SHALAMBA SARVANGASANA - ’Shoulderstand pose’ in inglese, ‘candela’ in italiano, Dal sanscrito : Shalamba = supportata, Sarva = tutto, anga = membra, asana = posa Inversione fondamentale, definita come ‘la
regina’ o ‘la madre’ delle asana per le sue azioni sul corpo e sulla mente. Agisce profondamente sulle cervicali e sulla tiroide, impone l’attivazione muscolare di quasi tutto il corpo pur non richiedendo particolare forza o flessibilità. Può essere tenuta per molto tempo, è definita posa ‘restorative’.
Se praticata all’inizio della sequenza, come nelle 10 posizioni, l’effetto cercato è quello di portare il sangue in tutto il corpo invertendo la pressione della gravità e quindi rivitalizzandolo. Allo stesso tempo l’azione sulle cervicali stimola il sistema nervoso parasimpatico, il cervello viene rilassato ed irrorato di sangue, la lenta respirazione diaframmatica crea concentrazione: questi tre fattori induco ad una pratica dove l’osservazione si porta all’interno.
Se praticata alla fine della sequenza, come nelle scuole hata del nord dell’India e soprattutto nelle pratiche più dinamiche, la finalità è quella di fare un filtro fra una parte più fisica, attiva e stimolante sul sistema nervoso simpatico, ed una successiva fase di pranayama o di meditazione.
Benefici: Stimolazione della tiroide. Bilanciamento della circolazione sanguigna, linfatica e del liquido cerebro rachidiano. Riequilibrio del sistema respiratorio, digestivo, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Calma la mente, riduce lo stress mentale ed emotivo, migliora il sistema immunitario (boost). Attraverso la stimolazione paratiroidea favorisce la rigenerazione delle ossa. La respirazione diaframmatica migliora l’ossigenazione del corpo e massaggia gli organi addominali. Tonifica le gambe, gli addominali, e gli organi sessuali.
Rimuove sangue e fluidi stagnanti. Migliora la flessibilità del sistema cervicale sia a livello muscolo scheletrico che a livello nervoso. A differenza di Sirsasana (verticale) lavora sulla parte occipitale del cranio e sulla parte alta dei trapezi, decontraendo una zona spesso molto contratta. Rivitalizza occhi, orecchie, tonsille ed il cervello in generale.
Controindicazioni : da evitarsi a persone che soffrono di tiroide, fegato o milza ingrossati, spondiliti cervicali, alta pressione sanguigna e altre problematiche cardiache, problemi ai vasi sanguigni oculari, trombosi. Da evitarsi durante le mestruazioni (primi tre giorni) ed a gravidanza avanzata.
Respiro : inspirare da sdraiati, trattenere il respiro (polmoni pieni) sino alla posizione finale, in cui la respirazione è diaframmatica (cioè addominale ma con cintura sotto- ombelicale contratta - nabi bandha). Si esce trattenendo il respiro (polmoni pieni).
Yoga, Asana , le 10 posizioni
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Vishudda chakra (gola)
Durata: da pochi secondi all’inizio proseguire per il tempo minimo di 3/5 minuti. Deve essere eseguita solo 1 volta nella serie praticata. Per lavori specifici si può tenere ore.
Attenzione: fisicamente alle diverse sensazioni del corpo dovute all’inversione, al controllo dei movimenti, al collo/tiroide ed al respiro. Energeticamente a Vishuddi Chakra.
Sequenza : postura ideale dopo Sarvangasana è Halasana (aratro), seguita da Matsyasana (pesce), ushtrasana (cammello) o supta vajirasana (posizione distesa del diamante).
Controindicazioni : da evitarsi a persone che soffrono di tiroide, fegato o milza ingrossati, spondiliti cervicali, alta pressione sanguigna e altre problematiche cardiache, problemi ai vasi sanguigni oculari, trombosi. Da evitarsi durante le mestruazioni (primi tre giorni o da sensibilità personale) ed a gravidanza avanzata.
L’azione del peso del corpo diventa uno stretching passivo che parte dall’occipite e scende fin sotto le scapole, interessando un sistema muscolare e nervoso complesso. In modo diverso tutte le varianti che vedremo interessano questo sistema. Nell’occipite insistono inoltre le valvole che muove il liquido cerebrale, un massaggio in questo zona è quindi utilissimo, sia esso fatto in modo passivo attraverso la postura oppure in modo attivo da un’altra persona.
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Immagini da Ray Long-Yoganathomy