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/f^/ /Se'<4.*<^ HARVARD UNIVERSITY LIBRARY MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGY GIFT OF

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(2) /Se'<4.*<^. /f^/. HARVARD UNIVERSITY. LIBRARY MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGY GIFT OF //.

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(5) KEB. Jo^J.. J. " 1892. I. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII. DEL PIEMONTE E DELLA LI&URIA DESCRITTI DAL. FEDERICO SACCO. Doti.. PROF. DI PALEONTOLOGIA NELLA R. UNIVERSITÀ DI TORINO. PARTE (NATICIDAE. (fine),. IX.. SCALARIIDAE. (con. ZM. ed. ACLIDAE). flgnre). TORINO. CARLO CLAUSEN Libraio della K. Accademia delle Scienze.. Maggio. 1891..

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(9) Dott. Prof,. di. FEDERICO SACCO. Paleontologia e libero docente di Geologia nella R. Università. di. Torino. 189 O BACINO TERZIARIO E QUATERNARIO. IL. DEL PIEMONTE. venne ora condotta a termine e pubblicata Bacino terziario e quaternario del Piemonte; questo Bacino, già beji famoso paleontologicamente per la riccliezza in fossili terspecialmente di quelli tongriani dell'Appennino settentrionale, di ziari. Dopo circa. 10 anni di studio. la descrizizione. del. ,. quelli elreziani dei colli di Torino, di quelli tortoniani delle vicinanze di. Tortona, di quelli astiani dell'Astigiana, ecc., diventerà ora, dopo questo lavoro, un bacino pure affatto tipico dal lato geologico, presentando esso completa, graduale, bellissima la serie dei diversi orizzonti geologici, quasi tutti fossiliferi, dall'Eocene al Quaternario. Il. volume,. Parte. 1.. —. di. 940 pagine,. BibllograOa.. da un indice alfabetico). è diviso in quattro parti, cioè:. —. Contiene un elenco cronologico (corredato COO opere trattanti , esclusivamente. di oltre. o parzialmente, della geologia, o della paleontologia del Bacino terziario del Piemonte.. —. —. Geologia pura. Parte II. Contiene la descrizione geologica del Bacino piemontese ed è divisa nei seguenti capitoli Cerchia preterziaria, Saessouiauo e Parisiauo, Liguriaiio, Formazioni oflolitielie del Liguriano, Bartoniano, Sestiniio, Toiigrlauo, Stamplaiio, Aquitauiano, Langhiauo , Elveziaiio, Tortoiiìauo , Messìuiauo , Piaceuzlano , Astiano, :. Fossaiiiano, Yillafrancliiauo, Sahariano (Diluvium, Terreno morenico),. Terrazziano (Alluvioni recenti), Paleoetnologia. Ciascun capitolo è a sua volta suddiviso nei seguenti paragrafi: Studi anteriori, Generalità, Caratteri paleontologici. Distribuzione geografica, Tettonica, Potenza, Altimetria, Raiìporto coi lurreni sotto e soprastanti , Località fossilifere , Descrizione geologica regionale, Riassunto.. Parte. III.. —. di circa. Catalogo paleontologico. 5500 forme terziaiie,. di. —. È un elenco sistematico. ciascuna delle quali è indicato. il. preciso orizzonte geologico di ritrovamento. Tale catalogo è diviso in tre parti, cioè: Paleoicnologia, Paleofitologia e Paleozoologia; esso. termina con un Indice generale dei generi e dei sottogeneri. Parte IV.. —. Geologia applicata.. —. In quest'ultima parte si tratta. della geologia terziaria e quaternaria del bacino piemontese in rapporto colla Orografia, coll'Idrografla (sia superficiale. che sotterranea), col-. l'Agricoltnra, coli 'Industria, Igiene, ecc. Riguardo a ciascuna di queste parti, costituenti altrettanti capitoli, è. esaminato singolarmente ognuno. degli orizzonti geologici descritti nella parte. 11.. [A.

(10) Al lavoro vanno unite diverse carte geologiche, cioè: logica del Bacino terziario. x. «lei. Piemonte (scala. di. 1. :. Carta geo-. 1°,. 100.000,. dimen-. con 16 colori, legata su tela, entro astuccio); 2" Carta geologica del Bacino quaternario del Piemonte (scala 3°, Carta geologica applicata (scala di di 1 500.000); 500.000); 4' 19 Carte geolugiche in gr.inde scila, delle più interessanti regioni del Bacino terziario, cioè: ad 1 50.000, Spigno Monferratn, Voltaggio, Ovada, Ceva e Garessio, Cairo Montenotte; ad 1 25.000, Sersioni centim.. 100. 120,. —. —. :. 1. —. :. ,. :. :. ravalle Scrivia, Gavi, Villalvernia e Garbagna, Anfiteatro morenico di (centim. 110x100), Acqui, Capriata d"Orba, Possano, Nizza Monferrato e Sezzè, Mombercelli e Canelli Canale e Monteu Roero, Calamandrana, Costigliole d'Asti, I Colli torinesi (centim. HO x 100, 12 colori), Cherasco e Cervere. Rivoli. ,. N. B. Numerose altre earte speciali del Bacino piemontese a speciali lavori, recenti, indicati nella Bibliografìa.. vanno unite. PREZZI: Il. Volume. (legato in tela) colle 3 prime carte geologiclie: in-4° L.40; in-S" L.30. » » » » » ma senza il » » » Catalogo paleontologico (pubblicato nel Boll. Soc. geol. it.), in-8° L. 20 Le 19 carte geol. in grande scala L. 30; ciascuna (eccetto 2 gr.) L. 1,50-2,50 La sola l' Carta geologica del Bacino terziario (leg. in tela, entro astuccio) L. 10. I. MOLLUSCHI. dei terreni Terziarii. Piemonte e della Liguria. del. Questa opera grandiosa, ben nota. Paleontologi, venne iniziata nel 1872. ai. dal Prof. Luigi Bellardi che ne pubblicò le prime 5 parti, comprendenti i Cefalopodi, gli Eteropodi, Pteropodi e dei Gasteropodi le seguenti famiglie: i. Miiricidae,Tritoìiidae,Plenrot(imidae^BhCcinidae,Cyclopsidae,Pitr2mridae, Coralliophilidae, Olividae, Fasciolaridae, Turfnìiellidae e Mitridae. 11 Prof. Sacco, allievo ed anjioo del Bellardi, dietro incarico avuto dalla R. Accademia delle Scienze di Torino, condusse a termine la parte 6*, già iniziata dal Bellardi, e quindi intraprese la continuazione dell'opera, che ora. trovasi a questo punto:. —. —. Volutidae, iliirgiuellidae e Coluiiiltellidae Parte VI. con 140 figure. con 120 fìg. Oai-piilae e Cn^widìdac Parte VII. Eudoliidae, Uollidae, Flculldae e Maticidae Parte Vili. con oltre 200 fìg. Scalaivildac (in cor.so di stampa). Parte IX. Tci-ebvidae, Vuslonellidae, Pyraniidellldae, Parte X.. — —. —. —. — —. Itlngiculidae, Euliniidac. e. Solaviltlae. (in. preparazione)..

(11) OPERE DELLO STESSO AUTORE in deposito presso la Libreria Loescher (C. Clausen). —. Torino. GEOLOGIA 1.. 2.. Padana durante l'epo(^a delle terrazze in relazione col contemporaneo sollevamento della cirf. eat, alpino-:ipenninica(l cart. geol.). Nuove caverne ossifere e non ossifere nelle Alpi murit. ed osservazioni L'alta Valle. geol. fatte dui'ante un'ascensione al Moiif^ìoie (2 tav. ed 1 carta geol.). 5. Sull'origine delle vallate e dei laghi alpini in rapporto coi sollevamenti delle Alpi e coi terreni pliocenici e quaternari della Valle Padana (I cart. geol.). 4. Sojira alounì l'alta Valle. fenomeni stratigrafici osservati nei terreni pliocenici del-. Padana. (1. tav.).. Massima elevazione del Pliocene. al piede delle Alpi (1 carta geol.). Studio geo-paleontologico delterritori()diBene-Vagienna(l gr.cartageol.). 7. La valle della Stura di Cuneo dal ponte d'Olla a Bra e Cherasoo (1 tav.). è. Massima elevazione dell'Eocene nelle Alpi occ. italiane (1 carta geol.). 9. Sulla costituzione geolica degli altipiani isidati di Possano, Salmour e Banale (1 grande carta geol ). 10. 11 piano Messiniano nel Piemonte. Parte I. 5. 6.. 11. 12. 13.. 14. 15. 16. 17. 18.. 19.. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. SO.. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.. )>. ». ». ». li. (1. tav.).. Des phénoniènes altimétriques observés dans l'intérieur des continents. Xillafranchiano al piede delle Alpi (1 tav.). Il tei l'azzamento dei littorali e delle vallate (I tav.). Baciai torliiferi di Trana e di Avigliana (1 carta geol.). Le Fossanien : nnuvel étage du Pliocène d'Italie. terreni terziari del Piemonte e della Liguria (foglietto d'annunzio). 1 terreni quaternari della collina di Torino (1 grande carta geol.). terreni terziiiri e quaternari del Biellese (1 grande carta geol.). I Le trt-mblement de lerre du 23 février 1887. 1 Colli torinesi (foglietto esplicativo). Studio geologico dei dintorni di Volt:iggio (1 carta geol.). On the origin of the Great Alpine Lakes. L'antiteatro morenico di Rivoli (I carta geol.). Studio g' ologico dei dintorni di Guarene d'Alba (1 carta geol.). Tongriano (1 grande carta geol). Il passaggio tra il Liguriano ed il Cbissiflcation des terrains tertiaires conforme à leur facies. Sur l'origine du Loess en Piéniont. 11 cono di deiezione della Stura di Lanzo (I carta geol.). Studio geologico delle colline di Cherasco e della Morra in Piemonte (1 grande carta geol.). Il Pliocene entroalpino di Valsesia (I grande carta geol.). Les terrains tertiaires de la Suisse. Colli braidesi (I grande carta geol.). I Il 1. I. Le Lìgurien. Sopra due tracciati per un tronco della linea Torino-Chieri-Piovà-Casale. Sopra un progetto di serbatoio in Valle Usseglia. Un colli intéressant du tertiaire d'Italie (I grande carta gecl.).. 1 Colli monregalesi (1 granile carta geol.). 39. 11 seno terziario di Moncalvo (1 carta geol.). 40. Les conglon-érats du Flysch (2 tav.). 41. La conca terziaria dì Vaizi-S. Sebastiano (1 grande carta geol.). 42. La caverna ossifera del Bandito in Val Gesso (1 tav.). 43. Relazione geologica sopra un progetto di derivazione d'acqua dal torrente Giandone (1 carta geol.).. lA.

