• Non ci sono risultati.

COMUNE DI BARLETTA PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI CONSIGLIO COMUNALE DEL SEDUTA ORDINARIA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMUNE DI BARLETTA PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI CONSIGLIO COMUNALE DEL SEDUTA ORDINARIA"

Copied!
42
0
0

Testo completo

(1)

COMUNE DI BARLETTA

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI CONSIGLIO COMUNALE DEL 02.10.2020

SEDUTA ORDINARIA

Verbale di seduta n. \\

INDICE DEGLI ARGOMENTI DISCUSSI

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE ... Errore. Il segnalibro non è definito.

DELIBERA DI INDIRIZZO PER REGOLAMENTARE L’ATTIVITÀ ESTRATTIVA SIA DI NUOVA FORMAZIONE CHE ESISTENTE SUL TERRITORIO COMUNALE ... Errore. Il segnalibro non è definito.

ORDINI DEL GIORNO ... Errore. Il segnalibro non è definito.

(2)

PRESIEDE IL PRESIDENTE, SABINO DICATALDO

Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci

PRESIDENTE:

Apriamo la verifica del numero legale.

(Si procede alla verifica dei Consiglieri presenti in Aula tramite il sistema elettronico) PRESIDENTE:

Chiudiamo la verifica.

SEGRETARIO GENERALE:

Seduta del 2 ottobre 2020. Ore 16.40.

Presenti 14

Assenti 19 (Basile Flavio, Bufo, Cascella, Damato, Delvecchio, Dicorato, Dileo, Dimonte, Dipaola, Divincenzo, Laforgia, Lionetti, Maffione Michele, Maffione Rosanna, Marzocca, Mazzarisi, Mele, Memeo, Mennea)

PRESIDENTE:

La seduta è valida. Inizia alle 16.41.

Buon pomeriggio a tutti. Prima di iniziare, giustifico l'assenza del consigliere Mennea, del consigliere Delvecchio, della consigliera Rosa Cascella e del consigliere Dicorato Ruggiero.

Poi un forte abbraccio al consigliere Bufo, che è stato colpito, lui e la sua famiglia, da un grave lutto, quindi condoglianze al consigliere Bufo.

Poi faccio gli auguri a tutti i nonni perché oggi è la festa dei nonni e gli auguri a chi porta il nome di Angelo e Angela perché oggi è Sant'Angelo.

DOMANDE DI ATTUALITÀ.

PRESIDENTE:

Ripartiamo dalle domande di attualità, dalla terza domanda di attualità, che è firmata dai Consiglieri comunali Spinazzola, Rizzi e Dicorato, che chiedono la motivazione per cui l'espletamento della nuova gara è avvenuto in data 25 maggio 2020 nonostante la scadenza fosse già fissata per febbraio in riferimento all'oggetto che è: "Gara affidamento servizi di controllo accessi, custodia e pulizia giardini comunali". Visto che la dirigente dottoressa Di Palma non è in Aula ma sta arrivando, le chiedo la cortesia, consigliera Spinazzola, di poter passare alla successiva; poi, appena arriva la dirigente, questa domanda la riprendiamo.

CONSIGLIERA SPINAZZOLA:

Grazie, Presidente. Dopo la discutiamo. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliera Spinazzola.

Ora passiamo all'altra domanda di attualità, che è a firma del consigliere Pierpaolo Grimaldi, che ha per oggetto: "Gestione in concessione Auditorium comunale ex Sacra Famiglia". A lei la parola, consigliere Grimaldi, prego.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

(3)

Grazie, Presidente. Due premesse. Una è che mi fa piacere aver ritrovato la democrazia visto che era stata leggermente sospesa per due mesi perché non abbiamo fatto Consigli comunali pur avendo tanti argomenti all'ordine del giorno sia la scorsa volta – e, peraltro, di particolare rilievo – sia questa volta.

Poi volevo fare una precisazione su una discussione dello scorso Consiglio comunale. Volevo precisare che i miei interventi, ma penso anche quelli della maggior parte dei Consiglieri comunali, sono interventi di natura politica e sono rivolti principalmente al Sindaco, perché è il capo di questa amministrazione, e poi anche agli Assessori, e non c'è nulla di personale, tantomeno nei confronti dei dirigenti. Se dobbiamo ridurre tutto al tecnicismo più arido, è evidente che è inutile per noi intervenire.

I nostri interventi sono finalizzati a discutere ed eventualmente, laddove fosse possibile, anche consigliare nel migliore modo per una migliore azione amministrativa.

Detto questo, anche perché questa premessa è valida per questa domanda di attualità, Sindaco, io capisco, infatti nella domanda, alla fine, le chiedo anche di assumere gli oneri di sicurezza. Stiamo parlando dell'Auditorium dell'ex Sacra Famiglia. Questo Auditorium è stato richiesto da due, forse anche tre scuole, in particolare con una richiesta formale del Liceo classico Casardi di Barletta per il Liceo musicale; è stato richiesto, penso, anche dalla Fieramosca. Visto il particolare periodo dell'emergenza sanitaria, che ha portato questa amministrazione anche alla ricerca di spazi per le scuole sino ad interrompere – dico nella domanda – l'attività delle associazioni sportive nelle palestre perché si pensava – non so se questo avverrà – di utilizzare le palestre per le attività didattiche, mi è balzato agli occhi questo bando perché è strano che stiamo cercando delle disponibilità di spazi per le scuole, le scuole individuano uno spazio e noi non lo diamo.

Ho intuito che probabilmente non lo diamo perché c'erano degli oneri di sicurezza che la scuola non poteva sostenere, però, facendo dei calcoli, da quello che si riesce ad intuire dalla determina, mi sembra che gli oneri annuali di sicurezza non dovrebbero essere elevatissimi, probabilmente ci aggiriamo attorno ai 20-30 mila euro annui, che per dare la possibilità a due scuole di lavorare in serenità mi sembrano poca cosa.

Sindaco, se non ci convinciamo che gli studenti, i giovani, la scuola sono il futuro del paese, della regione, della città, se non ci convinciamo che devono essere loro i primi destinatari delle nostre azioni... È a questi che ci dobbiamo rivolgere. Il consigliere Divincenzo, quando abbiamo approvato le linee di mandato, diceva "gettate il cuore oltre la siepe" e io gli risposi, dissi "lo abbiamo gettato", però questo è un caso dove forse abbiamo avuto un po' di timore. Io speravo che lei fosse un po' più coraggioso perché la scuola merita un'attenzione particolare, la cultura merita un'attenzione particolare.

Se noi trascuriamo i giovani, trascuriamo la cultura, stiamo dicendo che il nostro futuro è finito, lo facciamo terminare oggi. Non è possibile che diciamo no perché non riusciamo a impegnare 30 mila euro di oneri di sicurezza all'anno, Sindaco. Queste sono situazioni che vanno valutate probabilmente con un po' più di calma. Ho fatto la domanda di attualità e attendo una sua risposta perché non è stato ancora pubblicato il bando, allora spero in un ripensamento di questa amministrazione e che diate la possibilità a queste scuole di poter usufruire dell'Auditorium gratuitamente assumendoci noi Comune gli oneri di sicurezza. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliere Grimaldi. Risponde il Sindaco. Prego, Sindaco.

SINDACO CANNITO:

Rispondo al consigliere Grimaldi che non c'è nessun timore, che questa amministrazione non trascura affatto la scuola, che gli oneri di sicurezza non sono soltanto quelli. Fossero quelli, la spesa sarebbe risibile. In realtà è un problema di gestione di quello spazio.

Trascuro il fatto che a chiedere l'Auditorium sia stato l'Istituto Casardi che è una scuola sotto la giurisdizione della Provincia, per cui, al limite, avremmo dovuto fare un accordo, una convenzione con la Provincia per la gestione di quello spazio. Ma questo lo tralascio.

Il problema è di gestione, è di utilizzo di quello spazio.

(4)

Tra l'altro sono arrivate anche altre richieste dalla Casardi. Io mi sono confrontato con l'Istituto scolastico Casardi e con l'Ufficio scolastico della Casardi perché hanno fatto la proposta di consegnare quell'immobile quale sede succursale del Conservatorio di Foggia, proposta molto ambiziosa e molto da perseguire, per cui avevo chiesto al professor Lagrasta anche un incontro col preside del Conservatorio di Foggia al fine di condividere eventualmente un accordo di convenzione dove ricomprendere anche l'utilizzo di quello spazio da parte delle altre scuole, quello era il prezzo, diciamo, che si doveva pagare perché quello spazio fosse fruibile.

