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Pagina 1 di 7 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DELLA PROPOSTA PROGETTUALE PER LA SISTEMAZIONE DELL’AREA DEL MERCATALE AD URBINO 1mb25bg8

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Pagina 1 di 7 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

DELLA PROPOSTA PROGETTUALE PER LA SISTEMAZIONE

DELL’AREA DEL MERCATALE AD URBINO

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Pagina 2 di 7 PREMESSA

Il progetto propone la sistemazione urbanistica, architettonica e paesaggistica dell’area del Mercatale secondo gli obiettivi cardine prestabiliti e le strategie ritenute più utili a rendere vitale il borgo e tutta l’area, con funzioni anche nuove. Per chiarezza l’elenco seguente definisce le strategie su cui si fonda l’dea progettuale:

1. restituire alla piazza la sua funzione storica di spazio civico “polivalente” secondo le testimonianze delle fonti visive di repertorio, e l’area verde perimetrale delle alberature, ovvero riservare ad uso pedonale tutto il piano di copertura del parcheggio interrato dell’architetto De Carlo e le aree limitrofe verso le mura secondo il principio che sposa la tutela del patrimonio storico-artistico con la qualità della vita urbana: il fine è quello di creare un importante e ampio spazio fruibile dagli abitanti e dai turisti, comprese le persone disabili, per spostarsi in sicurezza e tranquillità tra le varie destinazioni urbane e storico- artistiche, e utilizzabile per avvenimenti di convivialità e di aggregazione; secondo questa strategia aree e percorsi esclusivamente pedonali sono previsti tra i due ingressi urbici, la Rampa di Francesco di Giorgio Martini, la Data e il Bastione di Santa Caterina;

2. rendere ciascun elemento di valore storico, culturale e paesaggistico esistente nell’area meta fondamentale del nuovo spazio, anche con soluzioni progettuali unificanti che evochino qualche loro peculiarità;

3. rendere concretamente fruibile come meta di passeggio il belvedere meridionale della piazza, immortalato nelle vedute di Urbino sopra al Muraglione di Francesco di Giorgio Martini e alle pendici di Palazzo Ducale;

4. creare nuovi belvedere sul Colle delle Vigne che permettano la visione dell’incantevole e peculiare paesaggio antropico e naturale di Urbino sul colle del Centro storico Unesco;

5. predisporre uno spazio aperto utilizzabile come galleria-museo a cielo aperto dedicata alla storia e all’arte, in un punto di passaggio pedonale molto frequentato, come ad esempio lungo il Borgo del Mercatale, per portare la cultura nella vita quotidiana;

6. realizzare le precedenti strategie attraverso un nuovo sistema viario, che limiti la viabilità veicolare nell’area allo stretto necessario ad assicurare i collegamenti urbani e il facile raggiungimento degli esercizi commerciali, dei monumenti e del parcheggio interrato;

razionalizzare i diversi flussi verso le diverse direzioni mediante la loro ridefinizione urbana;

7. mettere in sicurezza i diversi flussi, veicolare e pedonale, nel Centro storico Unesco relativamente ai collegamenti urbani delle aree oggetto della proposta;

8. scegliere materiali e opere secondo requisiti di alta qualità estetica e durabilità in funzione della tradizione storico-architettonica locale.

LA PROPOSTA PROGETTUALE

Le funzioni proposte sono a servizio sia degli abitanti sia dei turisti, in quanto servono a

rivitalizzare l’area e ad offrire alla città un valido sistema ricettivo di accoglienza e mobilità turistica in uno dei punti d’ingresso più frequentato.

Le nuove funzioni e le relative soluzioni architettoniche sono sviluppate in riferimento alla cultura e alle opere storico-artistiche di Urbino, al Borgo Mercatale, al suggestivo paesaggio antropico e

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Pagina 3 di 7 naturale circostante, e talora sono ad essi ispirate, attraverso un sistema di linee e segni visivi che rimandano tra loro allo straordinario repertorio artistico e paesaggistico in cui si trovano.

