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MEMORIE ISTORICHE PI
FERDINANDO
I.»
RE DEL REGNO DELLE DUE
SICILIE;SCRITTE
DAL
CAV/CARMINE
LÀNaELLÒTTl. ' *Un-
annosa assuefazione adessergover- natiper più dimezzo secolodaun
soloRe
divenutoilNestorede’Sovrani diEu-
ropaaveva,com’è solito nelleumane
cose,
assopita nelcuorede’Napolitani lagiusta idea di valutarei pregi elevirtù del
Re
Ferdinando.D’altraparteledifferentipas- sioni or principio orconseguenzadimol- tiplicipartitispiegatiintempi orribilmente calamitosi,ne’qualiessoRe
avevadovuto prenderparteper salvezza del suo Trono e dello Stato,avevanoallontanati glianimi dasì giustogiudizio.La
'perdita di Fer- dinandoà dileguata .ogni nebbiaj eriu- nendo ildispiacere de’buonial ravvedi- mentode’traviati à tributato l’imparziale omaggioallevirtùdaluiportatenellapub- bb'ca vitaenella privata*4
Or
lunghi annidame
impiegatiarser- viziodelbuonRe
ne’piùdisastrositempi dellasuavitami
diedero agio a definire a preferenza di ognialtroilsuo cuoreedilsuocarattere.
La
graziosaconfidenza, di cuimifeonore, raddoppiòititolidella miariconoscenza e dell’attaccamentomio:ediodopoaver piantalasua perditanon possoaltrimentispargerfiorisullasuatom- ba, chetramandandolamemoriade’fatti principali della sua vita per servire di esempioa’suoi AugustiNipoti, e dive- nerazionealiatardaposterità.
Senzaoltrepassareiconfinidellabrevità sarò sobrio a nominarmi per testimonio intmaquantità difattiavvenuti sottogli occhi miei stessi:nèriporteròcertamente lataccia di adulatorej
ma
potròbene?d- cunavoltaessernotato disolareticenza,
ossiadi necessaria circospezioneinque’fat- ti ne’quali non miè permessoversarmi senz’ altrui offesa,trattandosidisoggetti quasituttiviventi.
DigilizedbyGooglc
... • 5 Ferdinando nacqueinNapoli a’ia gen- naro del daH’Infante diSpagna
D.
Car- loBorbonealloraRe
diNapoliedaMa-
riaAmaliadiSassonia. Era egli ilterzo fra’fratelli perchè preceduto da’Principi
D.
FilippoeD.CarloIV.poiRe
di Spa- gna.Le
primecure degli ottimi Genitori^
furonod’istillargl’ilrispettoaUaReligione ed allagiustizia,basidi assoluta neces- sitàa’buoniPrincipi^da’qùalisentimenti lovedremo costantemente accompagnato negliavvenimenti e grandi epicciolidella suavita e prosperiedavversi della for- tuna.Nella età dello sviluppoglitoccò di essere allontanato dagliocchi de’sùoi
Au-
gustiGenitoried alRdatoaduna educa- zione priva disoggezione. Per lamorte diFerdinando VI. unicofigliodelprimo matrimoniodiFilippoV.fu apertalasuc- cessioned^la MonarchiadiSpagnaaprò dell’Infante
D.
CarloRe
di Napoli figlio. delsecondoletto.Checchésiasidellapre-
6
ponJeranza dellaReginavedovaElisabet- taFarnese lor
Madre
pelsecondogenitoD.
FilippoDuca
diParma,come
fu det- to,nellasuccessione delRegnodiNapoli, prevalsero nelConsiglioleragionidelRe D.
Carlo.NellaPrammaticasanzionede’6
Ottobre1759essendosi dichiaratoilprimo suo figlio D.Filippo inabile al governo
come
fatuo,ilsecondoD.Carlodivenuto primogenitovenneadacquistareildritto allasuccessione delTronodiSpagna,men- tre fu trasferitoa Ferdinando il Regno delledueSicilie.Eraeglidella etàdianni nove, quando fudivisoda’Sovrani suoi Genitoriche s’imbarcaronosulla fiottaSpa- gnuola.Ferdinandogiàdichiarato
Re
IV. ditalnome
nelRegno di Napoli,eIII. nella cronologiade’Re
diSiciliavenneaffidato allaeducazione diD.Domenico
Cattaneo Principe diS.Niqandro; eperlarisolu- zionedegliaffariad unConsigliocompo- stodallo stessoPrincipedi S.Nicandro,DigitizedbyGoogle
7 daD.MicheleReggioPrincipediAcral- lora Capitan Generale, da D.
Giacomo
Milano Principedi Ardore, daD. Giu- seppePappacodaPrincipediCentola,da D.Pietro BolognaPrincipe diCamporea- le,daD.Domenico
diSangroda D.Lelio Carrafa edalMarcheseD.
Bernardo Ta- nucci SegretariodiStato.Profittòeglimediocrementedellalette- rariaeducazione
,dappoichélagracile tes- situra del suocorpo che rendevalo sog- gettoadindisposizioni per ogni causa leg- giera, obbligòilGovernatoreegl’Istrut- toria contentarsi di ciò chepoteva, ed a proccurare che maggiorforzaglifosse improntatadallacacciaed’altriesercizii.
La
sua complessioneinfattisiandòcam- biandoinunaflorida sanitàedinunaquasi atletica robustezza.Malgrado ciò Ferdinando in alcune cognizioni ed in taluni eserciziinon era
^mezzano. Frasi applicatoalia lingua lati- na,conoscevalaStoria,parlava loSpa-
8
gnuoloe’lFrancese:aveva
un
belcarat- teredascrivere, ed applicatosiallamu-
sica crasi esercitato sul cembalo esulla lira. L’agricoltura era pe’suoiprincipi!da luiconosciuta e tanto eslesamentequanto ognibuon agronomo.
La
bibliotecadalui raccoltade’ migliori e piùrariGlassicidi agricoltura dinautica e dicommercioè ancheoggi soggettodidotu
curiosità.?lonabbisognavaquandoera imbarcato dipilota'y n’eraeglitanto peritodagui- dare conmaestrìa iltimonedi
un
legno diqualunqueportata.Cavalcavacontanta leggiadria, che sino agli ultimi anni lo abbiam
vistomontaredaterra, e rendersi inGermaniaoggetto di ammirazioneagli stessibuonicavalcatoriTedeschi^ nèvià esempio giammai incuisiasmontatoper evitare alcun pericolo. Gli esercizii del pallonedel bigliardo e del torno nongli erano nuovi.Gonosceva bene lemanovrediuneser- cito
,l’artedegliaccampamenti,imetodi
9 delle forniture, e la tattica
come
vec- chio Generale.Iomi
appello a tuttico- loro, eh’ebberol’onore diravvicinarlo, per convincernechiunquevolesse attaccare diesageratoilmioracconto.Ma
rumiltà di Ferdinando e’l dis- prezzo de’suoitalentieranoportatiadun
eccesso forseancora condannabile:meco
più volte dolevasi perchè fossestato de- fraudato diunamiglioreletterariaeduca- zione.Questainvidiabiledocilitàrarote- sorode’potentieraunaspada aduetagli afiidata nellemanide’Ministri, de’qualii buoni rendevano caro il
nome
delRe
allagiustiziaedalbenedelloStatoj po- tevanoi
meno
buoniabusarne.Una
straordinaria calamità di carestia nel 1764 venne a desolare questi Regni nellafanciullezza delRe
checontavatre- dicianni dietà.Le
ricerche de’granifatte per ogni anchelontano porto diEuropa alle vigilipremuredellostessoFerdinando furonoattiveoltremodo,talchépotèdarsito
riparoallamiseria edallamoria.