Il problema non è l'onere di sicurezza, la guardiania. È un problema di gestione che riguarda la fideiussione – perché noi stiamo dando uno spazio pubblico, tra l'altro, con soldi pubblici – riguarda la pulizia dei luoghi, riguarda la manutenzione dei luoghi, riguarda chi si assume la responsabilità di quello spazio, quindi a chi va addebitata la responsabilità di eventuali danni arrecati alla struttura.

Io ho provato a metterli insieme; non ci sono riuscito, anche perché all'interno degli stessi dirigenti, glielo posso sottoscrivere, c'è una situazione di conflittualità per cui tutti quanti vogliono quello spazio e alla fine nessuno lo vuole, quindi noi ci siamo assunti la responsabilità di fare un bando al quale possono partecipare tutti. Ovviamente nella speranza che qualcuno quel bando lo faccia proprio, vedremo poi come fare. Però al momento c'è in piedi la proposta – di cui si era preoccupata anche la consigliera Mele – di costituire una succursale del Conservatorio di Foggia a Barletta. Siamo arrivati al bando perché non si riuscita a trovare un punto d'incontro tra tutte le parti richiedenti. Spero di essere stato esaustivo.

PRESIDENTE:

Prego, consigliere Grimaldi.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Sindaco, sono parzialmente soddisfatto perché io non ho dato dei numeri a caso perché li giocherò domani, si giocano il sabato i numeri. Voi l'avete messo a bando a 250 mila euro per cinque anni. Io ho parlato di 20-30 mila euro di oneri di sicurezza, probabilmente più gli altri 20 che voi avete calcolato.

Io voglio sapere questo: voi state sacrificando un'ipotetica possibilità di sviluppo per le scuole barlettane – e poi arriverò alla Provincia – a fronte di un misero guadagno per il Comune quando l'altro giorno abbiamo parlato di milioni di euro di evasione.

Io ho fatto una premessa, ho detto che io vengo qua, non faccio l'ingegnere, non faccio l'operaio, non faccio l'avvocato, io voglio un indirizzo politico. Lei è partito dicendomi "guardi, noi non trascuriamo le scuole". Se non trascurare le scuole significa "io non tiro fuori 50 mila euro per darli alle scuole", Sindaco, io le dico che sono poco soddisfatto della sua risposta. Se lei invece mi dice "guardi, abbiamo aperto altri canali e non pubblicheremo il bando"... perché lei ha concluso dicendo "il bando lo pubblicheremo" e allora il Conservatorio di Foggia che cosa farà? Per me è indifferente, l'importante è che diamo la possibilità di crescita culturale a questa città, cosa che mi sembra a volte perdiamo di vista a fronte proprio dei tecnicismi o degli spiccioli. Noi su questo ci dobbiamo concentrare.

Mi è piaciuto fino a che mi ha detto "ci sono anche altre possibilità". Sarebbe anche una presenza importante per la città quella del Conservatorio, ci mancherebbe, però perseguite queste cose perché se pubblicate il bando, giustamente chi parteciperà vi chiederà l'assegnazione di quegli spazi e se dovesse darli alle scuole ne chiederà il pagamento. Allora bloccate il bando, valutate queste ipotesi...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE GRIMALDI:

No, ho detto che chi vincerà poi lo darà alle scuole e si farà pagare, certo, per questo dicevo: valutate le ipotesi pubbliche. Poi che siano di Università di Foggia o della Provincia di Barletta o della Provincia di Bari onestamente poco importa. L'importante è dare un servizio alla città di Barletta, ai ragazzi, a chi va a scuola, è questo il senso. Poi tra enti siete voi che dovete dialogare, però diamo la

(5)

possibilità a Barletta di avere una crescita culturale. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliere Grimaldi.

Visto che è arrivata la dottoressa Di Palma, ritorniamo alla prima domanda, che è a firma dei consiglieri Spinazzola, Rizzi, Dicorato, che ha per oggetto: "Gara affidamento servizi di controllo accessi, custodia e pulizia giardini comunali". Prego, consigliera Spinazzola.

CONSIGLIERA SPINAZZOLA:

Con questa domanda si intende chiedere come mai con determina dirigenziale n. 324 del 28 febbraio 2020 e con determina dirigenziale n. 1139 del 7 agosto 2020 si è preceduto, con la prima, all'affidamento in proroga e, con la seconda, all'affidamento diretto dei servizi di controllo accessi, custodia e pulizia dei giardini comunali. Si chiede la motivazione per cui l'espletamento della nuova gara è avvenuto solo in data 25 maggio 2020 nonostante fosse ben nota la data di scadenza dell'affidamento dell'appalto a febbraio 2020 e a tutt'oggi si provvede con affidi diretti. Si chiede inoltre se per tali atti vi è stata autorizzazione in merito. Grazie.

PRESIDENTE:

Dottoressa Di Palma, prego.

Dott.ssa DI PALMA:

Buonasera a tutti. In merito alla domanda di attualità che è stata formulata, io ho fornito una risposta scritta, che se voi ritenete, io posso riassumere verbalmente qui, oppure, se l'avete già letta e volete fare delle domande precise...

(Intervento fuori microfono)

Dott.ssa DI PALMA:

Devo...? Okay, benissimo. Rispetto a questo tema devo fare una premessa. Gli uffici comunali, come voi sapete, non possono essere organizzati con fattori produttivi tutti predeterminati poiché il carico di lavoro che arriva presso i nostri uffici è in parte di natura ordinaria e in parte di natura straordinaria e in parte dipende da fattori esterni quali, per esempio, il pensionamento per quota 100 che noi abbiamo avuto l'anno scorso e che ha ridotto gli uffici in maniera drastica e imprevedibile, per cui nell'ambito dell'organizzazione dei servizi abbiamo dovuto affrontare il tema dell'evasione del carico di lavoro tenendo conto di queste drastiche riduzioni. A questo proposito, nel settore Demanio e Patrimonio abbiamo avuto una riduzione di una unità importante, che era il funzionario responsabile del servizio, dall'1 luglio 2019, per cui capite bene come il tutto ha determinato un aggravio sulla sottoscritta che si è dovuta fare carico anche delle attività del funzionario e che è riuscita ad ottenere una sua sostituzione solo a fine anno. Per cui potete immaginare che anche il lavoro di messa a punto del capitolato non è stato semplice, unitamente a tutto il resto del carico di lavoro.

Dopo che abbiamo preparato il capitolato, anche con la dottoressa Grimaldi che è venuta nell'ufficio a fine anno, ci siamo trovati di fronte a un fabbisogno di risorse, per tutti i nuovi parchi e giardini che sono stati rilasciati alla città per il loro utilizzo, per una spesa che poi non è stata coperta dalle poste di bilancio che sono state approvate a dicembre. Per cui, dopo l'approvazione del bilancio del 2019, abbiamo rimodulato il capitolato, abbiamo dovuto fare una scelta fra i giardini da continuare a presidiare e quelli da lasciare nell'elenco dei giardini la cui copertura dovesse avvenire successivamente con altre risorse. Siamo riusciti a mettere a punto il capitolato il 28 febbraio, in tempo utile per la scadenza del contratto, che comunque prevedeva il ricorso alla possibilità di una proroga tecnica per esigenze dovute alla pubblicazione del bando.

Dopo aver approvato il capitolato speciale d'appalto, l'abbiamo inoltrato al settore Gare e Appalti, il

(6)

quale, come voi sapete, nella nostra organizzazione si preoccupa di predisporre il bando e di eseguire le attività preliminari per l'adozione della determina a contrarre e la pubblicazione dell'avviso in Gazzetta Ufficiale. Il tutto è stato completato dall'ufficio Gare e Appalti in data 6 maggio e noi dal 6 maggio abbiamo ricevuto le bozze degli atti dal settore Gare e Appalti, sulle quali abbiamo lavorato con gli elementi di dettaglio, come gli importi eccetera, che si inseriscono nel bando, e abbiamo adottato la determina a contrarre il 25 maggio.

Il motivo per cui siamo arrivati al 25 maggio è questo. In queste motivazioni non invoco il blocco che abbiamo avuto per il Covid perché, sebbene in smart-working, sia la nostra organizzazione che quella dell'ufficio Demanio e Patrimonio, che quella del settore Gare e Appalti hanno continuato a lavorare;

abbiamo continuato a pubblicare bandi, ad aggiudicare gare, a predisporre avvisi. Sarebbe stato più semplice addurre questa motivazione come elemento di rallentamento delle attività, ma nel nostro caso non è stato così perché noi abbiamo continuato a lavorare in smart-working, quindi le ragioni per cui siamo arrivati a quella data sono quelle che vi ho raccontato adesso.

