28 (comprensivi dei 2 gg) + 4 (L. 23/12/77) +1 (S.Patrono) + 8 (o 10) = 41 (43) se l’orario si
articola su 5 gg settimanali
Le assenze non programmate (1)
⚫ Per definire il fenomeno si usa a volte un termine negativo (assenteismo) o un indicatore numerico (tasso di assenza )
⚫ Tutte le assenze assolutamente imprevedibili (malattia, infortunio ) o non prevedibili a medio
termine (un anno prima): permessi studio, maternità, richiesta di trasferimento, di aspettativa, ecc.
⚫ Il tasso di assenza non ha valori assoluti : non può esistere un % nazionale, regionale o di ASL
Le assenze non programmate (2)
⚫ Una parte del tasso di assenza è influenzato dalle politiche gestionali e di assunzione del personale da parte degli organi dell’ASL
⚫ riguarda le assenze per lunghi periodi ,per dimissioni o trasferimenti.
⚫ Si calcola il tempo lavoro “perso” in attesa della sostituzione
⚫ Può essere una parte rilevante del tasso di assenza che comporta un aumento di orario straordinario
Le assenze non programmate (3)
⚫
Il valore dei restanti fattori che incidono sul di tasso di assenza è spesso diverso tra le unità operativa, compresa la maternità
⚫
Per rendere meno complessa la lettura del fenomeno si tende ad utilizzare un tasso di assenza intermedio: per ospedale , per
distretto , per dipartimenti
Gestione delle assenze
Vi sono 2 modalità di gestione delle assenze:
1.
Gestione decentrata
2.
Gestione centralizzata
Gestione decentrata
⚫ ogni unità operativa deve gestire tutte le assenze con il personale assegnato
⚫ Vantaggi
✓ un minor tasso di assenza
✓ maggior adattamento alle situazioni imprevedibili o a modifica del carico di lavoro
✓ presuppone collaborazione di tutti i membri dell’equipe
⚫ Svantaggi
✓ più insicurezza gestionale
✓ più modifiche dei turni di servizio
Gestione centralizzata
⚫ ogni unità operativa gestisce solo i riposi e le ferie
programmate .Vi è una squadra di sostituzione gestita dall’ufficio infermieristico
Vantaggi
✓ più sicurezza gestionale nelle unità operative
✓ il personale delle u.o ha turni fissi Svantaggi
✓ un maggior tasso di assenza
✓ la tendenza a richieste continue ed improvvise di permessi.La richiesta tende a diventare diritto
✓ Può far aumentare il conflitto con l’ufficio inferm.
✓ Il coordinatore viene in parte esonerato di una sua funzione
✓ Chi fa parte della squadra di sostituzione è demotivato
FORMULE (2)
TASSO DI ASSENZA
⚫ totale ore assenza reali effettuate da tutti gli operatori x 100 n. operatori x n. ore annue nette
⚫ x gg assenza procapite annue x 100 365
x giorni di assenza = somma gg. assenza degli operatori n. operatori
⚫
ORE NETTE PROCAPITE MEDIE
n.ore contratto annue + ore accessorie – (ore medie annue assenza)
III. LE PRESENZE
OBIETTIVI
✓ Rapportare gli indicatori di domanda all’offerta di lavoro infermieristico
✓ Definire uno schema delle presenze
del personale compatibile con le
risorse assegnate ad una unità
operativa
III. LO SCHEMA DELLE RESENZE
SEQUENZA LOGICA
DEFINIRE MONTE ORE EQUIPE NEL PERIODO, SETTIMANA E GG./SETT.
Monte ore equipe PERIODO A
Distribuzione attività nelle fasce orarie PERIODO A Monte ore equipe nella settimana
Compilazione schema presenze
Distribuzione opera- tori nei diversi gg.
della settimana Monte ore equipe nei diversi gg.
della settimana
3.1.
3.5.1.
3.2.
3.5 3.4.
3.3.
3. LE PRESENZE
DEFINIRE SCHEMA DELLE PRESENZE
3.1.
3.2.
3.3.
3.4.
3.5
3.5.1.
FORMULE (3)
⚫ Monte ore annuo peso % presenze MONTE ORE LAVORO
èquipe previsto * paz.nte nel periodo x = PERIODO X
⚫ Monte ore lavoro èquipe periodo x MONTE ORE LAVORO totale giorni periodo x
= MEDIO GIORNALIERO DEL PERIODO
⚫ Monte ore lavoro medio MONTE ORE LAVORO MEDIO giornaliero del periodo *
7 =
SETTIMANALE DEL PERIODO
⚫ Monte ore èquipe peso % presenze MONTE ORE LAVORO
nella settimana * pazienti nel giorno x = GIORNO X DELLA
SETTIMANA
IV. PROGETTAZIONE TURNI E PROGRAMMAZIONE FERIE
OBIETTIVI
✓
Definire i vantaggi e gli svantaggi
nell’adottare diverse tipologie di turni
✓
Progettare un turno di servizio
✓
Programmare le ferie
IV. IL TURNO DI SERVIZIO
SEQUENZA LOGICA
PROGETTARE TURNI DI SERVIZIO E VERI- FICARE CONGRUENZA
ED ACCETTABILITA’ Costruzione matrice settimanale del turno Verifica rispetto
schema presenze
Verifica accettazione dell’èquipe
Definire n. oper. in turno PERIODO A
Sviluppo ciclo del Turno PERIODO A
Programmazione Ferie PERIODO A
4.1./4.2
4.5.
4.3.
4.4.
4.6.
