COlTSIgLIO ISLLA M.L&IS?H^gURA Seduta del 5 diccK'cre 1979 ^ ore 17,45.
L^sTiTiO millenovecentosetta?itimove il giorxio 5 diceraore in Roma; Piasza dell^Indipendenae, n.6, ei ^ riu
nito il Consiglio Superiore della Magistratura.
Sono presentii
Prof. Vittorio
VICE PirCSIDSITIE BACHELEl
co:,iPOìrmJTE
di bifjs-
toBotto Angelo FERRATI
COi-IPOITEI^TI ELETTI DAI ilACrlSTRASI E DAL PAELAWTO
Dott. Ltiigi DI ORESTE
Dott. Mario BEPJÌI
Aw.Profo Ettore GALLO
Aw. Vincenzo SUTffi!A
Dott, A.nnando OLIVAHES.
Dott. Ignasic JvTICELISOPO
Aw.Prof. Giovanni CQI'TSO
Dott. Guido CUCCO
Dott. Carlo Adriano TESTI Avx'.Prof, Antonio CRISTIAITI
Dott- Michele COIEO
Prof. Giuseppe Federico MAI'ÌCirTI
Dott. Fernando SERGIO
Dotte Mamo RAMAI . .
/nn»-, L’elter • SABADIITI
Dott, Pierpaolo CASADEI,MORTI
Dott. Luigi SCOTTI
Dott, Francesco r.IABZAOHI *
Prof. Ugo 7.ILLETTI
Dott. Mario SARUITE
Dott. Francesco PIRTOR
Aw. Prof, Adolf 0 di MAIO GIAQUIRTO
Dott. Canaelo CALDSEORS
Dott. Dónenico ITASTEO
Prof, Pietro perletgiepm:
Dott, Mario ALI.IEEIGUI
Dott, En.r5.co PEREI
Dott, A.stolfo DI AMiATO .
Dott, -Giacomo CALIERDD
S S G E E T A E I Dott. Francesco rom;ro
Dott, Vincenzo CORSARO
Dott. Domenico RAT/JIOIII Dott. Paolo Maria TORINI
Dott, Eduardo Vitto?7Ìo SCAEDACCIO^ÌE
Dott. Dario DE PASCALIS
Dott, Giovanni P/JjAIA
.4' assente giustificato il dott. Toirneaso ITGVELLI,
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clusione di tale esposizione, il dott, SAMIIi;, .nel rilevare, che molti sono, tra gli aspiranti, i magistrati di grande va lore, capaci e meritevoli di ricopiò-re il posto di C<msigliere Istruttore di Palermo, si domanda cerne sia possi-hile, in tale
situazione, prescindere dal dare ima incidenza pi’evalente al criterio della anzianità. Per conseguenza il dott, Gino AUGI, che e il più anziano di tutti ma che è anche im magistrato di
altissimo livello, dovrebbe essere il prescelto, ITè sarebbe sibile — continua il d.ott, SAKUITE - che altri candidati, di anzianità minore, vengano preferiti al dott. LUTlA., attuale Procuratore della Repubblica di Trapani, o al dott, PAI>1IAITI, Una scelta di tal genere sarebbe forse stata ammissibile sol
tanto ss il Consiglio avesse chiesto ~ come la legge gli a—
vrebbe consentito ~ vuo specifico parere al Consiglio Gtudizia rio di Palermo circa le attitudini dei vari aspiranti. In
canza di ciò, ribadisce, il criterio della anzianità deve pr_e valere.
Il dott, DI AGIATO invita il Consiglio ad ima saggia applicazione dei "criteri", ricordando che questi consentono di prescindere dalla anzianità quando la situazione lo impone, come nel caso in esame, in cui la delicatezza dell’ufficio da coprire impone che esso sia affidatoad una persona di alta gura morale, indipendente, coraggiosa, dotata di grande spiri to di sacrificio. E* vero che di tali doti sono in possesso non pochi tra gli aspirsnti elencati dal dott. SMKITE, tutta via - fa rilevare il dott. DI AI5AT0 - occorrono ulteriori re- quiaiti, e cioè una specifica, profonda conoscenza del fenome no mafioso, uno spiccato spirito di iniziativa ed una eccezi^
naie fermezza di carattere. Queste doti peraltro non à suffi
ciente ritenerle esistenti in un candidato in via presuntiva, ma - proprio per la particolare delicatezza ed importanza
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dell*ufficio da coprire - devono essere verificate in chi.
abbia già dato concreta dimostrazione di possederle: ora, di tutti gli aspiranti, quello che ha già fomite concrete prove in tal senso à il dott. Hocco CHU5HICI, il quale, c_o me Consigliere Istruttore Aggiimto, di fatto regge da pa
recchi mesi - e in modo encomiabile - l’ufficio vacante di Consigliere.Istruttore;, ha una vasta esperienza, avendo istruito numerosi gravi processi per fatti di mafia, con
cludendoli con il rinvio a giudizio di noti, periedosi per sonaggi; à dotato di un forte carattere; h veramente de
dito al lavoro, per il quale trasc'ura ogni altra cosa.
