L'ECONOMISTA
GAZZETTA SETTIMANALE
S C I E N Z A ECONOMICA, F I N A N Z A , COMMERCIO, B A N C H I , F E R R O V I E , I N T E R E S S I P R I V A T I
Anno XXII - Voi. XXVI
Domenica 27 Gennaio 1895
N. 1082
PERICOLI DELLA POLITICA COLONIALE
A l e g g e r e q u e l l o che da alcuni periodici, c h e più sembrano e s p r i m e r e il pensiero del G o v e r n o , v i e n e scritto in questi giorni sulla politica coloniale italiana, ci sentiamo, p i ù c h e m e r a v i g l i a t i , s g o m e n t i .
N o n sono trascorsi molti mesi d a c c h é s e m b r a v a u n a n i m e il paese nel concetto che si d o v e s s e s e g u i r e in A f f r i c a quella politica di r i g o r o s o r a c c o g l i m e n t o , che si a d d i c e v a ad un paese il quale si t r o v a v a nelle condizioni i n c u i , p u r troppo, da p i ù anni versa F Italia. P o t e v a ritenersi e c c e s s i v o il s u g g e r i m e n t o di abbandonare le coste d e l M a r Rosso, e noi n o n ci s i a m o mai spinti ad e s p r i m e r e tale c o n c e t t o , n è ad a p p r o v a r e quelli c h e lo hanno p u r manifestato ; ma se il r i m a n e r e in A f r i c a nel pensiero d e l G o -v e r n o non -v u o l proprio d i r e politica di r i g o r o s o r a c c o g l i m e n t o e di s e m p l i c e difesa, noi c r e d i a m o che si debba s e r i a m e n t e discutere se ai pericoli e danni che l e n u o v e a v v e n t u r e m i n a c c i a n o , n o n si possa c o r a g g i o s a m e n t e c o n t r a p p o r r e a n c h e la non p i a c e v o l e , ma in tal caso necessaria, politica d e l ritorno.
S e n t i a m o parlare infatti d i conquista d e l l ' H a r r a r , di imposizione a n c h e colla violenza di u n protetto-rato f o r m a l e alla Abissinia ; i n s o m m a , di una politica aggressiva, o c o m e altri v o g l i o n o dire, di p r e v e n t i v a difesa, c i o è una politica di espansione ; di fronte alla semplice minaccia di un simile p e r i c o l o , s e n t i a m o il d o v e r e di una solenne protesta, r i c h i a m a n d o c o l o r o , che possono sentirsi esaitati pei recenti successi delle nostre armi in A f r i c a , alla realtà delle cose.
U n paese c h e lotta o r m a i da p i ù anni c o l disa-vanzo e non può dire ancora di a v e r l o d e b e l l a t o ; — che è costretto a r i d u r r e i servizi pubblici fino allo estremo limite p e r r i s p a r m i a r e q u a l c h e m i g l i a i o di lire ; - che d e v e astenersi dal r i c o r r e r e al credito pubblico alfine di rialzare la propria r e p u t a z i o n e ; — che d e v e subire n u o v e g r a v e z z e nel t e m p o stesso in cui quelle esistenti danno un gettito d e c r e s c e n t e ; — che nella lotta tra la deficienza del bilancio d e l l o S t a l o e quella della e c o n o m i a privata sente la necessità di r i c o r r e r e ad una riduzione degli interessi sul debito ; — questo paese può ingolfarsi i n a v v e n t u r e africane che, lo si sa p e r esperienza, assorbono i m i -lioni a d i e c i n e ?
E bastasse ancora ; m a tutta la e n e r g i a i n t e l -lettuale e m o r a l e del paese non sembra c h e debba essere, in questo p e r i o d o d o l o r o s o , rivolta a ben altro compito, che non sia q u e l l o di portare la civiltà tra le s e l v a g g e popolazioni a f r i c a n e ? È qui, n e l nostro stesso paese, nella nostra Italia, che a b b i a m o bisogno
di r a c c o g l i e r e tutta la e n e r g i a d e i buoni, a f f i n e d v i n c e r e una situazione c h e è minacciosa, p e r c h è è r i p r o v e v o l e .
L a indifferenza colla q u a l e il popolo italiano v e d e g i o r n o per g i o r n o d i m i n u i t e q u e l l e garanzie, c h e c o stituiscono la base stessa di un r e g g i m e n t o c i v i l e e l i -b e r o , ci dimostra quanta opera occorra ancora spen-d e r e in Italia, p e r c h è la coscienza pubblica sia alla altezza d e i suoi diritti e sappia v o l e r l i rispettati e tutelati i n tutti i casi : tanto cioè q u a n d o il violarli possa essere creduta cattiva opera di cattivo tiranno, c o m e q u a n d o possa essere giudicata b e n e f i c o inter-v e n t o del'a inter-violenza. G i a c c h é non possono essere lo intenzioni, q u e l l e c h e giustificano g l i arbitri o l e v i o l a z i o n i alla libertà.
N o i a b b i a m o in Italia una c o n f u s i o n e di partiti politici, d o v u t a s p e c i a l m e n t e alla incoerenza di c a rattere d e i principali u o m i n i di Slato, la q u a l e c o n -fusione ha g e n e r a t o la decadenza d e l l e f o r m e parla-mentari e la m i n o r e estimazione di esse ; — a b b i a m o tutto u n o strato di i m m o r a l i t à , di c o r r u z i o n e , di in-trighi b i a s i m e v o l i , che d o m a n d a u n l a v a c r o salutare, m e n t r e ancora non s a p p i a m o , se la nazione sia i n g r a d o d i c o m p r e n d e r n e il b i s o g n o ; — a b b i a m o i n -fine da ricostituire q u a l c h e cosa c h e e v i d e n t e m e n t e manca da q u a l c h e t e m p o alla vita della nazione, e che serva di robusto t i m o n e nei m o m e n t i della p r o cella. . . . E v o g l i a m o con questo disavanzo m a t e -riale e m o r a l e a v v e n t u r a r c i s e m p r e p i ù i n A f r i c a per portarvi la civiltà ?
C o m p r e n d i a m o i n q u a l c h e parte c o l o r o , i quali d i -c o n o -c h e l'Italia non poteva r i m a n e r e inerte, q u a n d o tutti o quasi tutti g l i Slati d ' E u r o p a a c e n n a v a n o a d i -vidersi il continente n e r o ; le v e n t u r e g e n e r a z i o n i ci a v r e b b e r o forse r i m p r o v e r a t o , d i c o n o essi, di i m p r e videnza e di mancanza di e n e r g i a . Ma dato a n c h e q u e -sto r a g i o n a m e n t o , che può a v e r e la sua parte di v e r o , p e r c h è tanta fretta? Chi ci costringe ad a c c e l e r a r e una conquista che possiamo lasciare ai nepoti, i quali, se i nostri figli saranno più equilibrati di noi, t r o v e r a n n o l'Italia più forte m o r a l m e n t e ed e c o n o m i c a m e n t e ?
P e r c h è questa smania di fare d e l r u m o r e i n t o r n o a noi, q u a n d o I' attenzione degli altri n o n può che s c o p r i r e le nostre m i s e r i e ?
50 27 gennaio 1895
I RISULTITI DELLE ISPEZIONI IRLI ISTITUTI D'EMISSIONE
L a relazione c h e p r e c e d e il disegno di l e g g e per le modificazioni alla l e g g e 1 0 agosto 1 8 9 3 sugli Istituti di emissione e l ' o r d i n a m e n t o del servizio di T e s o r e r i a , riassume, nei suo p r i m o capitolo, i risultati dello ultime ispezioni agli Istituti di emissione. R i -servandoci di esaminare prossimamente le altre parti della relaziono, lo quali si riferiscono allo m o d i f i c a -zioni che il Ministro del T e s o r o a v e v a proposto di portare alla l e g g e del 189.3, o al passaggio dol servizio di T e s o r e r i a alla Banca d'Italia, c r e d i a m o utile in-tanto di riportare i risultati dello ultimo ispezioni, quali li riassumo lo stesso Ministro :
E noto] c o m e , p e r dare esecuzione a l l ' a r t . 1 3 della l e g g e 1 0 agosto 1 8 9 3 , n. 4 4 9 , che fa obbligo agi' Istituti d ' e m i s s i o n e di liquidare le operazioni d i -v e r s e da quello tassati-vamente determinate dall'art. 1 2 della stessa l e g g e , sia stata istituita dal G o v e r n o una C o m m i s s i o n e , coli' incarico di p r o c e d e r e a d un
inventario c o m p i u t o ed esatto d i tali operazioni, c o m
-p r e n d e n d o v i a n c h e quelle altre, le quali sebbene non vietate dalla l e g g e , costituivano immobilizzazione. Questo accertamento d o v e v a divenire il punto di partenza p e r lo studio dello disposizioni intese ad assicurare e f f i c a c e m e n t e la liquidazione del passato, ed il graduale ritorno a un più sano m o v i m e n t o degli istituti di emissione e della loro circolazione.
Anzitutto la C o m m i s s i o n e accertò, con riferimento al 2 0 febbraio 1 8 9 4 , g i o r n o precedente a quello in cui iniziò i lavori, la r e g o l a r e situazione della cassa, della circolazione o della riserva metallica, salve alcune d i f f e r e n z e di poco m o m e n t o .
Il portafoglio degl' Istituti non poteva non risen-tirsi, sotto forma di sconti rinnovati, dello generali condizioni di depressione della economia nazionale, e in particolare della crisi agraria e assai più di quella edilizia. L e attività c a m b i a r i e da liquidare sono state accertate p e r la Banca d ' I t a l i a i n L . 2 3 4 , 9 9 3 , 7 5 4 ; per il Ranco d i Napoli L . 3 0 , 9 6 1 , 2 6 2 ; e p e r il B a n c o di Sicilia L . 4 , 3 3 2 , 9 7 5 . Queste cifre sono certo elevate. M a oltre le ragioni accennate di o r -dine generale, che spiegano i fatti, è da considerare che l ' i n v e n t a r i o delle partite è stato eseguito esclu-sivamente con criterio contabile, lenendo conto cioè delle c i f r e di fatto, senza guardare alla condizione e c o n o m i c a d e i clienti. P e r d a qual cosa questo a c -certamento non può costitnire una valutazione del g r a d o di realizzabilità dei credili. Trattasi di un ri-sultato quantitativo, non di un riri-sultato qualitativo. Bene spesso le rinnovazioni, considerate dalla ispe-zione c o m e immobilizzazioni, non sono determinate dalla impotenza al pagamento da parte del d e b i t o r e ; ma rappresentano speciali condizioni di questo, d i pendenti dall' attesa dei raccolti e dal frutto di s p e ciali imprese. A l g r a n d e n u m e r o delle i m m o b i l i z -zazioni contribuisce eziandio la costituzione e c o n o m i c a di alcune parti d ' I t a l i a , d o v e , p e r necessità di (tose, scarseggia la vera carta c o m m e r c i a l e e bancaria.
