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(1)

DEI RISCHI NEUROLOGICI ED ESITI A DISTANZA

Paolo Giliberti Paolo Giliberti Paolo Giliberti Paolo Giliberti

Tabarka 25 - 30 luglio 2009

DEI RISCHI NEUROLOGICI ED ESITI A DISTANZA

Paolo Giliberti Paolo Giliberti Paolo Giliberti Paolo Giliberti

Tabarka 25 - 30 luglio 2009

(2)

22

SOPRAVVIVENZA DEI NEONATI VLBW SOPRAVVIVENZA DEI NEONATI VLBW

23 23

Età Gestazionale ( settimane ) Età Gestazionale

( settimane )

24 24 25 25 26 26 > 32 > 32

5 - 46

5 - 46 40 – 59 40 – 59 60 - 82 60 - 82 75 - 93 75 - 93 98 98

% % 0 - 21

Lorenz JM: Semin. Perinatol., 25:348, 2001 Lorenz JM: Semin. Perinatol., 25:348, 2001

(3)

PREVALENZA DELL’HANDICAP NEI NEONATI ELBW

PREVALENZA DELL’HANDICAP NEI NEONATI ELBW

0 10 20 30 40 50 60 70 80

% di sopravvissuti per nati vivi

0 10 20 30 40 50 60 70 80

% di sopravvissuti per nati vivi

20

15

10

5

0 20

15

10

5

0

% di handicap per nati vivi% di handicap per nati vivi

0 10 20 30 40 50 60 70 80

% di sopravvissuti per nati vivi

0 10 20 30 40 50 60 70 80

% di sopravvissuti per nati vivi

70 60 50 40 30 20 10 0 70 60 50 40 30 20 10

0

% di handicap per sopravvissuti% di handicap per sopravvissuti

METANALISI SU 8000 NEONATI DI E. G. ≤≤≤≤ 26 s. E/O PESO ≤≤≤≤ 800 g METANALISI SU 8000 NEONATI DI E. G. ≤≤≤≤ 26 s. E/O PESO ≤≤≤≤ 800 g

Lorenz JM et al: Arch Pediatr Adolesc Med. 152, 425, 1998 Lorenz JM et al: Arch Pediatr Adolesc Med. 152, 425, 1998

(4)

POPOLAZIONE GENERALE POPOLAZIONE GENERALE

0 1 2 3 4

1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000

anni

Prevalenza x 1000 nati vivi

0 1 2 3 4

Paneth N. et al.: Clin. Perinatol., 33, 251, 2006 Paneth N. et al.: Clin. Perinatol., 33, 251, 2006

(5)

TREND DELLA PARALISI CEREBRALE NEI SOGGETTI DI PESO ALLA NASCITA < 1500 g SOGGETTI DI PESO ALLA NASCITA < 1500 g

Paneth N. et al.: Clin. Perinatol., 33, 251, 2006 Paneth N. et al.: Clin. Perinatol., 33, 251, 2006 0

10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120

1960 1970 1980 1990 2000

anni

Prevalenza x 1000 nati vivi

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120

Ritardo mentale (17 - 21%)

Cecità (< 8%) Sordità (< 8%)

Difficoltà di

apprendimento Deficit

dell’attenzione con iperattività Ritardo mentale Ritardo mentale (17 - (17 - 21%) 21%)

Cecit Cecit à à

(< 8%) (< 8%) Sordit Sordità à

(< 8%) (< 8%)

Difficolt

Difficoltà à di di

apprendimento apprendimento

Deficit Deficit

dell’ dell ’attenzione attenzione

con iperattivit

con iperattivit à à

(6)

SOPRAVVIVENZA

SOPRAVVIVENZA SEQUELE

NEUROLOGICHE SEQUELE

NEUROLOGICHE

CONTENIMENTO DEGLI ESITI

CONTENIMENTO DEGLI ESITI

OBIETTIVI

DELLE CURE INTENSIVE NEONATALI OBIETTIVI

DELLE CURE INTENSIVE NEONATALI

(7)

La riduzione degli esiti a distanza:

Non può essere demandata alla medicina riparativa del danno conclamato

Va perseguita con strategie di prevenzione

Va suffragata da risultati confermati da osservazioni a lungo termine

La riduzione degli esiti a distanza:

