Corso Chimica Inorganica
“CCS Chimica”
Chimica dell’Azoto
Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
hhttp://iscamap.chem.polimi.it/citterio/it/education/inorganic-chemistry-introduction/inorganic-chemistry-lessons/
Azoto
Be
Mg Ca
Sr Rb
K Na Li
H
I A
II A B
Al Ga In
III A
Sn C
Si Ge
IV A
Sb As P
N
V A
Te Se S O
I Cl
Br
VI A F VII A
VIII A
Ne
Kr Ar
Xe
Costituisce il 78% v/v dell’atmosfera E’ l’elemento più impiegato in sintesi Abbondanza 19 ppm (33 elemento) Azoto = senza vita (Lavoisier)
“Nitrogen” = da nitrato (Chapal)
Derivati dell’Azoto: Configur. Elettronica
N Configurazione elettronica: 1s
22s
22p
3Numeri di ossidazione: da - 3 fino a + 5
Elettronegatività: 3.0 (terzo elemento dopo F e O)
Raggiunge l’ottetto in vari modi e forma una varietà di composti:
Acquisto di 3 elettroni a formare ioni nitruro (azoturo) (N
3‾ )
Formazione di coppie elettroniche di legame o di non legame :
NH
3(legami semplici); -N=N- (legami doppi); :N≡N: (legame triplo) :NR
3(R = alchile, alogeno, ..); R-NO
2; R-C≡N:
Formazione di legami e acquisto di elettroni: per. es. ione NH
2‾
Formazione di legami con cessione di 2 elettroni (base di Lewis):
H
3N: + H + → NH
4+ R
3N: + R-X → R
4N + X - (ammonio) Solo raramente l’ottetto non viene raggiunto o superato:
• Composti paramagnetici (legami a 3 elettroni):
•N=O;
•NO
2; R
2NO
•• Esistono evidenze in condizioni estreme di intermedi con 5 legami
Numeri di Coordinazione dell’Azoto
CN Esempi
0 Atomi N (Fase gas : alta T, bassa P)
1 N
2, NO, NNO, RC≡N
2 (lineare) NO
2+, NNO, NNN-; complessi η
1-N
2, complessi η
1-NO, complessi η
2-N
(piegato) NO
2, [NO
2] ‾, [NH
2] ‾, HNNN, RNCO, N
2F
2, ciclo-CH
2NN 3 (planare) NO
3‾, N
2O
4; RNO
2, N(SiR
3)
3, complessi η
3-N
(piramidale) NH
3, NR
3, NH
2OH , N
2H
4, (forme a T) complessi η
3-N
4 (tetraedrico) NH
4+, R
4N
+, H
3N→BF
3, complessi NR
3, N-ossidi, N-S, (angolare) AlN, complessi η
4-N
5 (piramidale quadr.) complessi η
5-N 6 (ottaedrico) MN (azoturi)
(prisma trig.) [NCo
6(CO)
15] ‾
8 (cubico) Azoturi ternari anti CaF
2Aree di Predominanza per l’Azoto
0 7 14 pH 0.0
-1.0 1.0 E° (V )
N
2NH
3NH
4+NO
3-NO
3‾ + 6 H
++ 5e ‾
a1/2 N
2+ 3 H
2O
1/2 N
2+ 4 H
++ 3e ‾
aNH
4+1/2 N
2+ 3 H
++ 3e ‾
aNH
3E° = 1.22 V
E° = 0.28 V
NH
4+ aNH
3+ H
+pK
a= 9.2
Potenziali di Riduzione Standard in Funzione del Numero di Elettroni Trasferiti a N 2
0 1 2 3 4 5 6 N
2H
2•N
2H
E (V)
-3
-2
-1
1e
-4e
-6e
-1H
+4H
+6H
+2e
-2H
+No. di elettroni forniti
N
22NH
3N
2H
4pH = 7
Termodinamica del Trasferimento Elettronico a Dare Ammoniaca
∆H = - ve
∆S = - ve
∆G = - ve
Processi spontanei a bassa temperatura
∆G = ∆H – T∆ S
N
2(g) + 3 H
2(g) a 2 NH
3(g) ; ∆H < 0 ∆H
f(NH
3) = -46 kJ·mol
-1S
N2= 192 J·mol
-1·K
-1S
H2= 130 J·mol
-1·K
-1S
NH3= 193 J·mol
-1·K
-1Fissata la T dato che:
∆G
reaz= -RT·ln K
eq= f(T)
Il sistema è ordinante (minor numero di moli nei prodotti → ∆S < 0).
La termodinamica ci dice se la reazione può avvenire.
N
2(g) + 3 H
2(g) a 2 NH
3(g) ; ∆H = -92 kJ·mol
-1∆S = -199 J ·mol
-1·K
-1-2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7
-3 -2 -1 0 1 2 3 4 5
N
2O
4NO
3‾ H
+/ 1/2H
2+ 0.00 V
Fe
3+/ Fe
2++ 0.77 V
Zn
2+/ Zn - 0.76 V
NO
HNO
2H
2N
2O
2N
2O
NH
4++
N
2H
5+
NH
3OH
N
2HN
3N°. Ossid.
Volt
equiv.