AREA CORRISPONDENTE AL PARCHEGGIO INTERRATO DE CARLO

Tutta l’area del piano di copertura del parcheggio è proposta pedonale, ed è riservata al passeggio e allo svolgimento di eventi cittadini culturali, conviviali, aggregativi. Secondo le indicazioni

progettuali funge da “proscenio” dello spettacolare Centro storico sovrastante con il Palazzo Ducale che domina la scena, ed appare caratterizzata, come un quadro disegnato, dalle linee ellittiche ed ondulate dei percorsi dominanti tinti del rosso mattone dei listelli in cotto.

Si propone il rifacimento di tutta la pavimentazione di sfondo con lastre di porfido.

AREA TRA LE MURA E LA DATA

L’area attigua al complesso architettonico che si dispiega dalla Porta Valbona fino al Bastione di Santa Caterina, attraverso la Rampa e la Data, è tutta pedonale ed è progettata secondo una trama geometrica ad ovali, le cui linee diventano direttrici di comunicazione visiva dei percorsi principali tra i vari manufatti storici: il percorso dominante è quello semi-ellittico tra la porta urbica minore e la Rampa-Data. La porta minore diventa primaria per il passaggio urbico pedonale, mentre alla Porta Valbona viene riservata la sola funzione di monumento visitabile attraverso un passaggio pedonale minore, interno e protetto con barriera in legno. Rampa e Data si presentano abbinate da un nuovo ingresso coperto.

Tra il percorso dominante semi-ellittico e le mura vi si trova un’area verde a giardino e uno spazio per i giochi dei bambini, attrezzato con una torre-castello combinata ad uno scivolo, altalene e una giostrina.

Altre due ellissi concentriche intersecano il percorso dominante, le mura e la Data attorno all’alta torre della Rampa, al fine di abbracciare visivamente tutte e tre le opere e con il loro taglio netto rimandare idealmente a ciò che c’è oltre, ovvero alle Scalette a sinistra della torre e al Palazzo Ducale, tangente all’ellisse esterna in pianta e visibile in alto, proprio in corrispondenza del punto in cui la linea si interrompe.

Le linee ovali concentriche sono realizzate con una pavimentazione in cotto sul piano di copertura del parcheggio interrato e come strisce verdi di siepi, nell’ovale interno, e di alberi di piccolo-medio fusto, nell’ovale esterno; sullo sfondo la pavimentazione in porfido di tutta l’area le fa risaltare; per l’illuminazione notturna sono proposte lampade LED incassate nel pavimento dei percorsi semi- ellittici in modo che le linee di forza visiva esercitino la loro funzione comunicativa ed estetica anche nelle ore della notte. La doppia cornice verde delle siepi e degli alberi disposti

concentricamente ad ellisse definisce uno spazio centrale per la sosta seduta accanto alla torre e alla nuova pensilina e il percorso che conduce alla pensilina della Rampa-Data.

Un ultimo percorso ondulato dominante, anch’esso in cotto e illuminato con lampade incassate, è quello che si dispiega a partire da Porta Valbona fino al recente camminamento del Bastione di Santa Caterina attraverso tutta la piazza. La sua geometria deriva da una composizione

geometrica di linee curve dipendenti dalle altre linee direttrici ovali della piazza, interseca la rotatoria-ovale e con essa definisce la forma allungata di un laghetto. Dalla parte opposta alla rotatoria un percorso minore simile definisce un secondo laghetto e l’area d’invito al Borgo Mercatale. Tutta la rotatoria è trattata come una piazza monumentale d’avamposto della città antistante la storica Porta Valbona, in questo senso laghetti e pavimentazione in arenaria delle Cesane servono ad elevarne la qualità estetica; gli alberi sono disposti secondo le due linee intersecanti convesse che inquadrano la porta rispetto a due assi visuali, uno parallelo al borgo l’altro diretto verso il centro della piazza e il bastione. Lungo il tragitto ondulato si incontra, a partire dalla piazza, uno dei laghetti a destra e la pensilina del parcheggio a sinistra, la piazza e la

“terrazza-platea”, una nuova rotatoria ed infine il bastione, con la scala interna di costruzione

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Pagina 4 di 7 recente per salire sulle mura al piano del Palazzo Ducale. La nuova rotatoria sotto al bastione è abbellita con siepi e alberi, e dispone attorno di aree per il passeggio e la sosta seduta.

