• Non ci sono risultati.

Orchestra di Padova e del Veneto. 46 a Stagione 2011/2012

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Orchestra di Padova e del Veneto. 46 a Stagione 2011/2012"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

Orchestra di Padova e del Veneto

46

a

Stagione

2011/2012

(2)
(3)

Giovedí 26 gennaio 2012 / turno A Venerdí 27 gennaio 2012 / turno B Auditorium Pollini – ore 20.15 Concerti n° 5921-5922

Direttore

Anton Nanut

Pianoforte

Leonora Armellini

(4)

4

Mikhail I. Glinka (1804-1857) Russlan e Ludmilla, Ouverture

Presto

Sergej Prokofiev (1891-1953)

Concerto n. 3 in do maggiore op. 26 per pianoforte e orchestra Andante, Allegro

Tema (Andantino) Var. I (L’istesso tempo), Var. II (Allegro),

Var. III (Allegro moderato-poco meno mosso), Var. IV (Andante meditativo),

Var. V (Allegro giusto), Tema (L’istesso tempo) Allegro ma non troppo

{ intervallo }

Alexander Scriabin (1872-1915) Rêverie op. 24

Andante

Dmitri Shostakovich (1906-1975) Sinfonia n. 1 in fa minore op. 10

Allegretto Allegro Lento

Lento, Allegro molto, Largo, Presto

Percorso Prokofiev

Programma

PROGR AMMA

(5)

5 INTERPRETI

ANTON NANUT

Ha compiuto i suoi studi presso l’Accademia musicale di Lubiana, ricevendo il suo primo incarico di docente presso l’Orchestra della città di Dubrovnik nel 1958, carica che ha rivestito fino al 1974. Nello stesso periodo è stato anche professore dell’Accademia di Musica di quella cit- tà e direttore ospite a Londra, Praga e Varsavia; con l’Orchestra di Dubrovnik si è esibito in Ungheria, Italia e Au- stria. Anton Nanut ha poi presieduto il Dipartimento di direzione orchestrale dell’Accademia Musicale di Lubiana e diretto l’Orchestra Filarmonica della Slovenia, con la quale ha tenuto con- certi in Italia, Austria, Belgio, Germa- nia, Polonia, Russia e Stati Uniti. Nel 1981 è diventato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio della Slovenia, impegnandosi cosí non solo in registrazioni sia per la radio sia per la televisione, ma anche in tournée che l’hanno portato negli Stati Uniti (Carnegie Hall), in Austria, Polonia, Bulgaria, Germania, Italia, Francia, Svizzera e Ungheria. È stato inoltre direttore ospite di molte signi- ficative formazioni, tra cui la Dresden Staatskapelle, la Berlin Radio Sym- phony, la Filarmonica di Leningrado e quella di Praga, i Wiener Symphoni- ker, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano, l’Orchestra Filarmonica di Cit- tà del Messico e molte altre ancora. Ha diretto l’Orchestra Sinfonica della Ra-

dio della Slovenia nella registrazione di oltre 150 CD, distribuiti in tutto il mondo. È anche attivo come direttore dell’Orchestra da Camera della Radio della Slovenia e noto in tutto il mondo per il suo gruppo vocale Ottetto della Slovenia. Per la sua opera ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti: il pre- mio Milka Trnina, il premio Slobodna Dalmacija, i premi Zupancic e Presern, quello della Società Jugoslava dei Mu- sicisti; il Carnegie Medal, lo Smetana Medal ed il Milano Medal. Dal 1997 al 2000 è stato Direttore Artistico e Direttore principale dell’Orchestra Fi- larmonica di Udine.

