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INFORMATIVA PER IL PAZIENTE CANDIDATO ALL INTERVENTO CHIRURGICO DI RESEZIONE COLICA PER TUMORE

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Academic year: 2022

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“INFORMATIVA PER IL PAZIENTE CANDIDATO

ALL’INTERVENTO CHIRURGICO DI RESEZIONE COLICA PER TUMORE”

Gentile Sig.ra/Sig. , Lei è affetta/o da

PATOLOGIA NEOPLASTICA (tumore) DEL COLON

Le informazioni contenute in questo modulo sono complementari a quelle fornite al momento della visita chirurgica. Possono aiutarla a comprendere meglio la natura della patologia di cui Lei è affetto e le possibili modalità di trattamento. La preghiamo di leggere con attenzione quanto riportato, sperando sia comprensibile ed esaustivo anche per i non esperti in materia e di chiedere eventuali spiegazioni al suo medico di riferimento prima e durante la Sua degenza.

CHE COSA È.

Il colon è il tratto terminale dell'apparato digerente e non assolve un ruolo fondamentale nell'assorbimento dei nutrienti, ma contribuisce all’assorbimento di acqua, sali minerali e alcune vitamine essenziali, a partire dalle sostanze di scarto, prima che queste siano eliminate dall'organismo. Durante gli accertamenti clinici è stata riscontrata la presenza di una malattia tumorale localizzata a livello del:

CECO

COLON ASCENDENTE (DESTRO)

COLON TRAVERSO

COLON DISCENDENTE (SINISTRO)

SIGMA

_______________________________

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INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CHIRURGICO.

Lo scopo dell’intervento è quello di eseguire l’asportazione del tumore e dei linfonodi associati al segmento di colon sede della malattia e, contemporaneamente, di ripristinare la continuità intestinale mediante anastomosi (collegamento tra due parti dell’intestino).

Il tessuto asportato sarà successivamente inviato per l’esecuzione dell’esame istologico definitivo che contribuirà a definire l’estensione della malattia.

I casi clinici maggiormente complessi saranno analizzati in prima istanza dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) di riferimento onde decidere la strategia terapeutica più idonea.

L’intervento potrebbe necessitare del confezionamento di una deviazione intestinale esterna (stomia) in base a quanto programmato nella strategia chirurgica preoperatoria e/o in caso di complicanze durante o dopo l’intervento.

Quest’ultima potrebbe essere:

- Temporanea allo scopo di proteggere l’anastomosi, deviando in un sacchetto all’esterno il passaggio del contenuto intestinale (feci). Per ripristinare il transito intestinale fisiologico sarà necessario un nuovo intervento chirurgico;

- Definitiva (permanente), che non prevede la successiva ricostruzione del fisiologico transito intestinale.

TECNICA OPERATORIA/MODALITA’ DI SVOLGIMENTO.

Laparotomica (attraverso una incisione addominale)

Laparoscopica video-assistita (che prevede multipli piccoli accessi attraverso cui sono inseriti la telecamera e gli strumenti operatori)

Sia che venga eseguito un approccio tradizionale che un approccio laparoscopico, l’intervento consiste nell’isolamento del segmento di colon sede del tumore e nella sezione di quest’ultimo rispettando i limiti di sicurezza oncologica (margini di resezione liberi da malattia) previo isolamento e sezione della vascolarizzazione (arterie e vene) afferente.

Trattandosi di un tumore sarà necessario asportare nel contempo i linfonodi di pertinenza.

In base a quanto detto l’intervento consisterà in una:

Emicolectomia destra

Emicolectomia sinistra

Resezione del retto-sigma

Resezione colica segmentaria

□ _____________________________

Condizioni patologiche riscontrate o insorte durante l’intervento possono condurre a variazioni del programma operatorio proposto a giudizio clinico. Infatti, in rapporto alla valutazione intraoperatoria, potrebbe rendersi necessario modificare l’intervento chirurgico associando eventualmente resezioni di altri organi (come per esempio fegato, milza, vescica, ureteri, intestino tenue) in caso gli stessi siano interessati dalla diffusione tumorale o da altra concomitante patologia. Resezioni più ampie potrebbero prevedere interventi ricostruttivi più complessi. La tecnica laparoscopica in particolare potrebbe essere modificata di necessità, passando alla via laparotomica tradizionale, se si dovessero rilevare situazioni tali da non consentire la prosecuzione dell’intervento in sicurezza: anomalie anatomiche, altre patologie misconosciute o impedimenti di carattere tecnico. A fine intervento, a giudizio del chirurgo ed in base al tipo di intervento eseguito, potrebbero essere posizionati uno o più drenaggi (tubicini di gomma), necessari per aspirare i liquidi che si possono formare in sede di intervento.

