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Il risarcimento dei danni multipli nell’integrità fisica nel diritto civile in Belgio e in Francia

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Academic year: 2022

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Il risarcimento dei danni multipli nell’integrità fisica nel diritto civile in Belgio e in Francia

Dr. Hélène Hugues-Béjui*

Quando ho accettato di intervenire in occasione della tavola rotonda dedicata alla terza giornata della CEREDOC, in vista della preparazione di un barème europeo, non avevo valutato completamente ciò che rappresentasse allo stesso momento per la Francia e per il Belgio la metodologia di risarcimento delle incapacità multiple. Per fortuna, Pierre Lucas, professore all’Università di Bruxelles, mi ha fornito tutti gli elementi necessari riguardo al suo paese.

Come vi sarete già accorti, il titolo di questa comunicazione è stato leggermente modificato: il termine “incapacità” impiegato usualmente non compare; ciò perché anche se in Francia questa parola è connessa al soggetto, in Belgio invece non lo è.

Per questo motivo, onde rendere più chiara la presente relazione, e dopo aver definito l’ambito in cui si inserisce questo intervento, ricorderò qualche definizione prima di presentare le metodologie propriamente dette di questi due paesi.

L’ambito: il diritto civile - Cenni storici

I. L’ambito di questo intervento: Diritto Civile

Permettetemi di fare qualche cenno storico per spiegare l’origine del risarcimento del danno fisico.

Il risarcimento, o compensazione pecuniaria, in principio concerneva il risarcimento dell’incapacità lavorativa. Ciò risale alla fine del XIX secolo, più precisamente alla creazione dell’assicurazione per gli incidenti sul lavoro (Legge del 1898).

Questa Legge, il cui testo è stato più o meno rielaborato, ma con concetti un pò invariati, precisa che se la vittima di un incidente conserva una diminuzione della sua capacità di lavorare, beneficia di una rendita calcolata secondo il grado d'incapacità valutato secondo la natura dell’infermità, lo stato generale, l’età, le facoltà fisiche e mentali della vittima, nonché secondo la sua idoneità e la sua qualifica professionale in base ad un barème indicativo.

Lo sviluppo degli incidenti stradali, che seguì mezzo secolo più tardi, diede luogo a numerose richieste di valutazione dei gradi d’incapacità permanente parziale le quali sono state postulate alle stesse condizioni che ho appena descritto.

Il diritto civile e gli incidenti sul lavoro, due obiettivi differenti:

Il diritto civile ha come scopo il risarcimento completo del danno.

♦ Il regime degli incidenti sul lavoro ha come scopo il risarcimento della perdita o della diminuzione della capacità lavorativa.

Poco a poco i tecnici del risarcimento del danno fisico nel diritto civile si sono resi conto della non adattabilità delle regole relative al risarcimento degli incidenti sul lavoro. Infatti, la differenza fondamentale tra questi due regimi risiede nella loro finalità: nel primo, il diritto civile, lo scopo è il risarcimento completo del danno, nel secondo, ovvero gli incidenti sul lavoro, lo scopo è il risarcimento della perdita o della diminuzione della capacità lavorativa.

* Medico Legale, Delegato Generale AREDOC, Paris.

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Qualche definizione

Francia Belgio

• incapacità parziale permanente:

- IPP Riduzione del potenziale:

- fisico

• psico-sensoriale o intellettivo della vittima

• invalidità permanente:

- danno all’integrità fisica

• incapacità permanente:

- ripercussione del danno anatomico-funzionale sulle capacità lavorative della vittima

Qualche definizione:

Se in Francia il termine “incapacità” è stato mantenuto, perdendo il significato originale di inizio secolo, in Belgio invece la cosa è diversa, perché nelle abitudini medico-legali belghe si distinguono due concetti differenti: l’invalidità permanente e l’incapacità permanente.