(12) 44. Sur la position strat.igrapliique des charbons fossiles du Piéniont. 45. La géotecloiiique de la Haute Italie septentfinnale (1 carta geoi). 46. Il Bacino terziario e quaternario del Pit-nioiile (Biljlui;;rafla Geolologia pura Paleontologia Genlogia applicata). Volume di 940 pagina (3 grandi carte geol.). 47. Con M. BaretXi Il Margozzolo (> carte geol. e 3 tav.).. —. —. —. —. PALEO NTO LOGIA 48. 49. 50.. Nuove Fauna Nuove. specie di Molluschi lacustri e terrestri del Piemonte. (1 tav.). niaeologic.i delle .-illuvioni plioe. del Piemonte (2 tav.). specie terziarie di Molluschi terrestri, d'acqua dolce e salmastra. del Piemonte (2 tav ). . 51. Studio geo-paleontoingieo sul L/fl.t "dell'alta. Valile della Stura di Cuneo» 52. Sopra una nuova specie di Discohcli.v Uunker (1 tav.). 53. Sur qiiclqiies restes fossiles du Pliocene du Piémont (con fig.). 54. Rivista della Fauna malacologica fossile terrestre, lacustre e salmastra del Piemonte. 55. Aggiunte alla Fauna malacologica estraraarina fossile del Piemonte e. della Liguria (2 tav.).. Sovra alcuni Polamides del Bacino terziario del Piemonte (4 tav.). .57. Note di Paleoiciiologia italiana (2 grandi tav.). 58. I Cheloni astiani del Piemonte (2 tav.). 59. Sopra una mandibola di Balaenoptcra dell'Astigiana (1 tav.). 60. 1 Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte VII (Nota pi'eveiitiva). {Harpklae e Cassididae.) 61. 1 Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte VII (Harpidae e Cassididae (120 figure). 62. 1 Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte Vili 56.. —. (Galeodoliidae. Molluschi dei {Galeodoliidae, 64. 1 Molluschi dei 63.. I. 65.. I. —. —. Doliidae, Fictilidae e Naticidae). (Nota preventiva). terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte Vili Doliidae, Ficulidae e Naticidae) (oltre 200 ligure). terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte IX. —. {Scalai-idae) (in corso di stampa). Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Parte. X. {Terebridae, Pusionellidae, Pyramidellidae, Ringiculidae, EulinUdae e Solariidae (in preparazione). terreni terziari del Piemonte e della l Molluschi dei 66. Con L. Bellardi (eoa Liguria. Parte VI ( Volulidae, Coliimbellidae e Marginellidae). —. —. —. 140 figure).. CARTE GEOLOGICHE. — 67. Spigno Monferrato — 08. Voltaggio N. S. e Carassio N. — 71. Cairo Muntemitte 0. 25.000 — 72. Serravalle Scrivia — 73. Cavi — 74. VilAlla scala di lavernia e Garb:igna 0. — 75. Acqui — 76. Capriata d'Orba — 77. Fossano — 78. Nizza iMonferrato e Sez/.è 0. — 79. Mombercelli e Canelli N. — 80. Canale e Monteu Roero E. — 81. Calamandrana — 82. Costigliele diad'Asti — 83. Cherasco e Cervere — 84. Colli torinesi (12 colori. —. Alla scala di G9.. 1. Ovada N.. 1. :. 50.000:. — 70.. Ceva. :. metro centim. 100 x HO) centira. 100. x. — 85.. ;. Anfiteatro morenico di Rivoli (diametro. HO).. BIOGRAFIE.. —. 86. Luigi Bellardi (Biografia di) 87. Louis Bellardi (Biograpliìe de). (con ritratto). (con ritratto).. —. ZOOLOGIA. 88. Sulla presenza dello Spelerpes fiiscus (Bonap.) in Piemonte.. 1.

(13) FEB 12. 1892. I. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII. DEL PIEMONTE E DELL4 Ll&URIA DESCRITTI. FEDERICO SACCO. Dott.. PROF. DI PALEONTOLOGIA NELLA R. UNIVERSITÀ DI TORINO. PARTE (NATICIDAE. (fine),. IX.. SCALARIIDAE. (cou. Z&ì. ed. ACLIDAEJ. figaro). z^j^i^Mj. TORINO. CARLO GLAUSEN Libralo della H. Accademia delle Scienze.. Maggio. 1891..

(14) 416i - Tip. Guaiiaynini e Candellero - Torino.

(15) MOLLUSCHI. I. DEI TERRENI TERZlARli. DEL PIEMONTE. (NATICIDAE. Famiglia. (fine),. DELLA LIGURIA. E. PAKTE IX. SCALARIIDAE. NATICIDAE. Genere AKIPULLINA Lk. Sottog.. GLOBULARIA. (Vedi Parte Vili). Defeance 1821). (fide. (sensu. str.). Globularia gibberosa (1827.. GRATELOUP,. (1840.. ». 1890.. ». ». —. (Gràt.).. Adow. N°. SACCO, Moli.. ». Swainson 1840.. 135).. A/las Conch. foss. Biìssin. Globularia gibberosa Grat.. 1890.. Dax. N". Tabi. foss. de. ACLIDAE). ed. terz.. 9,. Piem.. tìg.. 1,. 2).. Vili (Nota prev.), p. 40.. Catalogo paleont. Bacino lerz. Piem.. ». Tongriano: Carpeneto, Carcare, Dego, Mioglia, Cassinelle,. 'ì^.bXOS.. Sassello, S. Giustina (molto. frequente).. —. Osservazioni.. Seguendo. il. Bronn, ho preso per. tricosa senza dare la figura della G. gibberosa vera.. CHELOTTi nel suo lavoro probabilmente egli. (I) Il. sul. Miocene. inf.. FuCHS. la. « Beitr.. confuse colla. iV.. crassatina. le. indichi. colle sue diverse. dell' Appemiino. siti. (1).. come var. veiicome il Mi-. poi molto a stupire. settentrionale;. Gli individui giovani, oltre che. Kentniss. Conch. Vicaiit. Teft. bild. 1870 » figurò (tav. 10,. come Natica auricidata Grat. una Globularia. NOTAa —. È. non menzioni questa forma che,. straordinariamente abbondante in tanti. varietà, è. tipo della G. gibberosa le fìg. 1,2. Grateloup, quantunque questo autore. di tav. 9 del lavoro di. La presente parte IX. ilella. flg.. 23). gibbeì-osa.. Monografia. dei. Molluschi dei terreni terziarii. del Piemonte e della Liguria, non [lotendo più essere inserita, nel corrente anno accademico, nelle. Memorie. della R. Accadeniia delle. puljblicata a spese dell'Autore,. atlinolió. Scienze. di. Torino,. come. sopradetta Monografia.. Trovasi. in. le. non fosse troppo ritardata. vendita presso la Libreria Loescher - Torino.. parti precedenti, la. venne. publjlicazione della.

(16) 4. I. per. la. MOLLUSCHI DEI TERREJJI TERZIARH DEL PIEMONTE ECC.. mole minore. dififerenziansi. ,. generalmente. jier. forma più globosa ed apice più. spiccatamente acuto, tanto che possono sembrare forme diverse; lo stesso fatto d'altronde osservasi nelle Globularia dell'Eocene, né stupirei che la G. Forbesi e la G. Gouberti fossero esemplari giovani rispettivamente della G. semipatula e della G. patula. Credo. che. la. Natica Garnieri Batan non costituisca che una varietà di G. gibberosa. G. GIBBEROSA Var. EFFUSA (GrAT.).. GRATELOUP. Alias Conch. foss. Bass. Adour. N" 9, tìg. 3, 4). SACCO. Moli. terz. Pieni. Vili (N. pr.), p. 40. Globularia gibberosa var. effusa Grat. « » » Cat. pai. Bac. terz. Pieni. » bìOò. » 1890. (1840.. —. 1890.. W. Tongriano : Mioglia, Dego, Sassello (poco frequente). Osservazioni.. ben. —. La G.. gibberosa è assai variabile e. non sempre. le. sue varietà sono. defluibili; assai spesso collegansi insensibilmente sia fra di loro, sia col tipo.. forme che paiono griano,. ma. solo. riferibili alla. var. eff'usa di. Grateloup. Orbene. incontrano pure nel Ton-. si. raramente.. G. gibberosa var. apenninica Sacc. {Tav.. I,. fig.. I).. Distinguunt hanc varietatem a specie typica sequentes notae: Spira nllquantulmn depressior. Labium externum, superne depressius, subrectum. Apertura nhlique elongatior.. Long. 20-60 millim. Lat. 18-52 millim. 1890.. 1890.. Globularia gibberosa var. apenninica Sacc. ». — SACCO, ^foll. terz. Pieni. Vili (N. pr.), p. 40.. ». ». ». ». Cat. pai. Bac. terz. Pieni.. Tongriano: Mioglia, Carcare, Dego, Cassinelle, Sassello,. Madonnina sopra. ìi". 5107.. Giu-. S.. stina,, ecc. (frequentissima).. Osservazioxi.. —. Questa forma. si. collega colla var. eff'usa per alcuni caratteri. varietà più diffusa nel Tongriano appenninico, rappresentandovi probabilmente rietà quasi locale.. Riguardo agli individui giovani di questa forma è a. dipresso quanto. disse parlando del tipo.. si. ;. è la. una va-. ripetersi. ad un. G. GIBBEROSA var. planulata (Sacc).. Distinguunt hanc var. a var. appenninica Sacc. sequentes notae: Anfractus ad suturam depresse planulatiores. 1890. Globularia gibberosa. v;ir.. apenninica subv. planulala Sacc.. — SACCO, hfoll. terz. Pieni. Vili (N. pr.), p. 40.. 1890.. ». ». ». Tongriano: Carcare. Cai. pai. Bac. terz.. ». Piem. N" 5108.. (rara).. G. GIBBEROSA var. umbilicata Sacc. (Tav.. I,. flg.. 2).. Distinguunt hanc var. a var. appenninica sequentes notae: Labium columellare minus expansum, deinde umbilicus plus mìnusve detectus. 1890.. Globularia gibberosa var. apenninica subv. umbilicata Sacc.. —. SACCO, Moli.. Piem. 1890.. ». ». ». Tongriano: Mioglia, Dego, Cassinelle (non. ». rara).. terz.. Vili (N. pr.), p. 40.. Cai. pai. Bac. terz.. Piem.. 'ìi''b\<)9..