LEONORA ARMELLINI Vincitrice del premio speciale Janina Nawrocka, per l’«eccezionale musicalità e bellezza del suono», al Concorso Internazionale F. Chopin di Varsavia (ottobre 2010), a partire dai sei anni, vince il primo premio in numerosi concorsi nazionali e internazionali. È vincitrice della Nona Rassegna Musicale Migliori Diplomati d’Italia di Castrocaro Terme, ed ha vinto all’unanimità il Premio Venezia (2005). Ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Camillo Togni di Gussago - Brescia nella sezione pia- noforte e orchestra (2009). Leonora ha tenuto piú di 250 concerti in tutta Italia in sedi prestigiose (Sala S. Cecilia del Parco della Musica di Roma, Teatro

Interpreti

(6)

6 INTERPRETI

Dal Verme di Milano, Sala Puccini del Conservatorio di Milano, Lingotto di Torino, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Piccinni di Bari, Alexander Hall di Cortina d’Ampezzo, Fazioli Concert Hall di Sacile – PN, e molte altre), a Londra, Vienna, Praga, Varsavia, New Delhi, Tunisi, Parigi (Salle Cortot) e New York (Carnegie Weill Recital Hall).

Ha collaborato come solista con nume- rose orchestre (Orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti, Kronstadt Philharmoniker, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Filarmo- nica di Torino, Orchestra del Teatro La Fenice, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, I Virtuosi Italiani, I Solisti di Perugia, Orchestra Bruno Maderna, Orchestra da camera di Kiev, Orchestra nazionale ucraina, Orche- stra Filarmonica Italiana, Radiowa Filharmonia New Art di Lodz – Polo- nia, etc.) con direttori quali Claudio Scimone, Zoltan Pesko, Anton Nanut, Alexander Rabinovich-Barakowsky, Damian Iorio, Daniele Giorgi, Giorda- no Bellincampi, Christopher Franklin, Corrado Rovaris, Massimiliano Caldi, Raffaele Napoli, Emilian Madey ed altri, eseguendo Concerti di Mozart, Haydn, Mendelssohn, Schumann, Clara Schumann, Chopin, Gershwin. Si dedica anche alla musica da camera, suonando un vasto repertorio dal duo con violino o violoncello al quintetto con archi, collaborando anche con artisti quali Jeffrey Swann, Sonig Tchakerian, Laura Marzadori e il Trio Broz. Ha inciso il Concerto n. 2 e l’Andante spianato e Grande Polacca brillante di Chopin con l’Orchestra di Padova e del Veneto e Anton Nanut (2007) e il Concerto KV595 di Mozart con l’Orchestra filarmonica Alpe-Adria

e Luigi Pistore (2008), allegato alla ri- vista Audiophile Sound di aprile 2010, entrambi per l’etichetta Velut Luna. Ha partecipato a trasmissioni televisive per reti nazionali e regionali, e ha tenuto un recital solistico nell’ambito dei Concerti della Domenica al Quiri- nale trasmesso in diretta da Radio 3.

Leonora Armellini è nata a Padova il 25 giugno 1992. A quattro anni inizia lo studio del pianoforte con la Prof.

ssa Laura Palmieri, sotto la cui guida, a soli dodici anni, consegue il Diploma di pianoforte con 10, lode e menzio- ne. Nel luglio 2009 si diploma con il massimo dei voti e la lode presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, sotto la guida del M° Sergio Perticaroli. Ha partecipato a Master- class con i maestri Lilya Zilberstein, Marian Mika, Pietro De Maria, Elisso Virsaladze, Jeffrey Swann, Claudio Martinez Mehner e Matti Raekallio.

Parallelamente frequenta il nono anno di Composizione nel Conservatorio “C.

Pollini” di Padova sotto la guida del M° Giovanni Bonato.

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO

L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nell’ottobre 1966 e nel corso di quarant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane nelle piú prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. L’Orchestra è formata sulla base dell’organico del sinfonismo ‘classico’. Peter Maag – il grande interprete mozartiano – ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001, mentre Piero Toso ne ha ricoperto il ruolo di primo violino solista dalla fondazione al 2009. Alla

(7)

7 INTERPRETI

direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone (dalla fondazione al 1983), Bruno Giuranna (dal 1983 al 1992), Guido Turchi (1992-93) e, come direttore musicale, Mario Brunello (2002-2003). L’attuale programmatore artistico dell’Orchestra è Filippo Ju- varra, che collabora con la stessa dal 1984 ed ha contribuito decisivamente a dare continuità al profilo artistico e musicale definito, dopo il 1983, da Bruno Giuranna e Peter Maag. Per questo suo lavoro Filippo Juvarra ha ricevuto nel 2002 il Premio della Cri- tica Musicale Italiana “Franco Abbiati”.