Pubblicata la gara l'11 giugno 2020, ora siamo in fase di aggiudicazione. Il 31 agosto, quando è terminato il periodo di proroga tecnica, abbiamo operato un affidamento diretto per soli 30 giorni proprio perché ci vogliamo lasciare lo stretto spazio necessario per concludere la gara, peraltro consentito dalla legge, e che, nel principio di proporzionalità dell'azione amministrativa, giustifica la compressione delle fasi di identificazione e qualificazione di un nuovo soggetto. Trattandosi di un appalto di servizio nel quale il costo del personale è una voce prevalente, fare un affidamento alternativo all'affidamento diretto per soli 30 giorni avrebbe comportato un impiego di risorse umane, temporali e organizzative assolutamente sproporzionato rispetto all'esigenza di garantire la continuità operativa del servizio e la stabilità lavorativa delle persone, che sono soggette, vi ricordo, alla clausola sociale. Ho terminato.

PRESIDENTE:

Grazie, dottoressa Di Palma. Consigliera Spinazzola, prego.

CONSIGLIERA SPINAZZOLA:

Non sono per niente soddisfatta della risposta, in primis perché non mi sembra il caso di evocare il Covid in questa situazione posto che il Covid va da febbraio in poi, mentre la gara è scaduta nel mese di febbraio, quindi diligenza vuole che i dirigenti programmino anzitempo le varie gare e le facciano almeno sei mesi prima e non sei mesi dopo.

Poi per quanto riguarda una domanda posta nella domanda di attualità, cioè se vi è stata autorizzazione in merito, non mi è stato proprio risposto. Questo l'abbiamo chiesto volutamente perché abbiamo confrontato altri atti di proroghe di altri settori, come quello dei Lavori Pubblici, e abbiamo visto che nel momento in cui danno la proroga, invocano sempre nell'atto la delibera di Giunta n. 162/2011 che prevede che i ribassi d'asta che si conseguono in sede di aggiudicazione di gara possano essere utilizzati solo dopo aver inviato una comunicazione al Sindaco in cui si comunicano i motivi dell'utilizzo e dopo aver ottenuto da questo un nullaosta. In questo caso mi sembra che questo non sia avvenuto perché la dirigente non me l'ha menzionato. Grazie.

PRESIDENTE:

Prego, dottoressa Di Palma.

Dott.ssa DI PALMA:

Per quanto riguarda le proroghe tecniche che vengono fatte e gli affidamenti diretti che sono stati operati su questo servizio, questi sono stati già autorizzati sia dalla delibera di bilancio, sia dalla delibera di Giunta di assegnazione delle risorse del PEG al dirigente, il quale, nell'ambito delle risorse che gli vengono assegnate per garantire l'erogazione di un servizio, ha i poteri e le prerogative per definire l'identificazione e la qualificazione dei soggetti che dovranno svolgere il servizio. Questo

(7)

come primo punto. Come secondo punto, la delibera che lei ha citato non riguarda il caso di cui stiamo parlando, riguarda il caso di un'aggiudicazione a un soggetto per il quale si creano delle economie e l'utilizzo di quelle economie. In questo caso io non ho fatto affidamenti utilizzando economie, ho fatto affidamenti utilizzando le risorse che mi sono state autorizzate per garantire il servizio.

PRESIDENTE:

Grazie, dottoressa Di Palma. Consigliera Spinazzola, possiamo chiudere la domanda?

CONSIGLIERA SPINAZZOLA:

Verificherò questa condizione appena illustrata dalla dottoressa Di Palma. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliera Spinazzola.

Passiamo all'altra domanda di attualità, che ha per oggetto: "Cava Pozzelle", a firma del consigliere Pierpaolo Grimaldi. Prego, consigliere Grimaldi.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Grazie, Presidente. Ritorno su cava Pozzelle. È diventato un tormentone, ma perché ritengo che sia probabilmente, negli ultimi anni, quello che peggio potesse accadere a questa città. Le ripeto, Sindaco, mi rivolgo solo a lei perché lei è sindaco e assessore all'urbanistica e gradirei interloquire solo con lei perché di spiegazioni tecniche ce ne siamo già date tante nel Consiglio comunale scorso. Io vorrei capire qual è l'indirizzo politico, che cosa vuole fare l'amministrazione di questa situazione, perché quello che è accaduto in questo buco nero... È stato un buco nero, Sindaco.

Qualche mese fa io le ho presentato una domanda di attualità molto simile dove le chiedevo che cosa era accaduto nel sopralluogo fatto dal Dipartimento della Regione Puglia - Sezione Vigilanza Ambientale di Foggia perché avevo letto sulla Gazzetta del Mezzogiorno che c'era stato un sopralluogo. Siccome non ho ricevuto risposta, ad agosto faccio un accesso agli atti in qualità di consigliere comunale, utilizzando la mia carica, per leggere, perché volevo "mettere la mano nel costato", e leggo che gli agenti hanno accertato quanto segue: "Si riscontrava che l'attività di cava era estesa anche alle particelle" – e c'è una serie di particelle – "149, 150, 151, 165, 166, 169, 176 confinanti con la particella 167". Allora sono andato a vedere che cosa abbiamo fatto con la rettifica cartografica (purtroppo dico "abbiamo" perché, anche se l'ha fatto il commissario ad acta, purtroppo l'inadempienza era nostra, era di questo Consiglio comunale, soprattutto nostra, di maggioranza, e faccio anche mea culpa). Vado a vedere e vedo che queste sono le particelle di cui la società istante ci chiedeva la correzione cartografica.

In sostanza, le chiedevo e le chiedo ancora oggi: c'è stata una forma di illegittimità? – ha bisogno che le sottolinei il punto interrogativo? – C'è stata una forma di abuso? C'è stata qualche forma di violazione di legge? La domanda che le faccio al termine è: che cosa ha fatto il Comune? Ha fatto un sopralluogo, si è reso conto di che cosa stava accadendo atteso che l'organo regionale, non il primo passante per la piazza, ci ha detto "guardate che c'è attività di cava estesa a queste particelle"? Non ho ricevuto risposta. Nel frattempo la Giunta comunale adotta una delibera e le chiedo quali sono stati gli atti successivi, se è stata fatta l'istruttoria che voi vi siete obbligati a fare con quella delibera. Vi chiedo, in seguito a quel reclamo che con alcuni Consiglieri abbiamo presentato alla Regione Puglia, che faceva degli espressi riferimenti a norme vigenti, se avete fatto delle verifiche.

E poi, Sindaco, io devo tornare sempre al motivo madre. Dicevo all'inizio che questo è il "black hole"

perché lei non ci ha ancora detto perché il Comune di Barletta non ha risposto inizialmente, nei termini prescritti e dovuti dalla norma, all'istanza di quella società, tanto che questa ha fatto ricorso sul silenzio, ha vinto il ricorso e ha ottenuto la rettifica cartografica. Questo indipendentemente dal merito perché io non sono un tecnico e non le voglio conoscere le questioni di merito. Io voglio capire perché, lei mi deve rispondere ai perché, che è quello che cruccia il cittadino barlettano.

(8)

Le voglio ricordare che io e lei questa cosa l'abbiamo vista insieme sette anni fa, nella scorsa consiliatura. Non alzerò i toni, cercherò di controllarmi, però mi dia delle risposte perché questo è uno scempio e spero che sia solamente il frutto di un errore. 100 mila metri quadrati di cava! Non siamo stati capaci di andare a controllare che cosa stesse accadendo in seguito al sopralluogo degli agenti verbalizzanti, figuriamoci se saremo capaci di capire che cosa accadrà nel futuro laddove dovesse iniziare l'attività di cava! Lei ha detto in Consiglio comunale – se non se lo ricorda, glielo ricordo io – che là dentro andranno a sotterrare i rifiuti, l'ha detto lei nella scorsa consiliatura. Come pensa che noi potremo controllare questa cosa, Sindaco? Me lo dica. Se dinanzi ad agenti di enti pubblici che ci dicono "guardate che stanno scavando su altre particelle rispetto a quella autorizzata" noi non abbiamo neanche fatto – perché così mi sembra – un sopralluogo, figuriamoci se riusciremo a controllare che cosa accadrà in quella cava nei prossimi vent'anni! Se lo ricordi, è per vent'anni.

Sì, sarà un tormentone, per i prossimi due anni e mezzo io le presenterò puntualmente domande di attualità e interrogazioni; sarà un tormentone fino a che lei non andrà personalmente... Anzi, le dico di più: ho chiesto al Gruppo del Movimento 5 Stelle di attivare il loro senatore così come io attiverò il senatore di Forza Italia. Non è possibile che questa cosa ci possa passare sotto al naso in questo modo.

Io spero sempre nella buonafede. Attendo le sue risposte.

PRESIDENTE:

Prego, Sindaco.

