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Farò in modo di non dilungarmi oltre i venti minuti concessimi all’atto dell’assegnazione di questo lavoro

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Academic year: 2022

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E’ POSSIBILE UN BARÈME MEDICO LEGALE EUROPEO?

IT IS POSSIBLE TO ACHIEVE A COMMON EUROPEAN MEDICAL TABLE (POINTS) SYSTEM FOR ASSESSING PERSONAL INJURIES?

Prof. César Borobia

L’argomento della mia relazione è il barème (tariffario) europeo di danni personali, un’idea non del tutto nuova visto che si è cominciato a gettarne le basi quattro o cinque anni fa e le cui notevoli difficoltà non sono circoscritte soltanto alla sua messa a punto ma stanno anche nella sfida contestuale che essa presenta dal momento che si tratta di riuscire nell’impossibile, vale a dire, mettere d’accordo gli esperti europei in merito al valore biologico e funzionale dell’essere umano.

Ciò che vi illustrerò nei prossimi minuti è conseguenza diretta dei delineamenti attuati finora, vale a dire fino all’ultima riunione svoltasi a Vilamoura (Portogallo) il tre maggio scorso. Esporrò altresì alcune riflessioni personali relative a questo barème (tariffario) futuro, riflessioni che potrebbero magari non trovare il consenso dei miei colleghi non venendo, pertanto, inserite nel futuro barème (tariffario) europeo.

Il mio intervento si articola in quattro parti: obiettivi, antefatti, problematiche e termini di messa a punto. Farò in modo di non dilungarmi oltre i venti minuti concessimi all’atto dell’assegnazione di questo lavoro.

OBIETTIVI

Il gruppo di lavoro iniziale, formato dal Presidente della Confederazione di esperti in fatto di valutazione e risarcimento per danni corporali (CEREDOC), Pierra Lucas e, in ordine alfabetico, dai seguenti professori e dottori César Borobia, Giovanni Cannavò, Raymond Choueb, Héléne Hugues-Bejui e Nuno Vieira, ritengono che tale barème (tariffario) dovrebbe rivolgersi alle vittime di incidenti stradali nonché agli infortunati titolari di una polizza incidenti che facciano domanda del relativo risarcimento. In altre parole, se ne potrebbe far uso ai fini del risarcimento danni nella polizza di responsabilità civile dei veicoli a motore nonché delle polizze incidenti. Inoltre, s’intendeva fare in modo che potesse essere utilizzato anche per quei problemi, purtroppo sempre più frequenti, legati alla responsabilità civile professionale dei medici.

Il gruppo di lavoro era altresì consapevole del fatto che, nelle polizze di responsabilità civile, l’uso di tale barème (tariffario) potrebbe avvenire soltanto limitatamente al risarcimento per danni non patrimoniali. Infatti, il danno patrimoniale, in cui potrà intervenire o meno l’esperto medico, verrà indennizzato in base alle prove fornite ed esaminate oppure mediante sentenza giudiziaria.

Sin dall’inizio, il gruppo di lavoro ha ritenuto che non si tratti di un barème (tariffario) lavorativo, ragion per cui i richiami alle alterazioni della funzione devono essere rapportati, sempre, alla vita quotidiana.

Professor of Legal Medicine, University of Madrid – Spain Vice president of Ceredoc , President of AMES

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Dal punto di vista della praticità, detto barème (tariffario) dovrebbe essere contraddistinto dalle caratteristiche di cui appresso:

* Utilità, cioè, il perito, le società di assicurazione e gli organi preposti all’amministrazione della giustizia lo debbono ritenere uno strumento vantaggioso e comodo, atto a risolverne i problemi.

* Semplicità, vale a dire, le parti succitate devono essere in grado di capirlo nonché utilizzarlo senza grosse difficoltà, senza dover scorrere un elenco lunghissimo di situazioni analoghe alla ricerca della conseguenza in oggetto e senza bisogno di effettuare complessi calcoli matematici.

