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1. Determinare il trinomio invariante del seguente sistema di vettori applicati:

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(1)

Universit` a di Pavia Facolt` a di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura Correzione prova scritta

3 febbraio 2011

1. Determinare il trinomio invariante del seguente sistema di vettori applicati:

v 1 = −3e x − 2e z applicato in P 1 − O ≡ (2, 1, 0), v 2 = e x + 2e y + e z applicato in P 2 − O ≡ (1, 0, 1), v 3 = 2e y − e z applicato in P 3 − O ≡ (0, 2, 2).

Il risultante `e R = −2e x +4e y −2e z mentre il momento risultante rispetto ad O `e M O = −10e x +4e y +5e z

per cui il trinomio invariante ha valore I = 26.

2. Trovare la curvatura della curva

p(t) − O = 3(t 2 − 3t + 1)e x + (t 2 + 5t − 2)e y + sin te z

nel punto corrispondente a t = 0.

Derivando ripetutamente rispetto al parametro t abbiamo

p (t) = 3(2t − 3)e x + (2t + 5)e y + cos te z p ′′ (t) = 6e x + 2e y − sin te z

per cui, posto t = 0 si ha

p (0) = −9e x + 5e y + e z p ′′ (0) = 6e x + 2e y

da cui segue |p (0)| = √

107 e p (0) ∧ p ′′ (0) = −2e x + 6e y − 48e z da cui si ottiene

κ = 2 √ 586 107 √

107 .

3. Da una lamina rettangolare omogenea ABCD di massa 3m e lati AB = 2ℓ e BC = 6ℓ vengono asportati due rettangoli congruenti AEF G e CHIL di lati AE = CH = 2 e AG = CL = ℓ.

e x e y

G F O

E A

C B

D H I

L

b

Detto O il centro di massa di ABCD determinare il momento di inerzia della lamina complessiva rispetto

all’asse passante per O, diretto lungo e x .

(2)

E sufficiente sottrarre al momento centrale di inerzia per il rettangolo intero i contributi dei due rettangoli ` AEF G ed IHCL utilizzando il teorema di Huygens-Steiner. Osserviamo che la massa di ciascuno dei rettangoli asportati `e pari ad m/8 per cui

I O, e

x

(ABCD) = mℓ 2 , mentre

I O, e

x

(AEF G) = mℓ 2 96 + mℓ 2

32 = mℓ 2 24 ed

I O, e

x

(IHCL) = mℓ 2

384 + 9mℓ 2

128 = 7mℓ 2 96 per cui, in definitiva

I O, e

x

(tot) = I O, e

x

(ABCD) − I O, e

x

(AEF G) − I O, e

x

(IHCL) = 85 96 mℓ 2 .

4. In un piano verticale, un’asta omogenea AB di massa 2m e lunghezza R ha l’estremo A vincolato a muoversi senza attrito su una circonferenza fissa di centro C, raggio R, tangente in O ad una guida orizzontale r.

L’asta ` e libera di ruotare attorno ad A che a sua volta `e attratto da una forza elastica di costante k = mg/2R verso il punto D ∈ r posto sempre sulla verticale per A. Introdotte le coordinate ϑ e ϕ indicate in Figura determinare: l’espressione dell’energia cinetica T di AB; l’espressione dell’energia potenziale totale V del sistema; le pulsazioni ω delle piccole oscillazioni in un intorno della configurazione di equilibrio stabile con AB verticale.

A B C

D

O r

ϑ ϕ e x

e y

g

Detto G il centro di massa dell’asta, l’energia cinetica si esprime come T = mv 2 G + m

12 R 2 ϕ ˙ 2 .

Introduciamo i versori e 1 := |A−C| A−C ed e 3 := |B−A| B−A ed i versori e 2 ed e 4 tali che e 1 ∧ e 2 = e 3 ∧ e 4 = e z . Osserviamo che la coppia {e 1 , e 2 } ruota con velocit`a angolare ω 1 = ˙ ϑe z mentre la coppia {e 3 , e 4 } con velocit`a angolare ω 3 = ˙ ϕe z . Possiamo allora scrivere

G − C = Re 1 + R

2 e 3

(3)

e quindi, grazie alle formule di Poisson,

v G = R( ˙ ϑe 2 + ϕ ˙ 2 e 4 ).

Per definizione di e 1 ed e 3 abbiamo

e 1 · e 3 = cos(ϕ − ϑ) = e 2 · e 4

dove l’ultima uguagilanza segue dal fatto che e 2 ed e 4 sono mutuamente ortogonali ad e 1 ed e 3 . Abbiamo allora

v G 2 = R 2 [ ˙ ϑ 2 + ϕ ˙ 2

4 + ˙ ϑ ˙ ϕ cos(ϕ − ϑ)]

e quindi

T = mR 2 [ ˙ ϑ 2 + 1

3 ϕ ˙ 2 + ˙ ϑ ˙ ϕ cos(ϕ − ϑ)].

