EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Definizione 1: si definisce equazione differenziale ordinaria (ordinary differential equation) una equazione funzionale che abbia come incognita una funzione y=ƒƒƒ(x) della variabile reale ‘x’ e ƒ che stabilisca un legame fra ‘x’ e ‘y’ e almeno una delle sue derivate.
Definizione 2: si definisce ordine di una equazione differenziale il massimo ordine delle derivate che compaiono in essa. Un’equazione differenziale di ORDINE ‘n’ si indica nella seguente forma:
F(x, y, y’, y”, … , y
(n)) = 0
Esempio:
3 y ' − 2 y + 3 x − 4 = 0
equazione differenziale ordinaria del 1° ordine0 2 5 ''
2 y + y + =
equazione differenziale ordinaria del 2° ordineEsistono diversi metodi che consentono di determinare le funzioni
y = y(x)
che insieme alle loro derivate soddisfino l’equazione differenziale.Definizione 3: si definisce SOLUZIONE o INTEGRALE di una equazione differenziale OGNI funzione
y = y(x)
, definita in un intervallo D di R e derivabile in D con sue derivate successive fino a quella di ordine ‘n’, tale che in D sia verificato che:F[x, y(x), y’(x), y”(x), … , y
(n)(x)] = 0
Il grafico di
y = y(x)
si dice CURVA INTEGRALE.È bene osservare che in generale la soluzione di una equazione differenziale NON È UNICA.
Esercizio EQ1: Stabilire se la funzione
y = 2 x
2+ 5x
è soluzione dell’equazione differenzialey’ = 4x + 5
La funzione
y = 2 x
2+ 5x
è definita su tutto R, ivi differenziabile e la sua derivata èy’ = 4x + 5
Sostituendo nell’equazione differenziale ordinaria assegnata si ottiene:
5 4 5 4 5
4 ) 5 2
( 5
4
' = + ⇒ x
2+ x = x + ⇒ x + = x + dx
x d y
Poiché si ottiene una identità è stabilito che
y = 2 x
2+ 5x
è soluzione dell’equazione differenzialey’ = 4x + 5
Esercizio EQ2: Verificare che la funzione
y = 2·e
−−x−− è la soluzione dell’equazione differenziale ordinariay’”−−−− y’ = 0
.La funzione
y = 2·e
−−−−x è definita su tutto R e ivi derivabile insieme alle sue derivate successive che assumono la forma seguente:x x
dx e e d dx
x
y dy
−−
−
=
=
= ( ) ( 2 ) 2
'
⇒ x xx
e dx e
e d dx
x
y dy
− −−
=
−
−
− =
=
= ' ( ) ( 2 ) 2 ( 1 ) 2
"
x x
dx e e d dx
x
y dy
−−
−
=
=
= " ( ) ( 2 ) 2
"
'
Sostituendo le sole derivate di interesse nell’equazione differenziale ordinaria assegnata si ottiene:
x x
x x
x
x
e e e e e
e y
y ' " − ' = 0 ⇒ − 2
−− ( − 2
−) = 0 ⇒ − 2
−+ 2
−= 0 ⇒ 2
−= 2
−Poiché si ottiene una identità si conclude verificando che la funzione
y(x) = 2 e
-x è soluzione della equazione differenziale ordinariay’” − − − − y’ = 0
.Esercizio EQ3: Stabilire se la funzione
y = k e
x è soluzione dell’equazione differenzialey’ = y
. La funzioney = k e
x è definita su tutto R, ivi derivabile, e la sua derivata prima èy’ = k e
x. Sostituendo nell’equazione differenziale ordinaria assegnata, si ottiene:x x x
x
ke ke ke
dx ke y d
y ' = ⇒ ( ) = ⇒ =
relazione che rappresenta una identità; pertanto,
y = k e
x è soluzione dell’equazione differenzialeordinaria
y’ = y
. Inoltre la soluzione costituisce una famiglia di soluzioni, al variare di k.Si è già affermato che la soluzione di una equazione differenziale non è unica, ma è costituita da una famiglia di funzioni che dipendono da costanti; il numero delle costanti è pari all’ordine dell’equazione differenziale ordinaria. Nell’esempio riportato con l’esercizio EQ3 si è visto che le funzioni
y = k e
x costituiscono una famiglia di soluzioni.Definizione 4: l’insieme di tutte le soluzioni definisce l’INTEGRALE GENERALE dell’equazione differenziale ordinaria.
