ORMONI
Dal Greco:”determinano l’instaurarsi di un’emozione”
Risposta cellulare, Regolazione fisiologica
G.D.
Frederick Sanger 1918-
•Frederick Sanger determinò la struttura dell’insulina [1958*]
Vincent du Vigneaud 1901-1978
•Vincent du Vigneaud sintetizzò gli ormoni polipeptidici ossitocina e vasopressina
[1955*]
Rosalyn Yalow
•Rosalyn Yalow sviluppò il RIA per la misura delle concentrazioni ormonali [1977*]
Struttura, Sintesi e dosaggio degli ormoni
ORMONI
• GHIANDOLE
– ENDOCRINE
• ORMONI
– PEPTIDICI – STEROIDI
– DERIVATI DI AMINOACIDI – DERIVATI DAI GRASSI
G.D.
• Una ulteriore caratteristica distintiva degli ormoni e’ la loro grande varietà di dimensioni.
• Ovviamente più sono grandi, più difficoltà incontrano nel raggiungere il loro bersaglio.
• Gli ormoni peptidici sono relativamente grandi e, rispetto a loro, quelli tiroidei e steroidei sono
molto più piccoli.
• Alcuni ormoni paracrini (come la melatonina) e specialmente quelli autocrini (come gli
eicosanoidi) sono liposolubili, poiché non
devono viaggiare a lunga distanza, e sono molto piccoli, per penetrare facilmente attraverso le
membrane cellulari.
• Gli ormoni in circolo possono”legarsi”a specifiche proteine di trasporto.
• Una volta legato alla sua proteina, molto più grande di lui, l’ormone diventa inattivo e viene a costituire una sorta di riserva circolante nell’organismo.
• In questo modo la sua vita si allunga notevolmente, ed e’
pronto a esercitare la propria azione biologica.
• Questo sistema elimina i tempi di attesa, non e’
necessario attendere che l’ormone venga sintetizzato in una ghiandola lontana per poi farlo pervenire dove
serve.
• Gli ormoni steroidei e tiroidei circolano in questa forma, e lo stesso succede per alcuni ormoni endocrini peptidici, anche se la maggior parte di essi (in particolare
l’insulina, il glucagone e l’ormone della crescita) non
possiede specifiche proteine di trasporto e perciò ha un periodo di vita limitato nel torrente sanguigno.
• Gli ormoni paracrini e autocrini non necessitano di proteine- navetta poiché viaggiano su percorsi molto brevi e non è previsto che si muovano nel sistema circolatorio.
• Raggiungere le proprie cellule bersaglio non e’ un compito agevole: la maggior parte (quelle di muscoli, cuore, polmoni e specialmente cervello) è protetta dal contatto diretto con il
flusso sanguigno da cellule chiamate endoteliali. Queste costituiscono una sorta di filtro, una vera e propria barriera che impedisce a sostanze indesiderate (soprattutto in
funzione delle loro dimensioni) di infilarsi negli interstizi tra le cellule endoteliali e i tessuti che costituiscono i bersagli degli ormoni.
• Qualsiasi disfunzione delle cellule endoteliali può indurre il decremento della concentrazione dell’ormone attivo nello spazio interstiziale.
• L’integrità della barriera endoteliale e’ perciò essenziale per
• Se l’ormone non può arrivare al suo
bersaglio è come se mancasse, anche
quando nel sangue ne circola una quantità superiore al normale.
• L’incapacità di raggiungere il bersaglio in presenza di elevati livelli di ormone in
circolo, si definisce ”resistenza”. La più comune e’ l’insulino- resistenza, quella che caratterizza i diabetici di tipo 2.
SISTEMA ENDOCRINO
Anatomia delle
ghiandole endocrine Ghiandole Secrezionie
G.
D.
ORMONE-RECETTORE
Legame con un recettore
Recettore di membrana (o. peptidici)
Recettore nucleare (o. steroidi)
Sito funzionale aggiuntivo
Recettori
• Proteine associate o non alla membrana
• I recettori “riconoscono” le molecole di segnale e le legano in modo specifico
• Legame Recettore-Ligando
Variazioni del comportamento cellulare
G.D.