SINDACO CANNITO:

Come lei ha giustamente ricordato, su questo argomento tutte e due nella passata consiliatura, dove io ero all'opposizione, abbiamo sollevato il problema e in questa amministrazione questo problema io non me lo "metto sotto la sedia", continuo a monitorarlo e ad osservarlo, per cui siamo in linea con l'idea di salvaguardare quel territorio e nulla impedirà a questa amministrazione di procedere nella difesa di quel territorio. Questo è il messaggio politico, perché se omissione di controllo c'è stata su quella cava, non è ascrivibile a questa amministrazione, che ha fatto tutto ciò che era nel suo potere perché si fermasse quello che noi abbiamo tutti quanti concordemente, unanimemente definito uno scempio ambientale. Ci siamo difesi per quello che potevamo fare, il TAR ci ha dato torto, ha detto che quel ricorso è inammissibile.

Che cosa deve fare questa amministrazione? Questa amministrazione comunale sta procedendo alla definizione dell'Ufficio di Piano. Non a caso due giorni fa abbiamo approvato la variazione di bilancio che consentisse all'ufficio di poter confermare un contratto con i tre ingegneri o due ingegneri più un'altra figura professionale, perché, definito l'Ufficio di Piano, si possa procedere alla compilazione del PUG, per il quale io sono ottimista, ma non per la circostanza, sono ottimista perché la vedo buona la cosa.

Tenga presente un'altra cosa. Non voglio che il Consiglio comunale e la città dimentichino che questa amministrazione comunale ha approvato il DPP, non la precedente, quindi c'è la volontà di questa amministrazione comunale di procedere nell'organizzazione e difesa del territorio in tutte le sue parti e in particolare quelle ambientali, su cui questa amministrazione è molto impegnata. Il messaggio politico è che questa amministrazione comunale non consentirà che quel territorio diventi uno scempio, diventi una cava per conferimento di rifiuti, primo. Secondo, nel PUG sarà data la massima attenzione a quel territorio, confermando non soltanto – perché su quello abbiamo perso – l'aspetto boschivo del luogo, ma confermando anche altri aspetti di conservazione dell'ambiente di tipo faunistico, di tipo idrogeologico, di tipo storico-culturale. Questo è il messaggio che sarà dato nella formazione del PUG, per cui di là non si scappa, non è possibile che si arrivi a quello che io, con una forma di previsione pessimistica, avevo paventato in quel Consiglio comunale dove ero opposizione.

Per quanto riguarda invece la domanda "c'è stato un controllo dopo che erano stati scoperti a lavorare in maniera clandestina?" – diciamo così perché secondo me non erano autorizzati e bene ha fatto la Sezione di Vigilanza Ambientale di Foggia a comminare la sanzione – in realtà – e di questo mi

(9)

assumo la responsabilità perché in quella circostanza ero io il responsabile – non c'è stata una comunicazione al nostro dirigente e ai nostri vigili ambientali di fare un sopralluogo su quella zona, cosa che io invece ho fatto per altre parti del nostro territorio e a giorni... per dovere d'ufficio non posso riferire, ma ci sarà una grossissima novità sul nostro territorio. Quindi il territorio è oggetto di controllo...

(Intervento fuori microfono) SINDACO CANNITO:

Ci sarà una grossa novità sul territorio, su questioni ambientali del territorio. Questo per dire che c'è una sorveglianza del territorio, soprattutto sotto l'aspetto ambientale, molto stringente e mi preoccuperò, anche perché sono molto impegnato su questo, di recarmi sul luogo io stesso, con il Comandante dei vigili urbani e con i vigili ambientali, per verificare perché non lo so – e ho detto che me ne assumo la responsabilità – se questi signori stanno continuando a lavorare su particelle sulle quali non devono lavorare, quindi poi le darò una risposta.

Credo di averle dato una risposta su qual è l'intenzione politica di questa amministrazione.

C'è anche un altro aspetto che mi faceva rilevare l'assessore Cefola, cioè che è in corso ancora un procedimento giudiziario riferito alla VIA che noi non abbiamo rilasciato, che è qualcosa che in un certo senso ci garantisce.

Spero di averle dato risposte compiute perché lei non mi ha chiesto problemi di natura tecnica, ai quali ovviamente non avrei saputo rispondere, ma mi ha chiesto risposte di natura politica e io penso di avergliele date.

PRESIDENTE:

Grazie, Sindaco. Consigliere Grimaldi, prego.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Grazie. Sindaco, le dico che non sono soddisfatto perché ha fatto come prima, ha detto: "faremo...

diremo... ci recheremo...". Io ho capito che lei nel futuro vuole fare tante cose, l'ha detto prima sull'altra domanda d'attualità e vuole fare anche su queste ipotesi di violazioni di legge che ci sono state.

Io continuerò a seguirla questa vicenda. L'ho seguita quando avevo il rappresentante in amministrazione e continuo a seguirla adesso che non ho il rappresentante in amministrazione. Lo faccio perché, come ho detto prima, ritengo veramente gravissimo quello che è accaduto in questa vicenda.

Sorridevo sull'ultima affermazione che ha fatto, che le ha giustamente suggerito l'assessore Cefola, perché era la cosa su cui io ho insistito, facendo anche l'emendamento se si ricorda, perché io ritenevo che se si fosse risposto in quei 30 giorni maledetti, proprio in riferimento a quello a cui lei in questo momento ha fatto riferimento, se si fosse detto "è pendente ancora il ricorso sulla VIA, non posso farti nulla, fai il ricorso al TAR", sarebbe stato anche un modo semplice, secondo me, per rispondere proprio perché avevamo quel precedente. Questo non è accaduto. Per questo sorridevo, perché lei mi apre i fronti, perché allora mi deve dire perché non si è risposto, Sindaco, perché non abbiamo risposto, perché ci era antipatico? Se qualcuno ci dicesse "guardate, scusate, mi è sfuggita, abbiamo sbagliato"... – io sono il primo che faccio mea culpa perché sono nella maggioranza e avrò giustamente rimproveri dai cittadini – ma io sino ad oggi non l'ho sentito.

Lei, tra l'altro, siccome, nella sua genuinità, riesce a gettare benzina sul fuoco, mi ha detto che farà un sopralluogo col Comandante. Bene, ma lei riceve l'informativa a novembre dello scorso anno e farà il sopralluogo dopo un anno? Sindaco, mi dica lei, è veramente una cosa normale quella che sta accadendo? Parliamo non di dieci metri, parliamo di 100 mila metri quadrati scavati in profondità. Ma di che cosa stiamo parlando? Non è che non l'avete fatto... anzi, non l'abbiamo fatto il giorno dopo, non

(10)

l'abbiamo fatto a distanza di undici mesi, continuiamo a non andare a renderci conto di che cosa stiamo parlando. Se vado io, non ho autorità e non posso farlo. Non lo posso fare, glielo dico io. Abbiamo parlato di questo, l'abbiamo studiato anche in Commissione; le dico di più, l'abbiamo anche approfondito in Commissione con gli amici della Commissione. Però se lo facciamo, chiaramente gradirei partecipare. Però lo faccia in fretta e adottate i provvedimenti necessari laddove vi fossero delle violazioni perché io al prossimo Consiglio comunale le chiederò, se lei non ci darà alcun resoconto, un resoconto di che cosa è accaduto, tra venti giorni o un mese, perché non è possibile che si vada avanti in questo modo.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliere Grimaldi.

Passiamo a un'altra domanda di attualità, che ha per oggetto: "Tariffe servizio refezione scolastica", a firma della consigliera Mariangela Carone. Prego, consigliera Carone.

CONSIGLIERA CARONE:

Buonasera a tutti. Grazie, Presidente. Nel porre questa domanda al Sindaco e alla Giunta, mi faccio in realtà portavoce delle preoccupazioni di centinaia di genitori di bambini che usufruiscono del servizio mensa, che pochi giorni fa hanno scoperto aumenti importantissimi e inaspettati delle tariffe del suddetto servizio.

Do lettura della domanda. Con un comunicato stampa del 25 settembre 2020, quindi ad anno scolastico appena iniziato, questa amministrazione ha comunicato che ci sarebbero stati aumenti delle tariffe relative al servizio di refezione scolastica, aumenti, peraltro, ingiustificati.

Fino allo scorso anno tutte le famiglie pagavano indistintamente 1,60 euro per ogni pasto, ad eccezione delle famiglie con ISEE inferiore a 5.000 euro che erano esonerate dal pagamento. Tutte le altre, ripeto, pagavano 1,60 euro per ogni pasto.

