• Non ci sono risultati.

Matematica Discreta Lezione del giorno 9 gennaio 2009 Partizioni e numeri di Stirling

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Matematica Discreta Lezione del giorno 9 gennaio 2009 Partizioni e numeri di Stirling"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Matematica Discreta

Lezione del giorno 9 gennaio 2009 Partizioni e numeri di Stirling

Dato un insieme non vuoto A, si chiama partizione di A un qualunque insieme di sottoinsiemi di A che soddisfano le seguenti proprietà:

1) sono sottoinsiemi non vuoti

2) a 2 a 2 sono disgiunti, cioè non hanno elementi in comune 3) la loro unione coincide con l’insieme A

Esempi:

1) Se A={1,2,3,4,5,6,7}, esempi di partizioni di A sono:

{{1},{2,3,4},{5},{6,7}}

{{1,2,3,7},{6},{4,5}}

{{1,3,5,7}, {2,4,6,}}

(la prima è una partizione di A in 4 sottoinsiemi, la seconda in 3 sottoinsiemi, la terza in 2 sottoinsiemi)

2) Se A è l’insieme dei numeri naturali, esempi di partizioni di A sono:

{{numeri naturali pari}, {numeri naturali dispari}}

{{1,2},{3,4},{5,6},…….}

(la prima è una partizione di A in 2 sottoinsiemi, la seconda in un numero infinito di sottoinsiemi) Sia ora A un insieme finito di cardinalità n, e consideriamo le partizioni di A in m sottoinsiemi (dove m è un naturale fissato): ovviamente m può avere valore minimo m=1 e valore massimo m=n.

Il numero di tutte le possibili partizioni di A in m sottoinsiemi è chiamato numero di Stirling ed è indicato con S(n,m) (sempre con 1mn).

Calcoliamo alcuni valori di S(n,m).

Per i valori estremi m=1 ed m=n si ha S(n,1)=1 (vi è una sola partizione di A in 1 sottoinsieme, in cui questo sottoinsieme è A stesso) e si ha S(n,n)=1 (vi è una sola partizione di A in n sottoinsiemi, in cui ognuno di questi sottoinsiemi contiene un singolo elemento di A).

Si ha S(3,2)=3: infatti se per esempio A={a,b,c} ha cardinalità n=3, le partizioni possibili di A in 2 sottoinsiemi sono le 3 seguenti:

{{a},{b,c}} , {{b},{a,c}} , {{c},{a,b}}.

Si ha invece S(4,2)=7 perché se per esempio A={a,b,c,d} ha cardinalità n=4, le partizioni possibili di A in 2 sottoinsiemi sono le 7 seguenti:

{{a},{b,c,d}} , {{b},{a,c,d}} , {{c},{a,b,d}}, {{d},{a,b,c} , {{a,b},{c,d}} , {{a,c},{b,d}}, {{a,d}, {b,c}}

Possiamo sistemare i numeri di Stirling S(n,m) nel triangolo di Stirling, in cui nella generica riga numero n vi sono i valori con n fissato ed m che varia da 1 a d n. Tenendo conto che i valori estremi di ogni riga sono =1, si ha:

S(1,1)=1

S(2,1)=1 S(2,2)=1

S(3,1)=1 S(3,2)=3 S(3,3)=1

S(4,1)=1 S(4,2)=7 S(4,3)=? S(4,4)=1

S(5,1)=1 S(5,2)=? S(5,3)=? S(5,4)=? S(5,5)=1

e così via.

(2)

Vi è una relazione molto stretta fra i numeri di una riga e quelli della riga precedente, che può servire per calcolare facilmente i numeri di Stirling, espressa dalla seguente formula:

S(n+1,m) = S(n,m-1)+mS(n,m)

Dimostrazione della formula:

S(n+1,m) é il numero delle partizioni di un insieme di cardinalità n+1 in m sottoinsiemi; sia quindi A={a

1

, a

2

, …. , a

n

, a

n+1

} un insieme di cardinalità n+1. Poniamo poi B=A-{a

n+1

}: B ha cardinalità n.

Le partizioni di A in m sottoinsiemi possono essere suddivise in 2 categorie:

1) le partizioni in cui l’elemento a

n+1

è da solo in uno dei sottoinsiemi della partizione

2) le partizioni in cui l’elemento a

n+1

è insieme con altri elementi in uno dei sottoinsiemi della partizione

Le partizioni della categoria 1) si ottengono scegliendo una partizione di B in m-1 sottoinsiemi (tale scelta si può effettuare in S(n,m-1) modi diversi) e poi aggiungendo il sottoinsieme {a

n+1

}: quindi le partizioni della categoria 1) sono in numero di S(n,m-1).

Le partizioni della categoria 2) si ottengono scegliendo una partizione di B in m sottoinsiemi (tale scelta si può effettuare in S(n,m) modi diversi) e poi inserendo l’elemento a

n+1

in uno degli m sottoinsiemi della partizione (questa scelta si può effettuare in m modi diversi): quindi, per il principio delle scelte multiple, le partizioni della categoria 2) sono in numero di mS(n,m).

