• Non ci sono risultati.

Uivei deg

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Uivei deg"

Copied!
39
0
0

Testo completo

(1)

DipartimentodiIngegneria

CorsodiLaurea TriennaleinIngegneria dell'Informazione

tesi dilaurea

Modellizzazione e Controllo

del Sistema Me ani o SEA

Relatore: Prof. MariaElena Val her

(2)
(3)

1 Introduzione

1.1 Utilizzonel ampo prati o . . . .

1.2 S opoe Organizzazione della Tesi . . . .

2 Des rizione del Modello Dinami o

2.1 Introduzionealmodello . . . .

2.2 Linearizzazione delModello . . . .

3 Stabilità del Sistema Linearizzato

4 Funzionedi trasferimento

5 Controllore Stabilizzante

6 Soddisfa imentodelle ulteriori spe i he

(4)
(5)

Introduzione

Figura1.1: Rappresentazione del omponenteSEA

1.1 Utilizzo nel ampo prati o

Il omponente SEA(series elasti a tuator)è unattuatore, ioèun omponente

ingradoditrasformareun segnalediinputinmovimento etrovalargospazio di

appli azione nel ampo della roboti a. Un robot he deve operare in qualsiasi

tipo disituazione,ne essita diun'adeguata pre isione e velo ità,masopratutto

diuna urato ontrollo: leforze heagis onotraisuoi omponentiel'ambiente

(6)

Il SEA permette di soddisfare queste spe i he, grazie ad una molla elasti a

messa in serie tra un motore (di solito di tipo elettri o) e il ari o da pilotare,

fa ilitando il ontrollo inretroazione ditutto il sistema. Inoltre omporta altri

bene i, tra ui bassa impedenza, basso attrito e buona larghezza di banda

operativa. Esso usa un elemento edevole per ridurre intenzionalmente la sua

rigidezza, in modo da avere una maggiore tolleranza agli urti intrinse hi. Un

sensore misura la deformazione della molla e grazie ad un anello di ontrollo

l'attuatore è in grado di al olare on pre isione la forza dius ita da appli are

mediante lalegge diHooke (

F = Kx

). Queste aratteristi he sonodesiderabili inmolteappli azioni,tra uirobotbipedi, esos heletriperl'ampli azionedelle

prestazioni umane, bra i roboti iesospensioniattive.

1.2 S opo e Organizzazione della Tesi

Lo s opo di questa tesi è quello di progettare un ontrollore he ries a a

sod-disfare tutti i requisiti di progetto per il SEA, mediante una serie di metodi e

a orgimenti vistinel orso deitreannia ademi i,partendo dallostudio diun

modellomatemati o hedes rive il prin ipale funzionamento dell'attuatore.

La tesi è strutturata omesegue.

Nel apitolo 2 si introdu e il modello del SEA, e se ne ri er a una forma più

agevoleperlostudio.

Nel apitolo 3 siveri a lastabilità delsistemaneisuoi punti diequilibrio.

Nel apitolo 4 si ri er a la funzione di trasferimento del sistema, he servirà

ome basediappoggioperlaprogettazione diun ontrollore relativo.

(7)

soddi-Des rizione del Modello

Dinami o

2.1 Introduzione al modello

Dopo aver vistol'utilizzo in ampo prati o del SEA,possiamo rappresentare il

suofunzionamento, inmodo approssimato, attraverso il seguentes hema:

Figura2.1: Modello delSEA

Si può notare dalla gura he l'attuatore è omposto da un motore il ui

alberoè onnesso attraverso un elemento elasti o (molla torsionale) ad unlink,

doveessoagis everti almente. Ilmodellorisultades rittodalleseguentiequazioni

dierenziali:

I ¨

q = −T ˙q − K(q − θ) − M gl cos (q)

B ¨

θ = −D ˙θ − K(θ − q) + τ

dove

I

rappresental'inerziadellink,

T

il oe ientediattritovis osodellink,

(8)

τ

è la oppia motri e he agis esull'alberodel motore e rappresenta l'ingresso di ontrollo al sistema.

M

,

g

e

l

sono rispettivamente la massa e la lunghezza del link el'a elerazione digravità. Sisuppone di onos ereinognimomento la

misura della deessione

σ = θ − q

.

2.2 Linearizzazione del Modello

Sipuònotare heilmodelloderivatoperilSEAènonlineareenonsiamoquindi

in grado di studiarne la stabilità on il metodo degli autovalori e on quello

dell'equazione diLyapunov. Pertanto sidevedeterminare unarappresentazione

lineareapprossimatadelmodelloattornoaisuoipuntidiequilibrioperappli are

imetodielen atiinpre edenza. Comeprimo passoperlari er adiquestipunti

si porta il modello in forma di stato non lineare, assumendo ome ingresso

τ

e ome vettore di stato quadridimensionale

x(t) = [x

1

, x

2

, x

3

, x

4

]

T

= [q, θ, ˙q, ˙θ]

T

.

Con questeindi azionisi ris rive ilsistema ome:

˙

x

1

= x

3

˙

x

2

= x

4

˙

x

3

= −

T

I

x

3

K

I

(x

1

− x

2

) −

M gl

I

cos (x

1

)

˙

x

4

= −

D

B

x

4

K

B

(x

2

− x

1

) +

B

1

τ.

Dalla denizionedipunto diequilibrio adingresso ostante,



x(0)

= x

e

τ (t) = ¯

τ =

ostante

, ∀ t ≥ 0,

x(t) = x

e

,

∀ t ≥ 0.

si dedu e he un un punto di equilibrio orrisponde ad una soluzione ostante

e quindi la sua derivata è nulla. Pertanto i punti di equilibrio ad ingresso

ostante si trovano studiando le soluzioni dell'equazione algebri a asso iata al

modello di stato, ottenuta imponendo nulle le derivate delle variabili di stato,

ioè

[ ˙

x

1

, ˙

x

2

, ˙

x

3

, ˙

x

4

]

T

= [0, 0, 0, 0]

T

,e assumendo perl'ingresso il valore ostante

desiderato. In tal modo si può notare la notevole sempli azione del sistema,

dal momento he

x

˙

1

= x

3

= 0

e

x

˙

2

= x

4

= 0

. Le rimanenti due equazioni da risolvere sono:

0 = −

K

I

(x

1

− x

2

) −

M gl

I

cos (x

1

)

0 = −

K

B

(x

2

− x

1

) +

B

1

¯

τ .