Il dott. scoili, nel rilevare essere positivo che per l’Ufficio in questione - che presenta particolari cara^
teristiche di difficoltà' ed anche di pericolosità - vi sia un così ampio numero di candidati, si associa alle parole del dott, DI AM/JTO sottolineando che pur se a molti degli a- spiranti - per esempio il dott, LÌDIIA - si devono pres-uraere doti .analoghe a quelle del dott. CHIIHTICI, tuttavia questo ultimo le ha già concrefcaoiente dimostrate,
Hello stesso senso si esprimo anche il dott. IG CELISOPO, il quale invita a considerare la grande responsa
bilità che incombe sul Consiglio per questa particolare no
mina, nella quale il criterio della anzianità non può che avere scarsa rilevanza.
Alle testimonianze di considerazione e stima ver so il dott, CHIHHICI dichiara di associarsi nache il dott.
CALIEITDO, il quale mette in rilievo la eccezionale laboriosi^
tà di quel magistrato, la exii produttività ò stata aiscai ri
levante anche nel periodo in cui ha dovute dedicare buona p£^
te del suo tempo all’incarico di componente della Commissione del concorso per uditori giudiziari. La vastità dei consensi che il dott, CHIRHICI riscuote nell’ambiente giudiziario h
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diraos-trata poi dal fatto càe por ban due volte i tìollegìii- di quel Distretto lo liamio eletto si Consiglio Giudisisx3.o..
11 dott. SEKÌIO dal canto suo fa osservare ch.e . anche il dott. LUI.HA ha dato concrete prove'.di capacità, la boriosità,. esperienza e ferìaezza, mentre à fuori discussio_
ne la sua eccezionale cxiltura scientifica. Ifette in guardia - il Consiglio dall ^operare “scavalcamenti** che farebbero scal pore in tutto l‘ambiente, e conclude sostenendo che al po
sto in copertiLra andrebbe destinato o il più anziane degli aspiranti, dott. AUGI, o il dott. LUrHA,
Il prof, di I.IAJO GIA(3UXmo ritiene di dover so;fc tolineare il veramente grande numero di processi di mafia, ponderosi e complessi, istruiti dal dott.CHHTITICI, che ha sempre coraggiosamente sprezzato i rischi ai qtiali da tempo e esposto in misura cortamente superiore ed altri magistrati.
La particolare conoscenza del feiomeno mafioso, da parte del magistrato in parola., h anche dimostrata dalla sua attività di relatore in convegni ed. incontri di studio suil’argomanto, cosi come l'aver egli trattato come relatoi^ in altri con
gressi la legge sugli stupefacenti ed altri importanti testi legislativi dimostra la vastità della ctiltura del soggetto.
Il prof. ZILLET2I invita ad avere particolarmente e cuore le esigenze del servizio, anche al di là delle ri
sultanze dei fascicoli. La scelta di un deteiminato aspiran
te non deve essere sentita come un mancato apprezzamento de
gli aspirsnti più sazimi, magistrati anch’essi valorosi, ma come il ris'oltato della valorj.zzazione di una esperienza sp_e cifica particolare. Ricorda infine il prof. ZILLETII che in occasione di un suo recente viaggio a Palermo, il Presidente di quella Còi’te segnalò, come particolarmente meritevoli e
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capaci di coprire l'ufficio di cui oggi si parla» una rosa ristretta di magistrati» tra i quali, appunto, il dott, CHIN KICI. Dichiara che egli ed i colleghi prof. COKSO e prof. PER
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LIKC'IERI voteranno per detto candidato. , * ,
. , Il dott. MARZACHI* ohietta che anche il dott.AUGI ha partecipato alla fase dibattimentale di numerosi e gravi processi, di mafia e cosi pure altri candidati, alcuni dei qua li ricoprono lodevolmente uffici importanti e, come procura
tori della Repubblica, hanaio acquisito profonda esperienza.
Mette in g^aardia il Consiglio dall'opsrare ingiusti scaii-alca- menti di magistrati più anziani e certamente meritevoli, ricor dando che in occasione di altra nomina pure concernente un uf fido giudiziario di Palermo, la decisione del Consiglio di • preferire un aspirante meno anziano determinò le immediate dimissioni del collega ”scavalcato**.
Il dott, TESTI dichiara di ritenersi certo che tutti i Componenti hanno per unico fine quello di mettere
«l*uomo giusto al posto giusto” na proprio per questo, stante la delicatezza e l'importanza dell'ufficio da ricoprire,
corre decidere con estrema, pondérasìone e senza fretta — tanto più che l'ufficio è ora retto dal dott. CHII'Jl’TICI — par tenta re di acquisire ulteriori elementi di valutazione. Propone pertanto che la pratica venga restituita alla Commissione per un migliore approfondimento.
Infine il dott. PIFTOR prende la parola per pre_
cisare che il Presidente della Corte di Palermo ebbe a segna largii, come particolarmente meritevoli di essere assegnati all'ufficio di cui si discute, i dottori BURGIO, DAIdl/ini, PAJFO, MOTTISI e CHIIUJICIs da porsi tutti e cinque - secondo il Presidente - sullo stesso piano.