L a anticipazioni fatte contro garanzia in titoli di facile e pronta realizzabilità n o n potevano f o r m a r e immobilizzazioni, ancorché v i fosse, mediante r i n -novazione, continuità d ' i m p i e g o . Infatti la garanzia, s e m p r e liquida, rende liquido anche il credito. Quindi gli accertamenti souo stati limitati alle anticipazioni fatte su titoli non ammessi dalla legge, per le quali
la liquidazione potrà essere i n g r a n parte sollecita, | se non è g i à interamente a v v e n u t a . Il nostro m a g
-giore istituto n e a v e v a p e r 2 4 , 2 4 4 , 4 1 7 , il B a n c o di Napoli L . 4 , 5 6 2 , 3 9 5 e quello di Sicilia L . 4 , 8 0 7 . L a valutazione dei titoli e la misura delle anticipa-zioni si riscontrarono regolari presso tutti e tre g l i
Istituti. n
La Banca d ' I t a l i a e il Banco d i Sicilia a v e v a n o abbondanti Impieghi diretti in titoli.
Stando alla lettera della legge del 1 0 agosto 1893, la prima d o v r e b b e liquidare, s i c c o m e eccedenti la misura della scorta consentita dalla legge, e costi-tuita in titoli diversi dalla rendita pubblica o dai Buoni del T e s o r o a lunga scadenza, c h e è autoriz-zata a possedere, tanti impieghi per L . 3 2 , 3 4 4 , 7 0 4 ; e il Banco di Sicilia I' eccedenza della rendita' pub-blica in L . 2 , 0 4 7 , 9 7 0 da esso, per altro, attribuita alla massa di rispetto. Il Banco di Napoli a v e v a operato più larghi investimenti i n prestiti a C o m u n i , a P r o v i n c i e o a Enti morali. Esso quindi dovrà render mobile p e r questo titolo la s o m m a di L . 1 5 , 5 6 8 , 9 8 4 .
D e l l a categoria Crediti sono da liquidare i conti correnti garantiti d i v e r s a m e n t e dalle anticipazioni, e poche altre partite. Così la Banca d ' I t a l i a a v r e b b e dovuto liquidare L . 4 , 7 7 1 , 1 5 2 c o m p r e s e L . 2 , 8 0 8 , 6 5 9 a c o m p l e m e n t o dei versamenti per aumentare il c a pitale da L . 1 7 6 , 0 0 0 , 0 0 0 a L . 2 1 0 , 0 0 0 , 0 0 0 . È n e -cessario, p e r altro, di s o g g i u n g e r e che questi ultimi versamenti l'areno eseguiti quasi interamente prima che la ispezione fosse compiuta ' ) . Il Banco di N a -poli o q u e l l o di Sicilia a v e v a n o rispettivamente da liquidare, p e r il detto titolo, L i r e 9 , 9 2 2 , 0 9 8 e L i r e 1 , 0 2 5 , 9 8 9 .
L e sofferenze, dedotti i fondi d i . a m m o r t a m e n t o costituiti da ciascuno degli Istituti, a m m o n t a v a n o a L . 5 4 , 7 0 0 , 0 2 5 per la Banca d ' I t a l i a , a L . 2 8 , 6 5 4 , 7 6 0 per il B a n c o di Napoli e a L . 7 , 4 4 2 , 5 9 9 per q u e l l o di Sicilia.
L e partite varie presentavano un totale da l i q u i -dare di L . 9 8 , 3 6 7 , 3 9 0 p e r la Banca d ' I t a l i a , di L . 7 8 , 1 0 2 , 2 9 0 e di L . 7 , 5 6 9 , 0 4 9 rispettivamente per i due Banchi meridionali.
L e anticipazioni i n conto corrente p e r 1' esercizio
del Credito fondiario ascendevano, il 2 0 febbraio, a
L . 1 , 2 3 1 , 9 3 2 per il Banco di Sicilia, a L . 2 5 , 5 0 3 , 8 8 1 per la Banca d ' I t a l i a e a L . 4 0 , 3 5 5 , 8 4 3 per il B a n c o di N a p o l i .
Il g r a v e e o g n o r crescente disborso fatto da questo ultimo Istituto, a cagione del suo Credito fondiario, do-veva r i c h i a m a r e più specialmente 1' attenzione del G o verno. A b o l i t e con la l e g g e 2 2 febbraio 1885, le z o n e di operazione assegnate a ciascun Istituto di Credito fondiario, quello del B a n c o di Napoli, che non a v e v a limiti nella s o m m a degli affari, oltrepassò il suo na-turale c a m p o di azione, con numerosi e ingenti mutui su proprietà fondiarie e d edilizie, specialmente a R o m a . Q u i v i profuse i n b r e v e v o l g e r di tempo oltre 5 0 milioni, nonostante g i à si a v v e r t i s s e r o i sintomi della crisi edilizia. Nella relazione sulla ispezione del 1 8 9 5 e r a stato posto in r i l i e v o c o m e le perizie j p e r il C r e d i t o fondiario del Banco fossero in buona
parte iperboliche ; sicché, sopraggiunta la crisi agraria e fattasi più acerba quella edilizia, il credito" f o n
-') P r e s e n t e m e n t e sono a n c o r a da versare L . 28,000 | sopra 57 azioni possedute da sei azionisti. U n a p a r t e
27 gennaio 1895 L ' E C O N O M I S T A 51 diario rimase allo scoperto p e r moltissimi mutui.
Allora v e n u e m e n o nei mutuatari, talvolta la pos-sibilità, talvolta I' interesse di pagare, e , crescendo mano mano 1* arretrato delle rate, il Banco di N a -poli si trovò esposto, p e r il servizio del sorteggio e dell' interesse delle cartelle fondiarie, per le spese di esecuzione e p e r le aggiudicazioni all' Istituto di Credito fondiario degli immobili espropriali, a d o v e r fare a questo ingenti anticipazioni. Il disborso ascen-deva nel 1887 a L . 4,223,678.48 1888 » 8,565,208.28 1889 10,367,115.38 1890 » 16,792,365.40 189 1 » 24,706,164.64 1892 35,434,487.64 1894, febbraio 20 . . » 40,355,843.39
Oggidì ascende a poco m e n o di 4 3 m i l i o n i . L e perdite fatte e quelle presunte, v e n i v a n o c a l -colale, nella citata relazione del 1 8 9 3 , a non m e n o di trenta milioni.
F u quindi ventura che, sino dal 1 8 9 0 , si cessasse dall'iniziare n u o v e operazioni, ed o r a è stato neces-sario di porre in liquidazione il C r e d i t o fondiario del Banco di Napoli. Sciolta la speciale amministrazione, si avrà u n andamento più rapido negli affari e una notevole economia nelle spese, a beneficio del Banco medesimo. Ogni operazione del C r e d i t o fondiario del Banco, che non riguardi i contratti già divenuti ese-cutivi e la liquidazione graduale dei mutui già fatti, è definitivamente sospésa.
E p i l o g a n d o i risultati sostanziali della ispezione, iniziata il 21 febbraio, ci t r o v i a m o i n presenza delle seguenti cifre complessive :
Banca d'Italia. Attività immobilizzat e derivanti
da attività messe in sofferenza dal 1 ° gennaio al 2 0 febbraio 1 8 9 4 , da passare a perdita, lire 1, 3 7 1 , 3 8 6 ; da liquidare nel decennio lire 3 6 8 , 4 2 9 , 8 3 1 ; oltre il decennio, per patti contrattuali, lire 3 0 , 8 2 0 , 3 4 3 . Dal totale debbono, per altro, essere dedotte L . 1 2 , 5 0 2 , 8 8 0 residuo della massa di rispetto dopo dedotti 3 0 mi-lioni applicati a p a r e g g i a r e il fondo di dotazione del credilo fondiario. S i c c h é restano lire 3 8 8 , 1 1 8 , 6 8 0 , oltre lire 4 8 , 7 9 9 , 8 8 0 per attività non c o n f o r m i alla legge e da liquidare.
Banco di Napoli. Immobilizzazioni da passare a
perdita c o m e sopra, lire 1 , 9 3 0 , 1 5 7 ; da liquidarsi nel decennio lire 1 1 5 , 1 1 6 , 6 8 4 , oltre il decennio lire 4 6 , 9 6 9 , 1 6 2 . S o n o da dedurre lire 6 , 5 0 0 , 0 0 0 di massa di rispetto, di guisa che restano lire 1 5 7 , 5 1 6 , 0 0 3 , oltre lire, 3 , 7 5 5 , 7 8 7 per operazioni non c o n f o r m i alla legge e da liquidare nel decennio.
Banco di Sicilia. Passeranno a perdita c o m e sopra
lire 4 2 , 9 8 7 ; d o v r a n n o essere liquidate nel decennio L . 1 9 , 6 9 7 , 0 6 5 , e oltre a questo termine L . 1 , 7 1 0 , 6 3 6 . Dal totale vanno però dedotte L . 6 , 1 0 0 , 0 0 0 della massa di rispetto, e L . 3 , 1 0 0 , 0 0 0 p e r fondi di d o -tazione al Credito fondiario, al Credito agrario e alla Cassa Nazionale di assicurazione contro gli infortuni degli operai sul lavoro. E così le immobilizzazioni restano in lire 1 2 , 2 5 0 , 6 8 8 , oltre lire 9 8 2 , 6 8 1 p e r operazioni non c o n f o r m i alla legge.
Insomma, la cifra complessiva delle partite c l a s -sificate c o m e immobilizzazioni v e r e e p r o p r i e , da tenersi ben distinte dalle operazioni, che sono da li-quidarsi perchè non conformi alla l e g g e del 1 8 9 3 , sebbene p e r loro natura a g e v o l m e n t e realizzabili, era j
al 2 0 febbraio, p e i t r e Istituti di emissione riuniti, di 5 8 6 milioni in cifra tonda.