I monumenti di questa parte dell’area sono ipotizzati tutti illuminati da fari nelle ore notturne.

NUOVE PENSILINE

La proposta progettuale include una pensilina per l’attesa dei pullman turistici tra il borgo e la piazza. Al piano terreno lo spazio è aperto, ma protetto da vetri antisfondamento su un lato; è attrezzato con panchine per l’attesa. Nel piano interrato si trovano toelette pubbliche, le persone diversamente abili possono raggiungere un bagno apposito attraverso un ascensore trasparente.

La denominazione “Aquilone” è proposta per questa pensilina in omaggio a Giovanni Pascoli, il quale studiò nel Collegio di Urbino e scrisse una nostalgica poesia intitolata L’aquilone in cui la figura dell’aquilone diviene simbolo di spensieratezza e di gioia per la vita, espresse in

contrapposizione alle sofferenze umane. L’aquilone della piazza in riferimento al contesto in cui si trova diviene simbolo della bellezza della vita prodotta dall’ingegno umano e dalla natura.

L’architettura della pensilina ricorda la figura dell’aquilone che si libra nell’aria attraverso il piano di copertura principale inclinato e sagomato a forma romboide, mentre la “coda”, anch’essa

romboide, è inclinata in senso opposto.

Altre due pensiline sorgono sulla piazza interconnesse tra loro e alla pensilina Aquilone: una in prossimità delle mura e della porta urbica minore, l’altra all’ingresso della Rampa e della Data.

Entrambe sono conformate ad aquilone con una estremità della copertura che ricorda la punta di un aquilone e con il corpo che si assottiglia verso l’estremità della coda.

Le tre pensiline formano un disegno architettonico unitario che si distingue dal complesso

monumentale attiguo senza portarne via la scena anzi lo esaltano: inserite nella trama armoniosa delle linee direttrici ovali, colorate del rosso dei listelli di laterizio cotto di cui sono fatte, la loro forma ad aquilone si adatta perfettamente alla sinuosità dei percorsi dominanti e le coperture diventano delle grandi linee di forza visiva che richiamano l’attenzione su di sé ma la rimandano alle mete d’interesse attigue. Questa modalità di comunicazione visiva ha l’obiettivo di segnalare gli elementi di interesse che sono presenti attorno in modo in modo più evidente e diretto.

La pensilina accanto alle mura è pensata per collegare il parcheggio interrato alla piazza e al passaggio urbico della porta minore con un vano scala ricostruito secondo la nuova trama delle linee direttrici e con un ascensore, trasparente, per consentire alle persone disabili la piena accessibilità che finora non è stata possibile. La posizione della pensilina permette di raggiungere in fretta il centro cittadino, attraverso le mura o la Rampa, la Data, il borgo e la strada dei

belvedere che passa dietro alle case del borgo; al contempo mantiene una distanza di rispetto dalle mura e dai monumenti affacciati sulla piazza.

Infine la terza pensilina serve a segnalare l’ingresso della Rampa e del museo, ad offrire uno spazio coperto, visto e considerato che in questo punto vi è un intenso passaggio di persone che si spostano tra l’area del Mercatale e il livello superiore del Teatro e del Palazzo Ducale, attraverso la Rampa o le scale e gli ascensori. Il piano di calpestio nel tratto iniziale è inclinato per collegare la piazza con il piano terreno, più alto, degli edifici storici.