* Di entità limitata, recante un numero sufficiente di situazioni affinché il perito possa valutare la conseguenza in esame, adattandola allo stato concreto e personale dell’infortunato.

* Definizione di tassi pivot, proporzionali e coerenti atti ad esprimere il valore percentuale di ogni organo e di ogni funzione principale o basilare a prescindere da altri organi o funzioni.

* Valutazione del danno biologico e, all’occorrenza, di quello funzionale, entrambi in equilibrio.

* Elaborazione della valutazione di ogni singolo organo o funzione secondo una metodologia scientifica, nei limiti del possibile, in funzione della realtà riscontrabile.

* Consenso di gran parte dei periti dell’UE.

ANTEFATTI

La messa a punto di questo barème (tariffario) si basa su quattro sistemi di valutazione, noti e utilizzati in almeno metà degli Stati membri dell’UE.

La scheda di ognuno di essi è come segue:

Paese: Belgio

Denominazione: barème (tariffario) ufficiale belga d’invalidità.

Anno di pubblicazione: millenovecentosettantacinque e settantasei.

Ambito d’intervento: invalidi di guerra pur se viene utilizzato anche nel Diritto civile e nelle polizze delle assicurazioni relative a incidenti.

Autori: non precisati.

Tipo di barème (tariffario): barème (tariffario) contenente oltre mille tipi di conseguenze con richiamo ai mezzi di esplorazione.

Rilevamento effettuato dal barème (tariffario): il grado d’invalidità.

Obbligatorietà: uso obbligatorio nell’ambito degli invalidi di guerra.

Paese: Spagna

Denominazione: classificazione e valutazione conseguenze.

Anno di pubblicazione: millenovecentonovantacinque. La proposta di riforma di questo barème (tariffario), che ha funto da base per questo lavoro, risale al duemila.

Ambito d’intervento: risarcimento della responsabilità civile dei veicoli a motore.

Autori: non precisati. La proposta di riforma è stata messa a punto da nuove esperti operanti in ambito universitario, assicurativo, giudiziario nonché da esperti indipendenti.

Tipo di barème (tariffario): barème (tariffario) contenente circa mille conseguenze.

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Rilevamento effettuato dal barème (tariffario): punteggio atto a calcolare l'estensione dei danni psico-fisici, economici basilari e morali.

Obbligatorietà: uso obbligatorio nel campo della responsabilità civile automobilistica.

Paese: Francia

Denominazione: Le concours medical Anno pubblicazione: duemila.

Ambito d’intervento: barème (tariffario) indicativo ai fini della valutazione dei tassi d’incapacità nel diritto comune.

Autori: oltre trentacinque esperti operanti in ambito universitario, assicurativo, giudiziario nonché esperti indipendenti.

Tipo di barème (tariffario): prevede circa trecentosettanta situazioni con ampi riferimenti clinici.

Rilevamento effettuato dal barème (tariffario): incapacità permanente.

Obbligatorietà: barème (tariffario) indicativo e quindi non obbligatorio.

Paese: Italia

Denominazione: Guida orientativa per la valutazione del danno biologico . Anno di pubblicazione: duemilauno.

Ambito d’intervento: barème (tariffario) indicativo ai fini della valutazione del grado d’incapacità nel diritto comune.

Autori: cinque docenti di medicina legale di cui il Professor Marino Bargagna di Pisa è deceduto poco più di un anno fa.

Tipo di barème (tariffario): prevede oltre cinquecento situazioni o conseguenze.

Ampi riferimenti clinici.

Rilevamento effettuato dal barème (tariffario): la menomazione dell´integrità psico-fisica o percentuali d’invalidità.

Obbligatorietà: barème (tariffario) indicativo ai fini della valutazione del grado d’incapacità nel diritto comune.