Dalla se onda equazione si ri ava he

x

¯

2

= ¯

x

1

+

¯

τ

K

, he sostituita nella prima equazione porta a

¯

τ = M gl cos(x

1

).

Questaequazionehainnitesoluzioni

x

¯

1

= arccos (

¯

τ

(9)

assumevaloriin

[0, π]

,prendiamoleduedeterminazioni per

k = 0

eper

k = −1

, intalmodo avremoun valore positivo in

[0, π]

ed unvalorenegativoin

(−π, 0)

. Tali soluzioni, sostituite nella pre edente, portano alla determinazione dei due

punti diequilibrio

x

eq

=



arccos (

τ

¯

M gl

) + kπ, arccos (

¯

τ

M gl

) + kπ +

¯

τ

K

, 0, 0



,

k ∈ {−1, 0}.

(2.1)

Sinoti helapresenzadi

arccos (·)

,il uiargomentonondeveesseremaimaggiore diuno, introdu e un vin olo sull'ingresso perl'esistenza dei punti diequilibrio:

τ | ≤ M gl

. Fin hè questa ondizione è soddisfatta, il sistema presenta i due punti diequilibrio appena ri avati.

Ora si può determinare il sistema linearizzato attorno a ias uno dei punti di

equilibrio,partendo dalseguente sviluppo arrestato aitermini delprim'ordine:

˙

x

i

= f

i

(x) ≃ f

i

(x

eq

) +

∂x

1

f

i

(x

eq

)(x

1

− ¯

x

1

) + . . . +

∂x

4

f

i

(x

eq

)(x

4

− ¯

x

4

)

˙

x

i

rappresenta laderivata di una variabile di stato del sistema, mentre

f

i

rap-presenta lasuaespressionerelativa. Il termine

f

i

(x

eq

)

è nullo perdenizione di punto diequilibrio,sempli andodimoltolaformula. Grazieaquestopossiamo

s rivereilsistemainforma matri iale:

˙

x

1

˙

x

2

˙

x

3

˙

x

4

=

∂f

1

∂x

1

∂f

1

∂x

2

∂f

1

∂x

3

∂f

1

∂x

4

∂f

2

∂x

1

∂f

2

∂x

2

∂f

2

∂x

3

∂f

2

∂x

4

∂f

3

∂x

1

∂f

3

∂x

2

∂f

3

∂x

3

∂f

3

∂x

4

∂f

4

∂x

1

∂f

4

∂x

2

∂f

4

∂x

3

∂f

4

∂x

4

(x=x

eq

)

(x

1

− ¯

x

1

)

(x

2

− ¯

x

2

)

(x

3

− ¯

x

3

)

(x

4

− ¯

x

4

)

+

0

0

0

1

B

(τ − ¯

τ )

Attraverso leseguentisostituzioni

z

i

= x

i

− ¯

x

i

,

u = τ − ¯

τ

ne onsegue

z

˙

i

= ˙

x

i

,e siottiene unsistemalinearizzato deltipo:

˙z = F z + Nu

ovvero, sostituendo leespressioni, sigiungea:

(10)

dove

x

¯

1

vale

arccos (

¯

τ

M gl

)

oppure

arccos (

¯

τ

M gl

) − π

.

Nelseguitoassumeremoladeessione

σ = θ − q

,introdottanell'introduzione del apitolo, ome l'us ita del sistema linearizzato. In forma matri iale

l'equa-zione relativarisulta:

(11)

Stabilità del Sistema

Linearizzato

Lo studio della stabilità i permette divalutare se lo stato del sistema rimane

an orato ad un suo punto di equilibrio, on iò intendendo he l'eetto di

pi oleperturbazioniattorno ad essovieneannullatoper

t

tendente all'innito, e quindi lo stato del sistema ritorna asintoti amente nel punto di equilibrio,

oppure no. Esistono vari metodi per apire il tipo di stabilità di un punto di

equilibrio,diseguitoverràappli atoilmetododiri er aestudiodegliautovalori

delsistemalinearizzato. Questo riterio fornis euna risposta indue asi:

asintoti a stabilità del puntodi equilibrio setuttigliautovalori

della matri e ia obiana

F

,valutata attorno al punto di equili-brio, risultano a parte reale negativa. In questa situazione, lo

statodelsistema onvergeperfettamentealpunto diequilibrio.

instabilità selamatri e

F

haan heunsoloautovaloreapartereale positiva. Lostatodelsistemaasintoti amentedivergedalpunto

diequilibrio.

Nel aso ifosselapresenzadiunoopiùautovaloriaparterealenulla,manessun

autovalore aparte reale positiva,nulla sipotrebbe dire sullastabilitàdelpunto

diequilibrio peril sistemanon lineare.

Diseguitovienepresain onsiderazioneperprima lastabilitàdelsistema

linea-rizzatoattorno alpunto diequilibrio datoin(2.1 ) e orrispondente a

k = 0

. Per sempli arelostudio, vengono introdotti ivalorinumeri i diprogetto per i

variparametriintrodotti inpre edenza. Ivalori sonoiseguenti:

B = 0.0575

Kg m

2

/rad;

D = 2.5185

Kg m

2

/(rad s);

M = 0.15

Kg;

l = 0.5

m;

g = 9.81

m/s

2

;

I = 0.2156

Kgm

2

/rad;

T = 1.2

Kgm

2

/(rad s);

K = 200

Nm/rad;

τ = 0.2

Nm. In parti olare si nota he l'ingresso

τ (t) = ¯

τ = 0.2

soddisfa la ondizione

(12)

sistemaasintoti amente stabile.