(17) DESCRITn DA. —. Osservazioni.. Non. SACCO. F.. 5. un. credo dare troppa importanza ad. carattere che, per quanto. dipende solo da uno sviluppo più o meno com-. alteri in parte la figura della concliiglia,. pleto del labbro columellare, tanto più elio possousi osservare quasi tutti. passaggi dalla. i. forma ad ombelico chiuso a quella ad ombelico quasi completamente scoperto. G. GIBBEROSA Var. GLOBOIDES SaCC. (Tav.. flg.. 1,. 3).. Dislinguunt liane var. a specie typica sequentes notae: Testa glòbosior. spira depressior; apice plerumque obtusa. Apertura inferne regu-. ;. larius arcuata, 1891.. —. Globularia gibberom var. globoides Sacc.. 1890.. ». ». ». SACOK Moli. ters. Pieni.. ». VIII(N. pr.), p.. Cai. pnl. Bar. terz.. '^. -40.. Pìem.ìi' òlio.. Long. 25-50 millim. Lat. 25-50 millim. Tongriano: Mioglia. ,. Sassello. ,. Giustina, Cassinelle. S.. ,. Bussana. Colle. di. S.. Remo. (frequente).. Osservazioni.. —. Questa forma collegasi gradualissimamente colla forma. tipica.. G. GIBBEROSA Var. POSTPATULA SaCC. (Tav.. Distiagmmt lume. ùg.. I,. 4).. varietatem, a specie typica sequentes notae:. Testa depressa; spira depressissima depressi; sutura sai lata et. .. Anfractus superne convexiores. profunda plerumque. ad suturam. ,. disjuncti.. Long. 14-55 millim. Lat. 14-52 millim. 1855.. Natica sigaretina Lh.. 1890. Globularia gibberosa yav. postpatula Sacc.. — —. SISMONDA, Terr. numm. SACCO, Moli. ferz. Pie7n.,. sup., p. 5. Vili (N.pr.), p. 40.. ». ». ». 1890.. ». Tongriano: Carcare, Carpeneto, Dego,. Cal.pal. B. (erz.Piem.ti'òlU.. ». Mioglia, Pareto, Cassi-. S. Giustina, Sassello,. nelle, ecc. (frequentissima).. Osservazioni. il. nome che. le. —. Questa varietà ricorda ancora molto. ho attribuito; probabilmente ne è una. una derivazione. tipica pare piuttosto. la G.. indica pure forme schiacciate,. lata Grat., ecc., esterno, esse. si. ma. una varietà. la. la. G. gibberosa. contuttociò indicare. collega strettamente.. N. subpatula D'Orb.,. la. Il. N. auricu-. per diversi caratteri, specialmente nella parte superiore del labbro la. forma che meglio. le. G. subpatula D'Orb. che però credo possa solo considerarsi come. della G. gibberosa.. E. notevole che diversi esemplari di questa specie erano. inglobati in un'arenaria assai ricca in. Subv. UMBILICOSA Sacc.. partim. come. si. mostrano assai diverse dalla varietà in esame;. assomiglia è certo la. mentre. della G. sigaretina. Credetti. questa forma come varietà della G. gibberosa, poiché ad essa. Grateloup. patula dell'Eocene, donde. figliazione,. —. Nummulites. Fiditeli.. Labium, columellare minus expansum, deinde umbilicus. detectus.. 1890. Globularia gibberosa var. postpatula subv. umbilieosa Sacc.. — SACCO,. Moli. terz. Piem. Vili (N. pr.), p. 40.. 1890.. ». ». ». ». ». ». Cai. pai. terz.. Piem. N°5112. Tongriano: Sassello (non rara)..

(18) b. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC.. I. G. GIBBEROSA Var. OVIFORMIS SaCC. (Tav.. tig.. I,. 5).. Distingmmt hanc vai: a specie typica sequentes notae: Testa minor, mimis inflatioì; ovatior. Spira conico-acuta, convexi, suturae. minus profundae. Basis. constrictior.. 1890. Globularia gibberosa var. oviformis Sacc. ». 1890.. ». Long. 38. millira. Lat.. Tongrlnìw: Sassello Osservazioni.. —. È. Anfractm minus. Apertura elongatior.. — SACCO, Moli. terz. Pieni. Vili (N. pr.. ». ->. elatior.. ),. p. 40.. Cal.pal. Bac. terz.Piem.tifììU.. ». 30 millim.. (rara).. questa una forma assai ben distinta, che, se fosse alquanto ab-. bondante, meriterebbe forse d'essere elevata. Sottog.. grado di. al. CERNINA. Gray. specie.. 1840.. Cernina compressa (Bast.). (Tav. (1825.. BASTERÒ!,. Descript, géol. Bass.. I,. tig.. 6).. Terl. S. 0. France, p. 34, tav. IV,. flg.. 17).. Testa iìiferne compressa, patula ; umbilico tecto; spira brevi; anfractihus rotundatis. (Basterot). Superflcies interdum,, ultimi anfractus praecipue, strigis albidis, parvulis, irregulariter fluctuatis notata.. Labium. columellare percalloso-gibbosum.. Long. 25-55 millim. Lat. 25-52 millim.. Forma (Tav.. Juvenilis I,. lì-.. (1).. 7).. Testa minor, rotundatior. Anfractus ad suturam saepe aliquantulum, depressiores,. plerum^que sutura profundiore inter. Apertura rotundatior. Labium columel-. se disjuncti.. lare m.inus crassum.. Long. 8-25 millim. Lat. 8-24 millim.. — —. BORSON, Ad Onjcf. ped. nvct., pag. 167. palula? Lh. » Oriti, piem., p. 102 (::!48). 1826. Natica compressa Basi, (nlim N. gutlurosa Bon.) RONELLI, Cat. ms. Museo zool. di Torino. N° 2546, 2547. BORSON, Cat. rais. Coli. min. Tur in, p. 629. 1830. Ampulhtria pallila? Lh. 1842. Natica compressa Basi. — SISMONDA, Syn. melh., ì' ed., p. 27.. 1798. Cocl/'/Ps;. 11.. 3. 1821. Ampitllaria. —. —. 1847.. ». ». Sisinrl.. 1847.. ». ». Basi.. 1852.. ». ». D'Orb.. 1855.. ». ». Basi.. 1890.. 1890.. Cernina compressa Bast. ». ». Elveziano: Colli. ». —. — — — —. ». ». ». 2' ed., p. 51.. MICHEl.OTTI, Descript, foss. mioc, p. 157. D'ORBIGNY, Prodr. Pai. strat., tom. Ili, p. 6. HCERNES, Foss. Moli. tert. Bech. Wien, p. 523. SACCO, Moli. terz. Piem. e Lig., Vili (Nota prev.). » Calai, pil. Bac. terz. Piemonte, N° 5114.. torinesi, Sciolze, Baldissero, ecc. (straordinariamente. p. 41.. abbondante).. (1) Dal Museo di Modena ebbi in gentile comunicazione, per mezzo del Prof. Pantanelli, due fossili del Miocene di Montese coH'inilicazione, uno di Natica epiglottina e l'altro di iV. cepacea; essi paionmi esemplari giovani di Cernina compressa (B.\ST.), ma difl'eriscono da quelli del Miocene piemontese per l'acutezza ed elevatezza della loro spira e per altri caratteri, oltre a differire anche tra loro due. La scarsità e lo stato incompleto degli esemplari in questione on ne permette una determinazione netta..

(19) DESCRITTI DA. —. Osservazioni.. Grateloup. una. in. Le forme. F.. dell' Elveziano. ma. I. piemontese. lettera diretta al Michelotti. quelle tipiche del bacino di Bordeaux;. SACCO. ,. come già aveva. ,. troppo valore ad. Quanto. un. opportuno di non dare. carattere cosi mutevole da indivivuo ad individuo.. che conservano ancora alcuni pochi esemplari. alle colorazioni. interessantissime,. poiché anche per mezze. Quanto agli individui giovani ò a notarsi come talora. una derivazione. essi presentino. ancora alcuni. caratteri delle Glohularia eoceniche e tougriane; pare ciò indicarci l'origine delle. e. le. ;. C.. HRATELOUP,. Long. 45-50 1890.. mm.. COMPRESSA. ovata (Geat.).. var.. fig.. 8,. 13).. mm.. Lat. 36-43. SACCO, Moli.. var. ovata Gral. ». ». ». ». credesse di unirli in un sottogenei-e solo.. si. A/las Conch. foss. bass. Adoni-. Tuv.. Cernina compressa. 1890.. forme. d'altronde io credo sia alquanto artificiale la distinzione fra le Globulai-ia. Cernina, né mi stupirei che in avvenire. (1840.. sono. esse. ,. questo carattere collsgasi strettamente la. di. C. compressa alla vivente C. fluctuata, che n'è certamente. ora in esame. il. siccome, esaminando centinaia di esemplari,. potei osservare la costanza di questo carattere, così credo più. non. indicato. sono talora alquanto più globulose di. terz. Pieni. Vili (N. pr.), p. 41.. Cai. Pai. Bac. terz. Pieni. N° 5115.. ». Elveziano: Colli torinesi (alquanto rara). Osservazioni.. — Sonvi esemplari. i. che in quello figurato dal Gratelocp,. quali presentano. ma non. un allungamento ancor più grande. credo doverne fare una varietà a parte.. Già nelle pagine precedenti ebbi ad osservare come non sia JDrobabilmente molto la distinzione fra le Globiilaria e le Cernina, tanto che è a supporsi che. importante. queste derivino da quelle.. La forma. più. antica. conosciuta. è la. G. semìpatula Desh.,. che poscia dà origine a numerose altre forme, fra cui più note la G. sigaretina Lk. e la. G. patuìn Lk., oltre a G. sphaerica Desh., G. depressa Lk., G. mutabilis Sol., G.. perusta Brongn., ecc.. Da. queste forme eoceniche derivarono. colle sue varietà (fra cui la. G. subpatula D'Ore., G. subdepressa Grat.. Da. le. oligoceniche G. gibberosa. pospatida pare originata più direttamente dalla G. patula),. alcune di queste forme. si. (foi-se. solo varietà della G. gibberosa), ecc.. originarono probabilmente. le. Cernina, cioè. pressa Bast. dell' Elveziano, di cui è certamente una diretta derivazione. Sow. che vive nei mari secondo. il. Grateloup,. tropicali attorno alle isole Filippine, ecc. la. C. compressa. Bast.. {Natica globosa. È. la. la C.. com-. C fluctuata. poi a notarsi come,. Grat., N. subglobosa. D'Ore.) sarebbe già apparsa nell'Oligocene, almeno con qualche varietà.. Possiamo quindi presentare. il. seguente quadro provvisorio delle forme sopraccennate.. Attualità. C. fluctuata. Elveziano. C. compressa e var. ovata ecc.. I. Garnieri oviformis. Tongriano. Cernina compr.. vai'.. — G. gibber. e var. effusa. apenninica globoides postpat.. Bartoniano G. sphaerica Parisiano. SnessonianO. G. sphaerica. — —. — G. subpat. — G. subdepr. G. patula — G. mutabilis — G. patula — G. depressa I. G. sigaretina. G. sigaretina. Globularia semìpatula e var..