Qui di seguito, esamineremo alcune conseguenze ritenute storiche, vale a dire riportate già nei tariffari più datati e ne evidenzieremo i tassi nei quattro barème che hanno funto da base. Metteremo a confronto sette situazioni di grande rilievo: la tetraplegia, la paraplegia, l’amputazione dell’arto superiore dominante, l’amputazione dell’arto inferiore, la perdita completa della vista, la perdita di un occhio e la perdita dell’udito.

TETRAPLEGIA

Barème (tariffario) belga: ottanta - cento Barème (tariffario) spagnolo: novantacinque

Barème (tariffario) francese: ottantacinque - novantacinque Barème (tariffario) italiano: novanta

La media è pari a: novanta PARAPLEGIA

Barème (tariffario) belga: sessanta - cento Barème (tariffario) spagnolo: ottantacinque

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Barème (tariffario) francese: quarantacinque - settantacinque Barème (tariffario) italiano: ottanta

La mediana è pari a: ottanta

AMPUTAZIONE DELL’ARTO SUPERIORE DOMINANTE

Barème (tariffario) belga: ottantacinque Barème (tariffario) spagnolo: sessanta Barème (tariffario) francese: sessanta Barème (tariffario) italiano: sessanta Valore che va per la maggiore: sessanta AMPUTAZIONE DELL’ARTO INFERIORE

Barème (tariffario) belga: novanta

Barème (tariffario) spagnolo: quarantacinque Barème (tariffario) francese: cinquantacinque Barème (tariffario) italiano: sessanta

Valore che va per la maggiore: cinquantacinque PERDITA DELLA VISTA

Barème (tariffario) belga: cento Barème (tariffario) spagnolo: novanta Barème (tariffario) francese: ottantacinque Barème (tariffario) italiano: ottantacinque Valore che va per la maggiore: ottantacinque PERDITA DI UN OCCHIO

Barème (tariffario) belga: trenta Barème (tariffario) spagnolo: trenta Barème (tariffario) francese: venticinque Barème (tariffario) italiano: venticinque

Valore che va per la maggiore: venticinque - trenta SORDITÀ

Barème (tariffario) belga: ottanta Barème (tariffario) spagnolo: settanta Barème (tariffario) francese: sessanta Barème (tariffario) italiano: cinquanta Valore che va per la maggiore: settanta.

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Con tali dati sembra facile poter giungere a un consenso. Occorrerebbe analizzare se gli esperti dei vari Paesi sono disposti ad accettare i valori che vanno per la maggiore oppure i valori medi quali valori pivot o valori massimi delle conseguenze esaminate. Tuttavia, tra breve avremo modo di vedere che le cose non sono così facili come pare.

PROBLEMATICHE

Di natura tecnica

* La messa a punto del barème (tariffario) non deve modificare, sostanzialmente, i principi di risarcimento consueti delle società assicurative e del risarcimento giudiziario.

* Non deve discostarsi granché da quelli in essere al momento nei vari Stati membri dell’Unione europea.

* Il metodo di lavoro con questo nuovo barème (tariffario) deve essere analogo a quelli in essere.

* I valori pivot delle conseguenze classiche, più datate, quali l’amputazione di un braccio, l’amputazione di una gamba oppure la perdita di entrambi gli occhi vanno contemplati più come “risultato sociale” piuttosto che come verità scientifica ragion per cui, è richiesta una certa prudenza nel modificare, soprattutto al ribasso, qualsivoglia valore pivot con alle spalle una tradizione sociale.

* Qualsivoglia modifica di rilievo ai criteri di cui sopra potrebbe motivare la bocciatura da parte di uno degli elementi sociali partecipanti al processo di risarcimento quali gli esperti stessi, le società assicurative, i giudici e gli infortunati. D’altro canto, qualsiasi bocciatura, anche se più o meno giustificata, comporterebbe l’insuccesso di questo studio.