Diseguitovieneriportatoilsistemalinearizzatoattornoalprimo punto di

equi-librioin uitutti iparametri,tranne

K

,sonostatisostituiti onilorovalori nu-meri i. Sapendo heilvaloredella prima oordinatadelpuntodiequilibrio

(l'u-ni a he ompare espli itamente nella matri eIa obiana) è

x

¯

1

= arccos (

u

M gl

) =

1.2955

, sitrova:

˙

z

1

˙

z

2

˙

z

3

˙

z

4

=

0

0

1

0

0

0

0

1

3.28 − 4.64K

4.64K

−5.56

0

17.39K

−17.39K

0

−43.8

|

{z

}

F

z

1

z

2

z

3

z

4

+

0

0

0

17.39

|

{z

}

N

u

Perdedurreil omportamentodelsistemasiri er anogliautovaloridellamatri e

F

, ovvero gli zeri del polinomio aratteristi o det

(λI

4

− F ) = 0

, dove

I

4

è la matri e d'identità didimensione

4

:

det

s

0

−1

0

0

s

0

−1

−3.28 + 4.64K

−4.64K

s + 5.56

0

−17.39K

+17.39K

0

s + 43.8

=

= s

4

+ 49.36s

3

+ (240.248 + 22.03K)s

2

+ (−143.684 + 299.92K)s

−57.039K.

Il al oloespli itodeglizeri(informaparametri a)diunpolinomiodiquestotipo

è un'operazione alquanto osti a, tuttavia si può appli are il riterio di Routh:

esso i permette di determinare il numero delle radi i a parte reale positiva di

un generi opolinomio di grado

n

,in modo da trarre una on lusione sullasua stabilità. Siparte dalla ostruzione diunatabella. Essendo

n = 4

equindipari, nellaprima rigavannoi oe ientideiterminidigradoparidelpolinomioin

or-dinedes res ente,nellase ondarigaquellidisparisemprenellostessoordine. Le

righe vengononumerateinordine de res ente, partendo dall'altoverso ilbasso.

Ogni elemento delle righe su essive orrisponde al determinante della matri e

ompostadaivaloridelleduerighe superiori,piúpre isamentelaprima olonna

e la olonnasu essivaaquella dell'elemento da al olare,divisoilprimo

oe- iente( ambiatodisegno)dellarigaimmediatamentesopral'elemento hesista

(13)

reale positiva. Seinve elatabella nongiungea ompimento, sièinpresenza di

radi iimmaginarie oapartereale positiva. Diseguitovieneappli atoil riterio

diRouth alpre edente polinomio aratteristi o:

4

1

240.248 + 22.03K

−57.039K

3

49.36

−143.684 + 299.92K

0

2

243.17 + 15.95K

−57.039K

0

1

4783.72(−0.4617 + K)(15.817 + K)

243.17 + 15.95K

0

0

0

−57.039K

0

0

Viene messa la prima olonna sotto forma di sistema, per trovare i valoridi K

he permettano di avere i oe ienti della prima olonna tutti del medesimo

segno:

1 > 0

49.36 > 0

243.17 + 15.95K

> 0

4783.72(−0.4617 + K)(15.817 + K)

243.17 + 15.95K

> 0

−57.039K

> 0

Sempli ando siottiene:

K > −15.2458

K

∈ (−15.817, −15.2458) ∪ (0.4617, ∞)

K < 0

Sipuò notare he non esiste nessun valore diK he soddis tutte e tre le

dise-quazioni. Ne onsegue he il polinomio aratteristi o non può mai avere radi i

tutte negative e quindiil sistemalinearizzato attorno alpunto diequilibrio

po-sitivo risultaessere instabileperqualunque valoreassunto dalla ostanteK.

Sivuole orastudiare dinuovo la stabilitàdelsistema, mastavolta fo alizzando

l'attenzioneattornoalpuntodiequilibrio(2.1) orrispondentea

k = −1

, las ian-dosemprevariarela ostanteelasti a

K

. Ri al olandoilpuntousandosempregli stessi parametri progettuali, sitrova ilvalore

x

¯

1

= arccos (

u

(14)

nuovopunto lamatri e Ia obiana

F

diventa:

0

0

1

0

0

0

0

1

−3.28 − 4.64K

4.64K

−5.56

0

17.39K

−17.39K

0

−43.8

|

{z

}

F

Il suopolinomio aratteristi oè:

det

(λI

4

− F ) = s

4

+ 49.36s

3

+ (246.81 + 22.03K)s

2

+ (143.66 + 299.92K)s + 57.04K

Appli ando il riterio diRouth an he inquesto asosi trova:

4

1

246.81 + 22.03K

+57.04K

3

49.36

+143.66 + 299.92K

0

2

243.9 + 15.95K

+57.04K

0

1

4783.72(0.5+K)(14.68+K)

243.9+15.95K

0

0

0

+57.04K

0

0

da uideriva ilsistema:

1 > 0

49.36 > 0

243.9 + 15.95K

> 0

4783.72(0.5+K)(14.68+K)

243.9+15.95K

> 0

57.04K

> 0

Sempli ando si ottiene:

K > −15.29

K

∈ (−15.29, −14.68) ∪ (−0.5, ∞)

K > 0

(15)

può onsiderare ilparametro diprogetto

K = 200

valido perentrambe le on-gurazionidelsistemalinearizzato,siaperquella on puntodiequilibrionegativo

he perquella positivo,essendo quest'ultimo instabile per qualsiasi valore della

onstanteelasti a. Proprioperquestomotivo,lostudiosu essivosi on entrerà

sulsistemalinearizzato instabile, er andouna soluzione perrisolvereil

proble-ma. Prima diproseguire,sivuolevalutare ilnumero diautovalori instabilidella

matri e ia obiana del punto di equilibrio instabile per

K = 200

, guardando il ambio disegni nella prima olonna della tabelladi Routh. La olonna risulta:

4

1

3

49.36

2

3433.2

1

60004

0 −11419

(16)
(17)

Funzione di trasferimento

Sebbene sisia onstatato he, onivalori diprogetto dati, l'equilibrio del

siste-ma linearizzato attorno al punto di equilibrio s elto risulti instabile, si può lo

stesso er are di stabilizzarlo mediante un ontrollore stabilizzante. Per prima

osa,bisognari avarelafunzioneditrasferimento: essaèunafunzionerazionale

a oe ienti realidivariabile omplessa he des rive ompletamente il

ompor-tamento delsistema,mettendone inrelazione l'ingressoe l'us ita.