(20) I. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARU DEL PIEMONTE ECC.. CROMMIUM. Sottog.. Cossm.^v. Cromaoum ferrugineum (1827.. GRATFXOUP,. (1840.. ». 1890.. (Grat.).. Tabi, foss., X. 117. Bull. Soc. Linn. Bordeaux). Alias Conch. /bw. Adonr. PI. 6, fig. 4, pi. 7, flg.. Crommium ferrugineum. —. Grat.. SACCO,. alcuni esemplari. clie. coli' AmpullariapoìiderosaDESS.. N"5116.. ne riesce ancora alquanto. Geateloup, occupandosene. il. 4).. Calai, pai. Bac. terz. Pieinon/e.. Questa forma ha ricevuto diversi nomi, in modo certa la vera denominazione. Infatti tificò. 1888.. sin dal 1827,. in-. ne iden-. dell'Eocene ed altri invece appellò. N" 117); inoltre alcuni esemplari, da considerarsi come varietà del tijjo, vennero dal Deshayes (1830, Encycl. meth. Vers, T. II, p. 26) indicati come Ampulìaria striatula (= var. minor Grat., Atlas, pi. II, flg. 3, 5). InAmpulìaria ferruginea (Tabi,. foss.,. tanto, sia nel 1827 che nel 1840,. Grateloup. il. appellò alcuni esemplari Natica angu-. stata Grat. Più tardi I'Hébert (1849, Bull. Soc. góol. Franco, 2= sèrie, IV, p. 446) diede. a queste forme Alcuni. il. nome. autori,. Natica Delbosii.. di. come. il. Fuchs,. Bayan,. il. ecc., identificando. V Ampulìaria angustata. Grat. (1827, Grateloup, Tabi, foss., N" 118) colle forme in esame, le inglobarono tutte sotto questo nome specifico. Ma, anche dato che questa ultima identificazione specifica sia. nome. giusta, la precedenza del. proposto. vero che. un numero prima la. spetta. sempre all'appellativo ferrugineus, benché. A\ ferruginea fu dal Grateloup meno ben figurata che. non panni questa una ragione suificiente per rigettare C.. solo. ed anche prima descritto e figurato nel 1840; è. nel 1827. ferrugineum (Tav.. il. la. nome prima. N. anguMata,. ma. proposto.. var. italica Sacc. flg.. I,. 8).. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae: Testa aliquantulum globosior. Anfractus convexi, inter se profunda sutura disjuncti. Superficies transversimregulariter et laeviter striata.. umbilicum. Crommium ferrugineum var.. 1890. 1S90.. Labium columellare. valde expansum,. obtegens. italica. ». ». ». Sacc— SACCO,. Moli. terz. Piem. Vili (N. pr.), p. 41. Piem. N" 5117.. Cat. pai. Bac. terz.. ». ». Long. 50 millim. Lat. 40 millim. Tongriano: Carcare Osservazioni.. {minor Grat.),. se. —. (rara").. Questa forma avvicinasi specialmente alla var. striatula Desh.. ne distingue però specialmente per. la. mole minore. e per l'ombelico. coperto.. Conosco un solo esemplare completo di questa bella forma; sono invece meno rari individui deformati, o ridotti solo. piti. Credo di poter provvisoriamente attribuire incompleti. ,. che. al. Crommium ferrugineum. ne rappresentano varietà. foiose. gli. a modello e quindi non sempre ben determinabili. alcuni esemplari. od individui giovanili;. forse. ulteriori. ritrovati potranno modificare tale giudizio.. C.. (DESHAYES, 1890. 1890.. FERRUGINEUM Var. STRLVTULA (DeSH.).. Biot. Encycl.. Crommium ferrugineum ». Tongriano:. —. GRATELOUP,. ». S.. Alias Conch. Oass. Adour.. var. striatula Desh. -. Giustina (rara).. ». ». SACCO, Moli. ». terz.. Piem.. PI. 7, fig. 3, 5Ì.. VII! (N. pr.), p. 41.. Cat. Pai. B. terz.. Piem. N° 5118..

(21) ... DESCRITTI DA Osservazioni. chelotti. —. Confuso fra. un bell'esemplare. di. i. SACCO. F.. 9. Megatijlotus crassatinus trovai nella collezione Mi-. ferrugbieum , che pare quasi. C.. identificabile. alla. var.. striatula , quantunque alcuni suoi caratteri l'avvicinino alquanto alla var. italica,. mo-. strandoci cosi l'insensibile collegamento di queste varie farme. C.. FERRUGINEUM. RUGOSOIDES SaCC.. Var.. (Tav.. flg.. 1,. 9).. Distinguunt liane vai: a specie typica sequentes notae: Testa aliquantulum minor; spira elatior. Anfractus laeviti'r subdepressi.. rninus globosi, ad stUiiram. Superficies sublaevis.. Long. 35-50 millim. Lat. 27-36 millim.. Crommium ferrugineum. 1890.. var. rugosoides Sacc.. ». ». 1890.. Tongriano: Cassiuelle, Dego Osservazioni.. rugosa Grat.. —. Per. -. SACCO, Moli.. ». ». Piem.WU. (N. pr.), p. 41 Piem. ZWQ.. terz.. (rara).. sua forma allungata questa varietà. la. W. Cai. pai. B. terz.. ». (Atlas, pi. 7, fig. 6); per gli anfratti. lega piuttosto col tipo che non colla var. italica.. avvicina alla var.. si. non regolarmente globosi essa si. Il. col-. cattivissimo stato di conservazione. degli esemplari impedisce più esatti confronti. C.. FERRUGINEUM? Var. ACUMINATOIDES SaCC.. (Forma (Tav.. juTenilis?) I,. llg.. lOj.. Distinguunt hanc var. a specie tgpica sequentes notae: Testa valde minor. Spira valde elatior et acutior. Anfractus aliquantulum convexiores. Superficies laevigata. 1. Labia simpliciora. Umbilicus omnino. 890. CroinìntHin ferrugineumy-àv.. acuminaloides Sacc. - SACCO, Moli. terz. Piem. ». ». ». 1890.. tectus.. ». Vili (N. pr.), 41. Cut. pai. B. terz. Pieni. ìi°b\ZQ.. ». Tongriano: Cassinelle (alquanto rara). Osservazioni.. —. È. con incertezza che attribuisco questa forma. ferrugineum,. al C.. giacché essa ricorda quasi meglio un Euspirocrommium, così la N. acuminata. Ma. siccome ne osservai. fiuoi'a. due. soli. esemplari mal conservati, che. quanto ad individui giovani di C. angustatum Grat. (Grateloup (forme affinissime. al. 0. ferrugineum), così in. mancanza. più opportuno di attribuire, sino a prova in contrario vanili di C.. ferrugineum. ,. di cui forse. N. acuminata Lk. Essi potrebbero. costituiscono. ,. si. Atlas,. ,. Lamk.. avvicinano. N". al-. 8, fig. 5). di più precisi confronti, credo. tali. esemplari ad individui gio-. una varietà simile alquanto. alla. forse essere individui giovani della var. rugosoides ;. se ulteriori ritrovati. potranno collegare questi esemplari con quelli della var. rugosoides,. dovrebbe scomparire. la varietà ora. esaminata. ,. rappresentando essa solo. il. periodo gio-. vanile di una varietà prima descritta.. Da quanto. si. è esposto nelle pagine precedenti si. ghino gradualmente cogli Euspirocrommium vanile. ,. durante. anfratto, che. il. sia nel. vede come. i. Croniraium. quale la spira appare relativamente più elevata. non nel periodo adulto;. ciò. si colle-. periodo adulto, che nel periodo gio,. rispetto all'ultimo. può facilmente condurre in errore nella crea-. zione di specie diverse per individui della stessa specie,. ma. di diversa età..

(22) ,. 10. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARH DEL PIEMONTE ECC.. I. Le forme eoceniche più note sono C.. il. pniiderosmn Desh.,. il. C.. il. intermedium Desh.,. C. Wìllemeti Desh.,. il. acutum Lk.,. C.. Nel complesso possiamo presentare provvisoriamente sviluppo dei. Crommium. il. il. C. vapincanum D'Orb., C. Hebevti Desh., ecc.. il. seguente quadro della serie di. più conosciuti: italica. /. «,. •. „. Tongriano. /7. migmtatum i. C.. 7. (. var.. (veìC.fernigtneum)'. obiongoelongatal. ^. ^^J^. -. /-,,,. C. terrugmeum e var.. 1. major. \. striatula. 1. 'y""" rugosoides. acuminatoides. Bai'tonìano. Farisiano. —^. C. Ileberti. — —. acutum. C.. I. C.. acutum. C. ponderosum, I. C. ponder.. —. I. Crommitim intermedium. Suessoniano. EUSPIROCROMMIUM. Sottog.. Testa elongata. Spira longa, acuta, interdum. — C. vapinc. — C. Willem.. C. merciniense. Sacco, 1890. laevissime scalariformis. Anfractus. convexi, sutura sat profunda disjuncti. Apertura subovato-semilunaris. Umbilicus labin. ColumeUaH plus minusve. tectus.. Credetti dover istituire questo nuovo sottogenere per caratteri sono affini assai ai. allungata,. si. Crommium,. le. forme che, mentre per diversi. per altri invece, specialmente per la spira molto. avvicinano assai alle Euspira, a cui. infiitti. furono unite recentemente dal. CossMA>fN, mentre crederei più opportuno riservare tale sottogenere {Euspira) alle forme. con spira nettamente canalicolata, come appunto ritengono Morris e Lycett.. Neppure credo. si. possa dare. importanza all'ombelico più o meno coperto. troppa. giacché tale carattere varia coU'età ed anche talora da individuo ad individuo. Così pure forse lico. uno dei. ,. non deve darsi troppo peso su cui. caratteri. fondasi. piccolo stile columellare dell'ombe-. al. sottogenere AmMuropsella. il. ,. poiché esso talora. scompare quasi completamente, tanto che alcune forme, come V AmpulUna paludiniformis D'Orb., poste dal Cossmann fra. le. Amauropsella. ,. forse trovano. il. Euspirocrommium, quantunque abbiano un accenno. piuttosto fra gli. loro posto naturale. di tale piccolo. stile.. EUSPIROCROMMIUM ELONGATUM (MlCHT.). (Tav.. I,. fìg.. 1. 1. a,. (-).. Testa elongata, subturrita, laevigata, anfractibus rotundatis , gradatim majoribus,. ultimo acquali, convexo ; umbilico tecto; apertura rotundata, modica (Michelotti). Suturae profundae.. Long. 45 millim. Lat. 26 millim. 1861.. 1890. lì-90.. — MICHELOTTI, Ef. Mioc. Euspirocrommium elongaluni Micht. — SACCO, Moli.. Nnlicn elongata Michf. ». ». Tongriano: Dego, Pareto Osservazioni.. —È Ho. X,. fìg.. 34.. Cai. pai. Bac. terz. Pieni. N° 5122.. (rara).. questa una forma molto interessante, poiché. assai grande, nel tempo, delle. stiche dell'Eocene.. ». ». inf. p. 88, tav.. lerz. Pieni., Vili (Nota piev.). p.42.. ci. segna uno sviluppo. forme a spira allungata, che sono specialmente caratteri-. preso per tipo la forma già figurata dal Michelotti; solo clie riuscii. a pulirla e quindi a renderne più chiari. i. caratteri..

