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Giovan ni700."
Boccaccio GU+m
PechinoJlH
2013.6.1/r - 6.16
XX CONVEGNO DI STUDI SULLA LETTERATURA ITALIANA
iE[r[fi
I
IEII / ORGAT{IZZA'ZIONE:
JTHilEEAE
U]{IVERSITA' DI LTNGUE STRANIERE DI ?ECHINO
trEf,?\ragmn=
ASSOCIAiZIOI{E CI]IESE DI STUDI SULLA LETTERATURA ITALIANA
TANgI!EEtrAruN
TSTITUTO ITALIA}IO DI CULTUHA Dt PECHINO
MTII / GON IL SUPPORTO DI:
,f,flilEfiE:
CASA DEL BOCCACCIO - ENIE NfiZIONALE GIOVANT'll EOCGACGIO
fr^muEingm lffi
COMUNE DI CERTALDO
vn E:H
A- NI *
tL >ecavweyow tra BoccaccLo e PasoLLwL
caYLc vecce
> > Abstract
Nella vita e nell'opera di Giovanni Boccaccio Napoli ha avuto un ruolo folldamentale.
Questo rapporto
privilegiato tra
Boccaccio eNapoli
d stato recuperato, nella cultura contcrnporanea, da Pier Paolo Pasolini, conla
rcalizzazione dclfiln
Dccarneron (1970).Pasolini ha
infatti
operato una vera trasposiziouelinguistica
e culrurale, da Firenze aNapoli e al Mezzogiomo d'Italia, che perd consente di recuperare
alcuri
tratti originari del capolavorodi
Boccaccio, caratteristici della sua formazione giovanile: la proiezione verso una dimensione popolare, e velso una intcrprctazionc naturale della vita c dell'amorc. Conre Boccaccio, Pasolini riesce a conquistareuno'stile
medio', capacedi
esprimeretutti gli
aspctti dclla vita, e ad approfondirc
il
tcma dclla 'comunicazione' autenlica, profonda, tragli
esseri umani, che deve essere recuperato in tutte le fonnedi
linguaggio (parola, immagine, corpo, gesto, sesso), oggi inquinate dalla societd dei consumi e dello spettacolo.Prof. Carlo Vecce cvecce(ggmail.c()m
Il Dscameron tra Boccaccio
cPasolini
ll
Decameron (1971)di
Pier Paolo Pasolini dil
primofilm
della cosiddetta Trilogia della vita, che, dopo l'opera di Boccaccio, metterd in scena altri due capolavori narrativi medievali,I
racconti di Canterbury (da Cllaucer)( 1972), eil
Fiore delle
Mille
e una notte ( 1974).ln realtd, all'epoca della prima ideazione
e realizzazio,J,e del Decameron, non esisteva nessun prcgettodi 'trilogia'.
Il
Decameronera stato oggetto di un'autentica,
improvvisa $coperta, utr momcnto creativo autonomo che solo in seguito avrebbearrto
bisogno di una 'coDtinuazione',di
un allargamento adaltri moldi (linguistici
e culturali.dall'lnghiltena
all'Africa
e all'Asia).Un'opera in nlovimento
che, per essere realmente comprcsa, vaquindi
letta autonomamcntc,c
pcrcorsa intutte le
suefasi, dal
linguaggio verbaledi
trattamento e sceneggiatura al linguaggio delle immagini del fiLn.La prima idea del film sombra affiorarc all'improvviso, nell'estate 1969. duralrte Ia lavorazione di Medea in Turchia:
"Ero in aeroplano. stavo girando Medea.