Non può essere demandata alla medicina riparativa del danno conclamato

Va perseguita con strategie di prevenzione

Va suffragata da risultati confermati da osservazioni a lungo termine

CONTENIMENTO DEGLI ESITI

CONTENIMENTO DEGLI ESITI

(8)

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DURANTE LA DEGENZA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DURANTE LA DEGENZA

DATI DATI

ANAMNESTICI ANAMNESTICI

DETERMINAZIONE DETERMINAZIONE ETA ETA GESTAZIONALE GESTAZIONALE

ESAME ESAME CLINICO CLINICO ESAMI STRUMENTALI

ESAMI STRUMENTALI

aEEG aEEG NIRS rSO NIRS rSO 2 2 Ecografia cerebrale

Ecografia cerebrale TAC cerebrale, TAC cerebrale, RM e metodiche RM e metodiche

correlate correlate

Sorveglianza oculistica

Sorveglianza oculistica Sorveglianza dell’udito Sorveglianza dell’udito

(9)

DIAGNOSTICA PER IMMAGINE DIAGNOSTICA PER IMMAGINE

ECOGRAFIA ECOGRAFIA

T.A.C.

T.A.C.

R.M. R.M.

Difetti della sostanza bianca

Emorragie nelle aree non parenchimali

Lesioni in altri

territori cerebrali

(cervelletto, nuclei della base, tronco encefalico, etc.)

Difetti della sostanza bianca

Emorragie nelle aree non parenchimali

Lesioni in altri

territori cerebrali

(cervelletto, nuclei della base,

tronco encefalico, etc.)

(10)

LEUCOMALACIA PERIVENTRICOLARE

LEUCOMALACIA PERIVENTRICOLARE

(11)

DANNO DIFFUSO DELLA SOSTANZA BIANCA DANNO DIFFUSO DELLA SOSTANZA BIANCA

Inder T. et al.: J. Pediatr., 134, 631, 1999 Inder T. et al.: J. Pediatr., 134, 631, 1999

(12)

EMORRAGIE PERI-INTRAVENTRICOLARI

EMORRAGIE PERI-INTRAVENTRICOLARI

(13)

MONITORAGGIO CEREBRALE MONITORAGGIO CEREBRALE

Rilevazione della saturazione in ossigeno, dell’emoglobina a livello tessutale

mediante la spettroscopia del vicino infrarosso

Rilevazione della saturazione in ossigeno, dell’emoglobina a livello tessutale

mediante la spettroscopia del vicino infrarosso

Elettroencefalografia ad ampiezza integrata

Elettroencefalografia ad ampiezza

integrata

(14)

Rilevazione della saturazione in ossigeno, dell’emoglobina a livello tessutale

mediante la spettroscopia del vicino infrarosso

Rilevazione della saturazione in ossigeno, dell’emoglobina a livello tessutale

mediante la spettroscopia del vicino infrarosso

La saturazione regionale è calcolata dai segnali differenziali ottenuti da due sensori mediante il rapporto tra emoglobina

ossigenata/emoglobina totale.

La metodica permette di calcolare il rapporto tra offerta tessutale e consumo di ossigeno attraverso il calcolo della frazione tessutale di

estrazione dell’O

2

[ FTOE = SaO

2

– rSO

2

/ SaO

2

].

(Essendo un rapporto, un aumento della FTOE può indicare una ridotta offerta di O

2

con un consumo che rimane costante o un aumento del consumo rispetto all’offerta. Al contrario una

diminuzione della frazione di estrazione può significare una diminuzione dell’estrazione tessutale di O

2

o un consumo che rimane costante mentre aumenta l’offerta).

La saturazione regionale è calcolata dai segnali differenziali ottenuti da due sensori mediante il rapporto tra emoglobina

ossigenata/emoglobina totale.

La metodica permette di calcolare il rapporto tra offerta tessutale e consumo di ossigeno attraverso il calcolo della frazione tessutale di

estrazione dell’O

2

[ FTOE = SaO

2

– rSO

2

/ SaO

2

].