Nella sua lunga vita artistica l’Orche- stra annovera collaborazioni con i nomi piú insigni del concertismo inter- nazionale tra i quali ricordiamo: S. Ac- cardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V.

Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, J.

Bream, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, Z. Hamar, A. Hewitt, C. Hogwood, L.

Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R.

Lupu, M. Maisky, C. Melles, V. Mullo- va, A.S. Mutter, A. Nanut, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J.P. Rampal, S.

Richter, M. Rostropovich, N. Santi, H.

Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H.

Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehet- mair, K. Zimerman. L’Orchestra ha dato, attraverso la propria produzione concertistica, un grande impulso alla vita musicale di Padova e del Ve- neto e, per questo impegno, è stata riconosciuta dallo Stato come l’unica Istituzione Concertistico-Orchestrale (ICO) operante nel Veneto e le è stata riconosciuta nel 1984 la personalità giuridica da parte della Regione del Veneto. L’Orchestra realizza circa 120 concerti l’anno, con una propria sta- gione a Padova, concerti nella regione

Veneto, in Italia per le maggiori So- cietà di concerto e Festival, e tourneé all’estero. Tra gli impegni piú recenti si ricordano in particolare i concerti diretti dal Maestro Tan Dun per il Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Gran- de di Brescia con musiche dello stesso Tan Dun, il concerto al Festival In terra di Siena diretto dal Maestro Vladimir Ashkenazy, i concerti a Milano per il Festival MITO SettembreMusica 2009 con il pianista e direttore Olli Mustonen, e a Venezia per il 53° e il 54° Festival Internazionale di Musica Contemporanea (2009 e 2010) e per il 7° Festival Internazionale di Danza Contemporanea (2010) della Biennale di Venezia, tutti appuntamenti che hanno riscosso l’unanime plauso della critica. Nel settembre 2010, su invito della Pontificia Accademia delle Scien- ze, l’Orchestra ha eseguito il Requiem K 626 di W.A. Mozart con la direzione del Maestro C. Desderi alla presenza di Sua Santità Benedetto XVI. A parti- re dal 1987 l’Orchestra ha intrapreso una vastissima attività discografica realizzando oltre cinquanta incisioni per le piú importanti etichette, tra le quali si segnalano: i Concerti BWV 1054 e BWV 1058 di Bach e il Con- certo K 503 di Mozart con S. Richter e Y. Bashmet (Teldec), i Concerti per violoncello di Boccherini con D. Gerin- gas e B. Giuranna (Claves-Grand Prix du Disque 1989), La Betulia liberata di Mozart con P. Maag (Denon), i Concerti per violino e la Sinfonia Concertante di Mozart con F. Gulli e B. Giuranna (Claves), l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven con P. Maag (Arts), il Con- certo K 466 di Mozart con M. Argerich e A. Rabinovitch (Teldec), L’Isola disa-

(8)

8 INTERPRETI

bitata e La fedeltà premiata di Haydn con D. Golub (Arabesque), i Concerti per violino di Haydn con S. Tchakerian (Arts), i Concerti per pianoforte K 595 e K 271 di Mozart e Hob:XVIII.11 di Haydn con J.M. Luisada e P. Meyer (BMG-France), il Concerto per violi- no e archi e il Concerto per violino, pianoforte e archi di Mendelssohn con D. Nordio, R. Prosseda e P.C. Orizio (Amadeus), la Serenata di L. Bernstein e il Concerto per violino di S. Barber per la rivista Amadeus con S. Tchake- rian e Z. Hamar, i Concerti K 622 per clarinetto e K 314 per flauto di W.A.

Mozart con L. Lucchetta, M. Folena e Z. Hamar (Audiophile Sound n. 69) e un CD dedicato a E. Wolf-Ferrari con D. Dini Ciacci, oboe e corno inglese, P.