Potenziali Redox di Derivati dell’Azoto (E°/V, pH 0)
NH
4+N
2H
5+NH
3OH
+N
2N
2O NO HNO
2N
2O
4NO
3-1.28 1.41 -1.87 1.77 1.59 1.00 1.07 0.79
-0.23
-0.05 1.41 0.94
1.03
H
2N
2O
2HN
31.35 0.37 0.86
0.96 -3.09
2.65 0.71
0.69
stati di ossidazione - 3 - 2 - 1 1/3 0 + 1 + 2 + 3 + 4 + 5
pH 0
Potenziali Redox di Derivati dell’Azoto (E°/V, pH 14)
NH
3N
2H
4NH
2OH N
2N
2O NO NO
2-N
2O
4NO
3-0.1 0.73 -3.04 0.94 0.76 -0.46 0.88 -0.86
-1.16
-1.05 0.15
H
2N
2O
2N
3-0.42 - 0.76 - 0.14
0.01 -2.50
1.52 0.18
- 0.2
stati di ossidazione - 3 - 2 - 1 -1/3 0 + 1 + 2 + 3 + 4 + 5
pH 14
Residui
NH
4+NO
2-NO
3-Riduzione NO
3-Consumo piante
Acque sotterranee Fissazione
biologica
NO
Denitrificazione Fissazione
Industriale
Azoto atmosferico
Azoto originario
Fissazione micellare
Nitrificazione
Minerali argille
N
2Precipitazione
Mineralizazione
Dilavamento
Ciclo dell’Azoto
‘Fissazione di N
2: conversione in utili composti per le plante
Enzima Nitrogenasi in
legumi converte N
2a NH
3Ciclo dell’Azoto (1)
Il ciclo dell’azoto rappresenta uno dei più importanti cicli nutritivi che si incontrano nell’ecosistema terrestre. L’azoto viene usato da parte degli organismi viventi per produrre un vasto numero di molecole organiche complesse, quali amminoacidi, proteine e acidi nucleici. Il maggior
serbatoio di azoto si trova nell’atmosfera sotto forma di gas (N
2).
La quantità di azoto stoccato è circa un milione di volte superiore al quantitativo totale contenuto negli organismi viventi. Altri serbatoi
rilevanti di azoto includono la materia organica nel suolo e negli oceani.
Nonostante la sua abbondanza nell’atmosfera, l’azoto è spesso il
nutriente più limitante per la crescita delle piante. Ciò avviene perché la maggior parte delle piante può incorporare azoto solo in due forme: ione ammonio (NH
4+) e ione nitrato (NO
3‾).
La maggior parte delle piante recuperano l’azoto dal nitrato inorganico delle soluzioni nel suolo. Lo ione ammonio viene usato meno da parte delle piante perché in alta concentrazione è tossico. Gli animali ricevono l’azoto necessario per il metabolismo, crescita, e riproduzione
consumando materia organica vivente o morta contenente molecole
composte in parte di azoto.
Ciclo dell’Azoto (2)
In molti ecosistemi l’azoto è principalmente stoccato sotto forma di
materia organica vivente e morta. Questo azoto organico è convertito in inorganico quando entra nel ciclo biogeochimico attraverso la
decomposizione. I decompositori, presenti nello strato superficiale del suolo, modificano chimicamente l’azoto organico in ammoniaca (NH
3) o sali di ammonio (NH
4+). Il processo è conosciuto come mineralizzazione e a promuoverlo sono una serie di agenti: batteri, attinomiceti e funghi.
Lo ione ammonio è assorbito sulle superfici di particelle di argilla nel suolo (colloidi del suolo), in un processo detto fissazione micellare. Lo ione NH
4+viene rilasciato dal colloide via scambio cationico e
funzionalizzato da batteri autotrofici (Nitrosomonas) in ione nitrito (NO
2‾ ) e questo da parte di altri batteri (Nitrobacter) in ione nitrato (NO
3‾ ). Si tratta di ossidazioni note complessivamente come nitrificazione.
E’ da tener presente che lo ione nitrato è molto solubile ed è facilmente perso dal suolo per dilavamento nel sistema idrogeologico fino
all’oceano, dove viene riconvertito in azoto per denitrificazione.
Ciclo dell’Azoto (3)
La denitrificazione è anche comune in suoli anaerobici da parte di batteri eterotrofi. Il processo di denitrificazione implica la riduzione del nitrato in azoto (N
2) o ossido nitroso (N
2O), gas che diffondono nell’atmosfera. I batteri usano la reazione come rifornimento di ossigeno (respirazione).
Una piccola proporzione di azoto entra dall’atmosfera nel suolo tramite la pioggia per effetto dei fulmini. Una quantità nettamente superiore
(140·10
6m
3/anno) viene invece fissata biochimicamente da micro-
organismi specializzati del suolo quali, batteri, attinomiceti e cianobatteri.
Membri della famiglia delle leguminose e altri tipi di piante formano relazioni mutualistiche simbiotiche con batteri azotofissatori. In cambio dell’azoto, i batteri ricevono dalle piante carboidrati e strutture
specializzate (noduli) nelle radici dove possono vivere in un ambiente umido e anossico.
Le attività umane hanno gravemente alterato il ciclo naturale dell’azoto.
Ciclo dell’Azoto (4)
I principali processi implicati nell’alterazione del ciclo dell’azoto sono:
L’applicazione di fertilizzanti azotati alle coltivazioni ha causato un aumento nella velocità di denitrificazione e dilavamento dei nitrati nelle acque sotterranee. Questo azoto finisce in fiumi, laghi, estuari, mari provocando fenomeni di eutrofizzazione (crescita esplosiva di alghe con diminuzione di O
2nell’acqua e moria di pesci).
Un aumentato deposito di azoto da sorgenti atmosferiche per processi di combustione (da combustibili o incendi) con
contemporaneo passaggio di parte dell’azoto immagazzinato in tali sistemi organici solidi o liquidi.