Con delibera di Giunta comunale n. 255 del 28 novembre 2019, si sono introdotte nuove tariffe per l'anno scolastico 2020-2021, tariffe che hanno introdotto, giustamente e condivisibilmente, un principio di progressività e di pagamento differenziato a seconda degli scaglioni ISEE, ma che hanno visto enormi aumenti per tutte le fasce. In particolare, secondo le nuove tariffe attualmente vigenti, l'esenzione riguarda esclusivamente i nuclei familiari che hanno ISEE pari a zero, mentre da ISEE di 1 centesimo fino a ISEE di 7.500 euro si paga – o si pagherà appena inizierà il servizio di mensa, cioè dal 15 ottobre – 1 euro, da 7.500 a 15.000 euro si paga 2,50 euro, poi 3 euro, poi 3,50 euro, fino a 4,40 euro.

Senza averlo saputo prima del 25 settembre, cioè prima di pochi giorni fa, famiglie che erano convinte di pagare 1,60 euro, si troveranno a pagare da un minimo di 2,50 euro ad un massimo di 4,40 euro, tra l'altro con aumenti dei quali non solo non è stata data notizia alle famiglie, ma non è stata data alcuna giustificazione.

Con questa domanda pertanto si intende chiedere: perché questi aumenti non sono stati resi noti immediatamente, già a novembre 2019, quando sono stati deliberati dalla Giunta, o quantomeno al momento delle iscrizioni, in modo tale che i genitori, nella scelta della scuola e dell'eventuale tempo pieno, potessero fare le proprie valutazioni? Quali sono le motivazioni che hanno comportato aumenti così importanti? In che modo Sindaco e Giunta pensano di porre rimedio a questa situazione visto che hanno parlato di un non meglio precisato piano di sostegno alle famiglie per far fronte alle spese eccedenti rispetto alle vecchie tariffe? Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie, consigliera Carone. Risponde l'assessore Anna Maria Salvemini.

ASSESSORE SALVEMINI:

Grazie, Presidente. Ben ritrovati a tutti. A questa domanda, che rientra nell'ambito della pubblica

(11)

istruzione, facendo parte di una squadra, in qualità di Assessore ai servizi sociali mi accingo a fornirle, consigliera Carone, una risposta quantomeno finalizzata a tranquillizzare lei e tutte le famiglie che giustamente hanno sollevato la questione in riferimento alla notizia sull'aumento delle tariffe.

Vorrei precisare innanzitutto che la pubblicazione delle tariffe del 2020 risale a subito dopo l'approvazione delle tariffe, quindi parliamo del novembre 2019, perciò era stata resa pubblica la nuova...

(Intervento fuori microfono) ASSESSORE SALVEMINI:

Sì, esattamente, la delibera con le tariffe applicabili dal 2020 è stata resa pubblica nel novembre 2019, Il fatto che i genitori si siano resi conto adesso è perché quelle tariffe 2020 non entravano in vigore dall'inizio dell'anno solare, cioè a gennaio 2020, bensì dall'inizio dell'anno scolastico. A ridosso dell'inizio del nuovo anno scolastico 2020-2021 sarebbe scattato il nuovo tariffario, del quale i genitori poi sono venuti a conoscenza, però l'approvazione e la pubblicazione di quelle tariffe risalgono comunque al novembre 2019, quindi sono state rese pubbliche.

Arrivando al problema riguardante le nuove tariffe, la rimodulazione è stata basata innanzitutto sull'inserimento del parametro ISEE, cosa che nelle tariffe precedenti non era purtroppo prevista. Per questo – e credo che la consigliera Carone condividerà, lo ha anticipato – a fronte di una doverosa e necessaria progressione fiscale da applicare, bisognava rimodulare perché fino all'anno scorso chi aveva un ISEE di 5.000 euro pagava lo stesso importo di chi aveva un ISEE per cifre molto superiori, proprio limitless, senza nessun limite. Per un discorso costituzionalmente etico di progressività fiscale, le fasce tariffarie andavano applicate in riferimento al modello ISEE. Questa è una delle prime motivazioni per cui le tariffe sono state rimodulate.

Arriviamo poi all'emergenza Covid, che sicuramente ha gravato sull'economia di moltissime famiglie.

A fronte dei fondi regionali che sono stati stanziati dalla Protezione civile a favore del sostegno alle famiglie economicamente particolarmente colpite dalla pandemia, il COC si è riunito e ha deciso di destinare parte di quelle somme a supporto delle famiglie iscritte per l'erogazione del servizio di refezione scolastica. Da ottobre queste famiglie si sarebbero ritrovate a pagare giustamente tariffe maggiorate, però in virtù dell'emergenza e in virtù di questi fondi messi a disposizione, con delibera di Giunta comunale n. 169 del 30 settembre 2020, quindi recentissima, è stato approvato un disciplinare abbastanza dettagliato che prevede un supporto economico, per il pagamento dei pasti presso le mense scolastiche, a favore delle famiglie che si troveranno a pagare di più. In virtù di questo disciplinare, la compensazione di quell'eccedenza sarà a spese del Comune attingendo dalle risorse previse per l'emergenza Covid. In termini pratici, sarà caricato direttamente sulla scheda elettronica (lei sa che esiste una scheda elettronica con la quale i genitori pagano il buono pasto prima che il bambino inizi la scuola) l'importo previsto per ogni categoria di fascia ISEE sulla quale è previsto l'aumento. Si è fatto un calcolo fino a metà dicembre – cioè fino a prima dell'inizio delle festività natalizie, quando è prevista la chiusura delle scuole – di circa 40 pasti, quindi 40 giorni, sui quali andremo assolutamente a contribuire. Fino a dicembre perché dal 2021 scatteranno le nuove tariffe e quindi entro novembre 2020 andremo a riapprovare il nuovo tariffario, che sarà sicuramente rivisto, rimodulato e fatto ad hoc ovviamente sempre sulla base delle necessità delle famiglie.

Sottolineo di nuovo che la ricarica diretta sulla scheda elettronica consiste in un'integrazione sull'eccedenza che la famiglia avrebbe dovuto pagare rispetto alle tariffe del 2019, però con una precisazione: verrà comunque applicata una progressione fiscale sul contributo, che sia da un punto di vista costituzionale che da un punto di vista di rendicontazione ai Revisori dei conti, comunque garantisce il supporto soprattutto alle famiglie con ISEE più basso. Per cui confermo che ci sarà assolutamente, come vi ho illustrato, un contributo, garantendo però il principio di progressività fiscale. Grazie.

(12)

PRESIDENTE:

Grazie, assessore Salvemini. Prego, consigliera Carone.

CONSIGLIERA CARONE:

Intanto dire che è stata resa pubblica mi sembra un po' eccessivo, nel senso che significa pubblicata sull'albo pretorio, ma io immagino che non tutti i cittadini, non tutti i genitori guardino quotidianamente sull'albo pretorio per vedere se sono state aumentate le tariffe del servizio mensa. Ma soprattutto, quando volete voi, anche per il rifacimento delle strisce pedonali, che è quanto di più ordinario ci possa essere, fate comunicati stampa eccetera, invece per un aumento così significativo vi siete ridotti a fare un comunicato il 25 settembre, ad anno scolastico iniziato.

Ho detto io per prima che il principio di progressività è giusto, legittimo, condivisibile, ma in questo caso ci sono stati aumenti per tutte le fasce sociali, comprese quelle che hanno ISEE pari a 1 centesimo. Io vorrei capire se questi aumenti di queste tariffe sono stati un errore, sono stati una cosa di cui non vi siete resi conto. Esattamente perché le avete aumentate posto che adesso, secondo quello che avete scritto nella deliberazione di Giunta di pochi giorni fa, cercate di mettere una toppa dando 40 euro, credo di aver capito, per ogni bambino utente? Vorrei capire se questi aumenti sono stati un errore, non sono stati un errore, se sono stati una svista, una cosa di cui non vi siete accorti e soprattutto quali sono gli intendimenti per le tariffe del prossimo anno e se è il prossimo anno scolastico o il prossimo anno solare che comincia l'1 gennaio 2021.

PRESIDENTE:

Prego, assessore Salvemini.