All'improwiso
rni vennein
mente unfilm
su un mondo altrettanto popolare, ma non barbarico e tragico, bensivivace. allcgro.
tutto Feso dalla gioia di vivere, del fare l'amore. Pensai subito al Boccaccio".Pasolini chiude cosi
il
secondo grande periodo del suocilema, qucllo
dominattr dalla riflcssione ideologica(Teorgma, Porcile)
edal rapporto co| igrandi testi
archetipici della religione. del rnito e della tragedia antica(tl
Vangelo secondo Matteo. Ediporc,
Mcdea),c
scmbra tonrare al contestodi
ispirazione popolare della sua primastagione crncmatogralica, anrbicntata nel mondo
del sottoproletariato dellc borgatc romane (,Accatlone, Mamma Ronra, La ricotta).Un monrenlo imporlanlc anche per l'evoluzione dello
'stilc',
della poctica narrativa c cincrDatograficadi
Pasolini, con il raggiunrinrento di rrna maruriti po(lt\'ir:"NoD sono io chc ho scelto il Dccarncron. i il Declmeron
che hascclto
me[...] Il nrio slilc. scnprc
cccessivo. hx trovatoil
nrodo di diventarc nrcdio".Pasolini, nel presentare
il livello di
stile raggiurltr) colDecameron, utilizza
quindi
ia stessa formula inventata da Boccaccio nel fiuale dcl Filocolo:"A
tebisogla di
volare abasso, perd chela
bassezza t'C nezzanavia":
unoslilc
'medio'lmezzalo).
che rifugge Ie inlenrperanze eccessive verso I'alto o ilbasso.In realtd, il ritomo ad un mondo 'popolare' avviene con uno licarto decisivo: non piir nel presente, ma in un passato Iontano
(il
Treceotodi
Boccaccirc), per marcareil
distaccocon
uDareallii
cheormai, alla fine degli
anDi Sessanta, Pasolini sente defiuitivanrente perduta, trayolta e omologata dal neocapitalisnro e dalla societi dei consumi.La'scelta'di
Boccaccio non d casuale: una intensa stagionedi riscoperte critiche
erestauri filologici
(daBillanovich
e Branca a Scgre),nel
secondo dopogucrra, aveva permesso di illuminare I'eccezionalitd dell'esperienza umana e culturale dello scrittorc di Ccnaldo.ll
Decaneron era disponibilenel
testoacce
ato daVittore
Branca sul codice H4ll0iltondi Berlino nel
1951, ripreso da Singleton Dell'edizionedegli Scrittori d'ltalia
Laterzadel
1955. e anchelell'edizione
econonrica della BUR. utilizzata da Pasolini.Il suo filnr, pero. non d solo un capolavoro del cinema (e uno dei piir bei fihn di Pasolini), ma anche uno straordinario
documento di lcttura e interpretazione dcll'opera
di Boccaccio nella cultura del Novecento.La sua 'letlura' si diffcrenzia infatti da quella
donrinanlenella critica lelleraria italiana
(rappreseotata sopraltutto da BraDca, colr I'interpretazione del I)ecameroncomc epopca dci nrcrcalti. dclla classe borghese
e nrcrcantilc toscanain
ascesa), e recupera piuttosto la cifra'popolarc'di
unasocicti
prcindustriale, panoderna, in cui Iavita
viene rapprcsetrtata nelle suefunzioni
primarie,il
nronrento auroralc
di
una 'scopena dellagioia',
da panc di Boccaccio, alla linc della cir iltii metlicvale.In
queslavisionc originalc, Pasolini riescc a far
eDrergere anche urr altro elemento fondameutale della vita c dcll'operadi
Boccaccio. ciod la grandc influenza chc la fornrazionegiovanilc
nap()l.tanadello
scrittore toscaDo avrebbccontirrualo
adesclcita.c snllc
sue opercdclla
rnaturitd.Boccaccio e Napoli, inizia dunque a scegliere le novelle
gii
coDnotate
come'napoletane'
emeridionali
(come scrive[ella
letteraal
produttore Franco Rossellini):si
sarebbetrattato di un film
breve, basato solo su"tre,
quattro o cinque novelledi
arnbiente napoletano" (possiamo pensare ad Andreuccio da Penrgia, Peronella, Ge$mata, Landolfo Rufolo, Ricciardo Minutolo ...).Nella stessa lett€ra, Pasolini attesta anche
il
successiyo cambiamentodi
idea: nonpiir
una riduzione soggettiva, ina la scelta del "maggior numero possibiledi
racconti (in questa prima stcsura sonol5)
per dare quindi un'immagine complela e oggettiva del Decameron".Al
centro restanoi
'raccontinapoletani'("la
Napoli popolare contin[a ad essereil
tessuto connettivo delfilm"),
aperti verso una prospettiva interegionale, internazionale, mediterranea.E a questo punto ci accorgiamo che