Di natura scientifica

* Come anzidetto, uno degli obiettivi della messa a punto di questo barème (tariffario) è l’elaborazione della valutazione di ogni singolo organo oppure di ogni singola funzione elaborati secondo una metodologia scientifica basata, nei limiti del possibile, sulla realtà riscontrabile. Or bene, l’altra realtà è data dal fatto che lo studio della conseguenza si fonda, in linea generale e concreta, sulla realtà scientifica e, in particolar modo, sulla realtà medica. Tuttavia nello stimare o nel valutare l’incapacità della stessa, sulla base di un valore riferito alla persona nel suo insieme, non disponiamo di strumenti, non siamo in grado di saperlo con sicurezza e certezza, non è stata messa a punto una tecnica che ci consenta di definire che la perdita anatomica di un occhio presuppone una perdita biologica del venticinque percento del valore della persona oppure (altro esempio) che la perdita funzionale completa di un solo occhio presuppone il dieci percento della funzionalità della vista. Di conseguenza, lo studio attualmente in corso si basa sull’esperienza e su quanto viene ritenuto più opportuno, prendendo come metro di misura altre conseguenze oppure gruppi di conseguenze esaminate anteriormente.

* Le conseguenze relative a un medesimo organo oppure a una medesima funzione vengono disposte in ordine gerarchico in modo tale che la parte sia sempre inferiore al tutto. La perdita di una mano sarà inferiore alla perdita dell’arto superiore e, nella medesima, l’anchilosi delle dita in posizione funzionale avrà un valore inferiore all’amputazione mentre la perdita dei

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movimenti terminali di un dito, tanto per rimanere nel medesimo esempio, meno funzionali, avrà un valore inferiore a quello dell’anchilosi.

Tale principio gerarchico comporta, appunto, un’ulteriore problematica dal momento che nel seguire quest’ordine, giungeremmo a dei valori assai bassi nel caso di alcune conseguenze cui veniva corrisposto, di solito, un risarcimento elevato. Qualche esempio in merito verrà fornito in un’altra sezione.

* Il vero problema sorge allorquando si effettua un raffronto del tasso d’incapacità tra organi e funzioni diversi. Prendiamo, ad esempio, i sette casi esaminati poco fa:

La tetraplegia con un tasso pari a 90;

La paraplegia con un tasso pari a 80;

L’amputazione dell’arto superiore con un tasso pari a 60;

L’amputazione dell’arto inferiore con un tasso pari a 55;

La cecità con un tasso pari a 85;

La perdita di un occhio con un tasso pari a 25 o 30;

La sordità con un tasso pari a 70.

Se li mettiamo in ordine decrescente si osserverà quanto segue:

La tetraplegia ha un tasso pari a 90, seguita a ruota dalla cecità il cui tasso è pari a 85, segue la paraplegia con tasso pari a 80 e la sordità a quota 70.

Raffrontiamo questi valori con quelli delle perdite degli arti e poniamoci il quesito seguente: “Nella vita di tutti i giorni, il paraplegico ha davvero una qualità di vita leggermente peggiore di un cieco? Le limitazioni nella vita quotidiana di un cieco sono davvero leggermente peggiori di quelle di un paraplegico? Oggigiorno, un cieco può lavorare e badare a se stesso molto meglio di quanto non possa fare un tetraplegico e, a sua volta, un paraplegico si districa molto meglio di un non vedente. In altre parole, i grandi invalidi rientrano in un intervallo breve dei tassi! Un arto sia superiore che inferiore “occupa” più della metà del tasso delle conseguenze possibili e, presumibilmente, rappresenta al massimo meno della metà del valore reale di un tetraplegico affetto da paralisi ai quattro arti.