L’invalidità permanente è il danno all’integrità fisica dal punto di vista di danno anatomico- funzionale. L’incapacità permanente invece, è la ripercussione del danno anatomico-funzionale sulla capacità lavorativa della vittima. E’ evidente che non tutte le invalidità sono accompagnate da un'incapacità, e che non sussiste un'uguaglianza, né un parallelismo tra i gradi di invalidità permanente e quelli di incapacità permanente. Se l’invalidità permanente può essere baremizzata, l’incapacità permanente invece non può essere determinata che in concreto, visti tutti i fattori socioeconomici che influenzano il caso considerato.

Vedete fin d’ora che le parole non coprono gli stessi concetti, fatto che rende più complicata la riflessione.

Lo strumento di valutazione: un barème

• E’ lo strumento giusto?

• E’ necessario?

Qualunque sia il termine utilizzato, bisogna ricordare qual'è lo strumento utilizzato per la valutazione del grado di incapacità parziale permanente in Francia e di invalidità permanente in Belgio.

Si tratta naturalmente di barème.

Permettetemi di aprire una breve parentesi dato che, in questo caso, si tratta di un problema importante.

Nella concezione ideale del danno fisico, l’esperto dovrebbe potere determinare il grado della perdita dell’integrità anatomico-funzionale della vittima rispetto a ciò che la vittima era prima dell’incidente in questione, senza che sia necessario ricorrere ad un qualunque barème.

In pratica, esiste una notevole difficoltà, e lasciare all'esperto una libertà assoluta potrebbe causare delle disparità molto importanti nella valutazione di postumi identici, fatto che non garantisce un'equità, dato che, in principio, il regolatore o il magistrato si affidano all'esperto che hanno nominato. Questa è la ragione per cui ci si affida ad un barème in tutti, o quasi tutti, i paesi del mondo.

Lo strumento di valutazione: un barème

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In Belgio: Il BOBI.

In Francia: Il barème della Società di Medicina legale (Concours Médical 1993).

In Belgio, esiste un barème ufficiale delle invalidità, chiamato familiarmente BOBI, una sigla composta dalle iniziali di: "Barème Officiel Belge des Invalidités". Questo BOBI vale esclusivamente in una procedura molto ristretta relativa all'attribuzione dei gradi di invalidità delle vittime civili e militari del servizio civile, altrimenti, non sussiste né un barème ufficiale in materia di Diritto Civile, né un barème consigliato, ma, in pratica, gli esperti si riferiscono al BOBI senza scriverlo.

In Francia, il barème normalmente utilizzato, è quello comparso nel Concours médical del 1993 e nato dalle proposte fatte dalla Società di Medicina legale. Non ha nessun carattere obbligatorio, ma è legato alle convenzioni firmate dai professionisti e consigliato spesso dai magistrati al momento di una perizia giudiziaria, fatto che gli conferisce un carattere quasi ufficiale…

L'utilizzazione del barème, in pratica, è abbastanza generalizzata qualsiasi sia la procedura.

Al barème dell'American Medical Association (Associazione medica americana) sono allegate delle tabelle di infermità multiple a due entrate (ascisse e ordinate) che danno dei risultati quasi simili.

Le difficoltà di utilizzazione di questi due barèmes

• Il concetto del 100% = ?

• Che cosa è l’unità "%" ?

Tuttavia, non sappiamo se esista un barème medico regolarmente utilizzato che analizzi in modo preciso tutti i deficit funzionali, compresi quelli che risultano dai danni molteplici gerarchizzandoli da 1 a 100.

Infatti, dato che i barèmes, siano essi belgi o in questo caso francesi, non corrispondono ad una gerarchia degli organi e a una gerarchia delle funzioni, non esiste una gerarchia realmente ponderata dei danni di una stessa funzione.

La difficoltà è maggiore qualora si tratti di danni multipli in quanto né il BOBI né il barème del Concorso medico hanno dato una definizione precisa del concetto del 100% mentre l’unità, la percentuale, non sono definite. Allora ci si può domandare come effettuare una valutazione precisa con uno strumento tanto imperfetto; infatti, in pratica, la valutazione del danno alla persona corrisponde ad un consensus di professionisti e i due barèmes citati rappresentano, nonostante tutto, uno strumento utile perché garantisce un’uniformazione dei tassi.