Deiezioni animali. Gli allevamenti immettono grosse quantità di ammoniaca (ed altri gas serra) nell’ambiente tramite i relativi rifiuti.
Questo azoto entra nel suolo e nel ciclo idrologico per dilavamento, scorrimento sotterraneo e sbocco in superficie.
Dilavamenti da acque di fogna o trattamenti biologici.
Proprietà Chimico-Fisiche dell’Azoto Molecolare (N 2 )
Distanza interatomica
Potenziale di ionizzazione Energia di dissociazione N≡N Frequenza vibrazionale (gas) Affinità elettronica
Affinità protonica Solubilità:
in acqua
in benzene
1.095 Å 15.058 eV 942 kJ·mol
-12231 cm
-1-1.8 eV 5.12 eV
1.7× 10
-2cm
3/cm
-31.11 × 10
-1cm
3/cm
-3• N
2è una Base molto debole - Nessuna interazione con acidi forti
• L’idrogenazione dell’N
2è molto endotermica.
T.A.Bazhenova, A.E.Shilov, Coord. Chem. Rev. 144 (1995) 69-145
Orbitali Molecolari della Molecola di N 2
LUMO
HOMO
22.9 eV
(vacante) +7.3 eV
(vacanti degeneri) - 15.6 eV
(2 elettroni)
–18.7 eV (2 elettroni) – 39.5 eV (2 elettroni)
-17.1eV
(4 elettroni degeneri)
ORDINE DI LEGAME = (6-0)/2 = 3
aria
NaOH
NaOH + H
2O → idrataz.
NaOH + CO
2→ NaHCO
3compressore 50-100 atm
Scambiatori di calore compressore
150-220 Atm
ugello
tubo di ritorno dell'aria serpentina di decom- pressione
Distillazione frazionata
Azoto b.p. - 196 °C vapore Argon b.p. - 185.7 °C (miscela) Ossigeno b.p. - 183 °C residuo liq.
N
2,O
2Gas nobili CO
2H
2O
b
o
o’
aria liquida
Dewar di raccolta
Ottenimento di N 2 puro per Condensazione
seguita da Distillazione Frazionata dell'Aria
Distillazione Frazionata dell’Aria
N N N
M N
η
1µ(bis-η
1) µ(bis-η
2) η M
2(più comuni)
M←N≡N: M← N≡N→M M←
Azoto Molecolare e Suoi Complessi con MT
• L’azoto molecolare (N
2) è un gas inerte diatomico (p.f. 63.1 K; p.e.
77.3 K) costituente il 78% dell’atmosfera terrestre.
• Dissocia difficilmente in atomi: N
2 (g)→ 2 N ∆H° = 944.7 kJ·mol
-1(tale energia risulta essere circa 6 volte superiore all’energia del legame semplice N-N, a differenza del legame C≡C che presenta una energia solo 2.5 volte quella di C-C).
• E’ poco reattivo in quanto presenta una configurazione
elettronica esterna (O.M.) molto stabile (alto IP e bassa A.E.) : π
2π
2σ
2I.P. = 1496 kJ·mol
-1σ∗ A.E. = 5 kJ·mol
-1• E’ isoelettronico di CO e C
2H
2e può formare (con minore
efficienza) complessi con metalli di transizione (si comporta da
legante σ datore e π accettore – complessi η-1 e η-2)
Na/Hg, PR
3H
2O
H
2O
2I complessi di N
2sono importanti nella conversione di N
2in NH
3(nitrogenasi batterica e nella sintesi chimica per catalisi con Fe).
Complessi dell’Azoto (2)
Date le limitate capacità complessanti dell’azoto molecolare, i complessi con questa molecola vengono sintetizzati secondo tre vie principali :
Spostamento di leganti labili (CO, PR
3, H
2O) con N
2(processo spesso reversibile)
[Ru(NH
3)
5(H
2O)]
2++ N
2a H
2O + [Ru(NH
3)
5(N
2)]
2+ Riduzione di un complesso in presenza di N
2ed adatto legante WCl
4(PR
3) + 2 N
2cis-[W(N
2)
2(PR
3)
4]
Conversione in N
2di leganti idrazinici (N-N) o diazenici (N=N) RuCl
3+ NH
2NH
2[Ru(NH
3)
5(N
2)]
2+(1965) [Mn(η
5-C
5H
5)(CO)
2(N
2H
4)] [Mn(η
5-C
5H
5)(CO)
2(N
2)]
Ossidazioni di ammoniaca legata.
[Os(NH
3)
5(N
2)]
2++ HNO
22 H
2O + [Os(NH
3)
4(N
2)
2]
2+Azoturi (o Nitruri)
L’azoto si combina con quasi tutti gli Elementi in composti binari, talvolta a stechiometria variabile: per es. MnN, Mn
6N
5, Mn
3N
2, Mn
2N, Mn
4N
Preparazione:
a) dagli Elementi: 3Ca + N
2→ Ca
3N
2b) Riduzione degli ossidi in presenza di N
2: Al
2O
3+ 3C + N
2→ 2AlN + 3CO
c) Riduzione degli alogenuri in presenza di N
2: 2ZrCl
4+ 4H
2+ N
2→ 2ZrN + 8HCl
d) per reazione di Metalli con NH
3: 3Mg + 2NH
3{900°} → Mg
3N
2+ 3H
2e) per decomposizione degli amiduri di metalli:
3Zn(NH
2)
3→ Zn
3N
2+ 4NH
3I composti azoturi vengono classificati in:
salini — covalenti — tipo grafite/diamante — metallici
Azoturi Metallici
• Azoturi Salini : Contengono lo ione N
3-; si ottengono per
trattamento di metalli elettropositivi del I e II gruppo con azoto a caldo, per corrosione con NH
3, da amiduri (NH
2-) e da ossidi.