ASSESSORE SALVEMINI:

Grazie, Presidente. Sulle tariffe del 2021 stiamo lavorando e quindi sarete ovviamente informati e messi al corrente non appena la delibera di Giunta sarà approvata entro novembre, massimo dicembre, e di quello parleremo a posteriori. Invece per quanto riguarda la sua allusione sul perché siano state applicate queste tariffe, se è stato un errore, se è stata una svista, posso semplicemente dirle che in virtù di quella che è stata la reazione a quelle tariffe, abbiamo cercato di rispondere in maniera repentina, immediata ed efficiente subito alla reazione stessa che è scaturita dalle famiglie, quindi che lei voglia che dobbiamo ulteriormente ammettere di aver fatto degli errori, di non essere stati attenti in materia di tariffe e quant'altro... Io, poi, sono stata anche all'inizio del mio mandato coinvolta in una vicenda del genere. Il discorso è proprio finalizzato a dire: la reazione è stata quella di cercare quantomeno di rispondere e di soddisfare le esigenze delle famiglie che hanno posto assolutamente il problema.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Io volevo solamente capire chi le ha stabilite, cioè fisicamente avete dato voi amministrazione, lei, il dirigente...? Chi le ha stabilite queste tariffe? Anche per andare a rivedere in futuro, capiamo come partono. Penso che fosse questa la domanda sul perché sono state aumentate. Se abbiamo delle necessità di bilancio, le valutiamo, però era questo il senso. Non è un fatto di ammettere o meno gli errori, ecco perché mi sono permesso di dire che se abbiamo dato noi un indirizzo, dobbiamo rivedere perché abbiamo dato quell'indirizzo. Grazie.

PRESIDENTE:

Io per dovere, anche in ossequio alla Conferenza dei Capigruppo, devo informarvi che abbiamo dedicato la prima ora alle domande di attualità. Consigliere Doronzo, so che dopo ci sono le sue domande. Io chiedo l'autorizzazione al Consiglio se possiamo procedere almeno con un'altra domanda di attualità. Chiedo l'autorizzazione perché la Conferenza ha deciso che solo la prima ora dovesse essere dedicata alle domande di attualità ed è scattata già l'ora. Prego, Sindaco.

(13)

SINDACO CANNITO:

Presidente, le chiedo scusa, ma io personalmente non accedo alla richiesta del consigliere Doronzo perché abbiamo invitato un'équipe di ingegneri che sono venuti da Bari, di cui una ha lasciato un bambino e quindi chiede di poter tornare subito dal proprio figlio, per cui..

(Interventi fuori microfono)

SINDACO CANNITO: Le chiedo scusa, sto parlando... Vi chiedo scusa, io ho preso la parola e sto rappresentando il mio pensiero, poi il Consiglio comunale deciderà. Io ho chiesto al Presidente – e non a voi – di rimandare l'argomento perché abbiamo delle persone che cortesemente sono venute da Bari e non avevano il dovere di venire, e ho anche detto che c'è una motivazione di natura personale. Poi se il Presidente vuole mettere ai voti la proposta di Doronzo e la proposta di Cannito, le mettesse pure ai voti.

PRESIDENTE:

Sindaco, io devo mettere necessariamente le due proposte ai voti perché siete due Consiglieri comunali, non è che il Presidente può decidere. Noi avevamo deciso che alle domande di attualità sarebbe stata riservata un’ora, punto. Ora il consigliere Doronzo fa una richiesta al Consiglio comunale. Il consigliere Doronzo fa la proposta di... Prego, consigliere Doronzo.

CONSIGLIERE DORONZO:

Presidente, chiedo scusa, pur volendo rispettare il termine di un’ora, quando abbiamo concluso la domanda precedente eravamo ancora all'interno dell'ora per poter trattare una domanda. Siccome ci sono due domande di attualità, le ho detto di discutere almeno una delle due. Se non ci fosse stato questo intervento e questo suo nuovo intervento, probabilmente l'avrei già esposta e avrei già ricevuto una risposta. Io mi impegno a leggerla celermente, però almeno una delle due domande siamo ancora nei tempi per poterla discutere.

PRESIDENTE:

Ma non è che lei può decidere o io posso decidere, è il Consiglio comunale che decide se possiamo...

Possiamo aprire la votazione sulla proposta del consigliere Doronzo?

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

Consigliere Grimaldi, la Conferenza dei Capigruppo, per quanto mi riguarda, ha un valore istituzionale e io intendo mantenere quello che ha deciso la Conferenza. Chiedo scusa, consigliere Grimaldi.

Apriamo la votazione.

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

Non posso decidere. Il consigliere Doronzo ha fatto una proposta. La proposta è di almeno discutere su una domanda di attualità presentata dal Gruppo, questa è la proposta. Votate per cortesia.

VOTAZIONE

PRESIDENTE:

Chiudiamo la votazione.

(14)

SEGRETARIO GENERALE:

Presenti 22

Assenti 11 (Basile Flavio, Bufo, Cascella, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Filannino, Grimaldi, Maffione Michele, Marzocca Ruggiero, Mennea Ruggiero)

Votanti 15

Voti favorevoli 6 Voti contrari 9

Astenuti 7 (Dimonte, Dipaola, Lionetti, Losappio, Mazzarisi, Mele, Laforgia).

PRESIDENTE:

La proposta non è stata approvata.

Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE DORONZO:

Grazie, Presidente. Io penso che quello che è appena accaduto sia di una gravità inaudita. Lei in primis mi aveva assicurato, perché prima glielo avevo chiesto in privato, che avrebbe garantito che tutte le domande di attualità oggi... Visto che non erano state discusse tutte quante l'altro ieri, in maniera del tutto pacifica ci dicemmo: tra due giorni, non ci sono problemi, le terminiamo. Lei mi aveva detto che non ci sarebbero stati problemi. Poi su indicazione di un pavido – di un pavido – voi avete accettato di strozzare il dibattito in Consiglio comunale...

PRESIDENTE:

Io non le permetto...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DORONZO:

Sindaco, lei deve tacere! Lei deve tacere! Lei deve tacere! È un bamboccio! Bamboccio spocchioso!

Bamboccio spocchioso!

(Intervento fuori microfono) CONSIGLIERE DORONZO:

Lei deve tacere. Lei deve tacere. Lei deve tacere. Lei è uno spocchioso e deve tacere!

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DORONZO:

Lei ha paura del dibattito, lei ha paura, lei ha paura! Lei ha paura del dibattito! Si vergogni! Lei ha paura del dibattito! Si vergogni! Pavido, spocchioso, bamboccio!

(Bagarre in Aula) PRESIDENTE:

Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 17.49, riprende alle ore 18.07)

PRESIDENTE:

(15)

Consiglieri, accomodatevi.

Apriamo la verifica del numero legale.

(Si procede alla verifica dei Consiglieri presenti in Aula tramite il sistema elettronico) SEGRETARIO GENERALE:

Presenti 22

Assenti 11 (Basile, Bufo, Cascella, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Filannino, Maffione Michele, Marzocca Ruggiero, Mennea, Spinazzola Adelaide)

PRESIDENTE:

La seduta è valida.

Ora c'è la richiesta del Sindaco che...

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

Consigliere Doronzo, prego.

CONSIGLIERE DORONZO:

Grazie. Quello che stavo dicendo, prima che fossi brutalmente interrotto, è che sulle domande di attualità, come lei ben sa, salvo che intervenga una successiva modifica del Regolamento del Consiglio comunale, non c'è un limite di tempo. Io capisco che la Conferenza dei Capigruppo abbia indicato un’ora di tempo; nel momento in cui però mancano due domande di attualità e il sottoscritto, che le aveva presentate entrambe, propone di discuterne una, lei ha il dovere di farmela discutere. Nel momento in cui il Regolamento non impone che le domande di attualità abbiano un’ora di tempo, nel momento in cui io ho presentato la mia richiesta di intervenire dentro l'ora di tempo da quando era iniziato il Consiglio comunale, lei mi deve consentire di illustrare e dare lettura della mia domanda di attualità, lei non può impedirmelo questo. Si fosse trattato di un'interrogazione o di un'interpellanza avrei potuto capire perché il Regolamento effettivamente in merito alle interrogazioni e alle interpellanze parla di un’ora, ma in merito alle domande di attualità, se lei vuole rispettare il Regolamento del Consiglio comunale, non c'è questo vincolo, quindi è stato un abuso da parte sua, al di là dell'impegno che si era preso personalmente con me comunque di farmele leggere, è stato un abuso quello di impedire la mia lettura.

La cosa è ancora più grave se suggerita da un Sindaco che conosce bene i contenuti di quelle domande di attualità e, siccome sono scomode, arreca scuse affinché queste domande non siano trattate, perché se fossero venute da Consiglieri a lui vicini di maggioranza, sicuramente il Sindaco non si sarebbe preoccupato di accelerare. Poi, come vedete, non si è accelerato proprio un bel niente perché, gettando tutto in bagarre, il tempo che io avrei impiegato per illustrare la mia domanda sarebbe stato di gran lunga inferiore a quello che abbiamo perso.