Incapacità o invalidità simultanee - incapacità o invalidità successive

• Simultanee = politraumatizzato

• Successive = vari incidenti

Prima di addentrarci nel vivo della questione, ovvero nel metodo di valutazione dei danni multipli, per facilitare la comprensione, conviene distinguere le invalidità o incapacità permanenti multiple simultanee, cioè quelle del politraumatizzato, e le invalidità multiple successive, ovvero quelle derivanti da vari incidenti di una stessa persona.

Occorre ricordare che i politraumatizzati sono estremamente numerosi così come gli incidenti successivi, infatti l’esperto si trova ad affrontare quotidianamente i problemi trattati in questo congresso.

Le lesioni multiple simultanee

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Passiamo adesso alle metodologie impiegate, le quali risultano essere sensibilmente differenti a seconda che si tratti di lesioni multiple simultanee o successive.

II. Vediamo innanzitutto il problema posto dalle lesioni multiple simultanee.

In questa categoria i postumi possono essere di due ordini principali: sinergici e non sinergici. I danni sinergici sono quelli che coinvolgono la medesima funzione oppure organi che partecipano alla medesima funzione.

I danni non sinergici colpiscono organi che non hanno uno stretto rapporto funzionale.

Sia in Belgio o in Francia, la baremizzazione dei danni multipli fa appello a degli espedienti, dato che non è possibile fare una semplice addizione dei tassi separati.

Considerato che il tasso del 100% non deve essere mai superato (ciò significherebbe infatti la morte o il decadimento dell'individuo) è dunque necessario trovare qualche espediente per baremizzare i danni funzionali e i danni funzionali multipli. Il tasso definitivo non può dunque risultare dall'addizione pura e semplice dei tassi distinti, dato che ciò condurrebbe ad un tasso globale superiore al 100%. L'ottenimento di tassi estremamente elevati risulterebbe un vero sproposito, visto che la vittima ha una buona possibilità di vivere ed è perfino in grado di lavorare.

La regola di Balthazard

Tuttavia, lo spirito umano è legatissimo alla materia scritta, tanto più quando questa è formulata sotto l'aspetto rassicurante pseudo-matematico.

Così nasce la regola detta di Balthazard, dal nome del medico legista francese di inizio secolo che ha inventato un'astuzia e non si potrebbe chiamare altrimenti, dato che i tassi addizionati non conducono mai ad un totale del 100%. Conoscete tutti la regola di Balthazard: si tratta di considerare l'invalidità più grave, dopo di che gli altri tassi vengono applicati non su un individuo avente la propria integrità fisica totale, ma su un in individuo con la propria integrità fisica meno il tasso di partenza.

In Belgio

• Balthazard

• Balthazard "modificato"

Queste due regole sono iscritte nel BOBI

In Belgio, la regola di Balthazard non soltanto è regolarmente applicata, ma fa parte integrante del BOBI. In effetti, parlo sotto il controllo di Pierre Lucas e questo forse è un po' preoccupante, il barème nasconde una serie di formule che di fatto sono applicate anche se non permettono sempre all'esperto di sapere esattamente ciò che fa. Malgrado l'importante semplificazione che essa apporta, è comunque intellettualmente molto poco soddisfacente; e lo è tanto meno per quanto concerne le invalidità sinergiche. Il BOBI utilizza allora la regola di Balthazard detta "modificata".