Hanno comunemente stechiometria definita, per. es. Li
3N, Cu
3N, Ag
3N; M
3N
2(M = Be, ….. Ba, Zn, Cd, Hg)
• Azoturi Covalenti : Azoto legato a elementi di elettronegatività simile (C, P, ecc.). Tipici sono (CN)
2- cianogeno, P
3N
5, As
4N
4, S
2N
2, S
4N
4.
3 Ca + N
2→ Ca
3N
23 Mg + 2 NH
3→ Mg
3N
2+ 3 H
2Al
2O
3+ 3 C + N
2→ 2 AlN + 3 CO Ca(NH
2)
2→ CaN
3+ NH
3Li
ILi
ILi
II1.04 Å
2.13 Å
3.88 Å
N
Li
Struttura antifluorite
NAzoturi Metallici (2)
• “Analoghi del diamante” :
MN ( M = B, Al, Ga, In, Tl)
Sono composti binari isoelettronici degli elementi del quarto
gruppo. BN lo è con la grafite (struttura alfa, α-BN) e il diamante (struttura beta, β-BN). Presentano legami che variano con
gradualità da covalenti (BN) a ionici (GaN) fino a metallici (TlN).
Si
3N
4è un materiale ceramico altofondente e chimicamente resistente.
• Metallici : Sono composti interstiziali, analoghi ai carburi e boruri , in cui il piccolo ione N
3-occupa gli interstizi dei
reticoli metallici cubici hcp e ccp. Hanno stechiometria MN, M
2N, e M
4N, e durezza e punti di fusione elevati (2000-
3000°). Hanno notevole inerzia chimica e sono utilizzati nella preparazione di crogioli e guaine. Le loro
conducibilità metallica viene anche sfruttata in catalisi.
Struttura dell’Alfa e Beta BN
Alfa-BN Beta-BN
Struttura del Si 3 N 4
Molti complessi azoturo vengono preparati dai corrispondenti complessi azidici contenenti lo ione azide (N
3-), base coniugata dell’acido azotidrico
:N=N=N: :N≡N-N: :N-N≡N: ..
..
..
..
-..
..
-
+
-2
-+
NaN
3, come la maggior parte degli azoturi, compresi quelli organici (RN
3), sono instabili al riscaldamento o per compressione ed eliminano N
2, spesso in modo esplosivo. Alcuni di questi sali sono usati negli air-bag.
Complessi Nitrurici e Acido Azotidrico
Lo ione azoturo (N
3-) è un eccellente legante ed esistono numerosi complessi metallici che lo contengono. E’ considerato il più forte datore π. Può essere mono-, di- , tri- e tetra-apto con legami multipli o meno.
N Os
O O
O
HgMe N MeHg
HgMe Ru HgMe
Cl Cl
Cl Cl
OH
2Ru N
Cl Cl
Cl Cl
H
2O
Acido Azotidrico HN 3
Liquido incolore, molto tossico, p.f. = -80°C, p.e. = 36°C, pK
a= 4.92 dissocia dando il corrispondente anione lineare N
3−: pseudoalogenuro
Preparazione:
N
2O + NaNH
2{200°C} → NaN
3+ H
2O HNO
2+ N
2H
4{Etere, 0°C} → HN
3+ 2H
2O Reazioni:
HN
3, AgN
3, Cu(N
3)
2, Cd(N
3)
2, Pb(N
3)
2(poco ionici): Esplodono per Riscaldamento o Percussione: 2HN
3→ H
2+ 3N
2NaN
3, KN
3, CsN
3, Sr(N
3)
2, Ba(N
3)
2(ionici):
decomposizione controllata: 2NaN
3{300°C} → 2Na + 3N
23Ba(N
3)
2{200°C} → Ba
3N
4+ 7N
2{250°C} → Ba
3N
2+ 8N
2Usi:
Pb(N
3)
2come innesco; NaN
3per generare azoto negli “air bag”
N N
H
N N N
H
+ - - N +
N - N ≡ N
- +
H 110°
124 113 pm
Ammoniaca (NH 3 )
Gas incolore, dall’odore intenso (p.e. = -33°C, p.f. = -78°C) Si ossida con ossigeno (→ N
2+ H
2O); e con F
2(→ NF
3)
E’ una base di Lewis: NH
3(aq) + H
2O a NH
4+(aq) + OH ‾(aq)
Ha discrete proprietà solventi per cui viene impiegata come liquido
polare per effettuare reazioni preparative acido-base sia organiche che inorganiche. Talvolta trova applicazione anche in reazioni redox. Con metalli del I e II gruppo libera idrogeno e forma soluzioni blu.