Carlini, fagotto e Z. Hamar (cpo). Piú recente è l’uscita dell’oratorio La Pas- sione di Gesú Cristo di J.G. Naumann diretto da S. Balestracci (cpo), del DVD Homage to Amadeus con François-Joël Thiollier, pianoforte (Multigram) e del CD dedicato alle Sinfonie concertan- ti per oboe e fagotto di G. Cambini con D. Dini Ciacci, oboe e direttore, P. Carlini, fagotto (Sony Classical); di prossima pubblicazione la prima regi- strazione mondiale della Passione di Gesú Cristo di Ferdinando Paër diretto da S. Balestracci (cpo). L’Orchestra di Padova e del Veneto è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provin- cia di Padova, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta. Dall’ottobre 2011 ha acquisito la natura giuridica di «Fondazione».

(9)

9

Esecutori

ESECUTORI

Violino principale Grazia Raimondi Violini primi

Enrico Rebellato **

Stefano Bencivenga **

Pavel Cardas

Sonia Domoustchieva Ivan Malaspina Alessandra Bano ° Francesca Carluccio ° Violini secondi

Gianluca Baruffa * Davide Dal Paos Chiaki Kanda Roberto Zampieri Chiara Nonnato Camilla Bisco ° Viole

Alberto Salomon * Floriano Bolzonella Silvina Sapere Federico Furlanetto Irene François ° Violoncelli

Mario Finotti * Caterina Libero Giancarlo Trimboli Ludovico Armellini Contrabbassi

Ubaldo Fioravanti * Giorgia Pellarin Luca Stevanato Flauti

Mario Folena * Riccardo Pozzato Andrea Dainese Oboi

Paolo Brunello * Serena Gani

Clarinetti

Luca Lucchetta * Antonio Graziani Fagotti

Aligi Voltan * Laura Costa Matteo Scavazza Corni

Danilo Marchello * Michele Fait Marco Bertona * Lorenzo Meneghetti Trombe

Simone Lonardi * Roberto Caterini Daniele Casarotti Tromboni

Alessio Savio Alessio Brontesi Fabio Rovere Basso Tuba

Roberto Ronchetti Timpani

Alberto Macchini * Percussioni

Paolo Parolini

Alessandro Perissinotto Arrigo Axia °

Sebastiano Zerbin ° Pianoforte

Leonora Armellini

* Prima parte

** Concertino

° L’organico del concerto prevede l’in- serimento di studenti dei Conservatori del Veneto, nell’ambito di un progetto di formazione professionale realizzato dall’OPV in collaborazione con il Con- sorzio fra i Conservatori del Veneto

(10)

10

Sergej Prokofiev.

(11)

11 NOTE DI SAL A

Note di sala

MIKHAIL I. GLINKA

RUSSLAN E LUDMILLA, OUVERTURE

Mikhail Ivanovič Glinka (1804-1857) fu il primo musicista russo a curare una solida preparazione di carattere formale sia pure in età matura e ad attività già am- piamente iniziata. Alla sua formazione contribuirono in modo determinante i vari viaggi all’estero e in patria, la frequentazione degli ambienti piú vivi della cultura e della letteratura russa e, soprattutto, la pratica diretta e continua della musica, come ascolto e come esecuzione, sin dalla fanciullezza, allorquando si divertiva a dirigere la piccola orchestra di servi della gleba di uno zio. Decisiva ai fini della formazione teatrale di Glinka fu l’influenza di Puškin, che in quegli anni scriveva al- cuni dei suoi grandi capolavori (tra cui il Boris Godunov). Da lavori di Puškin, inoltre, erano stati tratti già diversi adattamenti teatrali, e Didelot ne aveva ricavato anche dei balletti, uno da Ruslan e Ljudmila, nel 1824, con musiche di Sol’c, e un altro da Il prigioniero del Caucaso, nel 1823, con musiche di Cavos. Da testi di Puškin, Glinka trasse i suoi due grandi capolavori, Una vita per lo Zar, inizialmente intitolato Ivan Susanin ma rappresentato nel 1836 già col titolo definitivo, e Ruslan e Ljudmila, che andò in scena invece nel 1842. L’insuccesso della prima rappresentazione, avvenu- ta a Pietroburgo il 9 dicembre del 1842, rappresentò per lui un grandissimo smacco artistico e personale, da cui si riprese con molta difficoltà. Contrariamente allo scar- so entusiasmo sollevato allora nel pubblico di Pietroburgo, l’opera è oggi una delle piú popolari in Russia. L’Ouverture, molto concisa, è assai meno debitrice allo stile italiano (e a Rossini in particolare) di quanto non sia quella di Una vita per lo Zar.