il
suo Decameron non dpiu
una fugadall'attualiti,
mail
prodottodi
uDacontaminaziore continua tla passato e presente, e allo stesso tempo una forte contrapposizione ideologica alla lingua e alla cultura dominante (modellate, dopo
l'Uniti
d'Italia, sul fiorentino, a scapito dei dialerti e delle varieti regionali).Nell'Italia di allora
(e anchedi
oggi)resiste invcceper Pasolini uno spazio antropologico di 'resistenza' all'omologaziole
culturale,ecolomica
e sociale, quellocostituito
daNapoli
edai
napolelani(un
mondo che lo affascinain
questi anni. nella collaborazione con grandi artisti e scrittori come Toro ed Edrardo De Filippo).Quella Napoli (Dorostante
i
cosnrnri medievali ideati daDanilo Donati, c ie ambientazioni
scenogratiche di Dante Ferreni) a la Napoli reale, resa ancora piu evidente dall'impiegodi
un gran numerodi
cotnparse ealtori
non professionisti (anche per i ruoliprilcipali)
tratti dirertamente dallc strade e dai vicoli di Napoli.Per
Pasolini, nel popolo
napolerano cmergere la"rostalgia di
ur
popolo ideale" anteriore alla lona di classe, che scmbraopporsi all'avanzare di civiltA industriale
e capitalismoin quella
chei
una vera e propria "sacca storica":-"Nel
Decameron gioco una rcaltii chc mi piace ancora ma che nellasloria
nonc'i piir.
Ho scelto Napoli peril
Decamcron perchd Napoli d una sacca storica:
i
uapoletani hanno deciso di restare quello che erano. e. cosi-di
lasciarsi morire".Nasce cosi l'idea piir gcniale dci Ulnr: la rrasposizione (una vera
'traduzione'. in
scnso gralrsciano)d('ll'opcra di
Boccacciodal
conreslotoscaro
aquello
nnpolelano- mcridiorale-Si tratta di una'lraduzionc'globale di luoghi,
pcrsonaggi, linguaggi.si
compie attraversodiversi livelli di variazione: dalla lingua fiorentina del
Trecento edi
Boccaccioal dialelto
napoletano contemporaneo, dalla scrittura all'oraliti/gestualitA, da un contesto sociale elevato al sottoproletariato urbano. dalla narrativa al filn].Il dialetto
napoletano viene usato sistcmaticamentc nella traduzione dei dialoghi delle novelle. e accompagnaro da un linguaggio gestuale nel qualc si riconosce (da pane di Pasolini)l
uso di una consapevole gratnmatica.Il
notaiofiorcDtino
Cepparello diventaun violento
camorlista inviato da Napoli in un paese tedesco (ricreato a Bolzano) a riscuotcre crediti a usura.L'ortolano Masetto non 6 pitr di Lamporecchio, in
Toscana. masi nuove n€llo
scenariodella
costiera anralfitana. eil
monastero lombardovienc individuato da Pasolini a Ravello{un altro luogo rilevante nell'immaginario boccacciano, con la Villa Rufolo chc evocail
personaggio di Landolfo Rufolo).La storia
di
Lisabettasi svolge non a Messina ma nelle campagne e nei limonetidi
Metadi
Sorrento, me[tre quella di Ricciardo e Carerina C trasposta dalla Romagna alla Valledi
Lauro; eisenesi
Tingoccio e Meuccio diventano due ortolani del mercato napoletano.Giotto discute con Forese non nel
Mugello
ma nella campagna napoletana, earriva
aNapoli
pcrdipingere
a Santa Chiara (un dettaglio ouovo, introdotto da Pasolini a continuazione dclla novclla boccacciana, masto
camcnte tbndato sul soggiorno napoietanodell'artista, invitalo
a Napoli da re Robertod'Allgio
per dipingere proprio a Sauta Chiara e a Castelnuovo).Andreuccio e Peronella. conre
in
Boccaccio. restano naturalmente a Napoli: ma a questo punto Pasolini sorprcndedi nuovo,
scegliendo come ambientazionedelle
scene 'napoletane'luoghi non napoletani. comc Casena Vecchia, egli
iutemi delle clriese di Nepi e dell'abbazia di Fossanova iu Lazio.Di Napoli
reslanosolo
poche,brevi
e suggeslive irquadrature:la
splendida chiesa go(icadi
Santa Chiara (contemporanea di Boccaccio). la faccialadi
Palazzo Penne (esempiodi s(ile composito del prilno Quattroccnto),
ei vicoli del
Sediledi Porto (per le
scenenotturne
di Andreuccio).Pasolini, nella ricostruzione della'sua' Napoli
(edi
quclladi
Boccaccio),vuolc quirdi
cvitare qualunque equivocodi
sovrapposizio[e conl
immagine oleograhca elblkloristica della Napoli modenra e cortemporanea.