Definizione 5: attribuendo alle costanti i valori numerici si passa da un integrale generale a un INTEGRALE PARTICOLARE.
In talune circostanze può verificarsi che l’integrale generale NON contenga tutte le soluzioni che l’equazione differenziale ordinaria può ammettere.
Definizione 6: si chiama INTEGRALE SINGOLARE una soluzione dell’equazione differenziale ordinaria NON ottenibile dall’integrale generale per particolari valori del parametro (anche eventualmente infinito).
Esercizio EQ4: Sia assegnata l’equazione differenziale ordinaria del primo ordine
y '= 4 x y
a) verificare che
y = 0
è una soluzione dell’equazione differenziale data;b) verificare che
y = (x
2+ k)
2 è una famiglia di soluzioni dell’equazione data;c) verificare che
y = (x
4+ 2x
2+ 1)
è una soluzione dell’equazione assegnata e che si ottiene per k= 1;d) verificare che la soluzione
y = 0
non si può ricavare dall’integrale generale.y = 0
è un integrale singolare?a) la funzione
y = 0
è definita su tutto R ed ivi derivabile, la sua derivata èy’ = 0
. Sostituendola nell’equazione differenziale assegnata si ottiene la scrittura:0 4
0 = x
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
0 = 0
⇒⇒⇒⇒y = 0
è soluzione dell’equazione differenziale assegnata b) la funzioney = (x
2+ k)
2 èdefinitasututtoReividerivabile,lasua derivata assumelaformay’ = 2(x
2+ k)2x = 4x(x
2+ k)
. Sostituendola nell’equazione differenziale assegnata si ottiene la scrittura seguente:2 2
2
) 4 ( )
(
4 x ⋅ x + k = x ⋅ x + k
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
4 x ⋅ ( x
2+ k ) = 4 x ⋅ ( x
2+ k )
, pertanto si conclude chey = (x
2+ k)
2 è una famiglia di soluzione dell’equazione differenziale assegnata;c) la funzione
y = (x
4+ 2x
2+ 1)
puòessereriscritta nella formay = (x
2+ 1)
2che appuntosiottiene dall’integrale generale ponendo k=1;d)
y = 0
è soluzione dell’equazione differenziale data ma non esiste k tale che∀ x ∈ R
si abbia2
2
)
(
0 = x + k
. Pertanto,y = 0
è un integrale singolare.EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE
La forma tipica di una equazione differenziale lineare del primo ordine è espressa dalla seguente relazione:
F(x, y, y’) = 0
È sempre conveniente, dove risulti possibile, esplicitare la derivata prima y’ al fine di ottenere l’equazione differenziale nella forma normale che di seguito si evidenzia:
y’ = ƒ ƒ ƒ ƒ (x, y)
Si può affermare che il suo integrale generale è costituito dalla famiglia di funzioni
y = y(x, C)
in cui C rappresenta il parametro che descrive appunto la famiglia di soluzioni.
Vale il seguente teorema di Cauchy, noto come Esistenza e Unicità Locale:
Sia y’ = ƒƒƒƒ(x, y) una equazione differenziale ordinaria del primo ordine e sia D un insieme aperto di R2 in cui ƒƒƒƒ è definita e per ipotesi si supponga che ƒƒƒƒ’y sia continua in D. Sia inoltre P(xO, yO) ∈∈∈ D; ∈ allora l’equazione differenziale ordinaria del primo ordine y’ = ƒƒƒƒ(x, y) ammette una e una sola soluzione y = y(x) tale che in xO si ha che y(xO) = yO. La condizione y(xO) = yO si conosce come CONDIZIONE INIZIALE e permette di passare dall’INTEGRALE GENERALE all’integrale PARTICOLARE.