NH
4NO
3+ KNH
2{NH
3(l)} → KNO
3+ 2NH
3MH + NH
3→ MNH
2+ H
2M
2O + NH
3→ MNH
2+ MOH
Ba(NO
3)
2+ 2AgBr {NH
3(l)} → BaBr
2↓ + 2AgNO
3M + NH
3→ [Na(NH
3)
n]
++ [e(NH
3)
n] ‾ [M = metallo alcalino(terroso)]
E’ molto solubile in acqua: 31% (p/p) g/100 mL H
2O a 25°C, 42.8% (p/p)
a 0°C e P = 1 Atm
Fonti disponibili di NH 3
Sale del Cile (nitrato di Sodio) Deposizione di escrementi di uccelli marini detto "Guano" accumulato in formazioni spesse molti metri
Minerali nitrati
Distillazione secca di vegetali morti e scarti animali
Fissazione dell’azoto atmosferico da parte di batteri
Per riduzione di acido nitroso e nitriti con idrogeno nascente
Per decomposizione di sali di ammonio da parte di idrossidi alcalini o di calce viva (CaO)
Da azoturi per attacco del azoto atmosferico su metalli
Mg
3N
2+ 6 H
2O → 3 Mg(OH)
2+ 2NH
3N H N H
H
0 + r
- r
0 + r - r
E
Proprietà dell’Ammoniaca
p.f./K 195.4 Simmetria C
3vp.e./K 239.7 d (N-H), pm 101.7
Densità/ g·cm
-10.683 Angolo H-N-H 107.8
Cost. dielet. 22 Alt. piramide/ pm 36.7
Conduc. elet. 1.97×10
-7µ / Debay 1.46
∆H°
f/ kJ·mol
-1-46.1 Barriera inv./ kJ·mol
-124.7
∆G°
f/ kJ·mol
-1-16.5 Freq. Invers. / GHz 23.79 S° / j·K
-1·mol
-1199.0 E
leg.(H-NH
2)/ kJ·mol
-1435 I.P. / kJ·mol
-1979.7 Affinità H
+/ kJ·mol
-1841
H N
H
H
Sviluppo del Processo di Sintesi di NH 3 dagli elementi: N 2 + 3H 2 a 2NH 3
1880 Haber individua la reazione di sintesi 1904-1907 Ostwald, Nernst e Haber studiano
l’equilibrio del sistema H
2+ N
2a NH
31909 Haber costruisce un piccolo impianto pilota di 80 g/h usando Os come catalizzatore
1911 Processo Haber-Bosch (BASF) che usa ferro come catalizzatore
1913 1°Impianto commerciale di 30 ton/giorno costruito a Oppau, Germania
1918 Haber vince il Premio Nobel
1921 Fauser sviluppa in Italia il relativo processo
Fritz Haber (December 9, 1868 –January 29 1934)
CO
2+ H
2O + K
2CO
3→ 2 KHCO
3CH
4+ H
2O a CO + H
2CH
4+ 2 H
2O a CO
2+ H
2ʺReformingʺ del metano
2 H
2+ (O
2+ 4 N
2) → 2 H
2O + 4 N
2CH
4+ H
2O → CO + H
2760-816°C / NiO/SiO
2/Al
2O
3Combustione H
2/aria e ʺreformingʺ
1100°C / Ni
CO + H
2O a CO
2+ H
2a) Fe
2O
3, 400 °C
b) Cu , 200 °C (CO < 0.3 %)
N
2+ 3 H
2a 2 NH
3a) Compressione in 3 stadi 25 - 200 Atm
b) Catalizzatore Fe (ossidi misti frantumati e ridotti) c) Conv. 15-20%, liquefazione 380-450°C
∆H° = -92 kJ·mol
-1NH 3
Sintesi dell’Ammoniaca: Produzione dell’Idrogeno ed Eliminazione del CO
Gas d’acqua
NH 3
Idrocarburi Aria
vapore
Eliminazione
di zolfo Reformer
Convertitore NH
3Condensatore
Compressore convertitore
CO Rimozione CO
2Metanizzatore
3 H
2+ N
2a 2 NH
3CH
4+ H
2O a CO + 3 H
2CO + H
2O a CO
2+ H
2x x
Sintesi dell'Ammoniaca (Schema del Processo Haber-Fauser)
catalizzatore
Reattività Chimica dell’Ammoniaca
Stabile a RT, reagisce:
Per riscaldamento, UV, scariche elettriche: 2NH
3→ N
2+ 3H
2Ossidazione:
con aria: 4NH
3+ 3O
2→ 2N
2+ 6H
2O
con O
2{Pt}: 4NH
3+ 5O
2→ 4NO + 6H
2O; 2NO + O
2→ 2NO
2con Cl
2: 2NH
3+ 3Cl
2→ N
2+ 6HCl; HCl + NH
3→ NH
4Cl
(via formazione di NH
2Cl, NHCl
2, NCl
3)
Riduzione di NH
3( reazione di NH
3come acido (debole):
NH
3+ Metallo (∆) → Amiduri, Immidi, Nitruri:
NH
2-, NH
-2, N
-3isoelettronici a H
2O, OH ‾, O
-2NH
3come Base:
NH
3+ H
2O a NH
4++ OH ‾
NH
3+ HCl → NH
4Cl; NH
3+ HNO
3→ NH
4NO
3Impieghi: Fertilizzanti [(NH
4)
2SO
4, NH
4NO
3, CO(NH
2)
2], Esplosivi
(NH
4NO
3), Produzione di HNO
3Sintesi dell’Ammoniaca
Fe/K cataliz.
esotermica
Possibile via reversibile
2 NH
3N
2+ 3H
2NH
2(ads)+ H
(ads)→ NH
(ads)+ 2H
(ads)→ N
(ads)+ 3H
(ads)NH
3N H H H
M
(+)
M
Catalizzatore per la Sintesi di NH 3
Tipica composizione di catalizzatore industriale per la sintesi di NH
3Composizione in forma attiva (%) Fe
2O
31.1 – 1.7
FeO 14.3 – 14.6
Fe 79.7 – 81.6
CaO 0.1 – 0.2
SiO
20.1 – 0.7
MgO 0.3 – 0.6
Al
2O
31.5 – 2.1
K
2O 0.2 – 0.5
Porosità 40 – 50
L’uso di Fe è un compromesso tra:
(i) Formazione in superficie del nitruro
(ii) Consentire un desorbimento rapido di NH
3Veleni : O
2, S , As , P , Cl
2ecc.
