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QUALI PAZIENTI TIREOPATICI SONO DA INVIARE AL CHIRURGO?

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Academic year: 2022

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Rimini, 5-8 novembre 2015

QUALI PAZIENTI TIREOPATICI SONO DA INVIARE AL CHIRURGO?

Rimini, 5-8 novembre 2015

10°CONGRESSO CONGIUNTO AME – ANIED

Marco Attard - UOC Endocrinologia

AO Osp Riuniti Villa Sofia Cervello - Palermo

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Rimini, 5-8 novembre 2015

IERI

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Rimini, 5-8 novembre 2015

OGGI

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Rimini, 5-8 novembre 2015

L’ENTITA’ DEL PROBLEMA

PREVALENZA DEI NODULI E DEL CARCINOMA TIROIDEO

•  Prevalenza di noduli tiroidei clinicamente apprezzabili nella popolazione generale:

5-7%

•  Prevalenza ecografica di noduli tiroidei nella popolazione generale: fino al 76%

•  Prevalenza di carcinoma nei noduli: ~5%

“Thyroid cancer in thyroid nodules: finding a needle

in the haystack.”

Mazzaferri EL

Am J Med 1992 oct; 93(4):395-62

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Rimini, 5-8 novembre 2015

…left unchecked, this tsunami of thyroid nodules will overwhelm the health care system and have little beneficial outcome.

...I fear we have accepted a sisyphean task in making all thyroid nodules a focus of concern.

…in summary, we need to develop an evidence-base strategy that will permit us to escape this flood of nodules.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

INCIDENZA – PREVALENZA DEL CARCINOMA TIROIDEO

Negli USA il tumore della tiroide è la neoplasia la cui incidenza è aumentata più velocemente.

Nel sesso femminile il carcinoma della tiroide è passato, dal 1990 ad oggi, dal 14°all’ 8°posto (1,7%

vs 3% di tutte le neoplasie) raddoppiando la sua prevalenza rispetto a quindici anni prima.

In Europa ogni anno vengono diagnosticati circa 26.000 nuovi casi.

Incidenza annuale di carcinomi:

= 1,2-2,6/100.000/pp-anno

= 2-3,8/100.000/pp-anno

Incidenza annuale di carcinomi:

+ ♀ ~ 5 - 8/100.000/pp- anno

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Rimini, 5-8 novembre 2015

IL PROBLEMA

PREVALENZA DEI NODULI E DEL CARCINOMA TIROIDEO

•  L ’ o b i e t t i v o v e r o d e l C l i n i c o è l’individuazione tempestiva della patologia neoplastica aggressiva.

•  Stante la frequenza della patologia nodulare vi è necessità di sviluppare una efficace strategia “cost-effective” per diagnosi e trattamento.

Thyroid incidentaloma. Overdiagnosis and overtreatment of healthy persons with thyroid illness?

Dralle H. – Chirurg. 2007 Aug; 78(8): 677-86

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Rimini, 5-8 novembre 2015

diagnosi …… terapia

Fare una diagnosi corretta della patologia, valutare le condizioni generali del paziente e le comorbilità ed infine proporre:

• «Wait and see»

• Terapia medica

• Terapia chirurgica

• Altre terapie (131I, laser/termoablazione…)

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Solo una informazione adeguata consentirà al paziente di sviluppare un’opinione e quindi di prendere una decisione.

Il Consenso informato

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Wait and see

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La scelta

Indicazioni alla soluzione chirurgica:

•  gozzi molto voluminosi, compressivi

•  ipertiroidismi resistenti alla terapia medica

•  neoplasie accertate o sospette

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Rimini, 5-8 novembre 2015

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Rimini, 5-8 novembre 2015

L’indicazione alla terapia chirurgica deve scaturire dalla valutazione di una serie di elementi:

! Rilievi anamnestici, età e sesso del paziente

! Numero, collocazione topografica e dimensioni dei noduli

! Problemi compressivi sulla trachea

! Caratteristiche ecografiche e citologiche

! Estrinsecazione mediastinica

! Funzionalità ormonale

La scelta

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La scelta

…… oltre la malattia tiroidea c’è il paziente.

E’ ovvio che bisogna considerare le comorbilità

ed il rischio anestesiologico.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Principali indicazioni chirurgiche

Di necessità

Compressione tracheale con riduzione di calibro e sintomi soggettivi di ingombro.

Diagnosi citologica di “sospetto” o

neoplastica.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Di elezione

M. di Basedow resistente alla terapia medica o recidivato, non eleggibile al radioiodio (gozzo voluminoso, noduli, oftalmopatia attiva)

Nodulo tossico non trattabile con radioiodio

Gozzo multinodulare tossico

Principali indicazioni chirurgiche

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Il gozzo è una patologia di interesse chirurgico; l’unico vero trattamento terapeutico radicale è l’intervento.