Il teorema di Cauchy si caratterizza per i seguenti significati:
• dal punto di vista grafico, afferma che per ogni punto P(xO, yO) del dominio D delle funzioni di due variabili passa una e una sola curva integrale appartenente alla famiglia di soluzioni descritta dall’integrale generale;
• dal punto di vista analitico esso garantisce l’esistenza e l’unicità delle soluzioni nei punti dello insieme aperto D. Può verificarsi l’esistenza di soluzioni in corrispondenza dei punti della frontiera dell’insieme aperto D; se tali curve attraversano D si trovano come integrali particolari, se NON attraversano D allora esse stanno interamente sul bordo dell’insieme D e costituiscono, pertanto, gli integrali singolari.
Si consideri l’equazione differenziale lineare del primo ordine completa a coefficienti costanti, scritta in forma normale, e il relativo problema di Cauchy afferente le condizioni iniziali:
t
y y
Ot y t f t y a t
y ' ( ) = · ( ) + ( ) ( )
=0= ( 0 ) =
in cui ƒƒƒƒ(t) e y(t) sono funzioni della variabile reale t∈∈∈∈R. È definito integrale generale l’insieme delle soluzioni dell’equazione differenziale; per determinare l’integrale generale bisogna dapprima risolvere l’equazione differenziale omogenea associata che si ottiene ponendo ƒƒƒƒ(t)=0, ovvero:
0 ) (
· ) (
' t = a y t = y
Si perviene a una equazione differenziale a variabili separate che può esprimersi nella forma:
dt t a
y t t dy
y dt a
t
dy ·
) (
) ) (
( ) ·
( = ⇒ =
a cui corrisponde la procedura di integrazione membro a membro come di seguito esplicitato:
t a c c t
a
e e
e t y c
t a t y dt
t a y
t
dy
( · ) ·· )
(
· )]
( ln[
) · (
)
( = ∫ = + ⇒ =
+=
∫
DefinitalanuovacostanteCOmediantelaposizioneseguente:
C
O= e
c, l’integrale generale della equazione omogenea associata è dato da:t a O
g
t C e
y
O·
·) ( =
Si tratta ora di determinare una soluzione particolare yP(t) dell’equazione differenziale completa atta a soddisfare la tipologia del termine noto ƒƒƒƒ(t). A tale riguardo si osserva che:
••••
ƒƒƒ(t) è una costante, cioè: ƒƒ ƒƒƒ(t) = K.In questo caso una soluzione particolare è costituita dalla funzione costante yP(t)=KP. Sostituendo yP(t) = KP, nell’assegnata equazione differenziale completa si ottiene:
) (
· 0
· )
( dK
Pdt = a K
P+ K ⇒ = a K
P+ K ⇒ K
P= − K a
⇒y
P( t ) = − K a
L’integrale generale yg(t) si ottiene sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
P t a O P
g
g
t y t y t C e K
y ( ) =
O( ) + ( ) = ·
·+
⇒
a e K C t
y
g( ) =
O·
a·t−
La funzione temporale y(t) soluzione dell’equazione differenziale lineare assegnata atta al soddisfacimento della condizione afferente il problema di Cauchy è determinata imponendo che per t=0 sia yg(0)=yO. Si perviene al seguente risultato:
a C K a y
e K C a y
e K C t
y
g( ) =
O·
a·t− ⇒
g( 0 ) =
O·
0− ⇒
O=
O−
Si conclude, pertanto, che:
C
O= y
O+ ( K a )
L’integrale particolare y(t) richiesto dalla traccia assume la seguente forma:
a e K a y K t
y
O
at+
+
= ·
·) (
••••
ƒƒƒ(t) è una funzione esponenziale, cioè: ƒƒ ƒ ƒ ƒ (t) = A
·e
ββββ·t, conβ β β β ≠ ≠ ≠ ≠ a