Nell’area del Mercatale le barriere architettoniche sono abbattute mediante l’installazione di due ascensori, di percorsi inclinati e di un bagno apposito.

La struttura delle pensiline è in cemento armato, le altre opere di costruzione e i materiali scelti sono adatti a creare un inserimento architettonico armonioso nel contesto fortemente

caratterizzato dalla tradizionale costruttiva del luogo. I tetti sono in rame, la cui ossidazione con il tempo crea un naturale effetto anticato, i pavimenti esterni sono in pietra delle Cesane (pensilina Aquilone) e porfido in lastre (le altre due pensiline).

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Pagina 5 di 7 BORGO MERCATALE

Il borgo è un elemento urbano e storico rilevante dell’area e svolge un ruolo importante con le sue attività economiche e turistiche: visibilità e visitabilità vengono migliorate secondo una soluzione progettuale che lo valorizza all’interno del disegno complessivo della piazza; lungo lo stesso asse stradale le varie attrezzature e i servizi sono organizzati in modo più ordinato e adatto rispetto alle varie utenze.

L’area antistante la cortina di case funge da percorso per il passeggio e lo shopping, ed è

accompagnata e distaccata dal passaggio dei veicoli da una striscia verde coltivata a giardino, che in futuro potrebbe divenire una galleria-museo a cielo aperto della storia e dell’arte.

Gli approdi principali al borgo sono nuovi ed esteticamente molto più validi a presentarlo: alle estremità due nuove rotatorie introducono al borgo e diventano punti di passaggio pedonale obbligato, a sud tra il borgo e il belvedere posto a metà della strada statale, a nord tra il borgo e la città, il centro piazza e la strada paesaggistica retrostante.

I BELVEDERE

Il progetto prevede di creare un vero e proprio sistema di belvedere interconessi, al fine di offrire spazi più adeguati alla fruizione del considerevole patrimonio paesaggistico di Urbino.

Al centro del sistema proposto vi è il belvedere a sud della piazza Mercatale a metà della strada statale 73 bis: una terrazza circolare invita a vedere lo spettacolare e vasto spazio collinare; vi si arriva a piedi dalla piazza passando su un largo attraversamento pedonale a dosso, disposto al centro della strada statale e segnalato dal colore rosso della pavimentazione in cotto, a partire da un altro belvedere, quello interno sulla piazza, una sorta di “terrazza-platea”, una postazione rialzata privilegiata che dalla parte a terrazza rende possibile assistere in tutta tranquillità alla bellezza dello spettacolo architettonico e di atmosfere colorate che si stagliano contro il cielo dal soprastante Centro storico, con il Palazzo ducale che svetta sulle case, e allo spettacolo

paesaggistico posto a valle dalle gradinate della platea. La platea interna con il podio della

terrazza esterna rappresenta l’idea di un “teatro del paesaggio”, si aggiunge in termini di superficie a quella esigua della terrazza offrendo una fruizione comoda e sicura in posizione seduta. La visuale tra i due punti di osservazione è intervallata al centro da un ovale “salva-pedone”, su cui si potrà anche installare una scultura nuova che sposi l’arte con il paesaggio.

Si prevede di costruire i due belvedere mediante struttura in acciaio, in modo da permettere la reversibilità dell’intervento; il belvedere esterno è a due livelli, di cui uno inferiore servito da due scalette che permettono di scendere e osservare da vicino il Muraglione di Francesco di Giorgio Martini, oppure in opzione potrà essere semplice, al piano stradale. Il belvedere può divenire la tappa di un giro turistico. I componenti che completano le opere sono in legno da esterno, i parapetti delle terrazze sono in ferro battuto.