Tutti abbiamo rispetto degli ospiti, però vorrei ricordare che prima degli ospiti vengono i Consiglieri comunali e quando il Sindaco dice "non mi interessa, non vi penso" dà ulteriore dimostrazione di quello che ho detto. Lui invece deve rispettare, deve pensare, deve avere considerazione dei Consiglieri comunali tutti perché anche lui è un consigliere comunale. Se c'è qualcuno qui che ha un ruolo sopraelevato rispetto agli altri è lei, Presidente, non è mica il Sindaco – questo la città lo deve sapere – quindi le chiedo di farmi dare lettura a quell'unica domanda di attualità per cui le avevo chiesto di intervenire perché non c'è nessuna norma regolamentare che mi impedisce di dare lettura alla domanda di attualità.

PRESIDENTE:

(16)

Consigliere Doronzo, io non ho abusato di niente, ho solo ottemperato ad un accordo preso in Conferenza dei Capigruppo, quindi, mi dispiace, ma non ho abusato in nessun modo, anzi, non l'ho mai fatto. Ritengo che mi sono comportato da Presidente. La sua domanda l'ho posta in votazione ed è stata bocciata...

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

È stata bocciata dai presenti in Aula, o maggioranza o minoranza, è stata bocciata...

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

Consigliere Doronzo, io non voglio ancora ritornare su questo; la sua richiesta è stata votata come è logico che si faccia ed è stata...

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE:

No, consigliere Doronzo, lei deve solamente stare alle regole che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso. Ora, se lei non vuole riconoscere autorità alla Conferenza dei Capigruppo, non so come posso aiutarla su questo.

CONSIGLIERE DORONZO:

Forse non le è chiaro un concetto. Il concetto è che io ero venuto incontro al discorso dell'ora, ma la mia domanda di attualità era presentata entro l'ora dall'inizio del Consiglio comunale, forse questo le è sfuggito. Se lei va a rivedere il verbale, si accorge che la mia domanda di attualità si trovava all'interno del minuto 55 dall'inizio del Consiglio comunale, quindi avevo tutto il tempo per dare lettura della mia domanda di attualità. Lei ha fatto superare l'ora nel momento in cui ha dato la parola al Sindaco, che ha deciso arbitrariamente di dare quell'indicazione al Consiglio comunale.

PRESIDENTE:

No, non gliel'ho data, mi ha chiesto il Sindaco la parola, che è consigliere comunale, non è solo il Sindaco. Se lei mi chiede la parola io glielo do.

CONSIGLIERE DORONZO:

Ho capito, ma prima c'era la domanda di attualità. Lei ha posto un problema rispetto ai tempi, io le dico che se lei va a guardare il verbale, la mia domanda di attualità ricadeva all'interno...

PRESIDENTE:

Andremo a guardare il verbale.

CONSIGLIERE DORONZO:

Lo deve verificare adesso perché se è vero quello che dico lei mi deve dare la possibilità di illustrare la mia domanda di attualità atteso che il Regolamento non impone nessun limite di tempo sulle domande di attualità. E lei doveva anche prendere per buona la mia apertura nel momento in cui ho detto: non ne discuto due, ne discuto soltanto una. Come diversamente mi posso spiegare rispetto a questa cosa?

PRESIDENTE:

Consigliere Doronzo, la Conferenza è andata in deroga al Regolamento, lo so che le domande di

(17)

attualità non hanno un tempo stabilito, lo so; lei pensa che io non lo sappia? Io ho solo ottemperato a quello che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso. Secondo me è lei che sta abusando di un accordo fatto. Poi lei, che è anche Capogruppo, non è venuto in Conferenza e quindi non ha sancito questo accordo con noi. Però noi abbiamo grande rispetto di tutti i Capigruppo che non vengono in Conferenza dei Capigruppo, quindi adesso le chiedo io di avere rispetto...

CONSIGLIERE DORONZO:

Io do per buono quello che lei mi dice, però prima di chiudere questo dibattito io chiedo ufficialmente, formalmente al Segretario generale di interpretare il Regolamento e di chiarirci se rispetto alle domande di attualità c'è un limite di tempo o meno e quindi se io avrei avuto o meno, o meglio, se io ho o meno il diritto di leggere la mia domanda di attualità. Quindi, se cortesemente...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DORONZO:

Cortesemente, Segretario, se lei mi risponde al microfono e mi dice cosa prevede il Regolamento del Consiglio comunale rispetto alle domande di attualità, grazie.

SEGRETARIO GENERALE:

Il Regolamento del Consiglio comunale prevede, agli articoli previsti per le domande di attrattività, quello che c'è testualmente scritto, quindi l'interpretazione non può essere fatta, vale quello che è scritto sul Regolamento: l'ora è prevista per le interrogazioni e le interpellanze, punto. Gliel'ha detto anche il Presidente questo. Adesso coinvolge il Segretario comunale... È così chiaro il Regolamento del Consiglio comunale, è chiarissimo, quindi è inutile chiedere...

(Intervento fuori microfono)

SEGRETARIO GENERALE:

Gliel'ha detto il Presidente poco fa.

(Intervento fuori microfono) PRESIDENTE:

Consigliere Memeo, era doverosa una risposta, come la richiesta del consigliere Doronzo. Comunque è doveroso chiarire tutto, questo è importante.

Ora, consigliere Doronzo, penso che sia stata chiara la risposta.

CONSIGLIERE DORONZO:

A me francamente dispiace che ancora una volta il Presidente del Consiglio comunale si lasci trascinare dall'onda liberticida della maggioranza di questo Consiglio. A me dispiace che di fronte a una semplice domanda di attualità voi si siate chiusi a riccio e abbiate impedito ad un consigliere comunale vostro pari, soltanto perché è un consigliere di opposizione, di presentare una domanda di attualità, su un tema, tra l'altro, che dovrebbe interessare a voi perché riguarda risorse regionali. Era una domanda di attualità che era di strettissima attualità rispetto alla nostra città. Evidentemente questi temi non vi interessano, avete impedito a un consigliere di parlare.

Io abbandonerò l'Aula così vi farò un ulteriore regalo. Voi sicuramente festeggerete, il Sindaco sarà felicissimo perché non avrà la possibilità di un ulteriore contraddittorio, cosa alla quale evidentemente è allergico. Noi abbandoneremo l'Aula e le cose che avremmo dovuto chiedere qui le chiederemo a mezzo stampa, come è abituato a fare il Sindaco invece di dibattere in Consiglio comunale; anche noi ci affideremo agli uffici stampa. Grazie.

(18)

PRESIDENTE:

Chiudiamo questa discussione. Prego, Sindaco.

SINDACO CANNITO:

Siccome la democrazia evidentemente non è per tutti, evidentemente dobbiamo andare ancora a scuola di democrazia o qualcuno pensa che possa insegnare la democrazia perché, nella presunzione di taluni, la democrazia va interpretata secondo il loro modo di pensare; se c'è un modo diverso di pensare, allora non è più democrazia.

Io sono intervenuto da semplice consigliere comunale dopo che lei aveva detto che l'ora era conclusa, che c'era stato un accordo nella Conferenza dei Capigruppo – alla quale io non ho partecipato – e quindi bisognava rispettare quell'accordo. Sono intervenuto anche chiedendo come atto di cortesia di introdurre l'argomento avendo noi avuto il piacere di avere qui degli ingegneri che ci devono presentare le delibere di cui di seguito parleremo. C'è stata una votazione, è stata democraticamente messa in votazione la proposta del consigliere Cannito e del consigliere Doronzo. Come risposta a questo atto di democrazia, a meno che non si tratti di un atto di democrazia ma di una prevaricazione, sono stato tacciato di essere pavido, cosa per me assolutamente offensiva sia da un punto di vista del mio personale essere, sia da un punto di vista politico, sia perché la ritengo davvero un'accusa perché io non arreco scuse al confronto, mi sono sempre confrontato. Se ho sbagliato mi sono assunto le mie responsabilità, quando non ho sbagliato mi sono assunto le mie responsabilità.

Tra l'altro voglio dire che non sappiamo nemmeno di che cosa tratti la domanda di attualità non avendo avuto tempo per poterla leggere essendo la stessa arrivata intorno alle ore 15.00. Io l'ho vista alle 15.00 quindi non ho avuto neanche il tempo di leggerla, tant'è vero che ci stavamo confrontando io e l'assessore Passero.

La cosa che più mi mortifica è questa accusa così violenta di pavidità come se io volessi nascondere qualcosa dalla quale mi devo difendere. Non è consentito a chicchessia, a me compreso, di insultare.