Ma
ne->glieccessidelpopolo, cheiosomiglianti casinonsente ofrenooragione,sipensò allontanarlodallaCapitaleper preservarlo daogni insulto opericolo.Vi sinegò il picciolo
Re
e diedeacolorochegliene fecerolaproposizioneunabella risposta,
checaratterizzavailsentimento di quella reciproca fiducia,che
come
anellostringe isudditi alTrono e questo aquelli:an- date voifuordìNapoli,egli disse, ionon
ò paura perchèamo
esonoamato da*miei Napolitani.Col corteggiodiuna sodareligione, e co’ talentidicui ò parlato poc’ anzi,ac- compagnatiad una quadratura dimente non
comune
che a pochiuominij econun
estremo rispetto perlagiustiziaFer- dinandogiuntoallamaggioretàdeglianni diciotto comparve da sesolo sulTrono.Eglivincendo leseduzioni del potereil- limitatodepostonellemanide*Principisi
propeseper modelliiduepiù grandiEroi
11 dell’Augusta sua Famiglia,S. Luigi.cioè nellapietà,edErricoIV.nelrestodella sua condottacivile:quasiinogni casa del
Re
vedevasiilritrattodelGrandeErrico.BuoniMinistri locircondavano,fra’quali ilvecchio Marchese Tanucci che dalettor di leggi nella Università di Pisa venuto alseguito del
Re
Carloavevameritatoes- serpromosso alMinistero diStato. Mal- gradociòFERDINA^DOper quellafilialeri- conoscenzadicuinonerasispogliato serbò mai sempre una dipendenzanelconsultare ne’graviaiTarilavolontà delRe
suoPa- dre, salvalanecessitàdi quellerisoluzio- niche a danni dello Stato edella giusti- ziasarebberostatedallalontananzaritar- date.Sempredocile eclemente accordava spes- se udienzea’suoi sudditi,edovunquesi fosseritrovatoerapronto a soffermarsi per ascoltarli
: que’,chesegliaccostavano, dallesue grazie eda’suoibeneficii parti- vanoconsolati. Quindi è chedesiderava
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la
ogaonone’suoi bisogni,che ilbuon
Re
viavesse direttamenteportateda pet se lesae risoluzionilequalidavano mai sem- prealchiodo.
Per aver prontamente sotto gli occhi lebuone ocattivequalità degl’imjùegati nelleprincipalicariche, e dicoloroche viaspiravano,registrava disuocarattere inunlibro tali circostanze quando giu- gnevano a suanotizia dal purofonte di probi soggetti o di carte degnedi fede.
Conservava tenacemente 1’opinionedelle personedaluiconosciute,ederabendif- ficilesenza sodi e provatimotiviincon- trariorimuovamelo
.
Eccellente era il.suocuore: amavale persone della sua Corte,
ma
nonavvial-‘cun esempio in cui avess’ egli presa al- cuqarisoluzioneper favoreoperriguardo ad‘alcun cortegiano
^ nè laRegima stes- sa nè il Principe di Salerno suo figlio alloraditenera'età poteronoin unaoc- casione ottener grazia pel congiunto di
unbenemerito,servitoreimputato diseria reità.
La
sua fisonomiaiufiue laprocera sta- tura ilcontegno eranoveramentedaRe
: s’eglida privato fossesi confuso in una folla, chi lo avesse cercato senzacono- scerloloavrebbe subito ravvisalo.Non
vi era perciò chivedendoloin serioaspetto non nerisentisseunaprofonda impressione.Un
sudditochesecolui sidoleva di'una risoluzionecome
presadalMarchese Ca- racciolosuo Ministro controlasua Sovra- navolontà, nientealtroavendogli rispo- sto Ferdinando con serietà se non che sonostatoio,caddesvenuto.Eranecessario intantoallaconservazione della Dinastia cheFerdinandoprendesse moglie, ed era necessario del pariche noditenacie distrettaparentelastringes- serosemprepiùle dueRegnanti Famiglie diBorbonee d’Àustria. Oltrede’matrimo- nii dellainfeliceArciduchessaMaria Anto- nietta colnon
meno
infeliceLuigiXVI.
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4
e dell’Àrcìduchessa MariaAmaliacol
Duca
diParma, venneconchiuso quello diFer- dinandocoirArciduchessaMaria Giuseppa.
È
usonellaCorte ImperialediViennache leArciduchesse passando a maritodebba- noscenderenelleTombe
delleChiese dei Cappuccini e de’Camaldolesiove sonde- poste le spoglie de’loro Avi, per farvi dellepreciinsuffragiodelleloroanime, ediremo quasi percongedarsene. Maria Giuseppa nello scendervifupresa dital ribrezzocheattaccata nell’uscirnedafeb- bre morbigliosavisuccumbettepoco dopo.Venne
aleisostituital’ArciduchessaMaria
Carolina:ildileimatrimoniocon Fer- dinando essendo seguito a’4aprile 1768 essagiunsepocodopoinNapoli.Divenne questa coppia1’esempiodell’amorconiu- gale e sino alle cacceFerdinando negli annidisua giovanezzadallaReginanon, andavascompagnato.IlPrincipe
D.
Carlo Titofu il primo fruttoditalmatrimonio;l’accidentedies-i5 sernatonellaricorrenza di S. Tito aveva- glifattoimporreil
nome
delpiù clemente de’ Principi.La
splendidezzadelle feste in taloccasione,dicuiancoriomi
sovvengo, fu accresciuta dalfarrivo delDuca
d’Arcos spedito dalRe
Cattolicocol carattere di suoProccuratore per tenerloda Padrinoal Sacro Fonte.QuestoPrincipe fu rapito di teneraetànel1777.Segui S.
M.
oggiRegnante FrancescoI.nato a19agosto dellostessoanno1777.
IndiilPrincipe di Salernoa*2luglio1790:
dellePrincipesse di qui apocoterrò parola.
La
primacuradelRe
sifuquelladi dare a’suoiAugustiFigliunavirtuosaedu- cazioneondeavessero potuto mostrarsiin Europaper modellidegliottimi Principi:vennero alla sua Corte richiamati i più accreditatisoggettiper loroistruzione.
Ciòperònonbastava.Ferdinando ela Reginaentravano spessone’loroapparta- mentiper conosceredavicinolostatodi educazione de’ loroFigli,e giuntiapie-
i6
ciola etàfacevaseco giornalmeatedesinarli nonsolopelcompiacimentodivedersicir- condatodallasua bella enumerosafami- glia
,
ma
per conoscerenellalorpartico- lare e giornalieraconversazioneconciascun di loro dichealtroabbisognassero acom-
pimentodi lorobuonaeducazione.S.
M.
ilRe
FrancescoI.tolseinmo-
glie l’Arciduchessa Maria Clementina dal qualematrimonioèsuperstitela solaPrin- cipessaD.Carolina oggiDuchessadiBerry:
indiricasato collaInfante
D.
Isabellano- straRegina.IlPrincipe di Salerno sposò l’altraArciduchessaMaria Clementinani- poteallapoc’anzi detta ditalnome.Delle Principesse
D.
Maria Teresa eD.
Luisalaprimafu maritatacoll’Impe- ratore oggi RegnanteFrancescoI. l’altra coll’ArciducaFerdinandoalloraGran Duca
diToscana,D. MariaAntoniettacol pre- sente
Re
diSpagna, perita colà ne’suoi primi anni, D.Cristina detta la-buona perlasua estremabontà oggi Regina diDigitizedbyGooglt
*7 Sardegna,D. Amalia da Ferdinandopre- dilettacol
Duca
d’Orleans.FerdinandovoU’eglistesso collaRegina accompagnareinGermanialeduePrinci- pessespose: concontegno misto di affa- biltà riscossestimaerispetto per leIta- lianecontrade, epassando
dovunque
era salutato pel migliore e pel piu amabile de’Re. Questo trasporto giunse tant’ol- tre,che dimorando inGenova
molti di quei nobili pensarono offrirgli la signo- riadiquellaallorRepubblica.La
buona offertasarebbestataper ognialtroaccolta amanibaciate,ma
nonperFerdinando, eh’era il piùmodesto e’lpiù moderato de’Principi.Intesiappenacotalisusurrisi affrettòa rompereognipratica lasciando sollecitamenteGenova
efacendo de’rim- proveri a persona dellasua Corte, che mettendosiaparte ditaltrattatoattendeva afarseneun
merito.i8
Eruzionidel Vesuvio.