T o g l i e n d o da questa cifra l ' a m m o n t a r e delle masse di rispetto o dei fondi di r i s e r v a , si Ita una somma di immobilizzazioni v e r e e proprie :
per la Banca d'Italia di . . L . 3 8 8 , 1 1 8 , 6 7 9 . 8 2 pel Banco d i Napoli di . . » 1 5 7 , 5 1 6 , 0 0 2 . 8 3 pel Banco di Sicilia di . . » 1 2 , 2 5 0 , 0 8 8 . 4 6
T o t a l e . . . L . 5 5 7 , 8 8 5 , 3 7 1 . 1 1 O n d e p e r la Banca d'Italia la cifra complessiva delle immobilizzazioni supera il capitale versato di L . 1 7 8 , 1 1 8 , 0 7 9 . 8 2 pel Banco di N a p o l i il patrimonio
effettivo di » 9 2 , 5 1 6 , 0 0 2 . 8 3 pel Banco di Sicilia d i sole . » 2 5 0 , 6 8 8 . 46. A b b i a m o quindi u n totale di circa 271 milioni di attività incagliate, c h e stanno di fronte non a capi-tali propri degli Istituti, m a ad altrettante partite di loro debili effettivi verso terzi, ossia ad una c o r r i -spondente s o m m a di biglietti in circolazione. È questo il punto g r a v e della situazione, a cui o c c o r r e di met-tere riparo il p i ù prontamente possibile.
Una parte, 7 9 milioni e mezzo, delle i m m o b i l i z -zazioni [enumerate ai termini della l e g g e del 1 8 9 3 , c o m e risulta dall'analisi che a b b i a m o fatto precedere, può essere liquidata i n u n p e r i o d o di tempo m a g -g i o r e d e l decennio, essendo la dilazione determinata da contratti preesistenti alla l e g g e stessa. Il resto, c o m e pur si è detto, d o v r e b b e liquidarsi, ai termini della vigente l e g g e , entro il decennio, cioè un quinto per ogni biennio.
N e l l e cifre c o m p l e s s i v e esposte sopra, sono c o m -presi, naturalmente, i crediti c h e a v e v a n o in conto corrente al 2 0 febbraio i tre Istituti di emissione, rimpetto ai rispettivi Crediti fondiari p e r il servizio delle cartelle. Ma p u r troppo I' a v v e n i r e potrebbe, per questa parte, presentare delle poco grate sor-prese, giacché la gestione dei Crediti fondiari porta ogni anno un notevole carico agli Istituti garanti. L a necessità di p r o v v e d e r e in m o d o efficace è , quindi, e v i d e n t e .
D'DNA PROPOSTA MODIFICAZIONE
al regime doganale dei petrolii
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo le
se-guenti importanti considerazioni sul regime
doganale dei petrolii.
L a riscossione dei dazii di importazione sui p e -trolii si fa attualmente : p r e n d e n d o c o m e base di misura il quintale e quindi a peso ( N . 7 lettere a,
b, e , della tariffa).
Si propone di sostituire la misura a peso con la misura a volume (o a litrazione c o m e dicesi c o m u -n e m e -n t e ) e pre-ndere i-n u-na parola c o m e base di misura l'ettolitro e non il quintale.
Quale effetto la divisata r i f o r m a a v r e b b e sulle finanze, sul c o m m e r c i o , e sui c o n s u m a t o r i ?
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L' E C O N O M I S T A 27 gennaio 1895 L ' i n t r o d u z i o n e d e i p e t r o l i i in Italia, calcolata sullam e d i a d e l l ' u l t i m o q u i n q u e n n i o 1 8 9 0 1 8 9 1 è d i a n -nui q u i n t a l i : 1890 1891 1892 IX 1893 mesi 1894 Russo . . . . Americano . . 217,841 471,903 233,471 460,332 210,121 489,296 185,493 512,808 105,946') 496,338 To tale 689,837 693.823 699,417 G48.296 002,284 M e d i a 6 6 6 , 7 3 1 n o n c o m p r e s e m i n i m e i m p o r t a z i o n i d i petrolii i n -g l e s i .
I paesi di p r o v e n i e n z a d e i delti petrolii s o n o s p e c i a l m e n t e la Russia e l ' A m e r i c a S e t t e n t r i o n a l e ; ed i r a p p o r t i di quantità d e l l e d u e p r o v e n i e n z e , s e m -p r e a base l ' u l t i m o q u i n q u e n n i o s o n o dalla R u s s i a , a n n u i q u i n t a l i 1 8 1 , 7 7 5 , d a l l ' A m e r i c a a n n u i q u i n -tali 4 8 6 , 1 5 6 . II d a z i o d i i m p o r t a z i o n e è fissato in L . 4 8 al q u i n t a l e : q u i n d i sopra una m e d i a di q u i n t . 6 6 6 , 7 5 1 , la r i s c o s s i o n e d o g a n a l e m e d i a si p u ò v a l u t a r e in L . 3 2 , 0 0 3 , 0 8 8 . C i ò p r e m e s s o è o v v i o r i s o l v e r e la q n i s t i o n e , q u a n d o si abbia p r e s e n t e il peso specifico del petrolio.
L e analisi q u a s i c o n c o r d i e p a r t i c o l a r m e n t e q u e l l e di A n g e u o t *), h a n n o d e t e r m i n a l o e s a t t a m e n t e il p e s o s p e c i f i c o d e i v a r i i tipi di p e t r o l i o , p i ù c o m u n e m e n t e usati. Il p e t r o l i o russo ha il p e s o s p e c i f i c o di 0 , 8 2 3 , q u i n d i u n k i l o g r a m m o d i q u e s t o p e t r o l i o o c c u p a il v o l u m o d i litri 1 , 2 1 5 . II p e t r o l i o a m e r i c a n o ha il peso s p e c i f i c o di 0 , 7 7 6 , q u i n d i u n k i l o g r a m t n o d i q u e s t o p e t r o l i o o c c u p a il v o l u m e d i litri 1 , 2 9 0 . D a l c h e r e s u l t a c h e 1 cassetta di p e t r o l i o r u s s o e 1 cassetta d i p e t r o l i o a m e r i c a n o c o n t e n e n t i u n p e s o u g u a l e d i netto k g . 2 9 , 0 0 0 c o n t e n g o n o r i -s p e t t i v a m e n t e : la p r i m a litri 3 5 . 4 0 0 la s e c o n d a » 3 6 . 8 0 0 con u n a d i f f e r e n z a di . . litri 1 . 6 0 0 c i r c a i n p i ù di p e t r o l i o a m e r i c a n o .
Gli effetti della r i s c o s s i o n e d e l d a z i o s u l peso, c o m e si e f f e t t u a , e q u e l l i c h e si c o n s e g u i r e b b e r o q u a n d o si e f f e t t u a s s e s u l volume, c o n i o si p r o p o n e , s o n o e v i d e n t i . I n r a p p o r t o al consumatore, basti d i r e , c h e la v e n d i t a a l u i c o n s u m a t o r e u n i v e r s a l m e n t e si fa a l i t r a g g i o e n o n a peso. E s i c c o m e la p r o d u t t i v i t à l u m i n o s a è , d e n t r o c e r t i l i m i t i , in r a p p o r t o d i r e t t o della densità, e n o n d e l v o l u m e , il c o n s u m a t o r e si trova a d e s s e r e s f r a t t a t o dai p e t r o l i i d i m a g g i o r e v o l u m e e di m i n o r peso. C i o è , il r i v e n d i t o r e c h e g u a d a g n a u n l i t r o e m e z z o c i r c a o g n i cassetta d e t t a g l i a n d o i petrolii p i ù l e g -g i e r i , acquista p r e f e r i b i l m e n t e questi petrolii, c h e la D o g a n a c o l p i s c e nella stessa m i s u r a d e i p e t r o l i i p i ù pesanti.
' ) Vedasi Statistica Ministero Finanze, 1894. *) L e pétròle et ses dérivés, Anversa, 1885.
In r a p p o r t o al commercio d e i petrolii v a l g o n o l e stesse c o n s i d e r a z i o n i ; esse m o s t r a n o tutta la d i s p a -rità di t r a t t a m e n t o fatta dalla l e g g e ai petrolii d e l l e d i v e r s e p r o v e n i e n z e .
P o c a n z i a b b i a m o a p p u n t o a d i s e g n o r i c h i a m a t o l'analisi d e i v a r i i tipi d i p e t r o l i o in c o m m e r c i o , dalla q u a l e si r i l e v a c h e il m e r c a t o si d i v i d e in d u e tipi di d i f f e r e n t e peso specifico, e tanta d i f f e r e n z a c o r r e fra i d u e c h e sopra 3 0 k g . l ' u n tipo ha s u l l ' a l t r o un v a n t a g g i o di p i ù d i u n litro e m e z z o .
C i ò s i g n i f i c a in al ire p a r o l e c h e l ' i m p o r t a r e p e -trolii l e g g i e r i , e q u i v a l e all' e s o n e r o di d a z i o sopra litri 1 . 6 0 0 o g n i k g . 2 9 . 2 0 0 e c i o è litri 5 , ' / . „ o g n i 1 0 0 k i l o g r a m i n i , e c i o è a n c o r a d i L . 2 , 6 4 o g n i q u i n t a l e . L a q u a l cosa r e n d e d i f f i c i l e , in d a n n o del c o n s u -m a t o r e , la c o n c o r r e n z a ; e d in o g n i caso costituisce un i n g i u s t o f a v o r e a d a l c u n i , c o n t r o la p r o c l a m a t a u g u a g l i a n z a d e i cittadini di f r o n t e alla l e g g e . In r a p p o r t o all' Erario, è m a n i f e s t o il d a n n o -A b b i a m o , in p r i n c i p i o di q u e s t o scritto, o s s e r v a t o c h e il peso s p e c i f i c o d e i p e t r o l i i i m p o r t a l i , v a r i a fra 0 , 8 2 3 e 0 , 7 6 6 c o n una m e d i a q u i n d i di 0 , 7 9 5 : d o n d e si d e d u c e c h e p e r o g n i 1 0 0 c b i l o g r . a v r e m o litri 1 2 5 . 7 8 6 .