Nc
restapcrd tutta la carica
umanae popolarc.
rell'uso
deldialc(o.
della lresnmlitA. e anche della nrusicadi
sottolbndo, chericnc dal
palrirnonio della iradizione classica napoletana e canrpana {la Zeza Viola e la'l.tranlclladi
Nlontcnrarano. la Canzoncdcllc lavandait'dcl
Vorncro, Fen!'sla ca lucivc,A
camnrcsclla ccc.).L'operazione fondamentale
di riscrittura
avviene aliyello
strutturale, sul pianodclla
variazione diamesica,cor
la compressionedell'opera originaria
nella slruttura narrativa di un film a episodi.Nel
pii
antico appunto manoscritto, Pasolini sceglie ben 27 novelle. divisein
tre gruppi (coffispondentiai
tre tenpi di Ciappelletto,Chichibio e Giotto).E'notevole la prescnza di molte storie che
poi scompariranno: alcune'napoletane/campane' (Ricciardo Minutolo, Ghisrnonda,la
moglicdel
medico salernitano, re Carlo 'vecchio'), e altre novelle celebri come Ferondo, l'Agnolo Gabriello, Pietro da Vinciolo. Frate Cipolla, ecc.Nel
primo docurmentodi
progettazionedel tilm,
un testo di servizio illtitolato Trattanrcnto(:T),
Pasolini riduce il numero delle novelle da 27 a 15Il regista'racconta'il film (a produttore e collaboratori) con un'unica sintesi narrativa
in cui
lascia ampi segmenti testualiorigirali di
Boccaccio; sari unlilm di
circa tre ore, diviso in tIe tempi.La noviti piir rilevarte, rispetto a Boccaccio,
d I'abolizione della coniice del Decameron (la peste a Firenze e la fuga dei giovani Dovellatori), sosrituita dalla dilatazionc di tre novellg (una per ogni tempo) che dowebbero assumere funzionedi 'cornicc', di
connettivo tra novclla e novella, e quasi di tema domiDante:il
primo rempo sarebbe sraro di Ser Ciappelletto (con le uovellcdi Martcllilo,
Andrcuccio, Alatiel e Masetto).il
secondodi
Chichibio (con le novelle diAgilulfo
eil
palafreniere. Alibech, Gerbino, Lisabetta da M&sina e Caterina da Valbona).il
terzo e ulrimodi
Giono e Forese (con le novelledi
Peronella, Natan e Mitridanes e Gcmmata).Le novelle napoletane originarie rcstano solo Andreuccio e Peronella, mentre risultano gie 'napoletanizzare'(ciod
contrasposiziore della storia
odei
personaggi aNapoli o oel Mezzogiorno) qucllc
di Ciappelletto,Masefto. Chichibio. Giotro, Mitridanes
e Natan.IIt un Oriente faDlastico si mnovono iDfine i personaggi
di Alatiel
eAlibcch
(e Natanc
Mitridanesaddiriltura
in Cina); tra la Sicilia eil
lv[editerraneo, Gerbino e Lisabena.Le novcllc-comici non sono nel1tmcno
vere'comici'(sia
dal punto di vista decameroniano clre della narrativa orientale), perche i personaggi non raccortalo novcllc: i passaggi sonodi
tipo'evocativo-situazionale'. per analogia 1ad csernpio.con la visione in anteprima dei personaggi dell'episodio che segue).