Cinqueprincipalieruzioni delVesuvio, olire letantealtreparziali
,nelRegnodi Ferdinandodistrusseroodiròmegliofe- cerocambiar facciaallecontrade sottopo- ste divenute un mucchio di cenere edi bitume. Per le duevolte in cui fuco- perto l’abitatodellaTorredelGrecoque’
naturaliprividitettoe diarnesierravano vagabondi collelorfamiglieaccattandola loro sussistenza. Ferdinando a sollievo degl’ infelici fecedispensare degl’importanti ajutipermezzodisoggettidi sua fiducia all’opraespressamentedestinati^enon pago di ciòavevasemprelemaniallasuaborsa per spargerestraordinari!soccorsiinverso di quegliinfeliciche glisipresentavano.
t
Tremuotidi Calabria.
Itremuoti avvenutinelleCalabrie enella parte diSiciliaa loro vicina nel giorno5
*9 febbrajo del1794 replicati apiù riprese econiscossemaggiori ne’successivi giorni
,
sono a contarsifrale più tristisciagure cheafflisseroquella partede’RegnidiNa- poli. Nessuno ignora la catastrofe di si terribileavvenimento,laquantità de’paesi crollati de’quali gli avanzida’primitre- mantieranodistrutti da’tremuotisucces- sivi,lamortedì migbaja diquell’ infelici sepoltisottolerovine.
Le
famiglieper avventurascampatere- starono senzatetto, ecoloro, fra’qualiil PrincipediScilla,checredetterotrovareun
ricovero entro lebarchetirate allido, mentre nel cuor della notte riposavano sicuridallastanchezzade’timori ede’ tra- vaglisoffertinelgiorno innanzi, sividero inghiottitidalleondedelmareinunistante gonfiato alla straordinaria altezzadi400 passi sull’ordinariolivello.Quanti mezzierano presso di Ferdi- nando vennerotuttimessiinoperaa sol- lievode’ paesiche nefurono tocchi. Fece
ao
asue spese iàbbrìcareunaquantitàtllcase dilegno per darvi ricoveroagl’infelici pri- viditettojefecesinoconegualicasedi legno alzareunanuovacittà cui fu dato il
nome
di Filadelfia. I poveri che ne divenneroingrannumero,gl’infermi che nonerano pochi,edognialtrocolpito di altredisgraziefurono precisamenteaccolti alimentatiecuratia spese delRe.Onde
ledisposizionialorosollievoaves- seroottenuto un’esattoe sollecitocorso, vispedì per suo Vicario generaleconpieni poteriilGeneraleD.FrancescoPignatelli, allacui disposizione miselecasse di quella Provincia e dellevicine. Proposecostuicome
utile al sollievo delle Calabrie la soppressione di molti luoghiPii el’in- cardinamento de’ loro fondiallastessaope- radipubblicosollievo,eS.M.
credette uniformarvisiaiRdandonel’amministrazione a probiMagistrati checomponevano una GiuntadettadiCassa Sagra.£
perchèla celeritànecessariaalleSovrane suerisolu-Dk;:::-;udbyGooglc
2ÌODÌ nonfossostata daaltre intermedie autorità ritardataquando facevabisogno di darglieneconto, destinòaltra Giunta inNapoli detta diGorrisponden^aquella diCalabria^ preseduta dallostessoMinistro del dipartimento di Finanze edEcclesia- sticoMarcheseCorradiniilquale nel par- tiredallaGiunta neportava sollecitamente al
Re
laproposta.Forsetaluniagenti delVicario generale PignatellinonfuronofedeliondemoltiCa- labresinefacevanodelledoglianze:Fer- dinando appenainformatonerichiamò quel soggetto evispediinsuo luogo,ilMar- chese di Fuscaldo.
Rivoluzione di Francia.
La
rivoluzione Francese intantodapiù anni e per differenti interessi preparata cominciò a svilupparsi nell’anno 1789.EssafuilvasodiPandora che inondò di desolazione diodj di discordie di par-
27,
liti rEuropa tutta, e meglio diremo il
mondo
intiero che iu copertodi sangue edistragi. Rivoluzione materiale espiri- tuale,che igiovaniseducevacogl’incanti dellanovità, edi una nuovaspecie di liberalismo allontanandoli dalsentierodella virtùedellamorale, mentreliscioglieva da’legami edallasubordinazioneallaRe- ligioneed alle leggi.Invitati del parivi eranoipoveri dallasperanza di ottenere nellanovitàunafortuna,mentrenienteri- schiavanojedisgraziatamenteancora molti ericchienobilivi cadderoper partico- lari e differenti interessi.È
questa una storiadicuinonpuòdirsipiù diciòche siè detto,ma
non maitantoquantobasti.Malgradolanostrafisicadistanza dalla Francia noi ne risentimmoassaidavicino tutte leazionie lereazioni,edèperchè
mi
èforza diseguirla in tutt’ipunti che ciriguarda.A’primi baleni cheminacciavanolePo- tenze diEuropa Fe&dinando nonfupi-
23 gròa stringersiinpiùstrettaalleanzacolla GranBretagna con untrattato conchiuso inNapolia’i5settembre 1792.
Un
con- tingente diuomini e di legni daguerra furono le obbligazionidalRe
contratte,mentre quelledella Corte Inglese consi- stevanoin unasquadra nelMediterraneo adifesadiquestiRegni.
SpiacendoalDirettorioFrancese questa nuovaalleanza,nè avendoalloraperaltra via a minacciarcicheper quelladimare, fupronunziatalaspedizionediunasqua- draRepubblicana nel porto di Napoliil cuicrateretrovandosiin tantiannidipace sguernito delle opportune fortifìcazionie lebatterie iudisordine,Ferdinando dovè frettolosamente farleraccomodare, ricor- dandomiaverveduto infascinare lebatte- rie al molo ed unvascello ancorato in batteria.
Arrivòinfattila squadrasottogliordi- nideirAmmiraglio la
Touche du
Pinin dicembre dell’anno 1792, la quale ac-24
crebbe in questo paesenon tanto ilfer- mentodellarivoluzionequanto,saràme- glio detto, la mania di novitàj giacché
•'trovandovis’ Imbarcati moltirivoluzionarii di ogni cetoomissionarii piuttostodella ri- voluzione,nonpotè intieramentevietars’il .lorocontattoconmoltide’ nostrigiovani.
Con
quell’Ammiraglio dal Direttoriorive- stitodipoteri funecessitàconchiudereun
trattatodi neutralitàa’ 16dicembre.
Que-
staultima circostanza diè spintaalla istal- lazione di
un
Tribunale dettoGiunta di Statolaqualeagìadifferentiripresecon molta attività econ una moltlplicità di processore.Le
minacceintanto del Direttoriorese più imponenti da’prosperi successi delle armi RepubblicaneinGermaniaenel Pie- monte mettendo inpiùstrettaguardia le PotenzediEuropa, le richiamavanoalla necessitàdiuna piùstrettalegadidifesa edoffesa, econ più imponente bisogno lePotenzeItalichecome
più esposte nela5
momento
epiùfaciliadessere indetta- glioaggrediteperchèfralorodivise.Ban- ditorediquesta lega nefuilRe
diSar- degnalacui maggiorvicinanzaa’torrenti della invasionegli rendevapiù preciso e necessariol’ajuto.Ne
conobbe Ferdinando rimportanza e fu di eguale avviso alRe Sardo,ma
i differenti interessi di cui ciascunGabinettoItalianoeraguidato, e quella maledetta irrisolutezzache lepiù grandiedutilicosene’consiglispesso abor- tisce, privòdi effetto ogni salutare par- tito e la RepubblicaFrancese ebbeagio ad opprimereindettagliol’Italia.La
necessità adunque el’esistenza di Ferdinando inpotenzadisecond’ordine l’obbligaronoadunirsiconquelledi pri- m’ordine,lochevenneconchiuso neltrat- tatode’i3luglio1793,Seguita poco dopo 1’occupazione del Porto di TolonedallaflottaInglesefuro- nochiamati in fretta i contingenti delle truppe Alleate per coprirlo di bastevoli
byGooglc
a6
forze,e queste giunserodiSpagnaNapoli e Sardegna. Poco potevasostenersiun’ar- matacosìvariaemista, epeldisordine egelosia de’differenticomandi
, quantun- que il supremo rimanesse agl’Inglesi, e per l’arrivo di un imponente corpo ne- mico che attaccando in dettaglio i forti oveciascun Alleato aveva presa posizione laobbligaronoconprecipitanzaarimbar- carsi.