Gli altri punti di osservazione che il progetto propone come belvedere sono indicati nella tavola n. 1 a livello territoriale sul Colle delle Vigne e sono sostanzialmente aree già utilizzate per tale

funzione, ma si prevede di riqualificarle mediante una ridefinizione della forma, allungata a

terrazza, e il rifacimento del piano di calpestio, in terra battuta e ghiaietto, tipologia di materiali che permette di realizzare un inserimento in armonia con l’ambiente naturale.

I belvedere in progetto sul Colle sono tre. Partendo da Porta Valbona, girando alla nuova rotatoria ovale, nella strada a senso unico che costeggia il borgo sul retro, inizia il percorso paesaggistico dei nuovi belvedere a partire da quello inferiore, disposto accanto alle mura come punto di

osservazione privilegiata della cinta muraria e collegato al camminamento sulle mura attraverso un suggestivo ponte in legno, evocativo dell’epica medioevale. Il ponte in legno potrà essere meta di un giro turistico esteso e continuo tra mura e percorso paesaggistico sul Colle delle Vigne.

Altre opere che completano il sistema dei belvedere sono quelle che permetteranno di collegarli mediante i sentieri esistenti.

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Pagina 6 di 7 Si ritiene che la fruizione dell’area paesaggistica a partire dal basso possa essere incentivata dalla presenza di un’area a parcheggio. La strada retrostante il borgo, previa verifica geologica,

potrebbe essere ampliata il giusto necessario per predisporre una corsia di stalli; il marciapiede, lato colle, potrebbe essere realizzato su un livello più alto, a terrazza, come tragitto naturalistico e protetto da balaustra in legno.

CENTRO STORICO UNESCO

Nella tavola n. 1 sono proposte principalmente opere per garantire la sicurezza dei pedoni nei punti di attraversamento pedonale più intenso, per organizzare meglio i flussi, pedonale e veicolare, rispetto alle principali mete d’interesse, e per limitare il transito veicolare sulla carreggiata e il parcheggio negli appositi stalli.

In via delle Scalette il marciapiede lato mura è proposto delimitato da balaustra in legno, dalle porte urbiche fino alle Scalette; lungo la strada sono stati individuati due stalli.

In Piazza della Repubblica la fontana viene delimitata attorno con paracarri dissuasori in pietra e catene; due attraversamenti in cubetti di marmo bianco servono ad ordinare il flusso pedonale rispetto a quello veicolare.

Le stesse opere sono scelte per gli attraversamenti pedonali lungo via Garibaldi e via Matteotti. In particolare il piano d’attraversamento pedonale tra Scalette, Teatro e Palazzo Ducale è proposto a dosso con i marciapiedi delimitati da balaustre metalliche, paracarri dissuasori e catene.

Anche lo spazio per il passeggio pedonale lungo le mura in via Matteotti viene protetto da paracarri e catene, mentre sul lato opposto si è predisposta una corsia per il parcheggio dei veicoli.

È stata computata una spesa per la segnaletica stradale.

ILLUMINAZIONE

Gli elaborati di progetto indicano una dotazione di diversi apparecchi illuminanti a seconda delle varie necessità.

I viali sono illuminati con lampioni ad una o tre lampade, i percorsi pedonali da lampade incassate nella pavimentazione, i monumenti da fari, la piazza da lampioni per l’illuminazione generale. Il tutto è pensato per rendere la piazza visitabile anche nelle ore notturne e per completare la vista notturna del centro storico con l’area del Mercatale sottostante.

ATTREZZATURE

Nel preventivo di spesa vi sono inclusi pannelli per l’informazione turistica, le piantumazioni verdi, le panchine e i cestini semplici e per la raccolta differenziata, la segnaletica stradale.

Le tipologie computate sono di alta qualità estetica tradizionale.

LA NUOVA VIABILITÀ

Il progetto mantiene i due assi viari principali, ma li ridefinisce a nuovo:

1. La strada in prosecuzione di via Mazzini, da Porta Valbona fino alla strada statale 73 bis, diventa un percorso più organizzato e sicuro grazie alle seguenti dotazioni:

a. due rotatorie;

b. parcheggi con stalli riservati ai disabili e ai taxi;

c. una corsia di fermata riservata ai pullman turistici;

d. una fermata per i bus urbani.