Pasolini, in questo modo. iDtcnde annullare il
'dislanziamcnto'(fisico, nroralc. socialc) chc
av!enc
lrail
ccrclrio dei novellatori di Boccaccio (isolato nelle
villc
c ncigiardilifuori
Fircnzc) c la rcalta racconlata ncllcno\!'llc.
Non
c'| pii
mediazione, uorrci
srxro novcllatori, ma solo pcrsonaggi. chc r ivono tlilcrrarnullc le proplrr :ruliuLa funzione metapoetica resta riservata solo a Giofto, ligura simbolica dell'artista
(dcl
pittore rnedievale e del regista moderno) che catturale
formedel
reale ele
traduce in rappresentazione (visiva, artistica, fi lmica).La
Sceneggiatura(= S)cotserva la stru(ura in
tre tempi e tre novelle-comice (sempre Ciappelletto, Chichibio, Giotto), con la stcsuB praticamcnte completa dei dialoghi (con traduzionein italiano
standard contemporaneo deidialoghi dcl
Decameron, che recano perdin
apertura la nota seguente:"l dialoghi di
questa scereggiatura sono provvisori c schcmatici pcrchd vanno tradotd e rielaborati in napofetano (o italiano-napoletanizz to)") e delle didascalie, ma riducendoil
numero delle novelle(in
tuttododici)
e cambiandone alcune.Dal pri
o tempo scompaiono Martellino eAlatiel; il
secondo perde
Agilulfo
e Gerbino, sostituiti da una nuovanovella
napoletanizzata(Girolamo
e Salvestra);il
tsrzo sostituiscela storia di
Natan eMitridales con un'altra
coppiapiir
comica e sgangberata(i
senesiTingoccio
e Meuccio, anch'essi napoletanizzati), edi piir
spazio alla ligura di Giono nell'epilogo.Da segnalare che anche S d un testo
in
movinrento,testimoniato
da copie diverse,corrispondenti
adiversi
momenti di elaborazione da pa(e di Pasolini.Il testo attualmente €dito nei Meridiani rappreseuta solo uno stadio intennedio (con un ordinamgnlo provvisorio, e
i
dialoghi ancora non tradotti), mentre l'ulrimo stadio testuale prima delfilm,
con ordinamento quasi definitivo e dialoghi tradottiin
napoletano, a testimoniato solo dal copione di scena.Lo
stadio finale delfilm(=
F) comportaun'ulteriore riduzione
a novenovell€,
e a duesoli tempi
impostatisulle novelle-cornice di Ciappelletto (con le novelle di Andreuccio, Masetto, Peronella)
edi
unallievo di Giotto
(con le novelledi
Caterina. Lisabel(a, Gemnrata e Tilgoccio-Meuccio).Del tutto
cancellatala
cornicedi Chichibio. le
cui novclle superstiti confluiscono nella partedell'allievo
di Giotto.PasoliDi gird e monta comunque gli episodi di Girolamo e Salvestra e di Alibech, ma poi, all'ultimo momento, decide di tagliarli dalla versione definiriva dcl film.
La perdita
piir
rilevantesari la
novelladi
AIibech,di
straordiraria poesia visiva, girata oell'ottobredel
1970 sul Vesuvio e a Sana'a,ncllo
Yemen,in
pochigiorni
di lavorazionc che avrebbero prodo[oil
documentario Le muratli
Sana'a, c posto L- basidcll'uhimo filnr
della Trilogia.il
Fiorc dcllcMille
e una Notte.Ma
soprattunoin
F si cr>lclude quel passaggio dcl f)c'cameron aun
contesto(linguistico
eantropologico)
p.cvalcntemcttc rncridionalc (!'napolclano) gid iniziato in TLa simmetria della struttura sembra inoltre sfasala, con quattro Dovelle nel primo tempo e cinque nel secondo, per un totale
di
nove: ne mancherebbe una per raggiungereil
numero dieci, e richiamare cosi la struttura del Decameron.