AllaevacuazionediTolone,ilcuiporta fudagl’ Inglesidatoallefiamme dopoes- sersene estrattii Vascelli ematerialiser- vibili, una quantità di famiglie francesi scampandodallalicenzade’loropatriotti
, ch’entravanodavincitori,cercarono asilo soprailegni Alleali, Que’molti chesisal- varono sulla squadra Napoli tana furono per ordine diFerdinando generosamente trattatisinoalloro ritornoinpatria: del lorogovernodopoilCavalierede’Medici alloraReggentedi VicariaedilConteZur- lovenn’ioincaricato.
Fu
apertofinalmente nel1794ilteatro della guerrainItalia. IlRe
di Sardegna circondato dallearmiRepubblicane rad- doppiava invano le ultime sue premure perstringerelalega Italicachenon venne giammaia luce. IlsoloFERDIJSÀ^DO co- noscendoappieno l’importanzadellacau- saanziprevedendola sua propria aveagià preparata in suo soccorso la spedizione diun corpodi 18000 uomini parte per mare eparteperterrajma
pertemadi qualche torbido ne’suoiStatichesianda- vascoprendo o che si fingeva piuttosto scopertonefufermatalamarcia.Dopo
che il Re Sardo ebbe opposta tuttalaresistenza che poteva conisforzi quasiincredibiliecoll’ajuto delletruppe Austriache, sopraffatto finalmenteda’re-»plicatiesanguinosiattacchiedallasupe- rioritàdelleforzenemiche fu obbligatoa darle ilpassaggioprimainpartedistrutto poscia intieramentecacciato.
a8
Invasa l’Italiamoltosperavasidallare- sistenza degliAustriaci, emoltainfattie permoltotemjK>nefufatta. Ferdinando richiesto di ajuti vi spedi un corpo di Cavalleria sottogliordini del Principe di Cutòpadre del presente, che venne ad agireinLombardiadiconcertocollearmi Austriache.
La
condotta spiegata daco>- talireggimenti ne*differentiscontrico’ne- mici ritornòallenostretruppel’anticaloro riputazione talché erano chiamati diavoli bianchi dal loro abbigliamento inunifor-me
bianco. NellebattagliediCodogno
e nellasanguinosissima alPontediLodi la CavalleriaNapolitanamanovròtantobene allacodadegli Austriaci orserrandosi ora urtando a spesse ripreseilnemicovinci- tore talché sostennecongloria lalorori- tirata.Mentre questifattiavvenivano perterra quasine’stessitempialtra battaglia,dimare avvenne nelleacquedel
Capo
Corsonel29 puntodettoCapodiNolifra lasquadra Anglo-NapolitanacollaRepubblicana,glo- riosa ancora pe’Napoletani che si batte- ronoallavanguardia,al cuiComandante Caracciolo siarresero i Comandanti de' dueVascellinenaiciilCensoreedilQa-irà.
Altra spedizionedi legniNapolitanifu fat- tain
Vado
insiemeagl’ Inglesi.Come
perògli affaridel continenteIta- lianoandavano prendendo non buonapie- gaconvenneaFerdinandodi accettarle proposizioni di una pace separata (fa- coltà che ben se glieraaccordata dagli Alleati ne’ lortrattati)ma
onorevole co’Repubblicanigiàcomandatida Buonapar- te,ladicuipoliticarichiedevaildistacco di ognirinforzo da’Tedeschi.
Le
trupjre Napolitane furono richiamatedietro una tregua segnataa’5
giugno1796permezzo delPrincipediBelmontespeditoalcam- podiBuonaparte. Perconchiudere poila pace fu speditoaParigilostessoBelmon- teilquale ora stringendo ora rallentando
3 o
letrattative secondoicalcoli che nasce- vanodallevarievicende ora propizie ora sinistredellaguerra, fece colàuna non breve dimora. Forse inquella occasione fu susurrato di‘darsiaFerdinando con talunecondizioniunapartedelleMarche, edelleIsoleJonie,
ma
ivantaggi succes- sivide’Repubblicani deteriorandolacon- dizione degli affari di^lapoli abortirono ognialtroprogetto.Perdutafìnalmentelasperanzaglifufor- za colla mediazione della Spagnasegnar lapacecononorate condizionia’io otto- bre 1796. Consistevanoiprincipali articoli nelserbarsineutralitàdaFerdinando,di chiudere iporti a’legni daguerranemi- cidellaRepubblicaFrancese,egualmente cheagli stessiFrancesiquandoilorolegni daguerra avessero eccedutoilnumerodi quattro.
Con
nuove epenose provvidenzeFer- dinando dovèaccorrere nel 1798alladi- fesa della Sicilia. Buonapartesbrigato dalleDigitizedbyCooy^U
3i guerred’Italiacol trattato diCampoformio, iinl)arcatosia unaflotta che convogliava un’armatadasbarco
,presal’IsoladiMalta minacciava o fingeva minacciarlaSicilia.
Le
misureper difenderla furon da Fer- dinandoottimamente preseconprontezza, edenergiajesiacheBiionaparte dirigeva altrovelaspedizionesiaper1’arrivodella flottaInglese nel Mediterraneo,lainvasione diSiciliafu avventurosamente scampata e Buonaparte,com’enoto,andiedeadaprire lanuova campagnainEgitto.
Ma
rirrequietedel Direttorio Francese e rincertezza dellesuerisposte lenendoin continuoallarmelePotenze del Continen- teledeterminò ad una nuovacoalizione.Ferdinandod’altronde obbligatoal
man-
tenimento di una forza straordinaria alle frontiere epermare,vedevailRegnosuo dasìlunghi espesosisforzi più spossato edesinanitochese lo fossedalunga guer- ra ed attiva^ giunto sinanche all’estre-mo
partito di monetare tutti gli argenti3i
comiaciando dà*suoipropill escambian- doliper cedole,asolooggetto dinonag- gravarevieppiùconnuoveimposteisuoi sudditi.
Nè
alcuna categoricarispostaave- vaeglidal Direttorioriportataperlaeva- cuazionedelletruppeRepubblicanedall’I- soladi Maltaeh’era di sua diretta pro- prietà e (ciò che piùgli premeva) da confinidelloStatoRomano. Credèquindi colpire nelsegnodiuna giusta aggressio- nealleforzeRepubblicanenelloStatoRo- mano. Erailcontrattempoappuntoincui le loro truppenelloStatoRomano
enel- la rimanente Italia non erano imponen-ti
;allontanato Buonaparte inEgitto^ re- duce Lord Nelsonda’ trionfi riportati nel- labattagliadiAbukirdistruggendolaflot- taRepubblicanaj lasquadra'Russaimpa- dronitasi di Corfù^ rImperator France- scodiaccordocoll’ImperatorPaoloal
Re
preparavano de’potentisoccorsisubitochèiprogressi dell’armata Napolitana fossero statiimponenti.
!iy
33 Perrendergiustizia aFerdinando ac- cusatoalloradiaverattaccatocon impru- denzainemicidebboriassumereIndetta- glioi vantaggichesiattendevada’nuovi legamidalui stretticollePotenzeAlleate.