MECCANISMI DI AZIONE
ORMONI EICOSANOIDI
• Gli eicosanoidi sono ormoni che non hanno recettori a distanza, ma all’interno della cellula stessa che li produce ( azione autocrina) o in quelle vicine ( azione paracrina).
• Per questo motivo essi agiscono e scompaiono in tempi brevissimi e perciò sono stati gli ultimi ad essere scoperti, anche se,
paradossalmente, furono i primi ad apparire con le forme di vita: 500 milioni di anni fa quando esistevano solo organismi formati da una o da poche cellule, queste comunicavano tra loro grazie agli
eicosanoidi.
• Gli ormoni endocrini che noi conosciamo sono apparsi solo più tardi, con la presenza di organismi formati da molte cellule; gli eicosanoidi non solo sono rimasti, ma hanno assunto la funzione di
superormoni, con la capacità di controllo sul funzionamento di tutto l’organismo.
DERIVAZIONE DEGLI EICOSANOIDI
• Gli acidi grassi essenziali (Efa = essential fatty acids), determinano la formazione di una serie di micro ormoni chiamati
eicosanoidi, i quali sono di importanza fondamentale perché influenzano tutte le
funzioni del corpo umano: rappresentano infatti una sorta di internet biologica che mette in
comunicazione 60.000 miliardi di cellule; se questa comunicazione è corretta abbiamo la
condizione di buona salute, se si altera abbiamo la malattia e l’alterazione grave porta alla morte.
Quali sono gli eicosanoidi
- Prostaglandine - Tromboxani
- Leucotrieni
- Acidi grassi idrossilati - Lipoxini
- Lipoxini 15 epi - Prostamidi
- Isoprostanoidi
DISFUNZIONE ENDOCRINA
ALTERAZIONE DELLA PRODUZIONE DI ORMONE DA PARTE DEL TESSUTO ENDOCRINO
ALTERAZIONE DELLA SENSIBILITA’
DEI TESSUTI BERSAGLIO ALL’ORMONE
IPOFUNZIONE
IPERFUNZIONE
ORMONI
BIOSINTESI SECREZIONE
MECCANISMI DI AZIONE
G.D.
BIOSINTESI
• TESSUTO ENDOCRINO:
– AMINOACIDI – COLESTEROLO – TIROSINA
• O. BIOLOGICAMENTE ATTIVI:
– INSULINA, CORTISOLO
• TRASFORMAZIONE DELL’O. NELLA CELLULA BERSAGLIO O IN ALTRI TESSUTI PERIFERICI:
– TESTOSTERONE DIIDROTESTOSTERONE, ANDROGENI ESTROGENI
BIOSINTESI DEGLI ORMONI STEROIDI
PROGESTERONE GLUCOCORTICOIDI MINERALCORTICOIDI
ANDROGENI ESTROGENI
G.D.
ORMONI STEROIDI
• PROGESTERONE regola la gravidanza
• GLUCOCORTICOIDI promuovono la gluconeogenesi
• MINERALCORTICOIDI regolano l’equilibrio ionico
• ANDROGENI promuovono lo sviluppo sessuale maschile
• ESTROGENI promuovono lo sviluppo sessuale femminile
Biosintesi O.Steroidi 1
GLI ORMONI STEROIDI DERIVANO DAL COLESTEROLO
G.D.
Biosintesi O.Steroidi 2
G.D.