Quando pubblicamente si accusa un sindaco di essere pavido è un'accusa inaccettabile. Ecco perché la mia reazione, proprio perché non sono affatto pavido, quindi non capisco perché il Consigliere che prima è intervenuto mi abbia etichettato di pavidità. Io credo che nella mia vita tutto sono stato fuorché pavido. Non arretro davanti al confronto e la dimostrazione è che quando il Gruppo del Consigliere che prima mi ha preceduto ha ritenuto di presentare una mozione o un ordine del giorno, questa amministrazione, non il Sindaco, ha sempre votato quegli ordini del giorno, li ha sempre discussi, li ha sempre sostenuti, li ha sempre votati, quindi non c'è nessuna forma di contrapposizione né di natura ideologica, né di natura politica perché quando le cose vengono fatte in maniera democratica tutto si fa. Ho semplicemente detto: scusate, signori, c'è un'ingegnera che ha lasciato il figlio. Io ritengo che si debba rispettare questa professionista che ha lasciato il figlio e che viene da Bari a rappresentarci il progetto. Era questo il mio intento, era soltanto questo, non di avere paura del confronto. Di quale confronto devo avere paura? Quando mai ho avuto paura del confronto io? E mi fermo qua. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie.

(Interventi fuori microfono) PRESIDENTE:

Le do un minuto.

CONSIGLIERE LOSAPPIO:

A differenza di qualcun altro, io quando intervengo parlo, non sragiono, cerco di parlare. Io le voglio soltanto fare un appunto se mi consente. Lei è andato via dicendo "adesso sarete contenti,

(19)

festeggerete", assumendo un atteggiamento, se mi permette, qualunquista perché io non festeggio assolutamente a fronte di quello che è successo, anzi, io mi deprimo.

Se lei ha notato, io sono stato uno di quelli che si è astenuto perché mi sono fatto una mia idea, perché, sa, io ogni tanto ragiono anche per conto mio. Qua ci sono stati due errori fondamentali su cui ragionare e fare mente locale: secondo me è mancato un po' di buonsenso da parte del Presidente del Consiglio – glielo dico amichevolmente – ed è mancato un po' di rispetto suo nei confronti del Sindaco quando l'ha l'offeso personalmente. Lei può attaccare istituzionalmente, ma non personalmente.

Volevo fare solo questa considerazione.

E non dica che io adesso mi rallegro di quello che è successo perché io mi dispiaccio di far parte di questa situazione che i cittadini barlettani avranno visto. Questo non è più un Consiglio comunale, è diventato un'osteria, quindi non mi posso mai rallegrare. Adesso può rispondere quello che vuole.

CONSIGLIERE DORONZO:

Consigliere, se lei ha ritenuto ingiusta la decisione del Presidente poteva anche non astenersi, votare favorevolmente e quindi consentirmi di prendere la parola. Lei astenendosi si è di fatto allineato a una volontà della maggioranza che mi ha impedito di illustrare la domanda di attualità...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DORONZO:

Ci fermiamo qui, le dico come la penso: se lei riteneva quello che ha detto, doveva votare a favore, non doveva astenersi. È comunque un fatto grave che la maggioranza possa decidere a colpi di maggioranza quando interrompere il dibattito anche qualora il Regolamento preveda altro, però l'approfondiremo questa cosa.

Quelli che qualcuno reputa insulti per me sono fatti. Lei lo reputa un insulto, io lo reputo un fatto e lo approfonderemo anche nelle prossime puntate. Anche rispetto a questo mi fermo qui e confermo la mia decisione di abbandonare l'Aula. Forse lei non festeggerà, qualcun altro evidentemente sì. Comunque sia, il dibattito democratico, oggi, o astenendovi o votando contro, vi assumete la responsabilità di averlo strozzato.

PRESIDENTE:

C'è la proposta del Sindaco e anche dell'assessore Calabrese di anticipare... Prego.

ASSESSORE CALABRESE:

Dato che per ragioni personali i tecnici dell'AQP devono rientrare a Bari, chiedo al Presidente del Consiglio l'inversione dell'ordine del giorno, quindi di discutere in prima battuta il punto che riguarda:

"Interventi propedeutici al risanamento degli scarichi sul lungomare di Ponente nel Comune di Barletta".

PRESIDENTE:

Grazie, Assessore. Questa proposta la faccio mia e la metto ai voti. Apriamo la votazione.

VOTAZIONE

PRESIDENTE:

Chiudiamo la votazione.

SEGRETARIO GENERALE:

Presenti 20

Assenti 14 (Basile Flavio, Bufo, Cascella, Delvecchio, Dicorato, Divincenzo, Doronzo,

(20)

Filannino, Maffione Michele, Marzocca, Mennea, Quarto, Spinazzola, Dileo)

Votanti 20

Voti favorevoli 20

PRESIDENTE:

La proposta di inversione è stata approvata, quindi iniziamo con il secondo punto all'ordine del giorno.

PUNTO N. 2: APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO E CONTESTUALE ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE CON IL PROCEDIMENTO DI CUI ALL'ART. 19, COMMI 2 E 4, DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N.

327/2001 E S.M.I DELL'INTERVENTO.

Prego, Sindaco.

SINDACO CANNITO:

Desidero ringraziare personalmente l'ingegner Vitucci e l'ingegner Fresa perché sono venuti da Bari per presentarci e illustrarci il progetto. Devo ringraziare sia l'AIP che l'Acquedotto Pugliese perché stanno portando nella nostra città qualcosa come 3,5 milioni di lavori, ma non soltanto questo. Vi devo ringraziare anche perché questo progetto, che implementerà le condotte prementi come ci rappresenterete, sarà un ulteriore salto di qualità verso il miglioramento ambientale della nostra città. A nome del Consiglio comunale – penso di interpretare il pensiero di tutto il Consiglio comunale – vi dico grazie per la vostra presenza.

PRESIDENTE:

Prego, assessore Calabrese.

ASSESSORE CALABRESE:

Grazie, Presidente. Sarò breve proprio per lasciare spazio ai tecnici. È un Consiglio comunale importante quello di oggi perché presenteremo due progetti strategici per la nostra città. Per questo vorrei innanzitutto salutare e ringraziare ma soprattutto presentare i tecnici e i responsabili dell'Acquedotto che hanno lavorato al progetto denominato "Interventi propedeutici al risanamento degli scarichi sul lungomare di Ponente nel Comune di Barletta", la progettista, l'ingegner Francesca Fresa, e il direttore tecnico, l'ingegner Vitucci, dell'AQP. Inoltre presenteremo anche un altro progetto – sembra che siano due progetti distinti e separati, ma sono un'unica cosa e dopo spiegherò il perché – e quindi saluto e ringrazio anche i progettisti che si sono occupati del canale H. Ovviamente, essendo argomenti di carattere tecnico, hanno portato tutta l'attrezzatura necessaria, le tavole, proprio per far comprendere meglio a tutto il Consiglio, dal punto di vista tecnico, i due progetti.

Questi due progetti sono separati solo per quanto riguarda il percorso amministrativo fatto perché il primo, quello della premente, è un progetto finanziato dall'Autorità Idrica Pugliese e progettato dalla struttura tecnica dell'Acquedotto per un quadro economico di 3 milioni 560 mila euro, mentre il progetto del canale H rinviene da un accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Puglia per un quadro economico di circa 2 milioni 200 mila euro. Sono due progetti che hanno seguito strade diverse, ma che hanno come obiettivo comune la rigenerazione e la riqualificazione infrastrutturale di una delle più belle, importanti, delicate, ma, oserei dire, anche dimenticate zone della nostra città.

Dal punto di vista della programmazione dell'amministrazione Cannito e di una visione futura della città, sono interventi infrastrutturali propedeutici all'intero sviluppo e riqualificazione del litorale.

Infatti, oltre a questo investimento di un totale di circa 5 milioni 700 mila euro tra i due interventi, vorrei ricordare che in questi due anni l'amministrazione Cannito non è stata ferma. Ha iniziato da un

Riferimenti

Documenti correlati

Oggetto della gara : Ideazione e progettazione grafica dei supporti divulgativi, fornitura e posa in opera di n 30 segnali direzionali - cartelloni informativi.. per le seguenti

di inviare la presente deliberazione tariffaria, relativa all’Imposta Municipale Propria, al Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, entro il termine di

a riscontro delle osservazioni e delle richieste della Conferenza di Servizi, la Società ha trasmesso documentazione integrativa e sostitutiva con proprie note

0017994 del 23.03.2012, riscontrando una proposta dell' AICAI, l' Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Barletta – Andria – Trani ha rappresentato

3, comma 1, che: “In considerazione dell'eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di contenimento della

Oggetto: Servizio di digitalizzazione e indicizzazione dei volumi antichi, stampati, manifesti, cartografie e periodici delle Biblioteche del Polo BAT Misura 3

DI PROCEDERE, ai fini del pieno perseguimento degli obbiettivi progettuali, all'acquisizione del materiale divulgativo e pubblicitario utile alla diffusione delle attività

- l’Agenzia Nazionale per i Giovani persegue le finalità istituzionali definite dallo Statuto e consistenti nella promozione della cittadinanza attiva dei giovani, e,