In tale caso una soluzione particolare è costituita dalla funzione esponenziale yP(t)=KP
e
ββββ·t. Sostituendo yP(t) = KPe
ββββ·t, nell’assegnata equazione differenziale completa si ottiene:t t
P t
P t
t P t
P
e a K e A e K e a K e A e
dt K
d
· · · · · ··
·
·
·
·
·
· )
·
(
β=
β+
β⇒ β
β=
β+
βRicordando che ·
e
ββββ·t≠≠≠≠0 ∀∀∀∀t∈∈∈∈R, si ottengono le scritture di seguito esplicitate:A K a A
K a K e
A K a e
K
P·
·t= ( ·
P+ )·
·t⇒ β
P= ·
P+ ⇒ ( β − ) ⋅
P=
β
β βSi conclude, pertanto, che:
)
( a
K
PA
= −
β
, da cui consegue, ovviamente:) (
· · )
(
· ·
a e e A
K t y
t t
P
P
= = −
β
β β
L’integrale generale yg(t) si ottiene sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
) (
· · )
( )
( )
(
· ·
a e e A
C t y t y t y
t t
a O P
g
g O
+ −
= +
= β
β
Si deve imporre, ora, il soddisfacimento della condizione iniziale dettata dal problema di Cauchy ottenendo quanto segue:
) (
) (
· · )
0 ) (
(
· · )
(
0 0
· ·
a C A
a y e e A
C a y
e e A
C t
y
g O O Ot t
a O
g
⇒ = + −
+ −
⇒ = + −
= β β β
β
Si conclude, pertanto, col calcolo della costante CO fornito dalla relazione:
)
( a
y A C
O O− −
= β
L’integrale particolare y(t) richiesto dalla traccia nel caso specifico assume la seguente forma:
) (
· · )
(
· ·
a e e A
a y A
t y
t t
a
O
+ −
− −
= β β
β
••••
ƒƒƒ(t) è una funzione esponenziale, cioè: ƒƒ ƒ ƒ ƒ(t) = A
·e
ββββ·t, conβ β β β = a
, ovvero:ƒ(t) ƒ ƒ ƒ = A
·e
a·tIn tale caso una soluzione particolare è costituita dalla funzione esponenziale yP(t)=KPt·
e
a·t. Sostituendo yP(t) = KPt·e
a·t, nell’assegnata equazione differenziale completa si ottiene:t a t
a P t
a P t
a P t
a t
a P t
a
P
t e a K t e A e K e a K t e a K t e A e
dt K
d
· · · · · · ··
·
·
·
·
·
·
·
·
·
·
· )
·
·
( = + ⇒ + = +
Ricordando che ·
e
a·t≠≠≠≠0 ∀∀∀∀t∈∈∈∈R, si ottengono le scritture di seguito esplicitate:A K A
t K a t K a
K
P+ ·
P· = ·
P· · + ⇒
P=
Si conclude, pertanto, che:
y
P( t ) = K
P· t · e
a·t= A · t · e
a·tL’integrale generale yg(t) si ottiene sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
t a t
a O P
g
g
t y t y t C e A t e
y
O·
·
· ·
· )
( )
( )
( = + = +
Si deve imporre, ora, il soddisfacimento della condizione iniziale dettata dal problema di Cauchy ottenendo quanto segue:
0 0
·
·
· · ( 0 ) · · 0 ·
· )
( t C e A t e y C e A e
y
g=
O at+
at⇒
g=
O+
⇒y
O= C
OL’integrale particolare y(t) richiesto dalla traccia nel caso specifico assume la seguente forma:
t a O
t a t
a
O
e A t e y A t e
y t
y ( ) = ·
·+ · ·
·= ( + · )·
·••••
ƒƒƒ(t) è un polinomio di grado n, cioè: ƒƒ ƒ ƒ ƒ(t) = u
n·t
n+ u
n-1·t
n-1+…+ u
O,Come caso di studio teorico si esamina la funzione polinomiale di grado n=1, cioè la funzione
ƒ ƒ ƒ
ƒ(t) = u
·t + v
. In tale caso anche la soluzione particolare è costituita da un polinomio di grado n=1; sia, per tanto, yP(t)=h·t + k. Sostituendo yP(t) nell’equazione differenziale completa, si ottiene:v t u k t h a h v
t u k t h a dt k t h
d ( · + ) = ·( · + ) + ( · + ) ⇒ = ·( · + ) + · +
, ovvero:0 )·
·
( a h + u t + ak + v − h =
a cui corrispondono, in ossequio al principio di identità dei polinomi, le seguenti scritture:
=
− +
= +
0 0 h v ak
u
ah