[da O. Marinelli/ N. De Bernart, Glinka, in Musica in scena, Utet, Torino 1996]

SERGEJ PROKOFIEV

CONCERTO N. 3 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA

La stesura del Terzo Concerto per pianoforte e orchestra occupò Prokofiev negli anni 1916-1921 e possiamo seguirne gli sviluppi nella ricca documentazione (let- tere, autobiografia) che M.T. Boccuni ha riportato nella sua recente monografia su Prokofiev. Nel dicembre 1917 (era, dopo lo scoppio della Rivoluzione, il momento della guerra civile) troviamo un riferimento in una lettera a E. Damaskaja: «Ecco a

(12)

12 NOTE DI SAL A

cosa sto lavorando: ho terminato la Sonata n. 4 e Sono sette (è magnifico!). Ho inoltre iniziato il Concerto n.3 in do maggiore, in tre movimenti […] Mi godo il paesaggio del luogo, l’aria e faccio lunghe passeggiate sulle montagne. Non mi sento di andare a Pietrogrado: prima di tutto chi diavolo sa che cosa sta succedendo là dove siete; se- condariamente, chi diavolo sa come ci arriverei. Ritornerò soltanto al termine della guerra civile». Del concerto si parla ancora nell’autobiografia : «Dopo il rumore degli spettacoli (1920) mi ritirai nella Bretagna francese, sulle rive dell’oceano Atlantico e presi a lavorare al Terzo Concerto per pianoforte. Avevo composto il materiale un po’ alla volta e molto tempo prima. Già nel 1911, mentre stavo scrivendo il Primo Concerto per pianoforte che, come il Primo Concerto per violino, avevo progettato in prima battuta come concertino, avevo pensato, accanto al concertino, di realizzare un concerto ampio […]. Di quel concerto, la cui composizione non era andata molto avanti, si era conservato soltanto un passaggio – triadi parallele che correvano dal grave all’acuto. Ora il passaggio entrò nel Finale del primo movimento del Terzo Concerto. Nel 1913 avevo composto un tema con variazione che poi avevo con- servato a lungo. Negli anni 1916-1917 avevo tentato alcune volte di prendere in mano il Terzo Concerto, avevo scritto l’inizio (due temi) e due variazioni sul tema del secondo movimento. Nello stesso periodo mi era venuta l’idea di scrivere un

«quartetto bianco», vale a dire un quartetto d’archi completamente diatonico, che se si fosse voluto suonare al pianoforte era limitato soltanto ai tasti bianchi. Il quartetto era pensato in due movimenti: un primo tempo lento in forma sonata e un Finale in 3/4. Alcuni temi ‘bianchi’ furono composti a Pietroburgo, altri sull’oceano Pacifico e anche in America, ma l’impresa era troppo difficile, avevo paura della monotonia e nel 1921 decisi di smembrare il materiale accumulato: la parte secondaria divenne il tema di Renata nell’Angelo di fuoco; la principale fu utilizzata per caratterizzare il monastero dove finiva Renata; il primo e il secondo tema del Finale furono trasferiti nel Finale del Terzo Concerto. In questo modo iniziando il lavoro di quest’ultimo avevo tutto il materiale tematico con l’esclusione del secondo tema del primo movi- mento e del terzo tema del Finale». Nel luglio 1921 (lettera a E. Gottlieb) siamo alla fase finale della composizione del concerto, che è dedicato al poeta ed amico Kon- stantin Bal’mont che ricambiò dedicando a Prokofiev un sonetto a proposito proprio del Terzo Concerto. Ed è nell’ambito di una tournèe negli Stati Uniti iniziata nell’ot- tobre 1921 che ha luogo la prima esecuzione del Concerto di cui ancora è l’autore stesso a parlarci nell’autobiografia: «Il mio Terzo Concerto, che eseguii a Chicago il 16 e 17 dicembre 1921, con [Frederick] Stock e a New York il 26 e 27 gennaio con [Albert] Coates, ricevette la stessa diversità di accoglienza: a Chicago non capirono granché, ma lo sostennero (il compositore, di cui abbiamo allestito l’opera); a New York non capirono, ma non sostennero. Era necessario guardare la verità in faccia:

tale inizio brillante della stagione americana mi aveva portato come risultato zero.

Mi rimaneva un’ultima speranza, che Mary Garden allestisse nel corso della stagione successiva L’angelo di fuoco e ne interpretasse il ruolo principale, ma la Garden se ne andò. In tasca mi erano rimasti 1.000 dollari e in testa una confusione dovuta al caos degli impegni e il desiderio di andare da qualche parte, in un luogo tranquillo».

[da M.R. Boccuni, Prokofiev, L’Epos, Palermo 2003]

(13)

13 NOTE DI SAL A

ALEXANDER SCRIABIN RÊVERIE OP. 24

Gli anni fra il 1892 (l’anno in cui Scriabin si diplomò in pianoforte al Conserva- torio di Mosca) e il 1898 ( l’anno della Rêverie in programma stasera) sono gli anni della strettissima amicizia con l’editore Miroslav Beljaev, che Scriabin conobbe nel 1894. Beljaev – che aveva venticinque anni di piú – sostenne Scriabin, ne pubblicò subito le composizioni e lo accompagnò in molti viaggi in Europa. Il loro epistolario (dal 1824 al 1903) conta 184 lettere di Scriabin. Nel 1898 Scriabin era diventato marito (contro il parere di Beljaev) e padre ed accettò la proposta di una cattedra di pianoforte al Conservatorio, anche se l’insegnamento fu vissuto da Scriabin come un’interferenza sul suo lavoro di compositore perché (scrisse a Beljaev) «mi impedisce di concentrarmi e bisogna ascoltare troppa musica di altra gente». Nel 1899 Scriabin fu invitato da Paul de Conne a insegnare nel prestigioso Conservatorio di Vienna. De Conne, dopo una visita al Conservatorio di Mosca, aveva scritto ai suoi superiori: «Penso che Scriabin sia il loro migliore insegnante». Scriabin rifiutò, perché insegnare all’estero avrebbe esaurito le sue energie ancor piú che in patria. Durante i quattro anni di insegnamento Scriabin riuscí a comporre una quantità straordinaria di opere. Nel 1898 compose Rêverie in mi minore op. 24, un piccolo preludio squisito, trasparente, della durata di tre minuti, che richiede l’orchestra al completo. Rimskij-Korsakov ne diresse la prima esecuzione e il successo fu tale che dovette ripetere il pezzo.

[da F. Bowers, Scriabin, Gioiosa Editrice, 1990]

DMITRI SHOSTAKOVICH SINFONIA N. 1

La Sinfonia n. 1 op. 10, scritta nel 1925, fu la composizione con la quale l’au- tore si diplomò al Conservatorio di Leningrado. Gran parte del lavoro fu fatto alla fine del 1924 e nella prima metà del 1925 come testimonia l’autore stesso nella lista delle proprie composizioni che fece nel 1927. Nell’autobiografia dello stesso anno cosí Shostakovich racconta di sé.

Nel febbraio 1925 trovai un impiego fisso nel cinema Picadilly [sic]. In quel periodo l’amministrazione del cinema decretò che entrambi i pianisti doves- sero prendere servizio all’inizio degli spettacoli e rimanere al lavoro fino a quando gli spettacoli non erano finiti, alternandosi a metà di ogni spetta- colo. Tale astuta disposizione era stata dettata dall’esperienza. Un pianista si era ammalato. Non ce n’era un altro nacque subito un problema. Solo in seguito a questa disposizione non potei piú frequentare concerti e spettacoli teatrali. Poi lasciai io stesso il cinema e finora non vi sono piú tornato. E

(14)

14

spero anche di non essere mai piú costretto a tornarci.