Questi sono rimossi di norma prima della dimissione. La degenza post-operatoria è generalmente fino a 7-10 giorni se la procedura non è gravata da complicanze.

(3)

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO.

In accordo con le linee guida internazionali potrebbe essere necessario procedere ad una preparazione intestinale attraverso utilizzo di purganti 24-48 ore prima dell’intervento. Potrebbe essere necessario l’utilizzo di un sondino naso-gastrico (tubicino atto a drenare le secrezioni gastriche) e di un catetere vescicale per monitorizzare la diuresi: entrambi saranno rimossi durante la degenza postoperatoria o quando le condizioni cliniche lo consentiranno.

DECORSO POST-OPERATORIO.

Nei giorni successivi all’intervento ci potrà essere gonfiore e dolore addominale di intensità variabile. Saranno effettuati durante la degenza controlli degli esami del sangue ed eventuali altri accertamenti clinici o strumentali qualora richiesto dalle condizioni cliniche postoperatorie.

Una volta dimessa/o dovrà essere osservato un periodo di riposo di alcuni giorni seguendo attentamente le indicazioni che le saranno fornite al momento della dimissione. Eventuali farmaci potranno essere prescritti dal medico alla dimissione. Le modalità di ritiro dell’esame istologico Le saranno comunicate alla dimissione. I casi clinici verranno presi in carico dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) di riferimento per il successivo percorso diagnostico- terapeutico. A seguito dell’esame istologico definitivo e della discussione collegiale del caso clinico potrebbe essere necessaria una chemioterapia e/o una radioterapia.

COSA FARE DOPO LA DIMISSIONE.

Nei giorni successivi alla dimissione dovrà in generale attenersi alla dieta indicata. Nei primi giorni dopo l'intervento chirurgico lei potrà apprezzare generiche alterazioni dell’alvo (frequenza delle evacuazioni, meteorismo ecc) o minime perdite di sangue dall’ano che, in caso di persistenza, potrebbero richiedere una rivalutazione clinica. Potrebbe essere necessario l’utilizzo di una pancera contenitiva nel postoperatorio e nei mesi successivi. È previsto un controllo clinico a distanza di 5-10 giorni dalla dimissione per eventuale rimozione delle suture cutanee (punti).

RISCHI E POSSIBILI COMPLICANZE.

I soggetti maggiormente a rischio per l’insorgenza di complicanze sono i pazienti obesi, fumatori, ipertesi, diabetici, cardiopatici, vasculopatici o immunodepressi e il rischio individuale varia in base al grado di funzionalità degli organi vitali, quali il cuore, i reni e polmoni. Ne consegue che la compromissione di uno o più di questi organi aumenta il rischio di complicanze post-operatorie e quindi della mortalità.

La chirurgia del colon, benché eseguita con tecnica rigorosa, non può considerarsi esente da rischi in quanto, le strutture interessate possono andare incontro a sofferenza temporanea e definitiva anche per una serie di cause che prescindono dal corretto trattamento chirurgico. Pertanto nonostante l’intervento sia eseguito nel pieno rispetto e conoscenza delle strategie e tecniche chirurgiche più attuali e nell’osservanza delle attuali linee guida, possono comunque verificarsi molteplici complicanze distinguibili in precoci (intra-operatorie/post- operatorie immediate) e tardive.

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE E POST-OPERATORIE IMMEDIATE SPECIFICHE.

Nel caso in cui l’intervento sia condotto per via laparoscopica si possono verificare complicanze legate a questi particolari tipi di tecnica quali:

- Lesioni di grossi vasi, al momento della introduzione delle sonde.

- Diffusione del gas nel tessuto sottocutaneo o in torace (enfisema sottocutaneo o mediastinico).

- Embolia polmonare gassosa, causata dall’ingresso di gas nei grossi vasi, o ipercapnia, che consiste nell’eccessivo assorbimento di anidride carbonica nel sangue.

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COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE E POST-OPERATORIE IMMEDIATE.