ORMONI PEPTIDICI
PRECURSORI INATTIVI (PREPRO)
MATURAZIONE PROTEOLITICA (PRO)
ORMONI ATTIVI
preprohormone
Sintesi, accumulo e rilascio degli ormoni peptidici
1. Sintesi del
Preproormone nel RE 2. Rilascio, nel RE della sequenza segnale del preproormone formando un proormone inattivo 3. Transito del
proormone dal RE al Golgi
4. Nella vescicola secretoria enzimi
rilasciano i peptidi attivi 5. Rilascio dell’ormone nel citosoplasma
6. Secrezione
7. Circolazione G.D.
Esempi di Ormoni Peptidici
• Prooppiomelanocortina (POMC) ACTH
• Pro-PTH PTH (Paratormone)
• Pro-ANF ANF (Fattore Natriuretico Atriale)
• Proglucagone Glucagone
• Proinsulina Insulina
Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come pre- pro-ormoni inattivi che includono una sequenza
segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici aggiuntivi
PreProOrmone processatoa ORMONE Altri peptidi Sequenza segnale
+ +
Il prepro-TRH (ormone rilasciante la tireotropina) contiene 6 copie dell’ormone TRH
G.D.
Elaborazione degli ormoni peptidici (2)
Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici
aggiuntivi
Preproopiomelanocortina (POMC) 291 aa
-lipotropina (91 aa) (146 aa)
Peptide N-terminale(76 aa)
ACTH (39)
-lipotropina (58)
-endorfina (81 aa)
Nell’adenoipofisi umana vengono liberati come prodotti terminali ACTH,
-lipotropina, -lipotropina, -endorfina e un frammento N-terminale (76aa)
Prepro-ANF (151 aa)
Fattore natriuretico atriale (28 aa) Vasodilatante (37 aa)
Stimolatore del Na a lunga durata (30) Fattore kaliuretico (21 aa)
Elaborazione degli ormoni peptidici (3)
Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici
aggiuntivi
G.D.
BIOSINTESI DEGLI ORMONI
PEPTIDICI (4)
Una volta secreti gli ormoni proteici hanno una breve emivita plasmatica.
La maggior parte degli ormoni peptidici, come l’ACTH, l’ormone paratiroideo (PTH), l’insulina, il glucagone, l’ADH, il
TRH, il GnRH e l’ormone rilasciante la corticotropina (CRH) agiscono
rapidamente e vengono degradati
altrettanto rapidamente, con un’emivita plasmatica di 3-7 min
TRASPORTO E METABOLISMO DEGLI ORMONI PROTEICI
G.D.
Sebbene possano essere degradati da proteasi circolanti, la tappa iniziale della principale via di degradazione degli ormoni proteici è
rappresentata dal legame dell’ormone con il recettore di membrana cellulare
Gli ormoni glicoproteici hanno un’emivita plasmatica più
lunga; l’HCG, l’ormone
peptidico più glicosilato, ha
un’emivita plasmatica di G.D.
Sebbene la maggior parte degli ormoni peptidici circoli a basse concentrazioni come frazione non
legata, alcuni ormoni, come i fattori di crescita insulino-simili, sono legati a proteine di trasporto del siero.
Tale legame costituisce un serbatoio circolante e aumenta l’emivita
plasmatica
G.D.
Le glicoproteine plasmatiche di trasporto costituiscono una riserva di ormone, protetto dal metabolismo
e dall’eliminazione renale, che può essere rilasciato alle cellule.
Questo serbatoio prolunga
notevolmente l’emivita plasmatica degli ormoni steroidei, tampona gli incrementi i produzione ormonale e fornisce ormoni quando la produzione
diminuisce
SECREZIONE O. PEPTIDICI
Processamento
Accumulo in GRANULI SECRETORI
Fattori di rilascio o segnali neuronali
Cambia la [Ca++]
Fusione dei granuli secretori con la membrana plasmatica
Rilascio dell’ormone nel circolo
G.D.
SECREZIONE O.
STEROIDI
DIFFONDONO NEL TORRENTE CIRCOLATORIO DIRETTTAMENTE
DOPO LA SINTESI
TRASPORTO E METABOLISMO DEGLI ORMONI STEROIDEI
Contrariamente agli ormoni proteici gli ormoni steroidei non sono
immagazzinati ma vengono secreti appena sintetizzati.