Il lavoro nei cinema aveva paralizzato le mie forze creative. Non potevo piú assolutamente comporre, e solo in seguito, una volta abbandonato defini- tivamente il cinema, potei portare avanti il mio lavoro. All’inizio del 1925 la Sezione Musicale delle Edizioni di Stato pubblicò le mie Tre danze fanta- stiche, i Due pezzi per ottetto d’archi e la mia Sinfonia. La Sinfonia ebbe la sua première il 12 maggio 1926 con la Filarmonica di Leningrado diretta da Nikolaj Mal’ko. Nel 1925 ero stato confermato aspirante di Composizione al Conservatorio di Stato di Leningrado.

La composizione della Sinfonia n. 1 e la sua stesura in partitura furono pronte il 1 luglio 1925. Prima degli esami Shostakovich deve aver fatto vedere il suo lavoro ad Alexander Glazunov, che aveva convinto per primo Shostakovich ad entrare in Conservatorio, ed anni dopo cosí Shostakovich ricordò l’esame: «A.K. Glazunov, che agli esami di esecuzione musicale era la bontà in persona, quando si trattava invece di esami di composizione diventava severo, esigente e addirittura capzio- so; quando gli mostrai l’inizio della mia Prima Sinfonia (per pianoforte a quattro mani) non gli piacquero le armonie dell’Introduzione dopo le frasi di apertura della tromba con sordina, che gli sembravano troppo dure. Mi fece cambiare quel passaggio suggerendo una versione diversa; io non potevo discutere, natural- mente, lo rispettavo e le sue parole erano legge. Piú tardi, comunque, quando la Sinfonia stava per essere eseguita dall’orchestra e pubblicata, ripristinai le mie armonie originarie e ciò dispiacque a Glazunov».

Nel 1956 l’autore scrisse in una testimonianza autobiografica del ruolo impor- tante che la Sinfonia, e il suo successo, ebbero nella sua carriera di compositore.

Prima dell’esecuzione della stessa con un’orchestra Shostakovich suonò spesso la Sinfonia al pianoforte (o per pianoforte a quattro mani) e dopo una di queste esecuzioni fu recensita il 2 giugno 1925. Il 7 febbraio 1926 Shostakovich suonò la Sinfonia ad una seduta del Consiglio Scientifico di Stato del Commissariato del Popolo per l’Educazione al Conservatorio di Mosca, dove giovani studenti di com- posizione di Mosca e Leningrado presentarono le proprie opere. Dopo il grande successo della prima esecuzione, la Sinfonia fu poi pubblicata dalla Sezione Musi- cale di Gosizdat nel 1927.

[da F. Pulcini, Shostakovich, EDT, Torino 1988; F. Tammaro, Le sinfonie di Shosta- kovich, G. Giappichelli, 1988]

NOTE DI SAL A

Note di sala a cura di Filippo Juvarra

(15)

15

Pagina manoscritta dal primo tempo della Sinfonia n. 1 di Shostakovich.

(16)

16

Discografia

MENOTTI E POULENC C. Farley, R. Smythe Scottish Chamber Orchestra dir. J. Serebrier

1 dvd vai

MENOTTI

M. Cotlow, F. Rogier

Ehtel Barrymore Theatre Orchestra New York

dir. E. Balaban 1 Cd naxos

POULENC D. Duval

Orchestre de l’Opéra-Comique Dir. G. Prêtre

Regia D. Delouche 1 dvd doriane Films + Denise Duval revisitée ou La ‘Voix’ retrouvée (regia D. Delouche, 1998) F. Lott

Orchestre de la Suisse Romande dir. A. Jordan

1 Cd Harmonia mundi J. Rhodes

Orchestre National de France dir. J.-P. Marty

1 Cd ina mémoirevive J. Migenes

Orchestre National de France dir. G. Prêtre

1 Cd warner elatus

DISCOGR AFIA

(17)