Quanto all’energia potenziale, essa consta di due termini, uno dovuto alla forza peso e pari a −2mgR(cos ϑ+

1

2 cos ϕ) e l’altro legato alla forza elastica e pari a mgR 4 (1 + cos ϑ) 2 . In definitiva dunque V = mgR

4 (1 + cos 2 ϑ − 6 cos ϑ − 4 cos ϕ).

Per rispondere all’ultimo quesito determiniamo le configurazioni di equilibrio risolvendo il sistema ∂V ∂ϑ =

∂V

∂ϕ = 0, cio`e a dire

 mgR sin ϑ[ 3 2 − 1 2 cos ϑ] = 0 mgR sin ϕ = 0

da cui si ottengono quattro configurazioni di equilibrio, caratterizzate dalle seguenti coppie (ϑ, ϕ):

E 1 = (0, 0) E 2 = (0, π) E 3 = (π, 0) E 4 = (π, π).

Per studiarne la stabilit` a, calcoliamo le derivate seconde

2 V

∂ϑ 2 = mgR

2 [cos ϑ(3 − cos ϑ) + sin 2 ϑ] ∂ 2 V

∂ϑϕ = 0 ∂ 2 V

∂ϕ 2 = mgR cos ϕ

in corrispondenza delle configurazioni di equilibrio trovate. L’analisi della forma hessiana consente di con- cludere che E 2 ed E 3 sono punti di sella mentre E 4 `e un massimo di V e dunque sono configurazioni di equilibrio instabile, per il primo criterio di Ljapunov. Al contrario, E 1 ha forma hessiana

B =

 mgR 0

0 mgR



che `e definita positiva e dunque corrisponde ad un punto di minimo relativo isolato per V ed `e stabile grazie al teorema di Dirichlet-Lagrange. La corrispondente forma quadratica A associata all’energia cinetica `e data da

A =

 2mR 2 mR 2 mR 2 2 3 mR 2



.

(4)

Dopo alcune semplificazioni l’equazione det(λA − B) = 0 si riduce a λ 2 − 8 g

R λ + 3 g 2 R 2 = 0 che `e risolta da

λ ± =  4 ± √

13  g R cui corrispondono le pulsazioni

ω ± = r 

4 ± √ 13  g

R .

5. La struttura articolata in Figura ` e formata da tre aste: AB, di peso trascurabile e lunghezza 2ℓ, CD di peso 3p e lunghezza ℓ e DE, di peso 2p e lunghezza ℓ. La struttura `e vincolata a terra in due punti A ed E alla stessa quota e distanti ℓ tra loro, con un carrello in A ed una cerniera in E. Cerniere interne sono presenti in D ed in C, punto medio di AB. In B agisce il carico q = 4pe x .

1 Calcolare le componenti lungo e x ed e y della reazione vincolare in E.

2 Calcolare la coppia reattiva ψe z sviluppata dall’incastro in A.

3 Calcolare il modulo del momento flettente nel punto medio di CD.

A B

C D

E

q

e x e y g

Consideriamo l’equilibrio dell’asta DE su cui agisce la reazione a terra Φ E = φ Ex e x + φ Ey e y ; il peso

−2pe y applicato nel centro di massa e la reazione di cerniera in D, Φ D = φ Dx e x + φ Dy e y . L’equilibrio dei momenti in D richiede φ Ex = 0 e l’equilibrio delle forze nella direzione e x richiede allora Φ Dx = 0.

Consideriamo ora l’asta CD su cui agisce una reazione −Φ D = −φ Dy e y , il peso −3pe y applicato nel suo punto medio e la reazione di cerniera in C, Φ C , che pu`o avere solo componente lungo e y , visto che un’eventuale componente lungo e x non potrebbe essere equilibrata: dunque Φ C = φ Cy e y . L’equilibrio dei momenti agenti su CD rispetto al polo C impone φ Dy = − 3 2 p. Abbiamo allora Φ C = 3 2 pe y e, tornando all’asta DE per richiedere l’equilibrio delle forze nella direzione e y , Φ E = 7 2 pe y . Isoliamo l’asta AB su cui agisce il carico q = 4pe x , la reazione in A, Φ A = φ Ax e x + φ Ay e y , la coppia reattiva ψe z sviluppata dall’incastro e la reazione −Φ C = − 3 2 pe y dovuta alla cerniera in C. L’equilibrio dei momenti rispetto ad A richiede

ψ − 8pℓ = 0

per cui 8pℓe z `e la coppia reattiva. Infine, spezzando l’asta CD nel punto medio e considerando il tratto CD, di peso 3 2 p e lunghezza ℓ/2, ricordando il valore di Φ C abbiamo che il momento flettente M f = M f e z nel punto medio di CD soddisfa l’equazione

M f − 3 4 pℓ + 3

8 pℓ = 0

(5)

e dunque il modulo del momento flettente `e M f = 3 8 pℓ.

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