CaO , SiO
2, MgO
- Agiscono da promotori strutturali
Principali Processi di Sintesi di NH 3
Tipologia P (atm.) T (ºC) Catalizzatore Riciclo Conv.
(%)
Rimoz.
inerti Haber-Bosch
(BASF)
200-350 550 Ferro bi- promosso
Si 8 Si
N.E.C 200-300 500 Ferro bi-
promosso
Si 20-22 Si
Claude 900-1000 500-650 Ferro promosso No 40-85 No
Claude 600 500 Ferro promosso Si 15-18 No
Fauser 200 500 Ferro promosso Si 12-23 Si
Mont Cenis 100 400-425 Cianuro di Ferro Si 9-20 Si
Classificazione di Metalli e Semi-Metalli in Base alla Reattività Chimica delle loro Superfici
Li Be B C Na Mg D Al Si K Ca (Sc) Ti (V) Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge Rb Sr Y Zr Nb Mo (Tc) (Ru) Rh Pd Ag Cd In Sn Cs Ba La (Hf) Ta W Re (Os) Ir Pt Au Hg Tl Pb
C A B E
J.Chatt, General L.M. da Camara Pina and R.L.Richards, New trends in the chemistry of Nitrogen fixation ( Academic press) London, (1980) Chapter 1.
Chemi-assorbimento di Gas da parte di Metalli
Metalli Gas reagenti
O
2CO H
2CO
2N
2Gruppo A 3 3 3 3 3
Gruppo B 3 3 3 3 2
Gruppo C 3 3 2 or 3 3 2
Gruppo D 3 3 3 3 1
Gruppo E 3 3 3 1 o 0 1 o 0
Cu 3 1 0 ? 0
Ag 2 o 3 0 0 ? 0
Au 0 1 0 ? 0
B 3 o 2 3 o 2 3 o 2 ? 3 o 2
Al 3 3 0 ? 0
Si, Ge 3 0 2 2 o 3 0
K 3 0 0 ? 0
Altri metalli 3 0 0 ? 0
3: assorbimento non- attivato,
2 : assorbimento attivato, 1: assorbimento non-
attivato a bassa temp., 0: No assorbimento
? sconosciuto
Meccanismo della Catalisi ad Ammoniaca
1 N
2(g) + * a N
2(ads) 2 N
2(ads) + * a 2N(ads)
3 H
2(g) + 2* a 2H(ads)
4 N(ads) + H(ads) a NH(ads) + * 5 NH(ads) + H(ads) a NH
2(ads) + * 6 NH
2(ads) +
H(ads) a NH
3(ads) +
*
7 NH
3(ads) a NH
3(g) + * N
2+ 2Fe a 2 Fe - N
adsH
2+ 2Fe a 2 Fe - H
adsN
ads+ H
adsa NH
adsNH
ads+ H
adsa NH
2 adsNH
2 ads+ H
adsa NH
3 adsNH
3 adsa NH
3 desorbp
AQ
Afast RDS fast
k
hetA
AB B
p
B
Q
BVelocità = k Q
AQ
BDiagramma dell'Energia Potenziale nella Sintesi dell'Ammoniaca (in kJ·mol -1 )
42
Ertl G., Catal. Rev. Sci. Eng., 21 (2) (1980), 201-223
Non catalizzata
catalizzata dalla superfice del Ferro
E ne rgia P ot e nz ia le
1129
1400 ~960
389 314
N+3H
NH+2H
NH
2+H
∆H = -
46543 460
1/2 N21/2 N2ads 259
3/2 H2
Nads+3Hads NHad+2Had NH2ad+Had NH3ad 50
~33 ~41
~21 17
NH3
Termodinamica (Effetto T e P)
Resa di NH
3M o le p e rc e n to
Temperatura (°C)
Sintesi di NH
3catalizzata da Ru
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0 200 400 600 800 1000
Conversione % di NH3
Pressione (atm) 200°C
300°C 400°C
500°C 600°C
700°C
Catalizzatori: Principio di Sabatier
Nell’uso di differenti metalli nella catalisi della stessa reazione, si osserva generalmente che la velocità di reazione è correlabile alla posizione del metallo nella tabella periodica :
Ozaki, A. and K. Aika, Catalytic Activation of Dinitrogen, in Catalysis: Science and Technology, J.R. Anderson NH3attività/ unità arbitrarie
Variazione velocità di sintesi di NH3
Occupazione % della banda d
0.4 60 0.8 1.0
10-3 1 10
Mo
Re
Rh Ir
Os
Pt Ru
Fe
Co
Ni 10-1
10-2 102
La Relazione di Brønsted-Evans-Polanyi
Logatottir, Rod, Nørskov, Hammer, Dahl and Jacobsen, J. Catal. 197 (2001) 229
Fissazione Biologica dell’Azoto
Organismi responsabili:
1. Batteri azoto-fissatori a vita autonoma
Per es.: Clostridium pasteurianum , Klebsiella, un parente stretto dell’E.
coli.
batteri fotosintetici, quali Rhodobacter , Azotobacter
Poiché le nitrogenasi sono disattivate dall’O
2, la fissazione dell’N
2si deve effettuare in condizioni strettamente anaerobiche !