Sipuò ri avaremediantelaseguente formula:

G(s) = H(sI − F )

−1

N

.

Il al olodella matri e inversa

(sI − F )

−1

=

adj

(sI − F )

det

(sI − F )

di dimensione

4 × 4

risulta un'operazione di oltosa da eseguire. Tuttavia si può trovare solo le omponenti signi ative he ontribuis ono alla funzione di

trasferimento, inbase alla formadi

H

ed

N

. Detto iò, si sviluppa il al olo di

G(s)

:



1 −1 0 0



+

det

(A

1,1

) −

det

(A

2,1

) +

det

(A

3,1

) −

det

(A

4,1

)

det

(A

1,2

) +

det

(A

2,2

) −

det

(A

3,2

) +

det

(A

4,2

)

+

det

(A

1,3

) −

det

(A

2,3

) +

det

(A

3,3

) −

det

(A

4,3

)

det

(A

1,4

) +

det

(A

2,4

) −

det

(A

3,4

) +

det

(A

4,4

)

0

0

0

17.39

det

(sI − F )

dove

A

i,j

rappresenta il determinante della sottomatri e di

F

ottenuta elimi-nando la riga

i

e olonna

j

. Risolvendo il prodotto tra matri i al numeratore risulta:

(18)

Intal asobasta solo al olareitredeterminanti. Sostituendo a

K

ilvalore

200

lamatri e

F

risulta:

s

0

−1

0

0

s

0

−1

924.72

−928

s + 5.56

0

−3478 +3478

0

s + 43.8

e il primo determinante èdatodalla sottomatri e:

det

(A

4,1

) =

det

0

−1

0

s

0

−1

−928 s + 5.56

0

= −928

mentreil se ondoè: det

(A

4,2

) =

det

s

−1

0

0

0

−1

924.72 s + 5.56

0

= s

2

+ 5.56s + 924.72

e on una seriedisempli i al oli sipossonotrovare lesueradi i:

s

1

= 0.538,

s

2

= −6.097

. Il polinomio aratteristi o risulta:

det(sI − F ) = s

4

+ 49.36s

3

+ 4646.248s

2

+ 59840.316s − 11407.8

e lesueradi i sono:

s

1

= −17.449 + 61.966i, s

2

= −17.449 − 61.966i, s

3

= −14.65, s

4

= 0.188

. Si onos e tutto quello he serve pers riverelafunzione ditrasferimento:

G(s) =

−17.39(s + 6.097)(s − 0.538)

(s + 17.449 − 61.966i)(s + 17.449 + 61.966i)(s + 14.65)(s − 0.188)

=

=

−17.39(s + 6.097)(s − 0.538)

(s

2

+ 34.898s + 4144.253)(s + 14.65)(s − 0.188)

he presenta un poloa parte reale positiva

(+0.188)

, il he omporta, ome già dettoinpre edenza, heilsistemanonsiaBIBOstabile. Diseguitovieneinserita

larisposta algradino assegnato

u(t) = δ

(19)

0

50

100

150

200

250

300

350

−2

0

2

4

6

8

10

12

14

x 10

25

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

Figura4.1: Rispostaal Gradino

u(t) = δ

(20)
(21)

Controllore Stabilizzante

Per risolvere il problema della stabilità di

G(s)

, ome primo passo si pro ede onilprogettodiunprimo ontrollore

C

1

(s)

onl'obiettivodirendereilsistema retroazionatoBIBOstabile.

La retroazione di un sistema, o ontrollo ad anello hiuso, è di fondamentale

importanza per un sistema dinami o: essa permette di tenere onto dei valori

dellavariabileinus ita, hevengonoriportatiiningressoal ontrollore heagis e

modi andol'ingressodelsistema. Laretroazione puòesseresiaditipopositivo

heditiponegativo,einquesto asovieneusataquest'ultima,per hèpermetteai

risultatidelsistemadi orreggereledeviazionidelsistemastessostabilizzandolo.

Il nuovo sistemainretroazione avrà laseguentefunzioneditrasferimento:

W

1

(s) =

C

1

(s)G(s)

1 + C

1

(s)G(s)

mentre peril ontrollore assumiamolastruttura:

C

1

(s) = k ·

(s + z

1

) . . . (s + z

m

)

(s + p

1

) . . . (s + p

n

)

dove

k

rappresenta ilsuoguadagno diEvans. Dalleequivalenzeappenatrovate, sipuò dedurre he,a menodi an ellazioni, ilsistemaretroazionatodifunzione

ditrasferimento

W

1

(s)

ha unnumero dipolipari algradodi:

d(s) =

den

(C

1

)

den

(G) + k ·

num

(C

1

)

num

(G)

dove num

(·)

e den

(·)

sono rispettivamente il numeratore e denominatore del-la funzione tra parentesi. Conseguentemente,

W

1

avrà nel denominatore un parametro in ognito, ilguadagno del ontrollore

k

. Quindi impostando a pia i-mento ipolie gli zeri del ontrollore,si potrà trovareunvalore (o unintervallo

(22)

appli atoilLuogodelleradi i, hepermetteunostudiodelsistemaretroazionato

inbaseallaformadel ontrollore: inquesto asovengono onsiderati ontrollori

on due strutture. Prima un ontrollore di tipo puramenteproporzionale e poi

uno proprio, avente uno zeroe unpolo(

n = m = 1

).

Il Luogo delle radi i è il luogogeometri o deipoli della funzione omplessa

W

1

des ritto su un piano di Gauss al variare del parametro (reale)

k

. Di norma si assume he numeratore e denominatore della funzione di trasferimento siano

polinomi moni i ein tal aso siparla diluogo delle radi i positivo per ilLuogo

orrispondente a valori positivi del parametro

k

e di luogo negativo per quello orrispondente a valori negativi di

k

. Nel aso spe i o la rappresentazione a nostradisposizioneperlafunzione

G(s)

hadenominatoremoni omanumeratore nonmoni oe on oe iente onduttorenegativo. Di onseguenza,lostudiodei

poli di

W

1

(s) = kG(s)/[1 + kG(s)]

al variare di

k

tra i numeri reali positivi orrisponde (a menodiuna ritaratura)alluogonegativoasso iato allafamiglia

di poli e zeri della

G(s)

. Analogo dis orso vale perogni s elta di

C

1

(s)

on la struttura pre edentemente indi ata.