D’altro canto, se elenchiamo la pentaplegia, la tetraplegia, la emiplegia, la paraplegia, la sindrome del “colpo della strega” e l’amputazione dell’arto inferiore secondo un indice di gravità decrescente, tenendo conto della perdita anatomica e di quella funzionale, ivi inclusi i disturbi neurologici conseguenti, si ricaverebbe che l’ultima conseguenza, l’amputazione dell’arto inferiore non supera il venti percento, tasso questo che pur avvicinandosi a una realtà anatomica o funzionale, sarebbe inammissibile nel contesto sociale in cui operiamo. Non rimane pertanto che considerare i grandi invalidi alla stregua di una situazione speciale al cui esame si dedicherà l’esperto dentro e fuori il barème (tariffario).

* Nei casi di conseguenze multiple riguardanti una medesima funzione o funzioni complementari, la soluzione sta nello studio della perdita globale della medesima, senza tralasciare la perdita biologica. Il barème (tariffario) contemplerà dette possibilità e verrà offerta una spiegazione di come espletare la valutazione.

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* Fortunatamente, vi è un principio di accordo in base al quale, nel caso di conseguenze accumulate non interconnesse, non occorre ricorrere alla formula classica delle percentuali accumulate. Le questioni da affrontare sono:

lSinergia delle conseguenze. In tal caso ne verrà esaminata la funzione, senza tralasciare la perdita biologica.

lAssenza di sinergia e d’interconnessione delle conseguenze. In tal caso i tassi verranno sommati e qualora venisse superata una data cifra ritenuta equivalente a quella di un grande invalido, verrà esaminata come tale.

Tale sistema esiste in realtà! Nei tariffari relativi alle polizze incidenti si opera, in genere, una separazione tra le conseguenze che portano all’incapacità permanente e assoluta (analogamente al grande invalido cui facevo riferimento poco fa), quali la perdita dei due arti superiori, dei due arti inferiori, un arto superiore e un altro inferiore, la perdita della vista, la sordità totale o la demenza e quelle che cagionano un’incapacità transitoria, in particolar modo, quelle riportate nel barème (tariffario). Sapete perfettamente, al pari mio, che questo sistema vige da molti anni e che l’unica differenza rispetto ai tariffari di responsabilità civile è rappresentata dai limiti del risarcimento. Nel caso del barème (tariffario) della polizza incidenti, il limite delle conseguenze per incapacità transitoria è rappresentato dalla somma assicurata; e nella polizza di responsabilità civile cioè, di un’assicurazione obbligatoria valutata (analoga a quella cui stiamo lavorando) costituirebbe il limite definito dall’UE. Gli spagnoli ne hanno ormai dimestichezza dal millenovecentonovantacinque.

Probabilmente in futuro, il barème (tariffario) della polizza di responsabilità civile obbligatoria degli incidenti automobilistici verrà considerato come una vera e propria assicurazione sugli incidenti.

TEMPI DI ESECUZIONE

Vorrei dedicare gli ultimi minuti di questo mio intervento per illustrarvi una visione più ottimistica della realtà.

I lavori sono ormai giunti a uno stadio assai avanzato.

Il gruppo di lavoro si riunisce al meno una volta al mese.

Do atto del mio eccessivo spirito critico nei riguardi di quanto in corso, spirito critico che scaturisce dalle molteplici discussioni avute dentro e fuori del mio paese nell’intento di congiungere o complementare la metodologia scientifica del medico alla metodologia sociale del Diritto. Credetemi, è compito arduo conciliare il valore biologico e funzionale della perdita di un rene, che funziona normalmente, con il valore dato al medesimo da una persona normale oppure da un giudice.

Infine, a voi interessa pubblicare questo barème (tariffario) quanto prima.

Benissimo. La data è già stata fissata: luglio di quest’anno. Mi auguro che in poco tempo tutti ne vengano a conoscenza, lo esaminino, lo critichino e lo correggano cosicché da poter disporre di un sistema approvato utile all’esperto, alla società assicurativa, agli organi preposti all’amministrazione della giustizia e, in particolar modo, all’infortunato o all’assicurato.

Grazie della vostra cortese attenzione.

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