(23) DESCRITTI DA. ELONGATUM. ^0;. C^.. (Tuv.. Vai". I,. flg.. F.. SACCO. 11. DEGEXSIS SaCC. 12".*).. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae: Anfractus minus fortiter convexi; suturae ininus profundae ; deinde testa minus scalarata.. Long. 43 millim. Lat. 24 millim. 1800.. Euspirocromnihan. eloiigatuin var. degensis Sacc.. —. SACCO,. Moli. terz.. Piem. e. Lig.,. Vili (N. pr.), p. 42.. 1890.. ». ». Tongriano: Dego OssERVAZioxi.. —. ». ». Cai. bac. terz.. ». Piem. ìi°b\ZZ.. (rara).. Avendo un. solo. esemplare di questa forma credo doverla consi-. derare come una semplice varietà della specie sovraccennata, per quanto ne siano assai spiccati. i. caratteri differenziali.. Colla scarsità dei mateiiali che fornisce dersi sugli. Euspirocrommium. conoscendo. le. il. Tongriano piemontese poco è da conclu-. che sono specialmente sviluppati nell'Eocene;. ma non. forme eoceniche {Natica producta Desh., N. dameriacensis Desh., N. Le-. vesquei D'Obb., N. paludiniformis D'Orb., ecc.) che in figura, e siccome queste furono,. da chi. ne. le. studiò più diligentemente, poste in sottogeneri diversi da quello ora proposto,. riesce difScile la. questo sottogenere.. comparazione; consultisi in riguardo quanto già. È. si. quindi solo in via affatto pro\"visoria che presento. disse. il. proponendo. seguente quadro. delle più probabili affinità delle forme del sottogenere in questione.. Tongriano. E. elongatum e var. degemi». E. acuminatum. Parisìano. — E.prodtictum —. E. dameriacense. — E.'? paliidiniforme. I. Euspirocrommium Levesquei. Suessoniano. Sottog.. AMAUROPSELLA Bayle. (in. Crelot), 1885.. Amauropsella scaligera (Bayan)? (Tav. (1873.. B\YAN, Notes sur quelques. I,. flg.. 13).. foss. ieri., p. 99, tav.. 14, flg.. 13).. Long. 13-30 millim. Lat. 11-24 millim. 1855.. 1861.. —. Natica suessoniensis D'Orb. (N. spirata Desh.) SISMONDA, Terr. » spirata Desh. MICHELOTTl, Et. mioc. inf., p. 87.. —. 1872.. ». 1873.. ». Lh.. ». scaligera Bay.. — —. TOURNOUER, Foss. BAYAN, Notes foss.. tert.. Boss. Alpes. (B. S. G.. tert., p. 99,. 1890.. Amauropsella spirata Desh. subv. posterà Sacc.. M'olì.. Amauropsella spirata Desh.. Numm. siip.,. —. F.),. p. 5.. p. 50J.. 100.. SACCO,. Moli. terz. Piem., Vili,. (Nota prev.), p. 42.. Tongriano: Cassinelle, Carpeneto, Osservazioni.. —. » S. Giustina, Sassello,. ». Cat.bac. terz. Piem. K'b\23.. Momese. Questa forma ha certamente una strettissima. rata Lk., di cui io la considero. come una derivazione abbastanza. (frequente). affinità. diretta.. coW'A. spi-. Siccome. gli. esemplari del Tongriano piemontese sono quasi tutti in cattivo stato di conservazione, è. con qualche dubbio che. li. attribuisco all'^. scaligera Bay. del terziario vicentino. ;. forse.

(24) 12. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARH DEL PIEMONTE ECC.. I. ne costituiscono una sottovarietà (posterà Sacc). La forma di Barrème indicata dal Tour-. NOUER. (1.. cit.. —. Tav. VII,. flg.. sembra. 3). costituire. Si i^uò quindi provvisoriamente indicare. Tongriano. una nuova. varietà, alpina Sacc.. seguente quadro di sviluppo:. il. A. scaligera e var. alpina I. A. spirata. Parisiano. I. Suessoniano. Sottog.. Amauropsella sinuosa. EUSPIEA. Agassiz, 1837.. EUSPIRA SCALARIS (BeLL. e MlCHT.). (Tav.. lìg.. I,. 14".'').. Testa subturrita, inumhilicata ; anfractihus convexis superne prof icnde canaliculatis, laevigatìs ; apertura ovali; columella sinuosa; labio dextero simplici (Bell, e Mich.).. Long. 10-37 millim. Lat. 8-27 1840.. Natica scalaris Bell,. millira.. e Michl.. —. BELLARDI. MICHELOTTI, Saggio. e. oriti.,. tav. Vili,. 1842. Natica scalaris Bell, e Michl. 1847.. ». ». ». ». 1847.. ». ». ». ». Ampullaria scalaris. ». 1848. 1852. 1890.. » Natica Euspira scalaris. 1890.. ». ». ». —. SISMONDA,. — — —. ». —. ». —. ». —. Sijn. vielh.,. ». ». ». MICHELOTTI, Descript,. BRONN,. I". etl.,. p.. pag. 72,. flg.. 11,. 12.. 27.. 2" ed., p. 51.. foss.. Mioc,. p.. 157.. Ind. paleont., p. 69.. D'ORBIGNY, SACCO, il/o?Z.. Pì-udr. Pai. Slrat., tom. /t')-2.. Ili,. p. 38.. P<e?«., Vili (Nota prev.), p. 43.. Calai, pai. Bac. lerz. Pietnonte. N° 5124.. ». Elveziano: Colli torinesi (frequente).. —. Osservazioni.. che. Grateloup. il. Debbo subito osservare come questa forma sia molto simile a quella come N. eburnoides ; quantunque il suo^4<Zns porti. descrisse e figurò. sul frontispizio la data 1840. lotti. ,. Torino. perchè questi autori il. ,. credetti dover conservare. presentarono. 19 gennaio 1840, mentre. PI. 3 (N» 8) AelV Alias Conchijl. del. il. il. nome. di. Bellardi e Miche-. loro lavoro all'Accademia delle Scienze di.. non conosco l'epoca precisa. ma. Grateloup,. la. della pubblicazione della. credo in realtà assai posteriore,. La forma del Grateloup (Atlas, N° 8, flg. 17, 18) una varietà della E. scalaris, mentre la var. media può probabilmente considerarsi come Geat. (Atlas, N» 10, flg. 16) 6 forse identiflcabile al tipo piemontese. La var. minor Grat. forse del 1845,. come. indica D'Orbignìt.. pare solo un individuo giovane incompleto.. È m.. s.. il Bonelli confuse colla N. Willemeti Desh. (Cat. N° 3457), errore che il Sismonda copiò nella sua St/n. meth., non accorgendosi di fare un duplicato colla N. scalaris.. probabilmente questa forma che. Museo. Zool. di Torino,. 1^ ed., 1842, p. 27,. E. SCALARIS var. ventricosa Sacc.. Distinguunt liane var. a specie typica sequentes notae: Testa aliquantum, ventricosior, anfractus ultimus praecipue. 1890. 1890.. Euspira scalaris subv. ventricosa ». ». ». Sacc—. —. SACCO, Moli. lerz. Pieni., ». Vili (Nota pr.),p.43.. Cai. pai. Bac. lerz. Pieni. N° 5123.. Elveziano: Colli torinesi (rara).. Le Easpira, considerate. nel loro più stretto senso, mostrano. uno sviluppo. assai re-. golare a cominciare dall'epoca secondaria, dove è specialmente caratteristica VE. cana-.

(25) DESCRITTI DA liculata. More,. Ltc. del Giura, sino. e. al. 13. SACCO. F.. Miocene, abbondando specialmente nell'Eocene. coir^. suessoniensis D'Orb., VE. dissimilis Desh. (forse varietà della prima), VE. brida Lk., VE. scalariformis Desh., ecc.. possiamo provvisoriamente presentare. il. Non. incontra però quasi mai frequente.. si. liy-. Ne. seguente quadro:. Elveziano. E. scalaris e var. eburnoides. Farìsiano. E. scalariformis. Suessouìano. E. suessoniensis e var. dissimilis. \. —. E. hybrida. I. Era secondaria. Euspira caimliculata. MEGATYLOTUS. Sottog.. Fischer, 1885.. Megatylotos crassatinus (1804.. 1890. 1890.. LAMARCK, Ann.. Mus., V,. (Lk.).. p. 33, e Vili, pi. 61, flg. 8).. Megatylolns crassatinus {Lk.) — SACCO, Moli. terz. Pieni, e Lig. Vili (Nota prev.). p. 43. — » Calai, pai. Bac. terz. Piemonte. N" 5126. » ». Tongriano: tassello Osservazioni.. (rara).. Sono rarissime. le. forme che ricordino bène. la figura tipica del. tanto che parrebbe quasi non esistere nel. Tongvlano appenninico. bacino parigino. Qualche cosa di simile. può dire della N. obesa Brongn.,. Lamaeck, tipica del. —. si. specie. la. che è certamente a considerarsi come una varietà di M. crassatinus; alcune delle forme in istudio terr.. avvicinano alquanto alla. si. sedim. cale, trapp. Vicentin. non. di disegno,. flgui'a. —. 1823.. data dal Beongniaet nel suo lavoro. —. Tav.. è facile identitìcare le forme in. II, fìg.. 19. »,. Mém.. «. ma, anche per. esame con quelle vicentine. ,. difetto. modo. per. che solo dubitativamente credo possansi riferire alcuni individui del Tongriano ligurepiemontese alla varietà del Vicentino.. M. CEASsATmus var. maxima (Grat.;. (1827.. GRATELOUP,. (1840.. ». Tabi. Coqu. de Dax, N" 114). Alias Conch. foss. Bassin Adour.. Pi. 6,. fig.. I).. Alt. 15-110-150 millim. Lat. 15-115-150 millim.. — — — —. SISMONDA, Te7-r. mmirn. siip., p. 5. iMICHELOTTI, Et. Mioc. inf., p. 87. » SANDBERGER, Conch. Mainz. Bech., p. 163. 1863. » » » » FUCHS, Kenntn. Conch. Fauna Vicent. tert., p. 23. 1870. » SACCO, M. t. Pieni., Vili (N. pr.), p. 43. 1890. Megatijlolus crassatinus var. maxima (Grat.) » Cai. pai. Bac. t. Piem. ti' 5\2~. » ÌSQO. Megaty lolita crassatinus 1855.. 1861.. Natica crassalina Desh. » » Lk. •. —. Tongriano : Dego. ,. Mioglia. ,. Sassello. ,. Stella. ,. Carcare. ,. S. Giustina, ecc.. (abbondan-. tissima).. Osservazioni.. —. La forma. tanto frequente. pennino settentrionale è. tergliela identificare; solo io credo. del. M. crassatinus. avendosi a. e. il. Tongriano dell'Ap-. che essa debba considerarsi come una semplice varietà il. Gratelodp. ;. tanto pili che. gran numero di esemplari, qaeste diverse forme vanno. disposizione. si. quasi tutto. non quale specie a parte, come ritiene. gandosi gi-adualmente fra d'altronde. in. talmente simile a quella del bacino dell'Adour che credo po-. loro.. Vi. si. osservano tuttavia parecchie mutazioni,. ripetono forse anche nelle altre diverse regioni in cui incontrasi. tyìotus crassatinus, che. sembra quasi. caratteristico. abbia creduto ravvisarlo anche in terreni eocenici.. del. Tongriano. ,. colle-. le. quali. il. Mega-. quantunque. altri.