Col sistema di r i s c o s s i o n e attuale ab-b i a m o i n m e d i a quintali 6 6 6 , 7 3 1 a L . 4 8 L . 3 2 , 0 0 3 , 0 8 8 In r a g i o n e di 1 0 0 c h i l o g r a m m i , u g u a l e litri 1 2 5 . 7 8 6 , a v r e m o : litri 8 3 , 8 6 5 , 4 2 5 a L . 4 8 p e r c e n t o . . . . L . 4 0 , 2 5 5 , 3 9 2 c o n u n v a n t a g g i o p e r la finanza di L . 8 , 2 5 2 , 3 0 4 I quali b e n e f i z i a p p u n t o s o n o assorbiti d a i l a r g h i l u c r i c h e f a u n o g l i i m p o r t a t o r i , e d a i p i ù m o d e s t i c h e f a n n o i r i v e n d i t o r i . V i e n e p e r c i ò c o n s i g l i a t a I' a c c e n n a t a m o d i f i c a z i o n e al r e g i m e d o g a n a l e d e i petrolii, la q u a l e , si r i p e t e , consiste s e m p l i c e m e n t e n e l p e r c e p i r e la r i s c o s s i o n e in base al volume e n o n al p e s o , c o m e si e f f e t t u a già p e r m o l l i altri l i q u i d i . A g g i u o g a s i c h e questa r i f o r m a c o n s e n t i r e b b e al l e g i s l a t o r e di f a r e una r i d u z i o n e sulla tariffa, la q u a l e si m o s t r a tanto p i ù u r g e n t e , q u a n d o si c o n s i d e r i c h e la t a r i f f a , c h e da n o i è di L . 4 8 , è in F r a n c i a di f r a n c h i 1 8 e d in G e r m a n i a di m a r c h i 6 .
L a proposta n o n è n u o v a , c h e anzi siffatto s i s t e m a di m i s u r a z i o n e f u g i à adottato d a l l e D o g a n e d e l l o I m p e r o G e r m a n i c o d a l l e f r a n c e s i a) e f o r m a al p r e s e n t e s t u d i o d e l l e g i s l a t o r e a u s t r o - u n g a r i c o . C o n f i d i a m o c h e il n o s t r o p a e s e n o n v o r r à e s s e r e I' u l t i m o a d a r v i a p p l i c a z i o n e .
NOTE ED APPUNTI
Strane illusioni e dispute intempestive in ma-teria di finanza. — Tra la Perseveranza e 1' Econo-mista d'Italia si è trattato un tema, il solo annuncio del quale, metterà di buon umore i contribuenti, ef-fetto non trascurabile eerto, nell'ora grigia che attra-versiamo. Si tratta nientemeno che di stabilire, « il
' ) Legge approvante il trattato di commercio con la Russia. — Berlino, 20 Marzo 1894.
') Legge 30 Giugno 1893, pubblicata nel Journal
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futuro indirizzo della finanza italiana» e questo, preso a sé, potrebbe stare, ma il bello è che si discute in-torno all'impiego dei futuri, (e quanto futuri) avanzi del bilancio. Vuole giustizia si dica, che 1* autorevole giornale milanese, trova intempestiva simile ricerca, mentre il confratello romano crede « la tesi assai meno accademica che a prima giunta non paia. » Si disilluda l'egregio confratello, ma è pura accademia la sua, e mentre noi saremmo con lui a combattere in favore della riduzione delle imposte sui consumi, dob-biamo dirgli che è oziosa oggi la ricerca alla quale si è accinto. Scrive 1' Economista d'Italia : « Se 1' energia dimostrata dal Governo nell'opera della ristorazione finanziaria si mantiene ; se persiste irremovibile l'in-tendimento di evitare ogni nuova spesa, che dalla necessità degli eventi non ci sia dolorosamente im-posta, e di andar man mano con opportune riforme, restringendo le spese attuali ; se la fiducia che mercè codesti saggi propositi e pel già avviato riordinamento del credito comincia a risorgere, non è, come giova sperare, da nuove follie soffocata, a noi sorride viva la speranza, che, ravvivato il movimento economico nazionale, parecchi dei cespiti principali del bilancio possano a non lungo andare, dar getto più vigoroso. Comincieranno allora a comparire gli esuberi di Bi-lancio e sarà il momento di dare alla nostra finanza nuovo e più razionale indirizzo. » Come il lettore vede ci sono troppi se in tutto questo ragionamento, e d'altra parte i fatti parlano chiaro e dicono che il disavanzo persiste, che nonostante le imposte legali e illegali non si riesce a colmarlo, che nuove spese sono già alle viste, che, come ben dice la
Perseve-ranza, 1' Africa coi miraggi ambiziosi del Presidente del Consiglio, ci potrebbe costare qualche diecina di milioni. Prima adunque .che si verifichi ciò che il confratello romano augura e noi pure auguriamo av-venga presto, dovrà passare un tempo cosi lungo che molte cose potranno prendere un indirizzo tale da tenerci ancora, e forse ancor più lontani dal pareggio. Non è pertanto inutile l'osservare che, l'occuparsi ora, rebus sic at.anti.bus, di eventualità problematiche, di avanzi futuri, dei quali non si vede alcun indizio, ma al contrario si può credere che pur troppo non ci saranno per parecchi anni, l'occuparsi, diciamo, di queste mere ipotesi, conduce inevitabilmente a con-fondere sempre più le idee, a far perdere di vista la condizione effettiva della finanza, a pascersi di illu-sioni sempre dannose.
L'Economista à' Italia ci potrebbe osservare che ciò non può verificarsi a suo riguardo, perchè, lungi dal disconoscere la realtà presente delle cose, la studia e la espone ai suoi lettori, e se esso volge lo sguardo all' avvenire e di questo pure si occupa, lo fa soltanto per fissare un indirizzo razionale; ma si potrebbe forse far garante che lo stesso possa dirsi del pubblico? Non lo crediamo ; 1' esperienza ci ha da un pezzo ammae-strati che badando al futuro della finanza e alma-naccando sulle sue probabili vicende si perde di vista la condizione presente e la urgenza di provvedervi. Siamo d' accorilo con 1' Economista d'Italia, che se avanzi vi fossero, converrebbe diminuire le tasse che pesano sui consumi più necessari e quelle che più intralciano 1' opera della produzione, anziché con la
Perseveranza che vorrebbe venisse piuttosto dimi-nuito il debito pubblico. Ma discordiamo da entrambi quei periodici in quanto crediamo che la riforma dei tributi sui consumi sia possibile anche ora, almeno in parte, e certo non approviamo che si aggravino maggiormente e incessantemente i consumi.
Ma la discussione, oggi come oggi, è intempestiva ; se non lo fosse, vorremmo tentare la dimostrazione che è in errore la Perseveranza, quando crede che lo sgravio delle imposte sui consumi « non allevierebbe i contribuenti più offesi » (sale, pane, petrolio, ecc.), e che secondo il nostro modesto avviso, una riforma, tri-butaria avente per iscopo di sgravare i consumi,
anche parzialmente, gioverebbe a un tempo all' erario e alla economia del paese, senza pai-lare della giu-stizia tributaria che sarebbe meno crudelmente of-fesa. Verrà, speriamo, il momento in cui si possano fare queste discussioni con qualche profitto. Por ora trionfa 1' empirismo.
LA GIUSTIZIA E LA BENEFICENZA
oel presente momento storico c nel socialismo contemporaneo
S a r e b b e s t r a n o , e c e r t o u n s e g n o d i g r a n d e n o n -c u r a n z a p e r l e q u e s t i o n i s o -c i a l i , -c h e -c i i n -c a l z a n o d a o g n i p a r t e , s e la v e c c h i a q u e s t i o n e d e l l a b e n e f i c e n z a ' e d e l l a s u a m i g l i o r e o r g a n i z z a z i o n e e d i s t r i b u z i o n e n o n f o s s e p r o p r i o o r a n u o v a m e n t e r i p r e s a i n e s a m e . Q u a n d o si r i f l e t t e a l l e q u e s t i o n i f i l o s o f i o b e o m e g l i o s o c i o l o g i c h e c h e si c o n n e t t o n o a l l a b e n e f i c e n z a e a l l e t e n d e n z e s o c i a l i s t i c h e e filantropiche c h e s i v a n n o i n f i l t r a n d o n e l l e v a r i e classi s o c i a l i , si v e d e a n c o r p i ù c h i a r a m e n t e tutta la i m p o r t a n z a d o t t r i n a l e e p r a t i c a , c h e p r e s e n t a il t e m a d e l l a b e n e f i c e n z a i n r e l a z i o n e a l l a g i u s t i z i a s o c i a l e e al s o c i a l i s m o c o n t e m p o r a n e o . N o n p u ò q u i n d i m e r a v i g l i a r e a l c u n o , c h e i n una o p e r a d e d i c a t a a l l e Istituzioni pubbliche di beneficienzanella legislazione italiana d o v u t a a l p r o f . O d o a r d o
L u c h i n i e a i s u o i c o l l a b o r a t o r i C a r l o R o s e l l i e M a r i o P e g n o ' ) si e s a m i n i n u o v a m e n t e la q u e s t i o n e d e l l a c a r i t à l e g a l e e si a n a l i z z i n o l e i d e e d e l l e v a r i e s c u o l e s o c i a l i s t e i n r e l a z i o n e alla b e n e f i c i e n z a , e p i ù a n c o r a al m i g l i o r a m e n t o e c o n o m i c o d e l l e classi l a v o r a t r i c i e i n d i g e n t i . L o s t u d i o c h e p r e c e d e il c o m m e n t o d e l l a l e g g e s u l ' e O p e r e p i e è u n l a v o r o d i p o l s o ; i n u n n u m e r o n o n g r a n d e d i p a g i n e , s o n o t r a t t a l e m o l t e q u e s t i o n i f o n d a m e n t a l i i n m o d o b r e v e , m a c o m p l e t o ; l e i d e e c h e v i s o n o p r o p u g n a t e , i g i u d i z i c h e v i si i n c o n -t r a n o a d o g n i p a g i n a , n o n p o s s o n o c e r -t o -t r o v a r e -tu-t-ti i l e t t o r i c o n s e n z i e n t i ; e s e n o i p o t e s s i m o q u i f a r e u n a l a r g a d i s a m i n a d i q u e l l o s t u d i o , d o v r e m m o c e r t o i n t a v o l a r e m o l t e d i s p u t e , s i a i n t o r n o a i g i u d i z i c h e r i s p e t t o a l l e i d e e ; m a la l e t t u r a d i q u e l l a m o n o g r a f i a è assai s u g g e s t i v a e i n t e r e s s a n t e , l o s c r i t t o r e , c h e è p o i il p r o f . L u c h i n i , a v e n d o t e n u t o c o n t o d e l l e o p i n i o n i p i ù r e c e n t i t a n t o sulla c a r i t à l e g a l e c h e s u l s o c i a l i s m o . S e i c a p i t o l i f o r m a n o l e 4 5 p a g i n e d i q u e s t a i s t r u t -t i v a i n -t r o d u z i o n e . D a p p r i m a v i e n e e s a m i n a -t o l o s -t a l o d e l l a c a r i t à l e g a l e , d e l l e I s t i t u z i o n i d i b e n e f i c i e n z a e d e l l a l e g i s l a z i o n e s o c i a l e a l t e m p o d e l l e u l t i m e r i -f o r m e , c i o è a v a n t i g l i u l t i m i p r o v v e d i m e n t i p e r g l i i n a b i l i a l l a v o r o , p e r la r e p r e s s i o n e d e l l a m e n d i c i t à e p e r l a r i f o r m a d e l l a l e g g e s u l l e i s t i t u z i o n i p u b -b l i c h e d i -b e n e f i c e n z a . T r a t t a n d o s i d i u n a e s p o s i z i o n e di fatti p o s s i a m o p a s s a r o l t r e , e a l l o r a i n c o n t r i a m o s u b i t o u n c a p i t o l o s u l « p e r c h è d i c e r t i fatti » . T r o v a i n v e r o il L u c h i n i , d o p o I ' e s a m e d e l l a l e -g i s l a z i o n e s o c i a l e e s u l l a b e n e f i c i e n z a , c h e « s e l ' o p e r a l e g i s l a t i v a p r o c e d e t t e i n Italia c o s ì s c u c i t a ; s e c i f u u n o s t u d i o c o s t a n t e , p i u t t o s t o c h e p e r p r o c u r a r e , p e r e v i t a r e l a r i s o l u z i o n e d i lutti i p r o b l e m i u u p o ' g r a v i , n o n m a n c a r o n o l e r a g i o n i , e p r e c e d e n t i e s u s s e g u e n t i la n o s t r a r i c o s t i t u z i o n e p o l i t i c a » . E q u e s t o s ' i n t e n d e .