17

Prossimi appuntamenti

PROSSIMI APPUNTAMENTI

55a Stagione Concertistica Domenica 29 gennaio 2012 Domenica in musica

Liviano, Sala dei Giganti – ore 11 FRANCESCO CARLETTI Pianoforte

Premio Casella

XXVIII Concorso Pianistico Nazionale Premio Venezia 2011

Musiche di J.S. Bach, F. Chopin, R. Schumann

Lunedí 30 gennaio 2012 / ciclo A Auditorium Pollini – ore 20.15 ROBERTO CAPPELLO Pianoforte

Musiche di F. Schubert / F. Liszt, I. Albeniz

46a Stagione Concertistica

Mercoledí 8 febbraio 2012 / turno A Venerdí 10 febbraio 2012 / turno B Auditorium Pollini – ore 20.15 STEVEN ISSERLIS

Violoncello

CARLO GOLDSTEIN Direttore

Musiche di J. Haydn, L. Boccherini, A. Glazunov, S. Prokofiev

Sabato 11 febbraio 2012 Cinema MPX – ore 17 OPV Families&Kids STEVEN ISSERLIS Violoncello

GIOVANNI ANGELERI Violino

ELISABETTA GARILLI Voce narrante

MARIO FINOTTI GIANCARLO TRIMBOLI Violoncelli

Goldiepegs e i tre violoncelli Fiaba su testo di Steven Isserlis (traduzione di Peter Herron) Musica di A. Dudley

(18)

Enti Fondatori Comune di Padova Provincia di Padova Regione del Veneto Consiglio generale

Flavio Zanonato Presidente Mario Carraro Vicepresidente Luca Zaia

Barbara Degani Claudio Scimone

Direttore Amministrativo Onofrio Tonin

Collegio dei Revisori dei Conti Alberto Galesso Presidente Francesco Secchieri Paola Ghidoni Direttore Artistico Filippo Juvarra

Assistente alla direzione artistica Maffeo Scarpis

Segreteria generale Fabrizio Rosso

Segreteria artistica e organizzativa Lucio Lentola

Cecilia Mantovani

Responsabile amministrativa Fabiana Condomitti

Segreteria amministrativa Silvia Paccagnella

Progetti scuole e università Anna Linussio

Ufficio stampa, comunicazione e progetti speciali

Alessandra Canella Alberto Castelli

Organizzazione tecnica e logistica Pietro Soldà

Fondazione OPV

(19)

Partner

Con il sostegno di

Provincia

di Padova Comune

di Padova

Con il contributo di

(20)

Fondazione

Orchestra di Padova e del Veneto via Marsilio da Padova 19 35139 Padova

T 049 656848 · 049 656626 F 049 657130

info@opvorchestra.it press@opvorchestra.it www.opvorchestra.it

Riferimenti

Documenti correlati

L’Orchestra ha dato, attraverso la propria produzione concertistica, un grande impulso alla vita musicale di Padova e del Ve- neto e, per questo impegno, è stata riconosciuta

CANCIANO: Ecco, sior Lunardo, quando fanno così … SIMON: Con le buone, o con le cattive, fanno tutto quel che vogliono. FELICE: Allora,

Istituto d’Istruzione Superiore “Vincenzo Capirola”.

Docenti accompagnatori e studenti, genitori e personale ATA raggiungeranno il Chiostro del Museo Diocesano con mezzi propri e si ritroveranno la sera del concerto alle ore 20,15

In occasione dell’esecuzione di due composizioni di Nino Rota, nel primo centenario della nascita, l’Orchestra di Padova e del Veneto ricorda con affetto e rimpianto Giovanni

TradAlp è guidato da uno spirito artistico ambizioso: quello di rappre- sentare un repertorio non solo musicale, ma culturale in senso più ampio, improntato

L’iscrizione al concorso comporta l’accettazione incondizionata delle regole stabilite dal presente bando ed autorizza l’organizzazione a pubblicare nomi e cognomi dei concorrenti e

L’Accademia Pianistica Internazionale Lago di Monate e l’Associazione Incontri Musicali Monatesi, in collaborazione con i Comuni di Comabbio, Cadrezzate, Travedona Monate