In casod’invasione dovevaegli sommi- nistrare all’Austriaun’armata di3omila uomini, e questaa lui nel casoistesso 6omila. Obbligavasil’Inghilterradi te- nereunaflottanel Mediterraneoa disposi- zione diFerdinando,equestiisuoi por- tiapertiallenaviInglesioltre
un
contin- gente di3ooo marina), di quattro navi dalineadi altrettante fregateedegualnu-mero
dilegnidaguerra diminorportata.Metteval’imperatorPaolo a disposizione del
Re
novebattaglioni dilineaoltreun
numero di Cosacchi da accrescersi egli uni eglialtriinognievento sinistro, e Ferdinando alui i8omila rubli perle spese del viaggio, eviveri eforaggiap- penaentratinelRegno:forseancora de- sideravaPaolonelprogressodellacampa-3
34
gna unporto no’ lidiNapolitani. Sinola Porta spedivaun corpodiio milaAlba- nesia disposizione del Re.
Con
sìbellee lusinghieresperanze,ed inun momento
cosìpropizioFerdinando fu deciso a mettereinmovimentol’arma- taaccresciuta da nuovoreclutamentosul piedeattivo di8omilauomini comprese le riserve.Ilcomando
nefuaffidato alGe-
neraleMack
spedito daU’ImperatorFran- cesco, accompagnandovisilostessoFer- dinandoper assistere davicino adinte- ressidi cotanta importanzae cosi decisivi.A’
a
3novembredel 1798 duecolonne dell’armata Napoli tanasispinsero nello Sta- to
Romano
mentreimbarcatalaterzasotto ilcomando
delGeneraleDamas
sullasqua- draAnglo-Portoghese approdòin Livor- noene’ Presidii.Ma
lacampagna ebbe,com’ènoto,infelicisuccessi, e letruppe Napolitanerestarono daperloro disfatte anziché dagli scontri co’nemici. Io non intendo farladiscolpade’ soldatiNapoli-
35 lanì
ma
nè anche possofarquella delGe- neralMack
ilquale sapendo di coman- dareapochissimisoldatiedamolti uo- mini,com’eranolereclutetirateun mese innanzi dalla zappa e che non avevano giammai veduto alcunlampodicannone o inteso alcun puzzo dipolvere, gui- dateinparteda nuovi ufliziali,lisuddi- viseintanti picciolicorpi capaciad esser distruttiin dettaglio.Le
operazioni succes- sivamentefatteo piuttostoripetute dallo stesso Generale pochi annidopo adUlm
produsserol’effettoistessoe giustificarono alquantoiNapolitani.
Giunto appenaa
Roma
Ferdinando dovè uscirne pochigiornidopoessendostatoa tempoinformato,cheisoldatiRepubbli- cani chiusiinRoma
sottopretesto dies- sereammalatinell’ospedalediCastelS.An- gelo aumentatid’altraforzach’erasisegre- tamente introdotta, erano già riuniti in numero dafarloprigioniere in unasortita chedivisavano eseguire.36
Le
truppeNapolitane neH’a^edio apertd sottoCivita Castellanafuronorotte,indi^ confi’è detto,vennerodiquaedi làspar- pagliate indettaglioj ed era veramente rlolorosa cosa vederdi ritornolaceraed a pezziun’armatachetantecure etant’oro eraalRe
costata.La
solacolonnacomandatadalGeneralDamas
, eh* erasiavanzata da*presidi! di Toscana, udito losfacelodovèritornare sopragli stessi passibattendosionorata- mentein ritirata,edimbarcatasiperSicilia vennearaggiugnerviFerdinando.Liberati inemici dal pericolo dell’at- taccononfuronopigri adinvadereilRe- gnodiNapoli. Il
Re
quantunqueaddolo- rato dallesciagurechelocircondavano,
avrebbeforsepotuta opporrecogliavanzi dell’esercitounaresistenzadiqualchedu- rata,
ma
dietrogli orroridellamortedata dalpopolaccioalsuocorriereAlessandro Ferrericominciòatemere ne’sintomi della rivoluzioneNapobtanaglieffettidellaFran-cese.Negli ultimi giorni didicembredel 1798alcunidelbassopopolovenneroad- dosso al Ferreri che portatosi al porto andava cercando unabarcaper recare
un
piego delRe
all’AmmiraglioNelsonquivi ancorato collasuasquadra, esottopre- testodiessergiacobino (era questoilse- gnale colqualeilbassopopolocominciava anotare ereiebuonicittadiniquandovo- levaopprimerli)16assalironoloammazza- ronoebaccandosulsuocadaverelotra- scinaronosinsottoallefinestredel Palazzo RealeallavistadelRe
edellasua Corte.Vide alloraFerdinando di trovarsiin
mezzo
amoki
inclinati anovità, privo didifesa perchè spogliato di soldati, e circondatodaun
popolo chegiàrompeva ogni freno,equindi preseilpartitod’im- barcarsicollaFamiglia Realesullasquadra Inglese.E
malgrado lepreghiere de’De-
putati della Città e de’buoniNapolitani per dissuaderlodaUapresa risoluzioneegli salpòperSiciliaa’a
3dicembredel 1798.
38
Orribile e nonmai veduta tempestaa confessione de’ piùespertiedantichi
ma-
rini mise inpericololavita della intera Famiglia Reale
, poiché incavonatoilva- scello Ammiraglionelle ondeera giàvi- cinoadessere inghiottito,egiàimarinari collescuri alla
mano
troncavano1’albero maestroquandolaceratele veledalla fu- ria de’venti il vascello preserespiro.A
queste sciagureopposeFerdinandolasua solitaìutrépidezza niente cimando ilsuo pericolo
(com’eglistesso
mi
assicurava) moltoquellodellasuaFamiglia ede’ser- vitori che loavevano seguito, inmezzo a’qualieraegliaccorso alorconforto.Vi peri(sidissedi convulsione)ilPrincipe D.Albertosuofigliodiannisette.IlRe
giunseinfineaPalermo ovesbarcò a’a6 dicembre 1799.IlvascelloGuiscardo lebarche canno- niere e gli altrilegnidellaMarinaReale chenonpoteronoessereprontamenteequi- paggialifurono consegnatiallefiamme ]>er
non esporli all’arbitrio edalla opportu- nitàde’nemici.
GiuntointantoaCapuailGenerale
Gham-
pionnet coll’armataRepubblicana,perfer- marlo edimpedirgli di avanzarsi aNapo-lidalGeneralPignatellirimastoalgover- nodelRegnofu secoluiconchiuso unar- mistizioa’i2gennajo permezzodel Prin- cipe diMigliano e
Duca
del Gesso.Fu
di momenti la durata dell’armistizio talché appena comparsiiCommissarii Repubbli- cani venuti ariceversi ipagamenti delle primesomme
promesse, laferociael’avi- dità del basso popolo giunse a tali ec- cessichedoveronosalvarsi collafuga. IlDuca
dellaTorre con suofratello furo- noassalitidal popoloperinettie suppo-sti sospetti di corrispondenza co’nemici etrascinatinellapiazza di$.Giovanni a mare fucilali e bruciati in unabotte i
cadaveri.IlConteD. Giuseppe Zurlori- masto al Ministero di Finanze salvata a stentilavitafu legatoetradottodalpo-
4o
polonellecarceridelcastellodelCarmine
; etantialtridalla ferociapopolareo ma&>
sacrati‘o almeno arrestati;messeasacco lecasede’ricchisenzanèancherispettare ilPalazzo Realej apertoilvarco atutte leprivatevendette.
A
talespavento gettarono questi orrori tutti i buoniNapolitani ed incosiforte trepidazione, eh’era invocata una forza qualunquefosseRepubblicanaoaltraper arrestareiltorrente diun
popolo giàdi- venutoferoce esenza freno.Fu
taleperò1*ostinataopposizione dimolti del basso popolo all’avanguardia nemicacoll’ajuto di
un
cannonepostatosottolaPortaCa- puana e diretto da un solo artigliere, chelo Championnetfu obbligatoa batta- gliare pertregiorni; anzi nella seconda giornata fu in forse se continuare l’im- presa o attendere maggioririnforzi, non avendo che yooo uomini disponibili.La
bandieratricolorespiegatasulForte S. El-mo
elepremure dimolticosi deltipa-DigitizedbyGoogle
4i triotti lodeciseroallacontinuazione del- rimpresaj ondepenetrai’i nemici nella Cittàa’23 gennajoviproclamaronolaRe>
pubblicasottoungoverno provvisorio.
