Matematica Discreta II
Lezione del giorno 22 ottobre 2007 Congruenza modulo un sottogruppo
Consideriamo nel gruppo Z degli interi relativi (rispetto all’operazione di somma) un intero fissato m e il sottoinsieme (m) contenente tutti i multipli di m:
(m) = { x / x=mk, con kZ }
Tale sottoinsieme è un sottogruppo del gruppo Z, come si verifica facilmente utilizzando il criterio per i sottogruppi (nella notazione additiva esso diventa: dati comunque x,y(m) si ha x+(-y) (m)).
La ben nota relazione di congruenza modulo m, definita nell’insieme Z ponendo:
x,yZ xy (mod m) se x-y è multiplo di m si può allora tradurre nel modo seguente:
x,yZ xy (mod m) se x-y(m)
Tutto questo si può generalizzare al caso di un gruppo qualunque: fissato un gruppo (moltiplicativo) A e un suo sottogruppo B, definiamo nell’insieme A la seguente relazione (detta congruenza modulo il sottogruppo B):
x,yA xy (mod B) se xy-1B (se il gruppo A é additivo la condizione diventa x+(-y)B).
Verifichiamo che tale relazione è di equivalenza:
- proprietà riflessiva: per ogni xA si ha xx (mod B) perché xx-1=1AB (essendo B sottogruppo) - proprietà simmetrica: per ogni x,yA se xy (mod B) (cioè se xy-1B) si ha (essendo B sottogruppo) (xy-1)-1=(y-1)-1x-1=yx-1B, dunque yx (mod B)
- proprietà transitiva: per ogni x,y,zA se xy (mod B) (cioè se xy-1B) e se yz (mod B) (cioè se yz-1B) si ha (essendo B sottogruppo) (xy-1)(yz-1)=xz-1B, dunque xz (mod B).
Fissato xA si può allora costruire la classe di equivalenza rappresentata da x in A in questa relazione di congruenza modulo B:
[x] = { yA / yx (mod B) } = { yA / yx-1B } = { yA / yx-1=bB } = { yA / y=bx, bB } Dunque gli elementi della classe [x] sono tutti i prodotti di un elemento bB per il rappresentante x.
Sia A gruppo finito, e B sottogruppo di cardinalità m. Se elenchiamo gli m elementi distinti di B:
B = { b1, b2, ………., bm }
gli elementi della classe rappresentata da un generico elemento xA nella relazione di congruenza modulo B sono:
{ b1x, b2x, ………., bmx }
e tali elementi sono distinti (se per assurdo fosse bix=bjx con ij, per la legge di cancellazione valida nel gruppo A si avrebbe bi=bj , contraddizione). Dunque la cardinalità di ogni classe di congruenza modulo B coincide con la cardinalità m di B.
Da ciò segue il:
Teorema di Lagrange. Siano A un gruppo finito di cardinalità n, e sia B un sottogruppo di A di cardinalità m. Allora m è un divisore di n.
Dimostrazione:
Dalla teoria generale delle relazioni di equivalenza, segue che le classi di congruenza modulo m costituiscono una partizione del gruppo A (cioè due classi distinte hanno intersezione vuota e l’unione di tutte le classi distinte coincide con A).
Dunque la cardinalità n di A coincide con la somma delle cardinalità delle distinte classi di congruenza modulo B. Ma si è osservato che ogni classe ha la stessa cardinalità m del sottogruppo B, dunque, se k è il numero di classi distinte, n coincide con la somma di k addendi tutti uguali ad m, ossia n=mk, e si ha la tesi.
Questo teorema limita la possibilità della cardinalità di un sottogruppo di un gruppo finito ai soli valori divisori della cardinalità del gruppo: per esempio se il gruppo A ha cardinalità 20, un sottogruppo B di A può avere solo cardinalità 1,2,4,5,10,20 (anche se non è detto che esista necessariamente qualche sottogruppo B per ognuno di tali valori).