• Non ci sono risultati.

Matematica Discreta Lezione del giorno 6 aprile 2009

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Matematica Discreta Lezione del giorno 6 aprile 2009"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Matematica Discreta

Lezione del giorno 6 aprile 2009

Un’operazione in un insieme A può essere definita:

- in modo implicito: dati 2 operandi variabili a,b in A si definisce un’operazione ponendo ab = ………

dove dopo il segno di eguaglianza vi è una “formula” nelle variabili a, b che permette di calcolare il risultato, dati gli operandi a,b.

Per esempio potremmo definire un’operazione nell’insieme N dei numeri naturali ponendo:

ab = a + b + ab

Se volessimo allora calcolare in particolare 32 dovremmo calcolare:

32 = 3 + 2 + 32 = 11

- in modo esplicito (tale modalità è praticabile solo nel caso in cui l’insieme A sia finito): per ognuna delle possibili coppie di operandi a,b in A si indica esplicitamente il risultato ab (che deve essere un unico elemento di A)

Per esempio nell’insieme A = {a, b, c} di cardinalità 3, possiamo definire un’operazione indicando, per ognuna delle 9 coppie possibili di operandi in A, il risultato nel modo seguente:

aa=b, bb=b, cc=a, ab=c, ba=a, ac=b, ca=c, bc=a, cb=a

Si può rendere la definizione esplicita di una operazione (definita in un insieme finito A di cardinalità n) utilizzando una tavola operazionale, la quale è una matrice quadrata di n2 caselle disposte in n righe e n colonne, facendo corrispondere alle righe e alle colonne ordinatamente gli elementi di A (in un ordine prefissato), e inserendo in ogni casella il risultato ab, dove a è l’operando corrispondente alla riga della casella, e b è l’operando corrispondente alla colonna della casella.

Nell’ultimo esempio, l’operazione definita nell’insieme A = {a, b, c} di cardinalità 3 avrebbe la seguente tavola operazionale 3x3 (rispetto all’ordine prefissato a,b,c):

a b c a

b c

Alcune proprietà dell’operazione si possono riflettere in proprietà della tavola operazionale: per esempio la proprietà commutativa equivale alla proprietà che la tavola operazionale sia simmetrica rispetto alla diagonale principale \ (sinistra alto – destra basso), nel senso che caselle simmetriche rispetto a tale diagonale hanno eguale contenuto.

Proprietà associativa.

Un’operazione definita nell’insieme A è associativa se, comunque presi gli elementi a,b,cA, si ha:

(ab)c = a(bc)

E’ ben noto che le operazioni di somma e prodotto nell’insieme dei numeri naturali sono associative, in quanto (a+b)+c=a+(b+c), (ab)c=a(bc), comunque dati i numeri naturali a,b,c.

Invece l’operazione di elevamento a potenza ab=ab non è associativa perché, dati i numeri naturali a,b,c, non è sempre vero che i seguenti risultati sono uguali:

(ab)c= (ab)c=(ab)c=abc a(bc)= a(bc) =a(bc)

b c b

a b a

c a a

(2)

L’operazione definita in modo implicito nell’insieme dei numeri naturali da:

ab = a+b+ab

è associativa, perché i seguenti 2 risultati sono uguali:

(ab)c= (a+b+ab)c=(a+b+ab)+c+(a+b+ab) c=a+b+ab+c+ac+bc+abc a(bc)= a(b+c+bc)= a+(b+c+bc)+a(b+c+bc)= a+b+c+bc+ab+ac+abc

L’operazione definita sopra in modo esplicito nell’insieme A={a,b,c} non è associativa perché per esempio (ab)c=cc=a è diverso da a(bc)=aa=b.

Elemento neutro.

In un insieme A in cui è definita un’operazione , si dice che l’elemento eA è neutro se per ogni xA si ha xe=ex=x.

Notiamo che se esiste un elemento neutro, esso è unico: infatti se e, e’ sono elementi neutri, allora ee’=e’ (perché e è neutro), ee’=e (perché e’ è neutro) quindi e=e’ (per l’unicità del risultato di una operazione).

L’elemento neutro può esistere (per esempio nell’insieme dei numeri naturali rispetto all’operazione di prodotto l’elemento neutro è il numero 1), ma può anche non esistere: per esempio nell’insieme dei numeri naturali rispetto all’operazione di elevamento a potenza ab=ab non esiste elemento neutro (il numero 1 funziona da neutro solo come secondo operando, perché x1=x1=x, ma non come primo operando perché 1x=1x=1 per ogni x).

Riferimenti

Documenti correlati

Tale test di primalità “ingenuo” si può rendere anche più efficiente con vari accorgimenti, ma fino a pochi anni fa non era stato trovato nessun test di primalità di

Il nostro obiettivo è quello di calcolare (nel caso peggiore) il numero di divisioni effettuate nell’algoritmo Euclideo, come funzione della

Se a,b sono 2 elementi (di natura arbitraria, nello stesso insieme o in insiemi diversi ed anche possibilmente coincidenti fra loro) la coppia ordinata (a,b) con primo

1) La definizione delle operazioni di somma a+b e prodotto ab fra 2 generici numeri naturali a,b (entrambe con risultato uguale ad un numero naturale) , con le relative proprietà:.

Le partizioni della categoria 2) si ottengono scegliendo una partizione di B in m sottoinsiemi (tale scelta si può effettuare in S(n-1,m) modi diversi) e poi inserendo l’elemento a n

Gli elementi x,y sono detti operandi (l’elemento x è il primo operando, l’elemento y è il secondo operando), mentre l’elemento f(x,y) è detto risultato dell’operazione

1) Gli insiemi Z, Q, R (rispettivamente dei numeri interi relativi, dei numeri razionali relativi e dei numeri reali relativi) sono monoidi (commutativi) rispetto all’operazione

Quindi in tutti i gruppi finiti elevando qualunque elemento alla cardinalità del gruppo si ottiene sempre l’elemento neutro ed il periodo di ogni elemento è divisore della