54 L ' E C O N O M I S T A 27 gennaio 1895 Ma quali sono l e c a g i o n i ? È a questo punto c h e
noi ci p r o p o n i a m o di metterci in c a m m i n o c o l pro-fessor L u c h i n i p e r riassumere le sue opinioni e di-scuterle in quei punti, che m e n o ci paiono accettabili. Prima p e r ò g i o v e r à a v v e r t i r e c h e I' e g r e g i o A u t o r e , spiegate nel secondo capitolo le ragioni della insuf-ficienza della nostra legislazione sociale, si occupa poi nel terzo delle opinioni del Conte di C a v o u r sopra la carità legalo, il pauperismo, gl' inabili al lavoro e la questione sociale in generale, p e r p a s -sare successivamente nel quarto, all'esame delle n u o v e obbiezioni contro la carità legale, e lo istituzioni pubbliche di beneficenza, nel quinto ai r i m e d i del socialismo e nel sesto ed ultimo al pensiero o all'opera di F . Crispi nella legislazione italiana. Il qual u l -timo tema noi possiamo lasciare da parte, m i r a n d o qui a esaminare la questione nei suoi aspetti storico e scientifico, nel p r i m o caso badando principalmente al nostro paese, c o m e del resto fa il L u c h i n i , e nel secondo c e r c a n d o di delineare il conflitto tra i fau-tori e gli a v v e r s a r i della carità legale e di indicare i sostitutivi di questa, che l e varie scuole mettono innanzi, non senza farne la critica obbiettiva.
1.
L a spiegazione che il L u c h i n i dà del lento e in-sufficiente s v o l g i m e n t o , che ha avuto in Italia la le-gislazione sociale e anche della sua insufiìcenza, della sua perplessità e incertezza ci paro si possa riassumere c o s ì : L'unità e l'indipendenza, mèta delle aspirazioni nazionali, r i c h i a m a r o n o tutte le energie morali d e l paese e portarono, onde più rapida e f a cile fosse la loro consolidazione, alla unificazione l e -gislativa. L'influenza francese, la mancanza di una coscienza giuridica nazionale, la fretta di dare al n u o v o r e g n o una legislazione pure unitaria « fecero sì, c h e d o v e n d o fare qualche cosa di nostro, e d o -v e n d o pure o p e r a r e r i f o r m e , noi corressimo dietro a quelle più appariscenti e c h e luccicavano, piutto-sto c h e a quelle, che potevano darci solide guaren-tigie di libertà, di giustizia, di r i n n o v a m e n t o morale e civile. »
C i ò v a r r e b b e a spiegare la inferiorità del nostro codice e della nostra legislazione in generale, i n confronto di q u e l l o che l ' I t a l i a ha saputo p r o d u r r e nel passato. M a q u a n d o dalla legislazione c h e c o r -risponde ai bisogni tradizionali e costanti si passa a considerare quella richiesta dalle condizioni sociali e principalmente e c o n o m i c h e si trovano altre cause cui imputare la insufficienza di cotesta legislazione. L e idee prevalenti nella economia politica dottrinale d o v e v a n o naturalmente influire sull'indirizzo di quella e tanto più, quanto m e n o la realtà delle cose fosse stata conosciuta, perchè, q u a n d o non si può indurre una legge dai fatti, non abbastanza noti, si argomenta per deduzione. Certo 1* economia politica classica contribuì a m i g l i o r a r e d'assai la condizione d e l l ' o p e -raio, a dare u n grande i n c r e m e n t o alla pubblica prosperità, ma non i m p e d ì che l ' i n d i v i d u o rimanesse isolato, senza difesa, p i ù esposto alle conseguenze della l e g g e di c o n c o r r e n z a ; c h e il salario fosse p i ù incerto, che la g r a n d e iudustria produca le grandi crisi e la distanza fra il capitalista e 1' operaio sia accresciuta di tanto, di quanto il capitale si è m o l -tiplicato, mentre l e m a c c h i n e tendono a f a r dimi-n u i r e la richiesta d e i salari, e la codimi-ncorredimi-nza mira a portare i salari al m i n i m o necessario p e r v i v e r e .
D ' o n d e l'intrecciarsi delle contradizioni c o n le a r -m o n i e e c o n o -m i c h e . S i aggiunga che l'econo-mia poli-tica classica a v e v a avuto il torto di dissociarsi dal diritto d i m e n t i c a n d o così c h e nel diritto r o m a n o privato al diritto ferreo, corrispondente alla lotta della c o n c o r r e n z a , era subentrata v i a via l'equità, c h e lo temperava e m o d i f i c a v a . « A l l ' e c o n o m i a politica che aveva reso così grandi servigi finché aveva studiato
nella realtà delle cose, era a v v e n u t o , i n somma quel che suole a v v e n i r e agli uomini e alle scuole ; c h e quanto più sono cagione di progresso, arrivati a u n certo punto, sono ostacolo a progressi ulteriori. » Così l'economia politica con la sua a v v e r s i o n e alio Stato, c o n I' esaltare l ' i n d i v i d u o e il d e p r i m e r e la specie ha mediante il suo p r e d o m i n i o nelle scuole e sulle menti di coloro c h e p r e n d e v a n o parto alla vita pubblica, impedito che la legislazione prendesse un nuovo indirizzo, c o n f o r m e ai nuovi p r o b l e m i che dovevansi risolvere e, in pari t e m p o . Ita prodotto reazioni n e l c a m p o scientifico e fuori di esso.
A l t r o v e , c o m e in Inghilterra, G e r m a n i a e Francia le scuole e c o n o m i c h e e r a n o state messe sottosopra e la legislazione subiva s e m p r e p i ù le n u o v e i n fluenze. Da noi le incertezze della scienza si a c c o m -pagnavano alle imperfette cognizioni delle condizioni sociali del paese. « C h e cosa fosse questa Italia c h e a v e v a m o unificata, e specialmente che cosa fosse nei suoi strati inferiori, non si sapeva. » Ma questo stato di ignoranza non d u r ò molto, p e r c h è ci f u r o n o u o -mini di buona volontà che s v e l a r o n o le piaghe d e l paese e allora fu bensì posto il problema se lo Stato dovesse proprio r i m a n e r e inerte di fronte alle v i o -lazioni del diritto e della m o r a l e e rimanere inope-roso anche d o v e a v r e b b e potuto efficacemente aiu-tare la strombazzata c o n v e r s i o n e delle plebi in p o p o l o , ma p e r l'incertezza delle dottrine e l'oscurità d e l l e condizioni di fatto n o n si e b b e r o idee chiare, n è fermi propositi di c i ò che c o n v e n i s s e fare.
In conclusione, osserva il L u c h i n i , si potrebbe dire anche più, cioè « che per il nostro diritto pubblico, politico e amministrativo, per il nostro diritto privato, per i p r o v v e d i m e n t i di legislazione sociale, ci m a n c ò una coscienza giuridica, che fuori delle solite g e n e -ralità rettoriche e v a c u e , ci ponga i n grado di dirci quello che v o g l i a m o e d o v e d o b b i a m o andare. »
La diagnosi della vita e c o n o m i c a e civile d ' u n paese, delle s u e tendenze e aspirazioni, della sua condotta di fronte ai propri p r o b l e m i , d e l suo carat-tere e delle sue evoluzioni è s e m p r e altamente interessante. E quella che il L u c h i n i ha fatto, n e i r i -guardi della legislazione sociale, ci r i c h i a m e r e b b e a studiare un p e r i o d o d i storia civile italiana assai istruttivo, quello cioè d e l trentennio 1 8 6 0 - 1 8 9 0 . N o i siamo costretti a limitarci a poche riflessioni sulla spiegazione c h e il L u c h i n i ha dato delle d e f i c e n z e della nostra legislazione.