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
= +
+
−
=
0 ) ( a u v
ak
a u
h
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
−
−
=
−
=
) ( )
( u a
2v a k
a u h
Si conclude, pertanto, che la soluzione particolare è fornita dalla relazione:
+
−
⋅
−
= a
v a t u a t u
y
P( )
2L’integrale generale yg(t) si ottiene sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
+
−
⋅
−
= +
= a
v a t u a e u C t y t y t
y
g g P O atO 2
·
·) ( )
( )
(
Si deve imporre, ora, il soddisfacimento della condizione iniziale dettata dal problema di Cauchy ottenendo quanto segue:
+
−
⋅
−
⇒ =
+
−
⋅
−
= a
v a
u a
e u C a y
v a t u a e u C t
y
g( )
O·
a·t 2 g( 0 )
O·
00
2 , ovvero:
+
+
⇒ =
+
−
= a
v a y u
a C v a C u
y
O O 2 O O 2L’integrale particolare y(t) richiesto dalla traccia nel caso specifico assume la seguente forma:
+
−
−
+ +
=
−a v a t u a e u
a v a y u t
y ( )
O 2·
a·t·
2Selafunzionepolinomialefossedigrado n=2,ovverolafunzione
ƒ(t) ƒ ƒ ƒ = u
·t
2+ v
·t + w
,anche la soluzioneparticolaresarebbecostituita daun polinomiodigrado n=2; pertanto, si avrebbe:y
P(t) = h·t
2+ k·t + q
.••••
ƒƒƒ(t) è una funzione trigonometrica, cioè: ƒƒ ƒ ƒ ƒ(t) = αsin(ωt) + βcos(ωt)
In tale caso una soluzione particolare è costituita dalla funzione
y
P= Asin(ωt) + Bcos(ωt)
Esercizio EQ5: Si vuoledeterminarela soluzione dell’equazione differenziale ordinarialineare del primo ordine,acoefficienti costanti, y’=3y + 1 e che soddisfi il problema di Cauchy espresso dalla condizione iniziale y(0)=1.
Dall’espressione classica y’=ay+ƒƒƒƒ(t) dell’equazione differenziale lineare a coefficienti costanti si evince che a=3, f(t)=1=cost=K e y(0)=yO =1. L’equazione omogenea associata è data da:
y
y '= 3
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
λ = 3
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y
go( t ) = C
Oe
λt= C
Oe
3tIl termine notoƒƒƒƒ(t)=1 rappresentaunpolinomiodigradozero nella variabileindipendente t;ciò consente di affermare che la soluzione particolare è costituita da un polinomio di grado n=0; sia, per tanto, yP(t)=KP. Sostituendo yP(t) nell’equazione differenziale completa, si ottiene:
3 1 1
3 0 1
· 3 )
( dK
Pdt = K
P+ ⇒ = K
P+ ⇒ K
P= −
⇒y
P( t ) = − 1 3
L’integrale generale yg(t) si determina sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
3 1
· )
( )
( )
( =
g+
P=
O 3t−
g
t y t y t C e
y
OAl variare di CO ∈∈∈∈R si determina la famiglia delle soluzioni dell’equazione differenziale ordinaria completaacoefficienticostantiassegnata;nonrestaorache
imporreilsoddisfacimentodelproblema di Cauchy relativo alla condizione iniziale y(0)=1; si ottiene:
1 ) 0 ( =
y
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
1 3
0
1
3⋅
− = e
C
O⇒ ⇒ ⇒ ⇒
3 1 1
0
= +
e C
O3
4
O
= C
La funzione costituente la soluzione cercata è, pertanto, espressa dalla relazione seguente:
( 4 1 )
3 · 1 3
· 1 3 4 3
· 1 )
( t = C
Oe
3t− = e
3t− = e
3t− y
Esercizio EQ6: Si vuoledeterminarela soluzione dell’equazione differenziale ordinarialineare del primo ordine,acoefficienti costanti, y’=2y+5e-3t e che soddisfi il problema di Cauchy espresso dalla condizione iniziale y(0)=2.