2. Batteri azoto-fissatori simbionti Questi batteri sono protetti dall’O
2Per es.: a) Rhizobium e Bradyrhizobium localizzati nei noduli delle radici
delle piante leguminose (piselli, fagioli, trifoglio, erba medica, soia)
b) Anabaena azollae – usato per arricchire le risaie con azoto organico
Punti Rilevanti nella Catalisi Enzimatica
• Catalisi a temperatura e pressione ambiente
• Estrema selettività
• Accoppiamento diretto di energia nell’importante
coordinata di reazione (non- termica)
• Estremamente specifica
• Impiega complessi
polinucleari a cluster.
Trasferimento Elettronico via Nitrogenasi
Il flusso complessivo di elettroni nel sistema nitrogenasi coinvolge tre stadi:
(1) trasferimento elettronico da una fonte metabolica, quale ferredoxina (Fd) ridotta o flavodoxina (Fld), alla Fe-proteina;
(2) trasferimento elettronico accoppialo all’idrolisi dell’ATP nel complesso tra I componenti Fe-proteina e MoFe-proteina; e
(3) trasferimento elettronico in seno alla MoFe-proteina al substrato legato. Nel
caso di N
2, ciascun ciclo mono-elettronico si deve effettuare al meno sei
volte, con la crescita di intermedi redox successivi alla MoFe-proteina.
Fissazione Biologica di N 2 vs. processo Haber
N2 + 8 H+ + 8 e-+ 16 MgATP→ 2NH3 + H2 + 16MgADP +16Pi
N
2(g)+ 3H
2(g) Fe or Ru catalyst 100-300atm400-500 °C
2NH
3∆H° = -46.2 kJ·mol
-1∆S° = -99 J·mol
-1·K
-1N
2+ 3H
2a 2NH
3∆G° = -8 kcal·mol
-1N
2+ H
2→ N
2H
2∆G° = +50 kcal·mol
1(33.44 kJ·mol
-1) (approssimativamente) N
2+ 2e
-+ 2H
+→ N
2H
2E° = –1200 mV (approssimativamente)
∆G° = 231.6 kJ·mol
-1Nitrogenasi
− + +
+ 8H 8e
N 2 nitrogenasi 2NH 3 + H 2
ATP
FeP (MgATP)
2+ MoFeP k
11
k
-FeP (MgATP)
2MoFeP
k
4k
2Spostamento nucleotide
Rottura ATP Trasferimento elettronico
FeP
ox(MgADP)
2+ MoFeP k
33
k
-FeP
ox(MgADP, P
i)
2MoFeP
riduzioneFormazione complesso
Dissociazione complesso
-
AlF
4ADP ⋅
Fe proteinaFe proteina
MoFe proteina 4Fe-4S cluster
P-cluster
FeMo cofattore
Burgess, Lowe, Chem. Rev. 96, 2983 (1996)
Schindelin, Kisker, Schlessman, Howard, Rees, Nature 387, 370 (1997)
NH 3 - Principali Usi
NH
3Sali di Ammonio
Derivati: coloranti Amminoacidi,
Altri
usi
Ammoniacarefrigerazione
NH4NO3
Fertilizzanti Esplosivi
Fertilizzanti
HNO
3Produzion e Nylon
Forti esplosivi Reagenti
chimici., ecc 20%
70%
10%
<10%
<10%
80%
<10%
Mondo
Milioniton/ anno
Anno
Europa Occ.
1900 1913 1950 1970 1987 2000
0 50 100 150
Produzione annuale mondiale
Aria N
2N
2H
4* NH
2OH*
Idrazina Idrossilammina
Sali NH
4+Urea
Nitriti Nitrati R
3N
Ammine Organiche H
2NCHR
COOH Ammino-
acidi
Nitro derivati organici
RNO
2Coloranti
azoici Fertilizzanti
NaNH
2Sodioammide
Na/Fe NaClO
HCN
Acido cianidrico CH
4/O
2NaN
3*
N
2O
Azide
NH 3 NO* HNO
3Sintesi di Prodotti Azotati
eclissata (cis) eclissata (trans) semi-eclissata guache
H-N-H (108°) H-N-N-H (95°) Preparazione (Raschig) :
NH
3+ NaOCl (NaOH, Gelatina) → NH
2NH
2+ NaCl + H
2O (reazione via NH
2Cl; la Gelatina serve a sequestrare i metalli che
favoriscono la reazione: N
2H
4+ 2NH
2Cl → 2NH
4Cl + N
2)
Idrazina (N 2 H 4 )
L’idrazina è un liquido incolore (p.f. 2; p.e. 113.5°C) , di odore simile alla ammoniaca e proprietà vicine a quelle dell’acqua (d = 1 g·ml
-1, visc. = 0.9 cp; costante diel. 51.7, cond. el. = 2.5 × 10
-6, µ = 1.85 D)
N H
N H H
H N H
N H
H H N
N H H
H
H
N H N
H H
H
Trova impiego come combustibile per missili, come esplosivo, in farmaceutica, per coloranti, insetticidi, pesticidi, come
riducente, ecc..
