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Effetto Allee

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Academic year: 2021

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(1)

Effetto Allee

L’effetto Allee `e descritto dall’equazione

(1) x0(t) = kx

1 − x C

 x A − 1

L’equazione descrive matematicamente l’evoluzione della densit`a di popolazione di una specie sessuata che interagisce con l’ambiente circostante. La costante k `e il tasso di riproduzione, che descrive la velocit`a di crescita della popolazione in assenza di limitazioni. La costante C `e la capacit`a di carico, ovvero la densit`a massima di popolazione che l’ambiente pu`o nutrire. Infine, a bassa densit`a una popolazione sessuata pu`o estinguersi per la rarit`a degli incontri fertili; A rappresenta la densit`a minima di popolazione perch´e gli incontri fertili siano sufficienti a mantenere un tasso di crescita effettivo positivo. Supponiamo quindi che 0 < A < C, per avere soluzioni stabili non banali, cio`e perch´e l’ambiente sia in grado di sostenere una popolazione superiore alla densit`a minima.

Risolveremo esplicitamente l’equazione per i valori dei parametri k = 1, A = 1, C = 2.

Consideriamo quindi il problema di Cauchy

(x0(t) = x 1 −x2 (x − 1) , x(0) = x0.

Le soluzioni costanti sono x = 0, x = 1 ed x = 2. Separando le variabili e integrando si ottiene Z x(t)

x0

2

ξ(2 − ξ)(ξ − 1)dξ = Z t

0

dτ Poich´e l’integrando si riscrive come

2

ξ(2 − ξ)(ξ − 1) = −1 ξ − 1

ξ − 2 + 2 ξ − 1, si ottiene

 log

(ξ − 1)2 ξ(ξ − 2)

x(t) x0

= t, ovvero

log

(x(t) − 1)2 x(t)(x(t) − 2)

x0(x0− 2) (x0− 1)2

= t.

Poich´e le curve soluzione non possono oltrepassare le rette corrispondenti alle soluzioni costanti, il segno di x(t)(x(t)−2)(x(t)−1)2 `e costante nel tempo, e quindi

(x(t) − 1)2 x(t)(x(t) − 2)

x0(x0− 2) (x0− 1)2 > 0

per x0 6∈ {0, 1, 2}, ovvero possiamo togliere il modulo. Passando agli esponenziali ci riconduciamo all’equazione

(2) x20− 2x0− (x0− 1)2etx2− 2 x20− 2x0− (x0− 1)2etx + x0(x0− 2) = 0.

Osserviamo che il coefficiente di x2 `e strettamente negativo per ogni t ≥ 0, infatti (3) x20− 2x0− (x0− 1)2et= et − (1 − e−t)x20+ 2(1 − e−t)x0− 1 ed il secondo membro `e un polinomio di secondo grado in x0 sempre negativo.

1

(2)

Perci`o possiamo dividere l’equazione (2) per il coefficiente di x2 ottenendo

(4) x2− 2x + x0(x0− 2)

x20− 2x0− (x0− 1)2et = 0.

Risolvendo l’equazione di secondo grado si ottiene, dopo qualche passaggio,

(5) x(t) = 1 ± |x0− 1|

p(x0− 1)2− x0(x0− 2)e−t; la verifica della condizione iniziale implica

(6) x(t) = 1 + x0− 1

p(x0− 1)2− x0(x0− 2)e−t.

Si osservi che il termine sotto radice `e sempre positivo, essendo l’opposto del termine in (3).

Studiamo infine il comportamento asintotico per t → +∞: si ottiene

t→+∞lim x(t) = 1 + x0− 1

|x0− 1| =

(2 x0> 1 0 0 < x0< 1 Studiamo poi la derivata prima di x(t):

x0(t) = − x0(x0− 1)(x0− 2) (x0− 1)2− x0(x0− 2)e−t3/2,

Conclusioni: se 0 < x0 < 1, cio`e se la densit`a di popolazione `e sotto la soglia minima, la popolazione stessa tende a d estinguersi. Se x > 1 la popolazione tende a stabilizzarsi sul valore di soglia 2. I valori 0,1,2 corrispondono a soluzioni costanti.

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