E’ altresì vero che, a detta degli Endocrinologi, i Chirurghi vorrebbero asportare pressocchè tutte le tumefazioni tiroidee mentre per i Chirurghi l’Endocrinologo “temporeggia” e solo alla fine decide per la soluzione radicale.

La scelta

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Rimini, 5-8 novembre 2015

I dubbi del paziente

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Il surgical overtreatment è una realtà?

Quando è “opportuno” il ricorso alla soluzione chirurgica?

La scelta

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Il rapporto tra

Clinico e Chirurgo

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Rimini, 5-8 novembre 2015

I dubbi del paziente

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La scelta

La collaborazione fra endocrinologo e chirurgo consente di assumere una impostazione equilibrata ed obiettiva, fondata su protocolli, linee guida ed esperienza.

L’indicazione terapeutica da proporre al paziente sarà personalizzata (“sartoriale”).

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Tutte le ragioni che possono indirizzare verso l’opzione chirurgica vanno esposte al paziente al quale, dopo una adeguata e completa informazione, spetta la decisione consapevole di accettare o meno l’intervento prospettato.

Il rischio di complicanze, seppur modesto, è sempre inevitabilmente presente; nelle tiroidectomie totali va ovviamente anche prospettata la necessità di una terapia ormonale sostitutiva «sine die».

La scelta

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Rimini, 5-8 novembre 2015

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La scelta condivisa

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Rimini, 5-8 novembre 2015

•  Quando intervenire?

•  La scelta del tipo d’intervento.

•  La valutazione / stadiazione preoperatoria.

•  Le complicanze.

………

•  Il gozzo cervico-mediastinico.

•  I reinterventi.

•  Il paziente ipertiroideo.

Aspetti da considerare

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Tipo di malattia Condizioni generali

Quando intervenire

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Chirurghi ed Endocrinologi sembra(va)no finalmente d’accordo nel suggerire, quasi sempre ed anche in presenza di patologia benigna, la tiroidectomia totale.

Il tipo d’intervento

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Rimini, 5-8 novembre 2015

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Tema di dibattito

Nel paziente con carcinoma tiroideo l’intervento chirurgico non è soltanto la prima tappa terapeutica ma spesso è risolutivo, portando a guarigione il paziente.

Il tipo d’intervento

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La stadiazione preoperatoria

La radicalità dell’intervento, obiettivo universalmente valido in chirurgia oncologica, assume particolare valenza nel carcinoma differenziato della tiroide.

Infatti la persistenza di residui ghiandolari, ma ancor più spesso di tessuto neoplastico (spesso linfonodale), è di forte ostacolo nel follow up e limita l’efficacia delle terapie successive.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La stadiazione preoperatoria

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La stadiazione preoperatoria

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La stadiazione preoperatoria

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La stadiazione preoperatoria

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Le complicanze

Informazione del paziente.

Accorgimenti tecnici.

Cosa fare se “danno” c’è stato.

Le complicanze più frequenti della tiroidectomia sono:

a) le lesioni ricorrenziali;

b) l’ipoparatiroidismo.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Maggiori

Emorragia (0,5 – 3 %)

Insufficienza respiratoria (malacia della trachea, edema laringeo, paralisi ricorrenziale)

Lesione ricorrenziale (0,3 – 6 %)

Lesione branca esterna del laringeo superiore (1 %) Ipoparatiroidismo (1 – 8 %)

Complicanze della chirurgia tiroidea (immediate e tardive)

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Rimini, 5-8 novembre 2015

Complicanze della chirurgia tiroidea (immediate e tardive)

Minori

• Raccolte siero-ematiche

• Emorragia tardiva

• Ematoma dei piani superficiali

• Esiti cicatriziali

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La chirurgia della tiroide

La stadiazione preoperatoria.

L’approccio chirurgico.

Il gozzo cervico-mediastinico

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La chirurgia della tiroide

L’approccio chirurgico.

Le difficoltà tecniche.

Più probabilità di complicanze.

I reinterventi

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Rimini, 5-8 novembre 2015

La chirurgia della tiroide

La preparazione all’intervento (soluzioni iodate, sospensione dell’antitiroideo…).

Le difficoltà.

Il paziente ipertiroideo.

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Rimini, 5-8 novembre 2015

L’intervento chirurgico è un atto cruento,

«definitivo» che comporta rischi che devono essere preventivamente considerati e valutati.

Il paziente sarà poi informato in maniera adeguata e completa.

L’adesione alla proposta del medico e quindi la scelta della terapia resta comunque una prerogativa del paziente.

Conclusioni

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