Dopo la secrezione in circolo gli ormoni steroidei si legano a
glicoproteine di trasporto prodotte dal fegato
G.D.
La piccola frazione di ormone steroideo libero,
in equilibrio con quella legata, si lega ai recettori cellulari.
La frazione libera viene
metabolizzata, principalmente nel fegato, in un derivato
idrosolubile inattivo
ORMONI DERIVATI DI AMINOACIDI
• La TIROSINA
• Precursore degli ORMONI TIROIDEI, MELANINE, CATECOLAMINE
OH CH2
PROTEINA
G.D.
ORMONI TIROIDEI
FUNZIONE BIOLOGICA DEGLI ORMONI
• CRESCITA
• MANTENIMENTO DELL’OMEOSTASI
• RIPRODUZIONE
G.D.
CRESCITA
• STATURA BASSA: GH, ipotiroidismo, sindrome di Cushing, pubertà precoce, malnutrizione o patologie croniche,
anomalie genetiche
• ORMONI STIMOLATORI LA
CRESCITA: GH, IGF-1, ormone tiroideo
MANTENIMENTO DELL’OMEOSTASI
• O. TROIDEO
– Controlla il 25% del metabolismo basale
• CORTISOLO
• PTH
– Regola i livelli di calcio e fosfato
• VASOPRESSINA
– Regola l’osmolalità del sangue
• MINERALCORTICOIDI
– Regola la [Na+, K+] nel sangue
• INSULINA
– Regola il mantenimento del glucosio
G.D.
Cosa fanno gli eicosanoidi
• Gli eicosanoidi agiscono ad assi.
• Gli eicosanoidi buoni agiscono in un modo ed i cattivi fanno l’esatto opposto.
• La definizione di buoni e cattivi eicosanoidi non è del
tutto corretta, poiché senza i cosiddetti cattivi eicosanoidi non potremmo sopravvivere.
• Un chiaro esempio è dato da una categoria di eicosanoidi chiamata prostaglandine, formata da prostaglandine della serie PG1 e PG3, dette
buone,mentre quelle della serie PG2 vengono denominate cattive : senza queste ultime però
moriremmo per un banale taglio, perché il sangue non potrebbe coagulare.
• Ciò che conta è in realtà il loro rapporto, che deve essere chiaramente a favore dei buoni eicosanoidi.
Eicosanoidi buoni
• Inibiscono l'aggregazione piastrinica
• Vasodilatatori
• Antiinfiammatori
• Controllano la proliferazione cellulare
• Migliorano la funzione immunitaria
Eicosanoidi cattivi
• Favoriscono l'aggregazione piastrinica
• Vasocostrittori
• Favoriscono l'infiammazione
• Aumentano la proliferazione cellulare
• Sopprimono la funzione immunitaria
RIPRODUZIONE
CIASCUNA FASE COINVOLGE L’ORCHESTRAZIONE DI UNA
MOLTITUDINE DI ORMONI
G.D.
DIFETTI DELLA ORMONOSINTESI
DIFETTI DI SINTESI A LIVELLO DEI TESSUTI ENDOCRINI
DIFETTI DI TRASFORMAZIONE PERIFERICA DI ORMONI
Feedback negativo
Stimolo Iniziale
RISPOSTA (effetto)
È necessario un fattore esterno per inibire il ciclo
Feedback positivo
Stimolo Iniziale
RISPOSTA (effetto)
Ciclo di feedback
Adenoipofisi TSH
TIROIDE
T3/T4
Ciclo di feedback
Follicolo
di Graaf
estradiolo
G.D.
L’autoregolazione si realizza attraverso il
feedback
feedback da parte dell’effetto su un fattore.