(26) 14. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC.. I. M. CRASSATINUS Var. LONGIUSCATA (SaOC). Distinguunt liane vai: a var. maxima Grat. sequentes notae: Testa coìiico-elongatlor.. Long. 40-90 millim. Lat. 35-88 millim.. maxima. 1890. Megatìjlotus crassa/imis var.. — SACCO, M.. sabv. lonffiuscata Sacc.. t.. Picm.,. Vili (N. pr.), p. 43. 1890. Megatìjlotus cvassatinus var. iiiaxiina. ». Bac.. Tongriano:. Dogo. S. Giustina, Sassello, Carcare,. M. CRASSATINUS. Var.. SACCO, Cai. pai. Piem. N" 5128.. teì-z.. (frequente).. SUBUMBILICATA (SaCC).. Distinguunt liane var. a var. maxima Grat. sequentes notae: Labium, columellare percrassum ; testae basis suhumbilicata.. maxima. 1891. Mef/atì/lotas C7-as:satin'(s var.. subv. subìimbilicata. Sacc:. —. SACCO, M.. Piem., Vili (N.. maxima. 1891. Mer/ntylotus crafsatiìuis var.. subv.. SACCO,. ». t.. pr.), p. 5129.. Cat.. pai. Bac. terz. -Piem. N° 5129.. Tongriano:. Giustina, Carcare, ecc. (non rara).. S.. —. Osservazioni.. Questo carattere. nelle forme del bacino dell' Adour,. si. come. riscontra pure sovente più o risulta dalle figure del. meno accentuato. Grateloup.. M. CRASSATINUS var. rotundula Sacc. (Tav.. I,. flg.. 15).. Distinguunt liane var. a specie typica sequentes notae: Testa rotundatior ;. .sjrira. depressior. Anfractus convexiores.. Long. 18-90? millim. Lat. 18-90 millim. 1890. Megatyloiìis r.rassalinus var.. rolundtda Sacc.. 1890. Megatìjlotus crassatinus. Tongriano: Carcare,. —. Osservazioni. suhglobosa Grat.,. un. ma. — SACCO, Moli. terz. Piem. (N. pr.),. ». S. Giustina, Sassello. Questa forma. si. «. fra. PieiTefitte.. questa. p. 43.. Piem. N° 5130.. (non rara).. collega gradatamente sia col tipo clie colla var.. è più rotondeggiante e più depressa di entrambe. Forse trattasi di. carattere giovanile che talora conservasi anche nel. affinità. Cai. Bac. terz.. forma e. la. periodo adulto.. Esiste qualche. Natica stampinensis Cossm. e Lame. dell'Oligocene di.

(27) DESCRITTI DA. SCaLARIIDAE. Famiglia. Chenu, 1859. Questa fomiglia ricevette recontissiniaraentc, per revisioni per opera del. domi a studiare. le. De Gregorio. forme. le. specialmente del. e. fossili italiane,. De Bourt,. importanti. tanto che accingen-. Scalariidae nella continuazione regolare della Monografia dei Molluschi. dapprima che avrei dovuto limitarla per questa famiglia ad. terziari piemontesi, credetti. un semplice elenco. Ma, per. di forme già descritte.. disposizione, pel fatto che le. 15. SACCO. F.. De Gregorio. il. ed. il. la. ricchezza del materiale avuto a mia. De Bourv non. ebbero in comunicazione. Scalarie del Piemonte e della Liguria, né poterono sempre redigere. guardo agli autori piemontesi. le. sinonimie. ri-. e che inoltre essi esaminarono specialmente forme plio-. ,. ceniche, poche invece mioceniche, mentre gli orizzonti tortoniani, elveziani, tongriani. e perfino eocenici mi fornirono un materiale ricchissimo e molto svariato, ed infine per la. grande. È. le Scalarie,. tutte le regioni marine, i. e,. spero,. quantunque abbiano l'appresentanti. non senza importanza al. (1).. giorno d'oggi in quasi. abbondino specialmente nelle regioni subtropicali, anzi in mas-. sottogeneri rappresentati nel bacino terziario piemontese sono ora esclusivi. della zona torrida e subtorrida il. eleganti ed ornatissime forme. di queste. Monografia risultò abbastanza voluminosa. noto che. sima parte. tempo e nello spazio. variabilità, nel. la presente. fatto. ,. che sempre più. clima del Piemonte dui'ante quasi tutto. prova come subtropicale fosse. SCALARI A Lamakck 1801.. Gen. Sottog.. ci. periodo terziario.. il. FUSCOSCALA. Monterosato. ,. 1890.. FUSCOSCALA PROTURTGXIS SaCC. (Tav.. Testa turrita.. I,. 23).. fi-.. Anfractus convexi, transversim regulariter, non confertim, subcosti18-20 circiter in unoquoqiie anfractu.. cillati, longitudinaliter costicillati ; costicillae. Long. 20? 1890.. Mm.. Lat. 7. Mm.. Fuscoacola protìtrtoni^ Sacc.. Elveziano: Colli torinesi Osservazioni.. —. —. SACCO, Calai, pai. Bac.. terz. Piemonte, N° 51. -11.. (rara).. Credo interessante questa forma, che costituisce un anello di più. nella serie di sviluppo della F. pleti di questa forma, forse si. tonis, la quale d'altronde. Turtonis; anzi se. si. possedessero diversi esemplari com-. potrebbe riconoscere essere essa una varietà della F. Tur-. venne già indicata nel miocene di Bordeaux.. FnscoscALA Turtonis (Turt.). (1819.. TURTON, Conch.. Dict., p. 208, pi.. XXVII,. fig. 97).. Credo dover conservare l'antica denominazione, sembrandomi di poco valore gioni addotte per abbandonarlo e sostituirlo col. (I). Debbo notare come riguardo. mioc. et plioc.. d'Italie. - Boll. Soc.. nome. airultiirio lavoro del. malac.. it.. (15. marzo. le ra-. di teiiuicosta Mich.. De Boury « Etmle crit. des Scalidae maggio 1891), » uscito mentre. e 20. presente Monografia era in corso di stampa, io presi in considerazione, sia nella descrizione che nella sinonimia, soltanto le specie e le osservazioni nuove, essendo il resto quasi solo una ripetizione, sotto altra forma, del lavoro precedente dello stesso autore « Rév. d. Scalmioc. et plioc. de Tltalie - Boll. Soc. malac. it. » (82 gennaio 1890). la.

(28) in-. ì.

(29) DESCRITTI DA lativaricosa; quanto alla sua S. contigua, né. posito conoscere tuttociò. Bonelli. il. alla vivente. primo descrisse questa forma come. pel. i. mi mostrarono. cartellini. Tartonis. (S^.. che. il. colla quale infatti egli. ,. S. alternicostatcì ; è vero. costituente varietà. della. vivente. tipica. che esso. denota come la credesse identica. ci. ma. l'identifica in seguito;. siccome. Twrtonis , così credo debbasi conservare. <S'.. il. Val d'Andoua, cioè una forma. tipo di detta sua S. alternicostata è di Castel larquato e. il. di alternicostata a detta varietà.. In seguito. nimia. né. fondò per fare tale divisione; d'altronde. sì. dice vivere pure detta forma nel Mediterraneo,. nome. ,. riesce quindi più possibile a questo pro-. deve rientrare completamente in sinonimia.. Broxn. Il. su cui. criteri. i. 17. cataloghi. i. non. in clie essa differisse dalla lativaricosa, e. SACCO. F.. Sismonda,. il. ne indicarono. di questa foi'raa,. Pii\ tardi. Brugnoxe. il. dola e figurandola. ,. Broxn,. il. i. D'Orbigny,. diversi. ecc.,. nomi come. modo che. questo ultimo. non avendo. se. chiarita la sino-. forme diverse.. trattasse di. si. nome suhtrevelyana. diede ancora un altro nuovo. le. per. il. nome. fu adottato e. ,. descriven-. venne dimenticato. invece quello antico del Broxn.. Quasi contemporaneamente o poco dopo. Fontannes dava pure a queste forme un. il. nome nuovo, Michaudi, considerandole però giustamente come anche. Turtonìs. Probabilmente. la. ;S^.. varietà della vivente T.. abreviata Costa e la S. etnisca Costa dovranno. entrare nella sinonimia della forma in esame, o almeno una diventare varietà della S.. Turtonìs; dalle figure, assai cattive, non potei farmi un'idea precisa. Debbo Caltanisetta. poi ,. alternicostata. De Bourt. che mentre. notare. p.. 124. Broxn. —. (1891. fig.. ,. ,. 13). —. Conch.. plioc.. può forse considerarsi come una sottovarietà della forma forma stata. assai differente è la. Étud.. riguardo.. al. suhtrevelyana Brugn. (1877. la S.. crit. Scalid.. mioc.. ultima credo dover attribuire un nuovo. pi.. nome. pure nel pliocene piemontese ed una forma. ,. come ^ubtrevelyana dal 5), per modo che a questa. figui'ata. Tav. IV,. fig.. subtrevelyanoides. afiìne nel. ;. detta forma trovasi. Tortoniano del Modenese.. F. Turtonìs var. subulata (Sacc). (Tav.. Distinguunt. liane,. var.. I,. fig.. 17).. a var. alternicostata Bronn sequentes notae:. Testa suhparva, vaìde subulata.. Mm.. Long. 10-17. Lat. 4-6. Mm.. 1890. Fuscoscala Turtonìs subv. persiibitlala Sacc.. — SACCO,. Cai. pai. Bac. terz.. Piem. N" 5135.. Astiano: Astigiana (alquanto rara).. F. Tcrtonis var. compressovaricosa Sacc. (Tav.. I,. tìg.. 18^. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae: Testa aliquantulum minor, subulata. Costicillae. Long. 15-23. Mm.. 1890. Fuscoscala. Lat. 6-7. et. varices praesertim, latae, depressae.. Mm.. Turlonis vur. compressovar. Sacc.. — SACCO,. Cat. Bac.. ;.. PeVju. N° 5136.. Piacenziano ed Astiano: Astigiana (poco frequente). Osservazioni.. —. È. questa una forma che molto. si. avvicina a quella. piìi. comune. vivente nel Mediterraneo; anzi alcuni esemplari viventi che ebbi ad osservare paionmi riferirei. mente. appunto a questa varietà, anche per. la. F. Turtonis è di color bruno.. la coloritura subrossastra,. mentre general-.