-27 gennaio 1895 L ' E C O N O M I S T A 55 n u l e i n i s c a c c o da q u e l l a costante p r e o c c u p a z i o n e . E p p u r e n o n si p o t r e b b e o g g i d i r e , pel s o l o fatto c h e a b b i a m o una l e g g e s u l l e istituzioni p u b b l i c h e d i b e -neficenza, c h e la l e g i s l a z i o n e s o c i a l e sia d i v e n t a t a q u a l c h e cosa di o r g a n i c o e d i v e r a m e n t e utile al paese. A n c o r a , si p o t r e b b e o s s e r v a r e c h e la scuola e c o -n o m i c a classica h a a v u t o i -n Italia u -n p r e d o m i -n i o m i n o r e p e r e s t e n s i o n e e d u r a t a , d i q u e l l o elio il L u c h i n i m o s t r a d i c r e d e r e . L ' e c o n o m i a classica a v r à anche e d u c a t o l e m e n t i d e l m a g g i o r n u m e r o di c o -loro c h o p r e n d e v a n o p a r t e alla vita p u b b l i c a ; m a sta il fatto c h e q u e s t i u o m i n i n o n si m o s t r a r o n o e n o n f u r o n o m a i f e d e l i alla scuola e c o n o m i c a l i b e rale. L e e c c e z i o n i n o n m a n c a n o di c e r t o , m a c o n f e r m a n o , ci p a r e , la r e g o l a . A d o g n i m o d o s o n o o r -mai p i ù di v e n t i anni c h e si è i m p o r t a t o i n Italia la scuola d e l « m o m e n t o e t i c o » , d e l S o c i a l i s m o di Stato, della l e g i s l a z i o n e s o c i a l e e b e n p o c o d i c o n -creto, essa h a saputo f a r e . N e l l e c o n d i z i o n i n e l l e quali q u e l l a scuola h a t r o v a t o l o s t u d i o della e c o -nomia politica i n Italia a v r e b b e p o t u t o c o m p i e r e q u e l l ' o p e r a o r g a n i c a e n o n scucita, r i c h i e s t a s e c o n d o il L u c h i n i d a l l e c o n d i z i o n i sociali e p r i n c i p a l m e n t e e c o n o m i c h e . S e n o n l o h a fatto, v i d e b b o n o e s s e r e delle c a u s e c h e d i a n o r a g i o n e d e l l ' i n s u c c e s s o e r i -c e r -c a r e q u e s t e è f o r s e il m o d o d i d a r e la spie-g a z i o n e d i certi fatti. Q u a n d o si p a r a g o n a l ' I n g h i l t e r r a o la G e r m a n i a col n o s t r o p a e s e p e r m o s t r a r e c o m e i v i si p o n e s s e r o i p r o b l e m i e c o n o m i c i e si r i s o l v e s s e r o , si t r a s c u r a n o v a r i e c i r c o s t a n z e c h e c o s t i t u i s c o n o altrettanti c a r a t -teri d i f f e r e n z i a l i f r a l ' I t a l i a e q u e i p a e s i . N o i n o n a v e m m o una l e g i s l a z i o n e s o c i a l e c o s ì presto c o m e 1' I n g h i l t e r r a o la G e r m a n i a p e r il c a r a t t e r e della nostra stessa struttura e c o n o m i c a . I n essa p r e v a l e v a e p r e v a l e i n p a r t e tuttodì la p i c c o l a i m p r e s a , la piccola coltura e sulla i n d u s t r i a m a n i f a t t u r i e r a , la in-dustria a g r i c o l a . D i c e b e n e il L u c h i n i c h e n o n si / o n o s c e v a c h e cosa fosse questa Italia u n i f i c a t a , spe-c i a l m e n t e spe-c h e spe-cosa essa fosse n e i suoi strati i n f e r i o r i ; ma n e a n c h e q u a n d o si c o m i n c i ò a c o n o s c e r l a si e b b e m o t i v o i m p e l l e n t e a p r o v v e d e r e c o n la l e g i s l a z i o n e ai suoi m a l i , p e r c h è q u e s t i m a l i n o n d e r i v a v a n o d a cause c h e il l e g i s l a t o r e p o t e s s e c o n alcuni a r t i c o l i di c o d i c e o di l e g g e s o c i a l e e l i m i n a r e .
L a vita d i u n paese, c o n s i d e r a t o dal.punto d i v i sta e c o n o m i c o , e l e c o n s e g u e n z e d o l o r o s e d e l l o s v i -luppo n o n si p o s s o n o r e g o l a r e p e r l e g g e ; p a r i m e n t e non si a l t e r a n o c o n essa c o n s u e t u d i n i s e c o l a r i , n o n si m u t a n o t r a d i z i o n i , c o s t u m a n z e , c o n d i z i o n i d i fatto radicate n e l m o d o p i ù p r o f o n d o . N o n s a r e b b e p e r a v v e n t u r a apparsa nella s u a i n t e r e z z a e nudità a g l i u o m i n i , c h e g o v e r n a r o n o il paese d a l 1 8 6 0 i n p o i , la i m p o t e n z a quasi c o m p l e t a della l e g g e , d i f r o n t e a una c o n d i z i o n e d i c o s e c h e a v e v a o r i g i n i r e m o t e e che a n d a v a c o m b a t t u t a c o n u n a l l e n t o s i c u r o m a inflessibile, il t e m p o ? P e r c h è a t t r i b u i r e al p r e d o m i -nio della e c o n o m i a classica u n i n d i r i z z o l e g i s l a t i v o che è c e r t o c o l l e g a t o a c a u s e p i ù r e a l i e p r o f o n d e che n o n sian q u e l l e d e l l a i n f l u e n z a , p u r t r o p p o e f f i -m e r a , d i u n c o r p o d i d o t t r i n e , d e l l a -m a n c a n z a d i una c o s c i e n z a n a z i o n a l e e v i a d i c e n d o ? F o r s e c h e cotesto c o s c i e n z a n a z i o n a l e n o n si s a r e b b e f o r m a t a e n o n a v r e b b e p r e v a l s o s o p r a qualsiasi altra forza o s e n t i m e n t o s e l e c o n d i z i o n i d e l l a vita italiana l o a v e s s e r o p e r m e s s o ? E s e n o n si è f o r m a t a , sul c h e si p o t r e b b e d i s c u t e r e p o t e n d o s i d u b i t a r e piuttosto c h e n o n si s i a f o r m a t a c o n d e t e r m i n a t e t e n d e n z e , n o n p o t r e b b e d i p e n d e r e dal fatto c h e n o n si e r a p e r a n c o f o r m a t a la vita italiana c o n c a r a t t e r i p r o p r i ? N o n r i s o l v i a m o q u i una s i m i l e q u e s t i o n e c h e e s i g e r e b b e r i c e r c h e , l e q u a l i e s o r b i t a n o d a l l ' a m b i t o e c o n o m i c o ; ma v i a c c e n n i a m o , p o r c i l e la s p i e g a z i o n e data d a l L u c h i n i n o n ci soddisfa p i e n a m e n t e . U n p a e s e c h e a n c o r a n o n a v e v a u n o s v i l u p p o i n -d u s t r i a l e v e r o o p r o p r i o , e sopratutto n o n c o n o s c e v a la g r a n d e industria c o u tutte l e s u e c o n s e g u e n z e , un p a e s e i n p r e v a l e n z a a g r i c o l o o m o v e n t e s i p e r cosa d i r e sotto u n i n v o l u c r o di t r a d i z i o n i , d i p r e -g i u d i z i storici e filosofici, d i illusioni, n o n p o t e v a s p i n g e r s i a r d i t o sulla v i a della l e g i s l a z i o n e s o c i a l e . Si dirà c h e p u r v i e r a n o p r o b l e m i v a r i e m o l t e p l i c i , i q u a l i r i c h i e d e v a n o | u n a s o l u z i o n e , e n o n n e -g h i a m o c h e i m a -g -g i o r i centri p r e s e n t a s s e r o q u e i p r o b l e m i p r o p r i d e l l e g r a n d i città, c h e il m a l e s s e r e s o c i a l e , c h e la p e l l a g r a , la c a m o r r a , la m a d i a ec., ec., f o s s e r o altrettanti p r o b l e m i " d a studiarsi e ai q u a l i p r o v v e d e r e , m a i n v e r i t à s e n o n si è fatto nulla o q u a s i p o r essi n o n p u ò q u e s t o i m p u t a r s i alla e c o -n o m i a classica. S o -n o p r o b l e m i d i c a r a t t e r e m i s t o , alla cui s o l u z i o n e la l e g g e p u ò d a r e u n c o n t r i b u t o m o -d e s t o . I l m a l e è c h e talvolta l ' o p e r a -d e l l o Stato r i e s c i p i ù d e l e t e r i a c h e b e n e f i c a r e l a t i v a m e n t e a q u e l l e q u e s t i o n i , f u p e r l o m e n o saltuaria, o s c i l l a n t e , c o n -t r a d i -t -t o r i a , f o r s e p e r c h è , b e n l o d i c e il L u c h i n i , la c o s c i e n z a italiana e r a e d è allo stato di a n a r c h i a , e si ha l o stato d i a n a r c h i a tutte le v o l t o c h e al p e n s i e r o d i u n a n a z i o n e m a n c h i la g u i d a d e i forti p e n satori, o il l o r o p e n s i e r o n o n a r r i v i nella i n t i m a c o -scienza d e l p o p o l o o n o n v i si r a d i c h i , o n o n v i g e n e r i . N o n e s c l u d i a m o , a d u n q u e , l e r a g i o n i a d d o t t e d a l L u c h i n i , m a n o n a m m e t t i a m o in pari t e m p o c h e l ' e c o n o m i a classica abbia a v u t o una v e r a i n f l u e n z a a p r e s e r v a r c i da u n a facile e altrettanto v a n a l e g i s l a z i o n e sociale. P u r t r o p p o n o n l e p o s s i a m o r i c o -n o s c e r e q u e s t o m e r i t o , p e r c h è f u t r o p p o spesso la d i v i s a degli u o m i n i d i S t a t o italiani q u e l l a d i d i -m e n t i c a r e c o -m p l e t a -m e n t e , a p p e n a g i u n t i al p o t e r e , gli i n s e g n a m e n t i della s c i e n z a . L a l e g i s l a z i o n e s o -c i a l e n o n si e b b e s e -c o n d o i d e s i d e r i e g l ' intenti d e l L u c h i n i , p e r c h è e r a p r e m a t u r a ; q u a n d o s u o n ò la sua o r a a n c h e p e r l ' I t a l i a , i tentativi d i a c c l i m a -tarla p r e s s o di n o i n o n m a n c a r o n o . R. DALLA VOLTA.
Rivista Economica
Le convenzioni ferroviarie francesi nei 1883 — Va-riazioni del saggio dello sconto nel 1894 — Le strade ferrate agli Stati-Uniti nei 1894.