(Essendo un rapporto, un aumento della FTOE può indicare una ridotta offerta di O

2

con un consumo che rimane costante o un aumento del consumo rispetto all’offerta. Al contrario una

diminuzione della frazione di estrazione può significare una diminuzione dell’estrazione

tessutale di O

2

o un consumo che rimane costante mentre aumenta l’offerta).

(15)

OSSIMETRIA CEREBRALE IN NEONATI ASFITTICI

Età Postnatale (ore) Età Postnatale (ore)

12 18 24 30 36 48 12 18 24 30 36 48

rSO

2

(%) rSO

2

(%) 100

90 80 70 60 50 40 100

90 80 70 60 50 40

* * * *

Neonati asfittici con esiti a distanza Neonati asfittici con esiti a distanza

Neonati asfittici normali a distanza Neonati asfittici normali a distanza

Toet M.C. et al. : Pediatrics, 2, 333, 2006 Toet M.C. et al. : Pediatrics, 2, 333, 2006

(16)

OSSIMETRIA CEREBRALE IN NEONATI ASFITTICI OSSIMETRIA CEREBRALE IN NEONATI ASFITTICI

Neonati asfittici con esiti a distanza Neonati asfittici con esiti a distanza

Neonati asfittici normali a distanza Neonati asfittici normali a distanza

Toet M.C. et al. : Pediatrics, 2, 333, 2006 Toet M.C. et al. : Pediatrics, 2, 333, 2006

Età Postnatale (ore) Età Postnatale (ore) 0.6

0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 -0.1 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 -0.1

12 18 24 30 36 48 12 18 24 30 36 48

FTOE FTOE

* *

* *

(17)

EFFETTI DELLA PERVIETA’ DEL DOTTO DI BOTALLO EFFETTI DELLA PERVIETA’ DEL DOTTO DI BOTALLO

60

50

40

30

0 60

50

40

30

0

M A B P , m m H g M A B P , m m H g

A A

PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h

aa

aa

bb

Contr. PDA Contr. PDA

20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec 20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec

PA = 33 ± 5 vs 38 ± 6 mm Hg PA = 33 ± 5 vs 38 ± 6 mm Hg

Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008 Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008

(18)

100 90 80 70 60 50 40 0 100

90 80 70 60 50 40 0

rS O 2 , % rS O 2 , %

B B

PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h

aa aa bb

aa

aa

aa aa aa

aa

Contr. PDA Contr. PDA

20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec 20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec

rSO 2 = 62 ± 9 vs 72 ± 10 % rSO 2 = 62 ± 9 vs 72 ± 10 %

Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008 Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008

(19)

C C

0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0

F T O E ( 1 /1 ) F T O E ( 1 /1 )

PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h PDA 10 min 20 min 30 min 60 min 120 min 6 h 12 h 24 h 36 h

aa

aa

bb aa

aa aa aa

aa

Contr. PDA Contr. PDA

20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec 20 neonati di E.G. < 32 settimane con PDA e reperti ecografici di un rapporto LA/AO > 1.4, diametro interno > 1.4 mm e flusso telediastolico in arteria polmonare sinistra > 0.2 m/sec

FTOE = 0.34 ± 0.1 vs 0.25 ± 0.1 FTOE = 0.34 ± 0.1 vs 0.25 ± 0.1

Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008 Lemmers P.M.A. et al.: Pediatrics, 121,142, 2008

(20)

AD AMPIEZZA INTEGRATA AD AMPIEZZA INTEGRATA

Il tracciato dell’aEEG è derivato da un segnale EEG registrato da una coppia di elettrodi biparietali o da due canali ( un

canale per ogni emisfero ) mediante quattro elettrodi. Il segnale registrato è modificato attraverso un filtro a banda

asimmetrica, che attenua l’attività al di sotto di 2 Hz ed al di sopra di 15 Hz, è rettificato in modo da invertire il voltaggio

negativo in positivo, subisce una compressione semilogaritmica dell’ampiezza, viene attenuato e

temporalmente compresso

Il tracciato dell’aEEG è derivato da un segnale EEG registrato da una coppia di elettrodi biparietali o da due canali ( un

canale per ogni emisfero ) mediante quattro elettrodi. Il segnale registrato è modificato attraverso un filtro a banda

asimmetrica, che attenua l’attività al di sotto di 2 Hz ed al di sopra di 15 Hz, è rettificato in modo da invertire il voltaggio

negativo in positivo, subisce una compressione semilogaritmica dell’ampiezza, viene attenuato e

temporalmente compresso

(21)