4. IL TURNO DI SERVIZIO
PROGRAMMAZIONE FERIE
4.1./4.2
4.3.
4.4.
4.5.
4.6.
FORMULE (4)
⚫ Monte ore settimanale previsto
dallo schema delle presenze n. operatori --- --- = per coprire
ore lavoro che ogni operatore il servizio
deve prestare nella settimana
GESTIONE TURNI
⚫ aggregare il personale dell’u.o. in gruppi omogenei o con competenze simili (es ota+ oss, ota +i.g., puer. +i.g.
⚫ Allocare il personale di supporto (ota) nelle fasce orarie di maggior richiesta di assistenza di base e di attività diagnostica e nelle ore di sorveglianza (notte)
⚫ Nelle u.o. con gruppi omogenei (es.ota o ausiliari ) di n.
ridotto, gestire ferie con personale di altre qualifiche (es.
i.g.)
⚫ Si può prevedere gruppi misti i.p. +i.g nei reparti di ostetricia
DIAGRAMMA TURNI
TURNO DIURNO
TURNO A CICLO CONTINUO
ORARIO A TURNO ORARIO NON
A TURNO
TURNO A SCHEMA VARIABILE TURNO A CICLIO
RIPETITIVO FISSO
TURNO A MATRICE 7 TURNO A
MATRICE … TURNO A
MATRICE 2 TURNO A
MATRICE 1
TURNO MISTO
TURNI A MATRICE 7
⚫
E’ la base della turnazione a ciclo ripetitivo
⚫
Il fabbisogno di personale, di norma, fa riferimento alla settimana
⚫
La matrice tipo è costituita da n. di colonne
quanto sono i gg della settimana e da n. di
righe quanti sono gli operatori da collocare in
turno
Matrice base
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6
TURNI A MATRICE 1
⚫ Si utilizza per matrice di base del turno o per le situazioni dove si prevede n. costante di operatori per tutto l’anno (es.
reparti d’emergenza)
⚫ Si ascrive in una matrice settimanale
L M M G V S D
1op/set P M N R R P M
2op/set N R R P M N R
3op/set R P M N R R P
4op/set M N R R P M N
5op/set R R P M N R R
MATRICE 2, 3,…
⚫ Utilizzate per variabilità diversa della settimana
(es. accettazione di ricovero o attività programmata tra + reparti ogni 2 o 3 gg.)
⚫ Non si ascrivono in una matrice a 7 ; tutte le posizioni di
lavoro sono date dal prodotto di n. operatori x colonne matrice
giorni 1 2 3
1op M M M
2op R P P
3op P R N
4op N N R
5op R R M
MATRICE 2,3,…SPURIA
⚫ Utilizzate per n. sequenze doppie o triple rispetto n. operatori (es. turno a matrice 2 x 4 op. : il ciclo si chiude dopo 8
settimane)
giorni 1 2 3 4 5 6 7 8
1op P P M M N N R R
2op M M N N R R P P
3op N N R R P P M M
4op R R P P M M N N
ARTICOLAZIONE DELLE SEQUENZE
⚫ in fase = 16 ore tra fine e inizio altro turno
⚫ anticipo di fase = < 16 ore
⚫ ritardo di fase = > 24 ore
1 2 3 4 5 6
M M P N R R
1 2 3 4 5 6
P P M M/N R R
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0
11 1 2
M M M R P P P R N N R R
1 2 3 4
P M/N R R
GESTIONE FERIE
⚫
Ferie d’ufficio?
⚫
Sentenza della corte dei conti n.608 del 1985
⚫
…
il comportamento dell’Amministrazione che non abbia concesso le ferie a richiesta dell’impiegato , ovvero non lo abbia collocato in ferie d’ufficio,costituisce un fatto illecito , le cui conseguenze
ricadono sui titolari degli uffici ……. Il dipendente è corresponsabile dell’illecito
PROGRAMMAZIONE FERIE
⚫ Totale ferie e festività infrasettimanali x operatore
42 gg = 8 settimane (ca) = 2 mesi
6 operatori = 1 operatore sempre assente per tutto l’anno (12 m) 12 operatori = 2 operatori contemporaneamente sempre assenti Da 7 a 11 operatori situazione intermedia (a volte 1 a v. 2 op.)
Non si modifica schema di presenze Si modifica n. riposi previsti nel turno
o si programmano periodi di recupero ore
LA GESTIONE DEI TURNI DEL PERSONALE INFERMIERISTICO
Percorso
“appropriato”
⚫ Analisi domanda assistenziale
⚫ Analisi offerta lavoro infermieristico
⚫ Determinazione schema presenze
⚫ Stesura turni e piano ferie
Percorso
“abbreviato”
⚫ Analisi offerta lavoro
⚫ Determinazione
schema presenze con criteri di carico di
lavoro percepito
⚫ Stesura turni annuale e per periodi diversi in base al piano ferie
OFFERTA
DI LAVORO INFERMIERISTICO
1° METODO
⚫ Calcolare il tasso di assenza presidio ospedaliero /unità operativa
⚫ sottrarre dal monte ore teorico annuale dell’equipe
⚫ Stendere i turni nel rispetto del monte ore reale
⚫ Gestire le assenze del personale (rientro in
servizio, reperibilità) , nel rispetto dello schema delle presenze previste
2° METODO
⚫ Non calcolare il tasso di assenza
⚫ Stendere i turni
secondo il monte ore ipotetico
⚫ Non gestire o gestire in parte le assenze del personale , rispettando in linea di massima lo schema delle presenze ipotizzato