Dall’espressione classica y’=ay+ƒƒƒƒ(t) dell’equazione differenziale lineare a coefficienti costanti si evince che a=2, y(0)=yO =2, f(t)=5e−−3t−− e pertanto A=5 e β=−−−−3≠≠≠≠a. L’equazione omogenea associata è definita dalla scrittura:
y
y '= 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
λ = 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y
go( t ) = C
Oe
λt= C
Oe
2tIl termine notoƒƒƒƒ(t)=5e−−3t−− definisceuna funzione esponenziale con β≠≠≠≠a, quindi β≠≠≠≠λλ;λλ ciò consente di affermare che la soluzione particolare yP(t) è costituita dalla funzione temporale yP(t)=KPeβt, ovvero: yP(t)=KPe−−−−3t . Sostituendo yP(t) nell’equazione differenziale completa, si ottiene:
t t
P t
t P P
P
K e e
dt e K e d
t dt y
t
dy
3 3 3 35
· ) 2 5 (
) (
· ) 2
(
− − − −+
⇒ = +
=
L’attivazione dell’operatore di derivazione consente di ottenere le scritture di seguito riportate:
t t
P t
t P t
P
e K e e K e e
K
32 ·
35
35
35
33
−=
−+
−⇒ −
−=
−−
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
− 5 K
P= 5
⇒
K
P= − 1
L’integrale particolare assume, pertanto, la forma:
y
P( t ) = K
Pe
−βt= − 1 e
−3t ⇒y
P( t ) = − e
−3tL’integrale generale yg(t) si determina sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
t t
O P
g
g
t y t y t C e e
y
O3
·
2) ( )
( )
( = + = −
−Al variare di CO ∈∈∈∈R si determina la famiglia delle soluzioni dell’equazione differenziale ordinaria completaacoefficienticostantiassegnata;nonrestaorache imporreilsoddisfacimentodelproblema di Cauchy relativo alla condizione iniziale y(0)=2; si ottiene:
2 ) 0
y ( =
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
2⋅0− e
−3⋅0= 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
0− e
−0= 2
da cui, ricordando che
e
±±±±0= 1
, si ottiene per la costante CO il seguente valore:C
O− 1 = 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
O= 3
La funzione costituente la soluzione cercata è, quindi, espressa dalla relazione seguente:
t t t
t
O
e e e e
C t
y ( ) = ·
2−
3= 3 ·
2−
3Nella figura a lato si sono evidenziati gli andamenti temporali sia della soluzione cercata y(t), sia delle due componenti che la costituiscono.
Esercizio EQ7: Si desideradeterminarela soluzione della equazione differenziale ordinarialineare del primo ordine, acoefficienti costanti, 2y’+4y−−−−6e−−2t−− =0 e che soddisfi:
a) il problema di Cauchy espresso dalla condizione iniziale y1(0)= −−−−1;
b) il problema di Cauchy espresso dalla condizione iniziale y2(0)=1;
È necessario esprimere l’equazione differenziale assegnata in forma classica al fine di individuare i relativi parametri.