Il Luogo risulta omposto da rami: essi rappresentano i punti del luogo e

de-s rivononelpianouna urva ontinuaaventeunasuadirezionespe i a. Partono

sempredaunasorgente(unpolodi

G

,rappresentato onuna ro enelgra o)e possonoterminareoinunpuntoterminale(unozerodi

G

,rappresentato onun er hionelgra o),oppureinunozeroall'innito, dettoan hepuntoasintoti o.

In parti olare l'ultimo aso si veri a se la funzione in questione presenta più

poli hezeri. Piùpre isamente,unramorappresenta unaradi edi

d(s) + kn(s)

, la quale varia on ontinuità alvariare delparametro reale

k

: intal modo, per un dato valore di

k

, si possono determinare i valori relativi delle varie radi i, ompresa la posizione dei loro punti nel Luogo. Intuitivamente si apis e he

punti appartenenti alluogo e ollo ati vi ino aipoli orrispondono a valori del

parametro

k

prossimia zero, mentrepuntidelluogo ollo ati vi inoagli zeri(o al punto improprio) orrispondono a valori di

k

molto elevati. In denitiva, la BIBOstabilità delsistemaretroazionatosiottiene in orrispondenzaa

quell'in-tervallodivaloridi

k

periqualitutti ipuntidelLuogositrovano nelsemipiano negativo,asse immaginario es luso.

Prima di inziare il progetto del ontrollore, bisogna notare he la funzione

C

1

deve esserepropria o strettamentepropria, ioè il numero

m

dizeri deve essere nonsuperiorealnumero

n

dipoli. inquestomodoilnumerodiradi isi onserva, e oin idono sempre on ilnumerodisorgentidel Luogo.

(23)

−20

−15

−10

−5

0

5

10

15

20

−60

−40

−20

0

20

40

60

Root Locus

Real Axis (seconds

−1

)

Imaginary Axis (seconds

−1

)

Figura5.1: Luogo delle radi idi

G(s)

(

C

1

(s) = k

)

−10

−5

0

5

10

15

−8

−6

−4

−2

0

2

4

6

8

10

Root Locus

Real Axis (seconds

−1

)

Imaginary Axis (seconds

−1

)

Figura 5.2: Ingrandimento del Luogo delle radi idi

G(s)

(

C

1

(s) = k

)

(24)

punto del semiasse reale positivo, hiamato punto doppio. Questi due rami

godonodisimmetria oniugata rispettoall'assereale. Pervaloridi

k

piùgrandi, uno deiduerami terminainunozeropositivo(+0.538,ramo blu)mentrel'altro

tendea

(ramoverde). Sempresull'assereale,sinota unramo hepartedaun polonegativo(-14.65)evaa

−∞

(ramorosso),edunramo hepartedaunpolo positivo (+0.188) e si dirige verso uno zero negativo (-6.097) ( ramo eleste).

Per veri are l'intervallo di valori di

k > 0

per ui si ha stabilità BIBO del sistema retroazionato, è ne essariodeterminare i valori di

k

he orrispondono alle intersezioni trai rami delLuogo e l'asse immaginario: trovando il valoredi

k

orrispondentea ias unodiquestipuntiesapendo il omportamento deivari rami, si ries e a determinare l'intervallo di stabilità. In questo aso, sebbene i

rami he attraversano l'asse immaginario siano tre, ivalori di

k

da onsiderare sono solo due, essendo i due punti di attraversamento omplessi oniugati he

orrispondonoalmedesimo valoredi

k

,perviadella simmetriatrailramoverde e blu. Sipossono onsiderarealloraiduevalori

k

1

e

k

2

,doveil primoè ilvalore di

k

nel punto diattraversamento da parte del ramo eleste, mentre il se ondo è quello peril ramo blu. Il ramo blu, ome vistoin pre edenza, è orientato dal

semipiano negativo al positivo, mentre per quello eleste è orientato in verso

opposto. Quindisi può on ludere he esistono valori di

k

in orrispondenza a ui il sistemaretroazionato è BIBO stabile se e solo se

k

1

< k

2

e in tal aso il sistemaèBIBOstabileper

k

1

< k < k

2

. Nonresta hetrovareivaloriperquesti due parametri. Perdeterminare

k

1

e

k

2

,si riprendel'equazione delLuogo delle radi idelsistemaretroazionato

d(s) =

den

(C

1

)

den

(G)+k·

num

(C

1

)

num

(G)

,ela si eguagliaazero, ponendo

s = iω

,essendo lapartereale di

s

nulla,visto he si er ano radi i he appartengono all'asse immaginario. In denitiva l'equazione

da studiareè laseguente:

d(iω) =

den

(G) + k

num

(G) = 0

he siris rive ome:

(iω + 14.65)(iω − 0.188)((iω)

2

+ 34.898iω + 4144.253)

−17.39k(iω + 6.097)(iω − 0.538) = 0.

Sempli andola siottiene:

ω

4

+ (17.39k − 4646.194)ω

2

− 11414.1 + 57.04

+i(−49.36ω

3

+ (59838.07 − 96.67k)ω) = 0.

Separando la parte reale e quella immaginaria si ottiene un sistema in due

equazioni e due in ognite:



ω

4

+ (17.39k − 4646.194)ω

2

− 11414.1 + 57.04 = 0

(25)

ilquale ha leseguentisoluzioni:

(ω = 0, k = 200.1)

,

(ω = ±27.86, k = 222.42)

,

(ω = 1.97i, k = 620.984)

. Tuttavia lesoluzioni valide sonoquelle he hanno

k > 0

e

ω ∈ ℜ

,quindi l'ultima soluzione può esseres artata. Notando ilvalore di

ω

, si può onstatare he il valore di

k

1

è rappresentato da

200.1

, mentre il valoredi

k

2

da

222.42

e iòportaadavereunintervallodistabilitàperilsistema retroazionatopari a

200, 1 < k < 222.42

.