NEL NEONATO A TERMINE NEL NEONATO A TERMINE

Neonata di 41 s. di EG, T.C. d’emergenza; I.A. 2,3,3; gemella I nata; Hb 7.3 mmol/l Neonata di 41 s. di EG, T.C. d’emergenza; I.A. 2,3,3; gemella I nata; Hb 7.3 mmol/l

6 ore di vita

6 ore di vita

8 ore di vita

8 ore di vita 31 ore di vita

31 ore di vita

(22)

NEL NEONATO A TERMINE NEL NEONATO A TERMINE

Neonato di 40 s. di EG, peso 3580 g; parto vaginale con applicazione di ventosa;

I.A. 3,4,8; Pnx drenato in sala parto

Neonato di 40 s. di EG, peso 3580 g; parto vaginale con applicazione di ventosa;

I.A. 3,4,8; Pnx drenato in sala parto

6 ore di vita

6 ore di vita 20 ore di vita

20 ore di vita

(23)

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NEONATO PRETERMINE

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NEONATO PRETERMINE

Potrebbe fornire informazioni:

• sugli effetti di eventi patologici

• sulle conseguenze di interventi farmacologici

• sugli eventuali effetti di misure assistenziali



 



• documentare anomalie della funzione

• dare notizie sulla evoluzione maturativa.

Potrebbe fornire informazioni:

• sugli effetti di eventi patologici

• sulle conseguenze di interventi farmacologici

• sugli eventuali effetti di misure assistenziali



 



• documentare anomalie della funzione

• dare notizie sulla evoluzione

maturativa.

(24)

In un pretermine di 26

settimane la comparsa di uno pneumotorace causa

una diminuzione

transitoria dell’attività cerebrale

In un pretermine di 26

settimane la comparsa di uno pneumotorace causa

una diminuzione

transitoria dell’attività cerebrale

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

(25)

La somministrazione di Diazepam deprime

l’attività elettrica

cerebrale in un neonato di 26 settimane

La somministrazione di Diazepam deprime

l’attività elettrica

cerebrale in un neonato di 26 settimane

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

(26)

Pretermine di 24 settimane a 2 ore di vita: la somministrazione di

surfattante determina una diminuzione nella frequenza

degli scoppi.

Le rapide modifiche ritmiche di bassa ampiezza sono causate

dalla ventilazione ad alta frequenza oscillatoria

Pretermine di 24 settimane a 2 ore di vita: la somministrazione di

surfattante determina una diminuzione nella frequenza

degli scoppi.

Le rapide modifiche ritmiche di bassa ampiezza sono causate

dalla ventilazione ad alta frequenza oscillatoria aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

(27)

Pretermine di 25 settimane in 2 a giornata di vita: una

registrazione di tre ore rivela almeno 10 eventi

convulsivi sub-clinici Pretermine di 25 settimane

in 2 a giornata di vita: una registrazione di tre ore rivela almeno 10 eventi

convulsivi sub-clinici

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

aEEG: IL VALORE AGGIUNTO

NEL NONATO PRETERMINE

(28)

Tracciato prevalentemente discontinuo con brevi periodi di continuità < 60 secondi

Tracciato prevalentemente discontinuo con brevi periodi di continuità < 60 secondi

Fase di sonno attivo e/o di veglia Fase di sonno attivo e/o di veglia

EG 25 settimane

EG 28 settimane

EG 32 settimane

I periodi di attività continua diventano più lunghi e più frequenti

I periodi di attività continua diventano più lunghi e più frequenti

Pattern continuo Pattern continuo

Lamblin M.D.: Neurophysiol. Clin. 29, 123, 1999 Lamblin M.D.: Neurophysiol. Clin. 29, 123, 1999

(29)

Tracciato discontinuo Tracciato discontinuo

Fase di sonno quieto Fase di sonno quieto

Intervalli inter-bursts sempre più ridotti

Intervalli inter-bursts sempre più ridotti

Tracè alternant Tracè alternant

Lamblin M.D.: Neurophysiol. Clin. 29, 123, 1999 Lamblin M.D.: Neurophysiol. Clin. 29, 123, 1999

EG 25 settimane EG 28 settimane

EG 32 settimane EG 35 settimane

EG 38 settimane EG 40 settimane

(30)

DELL’ATTIVITA’ ELETTRICA CEREBRALE DELL’ATTIVITA’ ELETTRICA CEREBRALE

(+) = imminente/immaturo ; Ciclo sonno/veglia = + presente ; QS = sonno calmo/profondo ; DC = tracciato discontinuo : (C) = tracciato continuo.

