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Il Teorema di Gauss-Bonnet

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Academic year: 2021

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(1)

Il Teorema di Gauss-Bonnet

Relatore: Prof. Andrea Loi Candidato: Francesco Falqui

Universit` a degli Studi di Cagliari

28 Novembre 2016

(2)

Teorema di Gauss-Bonnet

Sia M 2 una variet` a differenziabile, bidimensionale ,compatta e orienta- ta. Sia X un campo di vettori differenziabile su M con punti singolari isolati p 1 , ..., p k , di indici rispettivamente I 1 , ..., I k . Allora, per ogni metrica Riemanniana su M ,

Z

M

Kdσ = 2π

N

X

i=1

I i

(3)

Per le variet` a bidimensionali con bordo ∂M avente spigoli s 1 , ..., s n , di angoli esterni rispettivamente α 1 , ..., α n , vale un risultato pi` u generale

Z

M

Kdσ + Z

∂M

k g ds +

n

X

j=1

α j = 2π

N

X

i=1

I i = 2πχ(M )

Dove χ(M ) ` e la Caratteristica di Eulero-Poincare.

(4)

Per ogni punto p appartenente a una variet` a Riemaniana M 2 , possiamo scegliere un intorno U ⊂ M in cui possiamo definire due campi di vettori ortonormali {e 1 , e 2 }, detto riferimento.

Ad ogni frame possiamo associare due 1-forme {ω 1 , ω 2 } attraverso la condizione ω i (e j ) = δ i j, detto riferimento duale.

Teorema di Levi-Civita

Sia M 2 una variet` a Riemanniana. Sia U ⊂ M un aperto in cui ` e definito un riferimento {e 1 , e 2 }, e sia {ω 1 , ω 2 } il riferimento duale associato. Allora esiste una 1-forma univoca ω 12 = −ω 21 , tale che

dw 1 = ω 12 ∧ ω 2 dω 2 = ω 21 ∧ ω 2

(5)

Prop. 1 (Curvatura Gaussiana)

Sia M 2 una variet` a Riemanniana. Per ogni p ∈ M , possiamo definire il numero K(p) scegliendo un riferimento e 1 , e 2 in un intorno di p e ponendo

dω 12 (p) = −K(p)(ω 1 ∧ ω 2 )(p) = −Kσ Allora K(p) non dipende dal riferimento scelto, ed ` e chiamato Curvatura Gaussiana di M in p.

Prop. 2 (Differenziale funzione angolo)

Sia γ : I → U ⊂ M una curva su una variet` a Riemanniana. Siano {¯ e 1 , ¯ e 2 }, {e 1 , e 2 } due riferimenti, aventi la stessa orientazione, definiti in U .

Sia ϕ(t), t ∈ I, l’angolo tra ¯ e 1 ed e 1 , allora

¯

ω 12 = ω 12 + dϕ

(6)

Indice di un campo di vettori

Dato un campo X definito sulla superficie, diciamo che p ` e un punto singolare se X(p) = 0, se inoltre esiste un intorno U ⊂ M

contenente p e che non contiene altri punti singolari, allora diciamo che p ` e un punto singolare isolato.

Def. 1

Sia X un campo di vettori su una variet` a M 2 , e sia p un punto singolare isolato, consideriamo una curva semplice e chiusa C, tale che sia il bordo di una ragione compatta che contiene p e nessun altro punto singolare. Siano {¯ e 1 = X/|X|, ¯ e 2 }, {e 1 , e 2 } due riferimenti.

Allora

Z

C

dϕ = 2πI

L’intero I ` e detto indice di X in p.

(7)

Figura: Indici campi vettoriali piani

(8)

Applicazioni Teorema di Gauss-Bonnet

1 Esempio.

Non esiste una metrica Riemanniana sul toro T , tale che K sia non nullo e non cambi segno.

Se infatti consideriamo il toro immerso in R 3 , con la parametrizzazione

X(u, v) = {(R + r cos u) cos v, (R + r cos u) sin v, r sin u}

il campo di vettori X u = {−r cos v sin u, −r sin u sin v, r cos u}

non ha nessun punto singolare. Quindi Z

T

Kdσ =

3

X

i

I i = 0

(9)

Figura: Campo X

u

sul Toro

(10)

Applicazioni Teorema di Gauss-Bonnet

2 Esempio.

La somma degli angoli interni di un triangolo geodetico T ` e:

1. Uguale a π se K = 0.

2. Maggiore di π se K > 0.

3. Minore di π se K < 0.

Applicando Gauss-Bonnet su un triangolo geodetico si ottiene Z

T

Kdσ +

3

X

i

θ i = 2π

Siano φ 1 = π − θ 1 , φ 2 = π − θ 2 , φ 3 = π − θ 3 gli angoli interni.

Quindi, Z

T

Kdσ = 2π −

3

X

i

(π − θ i ) = −π +

3

X

i

φ i

(11)

Figura: Esempi triangoli geodetici

(12)

Ingredienti per la dimostrazione

Lemma. 1

I non dipende dalla curva C.

Lemma. 2

I non dipende dalla scelta dell’orientamento {e 1 , e 2 }. Inoltre, sia S r = ∂B r il bordo di una palla di raggio r centrato in p. Allora, il limite

r→0 lim Z

S

r

ω 12 = 2π ¯ I esiste, e ¯ I = I.

Lemma. 3

I non dipende dalla metrica.

(13)

Dimostrazione Teorema di Gauss-Bonnet

Consideriamo in M \ S

i {p i } il riferimento {¯ e 1 = X/|X|, ¯ e 2 } orientato secondo M. Indichiamo con B i una palla centrata in p i tale che non contenga altri punti singolari oltre p i .

Considero l’integrale Z

M \ S

i

{B

i

}

Kω 1 ∧ ω 2 = − Z

M \ S

i

{B

i

}

dω 12

Dal teorema di Stokes, abbiamo che

− Z

M \ S

i

{B

i

}

12 = Z

S

i

{∂B

i

}

ω 12 = X

i

Z

∂B

i

ω 12 Facendo tendere i raggi r i a 0, e applicando il Lemma 2 otteniamo la tesi

Z

M

1 ∧ ω 2 = 2π X

i

I i

Q.E.D.

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