Idrazina
Stabile a RT in assenza di catalizzatori, reagisce:
Esplosione per Riscaldamento: 3 N
2H
4→ 4 NH
3+ N
2Combustione: N
2H
4+ O
2→ N
2+ 2 H
2O ∆H° = -623 kJ·mol
-1(Per l’alta energia rilasciata, l’idrazina viene usata come combustibile per razzi)
Reazione Acido-Base:
N
2H
4+ HX → [NH
2-NH
3]X; N
2H
4+ 2HX → [NH
3-NH
3]X
2N
2H
4+ NaX → Na[NH-NH
2] + HX (X = H, NH
2)
E’ una base più debole dell’ammoniaca (pK
b= 6.1 contro 4.8)
Dimmina N 2 H 2 ed Altri Composti N x H y
trans-HN=NH (giallo) stabile come cis-N
2H
2iso-Diimmina N=NH
2(incolore) molto instabile
conservata a -180°C. Disproporziona facilmente: 2 N
2H
2→ N
2+ N
2H
4Preparazione: N
2H
4{∆T, hν, 5mbar} → N
2H
2+ H
2(più NH
3, N
2)
NaN
2H
2X {100°C} → N
2H
2+ MX [X=tosile (-SO
2-C
6H
4-CH
3)]
Usi: cis-Idrogenazione stereospecifica : R
2C=CR
2+ N
2H
2→ R
2CH-CHR
2+ N
2Altri composti NH-:
Nitrene NH: da HN
3{∆T, hν} → N
2+ NH
Triazano N
3H
5, Triazene N
3H
3, Tertazano N
4H
6: instabili
Tetrazene N
4H
4: stabile a T<-30°C, a 0°C esplode per frizione ha proprietà riducenti: N
4H
4→ 2 N
2+ 4 H
++ 4 e
-trans-Z-N
4H
4N
H H
O N H
H H
O H
N
H H
O H
trans cis
gauche Preparazione per Riduzione di NO, NO
2‾, NO
3‾ :
2NO + 3H
2{Pt-Cat. in H
2SO
4} → 2 NH
2OH
HNO
2+ 2H
2SO
3{o NH
4NO
3+ SO
2} + H
2O → NH
2OH + 2H
2SO
4Riduzione catodica : HNO
3+ 6H
++6e ‾ {Pb} → NH
2OH + 2H
2O Reazioni: agente riducente: NH
2OH + HNO
2→ N
2O + 2H
2O
Usi: R
2C=O → R
2C=NOH (Ossima): → Poliammide (Nylon, Perlon)
Idrossilammina (NH 2 OH)
Solido incolore (p.f. 33°C), molto volatile (p = 10 mmHg a 47°C), con ε elevata 77.7) e base più debole sia di NH
3che NH
2-NH
2(pK
b= 8.2). Non è stabile al riscaldamento (esplode a T > 100°C):
3NH
2OH → NH
3+ N
2+ 3H
2O. Dei vari conformeri prevale quello trans.
1.37 pm N-Cl + R-H RCl + N-H
Cl
•+ Cl
•R-H HCl + R
•Cl-Cl RCl + Cl
•Cl
2HCl
hν o ∆
Si preparano da derivati idrogenati con alogeni spesso in ambiente basico (ipoalogeniti), ma ambienti troppo basici provocano idrolisi.
4 NH
3+ F
2→ NF
3+ 3 NH
4F R
2N-H + NaClO → R
2N-Cl + NaOH Gas
(p.e. = -129°C)
Cu-Cat.
Alogeno Derivati dell’Azoto (1)
Gli alogenoderivati dell’azoto sono composto poco stabili (energia di legame N-X bassa (100-200 kJ·mol
-1)) e si comportano da agenti
alogenanti (trasferiscono X
+, perché l’elettronegatività di N > X), escluso i derivati fluorurati che sono un po’ più stabili. Hanno geometria piramidale e sono basi deboli (specie le fluorurate) poco coordinanti; danno reazioni radicaliche a catena.
103°
F N
F
F
Alogeno Derivati dell’Azoto (2)
NCl 3 : Gas esplosivo incolore (p.e. = 71°C)
Ha capacità sterilizzanti, come altri N-alogenoderivati Preparazione: NH
4Cl + 3Cl
2→ NCl
3+ 4HCl
Idrolisi: NCl
3+ H
2O → NHCl
2+ HOCl (seguita da:) NHCl
2+ NCl
3+ 2H
2O → N
2+ 3HCl + 2HOCl
NBr 3 : composto esplosivo anche a -100°
NI 3 : NH
3(l) + I
2{< -73°C} → NI
3·5NH
3(rosso) → NI
3·3NH
3(verde) {> -33°} → NI
3·NH
3(marrone):
esplode alla compressione (→ N
2, I
2, NH
4I)
ClN 3 , IN 3 : esplosivi
Preparazione: NaN
3+ Cl
2→ ClN
3+ NaCl; AgN
3+ I
2→ IN
3+ AgI Reazioni: EX
n+ XN
3→ X
n-1EN
3+ X
2o → X
n+1EN
3Per es.: WCl
5N
3, (SbCl
4N
3)
2, (BCl
2N
3)
3, (TiCl
3N
3)
xNI 3 ·NH 3 (BCl 2 N 3 ) 3
Esempi di Complessi di N-Alogeno Derivati
(NI 3 ·NH 3 e (BCl 2 N 3 ) 3 )
X F Cl Br α 110 113 117 d/ pm 152 198 214
X F Cl α 118 115 d/ pm 135 184
cis-difluoro diazene trans-difluorodiazene
α = 114° α = 106° α = 180°
alogenuro di diazonio
alogeno nitrati (altamente instabili)
Il legame N-X subisce idrolisi a dare due acidi (HX e N-OH), conferisce proprietà ossidanti alle molecole che lo contengono, per spostamento nucleofilo dà legami N-Nu
Alogeno Derivati dell’Azoto (3)
Sono noti degli ossialogenuri nitrosilici e nitrilici (X-N=O e X-NO
2) e derivati dotati di legami multipli X-N=N-X (diazeni cis e trans), di cui alcuni organici sono salini R-N≡N
+X ‾ (alogenuri di diazonio).
X
N O
N N F F
N N F F
N N
+R X
X
N
+O
-