- Emorragie e/o ematomi, che possono richiedere un re-intervento chirurgico a scopo emostatico, o eventuali emotrasfusioni, con il relativo rischio infettivologico. In particolare, in caso di emicolectomia sinistra (asportazione della metà sinistra del colon) si può verificare una lesione della milza, che può richiedere l’asportazione della stessa (splenectomia); tale intervento potrebbe comportare, nel postoperatorio, un incremento delle piastrine, con rischio di trombosi e, nei soggetti giovani, disturbi dell'immunità̀ ed infezioni per le quali è previsto un protocollo di vaccinazione.

- Deiscenza della sutura anastomotica, consiste nella incompleta guarigione della sutura chirurgica eseguita sull’intestino, con conseguente fuoriuscita di liquido enterico dal lume intestinale nell’addome e successiva insorgenza di peritoniti localizzate o diffuse. In questo caso potrebbe essere necessario un nuovo intervento chirurgico in urgenza con la possibilità di dover creare una deviazione intestinale esterna temporanea o permanente (stomia).

- Sanguinamento della sutura anastomotica che potrebbe necessitare di emotrasfusioni ed eventuali procedure endoscopiche (colonscopia) atte ad arrestare la perdita ematica attraverso l’uso di materiali e mezzi specifici. In alcuni casi potrebbe richiedere un nuovo intervento chirurgico.

- Infezioni a carico della ferita precoci e/o tardive che potrebbero richiedere, sia pur raramente, la revisione chirurgica e comportare peggioramento estetico delle cicatrici.

- Pancreatiti (processi infiammatori del pancreas) che possono generare lesioni di organi addominali o del retroperitoneo (regione anatomica situata posteriormente al cavo addominale).

- Occlusioni intestinali legate a torsioni di ansa o ad aderenze o ad atonia dell’intestino stesso. In alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere ad un nuovo intervento chirurgico.

- Lesioni ureterali (strutture che collegano i reni alla vescica trasportando urina) con conseguente fuoriuscita di urina nel cavo addominale o nel retroperitoneo e possibile insorgenza di peritoniti localizzate o diffuse. In questo caso potrebbe essere necessario re-intervenire endoscopicamente o chirurgicamente (attraverso la vescica) posizionando uno stent (tubicino), che andrà successivamente rimosso.

- Lesioni vescicali con conseguente fuoriuscita di urina nel cavo addominale ed insorgenza di peritoniti localizzate o diffuse. In questo caso potrebbe essere necessario re-intervenire chirurgicamente o endoscopicamente (attraverso la vescica) o prolungare la permanenza del catetere vescicale per il tempo necessario a permettere la guarigione della lesione.

- Perforazioni intestinali (presenza di un foro che interrompe la continuità intestinale) con conseguente fuoriuscita di liquido enterico dal lume intestinale nel cavo addominale e possibile insorgenza di peritoniti localizzate o diffuse. In questo caso potrebbe essere necessario un nuovo intervento chirurgico e creare una deviazione intestinale temporanea o permanente (stomia).

- Lesioni neurologiche periferiche, rare e legate a compressioni inavvertitamente causate dai bendaggi in sala operatoria; generalmente consentono una buona ripresa della funzione.

- Raccolte endoaddominali (linfatiche e/o purulente) che potrebbero richiedere un trattamento conservativo con adeguamento della terapia antibiotica e/o un drenaggio addominale (inserimento di un tubicino) che permetta l’evacuazione del contenuto e/o un nuovo intervento chirurgico che permetta di bonificare la zona.

COMPLICANZE TARDIVE.

- Disturbi urologici o della sfera sessuale a causa dell’interruzione di sottili strutture nervose, non sempre facilmente identificabili In casi di ritenzione urinaria è necessario il posizionamento del catetere vescicale.

- Laparoceli, sono ernie addominali tardive che si possono formare in corrispondenza delle cicatrici chirurgiche e che possono necessitare di un intervento ricostruttivo della parete.

- Stenosi dell’anastomosi (restringimenti cicatriziali a livello della sutura intestinale) che difficilmente richiede un nuovo intervento chirurgico ma spesso necessita di procedure endoscopiche (colonscopia) atte a dilatare il lume del colon mediante l’uso di materiali e mezzi specifici.

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- Stipsi o diarrea, temporanee o permanenti. La diarrea è più̀ frequente e più difficile da controllare dopo interventi di colectomia (ovvero di asportazione del colon) subtotale o totale.

COMPLICANZE GENERICHE.

- A carico di cuore, polmoni, reni, fegato, cervello, ecc. possono verificarsi soprattutto in soggetti particolarmente anziani e/o con importanti malattie d’organo (coronaropatie, insufficienza renale o epatica o respiratoria) o sistemiche (diabete, dismetabolismi, defedamento), così come in corso o dopo qualunque manovra anestesiologica, chirurgica, farmacologica.