Le convenzioni ferroviarie francesi nel 1883.
-56 L ' E C O N O M I S T A 27 gennaio 1895 t r e 1 1 m i l i a r d i . L a rendita di questa s o m m a c o -lossale v e n n e garantita d a l l o S i a l o n e l 1 8 5 9 , e , d a q u e l l ' e p o c a , i c r e d i t o r i d e l l e g r a n d i C o m p a g n i e e r a n o persuasi c h e la g a r a n z i a d o v e s s e d u r a r e ( i n o a l l ' a m -m o r t i z z a z i o n e d e l d e b i t o . N e l 1 8 5 9 , il G o v e r n o f r a n c e s e , p e r a c c r e s c e r e l o s v i l u p p o d e l l e f e r r o v i e , a c c o r d a v a alle g r a n d i C o m p a g n i e , p e r l e linee da c o s t r u i r s i , una g a r a n z i a d ' i n teresse d e l 4 . 6 5 0|Q del c a p i t a l e n e c e s s a r i o alla c o -s t r u z i o n e di d e t t e linee, a m m o r t i z z a m e n t o c o m p r e -s o . E r a il m e z z o p e r i n v o g l i a r e il c a p i t a l e n a z i o n a l e , e r i e s c i a m e r a v i g l i a . L a g a r a n z i a p e r ò n o n e r a n è assoluta n è d e f i n i -t i v a . D o v e v a e s s e r e paga-ta solo f i n c h é il p r o d o -t -t o d e l l e l i n e e g i à in e s e r c i z i o n o n p e r m e t t e s s e d i r i m u n e r a r e il c a p i t a l e n o v e l l o , e in o g n i caso e r a l i mitata a l l o s p a z i o d i 5 0 anni, a d a t a r e d a l 1 ° g e n -n a i o 1 8 6 4 o 1 8 6 5 , a s e c o -n d a d e l l e C o m p a g -n i e . T a l e r e g o l a m e n t o d u r ò quasi u n v e n t e n n i o , d u -r a n t e il q u a l e si v e -r i f i c a -r o n o te-r-ribili a v v e n i m e n t i . N e l 1 8 8 3 u o m i n i e istituzioni e r a n o c a m b i a t i ; l a F r a n c i a a v e v a u n r e g i m e p o l i t i c o n o v e l l o , c o n u n p r o g r a m m a da a p p l i c a r e , di cui f a c e v a parte il g r a n d i o s o « p i a n o F r e y c i n e t » c o n c e r n e n t e i l a v o r i p u b -b l i c i . T r a t t a v a s i d i c o s t r u i r e d a p p e r t u t t o l e n u m e r o s i s s i m e l i n e e , d i c u i l e C o m p a g n i e n o n v o l e v a n o s e n tire a d i s c o r r e r e , p r e s a g e n d o c h e n o n a v r e b b e r o r i -m u n e r a t o il capitale. Il G o v e r n o , p e r d e c i d e r l e a c o s t r u i r l e , d o v e t t e f a r c e r t e c o n c e s s i o n i , m e d i a n t e q u e l l e c o n v e n z i o n i , c o m b i n a t e m e n t r e il s i g n o r R a y n a l era Ministr o d e i L a v o r i P u b b l i c i , e c h e f u r o n o p o i d e t t e da taluni « c o n v e n z i o n i s c e l l e r a t e . » C o n esse v e n i v a s o p p r e s s a o g n i d i s t i n z i o n e f r a v e c c h i e e n u o v e l i n e e e si d e t e r m i n a v a n o c o n d i z i o n i speciali p e r ciascuna d e l l e sei g r a n d i C o m p a g n i e f e r r o v i a r i e . L e c o n v e n z i o n i d e l 1 8 8 3 fissano la data p r e c i s a , alla q u a l e d o v r à c e s s a r e la g a r a n z i a d ' i n t e r e s s e p e r q u a t t r o C o m p a g n i e : N o r d e P . - L . - M . , 1 9 1 4 ; E s t , 1 9 3 5 ; O v e s t , 1 9 6 5 . M a p e l M i d i e l ' O r l é a n s n o n è indicata la data. Q u e s t e d u e C o m p a g n i e e r a n o in bona s i t u a z i o n e e d o g n i a n n o la m i g l i o r a v a n o . L o S t a t o e s i g e v a d a esse pesanti s a c r i f i c i : d a l l ' O r l é a n s , 2 3 5 0 c h i l o m e t r i di linee n o v e l l e , da c o s t r u i r s i ; d a l M i d i 1 7 0 0 c h i l o m e t r i . E s s e c h i e s e r o , f r a altri c o m p e n s i , l ' e s t e n -s i o n e della g a r a n z i a d" i n t e r e -s -s e alle azioni, c o m e alle o b b l i g a z i o n i , e il p r o l u n g a m e n t o di detta g a r a n z i a . L e c o n v e n z i o n i a n t e r i o r i f u r o n o sostituite — remplacées, c o m e d i c e il testo — c o l l e n o v e l l e d i s p o -sizioni d e l 1 8 8 5 , e g l i è p e r l ' a p p u n t o sul v e r b o remplacer, c h e s ' a g g i r a v a la g r a v e q u e s t i o n e . L e C o m p a g n i e d ' O r l é a n s e ' d e l M i d i i n v o c a v a n o l ' a r t i c o l o d e l l e c o n v e n z i o n i d e l 1 8 8 3 , c h e d i c e : « L e d i s p o s i z i o n i d e l l e c o n v e n z i o n i a n t e r i o r i c o n • c e r n e n t i la g a r a n z i a d ' i n t e r e s s e e la s p a r t i z i o n e d e -gli utili s o n o sostituite — remplacées — a d a t a r e dal 1 ° g e n n a i o 1 8 9 4 , c o l l e d i s p o s i z i o n i s e g u e n t i , e c c . » Q u e s t o testo i m p l i c a v a , s e c o n d o l e C o m p a g n i e , l ' a b r o g a z i o n e pura e s e m p l i c e d e l l i m i t e d i g a r a n z i a d ' i n t e r e s s e , q u a l e l ' a v e v a n o fissato l e c o n v e n z i o n i d e l 1 8 5 9 , e s i c c o m e n o n fissa nessun l i m i t e d i d u -rata della g a r a n z i a , l e C o m p a g n i e s o s t e n n e r o c h e d e t t o l i m i t e s c a d e v a colla scade'nza stessa della c o n -c e s s i o n e n e l 1 9 6 0 .
FI C o n s i g l i o di S t a t o , c o m e t r i b u n a l e c o n t e n z i o s o , f u d e l l o r o p a r e r e , e d i e d e torto a l l o S t a t o .
Variazioni del saggio dello sconto nel 1894. —
L e v a r i a z i o n i d e l s a g g i o d e l l o s c o n t o s o n o state b e n r a r e n e l 1 8 9 4 . N e l l a m a s s i m a p a r t e si s o n o p r o d o t t e l o g i c a m e n t e , e attestano una volta di più l ' a b b o n d a n z a dei capitali disponibili p e r i m p i e g h i p r o v v i s o r i . È p e r tale r a g i o n e c h e a L o n d r a l o s c o n t o u f f i c i a l e è s c e s o ad u n s a g g i o n o n m a i r a g g i u n t o finora : esso è stato in m e d i a d e l 2 , 1 1 p e r c e n t o e se, a n z i c h é del s a g g i o u f f i c i a l e , si tenesse c o n t o del s a g g i o di s c o n t o l i b e r o , la d i m i n u z i o n e a p p a r i r e b b e a n c h e più sensibile. Infatti d u r a n t e I' a n n o s c o r s o l o s c o n t o l i b e r o è stato d i " lt
a */4 p e r c e n t o , al disotto d e i s a g g i m i n i m i fatti dalla
Banca d* I n g h i l t e r r a . A P a r i g i l o s c o n t o u f f i c i a l e è da q u a s i tre anni fisso a 2 1/i p e r c e n t o e v e r a m e n t e
la B a n c a di F r a n c i a n o n ha m o t i v o di p e n s a r e a d un rialzo. L a c o p e r t u r a m e t a l l i c a r a p p r e s e n t a più d i tre q u a r t i di tutti g l i i m p e g n i a vista — b i g l i e t t i e conti c o r r e n t i — e la carta d e l c o m m e r c i o n o n a r -riva quasi p i ù agli sportelli della B a n c a , a c c a p a r r a t a , c o m ' è, d a i p o r t a f o g l i d e l l e b a n c h e p r i v a l e . S e m b r a anzi c h e la Banca di F r a n c i a a b b i a r i n u n z i a t o a lot-tare m e d i a n t e il b u o n m e r c a t o d e l l o s c o n t o : essa m a n t i e n e il tasso u n i f o r m e del 2 '/» per c e n t o , senza v o l e r s e g u i r e a n c o r a l ' e s e m p i o della B a n c a d ' I n -g h i l t e r r a a passare d a l 2 ' / « al 2 p e r c e n t o . L o stesso dicasi al r i g u a r d o della fianca n a z i o n a l e d e l B e l g i o c o n questa l i e v e d i f f e r e n z a , c h e essa dal 2 '/« nel 1 8 9 3 rialzò l o s c o n t o al 3 p e r c e n t o nel 1 8 9 4 , m a n t e n e n d o l o p o i i n v a r i a t o . Da questi dati si r i l e v a c h e tra i m e r c a t i r e g o l a t o r i è q u e l l o di L o n d r a e p e r esso la Banca d ' I n g h i l t e r r a , c h e s e g u e p i ù da presso l e oscillazioni d e l m e r c a t o d e i capitali, n o n t r a l a s c i a n d o m a i d i r i d u r r e il s a g g i o d e l l o s c o n t o a n c h e al d i là d e i limiti c h e e r a n o c o n s i d e r a t i p r i m a c o m e il minimum possibile. R i g u a r d o ai paesi a c i r c o -lazione m e n o r e g o l a r e , si a v v e r t e p e r l ' I t a l i a e p e r l ' A u s t r i a u n ribasso d e l l o s c o n t o a v v e n u t o n e l 1 8 9 4 : p e r la p r i m a dal 6 al 5 e poi al 5 "/„; per la s e c o n d a dal 5 al 4 ' / « e p o i al 4 p e r cento. T a l e r i b a s s o s i g n i f i c a p e r l ' I t a l i a c h e è g i à s u p e r a t o il p e r i o d o a c u t o della crisi e p e r l ' A u s t r i a fa p a r t e d e l l e m i - ' s n r e adottate p e r p r e p a r a r e il r i t o r n o ai p a g a m e n t i in i s p e c i e m e t a l l i c h e . D o v e il s a g g i o d e l l o s c o n t o h a s u b i t o n o t e v o l i e f r e q u e n t i v a r i a z i o n i è n e l l e I n d i e i n g l e s i , a B o m b a y e a C a l c u t t a . Q u i v i d a l 4 è s a -lito g r a d a t a m e n t e n e i p r i m i d u e m e s i del 1 8 9 4 fino al 1 0 p e r c e n t o , m a n t e n e n d o s i poi d i p o c o o s c i l l a n t e i n t o r n o a q u e s t o m a s s i m o a tutto maga-io : q u i n d i ha c o m i n c i a t o a r i d i s c e n d e r e fino al 3 p e r c e n t o . C o n s i d e r a n d o nel l o r o i n s i e m e tutte q u e s t e v a r i a z i o n i , o s s e r v a G . D e L a v e l e y e n e l Moniteur des intérèt's
materìels, c h e il m e r c a t o d e l l o s c o n t o n e l 1 8 9 4 è
stato l a r g o , f a c i l e , c o n una t e n d e n z a n e t t a m e n t e a c -centuata v e r s o u n a n u o v a r i d u z i o n e d e l l ' i n t e r e s s e del d e n a r o . E g l i n e d e d u c e c h e tale sarà la s i t u a -z i o n e e la t e n d e n -z a d e l l ' a n n o o r a i n c o m i n c i a t o , la q u a l e n o n farà c h e a c c e n t u a r s i o g n o r a di p i ù .