Sono possibili numerose configurazioni Lesioni varie ad un arto superiore

• Incapacità = x + y (v - x) / 100

• X = invalidità parziale più grave

• Y = invalidità parziale meno grave

• V = tassi di amputazione immediatamente susseguenti le lesioni

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Sono possibili numerose configurazioni, vi farò cinque esempi:

1/ Danno alla medesima funzione e danno dello stesso lato se si tratta di un organo pari, per esempio di un arto superiore

In caso di danni simultanei, in più parti del medesimo arto superiore, il BOBI enuncia delle formule tali che i tassi globali non superino il valore di amputazione o di perdita funzionale totale del membro. Ciò potrebbe verificarsi in caso delle seguenti addizioni:

incapacità = x + y ( v - x) / 100 x = invalidità parziale più grave y = invalidità parziale meno grave

v = tassi di amputazione immediatamente seguente i danni Altri casi:

• Lesione dei due membri superiori:

- Semplice addizione

Oppure

- Media tra l'addizione semplice e Balthazard

• Lesioni pluridigitali:

- Tabelle specifiche nel BOBI

2/ Se si tratta di arti superiori, alcune scuole stimano che la sinergia è costante; altre scuole pensano che la sinergia sia frequente ma non sistematica e calcolano una media tra la semplice addizione e il calcolo secondo la regola di Balthazard.

3/ Le lesioni pluridigitali si calcolano grazie a delle tabelle che integrano automaticamente la sinergia interdigitale nel tasso finale.

Arti inferiori

Lesione ai due arti inferiori:

- Addizione semplice

Lesione ad un medesimo arto inferiore:

- Nessuna formula

4/ Per gli arti inferiori, si procede tramite addizione semplice quando si tratta di lesioni a due arti inferiori.

5/ Per le lesioni simultanee in varie parti di uno stesso arto inferiore, non sussiste formula e l'esperto deve effettuare una "valutazione razionale" senza poter superare il valore baremico dell'arto.

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In Francia

La regola di Balthazard = vecchio ricordo ?…

In Francia, al momento dell'elaborazione del barème francese relativo alle incapacità funzionali del danno alla persona sotto l'Egidio del Dott. Claude Rousseau, venne deciso di abbandonare questa formula matematica continuando ad ammettere, in modo più o meno implicito, che si potesse

"ricordare" la regola di Balthazard in alcuni casi.

Del resto, nella prefazione del barème del Concours Médical del 1982, redatto da eminenti colleghi tra cui il Dott. Rousseau (prefazione che voleva essere un riassunto di metodologia), veniva indicato che, in caso di lesioni multiple, conveniva apprezzare globalmente il deficit funzionale senza effettuare un'addizione, ponderando il risultato ottenuto tramite il calcolo delle capacità rimanenti senza tuttavia effettuare una vera e propria sottrazione. Se questo espediente sembra più pragmatico di una formula matematica razionale, esso richiede essenzialmente una competenza e un’esperienza incontrastata da parte dell'esperto che si presta a tale esercizio. Questo consiglio è stato ripreso nel barème del 1993.

Si può notare che in Francia l'esperto non è tenuto ad esprimere nel suo rapporto la progressione del ragionamento che ha condotto al tasso proposto. Tuttavia, per una buona comprensione da parte del lettore neofita (non medico) è indispensabile descrivere le conseguenze di ciascun danno sulla vita quotidiana del ferito per spiegare i tassi IPP globali finali.

E' interessante notare che in Francia la valutazione delle infermità multiple dà luogo solo raramente a delle contestazioni: ciò può essere la prova che la competenza e l'esperienza del medico sono primordiali in questo tipo di expertise.

Le lesioni multiple successive

III. Vediamo adesso cosa accade per i danni successivi, siano essi sinergici o non sinergici In Francia come in Belgio, l'handicap di un paziente colpito da incapacità successive si limita esclusivamente all'ultimo incidente considerato se lo stato antecedente è perfettamente integro.

Questo rappresenta senza dubbio la difficoltà maggiore dell'expertise nella stessa circostanza.

In Belgio

• La formula di Gabrielli:

C = C1 - C2 / C1

1/Vediamo innanzitutto la situazione in Belgio

Per quanto riguarda le lesioni non sinergiche, ciascun tipo di invalidità conta totalmente a parte.