In questo tratto la viabilità e i parcheggi della piazza sono riordinati a servizio degli esercizi commerciali e del turismo, secondo un flusso nuovo, in entrata e in uscita, sia rispetto a Porta Valbona e alla strada che conduce al Parco delle Vigne, sia rispetto alla strada statale, e con il fine di garantire la sicurezza della percorribilità e dell’attraversamento, soprattutto pedonale.

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Pagina 7 di 7 La rotatoria ovale funge da smistamento della mobilità e al tempo stesso da piazzetta antistante Porta Valbona: il flusso veicolare è a senso unico in uscita dalle mura, da via Mazzini, fino alla rotatoria, da qui fino alla strada statale è a due sensi e ad un senso unico in uscita nella direzione del Colle delle Vigne. In conseguenza si prevede per le arterie urbane dipendenti una ridefinizione dei sensi di marcia dove è necessario.

Stalli per automobili a sussidio del borgo sono previsti lungo la via percorribile a senso unico che dalla nuova rotatoria ovale di Porta Valbona passa dietro al borgo mercatale verso il Parco delle Vigne.

2. La strada statale 73 bis rimane il collegamento principale tra il centro urbano e l’area del Mercatale, e con il Colle delle Vigne, ma anch’essa viene migliorata dal punto di vista funzionale e della sicurezza con nuove dotazioni:

a. Due rotatorie, l’una in corrispondenza del Borgo del Mercatale funge da ingresso alla piazza, al borgo e alla città per chi proviene da fuori Urbino, l’altra è collocata in prossimità del Bastione di Santa Caterina e smista nella direzione principale del centro di Urbino e al parcheggio interrato sotto alla piazza. L’uscita dall’autorimessa si trova accanto alla rotatoria del borgo lungo la strada statale.

b. Nuovi attraversamenti pedonali sono diretti verso una meta fondamentale del progetto, ovvero l’affaccio meridionale sul paesaggio, porzione della famosa vista di Urbino: il progetto ridefinisce la strada per creare effettivamente un approdo

pedonale al di là della piazza con la funzione di belvedere, e perciò prevede gli accorgimenti viari e architettonici fondamentali per garantire la sicurezza dell’attraversamento e della fruizione. Sull’asse mediano si trova un ampio

attraversamento pedonale a dosso, reso ben evidente della diversa pavimentazione in cotto e da strisce di cubetti di marmo bianco, da un “salva-pedone” intermedio ovale e dalla presenza di un belvedere interno sulla piazza cui corrisponde il terrazzo belvedere in aggetto, a due livelli o in opzione semplice. Il tutto è completato da un adeguato sistema di segnaletica, dissuasori e lampioni.

Parcheggi per moto, 16 stalli in tutto, lungo il viale, rendono più facile il raggiungimento del belvedere anche ad un’utenza che viaggia su due ruote.

ELABORATI

L’idea progettuale è presentata mediante quattro elaborati in formato UNI A1 orizzontale, ripiegati in formato A4.

La tavola n. 1 contiene l’inquadramento generale in scala 1:1000; la n. 2 una vista planimetrica e l’inserimento nel contesto; la n. 3 la pianta del piano terreno, piani interrati e relative sezioni- prospetto; infine la tavola n. 4 mostra viste prospettiche di giorno e in ore di ore notturne.

RELAZIONE FINANZIARIA

Il preventivo di massima delle spese per la realizzazione della proposta progettuale calcola un totale complessivo inferiore all’importo massimo disponibile di € 3 700 000, di circa € 150 000.

Tutte le singole voci sono state computate analiticamente, ma per questioni di area stampabile sono state elencate a raggruppamenti.

DVD

Tutti gli elaborati proposti sono registrati sul DVD in file Pdf e senza proprietà.

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