(30) 18. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARH DEL PIEMONTE ECC.. I. F.. TuRTONis var. pauperocostata Sacc. (Tav.. 1,. tìg.. 19).. Distinguunt liane var. a specie typica seqiientes notae: Costulae. numero minores,. Mm.. Long. 15-23 isQO.. Lat. 5-7. 7-10,. plerumque S-9 iu ultimo anfractu.. Mm.. — S.A.CCO, Cut. pai. Bac. terz. Piem.. Fuscoscala Twt.uriis var. pirta De Greg.. N° 5137.. Piacenziano ed Astiaìio: Astigiana, Volpedo (non rara). Osservazioni. colla var. jjìrta. — Questa forma. De Greg. F.. si. collega gradatissiinamente colla var. aUernicostata,. e colla var.. proxìma De Bourt.. TuRTONis var. capillarioosta Sacc. (Tav.. I,. flg.. 20).. Distinguunt liane varietatem a specie typica sequentes notae: Testa magis conica; suturae pvofandiores. costulae longitudinales (plerumque. ;. 14. circiter) capillariformes.. Long. 10-28. Mm.. Lat. 5-10. Mm.. 1890. Fuscoscala Turtonis var. capillarico^la Sacc.. Tortoniano: Montegibbio. — SACCO, Cat. pai. Bac. terz. Piem. N° 5138.. (rara).. Piacenziano: Astigiana, Cossato, Savonese (non rara). Astiano: Astigiana (frequente). Osservazioni.. — Probabilmente questa forma è alquanto affine alla. (De Boury) (1890) ed alla var. mitis. De Greg.. (1889);. var. depresslcosta. diffei'cnzia. si. però nettamente. dalla prima per le sue coste capillari e dalla seconda per le varici molto grandi.. Questa forma ha qualche rassomiglianza colla Se. trinacria Phil. colla quale fu pro-. babilmente confusa dal Sismonda. F. Turtonis var. astensis Sacc. (Tav.. I,. lig.. -i).. Distinguunt liane var. a var. capillarioosta Sacc sequentes notae: Testa major. Costulae longitudinales capillariformes plerumque 18-20.. Long. 20-40 1890. F.. Mm.. Lat. 8-15. Turtonis var. capillar.. Mm. siibv. aslensis. Sacc.. —. SACCO,. Cat. B.. t.. Piem. N°5I?9.. Piacenziano ed Astiano: Astigiana (alquanto rara). Osservazioni.. —. Questa forma ricorda alquanto. la. ;S'.. trinacria Phil., che ha pure. 20 lamelle longitudinali; sembra pure collegarsi colla 8. trevelyana, sioni notevoli e per la. come. forma delle. di la. si riferisce il. Parona. come una. sottovarietà.. coli 'indicazione di. ma. per. dimen-. È. forma precedente,. sic-. cosi parrai. probabilmente a qualche forma simile. Scalarla pulcliella Biv. nelle marne sabbiose. —. Pliocene oltrepò pavese, p. 79), ed il D'Orbigny accennando pui'c Volpedo (1878 &'aZaHa pMZc/^eZZa Brv. nel Piemonte (1852 Prodr. pai. strat. Ili, p. 30). WoodScalarla Turioni Turt. Forse affine è la var. Angliorum Sacc. (1872. —. —. —. Crag se. le. credo doverla distinguere da entrambe;. essa ò alquanto rara e collegasi insensibilmente colla. doversi solo considerare. che. costi cille. Moli., 1° suppl., p. 58, tav. IV, fig. 7). pure non. trattasi di un'Opalla,,. che nasce specialmente dal. fatto. che avvicinasi. molto alla F. trinacrioides,. dubbio che colla sola figura non. che. il. Wood. disegna una. che è invece una varietà di Opalia pseudoscalaris.. Se.. si. può. sciogliere, e. Tartoni var. pseudoturtoni.

(31) DESCRITTI DA. SACCO. F.. 19. FUSCOSCALA TEEVELYANA (LeACh). (LEACH. mss. Winch. in Ann. Phil. (new (1855.. FORBES. HANLEY,. et. F.. ser.) IV, p. 434).. Hist. Brilh. Moli., voi.. TEEVELYANA. Ili,. p. 213, tav. 70, lìg. 7, 8j.. var. PARVOFOSSILIS SaCC.. (Tav.. lìg.. I,. 22).. Distinguunt hanc vai: a specie typica sequentes notae: Testa plerunique minor, albescens vel subochracea.. Mm.. Long. 13. 1847. Scalarla. Lat. 6. Mm.. variabilis. Jan.. 1852.. ». 1871.. ». variafiilis. 1876.. ». 1877.. ». trevelyana Leach. trevelyana Leach.. 1884.. ». 1890.. ». 1890.. ». 1890.. ». ». ». Jan.. ». ». Jan. trevelyana Leach.. variabilis. ». ». — — —. —. — — —. — —. SISMONDA, Syn. meth., 2' ed., p. 54. D'ORBIGNY, Prodi: Pai. Sti-at. T. Ili, p. NYST, Tabi. Si/n. et Syn. gen. Scalarla,. SEQUENZA, Sludi. strat. It. merid., p. 98. ISSEL, Fossili ìnarne di Genova, p. 131. ZWFKKY^Moll. Liyhtning a. Porcup. Exped.,'p.\2n. DE BOURY, Rev. Soal. mioc. plioc. Italie, p. 316.. Tortoniano : Stazzano,. ». ». ». DELLA CAMPANA,. 1890. Fuscoscala Turtonis var.? /revelyana Leach. 1891. Linctoscala trevelyana. —. Osservazioni. l'aftìue Se.. ». ». ». Pliocene Borzoli, p.. — SACCO, Cat. B.. t.. p. 291. 11.. Piem. N°5140.. — DE BOURY, Et. crit. Seal, mioc.pl.. Leach.. 194.. It., p.. Agata, Montegibbio (non rara).. S.. Piacenziano: Astigiana, Genova, Borzoli (non. Astiano: Astigiana. 167. p. 68.. rara).. (rara).. Questa. forma parrebbe molto simile. alla. S. Turtonis.. Infatti. subtrevelyana è certamente una varietà della S. Turtonis, e così pure poco. differente è la S. depressicosta, poiché le dimensioni. conchiglia ed. della. numero. il. e. grossezza delle costicille longitudinali sono caratteri assai variabili e che spesso pre-. la. sentano gradualissime transizioni fra di loro.. Dai. nata,. ma. la. di Torino. mi. risultò. (1.. e.). mancanza. pliocene inglese. ,. indica pure. una. di figura impedisce. rappresentate. nome. una comparazione. Forme dalla var.. 20),. io. penso,. non. si. litteris. quella esami-. simili esistono nel. dalla var. Cragtrevelyana Sago. (1848 flg.. (in. rientra in sinonimia.. —. Scalarla tre-. aldebiaim Sacc. (1848. Scalarla trevelyana LEACH-WooD-Crag Moli., 1° Suppl., tav. IV,. come. Jan. la S. variabilis. var. minor, che forse è affine a. velyana LEACH-WooD-Crag Moli., tav. Vili,. —. che. corrisponde alla forma sopradescritta, quindi tale. Seguenza. Il. Museo. cartellini del. et specim.). fig.. 6),. se pure,. tratta in questi casi di specie diverse dalla F. trevelyana.. Fuscoscala mesogonta (Brugn.). (1876. 1890.. BRUGNONE,. Miscellanea malacologica,. —. Fuscoscala mesogonia Brugn.?. Piacenziano ed Astiano: Astigiana OssERV.ìziONi.. —. SACCO,. De Greg.. alquanto alla forma in esame.. Piem. N" 5142. (pars).. minor (Segu.). Turtonis. Proba-. collegarsi colla F.. è molto affine. ,. se. pure non è. forma in questione. Alcuni caratteri l'avvicinano alquanto viscala. Forse la Se. trevelyana var.. p. 16, flg. 22).. (rara).. Anche questa forma sembra. bilmente la S. angulatopsis. li,. Cat. pai. Bac. terz.. ai. identificabile, alla. Clathrus. ,. altri. del pliocene di Altavilla. si. alle. Par-. avvicina.

(32) 20. I. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIA.RII DEL PIEMONTE ECC.. F. MESOGONIA Var. TDRRITULA SaCC. (Tnv. I, flg. 24).. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae: Testa aliquantulum magis turi-ita, minus conica; anfractus ultimus minus in flatus.. —. Bon. BONELLI. Calai, ms. Mlits. Zool. Torino. N° 1944. mesogonia Bnign.? SACCO, Cai. pai. Bac. lerz. Piem. N" 5142 (pars).. 1827. Scalarla contigua 1890. Fuscoscala. —. Tortoniano: Stazzano,. S.. Agata, Montegibbio (non rara).. Placenziano: Astigiana, Castelnuovo d'Asti, Volpedo (non rara).. Astiano: Astigiana (non rara).. Fuscoscala? pedemontana (Sacc). (Tav.. I,. tig.. 25).. Testa media, gracilis, ulbida, conico-turrita, imperforata. Anfractus convexi, laeves,. sutura profuìida disjuncti. Costicillae longitudinales graciles, suhlamellosae, plerumque 14-16 in unoquoque anfractu. Apertura rotundata.. Long. 14. Mm.. Lat. 5. '/a. Mm.. 1852.. ». ». ». — —. 1871.. ». ». ». —. 1847. Scalarla trinacria Phil.. SISMONDA, Syn. meth., 2" ed., p. 54. D'ORBIGNY, Prodr. Pai. Strat. T. Ili, p. 167. NYST, Tabi. Syn. et Syn. gen. Scalarla, p. 64.. 1890. Fìi.tcnscala? trinacria Phil var. pedeni. Sacc.. 1891. Scalarla trinacria Phil. flìyaloacalafj. Placenziano ed Astiano: Astigiana Osservazioni.. —. Posi qui. quantunque dubiti che. il. si. avvicini. ,. Cat. B.. t.. Piem. N" 5143.. Et. crii. Seal. Italie, p.. 105.. (rara).. Sismonda in. tale ,. determinazione avesse piuttosto sott'occliio la. a cui sembra avvicinarsi. la. ricorda alcune forme di Hyaloscala e di Clathrus,. forma esaminata.. ma. parmi meglio. Fuscoscala; differisce anche a primo tratto dalla Se. trinacria per. alle. forma assai meno. tese. SACCO,. sinonimia della Se. trinacria Sismonda (non Phil.),. la. Fuscoscala Turtonis var. capillaricosta. La F. pedemontana. —. DE BOURY. turrita.. Le Fuscoscala, comuni nel Mediterraneo, abbondarono eziandio nel golfo piemondurante il Pliocene ed il Tortoniano, come dimostra il seguente quadro d'assieme.. (Vedi pagina 21).. Sottog.. CLATHRUS. Ocken, 1815.. Clathrus mioatavus Sacc. (Tav.. 1,. flg.. 26).. Testa subparva, albida, turriculata. Anfractus convexi, subdisj uncti , longitudineelato-cristatae , graciles, marginibus irregularibus , superne in-. liter costati; costulae. terdum mucronatae, perraro irregulariter spinosae, in anfractu ultimo 10-12 circiter; obliquae, plerumque subregulariter seriatae. Suturaé profundae. Apertura subrotundata. Long. 8-16 1890. Clalhrus. Elveziano:. Mm.. Lat. 4-7. Mm.. mioatavus Sacc.. —. SACCO,. Calai, pai. Bac. lerz. Piemonte.. N" 5144.. Colli torinesi (alquanto rara).. Osservazioni.. —. Forma. interessante per la sua antichità e pei suoi caratteri misti. di Clathrus e di Hirtoscala, di Parviscala e di Crisposcala..

(33) DESCRITTI DA. F.. 21. SACCO. e s e. ?*. "^. e. 'C. o e. S e. § a.. I. ì e. s. &;. ^1. «e. 2 § tf. so SS. e. u o e a. S.e e*. Bh. s « a qi «^ I.. ^. <o. <«. o «. •-. S C. Se !e -is ??. 2 e. e e o. 5^ 5^. §5. e. e. O. ''i. rO. è*. .y. *-. ^f^ ^(^. -T—. 1. ^^. 5?. HO "^ ^^. OD. tjJ. -. ^•. co. •«. ». ~ « ^ e. CO. e. lai. S. 6^. S-4. n s o a". s. s.