Tuttavia essorisultamoltopi olo,epertantopuòrenderepiùdi oltosiipassi

su essivi di progetto, permettendo una s arsa libertà di s elta nel guadagno.

Avendo ompletalibertànellas eltadel ontrollore

C

1

(s)

,sipuò er aredi pro-gettarne uno ingradodiaumentare l'intervallo distabilità.

Comeprimo passo,si potrebbe er are dieliminare il per orsopositivo deidue

poli omplessi oniugati,efareinmodo heilororamiesistanosolonel

semipia-nonegativo. Inserendounpolonegativonelramo eleste,esattamentetralasua

sorgenteeilsuoterminale,siassisteadunamodi anettadelluogodelleradi i:

il ambiamento piùvistososiha perirami deiduepoli omplessi oniugati, he

oraesistono solonelsemipiano negativo,favorendo osìunintervallodistabilità

più ampio. Tuttavia esistono an ora rami deniti nel semipiano positivo: uno

ollegailpoloappenainserito onlozeroinstabile(+0.538)delpre edenteramo

blumedianteunpuntodoppionegativo,formatosiassiemeall'altroramopositivo

heha omesorgenteilpoloinstabile(+0.188). Questose ondoramoraggiunge

ilsuddetto punto doppioesu essivamenteritornanelsemipiano positivoverso

uno zeroimproprio.

Si s eglie quindi ome valore del polo del ontrollore

p

1

= −5

, se ondo le on-siderazioni fatte. Volendo rendere il ontrollore una funzione propria andiamo

adinserire an he unozero, er ando unpunto he non ompromettail risultato

appena ottenuto. Perfare iò, basterà impostare uno zero negativo più grande

in modulo della sorgente della ramo rosso (-14.65), in modo da attirare i due

(26)

−40

−30

−20

−10

0

10

−60

−40

−20

0

20

40

60

Root Locus

Real Axis (seconds

−1

)

Imaginary Axis (seconds

−1

)

Figura5.3: Luogo delle radi idi

C

1

G(s)(C

1

= k

(s+20)

(s+5)

)

−6

−4

−2

0

2

4

−5

−4

−3

−2

−1

0

1

2

3

4

Root Locus

Real Axis (seconds

−1

)

Imaginary Axis (seconds

−1

)

Figura5.4: Ingrandimento delLuogo delle radi idi

C

1

G(s)(C

1

= k

(s+20)

(s+5)

)

(27)

si può notare he l'intervallo di stabilità orrisponde ai valori di

k

per ui sia i punti del ramo viola he quelli del ramo eleste appartengono al semipiano

reale negativo. An he inquesto aso, i sono trepunti diattraversamento, ma

ne vengono onsiderati solo due, pervia della simmetria oniugata tra il ramo

viola e quello eleste. Quindi si possono tenere in onsiderazione solo i due

punti di attraversamento del ramo viola, uno all'origine e uno omplesso, ai

quali orrisponde ilvalore

k

1

e

k

2

rispettivamente, ri ordando hedeve risultare

k

1

< k

2

e hel'intervallo distabilitàvienedenito ome

k

1

< k < k

2

. In questo asol'equazione delLuogo delle radi irisulta:

(iω + 5)(iω + 14.65)(iω − 0.188)((iω)

2

+ 34.898iω + 4144.253)

−17.39k(iω + 20)(iω + 6.097)(iω − 0.538) = 0

hesempli ata diventa:

54.36ω

4

+ (444.47k − 83069.04)ω

2

+ 1140.8k − 57070.5

+i(ω

5

+ (17.39k − 4892.994)ω

3

+ (287776.25 − 1876.36k)ω) = 0

Risolvendoil sistemadelle equazioni relativealla partereale e aquella

immagi-naria, ome fatto inpre edenza, si ottengono le seguenti soluzioni:

(ω = 0, k =

50.03)

,

(ω = ±2.47, k = 145.75)

,

(ω = ±7.79i, k = 200.69)

,

(ω = ±34.6i, k =

333.96)

, delle qualisolole primeduesonovalide. Stavolta siottienel'intervallo distabilità

50.03 < k < 145.75

.

Si può notare he questo intervallo è molto più grande del pre edente, quindi,

ome detto inpre edenza, modi are il ontrollore in modo saggio permette di

avereuna essibilitàmaggiore. Il ontrollore alloraassumelaseguente forma:

C

1

= k

(

20

s

+ 1)

(

s

5

+ 1)

on il valore di

k

s elto in modo tale da garantire non solo la stabilità BIBO ma an he un buon transitorio per la risposta al gradino. Di seguito vengono

riportate varie risposte algradino per il sistemaretroazionato

W

1

al variare di

(28)

0

5

10

15

20

25

30

−2

−1

0

1

2

3

4

5

6

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

k=60

k=75

k=90

Figura 5.5: RispostaalGradino

u(t) = δ

−1

(t)

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

−4

−3

−2

−1

0

1

2

3

4

5

k=105

k=120

k=135

Figura 5.6: RispostaalGradino

u(t) = δ

−1

(t)

(29)

res ente delle os illazioni, prima he esso si stabilizzi. Inoltre all'inizio si può

notare he la risposta al gradino assume valori negativi, per poi res ere no a

portarsi ad un valore positivo a regime. Questo pi o negativo è hiamato

un-dershoot ed è ausato dallo zero instabile della funzione di trasferimento

G(s)

, he siriportain

W

1

. Talezero purtroppo nonsi può eliminare dalsistema, ma sipuò ontenereisuoieventuali danni. Infattiifenomenios illatori,siapositivi

henegativisonodaevitareper hèsetroppoelevatipotrebberodanneggiare

si- amente leparti delsistemastesso. Tuttavia avereunsistema he ha deitempi

disalita lunghi è ontroprodu ente perl'e ienza del sistemastesso. Quindi si

può dedurre he un valore di ompromesso per il guadagno si ha per

k = 90

. Appli ando la formula della retroazione vista in pre edenza si ottiene lanuova

funzione ditrasferimento delsistemaretroazionato:

W

1

(s) =

−1565s

3

− 40000s

2

− −168900s + 102700

s

5

+ 54.36s

4

+ 3328s

3

+ 43070s

2

+ 118900s + 45610

=

=

(s + 20)(s + 6.097)(s − 0.538)

(s + 19.479 − 48.005i)(s + 19.479 + 48.005i)(s + 11.786)(s + 3.159)(s + 0.456)

=

=

(s + 20)(s + 6.097)(s − 0.538)

(s

2

+ 38.96s + 2684)(s + 11.786)(s + 3.159)(s + 0.456)

Inquesto aso lariposta algradino

u(t) = δ

−1

(t)

risulta:

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

−1.5

−1

−0.5

0

0.5

1

1.5

2

2.5

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

Figura5.7: Rispostaal Gradino

u(t) = δ

(30)

Siè raggiunto unbuon risultatograzie alla proprietàdella retroazione e al

on-trollore, he hanno permessoalsistemadirisultareBIBOstabile. Tuttavia una

risposta algradinolimitata nonbasta peravereunsistemaadatto per

determi-nate esigenze: essa deve an he rispettare le eventuali spe i he di progetto su

tempidiassestamentoe ampiezzadelleos illazioni. In aso ontrario, bisognerà

(31)

Soddisfa imento delle ulteriori

spe i he

L'obiettivo di ontrollo proposto è quello di far sì he il SEA, partendo da

de-essione nulla, si porti a regime on errore nullo ad un valore

σ = ¯

σ

, dove

¯

σ

è un valore arbitrario, raggiungendolo in un tempo di assestamento al

5%

non superiorea

20

se ondi e onun valore dimassimasovraelongazioneparial

20%

. La risposta algradino del sistemaretroazionato della funzione ditrasferimento

W

1

, soddisfa sia la spe i a della sovraelongazione he quella del tempo di as-sestamento, mal'errore a regimenon è nullo: questoper hè ilsistemaè ditipo

0,quindinonsarà maiingradodiportarsi aregime on ungradino iningresso.

Per rimediare a tale errore bisogna portare il sistema ad un tipo 1 e per fare

iò bisogna moltipli arlo per un integratore, ioè una funzione avente un polo

nell'origine, retroazionando l'intero sistema. In tal modo ora l'errore a gradino

vienesistemato, tuttavia larisposta agradino ambia drasti amente:

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

−1000

−800

−600

−400

−200

0

200

400

600

800

1000

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

Figura6.1: RispostaalGradino

u(t) = δ

(32)

essa rende hiaramente il sistema instabile, quindi il solo integratore non

basta. Tuttavia le ose si possono sistemare progettando un nuovo ontrollore

C

2

retroazionato alla funzione di trasferimento

W

1

, he ingloba al suo interno l'integratoredes rittoinpre edenza. Seiltuttovieneprogettatoinmodosaggio,

il sistema omplessivo, oltre a risultare BIBOstabile, soddisferà tutte le

spe i- he di progetto des ritte inpre edenza. Di seguito viene riportato lo s hema

omplessivodelsistema:

Figura 6.2: S hema omplessivo delsistema

Unabuona stradadaintraprendereèquelladisfruttareigra idiBodeassieme

alla relazione heinter orre trasovraelongazione

S

,tempodiassestamento

T

a

e margine difase

M

φ

,pulsazione diattraversamento

ω

T

. Ci sonovarie formule a riguardo, vengonousatequelle he approssimanoil sistemaad anello hiuso on

un modello a duepolidominanti:

S = e



πξ

1−ξ2



ω

T

=

3

ξT

a

M

φ

= 100ξ

(33)

ξ = 0.46 ⇒

 M

φ

≈ 45

ω

T

≈ 0.33

rad/s

I valori appena trovati indi ano le aratteristi he frequenziali alle quali il

dia-grammadiBodedella funzione

W

1

deveadeguarsipersoddisfaretuttele spe i- he di progetto. In parti olare a livello frequenziale bisogna soddisfare le

seguenti ondizioni:

 ω

1

≈ ω

T

M

1

≥ M

φ

dove

ω

1

,

M

1

sono rispettivamente la pulsazione di taglio e il margine di fase della funzione

W

1

. Non resta he introdurre il diagramma di Bode di

W

1

per onfrontare ivalori appena trovati:

10

−2

10

−1

10

0

10

1

10

2

10

3

0

45

90

135

180

225

270

315

360

Phase (deg)

Bode Diagram

Frequency (rad/s)

−60

−50

−40

−30

−20

−10

0

10

System: Wuno

Frequency (rad/s): 9.08

Magnitude (dB): 0.0277

Magnitude (dB)

(34)

Daigra ipossiamoavereun'ideaapprosimatariguardoallapulsazioneditaglio:

essa risulta all'in ira uguale a

9.1

rad/s, un valore molto diverso da quello di progetto (

0.33

rad/s). Per risolvere questo problema bisogna progettare una rete ritardatri e, la quale è in grado di abbassare il modulo del diagramma di

Bode,in modo da avere una pulsazione ditaglio minore di quella attuale. Tra

le varie reti ritardatri i, si fa riferimento al ontrollore di tipo PI, essendo una

delle soluzioni di ontrollo più sempli i. Il Proporzionale Integratore è un aso

parti olare del ontrollore PID,e ometale ha unasuastruttura denita:

C

2

(s) =

k

i

s

(1 + s(α))

dove

k

i

è il guadagno del ontrollore e

−1/α

il valore dello zero. Da notare he ilPI, ome sievin edal suonome,in lude unintegratore, risolvendo osì il

problema dell'errore a gradino per

W

1

. Per assegnaredei valori orretti ai suoi parametri, si può attuarre la seguente strategia, partendo dalla denizione di

pulsazione ditaglio:

|

Fdt

(iω

a

)| = 1

dove Fdt è una generi a funzione di trasferimento, e

ω

a

la sua pulsazione di taglio relativa. Se si onsiderasse ora la seguente sostituzione Fdt

= C

2

∗ W

1

e

ω

a

= ω

T

= 0.33

rad/s, i si porta nelle ondizioni di progetto prestabilite, ottenendo un'equazione onin ognite

k

i

e

α

:

k

i

(1 + (0.33i)α)

