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Yoga = samadhi

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Academic year: 2021

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La Ṛgveda Saṃhitā , la "Raccolta degli inni dei Veda" è la prima raccolta di inni religiosi composti in una forma arcaica di sanscrito, facente parte di quel vasto insieme di testi religiosi denominati Veda, fondamento di quel complesso religioso filosofico che è l’Induismo. È impossibile stabilire con certezza la data di compilazione dei Ṛgveda, la cui forma scritta è databile tra il 2000 a.C. e il 1500 a.C.

E’ la raccolta di testi da cui nasce tutta la filosofia

dell’induismo (o meglio degli induismi). Non hanno accenni a pratiche fisiche.

Lo Yoga Sūtra di Patañjali, in devanagari 'aforismi sullo Yoga', è un testo filosofico indiano scritto probabilmente fra il 100 a.C. e il 400 d.C.; testo fondamentale nello Yoga darśana, uno dei sei sistemi ortodossi dell'induismo.

E’ il primo testo a dare allo yoga un sistema che parte da regole morali e arriva all’unione con la coscienza passando per pratiche fisiche, energetiche e di meditazione - Ashtanga yoga

Solo in epoche molto posteriori vengono scritti testi assimilabili alla manualistica che scendono nella pratica fisica a tutti i livelli (Asana, Krya o Satkarma, Pranayama, forme di meditazione)

La Haṭhayoga Pradīpikā è un testo dello Haṭha Yoga ad opera di Svātmārāma, discepolo di Gorakhnāth, databile 1400 circa.

Gheraṇḍa Saṃhitā, dal sanscrito significa "La raccolta di Gheranda", è un testo di Haṭha Yoga ad opera di Gheraṇḍa e del suo discepolo Chandakapali datato tra il 1500 ed il 1600.

Śiva Saṃhitā, dal sanscrito significa "La raccolta di Shiva", è un testo di Hatha Yoga ad opera di un autore sconosciuto del 1700

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Yoga = samadhi

Il sistema filosofico ortodosso induista si sviluppa nei sat darshana le

"sei visioni" o "sei punti di vista" della realtà.

Darshana significa "guardare, osservare" e il termine viene usato per indicare le sei scuole filosofiche ortodosse:

1. mimamsa (visione ritualistica)

2. vedanta (visione speculativo-filosofica) 3. nyaya (visione logica)

4. vaisheshika (visione atomistica)

5. samkhya (enumerazione dei principi dell'universo)

6. yoga (visione sperimentale)

«Lo Yoga classico comincia dove finisce il Sāṃkhya. Patañjali fa sua quasi integralmente la dialettica Sāṃkhya, ma non crede che la

conoscenza metafisica possa, da sola, portare l'uomo alla liberazione suprema.»

1. Da dove nasce come sistema filosofico e come pratica anche fisica

2. Yoga, Hata Yoga, yoga moderno

3. Cosa significa il terminde Yoga (da Yug, giogo)

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Astanga (Yoga) = Patanjali)

L’immagine dell’uomo fra cielo e terra o come albero dalla terra al cielo, con riferimenti al concetto di evoluzione dal materiale allo spirituale, è un riferimento che è anche parte della teoria yogica più consolidata. Il fiore di loto, che ha le radici nella terra, il corpo nell’acqua ed il fiore nel cielo diventa il modello ideale.

Lo yoga crea una struttura pratica e teorica a questa immagine ed il maggiore riferimento testuale è negli yogasutra di patanjali, testo ritenuto dai più la base dello yoga come oggi diffuso in tutte le sue diverse forme esteriori. Questo testo è una raccolta di 196 aforismi (sutra) sullo yoga, scritto da un autore di cui si sa quasi nulla e, come per la maggior parte dei testi tradizionali di difficile datazione ( I sec a.c. - V sec d.c.) che generalmente contiene anche una spiegazione/commentario altrettanto importante data la difficoltà nell’interpretazione di tali aforismi.

Il libro descrive lo yoga come composto da 8 ‘arti’ (astanga = otto arti) di cui i primi cinque definiti ‘Antar Yoga’ ovvero yoga esterno o relativo alla mente conscia (yama, nyama, asana, pranayama, pratyahara) e gli ulti tre dedicati al ‘Bihar Yoga’ o yoga interno (inconscio) relativi al raja yoga o meditazione (Dharana, Dhyana, Samadhi). Se è evidente un percorso nella pratica dai primi cinque arti, ritenuti preparatori, ai secondi tre, è anche evidenziato come sia necessario essere comunque costantemente presenti in tutti gli 8 aspetti. E’ un percorso che non prevede quindi il semplice passaggio da 1 a 8 ma la costante integrazione e presenza in ognuno degli 8 aspetti descritti.

Allo stesso modo il modello dei chakra, qui comunque non presente, non prevede il semplice superamento dei livelli più bassi in un modello di semplice ‘evoluzione’ verso gli aspetti più sottili e spirituali, ma l’armonizzazione - integrazione di tutti i 7 (o più) plessi contemporaneamente.

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