In tale ottica si ottiene la seguente scrittura:
0 6
4 '
2 y + y − e
− t2=
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
2 y ' = − 4 y + 6 e
−2t⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y ' = − 2 y + 3 e
−2tDall’espressione classica y’=ay+ƒƒƒƒ(t) dell’equazione differenziale lineare a coefficienti costanti si evince che a=−2, y(0)=yO =−−−−1, f(t)=3e−−−−2t e pertanto A=3 e β=a=−2. L’equazione omogenea associata è definita dalla scrittura:
y
y ' − = 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
λ = − 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y
go( t ) = C
Oe
λt= C
Oe
−2tIl termine notoƒƒƒ(t)ƒ =3e−−−−2t definisceuna funzione esponenziale con β=a, quindi β=λλ;λλ ciò consente di affermare che la soluzione particolare yP(t) è costituita dalla funzione temporale yP(t)=KPteβt, ovvero: yP(t)=KPte−−2t −− . Sostituendo yP(t) nell’equazione differenziale completa, si ottiene:
t t
P t
t P P
P
K te e
dt te K e d
t dt y
t
dy
2 2 2 23
· ) 2 3 (
) (
· ) 2
(
− − − −+
−
⇒ = +
−
=
L’attivazione dell’operatore di derivazione consente di ottenere le scritture di seguito riportate:
t t
P t
P t
P t
t P t
P t
P
e K te K te e K e K te K te e
K
−2− 2
−2= − 2
−2+ 3
−2⇒
−2− 2
−2+ 2
−2= 3
−20
) 3 (
0 )
3
( K
P− e
−2t=
e
−2t>
0∀
t
∈R→ K
P− =
⇒
K
P= 3
L’integrale particolare assume, quindi, la seguente forma:
y
P( t ) = K
Pte
−βt= 3 te
−2tL’integrale generale yg(t) si determina sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
t t
O P
g
g
t y t y t C e te
y ( ) =
O( ) + ( ) = ·
−2+ 3
−2Al variare di CO ∈∈∈∈R si determina la famiglia delle soluzioni dell’equazione differenziale ordinaria completaacoefficienticostantiassegnata;nonrestaorache imporreilsoddisfacimentodelproblema di Cauchy.
a) relativamente alla condizione iniziale y(0)=−−−−1; si ottiene:
1 ) 0
1
( = −
y
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
2⋅0+ 3 ⋅ 0 ⋅ e
−2⋅0= − 1
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
0= − 1
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
O= − 1
La funzione costituente la soluzione cercata è, pertanto, espressa dalla relazione seguente:
t t
t t
t
O
e te e te t e
C t
y
1( ) = ·
2+ 3
−2= −
−2+ 3
−2= ( 3 − 1 ) ⋅
−2b) relativamente alla condizione iniziale y(0)=1; si ottiene:
1 ) 0
2
( =
y
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
2⋅0+ 3 ⋅ 0 ⋅ e
−2⋅0= 1
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
Oe
0= 1
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
C
O= 1
La funzione costituente la soluzione cercata è, pertanto, espressa dalla relazione seguente:
t t
t t
t
O
e te e te t e
C t
y
2( ) = ·
2−
−2=
−2+ 3
−2= ( 1 + 3 ) ⋅
−2Esercizio EQ8: Si vuoledeterminarela soluzione dell’equazione differenziale ordinarialineare del primo ordine, acoefficienti costanti, y’+4y=3sin2t e che soddisfi il problema di Cauchy espresso dalla condizione iniziale y(0)= −−−−1;
È necessario esprimere l’equazione differenziale assegnata in forma classica al fine di individuare i relativi parametri. In tale ottica si ottiene la seguente scrittura:
t y
y ' + 4 = 3 sin 2
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y ' = − 4 y + 3 sin 2 t
Dall’espressione classica y’=ay+ƒƒƒ(t) dell’equazione differenziale lineare a coefficienti costanti ƒ si evince che a=−4, y(0)=yO =−1, f(t)−−− =3sin2t e pertanto α=3, ββββ=0 e ω=2.