Mentrequestefazioniaccadevano l’Im- peratorPaolosacro negl’impegnicontratti spinsenell’altaItalia
un
corpodi4omila uominisottogliórdinidel GeneraleSouw-
varow,ilquale congiuntoalleforzeAu-
striachechesinoalloraa’soccorsidiFer- dinando nessunmovimento avevanopotu- to eseguire, con unabrillante campagna scacciòinemicid’ Italia.
Ma
mentre Ferdinando attendeva ajuti dagliAlleati per ricuperare >1 Regno di Napoli,informatodellepocheforzechei nemiciviavevanoperchèaccorsead op- porsi a’progressi degliAustro-Russi, non diffìdando dell’attaccamento del suo po- polo spedìnellaultima parte di Calabria, ove iRepubblicani non erano ancor pe- netrati, il Cardinal D. Fabrizio Ruffo.
Non
eracertamentel’oggetto di talmis-4a
ùonequello difarvialcunarilevanteope- razione
ma
di mantenere nel frattempo quella contrada a divozione delRe
eti- rarnedegliajuti.11Cardinal Ruffo infattiseguito datre solepersone di servizio colla miserabile
somma
didue.3ooosbarcatoinCalabria corrisposenonsoloaUafiduciadelRe
suo Signore,ma
ogni espettazione meraviglio- samentesuperò. Secondato dal ConsigliereD.
AngeloFiore unico magistrato rimasto inReggio edin altri paesi che teneansi ancora a divozione delRe
, raunato un mucchio diCalabresi chesiandavacam- minfacendocome
torrente ad ingrossare chiper isperanza di bottino chiperam-
bizione chi per carezze, salvònonsolole Calabriema
sispinsecoraggiosamentein- nanzi facendo continua mostra di essere allatestadiunagrande armata, che con- sistevasoltantoinuna massaindisciplinata sostenutadaun mezzoreggimentospeditogl’in ajut9 daSicilia, dall’equipaggio diuna
43 FregataRussa,edaottantaTurchi. Egli fece
un
colpo ardito straordinarioetlina- spettato,dicasiciòchesivuole,siaper ingegnooper fortunajedattaccandoe vin- cendoa riprese l’armatade’cosìdettipa- triottì,e lepopolazioniallaCittàvicinemovendo
in insurrezionepenetrò ardita- menteinNapolia’i3 giugno1799in fac- cia agli stessiRepubblicani,chesichiusero nellepiazze diS.Elmo
Gapua e Gaeta.r'uronotalipiazzesenza perdita ditem- poassediatedalle cosìpochetruppe rego- lari che avevanoseguitoSua Eminenza, allequali siaggiunserole Inglesi diser- viziodimarefattesbarcare dall’
Ammira-
glioNelsongiuntovipoco dopocollasua squadraje dietro vantaggiose capitolazioni ilRegnodiNapolidalle arminemicheri- maseintieramentesgombro.
La
memoriadisìfeliceavvenimentofu da Febdinando celebrataalprimoAprile del 1800 collaistituzione dell’Ordine di S.Ferdinandoe delMerito,dei qualein-44
signlque’CavalieridellasuaCorte che-hi Sicilialoavevanoseguito,edaltribene- meritisoggetti.
Giuntoil
Re
nellarada diNapolisul- lastessasquadra Inglese per accorrereda vicinoa’bisogniopportuni,mentreatten- deva a riordinare ilRegno sconvoltoda
siffatte peripezienon fupigro aspedire aGenovaallorada’nemici occupata evi- verielegniinrinforzodellasquadra In- glesecheteneaìaassediatapermare,men- trestringeanlaperterragliAustriaci.Que- staistessanavale divisione passò a ricupe- rarerisolad’Elba edirimanentiPresidi!
dellaToscana:indisopraggiuntainMalta sostenne la sollevazione di quegl’Isolani controletruppeRepubblicanecheviera- no a difesa. Furono del pari i Maltesi dallaSiciliaprovveduti di armimunizioni eviveridicuigliassediatisofirirono stra- ordinaria penuria.
SpedìaltempostessoFerdinandoari- presa dello Stato
Romano
una divisioneDigitizedbyGopgle-
45 sotto lo stessoGeneral
Damas
non solo per teneresemprepiù lontane da’suoiStati lereliquiede’nemici,ma
per ritornarealle sueti-uppe quell’antico decoro che dal- l’antecedente spedizionesembrava olTusca- to.Questetruppe ricuperataRoma
s’inol- trarono inToscana ove convarioevento furonoaSiena più volte da’nemiciattac- cate.Una
giunta di Statoinultimocomposta di Magistrati Napolitani eSicilianiagendo contro ireidiopinionedovèprivarcidi moltidottiebravisoggetti.La
fatabtàci privò fra costoro del bravoAmmiragbo
Caraccioloilcuicadaveresivideimgior- nogalleggiaresottoilvascello delRe.Ritornato in tal frattempo Buonaparte dall’Egittogliaffari dellaguerracambia- ronodinuovoaspetto. Curiosa cosaèche passatoegliaMilano promettevaa’Cisal- piniunaregolarelibertà,mentretendeva a farne
un
Regno suotributarioj aNa- poliedallaToscanaritornarlapacejmen-
46
trevoleva opprimerlij e ristorar laReli- gione rimettendoin
Roma
ilPapa,men-
trevolea servirsene aguadagnarel’impo- nentepartitode’ Cattolici. Dichiaratoegli primo Console,indi Imperatore abbisogna- vaarassodare lasua nascente grandezza di
un
frattempodipace.La
conchiuse in- fatti coll’Imperator Francesco dietrouna sospensione d’armi seguitainTreviso a’i6 gennaroi8oinellaqualenonessendos’in- terloquito delRe
diNapob
suo Alleato,ri-mase Ferdinando abbandonatoaffatto
^ed
alGeneral Muratdatoda Buonapartel’or- dine di avanzarsiadinvaderlo.
Come
col- l’ImperatorPaolo perparticolaricircostanze avevaBuonaparte ancheconchiusalapace, colseFerdinandoquesto propiziomomento
per ottenerla anch’eglicollamediazionedel- lostessoPaolo chevispedìa bellaposta ilGeneralLewachew. La
tregua fu segnata aFoligno a’i8 febbrajoi8oicolCavaliere Micherouxper parte delRe
,contenendoiprincipali articolil’evacuazionede’Napo-
DigilizedbyGoogle
47 litanidalloStato
Romano^
l’occupazione diTerni dallearmi di Buonapartesenza, oltrepassar laNera, chiusi agl’ Inglesi e TurchiiportidiNapoli eSiciliacompresi quei diPortoLangonee 'PorloFerrajo, quandogl’Inglesiliavesserolasciati.Ma
dopo il trattato diLuneville con-,venneaFerdinando adattarsipienamente all’imperodellecircostanze,e permezzo dellostessoCavalierMicheroux suoInca- ricatoconchiuseinfinelapace di Firenze a’aSmarzo dellostessoanno. Oltre alle condizioni dalla tregua stabilite dovèri- nunziare aBuonaparteiPresidi!diTosca-, nacol Principato diPiombino, a dipiù delleindennizzazionidelleconfische.