0.33i

−1565.1(0.33i + 20)(0.33i + 6.097)(0.33i − 0.538)

((0.33i)

2

+ 38.96(0.33i) + 2684)(0.33i + 11.786)(0.33i + 3.159)(0.33i + 0.456)

= 1

dopo unaserie dipassaggi siottienelaseguente:

k

i

(1 + (0.33i)α)

0.33i

(0.6873 − 2.0178i)

= 1

laquale può esseresempli ata ulteriolmente:

|(−6.1144 + 0.6873α) + i(−2.0828 − 2.0178α)| =

1

k

i

risolvendo il modulo:

4.544α

2

+ 0.0004934α + 41.72 =

1

k

2

i

egrazieall'usodiun al olatore,sipuòtrovareunasoluzioneottimaledi

(35)

trodotto oraildiagramma diBode della funzione

C

2

∗ W

1

:

Bode Diagram

Frequency (rad/s)

−80

−60

−40

−20

0

20

40

System: untitled1

Frequency (rad/s): 0.33

Magnitude (dB): 0.0745

Magnitude (dB)

10

−2

10

−1

10

0

10

1

10

2

10

3

0

45

90

135

180

225

270

Phase (deg)

Figura6.4: DiagrammadiBode di

C

2

∗ W

1

In questo asosi può notare he la pulsazione di taglioè all'in ir a

0.33

rad/s, mentreil suomarginedifaseè all'in ir a

225

− 180

= 45

(36)

lafunzione omplessivadel sistemaretroazionato

W

2

:

W

2

(s) =

C

2

W

1

1 + C

2

W

1

=

=

−328s

4

− 8602s

3

− 40980s

2

− 2076s + 14340

s

6

+ 54.36s

5

+ 3000s

4

+ 34460s

3

+ 77920s

2

+ 43530s + 14340

=

=

−328(s + 20)(s + 6.097)(s − 0.538)(s + 0.666)

(s

2

+ 40.61s + 2409)(s + 10.982)(s + 2.152)(s

2

+ 0.62s + 0.252)

e lasuarispostaalgradino relativa:

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

−0.6

−0.4

−0.2

0

0.2

0.4

0.6

0.8

1

1.2

Step Response

Time (seconds)

Amplitude

Figura6.5: RispostaalGradino

u(t) = δ

−1

(t)

di

W

2

dal quale si possono ri avarele seguenti aratteristi he: tipo

1

(ovvero errore a regime al gradino nullo), sovraelongazione massima del

15.6%

, tempo di asse-stamento al

5%

pari a ir a

11.6

se ondi, tutti valori he soddisfano in modo e iente lespe i he diprogetto. Sebbene il fenomenodell'undershoot non sia

(37)

[1℄ M. Bisia o and M. Val her, Controlli Automati i. Padova  Ita: Libreria

Progetto, 2008.

[2℄ M. Bisia o and M. Val her, Lezioni di Controlli Automati i. PADOVA 

ITA:EdizioniLibreria Progetto, 2002.

[3℄ M. Bisia o and S.Braghetto, Teoria dei Sistemi Dinami i. BOLOGNA 

(38)
(39)

1.1 Rappresentazione del omponenteSEA . . . .

2.1 Modello delSEA . . . .

4.1 Risposta alGradino

u(t) = δ

−1

(t)

. . . . 5.1 Luogo delle radi idi

G(s)

(

C

1

(s) = k

) . . . . 5.2 Ingrandimento delLuogo delle radi i di

G(s)

(

C

1

(s) = k

). . . . . 5.3 Luogo delle radi idi

C

1

G(s)(C

1

= k

(s+20)

(s+5)

)

. . . . 5.4 Ingrandimento delLuogo delle radi i di

C

1

G(s)(C

1

= k

(s+20)

(s+5)

)

. . 5.5 Risposta alGradino

u(t) = δ

−1

(t)

. . . . 5.6 Risposta alGradino

u(t) = δ

−1

(t)

. . . . 5.7 Risposta alGradino

u(t) = δ

−1

(t)

. . . . 6.1 Risposta alGradino

u(t) = δ

−1

(t)

di

W

1

/s

retroazionato . . . . . 6.2 S hema omplessivo delsistema . . . .

6.3 DiagrammadiBode di

W

1

. . . . 6.4 DiagrammadiBode di

C

2

∗ W

1

. . . . 6.5 Risposta alGradino

u(t) = δ

Riferimenti

Documenti correlati

E’ necessario evidenziare che fino a giugno 2006 venivano considerati nel civile in aggiunta al 50% i 2/3 del numero dei magistrati di appello applicati all’Ufficio del Massimario

VENDITA,PERMUTA,RIPORTO CONTRATTI: TUTTI GLI ALTRI TIPI CONTRATTI E OBBLIGAZIONI IN GENERE DIRITTI REALI ESPROPRIAZIONE E ISTITUTI AFFINI FALLIMENTO E ISTITUTI AFFINI FAMIGLIA

VENDITA,PERMUTA,RIPORTO CONTRATTI: TUTTI GLI ALTRI TIPI CONTRATTI E OBBLIGAZIONI IN GENERE DIRITTI REALI ESPROPRIAZIONE E ISTITUTI AFFINI FALLIMENTO E ISTITUTI AFFINI FAMIGLIA

masse due forze opposte, he le farebbero deviare dalle geodeti he. Esistono per o an he geodeti he non \ omoventi,&#34; in ui la distanza tra

The mAgeing programme will initially focus on older people in the period of declining capacity (Figure 1), with messages tar- geting the maintenance of functional ability and

Z IYADEH , MD • Renal-Electrolyte and Hypertension Division, Department of Medicine and the Penn Center for the Molecular Studies of Kidney Diseases, University of Pennsylvania

I candidati sono invitati ad inviare la propria e-mail e il contatto skype al Presidente della Commissione Dr.ssa Clementina Sansone: clementina.sansone@szn.it.. Nel caso di

Mentre il volume di un solido di rotazione si ottiene come somma algebrica (cioè somma o differenza) di altri solidi di volume noto, la superficie del solido stesso si ottiene