In
realtd, nella prinla parte. c'd effettivamente una novclla irrpiir,
ed d unanovella
raccontata da un novellatore di piazza, all'intemo di uno dei 'connettivi'di Ciappelletto (che approfifta della distrazionedell'uditorio,
tutto preso dalla narrazione, per compiere alcune delle malefatte ricordate da Boccaccioall'inizio
della suarovella:
nrbare, adescare ragazzini ecc.).E'l'unica
infraziotredi
Pasolini alla soluzione della novella-cornice, ed 6 l'urrica presenza, Delfilm, di
un vero novellatore (come in Boccaccio).ln un vicolo napoletano il vecchio novellatorc
racconta un'altra novella di Boccaccio (quella della badessa Usimbalda che, per la fretta
di
conere a punire la monaca Isabetta, sorpresacol
suo amante,si nette sulla
(esla le braghe del prete concui clla
stcssa giaceva: Dccameron lX,2), che servird a introduffe perfettarnente l'ambientazione monastica della storia di Masetto.Come avviene ncll a comunicazione orale.
nell'immediata
percezionedcl
feedback.il vecchio
si accorge subito cheil
pubblico (tutto napoletano, popolare, dialettofono esclusivo) C incapacedi
intendereil
'toscano', e che comincia a distrarsi, a ridere per lanoviri
dellc parole non comprgse, e rron per la storia.E allora, con un'ulteriore
passaggioalla funziore fltica,
rivolgendosi direttamente al pubblico, cambia lingrn, e comincia a raccontarcin
napoletano. per adeguareil
nressaggio al destinarario.
Novitd
assoluta, rnfine,nel Iilm,
dil
cambiamcntodel personaggio
di
Giotto, che diventa un allievodi
Giotto (e chenel film
lavora efl'ettivamenre a due affreschi cheriproducolo le
pitturedi
unallievo di Giotto, il
Maestro delle Vele, nella Basilica Inferiore diAssisi).E'
un cambiamento fondamentale. perchd corrisponde alla decisione irnprovvisa, dapa
edi
Pasolini (a seguitodella rinuncia dei possibili interpreti
precedentementeindividuati
peril
personaggiodi Giotto.
Sardro Penta e Paolo Volponi), di impersonare quella parte.Pasolini entra cosi nel
filn,
come attore. e protagonista della comice del secondo tempo.La sua presgnza di all'opcra un forte valore
metapoetico.
L'allievo di Giotto'cattura'le
immagini della vita (e cercadi
rappresentarlerella
sua pittura) allo stesso modo dcl regista che 'cattura'lc
inquadraturc e lavora poi al loro ll)ontaggio.Pasolini evidenzia cosi quello che per Iui i
probabilmente I'aspetto fondamentale del Decameron (e poi della Trilogia): non la sessualitd o la 'liberazione'o la .gioia' ma la
possibiliti di
conrunicazione autentica tragli
esseriunani, di
'conversazione',di
scambio profondo, che passa attnvercoil
recup€ro dellc fonne dei linguaggi (la parola, la visione,il
corpo, la gestualiti,il
sesso), inquiDati oggi dalta societd dei consumi e dello spettacolo.Interprete dell'allievo di Giotto (e di se stesso), cerca di focalizzare
il
suo sguardo sr.rgli uornini e le loro vicende, edi 'tradurle'nel linguaggio delle imrnagini visire.
I
stroi affrcschi proccdono, nellaloro
rcalizzazione, parallelamente al film.E, alla fine, contemplandoli, Pasolini pronuncia quell'ultima liase
che dallo
stesso tempo una splendida dichiiuazione di poctica:"Mah, io mi
domando ..- perchd realizzare un'opera, quando d cosi bello sognarla sohanto?"ll Decameron tra Boccaccio
ePasolini
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