STOMIE.

Anche le stomie possono essere gravate da complicanze quali il distacco della stessa dalla parete addominale, l’erniazione, l’infezione del tessuto sottocutaneo circostante, a causa dell’azione irritante del liquido intestinale sulla pelle o la stenosi dell’orifizio. Tutti questi eventi possono avvenire in forma lieve e non essere motivo di preoccupazione, ma possono anche richiedere, a loro volta, un trattamento chirurgico per la loro correzione.

Per le adeguate informazioni si rimanda ad informativa e consenso per le stomie.

CONSEGUENZE DELL’EVENTUALE RIFIUTO O RINUNCIA AL TRATTAMENTO CHIRURGICO.

Il mancato intervento potrebbe determinare l’aggravamento dei disturbi legati alla Sua patologia e soprattutto l’evoluzione locale e la metastatizzazione (diffusione del tumore per via ematica e/o linfatica) ad altri organi fino alla morte.

PROGNOSI E RISULTATO ATTESO.

Il risultato clinico complessivo è influenzato da variabili anche indipendenti dalla corretta esecuzione tecnica dell’intervento e, nonostante il miglioramento delle tecniche chirurgiche, non sempre risulta esattamente prevedibile l’esito. In particolare esso è influenzato da numerosi fattori quali l’età, il periodo intercorso dall’inizio dei sintomi, il potenziale evolutivo della malattia, l’osservanza dei consigli post-operatori forniteLe alla dimissione.

ALTERNATIVE TERAPEUTICHE.

Le possibili alternative alla terapia chirurgica e le possibili conseguenze ad un rifiuto dell’intervento sono state discusse in sede clinica e variano in base al motivo dell’intervento esplicitato precedentemente.

INFORMAZIONI IMPORTANTI.

Nel caso in cui Lei fosse d’accordo a sottoporsi all'intervento chirurgico proposto, sarà programmato il ricovero dopo l'inserimento in una lista d'attesa chirurgica che prevede un codice di priorità in base all'urgenza clinica del Suo caso specifico.

Successivamente sarà contattata/o dall'ufficio ricoveri dell'ospedale di riferimento per la data di pre- ospedalizzazione.

ATTENZIONE.

in tale occasione, dopo un eventuale incontro con il suo medico di famiglia, dovrà portare:

- copia della presente informativa firmata;

- tutta la documentazione clinica inerente al caso;

- elenco dei farmaci da Lei eventualmente assunti con il relativo dosaggio;

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- copia dei principali referti medici o strumentali, che possono avere importanze ai fini del trattamento chirurgico (ad es. visita o esami cardiologici, rx torace, referti relativi a malattie croniche eventualmente presenti).

INFORMATIVA CONSEGNATA DAL DOTT. ___________________________________________________________

FASE DI ACCERTAMENTO CLINICO EFFETTUATO NEL CORSO DEL PRIMO COLLOQUIOINFORMATIVO.

DATA: _____/____/_______

FIRMA DELMEDICO: _________________________

FIRMA DELLA/DELPAZIENTE: _________________________

Si ribadisce che quanto esposto emerge dallo stato attuale dell’arte e pertanto potrebbero verificarsi ulteriori indicazioni attualmente non descritte e che l’informativa è congrua con le indicazioni di cui alla Legge 219 del 22.12.2017.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Linee Guida Società Italiana di Chirugia (SIC).

- Linee Guida Società Italiana di Chirurgia Colorettale (SICCR).

- Linee Guida Società Italiana Chirurgia Oncologica (SICO).

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PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE PROPOSTE ALLA/AL SIG.RA/SIG. ____________________________________

ULTERIORI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO RISPETTO AL CASO CLINICO DA TRATTARE CHIRURGICAMENTE:

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CHIARIMENTI RICHIESTI DALLA/DAL PAZIENTE:

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INFORMAZIONI FORNITE DAL DOTT. ___________________________ IN FASE DI PRIMO COLLOQUIO INFORMATIVO DATA _____/_____/________

FIRMA DEL MEDICO _____________________

FIRMA DELLA/DEL PAZIENTE _____________________

FORMULA DI ADESIONE ALLA PROCEDURA CHIRURGICA PROPOSTA:

