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5 La legislazione in materia
L’alcool e le sostanze stupefacenti e psicotrope, dato lo stato di alterazione psicofisica che determinano tramite la loro azione a livello del sistema nervoso centrale, rappresentano un importante fattore di rischio per incidenti stradali, alterando in modo sensibile la capacità di guidare. E’ per questo che il legislatore ha tipizzato la condotta di chi guida sotto l’influenza di alcool o sostanze stupefacenti, e ne ha stabilito le sanzioni attraversagli articoli 186, 186 bis e 187 del Codice della Strada, che ha trovato la sua ultima espressione con la legge 120 del 2010, a seguito delle modifiche e integrazioni del T.U. approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285; non è stato, peraltro, sottovalutato l’aspetto preventivo, mediante gli articoli 119 e 230 del medesimo Codice.1-3
5.1 Articolo 119
L’Art 119 (requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente di guida), al comma 2-ter definisce che “ai fini dell'accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di qualunque categoria, ovvero di certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB, l'interessato deve esibire apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico- tossicologici le cui modalità sono individuate con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri. Con il medesimo provvedimento sono altresì individuate le strutture competenti ad effettuare gli accertamenti prodromici alla predetta certificazione ed al rilascio della stessa.[omissis] Le relative spese sono a carico del richiedente.” 4
Con tale articolo il legislatore ha voluto, quindi, prevenire i reati previsti agli artt.186, 186 bis e 187, cercando di identificare i soggetti che abusano di alcool e fanno utilizzo di sostanze stupefacenti o psicotrope, per evitare gli effetti dannosi che deriverebbero dalla loro assunzione in concomitanza della guida. Si tratta, quindi, di
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fornire gli strumenti non ostativi al conseguimento o al rinnovo della patente di guida.
A tutt’oggi, tuttavia, non esiste un protocollo unitario nazionale, ma solo linee guida:
a seconda del laboratorio, per verificare l’uso di sostanza stupefacenti o psicotrope, possono essere utilizzate matrici urinarie anche seriate o l’analisi della matrice pilifera. In ogni caso, comunque, le analisi devono essere accompagnate dalla valutazione clinico-tossicologica.1, 2, 5, 6
Più difficoltoso è discriminare l’abuso di alcool dal suo semplice uso; molti parametri, quindi, sono stati proposti a tale scopo. La gamma-GT (gamma- glutamiltranspeptidasi) aumenta dopo circa 5 settimane di consistente abuso di alcool (consumo di alcool > 40/60 g/die), mentre rimane invariata a seguito di consumo occasionale o isolato. Il dosaggio di tale enzima nel plasma è un esame di routine per valutare la colestasi epatica e, pertanto, rappresenta un’analisi molto diffusa, dotata di una buona sensibilità ma non specifica in quanto numerosi fattori possono determinarne un aumento (obesità,colestasi, diabete, tabagismo). Un aumento della gamma-GT persiste anche a distanza di 1-2 mesi dopo un’eventuale astinenza.7, 8
Altro parametro normalmente usato per diagnosi di abuso è il Volume Corpuscolare Medio eritrocitario (MCV): l’aumento del MCV è probabilmente determinato da carenza di acido folico indotta dall’eccessivo uso di alcool. Anche in questo caso si tratta di un’analisi sensibile ma poco specifica in quanto altre condizioni morbose provocano un aumento del MCV ( carenza di vit.B12 e di acido folico).7
GammaGT e MCV dovrebbero, per questo, essere dosati contemporaneamente per aumentare la specificità diagnostica.7
Le transaminasi sieriche alanino amino transferasi (ALT) e aspartato amino transferasi (AST) tendono ad aumentare in corso di danno epatico, e in particolare, è da segnalare un aumento della frazione mitocondriale della AST e un rapporto AST/ALT>2 in caso di abuso alcolico.7
La determinazione della disialotransferrina, invece, rappresenta l’analisi più sensibile e specifica attualmente disponibile: un abuso alcolico ne determina un
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aumento in conseguenza dell’inibizione della glicosil transferasi ad opera dell’etanolo.7
Bibliografia:
1. Fucci N, De Giovanni N. Le principali sostanze d'abuso. Il laboratorio di tossicologia forense. p. 80-6.
2. Rinaldi M. La guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. L'accertamento e il processo. Con 49 formule e sentenze per argomento.: Maggioli editore; 2012.
3. Riccardi G. Reati alla guida. Percorsi giurisprudenziali: Giuffrè Editore; 2010.
4. Art. 119 del Nuovo Codice della Strada "Requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente". 2010.
5. Ancillotti M. La riforma del codice della strada. La nuova disciplina dopo la legge 120/2010: Maggioli Editore; 2010.
6. GTFI. Linee guida per i laboratori di analisi di sostanze d’abuso con finalità tossicologico- forensi e medico-legali su campioni biologici prelevati da vivente: Revisione n. 4 del 6 dicembre 2012 a cura della Commissione Qualità delìAssociazione scientifica "Gruppo Tossicologi Forensi Italiani (GTFI)". In: Italiani GTF, editor.; 2012.
7. Chiarotti M, Costamagna L. Tossicologia forense. In: Macchiarelli L, Arbarello P, BOndi GC, Luca NMD, Feola T, editors. Medicina Legale: Edizioni Minerva Medica; 2008.
8. Milani C. Il laboratorio nelle malattie di fegato. In: Federici G, Al. e, editors. Medicina di laboratorio: McGraw-Hill; 2003.