Per le invalidità successive sinergiche, conviene considerare (prima del secondo incidente di cui si devono accertare le conseguenze) la reazione delle strutture dell'organo lesionato dopo un certo periodo di adattamento di una parte importante della sua funzione. Un buon esempio è quello di una mano che ha perduto un dito: le quattro dita finiscono per compiere anche la funzione del 5° dito della mano intatta; cosicché ciascun dito rimanente ha acquisito un valore maggiormente importante rispetto allo stesso dito di una mano normale. Questo fenomeno di ipervalorizzazione precauzionale si traduce comunemente nella regola di Gabrielli il cui enunciato è il seguente:

C 1 - C 2 / C 1 (C1 rappresenta la validità rimanente anteriore al primo incidente e C2 la validità rimanente anteriore al secondo incidente).

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La capacità rimanente

In tutti i casi, il tasso globale deve essere in definitiva "adattato" tenendo conto della capacità restante.

L'omissione di certi esperti di questa capacità restante può dar luogo a risultati sorprendenti.

In Francia

♦ Congresso FFAMCE, Lione 28-29 maggio 1999 - "Lo stato anteriore"

2/ Per quanto riguarda la Francia

A parte il precisare che la nostra preoccupazione è la stessa e che esistono sovente situazioni difficili, non esistono grandi differenze: il punto primordiale consiste nel conoscere l'esatto stato anteriore della vittima e le conseguenze, sinergiche o meno, della 2a lesione.

Non mi soffermerei oltre su questo argomento, dato che la FFAMCE nel suo prossimo congresso, che si terrà a Lione, affronterà i problemi posti dallo stato anteriore.

Due metodologie

• Metodo aritmetico e razionale: La regola di Balthazard

• Metodo pragmatico e vivente: Valutazione del deficit globale

Per concludere

• Un medico esperto competente in Europa

• Un barème europeo

Essendo giunti al termine di quanto esposto, vorrei insistere sui due fattori essenziali per la realizzazione di un buon expertise: la competenza del medico esperto è uno strumento affidabile ma non vincolante.

La qualifica necessaria: la competenza e l'esperienza del medico esperto sembrerebbero evidenti. Questo problema di competenza si ritrova in tutte le tappe di valutazione medico-legale del danno alla persona. In effetti, persino con un barème calcolante tutti i deficit funzionali, provvisto di formule matematiche adeguate con un target molto dettagliato di più pagine, può rivelarsi inutile alla valutazione del danno alla persona.

Parlo di barème; il riferimento di un barème ha sottinteso tutto il mio intervento

Tutti i professionisti della riparazione del danno alla persona sono consapevoli del fatto che è necessario costituire un barème europeo. E' in effetti una necessità assoluta affinché non si dimentichi che, per quanto concerne la valutazione dei danni multipli, è di fondamentale importanza stabilire un concetto comune associandolo, di comune accordo, al significato che ricopre: invalidità, incapacità ecc. e, dall’altra parte, che l'uomo non sia una semplice addizione di unità espresse in percentuale, che non esiste una funzione o un organo più importante rispetto ad un altro, ma che il deficit di uno di essi ha un impatto più o meno grave sul funzionamento dell'organismo.

Inoltre, poco importa ad un paziente se il suo affanno e la sua stanchezza dipendono da un problema cardiaco o polmonare dato che nei due casi le conseguenze sono praticamente identiche.

Il fatto che noi tutti siamo coinvolti nella creazione di un barème europeo e che la creazione di uno strumento simile interessi anche la baremizzazione delle lesioni multiple, è un percorso da presentare a coloro che desiderano immergersi in questo compito estremamente arduo ed il gruppo di lavoro che noi abbiamo costituito ne è perfettamente cosciente.

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Non mi resta che concludere dicendovi che sono convinta che l'expertise sia un’arte, benché non si possa negare che in queste circostanze di valutazione dei danni multipli, esso si avvicini in qualche modo all'arte astratta.

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