Le strade ferrate agli Stati-Uniti nel 1894. —
L ' E C O N O M I S T A 57
cifra totale è dato dall'Arizona, Pensylvania, Michi-gan, Maine e N u o v o Messico riuniti. L ' aumento del
1894 è il minore degli ubimi venti a n n i ; e nel trentennio ora decorso soltanto gli anni 186.», 1866, e 1875 gli sono inferiori. L a media degli ultimi 1 0 anni f u di 5 , 4 5 0 miglia ; e gli ultimi cinque danno le seguenti c i f r e : 1 8 9 0 , miglia 5 , 6 7 0 ; 1891, miglia 4 , 2 8 2 ; 1892, miglia 4 , 1 7 8 ; 1 8 9 5 , miglia 2 , 0 3 5 ; 1894, miglia 1 , 9 1 9 ; ben lungi dal massimo di mi-glia 1 3 , 0 0 0 del 1 8 8 7 . — A n c h e il n u m e r o delle linee aggiunte ogni anno, è in decrescenza, da 3 2 9 nel 1892, scesero a 2 4 4 nel 1895 e a 153 nel 1894. Sembra però che il periodo declinante, la cui d u -rata sorpassò quella degli altri finora verificatisi, sia ormai chiuso, e si possa sperare un risveglio. Cal-colando un aumento m e d i o di 4 , 0 0 0 miglia all' anno, gli Stati-Uniti potranno a v e r e nel 1900, una rete ferroviaria di 2 0 0 , 0 0 0 miglia, a m m o n t a n d o essa at-tualmente a miglia 179,672.
La produzione dei cereali in Italia nel 1894
[I raccolto del 1 8 9 4 è stato poco lontano dalla media d e l l ' u l t i m o quinquennio, in quasi tutte le Provincie più produttrici; va pero fatta eccezione per le provincie di Campobasso, Bari, Potenza, Pisa, Perugia e p e r la regione marchigiana, c h e presen-tano rendimenti inferiori di 2 5 a 5 0 p e r cento a quelli del 1 8 9 3 . F i g u r a n o i n v e c e c o n produzioni notevolissime la Sardegna e gran parte della Sicilia, con aumenti in confronto al 1 8 9 5 , c h e variano da 20 p e r cento (Cagliari) a 1 2 8 p e r cento ( C a t a n i a ) .
In complesso il raccolto di f r u m e n t o del 1 8 9 3 fu di ettol. 47,653,791 ; quello del 1 8 9 4 , di ettolitri 4 3 , 5 3 3 , 4 0 0 con un rapporto centesimale fra di loro del 9 1 p e r cento.
Giova però tener presente che queste cifre sono provvisorie e soggette a notevoli correzioni, che, per lo più, si risolvono in un aumento.
L e notizie telegrafiche raccolte nel 1 8 9 3 davano una produzione di ettolitri 4 2 , 1 8 3 , 4 0 0 , c h e le defi-nitive c o r r e g g o n o in 4 7 , 6 5 3 , 8 0 0 .
La quale quantità è costituita da 4 5 , 4 6 9 , 7 6 8 et-tolitri ( 9 5 p e r c e n t o ) di frumento v e r n i n o , ed etto-litri 2 , 1 8 4 , 0 2 3 ( 5 per cento) di f r u m e n t o m a r z u o l o .
La coltivazione del frumento in Italia ebbe luogo in tutte le p r o v i n c i e del R e g n o ed in tutti i c i r condari e distretti, ad eccezione di quelli di A m -pezzo e M o g g i o nella provincia di U d i n e .
A formare la produzione media di ettol. 10,46 per ettaro, concorsero produzioni massime di etto-litri 2 0 , 3 8 ( C h i o g g i a ) , 19,80 ( B o l o g n a ) , 19,22 (Mes-sina), e c c . ; e produzioni m i n i m e di ettolitri 2 , 1 7 ( C a p r i n o - V e r o n e s e ) , 2 , 9 2 ( V o l t a Mantovana), 2 , 9 9 (Castiglione delle S l i v i e r e ) .
Prese l e singole regioni, ognuna nel suo insieme, la produzione massima si è ottenuta nel P i e m o n t e in ettol. 13,41 p e r ettaro, e la minima nella S a r -degna in ettolitri 4,94.
I pesi medi p e r ettolitro del g r a n o v e r n i n o del 1893, secondo le indagini fatte dal Ministero di agricoltura, p e r le diverse regioni agrarie, sareb-b e r o ; P i e m o n t e , chilog. 7 7 ; L o m sareb-b a r d i a , c h i l o » . 7 7 ; Veneto, ehiiog. 7 7 ; L i g u r i a , chilog. 7 8 ; Emilia, chilog. 8 0 ; M a r c h e ed U m b r i a , chilog. 7 8 ; T o scana, chilog. 7 8 ; L a z i o , chilog. 7 6 ; M e r i d i o n a l e
-A d r i a t i c a , chilogr. 8 0 ; M e r i d i o n a l e - M e d i t e r r a n e a , chilog. 7 9 ; Sicilia, chilogr. 7 8 e Sardegna chilo-g r a m m i 77. In m e d i a , per tutto il R e chilo-g n o , c h i l o » . 7 8 Per l ' a v e n a , le notizie telegrafiche pubblicale dalla Direzione dell' agricoltura, indicano una produzionè inferiore di 1 6 per cento alla media dei c i n q u e anni precedenti.
L e provincie p i ù produttrici, quello meridionali del continente, e sopralutto Bari e Lece,e, hanno dato in generale quest' anno basse quote di pro-duzione.
Il raccolto d e l 1 8 9 4 f u di ettol. 5 , 5 7 £ , 2 0 0 , con un rapporto centesimale c o l raccolto del 1 8 9 3 del-l' 8 6 p e r cento.
L a produzione media p e r ogni ettaro di terreno risultò massima, cioè di ettol. 2 2 , 8 8 nella L o m b a r -dia, e m i n i m a , cioè di ettolitri 6,24, n e l l ' U m b r i a .
La produzione dell' orzo è slata inferiore del 9 per cento alla media dei cinque anni precedenti. In totale fu di ettol. 2 , 8 3 6 , 5 7 5 c o n un lieve aumento sul 1893.
Il raccolto del granturco nell' anno corrente, r i -sultò deficiente assai, inferiore cioè di 2 7 per cento al raccolto m e d i o delle ultime cinque c a m p a g n e e di 3 4 p e r cento a quello del 1 8 9 3 , c h e fu di e t -tolitri 2 9 , 1 6 8 , 3 5 2 mentre nel 1 8 9 4 è stato di soli etto'itri 1 9 , 2 9 9 , 7 3 7 .
La media p e r ettaro è stata nel 1893 di ettolitri 1 5 , 1 9 ; la superficie coltivata di ettari 1 , 9 1 9 , 8 0 0 .
La produzione massima si è ottenuta in L o m bardia (ettol. 1 9 , 9 3 p e r ettaro) e la minima in S i -cilia (ettol. 9 ) .
Il peso m e d i o d e l raccolto del 1 8 9 3 è risultato: di 7 5 chilog. p e r ettolitro in L o m b a r d i a , ne! V e -neto e in Sicilia ; di 7 4 in Piemonte, nell' Emilia e nella regione meridionale mediterranea ; di 7 2 in L i g u r i a , M a r c h e ed Umbria ; di 71 nel L a z i o e nella regione m e r i d i o n a l e adriatica ; di 6 8 in Toscana e Sardegna ; di 7 4 in tutto il R e g n o .
L ' esportazione del grano è s e m p r e di poco m o -mento, e così pure quella della farina. Conserva invece ancora qualche importanza quella dei legumi secchi e delle altre granaglie, con un aumento, dopo la diminuzione avveratasi nelle tre c a m p a g n e p r e -cedenti ; poiché siamo discesi da tonnellate 5 9 , 1 7 5 nel 1 8 9 0 - 9 1 , a 3 9 , 7 7 5 nel 1 8 9 1 - 9 2 ed a 24,691 nel 1 8 9 2 9 3 per risalire a 4 5 , 7 6 2 louu. nel 1 8 9 5 - 9 4 .
Il debito ipotecario ai 31 dicembre 1893
L ' a c c e r t a m e n t o generale del debito pubblico i p o -tecario gravante la proprietà fondiaria del R e g n o , venne fatto nel 1 8 7 1 . In questo accertamento e nelle situazioni annuali successive non v e n n e tenuto conto n è delle iscrizioni di rettifica dei nomi dei creditori o debitori o nella indicazione dei beni ipotecali, nè di quelli c h e risultarono ripetute p e r lo stesso credito, o accese per a g g i u n g e r e altri beni a quelli già ipotecati, o per trasportare la ipoteca da uno ad altro i m m o b i l e senza indicazione di s o m m a .