L’equazione omogenea associata è definita dalla scrittura:
y
y ' − = 4
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
λ = − 4
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y
go( t ) = C
Oe
λt= C
Oe
−4tIl termine notoƒƒƒƒ(t)=3sin2t definisceuna funzione trigonometrica con α=3 e ω=2;ciò consente di affermare che la soluzione particolare yP(t) è costituita dalla combinazione lineare delle funzioni temporali trigonometriche yP(t)=Asin2t+Bcos2t. Sostituendo yP(t) nell’equazione differenziale completa, si ottiene:
t t
dt y t dy
P
P
( ) 4 ( ) 3 sin 2
+
−
=
t t
B t dt A
t B t A
d ( sin 2 cos 2 ) 4 ( sin 2 cos 2 ) 3 sin 2 +
+
⋅
− + =
L’attivazione dell’operatore di derivazione consente di ottenere le scritture di seguito riportate:
t t
B t A t
B t
A cos 2 2 sin 2 4 sin 2 4 cos 2 3 sin 2
2 − = − − +
t t
B t A t B t
A cos 2 2 sin 2 4 sin 2 4 cos 2 3 sin 2
2 − + + =
t t
B A t
B
A 4 ) cos 2 ( 4 2 ) sin 2 3 sin 2 2
( + + − =
Applicando il principio di identità dei polinomi si giunge alle due relazioni seguenti la cui validità deve essere contemporaneamente verificata; si ottiene, pertanto, il seguente sistema lineare:
=
−
= +
3 2 4
0 4 2
B A
B
A
⇒
=
−
= +
3 2 4
0 2
B A
B
A
⇒
=
−
−
−
=
3 2 8
2 B B
B
A
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
=
−
−
= 3 10
2 B
B
A
⇒10 3 5 3
−
=
= B A
L’integrale particolare assume, quindi, la seguente forma:
t t
t B t A t
y
Pcos 2
10 2 3 5 sin 2 3
cos 2
sin )
( = + = −
⇒
−
= t t
t
y
Pcos 2
2 2 1 sin 5 · ) 3 (
L’integrale generale yg(t) si determina sommando l’integrale generale dell’equazione omogenea associata ygo(t) con la soluzione particolare yP(t); si ottiene, pertanto:
−
+
= +
= y t y t C e
−t t
t
y
g g P O tO
cos 2
2 2 1 sin 5 ·
· 3 )
( )
( )
(
4Al variare di CO ∈∈∈∈R si determina la famiglia delle soluzioni dell’equazione differenziale ordinaria completaacoefficienticostantiassegnata;nonrestaorache imporreilsoddisfacimentodelproblema di Cauchy relativo alla condizione iniziale y(0)=−−1; si ottengono le seguenti scritture: −−
1 ) 0 ( = −
y
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
− +
=
−
−cos( 2 · 0 )
2 ) 1 0
· 2 sin(
5 ·
· 3 1 C
Oe
4·0
− +
=
− cos( 0 )
2 ) 1 0 sin(
5 ·
· 3
1 C
Oe
0⇒
− +
=
− 2
0 1 5 ·
1 C
O3
⇒ ⇒ ⇒ ⇒
10 1 = − 3
− C
OPertanto, la costante CO assume il valore:
10 7 10
1 + 3 = −
−
O
= C
La funzione costituente la soluzione cercata è, pertanto, espressa dalla relazione seguente:
−
+
−
= e
−t t
t
y
tcos 2
2 2 1 sin 5 ·
· 3 10 ) 7
(
4⇒ ⇒ ⇒ ⇒
y ( t ) = − 0 , 7 · e
−4t+ 0 , 6 ·(sin 2 t − 0 , 5 cos 2 t )
OSSERVAZIONE: volendo confrontare l’espressione trigonometrica dell’integrale particolare yP(t)