RassicuratoappenasulTrono Buonapar- tepensòripudiarlamoglie perstringers’in parentelaconPrincipessaincuifosseriu- nitoilsangue delledueprincipalifamiglie regnanti di Borbone edAustria, nonsolo per servireallasua grandezza
ma
perri- chiamarsiun
più stabile e sicuro dritto48
alla loro successione in Francia in Ita- liaenelCircoloGermanico. Feceperciò passarne delleproposizionia
F
erdinando per unaPrincipessa sua figliacolla pro- messa di portarlo adaltivantaggi e for- sealRegnod’ Italia.Eranocertamente lu- singhierecotaliproposizioni, straordinaria lagrandezzayenonpiuvileilparentado dopochélePotenzediEuropaaveanlo già riconosciuto per Imperator diFranciaye lasuadinastiasembrava ormai rassicura- ta.Erad’altraparteassaipericolosol’op- porsi a persóna giunta asìaltogrado di potenzayeche comandava ad unagrande armata.Ma
Ferdinando colla solita sua fermezza senza pari sprezzate così belle speranzey eleonte diunoffesopotente glie nefece lanegativasottopretestodi doversiprimaattenderelapace generale; malgrado chenellasua negativaavess’egli segnata l’ultima sua rovinaycome
infatti avvenne. Il matrimonio poco dopo con- chiusofra’lPrincipeBohamaissuofiglia-DigilìzedbyGoogle
49 stro con una Principessa di Baviera do- vevaservirdi scalinoa quelloch’eglidi- segnava dietrotal rifiuto.
Furente Buonapartedi rabbiacontroil
Re
andavaintracciadipretestiper pren- dernevendetta.Non
contento di averri- cevutocondispettoo piuttostoconistra- pazzi inpubblico circolo il Principe di Cardite dalRe
speditogli per compirlo della suavenuta aMilano inmaggio del l8o4 volle capricciosamente invadere ilRegnodi Napolicollaspedizioned’unar- matasotto]>retestodi vegliareallaosser- vanza de’ trattatie di guardare le coste dell’Adriaticodall’armataRussagiàperve- nutanelleIsole Ioniej
ma
inverità per mantenerla aspese del poveroRegno di Napoli, eper darealRe
l’incentivoaden- trare in altralegacontro diluiondeconse- guireun
pretesto anuovamenteinvaderlo.Siottenne agrandi stenti che le truppe Francesi entrounalineademarcatafra gli ApruzzielePuglie sifosserocontenute.
4
DigitizedbyCoogle
5o
IGeneraliappenaentratiCominciarono a farvidapadroni, sorpassando ogni cre- denza gVinteressi die al
Re
costaronola dimoradi tali truppe, ele immoderate pretensioni che giornalmente si afiàccia- vanoallequalibisognava allameglio ac- correre. Basteràdiresoltantoche pel solo spedale,chenonesisteva,dovetterotas- sarsidue.700algiorno.Da
queste posizionivennerorichiamate letruppeF
rancesi per accorrere a’biso- gnid’Italia,indi rispedite dinuovojegià chiaro leggevasi che Buonaparte a guisa del lupo coir agnello andava a cacciadi pretesti per distruggereFerdinando. Al- lora fu che venne conchiusa in aprile del i8o5 la quarta legafra Ferdinando e lePotenze Austriaca Russa ed Ingle- se.Ne
fusubito prevenuto Buonaparte, ilquale tenendogiàinpugnoilmomento
dicoglierein fallo il
Re
, anzi mirando adaccusarlocome
spergiurosi manifestò pronto a far ritirare le suetruppe dalle5i PugliepurchéFerdinandogliavessepro- messaneutralità.SequestisiricusavaTar- mataFrancese suastessaospite loavrebbe sollecitamenteassalitoannientato e caccia- to: seviaderiva restavadagli Alleatiab- bandonato,efragliartiglid^unpotente chenonavevanèparolanè fedeeeh’era giàdecisoadistruggerlo.
Inquesta dolorosa agoniaconvenneal
Re
farmostradiaccedereallerichiestedi Buonaparte anche pertemadinon fargli traspirare ilsegreto trattato cogliAlleati(delqualesièdettoesserBuonapartegià informato).
La
neutralitàfu segnata a’21 settembrei8o5dalDuca
diGallo Plenipo- tenziario diFerdinando.SiobbligavailRe
a respingerecollaforzaognitentativoche controla neutralitàsifosse fattoj opporsi allosbarcodiqualunqueforzanemicane’suoidominj\nonaccoglierla nellesue piaz- ze(eraappuntociòcheaBuonaparteera giànoto diessersifragli Alleaticonvenu- to)j
come
ancora dinon ammetterenella5a
suaarmala alcun oiHzìalenemico ofuoru- scitafrancese (intendevasi qui delConte
Damas
chedapiùtempoavevailcoman-do
nell’armata Napolitana). Fece mostra perlaprimaedunica voltaBuonapartedi essersacronell’adempimento de’suoiim- pegni affrettandosi asgombrare dalle sue truppele contrade Napolitanej ecuriosa cosa erailsentire da’ stessiofliziali Fran- cesi,che del segreto eranoormaiparteci- pi, di prendercomiato da’ loro amici per rivederlifragiorni.MentreletruppediBuonaparteuscivano nelnovembredeli8o5icontingentiAnglo- Russi sbarcarono nel Golfo di Napoli e dopobreve riposo preserorottaperloSta- toPontificio, ondeattaccarealle spallei nemicichepartitidallePugliesiavviavano perl’altaItaliaaraggiugnereilorocompa- gni ch’eranoallepresecogliAustriaci.
Ma
ivantaggida Buonaparteriportati in Italia elavittoriadi Austerlitz togliendo ogni ostacoloallearmate Francesilaguerra di-
53 vennepassiva per gliAlleatij e Buona- parteavendocolpitonelsegno pronunziò spergiuroil
Re
perchèfessesico’suoine- mici collegatomentreavevapromessaneu- tralità, incolpandolo diun
atto da lui stessoordito. (Egli certamente nellasua vita innossiaedillibata nonaveva giam- maifatti de’ spergiuri). Disse di avergli accordatopiù volteilperdono(senzaes- serconfessore)ma
cheperlaquartafiata nonvoleva piùdarglielo,econuncolpo dipennadichiaròcessatane’RegnidiNa- poli e Sicilia la DinastiaRegnante senza speranza di piùritornarvi.Egualmenteine- sorabile si mostrò al Cardinal Ruffo da Ferdinandospeditoglipercalmarloepro- porgli de*temperamentia lui vantaggiosi e quasi asua discrezione. Diedein fine questiRegni aGiuseppe Buonaparte suo fratelloche pervenne inRoma
accompa- gnatoalsuo Ministro Saliceti.Le
truppe Alleate intanto ritornandodal- lo StatoRomano
furono da Ferdinando54
scongiurate dirimanersi almeno a guar- dia delle frontiere la cui alpestre posi- zione rendevale capaci apresentare a’ne- mici grandi difficoltà
j
ma
non udendo alcunaremora s*imbarcarono di frettale Russe facendo ritorno nelle Isole Ionie ond’eranopartite,leInglesiin Sicilia .al- loggiando nella Piazza di Messina ed in altre posizioni contigue dalRe
di buon cuore aloro offerte.Ferdinando con ami- cigià allontanatiedafronte dinemicigià ravvicinati restò raccomandato alla sola ProvvidenzaDivina, riportando unasola lettera dall’Imperatore Alessandro nella quale ilriacquisto delRegno ormaiper- duto eragU colle più sacre assicurazioni promesso. Egliadunque non trovòaltro scampo che di far ritorno in Sicilianel gennajo del1806jraggiunto nel seguente febbrajodallaReginae dalresto dellaFa- migliaRealeaU’avvicinarsidelletruppe di Giuseppe. Del lorodestinovollianch’io farpartealquale,come
aglialtri, toccò55 lasolitapensione di una pericolosatem- pestala cui duratafulunga niente
meno
che di tregiorni. IReali PrincipiS.M.
cioèe’lPrincipe diSalerno
D.