100 15 - 25

7 – 8 +

C/DC in QS

38

100 17 - 35

4 – 8 +

C/DC in QS 36 – 37

100 15 – 25

3 – 7 +

C/DC in QS 34 – 35

100 20 – 30

2 – 6 +

C/DC in QS 32 – 33

100 20 – 30

2 – 6 +

C/(DC) 30 – 31

100 25 – 30

2 – 5 (+)/+

DC/(C) 28 – 29

100 25 – 50 ( 100 )

2 – 5 (+)

DC 26 – 27

100 25 – 50 ( 100 )

2 – 5 (+)

DC 24 – 25

Burst/h Ampiezza

massima (mcV) Ampiezza

minima ( mcV) Cicli veglia/

sonno Pattern di

base Dominante E.G. /

E.P.C.

(sett. )

L. Hellström-Westas L. et al. : NeoReviews, 7, e76, 2006 L. Hellström-Westas L. et al. : NeoReviews, 7, e76, 2006

(31)

aEEG: EVENTI MATURATIVI DELL’ATTIVITA’

ELETTRICA CEREBRALE IN UN PRETERMINE DI 30 SETTIMANE

ELETTRICA CEREBRALE IN UN PRETERMINE DI 30 SETTIMANE

Accenno dei cicli del sonno Accenno dei cicli del sonno

Depressione dell’attività minima fin quasi allo 0 a 31-33 settimane

Depressione dell’attività minima fin quasi allo 0 a 31-33 settimane

Stabilizzazione dell’attività minima intorno a 5 µV a 37 settimane

Stabilizzazione dell’attività minima intorno a 5 µV a 37 settimane

Thornberg E. et al.: Acta Paediatr. Scand. 79, 20, 1990 Thornberg E. et al.: Acta Paediatr. Scand. 79, 20, 1990

31 s

33 s

37 s

(32)

ORGANIZZAZIONE DELLA MODERNA T.I.N.

ORGANIZZAZIONE DELLA MODERNA T.I.N.

Esperti di

diagnostica per immagini

Esperti di

diagnostica per immagini

Fisioterapisti Fisioterapisti Controllo della

vista e dell’udito Controllo della vista e dell’udito

COMPETENZE DI TERAPIA INTENSIVA

COMPETENZE DI TERAPIA INTENSIVA

Neurologia neonatale Neurologia

neonatale

Esperti di

elettroencefalografia Esperti di

elettroencefalografia

(33)

UN AMBIENTE A MISURA DI NEONATO

UN AMBIENTE A MISURA DI NEONATO

Attenuazione e regolazione ciclica Attenuazione e regolazione ciclica

dell dell illuminazione illuminazione

Riduzione dei livelli di rumore Riduzione dei livelli di rumore Riduzione delle manipolazioni Riduzione delle manipolazioni

Contenimento e riduzione degli stimoli Contenimento e riduzione degli stimoli

dolorifici

dolorifici

(34)

Supporto emotivo e cognitivo

Sostegno psicologico

Valutazione del comportamento

Supporto emotivo e cognitivo

Sostegno psicologico

Valutazione del comportamento

COSTRUZIONE DEL RAPPORTO GENITORE - BAMBINO

COSTRUZIONE DEL RAPPORTO

GENITORE - BAMBINO

(35)

PREVENZIONE PREVENZIONE

PATOLOGIE A DISTANZA PATOLOGIE A DISTANZA CURE

INTENSIVE CURE

INTENSIVE

PROGRAMMI DI CONTINUITA’

ASSISTENZIALE

PROGRAMMI DI CONTINUITA’

ASSISTENZIALE

OUTCOME

DEFINITIVI

OUTCOME

DEFINITIVI

Riferimenti

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