L’autoregolazione può anche essere
ottenuta mediante l’azione di un fattore su un altro (interazioneinterazione)
Nella macchina chimica che è il vivente l’interazione e la
retroazione sono alla base di tutti i meccanismi
IPOTALAMO
Ormone trofico 1 TRH Adenoipofisi
Ormone trofico 2 TSH
Tiroide
Ormone 3 T3/T4 Cellula bersaglio
Esempio di riflesso endocrino - L’ormone paratiroideo -
OSSO RENE
Aumento della concentrazione plasmatica di Ca2+
Produzione di 1,25 di(OH)-D3
Aumento dell’
assorbimento intestinale del Ca2+
Aumento del riassorbimento renale del Ca2+
PTH
Cellula Paratiroidea
Bassa concentrazione plasmatica di Ca2+ (range 2.2 - 2.4 mM)
_
Feedback negativo
Aumento del Riassorbimento
Osseo del Ca2+
G.D.
DIFETTI DI SINTESI A LIVELLO DEI TESSUTI
ENDOCRINI
IPOFUNZIONE PRIMARIA
• Assenza congenita o distruzione del tessuto endocrino:
– Infezioni batteriche e virali (necrosi del surrene da M.tuberculosis, distruzione pancreas endocrino da infezioni virali)
– Neoplasie (metastasi tumorali in gh.endocrine) – Malattie autoimmuni (tiroiditi autoimmuni)
– Infarti ed emorragie (necrosi pituitaria post-partum) – Cause iatrogene (ablazione chirurgica,
somministrazione di farmaci)
G.D.
IPOFUNZIONE SECONDARIA
• Sistema ipotalamo-anteroipofisi- gh.endocrina bersaglio:
– Ipotalamo (releasing hormone) ipofisi (stimolina) gh.bersaglio (tiroide T3,T4) Retroinibizione
• Sistema ipotalamo-anteroipofisi:
– Ipotalamo (stimolina) anteroipofisi (GH, PRL, MSH) tessuti bersaglio periferici Retroinibizione
• Sistema di regolazione sintesi ormone- effetti sui tessuti bersaglio:
– Regolazione degli orm. ipotalamo-neuroipofisari (ADH, ossitocina) o.paratiroidei (PTH, calcitonina) orm.
pancreas endocrino (insulina, glucagone, gastrina, secretina) o.midollare surrene (catecolamine)
MESSAGGIO EMESSO MESSAGGIO RICEVUTO
G.D.
RECETTORI
RESISTENZA DEI TESSUTI PERIFERICI
G.D.
INSENSIBILITA’ DEI TESSUTI BERSAGLIO ALL’ORMONE
• Agenesia del tessuto bersaglio
• Difetti qualitativi o quantitativi dei recettori
• Interferenze interazione recettore- ormone (antagonisti, autoanticorpi)
• Difetti nel meccanismo di trasduzione del segnale
IPERFUNZIONE ENDOCRINA
G.D.
IPERFUNZIONE PRIMARIA
• La NEOPLASIA è la causa dell’eccesso primario:
• Secrezione eutopica
– Neoplasia derivata da una cellula di una gh.endocrina (adenomi, adenocarcinomi)
» Sindromi pure: calcitonina (carcinoma midollare della tiroide originante dalle cellule C parafollicolari)
» Sindromi MEN: autosomica dominante
• Secrezione ectopica
– Neoplasia derivata da un’altra cellula dell’organismo che, in conseguenza della trasformazione neoplastica, produce
l’ormone (es. produzione di ACTH, normalmente sintetizzato dalla ipofisi anteriore, da parte del carcinoma della
midollare del surrene)
IPERFUNZIONE SECONDARIA
• Iperstimolazione
• Eccesso di stimoli fisiologici ormonali (es. adenoma
ipofisario secernente iperstimola la tiroide) o patologici (es. Auto-anticorpi anti-TSH, come nella iperfunzione tiroidea, l’effetto è più lungo) o stimoli fisiologici non ormonali ( es. Ritenzione di fosfati nell’insufficienza renale cronica che produce ipocalcemia PTH)
• Ipoinibizione
• Carenza di fattori che inibiscono la secrezione di un
ormone (es. Carenza ipotalamica di dopamina che induce la secrezione di prolattina con conseguente galattorrea ed amenorrea nella donna ed infertilità nel maschio)
G.D.