Leopoldo imbarcati sopraunafregata salvifortuna- tamente dalla stessatempesta sbarcarono in Calabria a raggiugnervi l'armata.Le
truppeFrancesi entrarono ai4 febbrajo inNapoli.Non
soconcpalconsiglioTarmataNa- politana sottogliordinidel generaleDamas
invece ditenersia guardia dellefrontiere stessedelRegno ne’passidallanaturacosi benefortificati, avendole aperteadiscre- zionede*nemici siridussenelleCalabrie.Quindièeh’entrataappena T armatane- mica sottoil
comando
del generaleMas- sena senz’alcun contrasto, salvo quello della Piazza diGaeta di cui parlerò di qui apoco, unadivisionefu tostamente speditaadattaccareinCalabriaiNapoli- tanila cui forza peraltronon eraimpo- nenteanz’indebolitanelToccupareunaluu-56
ga linea. Furono infatti avviluppati nel
Campo
Tenese,dopoilquale attacco cor- rendovirischioglistessiReali Principi fu- ronoperciò obbligatiarimbarcarsiperSi- ciliaconpartede’ soldati,seguitipoi dallo stesso GeneraleDamas
che vi pervenne r ultimo con unmigliajodi uomini che potèsalvare riuniti,mentreglialtri reg- gimenti restaronosparpagliati.Faepocanellastoriadegli assedjquel- losostenutodallapiazzadiGaetacoman- datadalPrincipediHassia-Philippstal.
Le
truppe Napolitano, frale qualiunReggi- mentodiservidipena richiamatial ser- viziomilitare,secondatedallanostraflot- tigliadimarefecerodellesortite aglias- sediatitiassaidannose^elaresistenzaper piùmesi loro opposta superò 1’opinione di quella Piazza che appena fra quelle di second’ ordinepotevacontarsi se non diterzo.Ma
percossomortalmenteallate- stailGenerale da unascheggia dibomba
mentrevisitavalebatterie,questa disgra-DigitizedbyGooglc
57 ziafeceabortiretuttelesperanze diuna più lungaresistenzaelaPiazza capitolò a i8luglio1806.IlPrincipe di Hassiatras- portatoinPalermofortunatamentesiguarì.
Le
truppeInglesi al tempo stessosta- zionateaMessinasottogliordini delGe-
neraleStuart profittandodellapropiziacir- costanzadella resistenzadiGaetaeseguiro- nodiconcerto coll’AmmiraglioSirSidney Smidtunosbarcone’ lididiCalabria.At- taccarono ne’campi diMaida unadivisione Francese eviguadagnarono unabattaglia a6
luglioditalanno.Questavittorianonrecòprofittoalcuno agli affaridelRegnopoichédopotaleazio- ne le forze Inglesi facendo ritornonelle antiche posizionidiMessina, alcune trup- peda FerdinandospediteinCalabriari- masteisolatesividero obbligate a partirne egualmente.
Persìbuonisuccessiperòanimatoil
Re
decise tentarcollesue forze un’altra spe- dizioneinCalabriacomandatadallo stesso' •DigitizedbyGoogle
58
Principe-di-Hassia. Inemici ch’eranomi- nutamente informati ebbero tempo a ri- chiamare nuovirinforziper acquistare su- perioritàjelanostrapicciolaarmatache dovevasoltantomirare,atratteners’inCa- labriaschivando ogni scontro, fune’campi di Mileto a516maggio 1807 soverchiata daFrancesi,eperdutalabattagliail
Ge-
neralecogliavanzidelletruppe feceritor- noinPalermo.Le
Calabrie,ovemoltiabitantiparteg- giandodellacausaRegale nonaveanori- sparmiatelevitede’Francesi,venneromesse in istatodiguerra.ICalabresitrucidando Francesi e questi quellij ilgeneraleMa- nhes chevifuspedito tante esìstraor- dinarieatrocievicommise, chesnaturato di ognisentimentodi ragionee di pietà vi lasciò delletracce orribili damostro piuttosto edaCannibale.Mentre ilfuoco delle grandi battaglie ardeva nel
Nord
ilGeneralMurat desti- nato a rimpiazzo diGiuseppe BuonaparteDigiteoa1»/Google
59 nelRegno diNapoli volleanch-egli ten- tarein Siciliaunaspedizione,avendoadu- nalo nel litoraleCalabrounaquantità dì truppe e di legninecessarj all’imbarco.
Questaspedizione eseguita daCalabriain Sicilia nella notte de’io agliii settem- bre i8io fufelice quanto lanostra te- stéraccontatadaSiciliain Calabria.
Una
divisione destinataperlaSicibaaldiquà delFaro fudallacontrarietàde’ vential- lontanata; un’altra al di làsbarcata ne’
lididi MiliCalatieS.Stefano non lun- gidaMessina fuprimaattaccataconsuc- cessodapochicivicie daglistessi abitanti convicini,poifattaprigionieradagl’Inglesi accorsidaMessina senza che
un
solosol- dato fossescampato.InduealtrecircostanzeFerdinando dovè spedireil Principe di Salernosuofiglioin Gibilterra aa4lugliodel1808 edinPro- cidaagliligiugno 1809.
Fu
credutonella primaspedizioneche siccomeindura cu- stodiaanz’in piena schiavitù teneva Buo-DigilizedbyGoogle
6o
napartein Franciala Famiglia Realedi Spagna,necessitasse lapresenza diunPrin- cipedifamigliapiùprossimo per animare leoperazionidegliAnglo-Ispani controle armate diBuonapartecheavevano invasa la Spagna.
Ma
l’A. S.R. fupoco dopori- chiamatain Siciliajedun nuovoMinistro Inglesevennearimpiazzare Tautico presso lastessaCorte diFerdinando.IgeneraliInglesi, nellaseconda spedi- zione credeùdo{>ropizio uncontrattempo in cuiBuonaparteeradistrattodalleguer- reSpagnuole
Germane
eRusse,perfare delleoperazioni adirette odiversive nelR^no
di Napoli imbarcarono lo stesso Principe seguitoda’reggimentiAnglo-Na- politani che giunti in Precida trovando giàcambiate lecircostanze fecero ritorno allesolitestazionidi Sicilia.Ma
èforza ormai eh’ io di passaggio risvegliun’amararimembranzadellaposi- zione diFerdinando inunaterribileca- tastrofedi cui fu circondato.A
tantidis-DigilizedbyCoogle
6i gusti,aquellicheglidavanolepochee debolisperanze dirivedere il suoRegno diNapoli,lequalida sempre nuovecir- costanze erano successivamente allontanate
,
siaggiugnevanolemaggioriquando venne informatochedopola battagliadi
Eylaw
ne’campi di FidlandiaBuonapartenelpri- vato congressocoll’Imperatore Alessandro aveva secoluipartitoildominiodelmondo
;Alessandroperciòriconoscendo Giuseppe in
Re
diNapoli. Esisterà ancoranellaCan- celleria di unaCorte unarispostascritta allaReginaMaria
CarolinacoU’indrizzo aleisemplicementecome
ReginadiSici- lia,perlaqual’espressioneilMinistrodelRe
presso quellaCorte ricusòriceversela.ProponevasiinaltretrattativediBuona- parte conaltroGovernol’infelice emi- serabilecambiode’Regni diNapoli eSi- ciliaoraperlaDalmazia, edaltra volta perleBaleari. Evidenteesempiode’peri- coli che corrono ideboli quando met- tons’ inlega co’ forti, o quando iforti
6a
stessivengono acontesa.
Ma
ciò non è tutto:varie e moltipUci cagioni parte vere, parte ingrandite,parte supposte fecero na- scerenel i8io del malumoreco’Gene- raliInglesidimorantiin Sicilia.Moltespie nemichepenetrate inMessinaedinaltre parti di Sicilia obbligarono ilRe
aspe- dirvi dainquisitoreilMarcheseArtale.Il contegnodacostui spiegato richiamòleos- servazioni de’Comandanti Inglesi siaper pietà de’ rei siaperaltr’oggettojess’ in-somma
insinuaronoall’Artaledipartirne ,accrescendoconquestipassiidisgusti della Corte Siciliana. Taluni altri intrighi poi furono da Siciliatrasportati e maneggiati inLondra^ e già qualchefoglioInglese cominciava a calcolare che i sussidj al
Re
daquelGovernoaccordatisuperavano lespese pelmantenimentodellastessaIr- landa. Forse ancora,come
talune volte òsospettato, pereseguirsi talieconomie senza perdereilfruttoditantespesepen- savasi diriunire sottounaeguale formaDigitizedbyGoogle