Io sottoscritta/o _________________________________________ sono stata/o informata/o in modo a me comprensibile dal Dott. ____________________________________________ sulla necessità di essere sottoposta/o all’intervento chirurgico di:___________________________________________________________________________, sulla natura della patologia da cui sono affetta/o, delle metodiche diagnostiche necessarie alla migliore definizione della mia malattia, delle alternative terapeutiche, della modalità di effettuazione della procedura in oggetto, dei verosimili risultati attesi, nonché delle possibili complicanze, precoci e tardive comprese il decorso post- operatorio, le istruzioni da seguire ed i comportamenti da tenere dopo la dimissione, nonché delle possibili conseguenze in caso di ritardo o di rifiuto del trattamento chirurgico. Sono stata/o inoltre informata/o che condizioni di cui si prende atto solo in fase di esecuzione di intervento possono condurre a variazioni della tecnica operatoria proposta. Infine sono stata/o informata/o della possibilità che siano effettuate riprese fotografiche o video per scopi scientifici nel completo rispetto della mia privacy e di cui ho facoltà di acquisire copia.

Dichiaro inoltre di essere a conoscenza della possibilità di revocare il presente atto di adesione (consenso) in qualsiasi momento.

Nel caso in cui il paziente risulti capace di comprendere ma si trovi nella impossibilità di apporre la sua firma o nel caso di soggetto non vedente, saranno necessari due testimoni esterni al gruppo di lavoro (familiari o altri soggetti designati nel modulo della privacy).

Ho avuto a disposizione tempo ed attenzione sufficienti per porre domande ed ottenere ulteriori chiarimenti, pertanto

ACCONSENTO ALLA ESECUZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: ____________________________________________

Firma del Paziente o del Legale Rappresentante o del Fiduciario:____________________________________________

Firma del Primo Testimone: ____________________________________________

Firma del Secondo Testimone: ____________________________________________

Firma del Medico: ____________________________________________

Data e luogo:_____/_____/______

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PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE PROPOSTE ALLA/AL SIG.RA/SIG. ____________________________________

ULTERIORI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO RISPETTO AL CASO CLINICO DA TRATTARE CHIRURGICAMENTE:

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CHIARIMENTI RICHIESTI DALLA/DAL PAZIENTE:

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__________________________________________________________________________________________________________

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INFORMAZIONI FORNITE DAL DOTT. ___________________________ IN FASE DI PRIMO COLLOQUIO INFORMATIVO DATA _____/_____/________

FIRMA DEL MEDICO _____________________

FIRMA DELLA/DEL PAZIENTE _____________________

FORMULA DI ADESIONE ALLA PROCEDURA CHIRURGICA PROPOSTA:

Io sottoscritta/o _________________________________________ sono stata/o informata/o in modo a me comprensibile dal Dott. ____________________________________________ sulla necessità di essere sottoposta/o all’intervento chirurgico di:___________________________________________________________________________, sulla natura della patologia da cui sono affetta/o, delle metodiche diagnostiche necessarie alla migliore definizione della mia malattia, delle alternative terapeutiche, della modalità di effettuazione della procedura in oggetto, dei verosimili risultati attesi, nonché delle possibili complicanze, precoci e tardive comprese il decorso post- operatorio, le istruzioni da seguire ed i comportamenti da tenere dopo la dimissione, nonché delle possibili conseguenze in caso di ritardo o di rifiuto del trattamento chirurgico. Sono stata/o inoltre informata/o che condizioni di cui si prende atto solo in fase di esecuzione di intervento possono condurre a variazioni della tecnica operatoria proposta. Infine sono stata/o informata/o della possibilità che siano effettuate riprese fotografiche o video per scopi scientifici nel completo rispetto della mia privacy e di cui ho facoltà di acquisire copia.

Dichiaro inoltre di essere a conoscenza della possibilità di revocare il presente atto di adesione (consenso) in qualsiasi momento.

Nel caso in cui il paziente risulti capace di comprendere ma si trovi nella impossibilità di apporre la sua firma o nel caso di soggetto non vedente, saranno necessari due testimoni esterni al gruppo di lavoro (familiari o altri soggetti designati nel modulo della privacy).

Ho avuto a disposizione tempo ed attenzione sufficienti per porre domande ed ottenere ulteriori chiarimenti, pertanto

NON ACCONSENTO ALLA ESECUZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: _______________________________________

Firma del Paziente o del Legale Rappresentante o del Fiduciario:____________________________________________

Firma del Primo Testimone: ____________________________________________

Firma del Secondo Testimone: ____________________________________________

Firma del Medico: ____________________________________________

Data e luogo:_____/_____/______

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