(34) 22. I. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARII DEL PIEMONTE ECC.. Cl. mioatavus var. procommuxis Sacc. (Tav.. ,. 1. tìg.. 27).. Distinguunt hanc vai: a specie typica sequentes notae: Testa magis conica; sntiirae. minus profundae ;. costulae longitudinales regularius. serìatae, superne raro viucronatae.. Mm.. Long. 13 1890. Clathrus. Elveziano:. — SACCO, Cai. pai. Bac. terz. Piem. N°5143.. Colli torinesi (rara).. Osservazioni. al ci.. Lat. 6 Min.. mioa/avus var. pi-oconiìnunis Sacc.. —. Questa forma pare quella che, tra. communis, di cui potrebbe essere. considero solo. come. la progenitrice. le elveziane,. più o. meno. meglio diretta.. si. avvicini. Per ora. la. varietà del Cl. mioatavus, perchè la scarsità e la cattiva conserva-. zione degli esemplari impedisce confronti un po' sicuri.. Cl. mioatavus var. miopaucicostulata Sacc. (Tav.. I,. flg.. 28).. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae:. Suturae minus profundae; costulae longitudinales crassiores superne rarius mucronatae, in unoquoque anfractu 7-8. Long. 11?. Mm.. Elveziano:. regularius serìatae,. Mm.. var. miopatie. Sacc.. — SACCO,. Cai. pai. B. terz. Pi'em.. N"5146.. Colli torinesi (rara).. Osservazioni. Cl.. Lat. 6. mioatavus. 1890. Clathrus. ,. circiter.. —. Questa forma. si. avvicina meglio alla var. procommunis che. mioatavus, di cui l'ho provvisoriamente indicata come varietà. Anche nei mari. tuali trovansi varietà di. communis con. Cl.. al. at-. od 8 costole per anfratto.. solo 7. Clathrus mutinofoliaceus Sacc. (Tav.. I. ,. flg.. 29).. Testa parva, alhida, imperforata, conica. Anfractus laeves , convexi, suhdisjuncti, costulis vero conjuncti.. Costae longitudinales cristatae, erectae, elatae. gitudinalem sat regulariter. dispositele,. ,. in seriem lon-. in unoquoque anfractu 7 circiter. Apertura. ro-. tundata.. Long. 7. Mm.. Lat. 5 Jlm.. Tortoniano: Montegibbio (raro). Osservazioni.. —. Questa forma ricorda alquanto alcune varietà di Cl. mioatavus ;. ha poi una lontana somiglianza. colla Se. mirabilis Dolf. e Dautz., di cui ebbi. minare un esemplare di Montegibbio, e che panni un vero Clathrus (V.. ad esa-. De Boury. —. Et. crit. Seal. Italie, p. 202, fig. 6).. Clathrus communis (1819.. LAMARCK,. An.. s.. vertebr.,. t.. (Lk.). VI.. II. partie, p. 228).. Cl. communis var. dertonensis Sacc. (T;yv.. I,. flg.. 32).. Distinguimi hanc var. a specie typica sequentes notae: Testa minor, subalbida. Costulae longitudinales plerumque 9 in anfractu ultimo.. Long. 10-17 1890. Clathrus. Mm.. Lat. 4 '/o-^ Mni.. cointmmis var. dertonensis Sacc.. — SACCO,. Cat.pal. Bac. terz. Piem. N" 5150.. Tortoniano: Stazzano (non rara).. Osservazione.. —. Forma. interessante, specialmente per la sua antichità..

(35) 1825..

(36) 24. MOLLUSCHI DEI TERRENI TERZIARU DEL PIEMONTE ECC.. I. sembra indicare. ciale. trattarsi. De. affine alla var. jyulta. veramente di una varietà o specie a parte, che è molto più abbondantemente. Greg.; questa però è più turriculata e. costulata. Forse le è alquanto affine la var. bovetensis Segu.. Cl. communis var.. pseudoelegans Saoc.. (Tav. I,. 31).. lig.. Distinguunt liane var. a specie typica sequentes notae: Testa minor , gracilior , magis elong ato-tur riddata , albo-grisea. Anfractus fascia ochracea , lata , in regione, ventrali superiore sita et maculis ochraceis suhregularibus (interdum fasciam efformantibus in regione ventrali. transversim ornati. Costulae. iìifera). minus. longitudinales graciliores, in primis anfractibus praecipue. terdum mucronatae Long. 10-20. Mm.. Lat. 4-7. communis. 1890. Clathrus. Mm.. ^av. pseudoelegans S«ee.. Piacemiano? ed Astiano: Astigiana (non Osservazioni. fra. il. ci.. deflexae, superne in-. vel sKbmucronatae, in anfractu ultimo 10 circiter.. —. communis. — SACCO, Cat. pai. Bac.. lerz.. Piem. N°5149.. rara).. Questa forma parrebbe quasi costituire un anello di congiunzione e la Hirtoscala? elegans Risso.. Cl. communis var. blemoastensis Sacc. (Tuv.. I,. tig.. 33).. Distinguunt hanc var. a specie typica sequentes notae: Testa aliquantulum minor. Anfractus perdisjuncti. Costulae longitudinales perelatocristatae,. iìi. anfractu ultimo plerumque. 7,. aperturam versus superne. laeviter auricu-. latae.. Long. 28? 1890. Clathrus. Mm.. Lat. 8. communis. Mm.. var. blemoastensis Sacc.. — SACCO, Cat. pai. Bac.. terz.. Piem. N" 5151.. Astiano: Astigiana (l'arissima). Osservazioni.. che. —. Per. la scarsità delle coste ricorda alquanto la var.. però dalla figura risulta esser. ben diversa, tanto più che mentre. var. blema indica solo 8 costule, la figura ne mostra già 7 si. avvicina alquanto al Cl. spretus. Bag.. De. Greg.,. solo lato. !. Questa forma. De Boury.. Clathrus septemcostatus 1881. Scalarla septemcostala. da un. blema. la descrizione della. —. BAGATTA,. Ac/ff.. (Bag.).. En.. sisl.. e. Moli. mioc. pUoc.. Piacenza. —. Parma,. p. 25, flg.. 10.. Astiano: Rioi'zo presso Castel larquato (rarissimo).. Osservazione.. —. Dall'esame dell'unico esemplare. comunicatomi dall'avv. Bagatta, mi convinsi forse per semplice. toscala,. fascicoli 6-7-8 del. ponendovi a tipo. HIRTOSCALA Monterosato,. Naturalista Siciliano la Se.. scala con a tipo la Se. lincta di Se.. sinora. conosciuto. un vero Clathrus. ,. gentilmente. a poche coste,. anomalia individuale.. Sottog.. Nei. trattarsi di. il. 1890.. Monterosato propose. Cantrainei Weink., e poche righe dopo. De Bourv. e. Mont.. il. il. sottog. Ilir-. sottog. Lincto-. — Orbene, esaminando la figura tipica. Cantrainei sul lavoro originale del Cantraine (Malac. med., tav. VI,. fig.. 16). ed.

(37) DESCRITTI DA i. mi comunicò gentilmente. diversi esemplari di Hirtoscala viventi e fossili che. TEROSATO. parvemi. ,. clie. caratteri più distintivi. i. per includervi anche. elastici, direi,. scala; infatti. forme che. le. per. pensando. Moxterosato attribuirebbe. tali caratteri. ai. Lincto-. variano sullo stesso individuo, a se-. esaminano, ecc. Se poi la differenza fra. si. motivi. che,. i. diie sottogeneri è. dapprima credetti dover adottare dubitativamente. se. sottog. Linctoscala, perchè fondato su di riunire,. dover dare. Mon-. paleontologo non ne può tener conto.. il. tali. il. forma fossero abbastanza. ,. l'esemplare tipico di Cantraine), anzi. conda degli anfratti che. È. questa. meno profonde, imperforate, ma talora anche qua e là meno lucenti più o meno convessi, le coste superiormente meno acutamente spinose (notisi che esse sono spinosissime nel-. oppure più o. solo di colore,. il. di. suture sono più o. le. perforate, gli anfratti più o auricolate,. 25. SACCO. F.. forme. affini alla fossile Se.. almeno provvisoriamente,. il. frondicula, ora però. due sottogeneri in questione, credo di. i. preferenza al sottog. Hirtoscala, perchè questi è più corapreensivo, fa prima. la. proposto e perchè è fondato sopra una specie ben figurata fin dal 1840, mentre che del tipo della Linctoscala. non. nessuna figura.. esiste. Hirtoscala elegans 1826. Scalarla elegans Risso.. —. 1831.. ». 1848.. ». 1871.. ». ». ». —. ». ». —. RISSO, Europe ìnérid., BRONN, IL Ieri. Geb.,. — —. 1890. Linctoscala? ». ». 113, pi. IV, flg. 49.. p.. p. 68.. Ind. paleont., p.. ». Turlonae Turi.— NYST, Tabi.. 1890. Clathrus elegans Risso.. (Eisso).. DE BOURY, SACCO,. 111,^.. Sijn. gen. Scalaria, p.. 66 (pars).. Revis. Scalici, mioc. plioc. Italie, p. 252.. Cai. pai. Bac. terz. Pieni. N' 5159.. Piacenzìano : Masserano, Piacentino, Bordighera, Nizzardo (non rara). Astiano: Astiano, Piacentino (non Osservazioni.. gans Risso,. ma. —. Rare sono. le. probabilmente, se. rara).. forme che possono si. possedesse. il. identificarsi alla figura della Se. ele-. tipo di questa specie. rendere più compreensiva. Essa sembra quasi collegare. tamente molto. affine alla Se. foliacea Sow., se. le. pure non. Forse la Se. foliacea Sow. citata dal Cocconi (1873 p. 122) è. una forma alquanto. Forse anche. la Se.. simile, se. non. ,. la. si. potrebbe. Hirtoscala ai Clathrus,- è cer-. trattasi solo di varietà.. — En. Moli. mioc. plioc. Parma,. identica, alla specie in questione.. frondiculaeformis Brugx. è varietà di H. elegans.. H. ELEGANS var. MIOPARVA (SaCC). (Tav. I,. fig.. 39).. Distinguunt liane var. a specie typiea sequentes notae: Testa minor. Costulae longitudinales in anfractu ultimo 10 circiter.. Long. 9. Mm.. Lat. 3. Mm.. 1890. Linctoscala? elegans subv.. Tortonìano: Stazzano. —. Osservazioni.. Non. mioparva. Sacc— SACCO,. Cai. pai. Bac. tert.. Piem. N'SieO.. (rara).. sarebbe. impossibile. che parte dei caratteri differenziali di. questa forma derivassero dal non possedersi esemplari completi.. H. ELEGANS var. PSEUDOFOLIACEA SaCC. (Tav.. Distinguunt hanc var. a Testa. minus. Long. 15. .specie. I,. fig.. 40).. typiea sequentes notae:. elongato-turrita. Costae longitudinales elatiores, foliaceae.. Mm.. Lat. 7. Mm.. Astiano: Riorzo presso Castellarquato (rara)..

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