Il numero totale S(n+1,m) delle partizioni dell’insieme A di cardinalità n+1 in m sottoinsiemi si ottiene sommando il numero delle partizioni delle 2 categorie, e si ottiene la formula voluta.

La formula permette di calcolare tutti i numeri di Stirling di una riga, conoscendo quelli della riga precedente. Per esempio:

S(4,3)=S(3,2)+3S(3,3)=6 (tale valore completa la riga numero 4);

S(5,2)=S(4,1)+2S(4,2)=15, S(5,3)=S(4,2)+3S(4,3)=25 e così via per completare la riga numero 5, etc……

Numero delle funzioni surgettive fra insiemi finiti

Siano A,B insiemi finiti con A=n, B=m, e contiamo il numero delle possibili funzioni surgettive f : A  B.

Sappiamo che se n<m tale numero è 0. Supponiamo dunque nm .

Data una funzione surgettiva f : A  B, da essa si può ricavare una partizione di A in m sottoinsiemi, ponendo in ciascuno degli m sottoinsiemi quegli elementi di A che hanno lo stesso corrispondente in B.

Per esempio se n=6, m=3, A={1,2,3,4,5,6}, B={1,2,3} e se f : A  B è definita ponendo:

f(1)=1, f(2)=1, f(3)=2, f(4)=3, f(5)=3, f(6)=3

si ricava una partizione di A in 3 sottoinsiemi {{1,2}, {3}, {4,5,6,7}}; schematizzando:

{1,2}1, {3}2, {4,5,6}3.

Ma se fissiamo una partizione di A in m sottoinsiemi, e costruiamo la corrispondente funzione surgettiva f : A  B (associando agli elementi di uno stesso sottoinsieme di A lo stesso elemento di B) non otteniamo una sola possibile funzione surgettiva, ma diverse funzioni surgettive.

Per esempio, se A,B sono come sopra, la partizione precedente {{1,2}, {3}, {4,5,6}} non determina solo la funzione f definita nell’esempio, ma anche la funzione g: A  B definita ponendo:

g(1)=2, g(2)=2, g(3)=3, g(4)=1, g(5)=1, g(6)=1 con schema:

{1,2}2, {3}3, {4,5,6}1.

(3)

Oltre f,g è evidente che possiamo costruire altre funzioni surgettive, in cui si cambia “l’ordine” in cui sono disposti gli elementi di B per definire le immagini degli elementi di A.

In generale quindi, per ottenere una funzione surgettiva f : A  B si deve fissare una partizione di A in m sottoinsiemi (tale scelta si può effettuare in S(n,m) modi diversi) e, fissata tale partizione, scegliere una permutazione degli elementi di B per definire le immagini degli elementi di A (con la regola che elementi dello stesso sottoinsieme della partizione hanno la stessa immagine in B).

Poiché questa seconda scelta (fissata la prima scelta) si può effettuare in m! modi diversi, per il principio delle scelte multiple il numero delle funzioni surgettive da un insieme di cardinalità n in un insieme di cardinalità m (con nm) è il prodotto m!S(n,m).

Esempio: il numero delle funzioni surgettive da un insieme di cardinalità 4 in un insieme di

cardinalità 3 è il prodotto 3!S(4,3)=66=36 .

Riferimenti

Documenti correlati

Dato un grafo qualunque (non necessariamente un grafo associato ad una mappa geografica), se V è l’insieme dei vertici del grafo e se C è un insieme astratto, una colorazione del

Nella definizione più formale di grafo, abbiamo detto che esiste una funzione (detta funzione di adiacenza) dall’insieme A degli archi all’insieme V 2 di tutti gli insiemi

- nei cammini di lunghezza minima fra coppie di vertici coinvolti in tale accoppiamento, si costruiscono archi “gemelli” di quelli originali e si

complessità di un algoritmo A è la funzione f(n) della dimensione n dell’input che coincide con il numero di operazioni elementari eseguite da A quando l’input ha dimensione n, nel

Le partizioni della categoria 2) si ottengono scegliendo una partizione di B in m sottoinsiemi (tale scelta si può effettuare in S(n,m) modi diversi) e poi inserendo l’elemento a n+1

Il primo caso (in ordine di difficoltà) era il caso n=6: si trattava (se possibile) di costruire un piano con n 2 +n+1=6 2 +6+1=43 punti, e con 43 rette (ognuna contenente

Useremo (come già visto in alcuni esempi precedenti) i seguenti simboli per indicare gli insiemi numerici più comuni: N è l’insieme dei numeri interi &gt;0, detti numeri naturali; Z

1) La definizione delle operazioni di somma a+b e prodotto ab fra 2 generici numeri naturali a,b (entrambe con risultato uguale ad un numero naturale) , con le relative proprietà:.